ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 116

Casa, compravendite meglio nei piccoli centri

I dati dell’Agenzia delle Entrate restituiscono un mercato immobiliare in rallentamento nel primo trimestre del 2023 con compravendite in diminuzione a livello Italia dell’8,3%. Si chiude infatti con 166745 compravendite contro 181766 compravendite del primo trimestre del 2022.

Da segnalare che a livello di transazioni i comuni non capoluogo hanno registrato un trend migliore (-7,4%) rispetto ai capoluoghi che hanno avuto una contrazione dei volumi del 10,2%. A contribuire a questo risultato è stato in particolare il trend delle dieci città più grandi che, l’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, monitora e per le quali la riduzione dei volumi è stata più marcata (-12,5%). I comuni capoluogo più piccoli hanno registrato una contrazione del 7,4%.

In questo trimestre, quindi, le realtà più piccole e a misura d’uomo riescono a mettere a segno comunque un buon risultato. Molto probabilmente l’aumento dei tassi di interesse con relativa diminuzione di capacità di spesa dei potenziali acquirenti sta portando a una tenuta migliore alla luce dei prezzi più bassi.

Tra le grandi città il calo delle compravendite più importante lo ha messo a segno Bologna con
-23,9%, seguita da Milano con -22,9%, le città dove negli ultimi anni i prezzi si sono incrementati maggiormente. La Capitale mette a segno -10,3%. L’hinterland di Milano segna -10,5% un trend migliore del capoluogo, mentre va peggio l’hinterland di Roma che chiude con -12,2%. Tra le realtà dell’hinterland delle metropoli il risultato migliore spetta a quello di Palermo che chiude con +1,0% e Napoli con -6,1% a motivo anche delle località turistiche che vi appartengono.

 

COMPRAVENDITE
Città I trim 2023 I trim 2022 Variazione % 2023/2022
Milano 5920 7681 -22,9%
Roma 8274 9226 -10,3%
Milano provincia 9719 10861 -10,5%
Roma provincia 4340 4941 -12,2%
Grandi città 27666 31628 -12,5%
Hinterland grandi città 33070 36851 -10,3%
Capoluoghi di provincia

(escluse le grandi città)

25070 27082 -7,4%
Elaborazione Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa su dati Agenzia delle Entrate

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Sicurezza dei dipendenti e rispetto dell’ambiente, uBroker SpA ottiene due certificazioni

 

Sistemi di gestione ambientali e Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, Bureau Veritas Italia riconoscealla company dell’energia di Collegno due nuove certificazioni.

uBroker Spa ha ottenuto in questi giorni due preziose certificazioni, risultato dell’attenzione che l’azienda riserva ai suoi dipendenti e all’ambiente. Il percorso fatto e i risultati raggiunti dalla company dell’energia di Collegno, che ogni giorno lavora per contribuire ad azzerare le bollette degli italiani, sono stati valutati positivamente con un audit da Bureau Veritas Italia, leader nel mondo delle certificazioni internazionali. L’ente ha concesso a uBroker sia la UNI EN ISO 45001:2018 che la UNI EN ISO 14001:2015, frutto e dimostrazione tangibile del lavoro e degli sforzi fatti da questa realtà, nata come start up alle porte di Torinonel 2015.

Nello specifico, la UNI EN ISO 45001:2018 è dedicata ai “Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro edefinisce gli standard minimi per la protezione dei lavoratori.L’obiettivo, da noi largamente raggiunto, come attestato da Bureau Veritas – afferma il Presidente di uBroker Cristiano Bilucaglia è il miglioramento della sicurezza nelle nostre sedi di lavoro grazie ad alcune azioni. Fra queste, quelle che abbiamo portato avanti con maggior impegno e dedizione nel corso degli anni sono: la gestione e la riduzione dei rischi, il miglioramento della salute e del benessere dei lavoratori e la sensibilizzazione dei dipendenti attraverso la creazione di una cultura della prevenzione.

Azioni queste che hanno effetti positivi a cascata su tutta l’organizzazione. Infatti, ad aumentare sono state sia le performance in materia di salute e sicurezza sia la produttività. Inoltre, dipendenti e vertici aziendali rivestono entrambi un ruolo fondamentale nel processo; i primi si fidelizzano, mentre i secondi accrescono il loro impegno, generando così un rapporto di fiducia reciproco che alimenta lo sviluppo e la crescita.

