Hiroshima Mon Amour: una settimana di concerti e party

Tra folk metal, suoni mediterranei e anni ’80

Settimana ad alta intensità all’Hiroshima Mon Amour di Torino, che da mercoledì 17 a sabato 20 dicembre propone un calendario ricco di concerti e appuntamenti capaci di parlare a pubblici diversi, mantenendo lo spirito libero e musicale che da sempre contraddistingue lo storico club di via Bossoli.

Mercoledì 17 dicembre si parte con il ritorno dal vivo dei Folkstone, band simbolo del folk metal italiano, che approda per la prima volta sul palco dell’Hiroshima con il “Delirium Winter Tour – Special Edition”. Un’occasione speciale per ascoltare dal vivo i brani del doppio album Natura Morta, pubblicato lo scorso marzo, in uno show che promette di essere non solo un concerto, ma un vero momento di condivisione con il pubblico che da anni segue la band con passione.
Ore 20.30 – Ingresso 18 euro.

Giovedì 18 dicembre è la volta di Lello Analfino & T-Orkestar con il “Sicilia Express Tour”, un viaggio musicale che attraversa l’Italia portando sul palco tutta l’energia, i colori e i suoni della Sicilia. Tradizione e contaminazioni si mescolano in un live ad alto tasso di adrenalina, capace di far dialogare radici popolari e attitudine contemporanea.
Ore 20.30 – Ingresso 15 euro.

Venerdì 19 dicembre torna uno degli appuntamenti più attesi: il NON FARCELA PARTY, la festa solo per donne ideata da Francesca Fiore e Sarah Malnerich, fondatrici del progetto Mammadimerda. Una serata irriverente e liberatoria dedicata a chi ogni giorno si divide tra lavoro, famiglia, aspettative e realtà. Un party pensato come spazio sicuro, inclusivo e tutto al femminile, dove ballare, ridere, sfogarsi e celebrare senza filtri imperfezione, normalità e vita vera.
Ore 20.30 – Ingresso 15 euro.

Sabato 20 dicembre si chiude in pista con LET’S DANCE! Party Anni 80, un tuffo nostalgico nei “dieci anni più felici” tra Like a Virgin di Madonna, Bad di Michael Jackson, Drive In e spot della Morositas. Un viaggio musicale e culturale tra paninari e metallari, piumini Moncler e hit senza tempo, per ballare fino a notte fonda.
Dalle ore 22.00 – Ingresso 10 euro.

Valeria Rombolà

Ventenne aggredisce poliziotti con pugni e morsi

La Polizia di Stato ha arrestato a Torino un cittadino italiano di 20 anni per minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale, denunciandolo anche per oltraggio a P.U.

Nei giorni scorsi, personale della Squadra Volante dell’UPGSP è intervenuto nel quartiere Lingotto di Torino ove veniva segnalata la presenza, dinanzi a un istituto scolastico, di tre giovani sospetti.

Gli operatori hanno subito intercettato i tre, fermandoli per identificarli: due di essi, di 20 e 25 anni, si sono mostrati particolarmente insofferenti al controllo, rivolgendo degli insulti e delle minacce ai poliziotti.

Alla richiesta di seguirli in ufficio per accertamenti, il ventenne ha aggredito gli operatori con pugni e morsi ed è stato arrestato.

L’arresto del 20enne è stato convalidato; il Tribunale lo ha sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G.

L’altro giovane, di 25 anni, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per resistenza e minacce a P.U.

Torino, aumentano gli stranieri: sono oltre 139mila

Fino al 16,1% dei residenti è di origine straniera, pari a 139.344 persone. A Torino, a fronte di una diminuzione della popolazione italiana di 1.565 unità, quella straniera registra un incremento di 3.591 persone, raggiungendo il livello più alto dell’ultimo decennio. La comunità più numerosa resta quella romena, seguita da marocchina, peruviana, cinese, egiziana, nigeriana, albanese, iraniana, filippina e bengalese. Le aree urbane con la maggiore concentrazione di residenti stranieri sono le circoscrizioni 6, 3 e 5.

