“La Regione si sta occupando ormai da mesi del futuro della Palazzina di caccia di Stupinigi ponendo il tema al centro di un percorso che ha proprio l’obiettivo di scongiurare prospettive incerte per la Residenza”: l’assessora alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi, risponde così alle preoccupazioni espresse dai sindaci di Nichelino, Beinasco e Orbassano su una paventata chiusura del complesso da parte della Fondazione Ordine Mauriziano. “La Fondazione – rivela Parigi – è da tempo coinvolta nel tavolo di lavoro aperto dal Consorzio La Venaria Reale e presieduto dal suo direttore Mario Turetta, dove si sta affrontando innanzitutto il tema del passaggio in forma indiretta della gestione ordinaria della Palazzina al Consorzio stesso, nonché diverse altre possibili soluzioni nel quadro del progetto complessivo di riqualificazione e promozione delle Residenze sabaude”. “Si tratta pertanto – conclude l’assessora – di una strada che stiamo seguendo proprio per dare continuità alla fruibilità di quello che consideriamo uno dei nostri ‘beni faro’ sotto il profilo culturale e turistico, nei confronti del quale è opportuno che tutti gli attori coinvolti si muovano in un’ottica di interesse pubblico e di sviluppo territoriale condiviso”.
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(foto: Vincenzo Maiorano)

L’edizione 2016
The Others Screen:
La dimora di Angelo Morbelli, accogliendo la mostra di Gianni Colonna, accosta idealmente due artisti diversi per epoca e stile ma entrambi con possesso permanente dell’arte del passato.
Leonardo Bistolfi, il grande scultore liberty (fu anche pittore divisionista anche se in misura minore e per diletto), nacque a Casale Monferrato ma sviluppò la sua carriera artistica soprattutto a Torino
Il Todays festival torna nell’ultimo week-end di agosto, dal primo pomeriggio a notte inoltrata, e Torino passa dall’essere corpo al dare corpo a un crocevia di suoni che si propagano lungo le spine architettoniche e l’archeologia industriale


“Meraviglie degli Zar”, inaugurata venerdi’ 15 luglio alla Reggia di Venaria e che rimarrà aperta fino al 29 gennaio 2017, ripercorre lo splendore di uno dei complessi di palazzi e fontane più sontuosi d’Europa
Sono passati cento anni dai tragici eventi di quella che è passata alla storia come la Rivolta di Pasqua.
“…poi s’aggiustó la barbonica sulle ginocchia, regoló, le cinghie e partí, sparato con La formica rossa, trascinando tutti nel canto all’infuori del Gianí che, per il casót, non ricordava piú, chi avesse fatto in prima mano cinque e uno sei e uno sette…”.
dei paesi e “abbaiavano” come cani. Era il tempo, per dirla con Mazzi, in cui
negli Usa. Il suo legame con la valle dove è nato e da sempre abita è stato il filo conduttore di gran parte delle sue storie, come nel caso di “Fam, Füm, Frecc.
fustagno… La Svizzera coi suoi franchi aveva profondamente modificato uomini e cose… La gente, invece di godere assennatamente del nuovo benessere, non ne aveva mai a basta,s’affannava dietro qualcosa di indefinito, di irraggiungibile, era inquieta, fredda come le case, non avvertiva più il piacere, la necessità di stare unita come quando abbaiava la volpe…”.
Il collegamento tra la Valcerrina ed il Santuario di Crea, da un lato, e il Comune di Curtatone e il Santuario delle Grazie