La seconda certificazione, la UNI EN ISO 14001:2015 è rivolta, invece, ai “Sistemi di gestione ambientale”. Sul sito e sui canali social dell’azienda è facile trovare l’hashtag #PlanetFirst, mottonato per riportare l’attenzione di dipendenti, clienti e utenti sui problemi che affliggono il pianeta Terra e che sono troppo spesso causati da scelte e comportamenti umani. Un impegno tangibile che uBroker nel suo piccolo mette in atto con azioni di breve e lungo periodo. Siamo molto felici del percorso fatto e dei risultati valutati dall’ente certificatore. Dal 2015 dedichiamoparte dei nostri sforzi e del nostro lavoro alle prestazioni ambientali e ad alcune politiche di sostenibilità. Questa certificazione attesta a tutti gli effetti il nostro impegno al perseguimento della protezione dell’ambiente, alla prevenzione dell’inquinamento e alla riduzione del consumo di energia e risorse. Un processo di sostenibilità ambientale che intendiamo sviluppare sempre di più nei prossimi anni e di cui vogliamo essere protagonisti a livello nazionale ed europeo aggiunge Cristiano Bilucaglia.

Questi due attestati si aggiungono alla certificazione UNI EN ISO 9001:2015, già in possesso dell’azienda dal 2019. Aver conseguitotutte e tre le certificazioni permette a uBroker di godere di un sistema integrato caratterizzato da elevata qualità, assoluta sicurezza e attenzione all’ambiente, che aiuta a snellire ed evitare la sovrapposizione di alcune procedure, eliminare conflitti tra normative, creare sinergie, migliorare l’efficienza, ecc.

uBroker, quindi, oltre a contribuire ad azzerare le bollette dei suoi clienti, s’impegna quotidianamente nel mantenimento e nel miglioramento della sicurezza e della salute dei suoi dipendenti da un lato e dall’altro nella prevenzione di eventuali danni all’ambiente, con l’obiettivo di essere protagonista e fautrice di unfuturo sempre più green e sostenibile del settore energetico.

Fiaip, incontro con Pichetto su energia e bonus

Si è tenuto presso gli uffici del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’incontro tra il presidente della Fiaip, Gian Battista Baccarini, e il ministro Gilberto Pichetto Fratin, in occasione del quale sono stati attenzionati due temi particolarmente sensibili per il settore edilizio-immobiliare e per la categoria degli agenti immobiliari.

 

La forte preoccupazione circa l’attuale impostazione della direttiva energetica europea immobiliare che ad oggi, secondo la Fiap “prevede vincoli eccessivamente stringenti, tali da non consentirne l’applicabilità nel nostro Paese, vanificando gli obiettivi green e, soprattutto, tali da determinare un’inevitabile svalutazione del nostro patrimonio immobiliare a danno dei cittadini e dell’intera economia”.

 

Baccarini ha evidenziato la necessità di introdurre incentivi fiscali immobiliari strutturali fino al raggiungimento degli standard energetici prefissati, unitamente a forme di finanziamento agevolate quali prodotti finanziari dedicati e garanzie statali a sostegno dei finanziamenti finalizzati a interventi immobiliari di efficientamento energetico. Inoltre, si propone che la direttiva preveda un sistema di deroghe ed esenzioni più ampio, nel rispetto delle specificità di ogni singolo Paese, oltre ad un necessario allentamento degli obiettivi temporali attualmente previsti.

 

La Fiaip ha anche evidenziato la necessità di fare chiarezza sul Superbonus, anche in relazione all’opportunità di prorogarlo mantenendo lo sconto in fattura per determinate tipologie di interventi, quelli che garantiscono un elevato risparmio energetico, unitamente all’esigenza di riordinare, armonizzandoli, tutti i vari bonus fiscali edilizi, rendendoli strutturali per almeno cinque anni consentendo, a imprese e cittadini, un minimo di programmazione.

 

Il ministro Pichetto Fratin ha aggiornato sull’attuale andamento del Trilogo, ancora in corso, e sulla posizione chiara del Governo in linea con le preoccupazioni manifestate da Fiaip.

 

“Un incontro pragmatico in cui abbiamo posto all’attenzione del ministro due tematiche particolarmente sentite da tutta la categoria – ha detto Baccarini – Ringrazio il ministro per aver compreso nel merito le esigenze manifestate e le proposte attenzionate orientate ad accompagnare, non obbligare, il cittadino, incentivandolo, nella delicata svolta immobiliare green”.