Questo è il quadro delineato dall’Osservatorio interistituzionale sulle persone straniere 2024 per la Città metropolitana di Torino, dove la popolazione non italiana residente ammonta a circa 230 mila persone, pari al 10,4% del totale.

Dal punto di vista demografico, nonostante il calo della natalità anche tra la popolazione straniera — con il tasso passato da 22 a 8 nati per mille — l’età media rimane relativamente giovane. Tuttavia, si osserva un progressivo invecchiamento: gli over 65 sono aumentati da 22 a 33 ogni 100 under 15, determinando un incremento complessivo dell’età media di circa un anno e mezzo.

Baglioni e Cocciante all’anima Festival di Cervere 

Dopo Claudio Baglioni, anche Riccardo Cocciante ha scelto l’anfiteatro dell’anima di Cervere come location di prestigio per il suo nuovo tour che nel 2026 lo porterà ad esibirsi in dieci tra le location all’aperto più suggestive d’Italia.
L’appuntamento sull’altopiano di Cervere è per giovedì 3 settembre 2026, ma i biglietti sono già in prevendita su ticketone.it a partire dalle ore 11 di lunedì 15 dicembre.  Due giorni  più tardi, sabato 5 settembre 2026, sullo stesso palco salirà Claudio Baglioni, per il quale le prenotazioni sono già prossime al sold out.
Cocciante non si esibisce dal vivo in Piemonte da oltre trent’anni  e il suo concerto all’Anfiteatro dell’Anima sarà l’unica tappa del tour nel Nord Ovest, tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Per il patron di Anima Festival, Ivan Chiarlo, insieme alla sorella  Natascia, si tratta di un colpo straordinario quello rappresentato dal tandem Cocciante Baglioni, che viene a coronare nel migliore dei modi il decennale della manifestazione, cresciuta anno dopo anno con solidità e costanza, fino a raggiungere i massimi livelli in Piemonte.
“Anima Festival  – spiega Ivan Chiarlo – è il risultato del fantastico percorso compiuto insieme al pubblico e agli sponsor, grazie ai quali è stato possibile portare all’attenzione nazionale  un luogo di eccezionale suggestione, ospitando artisti di primo piano a livello nazionale e internazionale.  Il 3 settembre 2015 rappresenta la data di inaugurazione dell’Anfiteatro dell’Anima e siamo davvero onorati di celebrare questa ricorrenza con il concerto di Riccardo Cocciante, celebrando inoltre i cinquanta anni di uno dei suoi album più conosciuti, “Anima”.
Il concerto di Cervere si inserisce nel tour “Io… Riccardo Cocciante nel 2026″ e segnerà il ritorno live del maestro nell’anno in cui festeggerà i suoi ottanta anni.
Un’occasione speciale per ripercorrere dal vivo i brani che hanno contrassegnato la storia della musica italiana e internazionale,  firmati da uno degli artisti e compositori più celebri al mondo.
Il tour non sarà soltanto un ritorno sul palco, ma anche una celebrazione di canzoni che non  hanno età, capaci di rinnovarsi e continuare a vivere nel presente.

La tournée prenderà il via il 20 giugno 2026 al Parco San Valentino di Pordenone, per poi proseguire in piazza San Marco a Venezia, al teatro Greco di Siracusa, all’Anfiteatro degli Scavi di Pompei,  a Villa Este a Cernobbio, al castello Carrarese di Este, al Parco Archeologico di Egnazia a Fasano, all’Anfiteatro dell’Anima di Cervere e al castello Visconteo Sforzesco di Vigevano, per concludersi il 12 settembre allo Sferisterio di Macerata.

