ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 119

Grandine: “Agricoltori vittima di clima e speculatori”

Dopo l’ennesima grandinata chevenerdì ha devastato le province di Torino, Asti e Alessandria, con danni di assoluta gravità particolarmente a Castelnuovo don Bosco, Cinzano e Penango, oltre che in val Cerrina, nel Monferrato e nel Casalese, il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, rilancia l’appello alle istituzioni perché attivino al più presto non solo misure legate all’emergenza, ma strumenti per la tutela del reddito delle imprese agricole.

«Va bene dichiarare lo stato di calamità naturale e confidare nei risarcimenti statali – osserva Carenini -, ma gli agricoltori devono poter mettere al riparo il loro reddito dalle avversità climatiche, così come dalle sempre più frequenti speculazioni finanziarie sui prodotti agricoli. E’ necessario un cambio di sistema, che riveda completamente le regole assicurative. Nessun imprenditore, in queste condizioni, è in grado di pianificare il futuro della sua azienda, gli agricoltori sono lasciati in balìa dei cambiamenti climatici e degli speculatori».

Lavoro, più opportunità per i disabili con i fondi della Regione Piemonte

Vogliamo restituire dignità lavorativa a chi ha perso il proprio impiego o vive una situazione di particolare fragilità, superando così il concetto di assistenzialismo puro che non produce alcun effetto positivo né per il singolo né per la collettività e, al contempo, garantiamo un sostegno concreto ai Comuni per realizzare progetti di utili alla collettività. Per la prima volta la misura – finanziata quest’anno con oltre 4 milioni di euro – è destinata anche alle persone con disabilità che, in questo modo, non solo trovano un impiego, ma possono – con il proprio lavoro – sentirsi parte integrante della comunità in cui vivono. Da pochi mesi abbiamo chiuso le graduatorie del precedente bando che ha finanziato oltre 160 cantieri e coinvolto più di 700 persone. Non ci fermiamo certo quì, ma mettiamo subito a disposizione nuove risorse e nuove opportunità di lavoro per garantire la dignità delle persone”. Lo dichiara l’Assessore al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino, dopo l’approvazione in Giunta della delibera relativa ai “cantieri di lavoro”.

NELL’ESTATE 3 BANDI PER I COMUNI
Dopo l’estate saranno aperti tre bandi rivolti ai Comuni piemontesi che potranno presentare nuovi progetti nei quali coinvolgere persone disoccupate sul proprio territorio per svogere opere come attività forestali e vivaistiche, rimboschimento, sistemazione e interventi in montagna, volti al miglioramento dell’ambiente e delle aree urbane. Infine i cantieristi potranno essere impegnati anche in servizi di notevole rilevanza sociale, compresi i servizi alla persona.

Da 40 a 260 le giornate di lavoro complessive per il cantiere di lavoro per il quale si prevede la corresponsione di una indennità giornaliera ed eventuali benefit aggiuntivi che potranno essere previsti dai Comuni.

LA NOVITA’ 2023
L’apertura della misura ai disabili rappresenta la novità significativa di questa edizione che risponde all’esigenza di far fronte alle difficoltà di inserimento lavorativo di persone con disabilità attraverso uno strumento che, in passato, si è dimostrato particolarmente efficace nei confronti di coloro che si ritrovano maggiormente distanti dal mercato del lavoro. Per i percorsi dedicati alle persone con disabilità, che richiedono una maggiore personalizzazione e l’attivazione di servizi aggiuntivi, saranno ammesse al finanziamento anche ad esempio le attività formative, il tutoraggio e il supporto specialistico.

I DESTINATARI
La misura sarà composta di tre azioni, distinte in base ai destinatari: la prima, rivolta ai disoccupati di almeno 45 anni, oppure disoccupati in carico ai servizi socio assistenziali, con basso livello di istruzione e in condizioni sociali/familiari di particolare gravità; la seconda sarà indirizzata alle persone in regime di restrizione della libertà personale; la terza sarà aperta, in via sperimentale, alle persone con disabilità iscritte presso i servizi di collocamento mirato dei Centri per l’Impiego della Regione Piemonte e in possesso della cosiddetta “Relazione conclusiva”.