Reddito di cittadinanza, Regione Piemonte e Inps chiariscono

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L’Assessorato al Lavoro e Formazione della Regione Piemonte e Inps insieme per contribuire a fornire informazioni semplici e chiare per aiutare i cittadini ad orientarsi al meglio in merito alle disposizioni in attuazione dal primo agosto per i percettori del Reddito di Cittadinanza.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Conoscevamo da mesi l’orizzonte temporale che avrebbe portato all’entrata in vigore delle nuove misure del DDl Lavoro del Governo e quindi all’interruzione del RdC per le persone considerate abili al lavoro, ma è fisiologico che tutti i cambiamenti portino ad un momento di preoccupazione, purchè non si cavalchi questo sentimento in modo strumentaleafferma l’Assessore al Lavoro e Formazione Elena Chiorino che prosegueSpaventare la collettività porta solo ad una inutile agitazione popolare. Ai cittadini dobbiamo dare le giuste informazioni e assicurare loro che il Governo non intende lasciare indietro nessuno: per chi dal primo di agosto sarà escluso dal sussidio ci saranno misure a supporto come la formazione-lavoro e l’inserimento mirato grazie al sostegno dei servizi territoriali dedicati all’occupazione, orientamento e formazione. Con il Decreto Lavoro del Governo di Giorgia Meloni chi realmente non può lavorare o rientra nella casistica per ricevere l’assegno di inclusione avrà garantito sempre il giusto sostegno e la necessaria assistenza”.

L’Assessore Chiorino, inoltre, ribadisce: “Credo fortemente che sia necessario offrire un ventaglio di opportunità concrete, non sussidi. Chi può lavorare deve poterlo fare e arrivare a conquistare dignità, soddisfazione e indipendenza economica. L’assistenzialismo puro ha favorito solo immobilismo e impoverimento sociale. Sviluppo, crescita e benessere socio-economico si realizzano solo attraverso le politiche attive del lavoro, come orientamento e formazione”.

Le nuove misure che superano il RdC

La legge 85 del 3 luglio 2023 stabilisce che il Reddito di Cittadinanza sia sostituito da due nuove misure di sostegno, l’Assegno di inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). La stessa legge prevede che per il 2023 il Reddito di cittadinanza sia erogato ai nuclei beneficiari per un massimo di sette mensilità, per cui l’ultima rata è stata quella di luglio 2023.

Tuttavia, i nuclei familiari in cui vi sia la presenza di disabili, minori, over 60 o che risultino essere in carico ai servizi sociali percepiranno il reddito sino al mese di dicembre 2023.

Restructura 2023: appuntamento col futuro dell’edilizia

Aree espositive, incontri b2b, convegnidal 23 al 25 novembre al Lingotto Fiere di Torino torna Restructura. Per la prima volta i professionisti italiani saranno chiamati a raccontare il proprio caso di successo nella ristrutturazione innovativa di un edificio. L’obiettivo per l’edilizia di domani? Costruire consapevole per migliorare la qualità della vita di chi vive gli spazi. Restructura 2023 suggerirà come.


Area Espositivaconvegni, workshopnetworkingRestructura 2023 torna dal 23 al 25 novembre al Lingotto Fiere di Torino. L’evento annuale organizzato da GL events Italia sarà il palcoscenico in cui professionisti e aziende leader nel settore presenteranno le proprie visioni e soluzioni all’avanguardia, quelle che trasformeranno il modo in cui concepiamo gli spazi abitativi e commerciali, coniugando efficienza, praticità e bellezza. In questa direzione Restructura per la prima volta lancerà una sfida: da settembre inviterà i professionisti italiani a raccontare il proprio caso di successo nella ristrutturazione innovativa di un edificio. Le tecniche giudicate più brillanti saranno illustrate nel convegno di apertura del Salone.

Alla 35esima edizione l’evento si posiziona sempre più come punto di riferimento per i professionisti del settore. Al centro: un modello di edilizia, restauro e ristrutturazione focalizzato sulla corretta progettazione nel rispetto dei più contemporanei criteri di sostenibilità ambientale e sociale, con crescente attenzione alla salubrità dell’abitare.