Mara Martellotta

Shisha bar, ispezioni nei locali: 11 chili di melassa illegale e sanzioni per 55mila euro

Diverse illegalità, tra cui la detenzione e l’impiego di melassa da contrabbando utilizzata per i narghilè: sequestrati oltre 11 chilogrammi di prodotto e applicate sanzioni per oltre 55mila euro. È questo il bilancio dei controlli a tappeto effettuati negli shisha bar negli ultimi mesi del 2025. L’operazione, condotta dai Nas di Torino insieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del capoluogo piemontese e alle stazioni dell’Arma dei Carabinieri competenti per territorio, ha fatto emergere il possesso e l’utilizzo della sostanza priva delle necessarie autorizzazioni.

In Italia la melassa per narghilè è considerata a tutti gli effetti un prodotto da fumo ed è soggetta al monopolio di Stato. Può essere commercializzata e utilizzata solo se regolarmente autorizzata e accompagnata dal pagamento delle imposte previste. Inoltre, può comportare potenziali rischi per la salute se la merce non è sottoposta a controlli sanitari.

Decisamente salate le sanzioni amministrative, che raggiungono complessivamente 55mila euro, applicate nei confronti dei titolari delle attività ispezionate, destinatari dei provvedimenti adottati dalle autorità competenti.

VI.G

Criticità sociali a San Salvario, nasce il Tavolo per la coesione 

La Città di Torino si dota di uno strumento sperimentale di confronto, monitoraggio e co-programmazione pensato per rispondere in modo coordinato alle criticità sociali dell’area, con particolare attenzione ai fenomeni legati al consumo di sostanze, al disagio giovanile e alla vivibilità dello spazio pubblico: il Tavolo per la coesione sociale nel quartiere San Salvario.

La Giunta comunale ha approvato  la delibera che dà ufficialmente vita al Tavolo, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli, di concerto con l’assessore alla Legalità Marco Porcedda e l’assessora alle Politiche educative Carlotta Salerno. L’iniziativa riflette il coordinamento tra più ambiti di intervento, con l’obiettivo di coniugare la sicurezza, la promozione della coesione sociale e l’educazione dei più giovani nel quartiere.

Il Tavolo formalizza e rende stabile il percorso di confronto avviato negli scorsi mesi nel quartiere, che ha coinvolto la Città, l’ASL Città di Torino, la Circoscrizione 8 e numerosi soggetti del terzo settore. Un lavoro che ha già favorito una maggiore integrazione tra i servizi e la realizzazione di iniziative pubbliche di informazione e prevenzione, e che ora proseguirà con l’obiettivo di rafforzare un approccio integrato che affianchi alle azioni di prevenzione e contrasto dei reati un lavoro strutturato di promozione della coesione sociale e di presa in carico delle persone più vulnerabili.

Il Tavolo opererà come sede permanente di confronto territoriale e di co-programmazione, e vedrà la partecipazione della Città di Torino, attraverso referenti del Dipartimento Servizi sociali, socio-sanitari e abitativi, del Corpo di Polizia Locale, della Circoscrizione 8, e dell’ASL Città di Torino, oltre a prevedere la partecipazione di altri soggetti pubblici e del privato sociale.

Gli esiti del lavoro del Tavolo potranno accompagnare e rafforzare progettualità già in corso sul territorio, oltre a supportare l’avvio di nuove coprogettazioni specifiche.
Un apposito avviso pubblico inviterà gli enti del Terzo settore con esperienza nel quartiere a manifestare il proprio interesse a partecipare al Tavolo.