Tronzano in visita alla Savio Spa di Chiusa San Michele

Continua il viaggio dell’Assessore allo Sviluppo e alle attività economiche e produttive Andrea Tronzano nelle aziende piemontesi. Occasioni di incontro che sono utili a capire il momento dell’industria piemontese e ad agire in modo adeguato. La manifattura prosegue con solidità pur tra le preoccupazioni dovute alla situazione internazionale.

 

La visita alla Savio Spa di Chiusa San Michele è stata particolarmente significativa perché l’azienda di componentistica per serramenti e ferramenta della provincia torinese ha recentemente sfruttato il bando della Regione Piemonte dedicato a interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio chiusura con la L.R. 34/04. Tramite questa misura ed i propri investimenti l’azienda ha programmato una serie importante di interventi che hanno permesso la ripartenza dell’attività.

 

Un’azienda storica quella piemontese fondata nel 1889 da Luigi Savio con oltre 5000 prodotti innovativi e di qualità e con ben 190 brevetti depositati in tutto il mondo a cui è stata data continuità.

 

Grazie a questo bando l’azienda ha programmato una serie di investimenti per un importo complessivo di 9.331.000,00, per il quale l’agevolazione concessa è stato un contributo a fondo perduto di 1.866.200,00 a cui sono stati aggiunti altri 200 mila euro dedicati alla salvaguardia dei posti di lavoro. L’agevolazione concessa è stata liquidata nelle scorse settimane

 

“Siamo felici perché – commenta l’Assessore Andrea Tronzano – il connubio pubblico privato è stato in grado di salvaguardare 153 posti di lavoro, tutelando altrettante famiglie e la comunità della Valle di Susa. Meritorio e molto apprezzato lo sforzo portato avanti dalla nuova proprietà e dalla Ceo Cristina Seymandi che senz’altro potrà vincere, con professionalità e innovazione, le sfide che il mercato propone”.

 

“Ringrazio l’Assessore Tronzano per la visita dell’azienda e per l’ascolto prestato. La misura erogata dalla Regione Piemonte a sostegno della Savio è fondamentale per la ripartenza della stessa e per la salvaguardia del tessuto socio economico del territorio della Bassa Val di Susa – afferma il Ceo Cristina Seymandi. L’ eccellenza produttiva italiana va sostenuta affinché possa sviluppare innovazione e tutelare posti di lavoro: confido in un dialogo costante tra imprenditoria ed istituzioni locali per la definizione di strumenti finanziari e strategie condivise”.

Dalla Regione nuovi fondi per la montagna piemontese

La terza Commissione, presieduta da Sara Zambaia, ha espresso parere preventivo favorevole sulla proposta della Giunta regionale di Programma di attuazione per la montagna 2023, in coerenza con la Strategia regionale per le montagne del Piemonte.

Il provvedimento, illustrato dal vicepresidente Fabio Carosso, mette a disposizione 2 milioni e 365 mila euro su tre macro linee di azione: interventi di sistemazione del territorio montano; mantenimento dei servizi essenziali; altri interventi finalizzati alla crescita e allo sviluppo economico-sociale e per contrastare lo spopolamento dei territori montani.

La Commissione ha svolto l’esame del disegno di legge 218 “Sistema integrato delle politiche e dei servizi per l’orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro”.

Si è aperta la discussione generale con l’intervento di Monica Canalis (Pd): il suo gruppo depositerà alcuni emendamenti in seguito alle memorie ricevute dai soggetti interessati. Canalis ha “riconosciuto al Ddl il merito di aver aperto un confronto, razionalizzato e aggiornato la materia. La Commissione regionale di concertazione (Crc) ha formulato un parere favorevole. Purtroppo gli enti e le agenzie formative accreditate non siedono in questo organismo. E le critiche provengono proprio da chi ne è fuori”. La consigliera ha poi espresso contrarietà all’apertura dell’accreditamento (della formazione in obbligo di istruzione e della formazione per disoccupati) anche a soggetti che non sono ‘no profit’. Canalis ha quindi chiesto l’audizione in presenza dei soggetti più rappresentativi che hanno presentato le memorie.

Silvio Magliano (Moderati) ha domandato quale sia il rapporto tra il disegno di legge presentato e le norme proposte a livello centrale, che dovrebbero uscire a settembre. Magliano ha anche posto il problema della contrattualistica che può spingere al ribasso le retribuzioni degli operatori.