Oltre 150 le aziende espositrici e 10.000 i professionisti attesi a Restructura, dove l’ingresso è gratuito, previo accredito. Il percorso espositivo, nel Padiglione 3, racconterà il variegato mondo dell’edilizia attraverso: materiali naturali innovativi, con un focus sul legno, mezzi e sicurezza in cantiere, software, bim e digitalizzazione. Ci saranno, inoltre: una collettiva di aziende edili del territorio associate ad API e un’area dedicata alle eccellenze artigiane della Regione Piemonte.

A conferma del ruolo centrale che Restructura riveste anche in termini di formazione e aggiornamento professionale, l’edizione 2023 proporrà un palinsesto di circa 100 eventi, molti dei quali con riconoscimenti dei crediti formativi per geometri, architetti, ingegneri, geologi, periti industriali, forestali. Tra i temi che verranno approfonditi: la gestione delle risorse idriche, le comunità energetiche, la filiera del legno. L’approccio sarà teorico, ma anche concreto, grazie a 4  areeper dimostrazioni pratiche che si aggiungono alle 10 sale che ospiteranno gli appuntamenti.

Dopo il successo dello scorso anno, torna inoltre l’Alveare del professionista, format composto da celle esagonali, abitate dalle principali associazioni di categoria e ordini professionali del territorio: un luogo di rappresentanza e networking per le associazioni.

Appuntamento a settembre per conoscere i dettagli della chiamata al contest sul retrofit innovativo per la selezione dei protagonisti del convegno di apertura di Restructura 2023.

Partner ed. 2023 – RESTRUCTURA

¤  Restructura è al Padiglione 3 del Lingotto Fiere – via Nizza 294, Torino

¤  Da giovedì 23 a sabato 25 novembre, dalle 9.00 alle 19.00

¤  L’ingresso, gratuito, previo accredito

Torino medaglia d’oro in Piemonte: gli autobus elettrici sono il 3,8% del parco circolante

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3° Osservatorio Continental sui macro-trend del trasporto pesante


Torino medaglia d’oro in Piemonte: gli autobus elettrici sono il 3,8% del parco circolante

Significativa anche la quota di mezzi Euro 5 ed Euro 6: nella categoria trasporto merci siamo al +40%, il trasporto persone balza addirittura al 52%

Luglio 2023 Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italiae in Piemonte nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.

Dall’analisi emerge una Torino caratterizzata da un parco mezzi per il trasporto merci e persone sostanzialmente poco inquinante, con una prevalenza degli Euro 5 e 6. Gli autobus elettrici raggiungono il 3,8%, il dato più alto in Regione, e uno su cinque ha meno di 5 anni.

Immatricolazioni a due velocità: gli autobus segnano un +4,2%, mentre il trasporto merci chiude a -11,2%

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto mercinel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi. Il Piemonte supera il calo medio nazionale e immatricola 1.645 nuove targhe, il 9,9% in meno rispetto all’anno precedente. Segue l’andamento regionale Torino che registra un calo delle nuove targhe dell’11,2%, con 529 nuovi mezzi, 71 in meno rispetto al 2021.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021, e un simile scenario si riscontra anche a livello locale. Il Piemonte chiude a -13,6%(178 nuovi veicoli, in calo rispetto ai 206 della precedente rilevazione). In controtendenza il capoluogo, che segna un +4,2% con 100 nuovi autobus.

Alimentazione: Torino medaglia d’oro in Piemonte con il 3,8% di autobus elettrici

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante per il settore trasporto merci nel 2022 rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento(1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi(rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).

In Piemonte l’elettrico rimane stazionario allo 0,2% mentre l’ibrido tocca lo 0,6%. Invariato anche il gasolio (90,7%). Per le fonti alternative Torino rimane in scia ai dati regionali con uno 0,2% di mezzi elettrici, così come il gasolio stazionarioall’88,4%.

Anche il panorama nazionale relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).

In Piemonte l’elettrico guadagna il secondo gradino del podio con un +2,1%, mentre l’ibrido rimane fermo allo 0,1%. Il gasolio raggiunge il 92,4%, circa un punto percentuale in più rispetto al 2021, il metano chiude in calo al 4,8% dal precedente 5,6%.

Torino si conferma la Provincia più virtuosa della regione, con una percentuale di elettrici pari al 3,8% e la quota di ibridi rimane ferma allo 0,2%. Aumenta anche la percentuale dimezzi alimentati a gasolio, che sfiora l’88%, mentre il metano rimane considerevole con il 7,9% del parco circolante.