TorinoClick

Camminata degli Auguri a Castelletto Monferrato

Quest’anno, per la quarta edizione della Camminata degli Auguri, a Castelletto Monferrato, domenica 14 dicembre una limpida e soleggiata giornata ha accolto i partecipanti all’evento. Un freddo pungente ha accolto i camminatori al momento dell’iscrizione, avvenuta nel bel mezzo del mercatino allestito nella piazza del borgo, ai confini con il Monferrato. Dopo aver gustato un caldo caffè, il gruppo partiva puntuale dopo aver posato con il primo cittadino Gianluca Colletti. Il percorso ad anello era di 10 km circa, per un dislivello di 300 metri, e prevedeva una breve passeggiata nel centro storico del paese costeggiando il municipio, il castello e la chiesa parrocchiale prima di dirigersi verso l’aperta campagna. Si seguiva il sentiero degli gnomi e degli elfi,  osteggiatomda numerosi installazioni curate dai giovani deole scuole di Castelletto, per poi approdare al fondo valle, ancora imbiancato dalla galaverna invernale. Si procedeva su un soleggiato sentiero tra i campi e, successivamente, su un tratto di staraf asfaltata in direzione della località Clorio, entrando nel comune di San Salvatore Monferrato. Si è poi risalita la collina, raggiungendo il paese di San Salvatore. Il prossimo appuntamento con i Cammini Divini sarà domenica 21 dicembre, ad Albugnano, per una lunga escursione tra i numerosi presepi di Schierano e, successivamente, all’Abbazia di Vezzolano.

Mara Martellotta

 

Foto archivio

Al via il bando 2025 di Regione Piemonte per la tutela del tartufo

La Regione Piemonte rafforza il proprio impegno a tutela e valorizzazione del patrimonio tartuficolo con l’avvio del bando 2025 dedicato a progetti di studio, ricerca e sperimentazione nel settore del tartufo. Un intervento molto atteso dal mondo scientifico e dagli operatori della filiera, che si inserisce nel Piano regionale per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno e dà concreta attuazione alla legge regionale 16/2008.
Il bando prevede 120 mila euro per sostenere progetti presentati da organismi di ricerca, in coerenza con le priorità definite a livello nazionale dal Piano della filiera del tartufo. L’obiettivo è rafforzare la conoscenza scientifica e fornire strumenti concreti per affrontare le nuove sfide ambientali e produttive che interessano uno dei simboli più identitari dell’agroalimentare piemontese.
“È un’azione strategica per il futuro del tartufo piemontese – sottolinea l’assessore regionale alle Foreste, Biodiversità alla Tartuficoltura, Marco Gallo – la ricerca è la chiave per proteggere e valorizzare questo patrimonio, soprattutto in un contesto segnato dai cambiamenti climatici. Dobbiamo conoscere meglio gli ambienti produttivi naturali e imparare a gestirli in modo sostenibile, affinché continuino a generare qualità e valore per i territori”.
Le linee di intervento del bando guardano alle principali sfide del settore: dallo studio della biodiversità tartuficola e microbica associata agli ambienti di crescita, al miglioramento delle produzioni, fino allo sviluppo di modelli previsionali e di protocolli innovativi per la tracciabilità geografica e la certificazione di qualità. Un approccio che punta a coniugare tutela ambientale, innovazione e competitività.
Particolare attenzione è riservata alla ricaduta concreta dei progetti sul territorio.
“II bando non finanzia studi di fattibilità, ma richiede che le attività di studio e ricerca e sperimentazione applicata abbiano ricadute locali – precisa l’assessore Gallo – per questo viene richiesto esplicitamente che i progetti prevedano il trasferimento di conoscenze agli attori della filiera e che le azioni di diffusione siano realizzate avvalendosi anche di operatori del settore tartuficolo. Questo coinvolgimento diretto è la nostra garanzia che l’innovazione generata si traduca rapidamente in un beneficio per tutto il settore”.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 10 aprile 2026 . I progetti selezionati avranno una durata massima di 24 mesi dalla concessione del contributo.

Mara Martellott

In Piemonte 40 nuovi agenti di polizia locale

Il 16 dicembre si è svolta a Novara, nella suggestiva cornice del Castello Visconteo Sforzesco, la cerimonia conclusiva del 98° Corso regionale di formazione per agenti di Polizia Locale, promosso dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Città di Novara.