L’assessore Elena Chiorino ha rimarcato la bontà delle scelte del suo disegno di legge, sottolineando come si stia lavorando per valorizzare la formazione professionale nell’ambito di una legge che permette di regolare le politiche del lavoro attraverso un quadro normativo strategico, programmatorio e di governance. La richiesta di audizioni è superata dal fatto che le osservazioni formulate nelle memorie sono state accolte con gli emendamenti presentati.

In seguito alle discussioni e alle prese di posizione di maggioranza e minoranza nel corso della seduta anche con gli interventi di Carlo Riva Vercellotti (Fdi), Silvana Accossato (Luv) e Federico Perugini (Lega), in ogni caso, non si è trovato un accordo sul prosieguo. Quindi sono stati votati soltanto i primi quattro articoli, rimandando alle prossime riunioni un approfondimento condiviso.

È stato nominato relatore di maggioranza Vercellotti (relatori di minoranza: CanalisFrancesca FredianiMagliano e Sean Sacco)

Carosso ha poi illustrato il disegno di legge 266, presentato dalla Giunta, che ha lo scopo di valorizzare e tutelare i luoghi storici del commercio, quali presidio storico, sociale e culturale rappresentato da numerose attività commerciali depositarie di antiche tradizioni. Decise le consultazioni online con scadenza giovedì 10 agosto e la trasmissione del Ddl per il parere al Cal.

Carrozzerie: “Torni la libertà di scelta”

“La situazione non è più sostenibile, il sistema assicurativo, facendo cartello nel mercato delle polizze auto, ha spinto il comparto della autocarrozzeria, oltre ventimila imprese in Italia, in una posizione subalterna di dipendenza economica”. Lo ha ribadito la delegazione di Federcarrozzieri (composta da Alberto BoninoCristiana Sanfilippo e Patrizio Mannai), in audizione in Terza commissione dove prosegue l’esame della Proposta di legge al Parlamento di Sara Zambaia (Lega, che oggi ha presieduto la seduta) per modificare il Codice delle assicurazioni private e mettere così fine a limitazioni del mercato sempre più stringenti.

In Piemonte si contano 2.600 carrozzerie artigiane che impegnano circa 8mila addetti. Secondo i calcoli presentati, sono a rischio chiusura 2.000 imprese, con 5.200 addetti. A livello nazionale le carrozzerie potrebbero bruciare circa 60mila posti di lavoro, “se non si interviene”.

I danni, sostengono i carrozzieri, colpiscono anche i consumatori, privati della libertà di scelta attraverso una rete di contratti assicurativi fatti di divieti di riparazione, penali o franchigie raddoppiate per chi tenta di far valere il diritto della libertà di scelta del riparatore. Sono danneggiati i consumatori per il livellamento verso il basso della qualità del lavoro sottopagato, i carrozzieri indipendenti che faticano a stare sul mercato per le politiche aggressive di canalizzazione forzata del lavoro e anche i fiduciari che hanno scelto legittimamente di lavorare per la committenza assicurativa che, in un simile quadro, si permette di imporre condizioni di lavoro sempre peggiori” ha ribadito Federcarrozzieri.

Sono intervenuti per delucidazioni Valter Marin e Michele Mosca (Lega), Sarah Disabato e Sean Sacco (M5s) e Maurizio Marello (Pd).

Sulle stesse questioni hanno poi manifestato la propria posizione Confartigianato, Cna Piemonte e Casartigiani (presenti con Alessio CochisMattia BasileSilvano GeccheleLuca Massenz e Giorgio Calvi), che hanno costituito, in forma unitaria, la seconda delegazione audita.

A rischio ci sono 2.000 imprese in Piemonte, con 5.200 addetti. A livello nazionale le carrozzerie impiegano circa 60mila addetti.

“I carrozzieri contestano le norme che impongono di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In questo modo si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti che non operano in convenzione con le assicurazioni” è stato sottolineato.

Per richiedere ulteriori informazioni è intervenuta Disabato.

La Pdl di Zambaia si pone due obiettivi: il divieto per le assicurazioni di inserire limitazioni nella scelta dell’impresa di autoriparazione e l’obbligo, per le stesse assicurazioni, di comunicare preventivamente al contraente o al danneggiato se viene effettuata la riparazione o la sostituzione della parte danneggiata e la tecnica di esecuzione della riparazione stessa.