Categoria Euro: gli autobus Euro 5 e 6 balzano in avanti e toccano il 52% del parco circolante. Bene anche il trasporto merci: +40% la classe più giovane

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.

In Piemonte le classi meno inquinanti salgono di oltre due punti percentuali rispetto al 2021 attestandosi al 39%. In regione gli Euro 0 rimangono sostanzialmente invariati al12,1% e, in generale, le categorie più vecchie fino all’Euro 2si abbassano ulteriormente al 27,7%.

A Torino la classe più rappresentata è quella degli Euro 6 con il 27,4%, mentre gli Euro 0 sono in linea con il dato regionale(12,1%). Complessivamente, le categorie più inquinanti coprono il 27,1% del parco circolante. Gli Euro 5 ed Euro 6toccano il 40,1%.

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

In Piemonte, gli Euro 0 scendono leggermente toccando quota 7,4% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 sono quasi la metà del parco circolante, in linea con l’andamento nazionale. Inprovincia di Torino il tasso di Euro 0 segue il trend regionale (7,5%), le classi più giovani fanno un balzo in avanti toccando il 52%, ben dieci punti percentuali in più rispetto al 2021.

Anzianità: a Torino un autobus su 5 ha meno di 5 anni, stessa situazione nel segmento trasporto merci

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).

In linea con i dati nazionali, in Piemonte la fascia d’età più diffusa è quella dei 20-30 anni, pari al 18,5% e i mezzi 0-10 anni sfiorano il 35%, di questi il 3,4% ha massimo un anno.

A Torino la fascia 0-5 anni è quasi un quinto del parcocircolante, mentre i mezzi oltre i 20 segnano il 31%.

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%).

Aumenta in Regione la fascia di autobus over 20, passata dal20,9% del 2021 al 22,1% del 2022, ben 3 punti percentuali in più rispetto ai mezzi per il trasporto persone di massimo 5 anni(19,4%). Il capoluogo si presenta in linea con l’andamento regionale facendo segnare il 21,3% per i mezzi con oltre 20 anni, stessa percentuale che si registra nella fascia 0-5 anni.

Prezzi benzina alle stelle, come risparmiare carburante in estate

 

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Gli italiani si mettono in viaggio per l’estate e il caro benzina rischia di rappresentare una stangata per il portafoglio. A luglio i prezzi alla pompa di benzina e diesel sono aumentati dopo i ribassi iniziati a metà aprile.

Secondo i dati comunicati dagli esercenti, il ministero delle Imprese e del made in Italy ha stimato una media nazionale dei prezzi al self di 1,85 euro al litro per la benzina, mentre per il gasolio si parla di 1,69 euro al litro.

Per quanto riguarda il servito, la benzina arriva a quota 1,985 euro al litro, il diesel si assesta a 1,830, il metano a 1,432 euro, il Gpl a 0,70 euro e il Gnl a 1,248 euro al kg.

prezzi in rialzo sarebbero da imputare a una crescita della domanda, ovvero alla massa di viaggiatori che si spostano per raggiungere la meta delle vacanze.

Alle cause di fluttuazione dei prezzi di benzina e diesel gli analisti ne aggiungono altre due: le incertezze generate dal prolungarsi della guerra in Ucraina che continua a destabilizzare il mercato del greggio e il taglio alla produzione di barili confermati dall’Opec (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio). L’Opec recentemente ha fissato in 40,46 milioni di barili al giorno la produzione fino al 2024.

Per risparmiare, occorre confrontare le offerte della varie pompe della propria città. Il comparatore dei prezzi viene messo a disposizione degli automobilisti direttamente dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Cliccando sul portale Osservaprezzi Carburanti del Mimit è possibile impostare un raggio di ricerca disegnando una figura direttamente sulla mappa. Oppure si può effettuare una ricerca per indirizzo. Successivamente un menu a tendina chiederà di scegliere il tipo di carburante erogato. Dallo stesso menu si può scegliere se ricorrere al servito o al self service. Possibile infine ordinare l’elenco a partire dal minor prezzo.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Piemonte-USA: nuove occasioni di business e investimento

grazie all’accordo con Margalit Startup City New York e JVP

Aerospace, salute, student house e non solo: numerose e variegate le aziende d’oltreoceano che guardano al nostro territorio per crescere.