Il percorso formativo ha coinvolto 40 agenti neoassunti, provenienti da 19 Comuni piemontesi: Alessandria, Asti, Borgomanero (NO), Borgosesia (VC), Cannobio (VB), Carmagnola (TO), Chivasso (TO), Domodossola (VB), Giaveno (TO), Gignese (VB), None (TO), Novara (NO), San Maurizio Canavese (TO), San Mauro Torinese (TO), Settimo Torinese (TO), Trecate (NO), Trino Vercellese (VC), Varallo Sesia (VC) e Vercelli (VC).

Alla cerimonia hanno preso parte l’assessore regionale alla Sicurezza e Polizia Locale Enrico Bussalino, il sindaco di Novara Alessandro Canelli, il comandante della Polizia Locale di Novara Paolo Cortese e il prefetto di Novara Francesco Garsia.

Il corso si è articolato in 360 ore di formazione teorico-pratica, secondo un modello didattico riconosciuto tra i più avanzati a livello nazionale. Il programma ha affrontato materie fondamentali per l’attività quotidiana degli operatori, tra cui il Codice della Strada, il Codice Penale, l’infortunistica stradale, la normativa sul commercio, la sicurezza operativa, le tecniche di segnalazione manuale e il metodo di prossimità, orientato a rafforzare il rapporto di fiducia tra la Polizia Locale e le comunità di riferimento.

I 40 nuovi agenti che entrano in servizio, provenienti da realtà diverse del Piemonte, sono il risultato concreto di un investimento sulla sicurezza di prossimità e sulla presenza qualificata sui territori. – ha sottolineato l’assessore regionale alla Sicurezza e Polizia Locale Enrico Bussalino durante il suo intervento – Puntare sulla formazione significa rafforzare la professionalità della Polizia Locale, garantire servizi più efficienti e consolidare il rapporto di fiducia con i cittadiniLa Regione Piemonte – ha aggiunto Bussalino – continuerà a sostenere gli enti locali nel potenziamento della Polizia Locale, affiancandoli sia nella formazione continua sia attraverso bandi dedicatiche consentiranno ai Comuni di migliorare dotazioni, mezzi ed equipaggiamenti, rafforzando l’operatività quotidiana degli operatori”.

Il sindaco di Novara Alessandro Canelli ha dichiarato: “Quello di oggi, per questi 40 agenti, è un traguardo importante: con la conclusione del corso di formazione regionale, questi agenti si preparano ad affrontare un lavoro che negli ultimi anni è radicalmente cambiato. La polizia locale ha acquisito numerosi nuovi compiti che ogni giorno deve assolvere con impegno, dedizione e spesso sacrificio. Compiti che richiedono serietà e professionalità per garantire sicurezza, ordine pubblico e rispetto delle regole. Grazie a loro, i cittadini e le nostre comunità sono più sicure e coese. Il loro ruolo è fondamentale: proteggere i cittadini, garantire la legalità e affrontare le sfide di una società in continua evoluzione.
E questo corso, frutto della collaborazione tra Regione Piemonte e il Comune, conferma quanto importante sia il rafforzamento dell’eccellenza delle forze dell’ordine territoriali, preparandole a rispondere con efficacia e sensibilità alle esigenze dei cittadini
”.

Durante la cerimonia sono state consegnate le placche di servizio ai nuovi agenti e, come da tradizione, la giornata si è conclusa con il lancio del cappello da parte dei partecipanti.

Crocetta, appartamento in fiamme: cinque persone intossicate

L’appartamento prende fuoco e cinque persone finiscono in ospedale. È successo poco dopo la mezzanotte in Crocetta, in un palazzo di via Loria all’angolo con via Chisone. Gli occupanti dell’alloggio avevano respirato il fumo che aveva invaso il vano scala e sono stati soccorsi dai sanitari del 118 di Azienda Zero e trasportati all’ospedale Mauriziano e alle Molinette. Le loro condizioni non sono gravi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia, che cercherà di accertare le cause del rogo.

VI.G