ESCP Business School: al Campus di Torino per il Bachelor in Management

 

 

Una giornata speciale per 25 liceali è stata quella vissuta lunedì 17 luglio al Campus di Torino di ESCP Business School. I ragazzi e le ragazze partecipanti hanno, infatti, sperimentato in prima persona la metodologia didattica del programma del Bachelor in Management, corso di laurea triennale internazionale, per vivere un giorno come un vero studente ESCP.

 

L’esperienza ha fornito, attraverso contenuti didattici specifici, un’introduzione ai percorsi formativi della Business School, rivolta oggi a liceali prossimi a dover scegliere gli orizzonti delle proprie sfide future, in campo universitario o lavorativo.

 

Il programma della giornata ha previsto due lezioni con lo svolgimento di lavori di gruppo su casi aziendali reali insieme alla prof.ssa Francesca Pucciarelli, nella lezione di Marketing, e insieme al prof. Daniele Battaglia, nella lezione di Strategia d’impresa.

 

Il Bachelor in Management è un programma di Laurea triennale internazionale in Management, accessibile immediatamente post diploma di scuola superiore. Dà accesso agli studenti a un percorso universitario strutturato all’interno di un’unica Scuola – la ESCP Business School – ma che si sviluppa in tre diversi Paesi: 1° anno a Torino, Londra o Parigi; 2° anno a Torino, Madrid o Parigi; e 3° anno a Berlino, Londra o Parigi. Il curriculum combina le classiche tematiche del management come economia, marketing e finanza, con materie umanistiche come psicologia, sociologia oltre a corsi di lingue e di sviluppo personale. Completano il programma due stage professionalizzanti e progetti ad impatto sociale, per ottenere al termine un titolo di Laurea di I livello internazionale (BSc).

Utilitalia, Luca Dal Fabbro (Iren) vicepresidente vicario

L’Assemblea generale di Utilitalia, come previsto dallo statuto, ha ratificato  la nomina di Luca Dal Fabbro, già vicepresidente, a vicepresidente vicario della Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche. Presidente di Iren, Dal Fabbro ha una lunga esperienza manageriale internazionale nel settore industriale, finanziario e dell’energia e della sostenibilità. Tra i vari incarichi ricoperti è stato presidente di Snam, amministratore delegato di Enel Energia e E.On Italia e consigliere di amministrazione di Terna.

Monferrato Green Farm: la fiera del verde e dell’agricoltura

Dal 29 settembre al 1 ottobre prossimi il Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato ospiterà Monferrato Green Farm.

Si tratta di un’innovativa Fiera del Verde e dell’Agricoltura che vede il coinvolgimento al loro ‘servizio’ degli altri comparti produttivi, artigianato, industria e commercio in una prospettiva di crescita del territorio sostenibile per l’ambiente.

La scelta di Casale Monferrato, nel cuore di un territorio rurale patrimonio dell’Umanità Unesco, non è casuale, per la sua storia e le sue tipicità.

Nei tre giorni dell’evento accanto agli stand di espositori specialisti:

prodotti alimentari genuini e salutari

-prodotti erboristici e fitoterapici

-abiti, accessori ed arredi ecologici

-detergenti e detersivi biodegradabili

-materie prime ed energie rinnovabili

-agriturismi, spa e centri benessere

-attrezzi per agricoltura e giardinaggio

-sementi, piante, concimi e fitosanitari

-impianti di irrigazione

-attrezzature e macchine

-accessori applicazioni e servizi( progetti, proposte e soluzioni)

Sono previsti corsi e laboratori, la fattoria didattica a cura della conosciuta Fattoria del Toce di Verbania, per il divertimento anche dei più piccoli, conferenze e convegni su temi specifici legati al mondo agricolo e del verde e del giardinaggio con nomi illustri del settore, sarà presente un’area riservata agli animali da cortile nel loro pieno rispetto, un’area ristoro e tipicità alimentari,regionali e nazionali.

L’ingresso al pubblico è gratuito.