Il Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) – società in house della Regione Piemonte, che si occupa di agevolare il processo di internazionalizzazione delle imprese del territorio e di attrarre investitori esteri in Piemonte – , Margalit Startup City New York (MSCNY), società di sviluppo economico regionale che costruisce e gestisce centri internazionali tematici di innovazione nel mondo, e il fondo di investimento israeliano Jerusalem Venture Partners (JVP) hanno firmato un accordo di collaborazione mirato a incoraggiare la cooperazione business-to-business tra imprese piemontesi e controparti americane per creare connessioni durature e di alto livello.


Con la sigla dell’accordo,
il Piemonte avrà a New York un punto di riferimento a disposizione delle istituzioni del territorio e delle delegazioni imprenditoriali che parteciperanno alle attività frutto della collaborazione di Ceipiemonte e MSCNY e un canale privilegiato per favorire investimenti di aziende americane in Piemonte. Cooperazione commerciale e investimenti, ma anche organizzazione di missioni di delegazioni imprenditoriali statunitensi in Piemonte per attività B2B: saranno facilitati i contatti tra i due territori e identificate le aree di interesse per la collaborazione reciproca, promuovendo business, scambio di tecnologie e investimenti. Oltre a permettere a nuove realtà industriali statunitensi di conoscere quanto ha da offrire il Piemonte in fatto di tessuto produttivo, know-how tecnologico ed ecosistema di formazione e ricerca, questo accordo faciliterà l’approdo delle imprese sul nostro territorio, offrendo informazioni e supporto per districarsi attraverso la burocrazia e aiutandole a individuare le migliori location su cui puntare. Inoltre, sarà fornita assistenza alle aziende statunitensi già presenti e operative nella nostra regione, un numero di realtà sempre più grande che opera in numerosi settori strategici.

Aziende Usa in Piemonte: numeri importanti che danno lavoro a 28mila piemontesi 

Le aziende statunitensi che operano in Piemonte sono circa 200 (con oltre 380 unità locali) e sul nostro territorio danno lavoro a più di 28mila persone. I comparti produttivi che le vedono impegnate sono i più svariati ma a fare da capolista, con più di 150 aziende, c’è quello più caratterizzante per il Piemonte: il manifatturiero. È sotto questa dicitura che si inseriscono sia l’automotive che l’aerospace. Subito dopo, con circa 90 aziende ciascuna, si trovano i settori del commercio e dei servizi. Se il comparto costruzioni/ingegneria/energia conta una quarantina imprese, l’agroalimentare ne conta una decina. 

L’area geografica in cui le imprese Usa sono più presenti è quella di Torino, qui le sedi operative di aziende a stelle e strisce sono 231, seguono la provincia di Novara con 48 sedi, quella di Alessandria con 38, le 32 del cuneese, le 15 di Asti, le 8 di Biella, le 7 di Vercelli e le 2 del VCO.

Imprese in arrivo: aerospace, salute, student house e non solo

Le imprese statunitensi che hanno aperto un canale di interlocuzione con il nostro territorio per investire in Piemonte sono numerose e attive nei comparti produttivi più differenti. Tra quelli legati alla manifattura c’è un’azienda specializzata nella produzione di materiali compositi per il settore dell’aerospazio, delle energie rinnovabili e dell’elettronica che sta pianificando la costruzione sul nostro territorio di uno stabilimento. Nel settore tecnologico ed energetico spicca una società che si occupa della produzione dell’idrogeno dalla polvere di alluminio e che sta valutando di aprire in Piemonte il suo quartier generale europeo.

Anche il comparto dei servizi per gli studenti è diventato interessante per gli investitori USA. Ne sono un esempio due aziende interessate a ricevere opportunità d’investimento per aprire una student house e

Export, il caso Germania. Esportazioni dal Piemonte in crescita del 25%

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Piemonte 4° per grado di esposizione export in Germania (7,5% del PIL)

Piemonte 4° per valore assoluto export in Germania (8.578 milioni ultimi quattro trimestri)

 

Nel primo trimestre 2023 si conclama la recessione tecnica in Eurozona, su cui agisce la pesante flessione dell’economia della Germania il cui PIL, nel primo trimestre del 2023, segna il secondo arretramento consecutivo, pari al -0,3% dopo il -0,5% del quarto trimestre 2022.

Un campanello d’allarme per il manifatturiero del Piemonte il cui grado di esposizione sul mercato tedesco si posiziona al quarto posto a livello nazionale.