La rassegna è organizzata dalla società D&N Eventi s.r.l. in collaborazione e con il patrocinio della Città di Casale Monferrato, in collaborazione con Confartigianato Imprese Alessandria, con il patrocinio della Provincia di Mantova, della Unione dei Comuni della Valcerrina, dell’Associazione dei Comuni del Monferrato, di Confagricoltura Alessandria, di Cosmo Spa,

Filierba, l’Università di Torino studia i consumi di carne, latte e formaggi

A sorprendere sono Millennials e Generazione Z

È davvero interessante, e merita di essere approfondito, lapproccio delle nuove generazioni verso il cibo di origine animale. Da una recente indagine di mercato, e dallelaborazione dei dati raccolti, emergono elementi significativi che riguardano le competenze dei consumatori, i loro orientamenti e la disponibilità all’acquisto di generi alimentari non omologati e di qualità diversa dal comune, per quanto essi non siano sempre facili da reperire sul mercato.

Il sondaggio, avviato nel 2022 e concluso nei giorni scorsi, è stato condotto dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino, sotto il coordinamento del Prof. Giovanni Peira, nel contesto di Filierba, progetto che studia per lappunto le filiere alimentari da erba della specie bovina, in cui lalimentazione animale sia basata sulluso di foraggi polifiti (composti da almeno cinque essenze vegetali diverse).

Giovani studenti e donne i più partecipi allinchiesta

Per compiere il loro studio, i ricercatori dellateneo piemontese hanno approntato un questionario online, indirizzandolo prevalentemente ai propri studenti. A rispondere sono state 1750 persone: in prevalenza (ma non solo) giovani, impegnati negli studi e soprattutto donne. Lindagine ha riguardato le abitudini al consumo e la percezione che i Millennials e gli appartenenti alla Generazione Z hanno della carne e dei prodotti lattiero-caseari suddetti.

I dati salienti raccolti, in estrema sintesi, ci offrono una ripartizione per genere in cui le donne si dimostrano molto più partecipi degli uomini (71% contro 29%), i diplomati superano i laureati (58% vs. 42%) e gli studenti sono più degli occupati (77% vs. 20%). Schiacciante la prevalenza dei giovani (81%), con il 25% di essi nella fascia di età tra i 25 e i 30 anni e il 56% che ha tra i 18 e i 25 anni. Buona anche la presenza di intervistati tra i 30 e i 50 anni (15%), e marginale quella degli over 50 (4%). Lultimo dato è quello regionale, con l88% dei domiciliati in Piemonte e il 12% nelle altre regioni italiane.

Considerevoli i consumi di latte e carne, nel rispetto di animali e ambiente

Tra le abitudini generali di consumo si registra che il 90% circa del campione intervistato (dato medio) consuma carne bovina (86%) e prodotti lattiero-caseari (93% complessivo; più in dettaglio: 75% formaggio, 69% latte, 65% burro), senza però essere troppo coinvolto nei loro acquisti (45% per la carne, 58% per i prodotti lattiero-caseari).

Le due tipologie di prodotto hanno fatto registrare unelevata frequenza di consumo, con il 70% delle persone che ha dichiarato di mangiare carne e prodotti lattiero-caseari una o più volte a settimana. Tra gli elementi tenuti in considerazione nelle scelte di acquisto, si evidenziano freschezza, sapore e modalità di produzioni rispettose degli animali e dellambiente, mentre tra gli aspetti ritenuti trascurabili figurano i marchi di aziende e associazioni per la tutela delle razze bovine, quelli delle catene di distribuzione, e i prodotti presentati come premium”.

Interessante è anche la risposta alle domande inerenti le tipologie di allevamento: il 28% degli intervistati (non pochi in effetti) afferma di conoscere il tipo di alimentazione impiegato, mentre il 72% risponde in maniera negativa. Più in particolare, alla domanda Quanto sono importanti secondo lei le caratteristiche riguardanti i mangimi per i bovini?le affermazioni registrate mettono in luce una grande attenzione allassenza di farmaci, allorigine locale e alla produzione biologica, ma non allalimentazione, che invece ha un peso fondamentale.

Il 32% conosce la carne grass-fed ma solo la metà di essi la consuma

Più in particolare avvicinandoci alle finalità del progetto Filierba si registra che il 32% dei consumatori è al corrente dellesistenza di prodotti lattiero-caseari e di carni provenienti da animali alimentati con foraggi freschi (erba fresca) e conservati (fieno e insilato) di provenienza prativa, denominati comunemente erba-fieno”, grass-fedo anche pasture-fed. La cognizione di ciò deriva da informazioni acquisite in rete, presso l’università o la famiglia.

Purtroppo però, al momento, solo il 17% del campione ha consumato questi prodotti: principalmente formaggi e carni, e in misura minore latte, yogurt e burro. Tali acquisti sono effettuati nellordine presso aziende agricole, in negozi di prossimità e nei supermercati.

Il 72% spenderebbe di più per carne e latte da erba e fieno

Alla domanda circa linteresse per i prodotti ottenuti da foraggi polifiti, i due terzi dei consumatori (66%) ha espresso propensione allacquisto, mentre il 13% ha risposto negativamente (il 21% non sa). Ancora una volta lattenzione degli intervistati è principalmente rivolta verso carni e formaggi, e riguarda in misura minore latte, yogurt e burro. La maggior parte dei consumatori (72%) ha risposto che sarebbe maggiormente incentivata ad acquistare questi prodotti se fossero disponibili maggiori informazioni circa la tracciabilità e la filiera produttiva.

Infine laspetto economico: per garantirsi prodotti da animali alimentati con almeno il 60% di foraggi polifiti il 52% degli intervistati si dichiara disposto a spendere il 20% in più” rispetto ai prodotti convenzionali, mentre il 20% si spingerebbe anche ad un +40%. Tra chi non intende spendere cifre maggiori si registrano il 21% di persone che vorrebbero prezzi in linea con i prodotti comunemente in commercio, mentre il 7% riterrebbe di dover pagare di meno.

39º Congresso del World Federation of Master Tailor

A BIELLA 260 MAESTRI DELLA SARTORIA MONDIALE 

Dal 31 luglio al 5 agosto le firme più prestigiose provenienti da 34 nazioni per il 39º Forum del WFMT, la sigla che riunisce il gotha del settore tessile e della moda. Il meeting si articolerà in una serie di conferenze, incontri, visite e sfilate. In programma anche escursioni per promuovere il Piemonte, a Torino, Stresa, le Isole Borromee, la Reggia di Venaria Reale e il Sacro Monte di Oropa

 

Torino, 17 luglio 2023

Per cinque giorni Biella tornerà ad essere la capitale della sartoria mondiale: dal 31 luglio al 5 agosto si terrà, infatti, proprio nell’antica capitale italiana del tessile, il 39º Congresso del World Federation of Master Tailor, la sigla che riunisce il gotha delle sartorie del globo che poterà in Piemonte oltre 260 sarti rappresentanti di 34 nazioni.

L’evento è stato presentato questa mattina a Torino in Sala Giunta, alla presenza del Presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori, organizzatrice della manifestazione, e Vicepresidente della WFMT, Gaetano Aloisio, del sindaco di Biella Claudio Corradino, dell’assessore alle Attività Produttive, Commercio, Sviluppo Economico, del Comune di Biella, Barbara Greggio, e degli Assessori regionali alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio, all’Istruzione e Merito, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario Elena Chiorino, alle Attività Produttive, Andrea Tronzano, e del Presidente del CDA di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris.

La scelta di organizzare proprio a Biella la conferenza è conseguente alla tradizione della città che detiene ancora oggi il primato di capitale italiana della sartoria e del tessile.

Il meeting si articolerà in una serie di conferenze, incontri, visite, sfilate, appuntamenti distribuiti in diverse location tra l’università di Biella, Città Studi, Palazzo La Marmora e Palazzo Gromo Losa, in cui si terranno anche due cene di gala.  Si discuterà dello stato e del futuro della sartoria mondiale, con importanti ospiti del mondo imprenditoriale, istituzionale e della cultura.

Si svolgeranno anche due sfilate: la prima della WFMT vedrà i migliori rappresentanti di ogni singolo Paese partecipante, la seconda vedrà sfilare i più importanti Maestri italiani, che aderiscono all’Accademia Nazionale dei Sartori. Il Congresso sarà anche occasione per valorizzare il territorio e far conoscere una parte importante del Patrimonio culturale piemontese con escursioni per Torino, Stresa, le Isole Borromee, la Reggia di Venaria Reale e il Sacro Monte di Oropa.