L’Ufficio Studi di Confartigianato, analizzando i dati ISTAT, ha registrato un aumento del 25,1% dell’export delle imprese del Piemonte verso la Germania, osservando i flussi del primo trimestre 2022 con il pari periodo del 2023.

 

Negli ultimi 12 mesi, a marzo 2023, la nostra regione ha piazzato in Germania 8.578 milioni di euro di controvalore.

L’analisi provinciale dice anche come a Torino siano stati spediti verso la Germania 4.207 milioni di euro di beni con un + 46,7%% (1 trimestre 2022 sullo stesso periodo del 2023); da Cuneo siano partiti 1.350 milioni di euro di prodotti con un + 27,5%; Novara abbia esportato per 983 milioni di euro con un calo dell’10,2%; da Alessandriasiano partiti 879 milioni di euro di prodotti, registrando un +7,5%%; da Vercelli sono partiti  404 milioni di euro di controvalore con un trend positivo di +15,7%, da Asti siano partiti 363 milioni di prodotti registrando +14,8% , da Biella 221 (+9,6%) infine dal Verbano siano partiti 170 milioni di prodotti (+3,5%).

“Il rapporto commerciale tra la Germania e Italia, e quindi anche con la nostra regione, è da sempre molto attivo – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte per la qualità dei prodotti Made in Italy venduti a Berlino. Dall’agroalimentare alla moda, dai prodotti petroliferi ai macchinari e impianti solo per fare qualche esempio, per il Piemonte lo scambio commerciale tedesco vale molti milioni di euro. Abbiamo il timore che questa cifra, fra qualche mese, potrebbe registrare una flessione”.

“Per questo osserviamo con estrema attenzione l’andamento sia dell’economia tedesca, sia quella dell’Unione Europea – conclude Felici – La situazione della Germania ha anche altri risvolti che vanno monitorati. Non è infatti normale che il nostro Paese cresca, in base alle ultime stime UE, sette volte di più. Questo è il dato che preoccupa per due motivi. Il primo è la storica avversione della Germania all’inflazione che sta orientando la politica fiscale tedesca verso l’austerity che impatterà di certo anche sul nostro export nella seconda parte dell’anno. Il secondo è il perdurare di una condizione che porterà l’UE a prendere provvedimenti come l’innalzamento dei tassi e altre “regole” che rischiano di penalizzarci molto più dei nostri concorrenti europei. Comunque la si metta ulteriore ricchezza passerà dalle mani di famiglie ed imprese agli speculatori internazionali, aggregandosi nelle mani di pochissimi soggetti a discapito dei molti. Tali scelte scellerate non fanno altro che impoverire ulteriormente il mondo produttivo. Già l’aumento di 275 punti base dei tassi di interesse in un anno, aumentando il costo del credito, sta riducendo la propensione ad investire e dilata la spesa pubblica per interessi, che nel 2023 risulta pari al 4,0% del PIL, la più alta in Europa.”

“L’Adieu des glaciers” in mostra al Forte di Bard

Il Monte Bianco, straordinario luogo di indagini scientifiche 

Dal 29 luglio 2023 al 7 gennaio 2024

Bard (Aosta)