La scuola italiana è da sempre considerata come una delle più influenti e ammirate, grazie al DNA di capacità artigianale, imprenditoriale e di gusto. La locuzione Made in Italy nasce proprio dal «su misura» per poi passare ad altri settori contigui come la Moda.

Partners del 39° Congresso della World Federation of Master Tailors sono alcune delle più importanti aziende tessili italiane e non solo: Lanificio F.lli Cerruti 1881, Drago, Piacenza, Reda, Vitale Barberis Canonico, Zegna; ma anche Stylbiella, Albini, l’associazione di settore Ideabiella, Confartigianato, CNA e l’Unione Industriale Biellese. L’evento ha ricevuto il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Piemonte e della città di Biella, città creativa Unesco.

Paesi che parteciperanno: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Colombia, Ecuador, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, India, Indonesia, Italia, Korea, Malesia, Mauritius, Messico, Monaco, Netherlands, Pakistan, Peru, Romania, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Tailandia, Taiwan, Ucraina, United Arab Emirates, United Kingdom, USA

L’Italia è il solo Paese che ha avuto il privilegio di organizzare due congressi consecutivi della World Federation of Master Tailors nei suoi oltre cento anni di storia. In totale, con Biella saranno otto i congressi che si sono tenuti in Italia.

Dichiarazioni

 

«Insieme alla sartoria – ha sottolineato il Presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori, organizzatrice della manifestazione, e Vicepresidente della WFMT, Gaetano Aloisioun’altra nostra eccellenza è il settore tessile, e Biella ne è la culla. Artigianato e industria, tradizione e innovazione, radici e ricerca, passato e futuro. Queste sono i punti che costituiranno l’ossatura del Congresso. Dicotomie che apparentemente si contrappongono ma che in realtà danno vita a un unico settore che si congiunge nella valorizzazione del nostro talento, nella nostra capacità manuale, nell’attitudine all’eleganza e nell’ecosostenibilità. Un altro comune denominatore, questo, tra la sartoria, di per sé ecosostenibile, e l’industria tessile, tra i settori più sensibili a questo tema. La mia personale proposta di Biella come sede del Congresso è stata accolta immediatamente con entusiasmo. E non è un caso se questo sarà il Congresso con la maggiore partecipazione di Paesi mai registrata prima. Un successo senza precedenti con quasi 400 partecipanti tra sarti e addetti ai lavori. Una ulteriore dimostrazione di quanto valga il vero Made in Italy nel mondo».

«La Regione Piemonte è onorata di ospitare il 39° congresso della World Federation of Master Tailors – ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Alberto CirioIl tessile italiano, e quello biellese in particolare, rappresentano un fiore all’occhiello del nostro Paese che lo rende noto e ammirato in tutto il mondo. Il Congresso è poi l’occasione per mettere in vetrina le bellezze della nostra terra. La città, con il suo patrimonio architettonico, artistico, ma anche di documentazione industriale, oltre al contesto paesaggistico in cui si incastona».

«Biella rappresenta la più completa filiera di alta qualità del tessile in Europa e fra i maggiori poli lanieri al mondo – ha sottolineato il sindaco di Biella, Claudio Corradinoriferimento assoluto internazionale per i tessuti più pregiati. Biella può essere considerata la sede naturale per ospitare il 39° congresso della World Federation of Master Tailors, dove la presenza di maestri sartori, custodi di talento, bravura e di grande creatività, diventeranno ambasciatori del ‘Made in Italy’, che il mondo intero ci riconosce e che rappresenta una ricchezza importante per il nostro Paese, emblema concreto della capacità di unire storia, tradizione, saper fare, cultura, innovazione e genio imprenditoriale. Siamo orgogliosi di ospitare questo evento che darà anche la possibilità ai sarti di visitare le aziende e di vedere così la nascita del tessuto, loro materia prima. Colgo l’occasione per augurare un buon lavoro a tutti i partecipanti al Congresso, che il territorio biellese vi possa essere di ispirazione».

«Biella è pronta! Noi tutti siamo entusiasti di poter supportare l’Accademia Nazionale dei Sartori e ad accogliere i partecipanti del 39° Congresso internazionale – ha aggiunto l’assessore al Commercio, Sviluppo Economico e UNESCO del Comune di Biella Barbara Greggio -. Biella è stata riconosciuta nel 2019 Città Creativa Unesco proprio per l’arte e l’artigianato tessile, il distretto laniero biellese si distingue per l’alta qualità delle materie prime lavorate, per la perfezione delle rifiniture, per la ricerca innovativa e sostenibile, per la cura dei singoli processi della lavorazione: tutto ciò che dà origine a un prodotto pregiato. Questo Congresso, che porta sul nostro territorio i migliori sarti al mondo e cioè i protagonisti dell’ultimo anello della filiera tessile quello che trasforma le stoffe in abiti unici che diventano manufatto tessile di eccellenza, darà visibilità al Biellese ma soprattutto a tutto il mondo del tessile».

«Se Biella è la patria del tessile di qualità – ha sottolineato l’assessore alle Attività Produttive e Artigianato, Andrea Tronzano non poteva che essere la cittadina piemontese il luogo in cui tenere il congresso mondiale di coloro che sono chiamati a dare forma e sostanza ad abiti e moda. La manualità e l’artigianalità, di chi lavora in questo settore da sempre, è un tocco distintivo che rende un pezzo di stoffa unico per chi lo indossa. La città creativa identificata dall’Unesco quale depositaria di estro e inventiva aggiunge così un evento di grandissima qualità».

«La moda italiana – ha rimarcato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggioha conosciuto nella città di Biella l’epicentro della rivoluzione dell’arte tessile che poi ha dato vita ad una vera e propria industria diventata nel tempo un tratto distintivo dell’eccellenza tricolore e del Made in Italy. Il Piemonte da tempo è una piattaforma naturale nel contesto europeo dove ospitare e allestire eventi di caratura internazionale, segno di grande vitalità delle istituzioni pubbliche e private che lavorando insieme mettono ciclicamente in vetrina il Piemonte con le sue meraviglie».

«Biella, la capitale europea del tessile – ha sottolineato l’assessore all’Istruzione e Merito, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario Elena Chiorino – è pronta ad ospitare un evento unico sul territorio perché rappresenta il luogo ideale per far conoscere le eccellenze della sartoria italiana. Il tessile biellese è uno dei simboli del Made in Italy che si tramanda e si rinnova, grazie ad una storia appassionante di sviluppo industriale, di ricerca e bellezza senza confini, e che da oggi può contare su un’opportunità in più: l’Academy della filiera Tessile Abbigliamento Moda e Green Jobs, con cui vogliamo garantire la continuità della tradizione con uno sguardo rivolto alle sfide del futuro».

«Per noi è stato significativo collaborare con l’assessorato al Turismo della Regione per la comunicazione di questo importante evento: il prodotto congressuale per il Piemonte ha una considerevole ricaduta sul territorio in termini di spesa e contribuisce allo sviluppo della destinazione. – sottolinea Beppe Carlevaris, presidente del CDA di Visit Piemonte –. Il Congresso darà visibilità al territorio biellese e ad alcune delle più rilevanti bellezze del Piemonte, dal Sacro Monte di Oropa alle Colline, patrimoni UNESCO, fino alle città di Biella e Torino, alle Residenze Reali e ai paesaggi dei Laghi. Siamo pronti ad accogliere i maestri della sartoria mondiale e i loro accompagnatori e a invitarli a tornare».

Nota:

«Federazione dei Maestri sarti» era il nome del comitato organizzativo tenutosi in Belgio nel 1865. A Bruxelles, nel 1907, si tenne il comitato esecutivo, che fu internazionalmente riconosciuto fin dal 1908, ed in quella sede fu creata la «Federation of Master Tailors». Nell’agosto del 1910, si svolse il primo congresso ed   il suo fondatore Mr. Jaque Frikx fu eletto come primo presidente.  In quell’incontro poi, si decise che il congresso si dovesse svolgere ogni   due anni. In quel periodo aderirono 250 sarti provenienti da 15 nazioni. Londra, Parigi, Zurigo, Bruxelles, Berlino, Seul, Salisburgo sono alcune delle città che hanno ospitato un congresso della WFMT. In Italia, si sono svolti 7 congressi: a Roma nel 1954, 1975,1983, 1995, 2011. A Treviso nel 2003 e a Verona 2019. Biella 2023 sarà l’ottavo congresso «italiano».

Per info www.wfmastertailors.com