Obiettivo puntato sul “Re delle Alpi” o “Tetto d’Europa”. Dopo il Monte Rosa, il Cervino e il Gran Paradiso, é il Monte Bianco – la montagna più alta d’Europa e fra le “Sette Vette del Pianeta” con i suoi 4.807 metri – il primattore della quarta e ultima tappa del Progetto “L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” prodotto dal “Forte di Bard” (grazie al supporto di numerosi enti e istituzioni), che dal 2020 propone un viaggio iconografico e scientifico tra i “ghiacciai” dei principali Quattromila della Valle d’Aosta. La mostra, allestita fino al 7 gennaio del 2024, è indubbiamente un “focus” di grande attualità in anni di allarmanti cambiamenti climatici che di certo portano ad ipotizzare nel prossimo futuro scenari evolutivi assai preoccupanti per i grandi “ghiacciai” e per quelli italiani in particolare. E, dunque, qual é lo stato di salute del Bianco? A darcene maggior contezza può indubbiamente essere illuminante, nelle sue varie sezioni, proprio l’attuale mostra allestita nelle Sale delle “Cannoniere” al “Forte di Bard”. Straordinaria la ricchezza dei contenuti: 142 autori29 schede di ricerca73 fotografie e una serie di foto-confronti che raccontano il “Monte Bianco” quale straordinario luogo in grado di ospitare indagini scientifiche in campi che vanno dalla “glaciologia” alla “geomorfologia”, dalla “pedologia” (studio della composizione e modificazione del suolo) e “nivologia” alla “climatologia”. Il percorso espositivo è articolato in  otto sezioni tematiche, curate da Enrico Peyrot, fotografo e storico della fotografia e da Michele Freppaz, docente del Dipartimento di “Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari” dell’Università di Torino, che si è occupato della parte scientifica. “Grazie alla collaborazione con la ‘Cabina di regia dei ghiacciai valdostani’ e il ‘Comitato Glaciologico Italiano’, si sono raccolte – affermano i due curatori – le descrizioni di numerose attività di ricerca condotte nell’area del ‘Bianco’ su temi specifici, quali lo studio dei fattori che controllano la formazione e lo sviluppo della copertura detritica sopraglaciale e dei suoi effetti sui tassi di fusione, la determinazione del bilancio di massa attraverso immagini satellitari stereo ad alta risoluzione, lo studio di laghi di contatto glaciale, e il censimento dei fenomeni franosi”. Di particolare interesse, sotto l’aspetto ambientale, sono i dati sulle precipitazioni medie annue sul “Bianco”, pari a 940 mm, con in media circa 6 metri di neve fresca all’anno registrati dalla stazione meteorologica automatica del “Mont de la Saxe” (2110 m.), così come i dati relativi all’arretramento dei ghiacciai causato dall’attuale crisi climatica: un dato su tutti i 234 metri persi in 27 anni dal “Ghiacciaio Orientale di Gruetta”.

 

Importante stazione di misura meteorologica è anche quella installata nel 2015 in prossimità del “Colle Major” (4.750 m.), mentre dal 2011 è in corso la misura del regime termico delle pareti settentrionali delle “Grandes Jorasses” (4.100 m.) e, dal 1997, del “Seracco Whymper”. Autentica chicca “storica” il plastico del “Bianco”, esposto nella sezione scientifica, e realizzato dal canonico P.L. Vescoz, pioniere delle scienze naturali, nella seconda metà dell’800. Non mancano alcuni autentici capolavori fotografici provenienti dalle “Collezioni della Regione Valle d’Aosta”, fra cui l’eccezionale stampa in bianco/nero della magistrale panoramica di 220° del “Monte Bianco” effettuata da Vittorio Sella dalla “Tour Ronde” fra fine Ottocento e primi Novecento. In mostra anche rare fotografie della storica officina del fabbro Henri Grivel, a Les Forges, dove “si dava forma” ad attrezzi di ferro adatti ad “artigliare” il ghiaccio, mentre dalla “Collezione” di Walter Grivel (nipote di Henri) provengono gli scarponi, i ramponi e la piccozza di Walter Bonatti. E ancora i dieci speciali accorgimenti sceno-tecnici che permettono di rivivere la “fotografia stereoscopica” a specchio praticata, fino dagli albori dell’arte fotografica, in ambito alpino, accanto alle quattordici “fotografie documentali” appartenenti alla “Fondazione Montagna Sicura” di Villard de la Palude, alle ventidue “Variazioni sul Bianco” datate da fine ‘800 a oggi e alla sezione “Confronti” che espone una panoramica dall’“Aiguille des Glaciers” al “Mont Dolent”, ripresa dalle pendici del “Monte Cormet” da Alessio Nebbia negli anni Venti del ‘900 (mirabilmente stampata da Vittorio Sella nel 1933-34) e messa a confronto con un’altra fotopanoramica del “Bianco” realizzata dal medesimo punto di ripresa dal fotografo Daniele Camisasca nell’estate 2022. Esemplare il raffronto. E gli interrogativi che ne derivano.

Gianni Milani

“L’Adieu des glaciers”

Forte di Bard, via vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Dal 29 luglio 2023 al 7 gennaio 2024

Orari: mart. – ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19. Ad agosto aperto anche al lunedì

Nelle foto: “Seracco Whymper” (ph. “Fondazione Montagna Sicura”), “Ghiacciaio del Miage” visto da Mont Fortin (ph. D’Amico M.E.), “Stazione meteorologica automatica” di ARPA Valle d’Aosta (ph. ARPA Valle d’Aosta)