Alla Galleria Fogliato, sino al 26 giugno
Sino al 26 giugno prossimo appuntamento con i “Novecentisti” alla Galleria Fogliato di via Mazzini 9, con orario 10 – 12,30 / 15,30 – 19, chiusura festivi e lunedì. Circa settanta le opere esposte, 34 gli artisti presenti in mostra, uno sguardo di sicuro interesse ad abbracciare nomi del panorama italiano e principalmente piemontese, il sicuro ritrovare nomi maggiormente conosciuti, le felici sorprese di alcuni forse dimenticati per molti visitatori accanto ai primi. Sempre suggestiva quanto importante la presenza di Francesco Menzio di cui si propone l’”Autoritratto con natura morta” o un “Paesaggio” pronto a lasciar trasparire la profonda calura estiva come il “Ponte sul Po”; ancora un “Paesaggio” di Albino Galvano datato 1930, le tre “Composizioni” di Umberto Mastroianni, il “Santone con il gatto” nei tratti oscuri di Spazzapan. Ci si sofferma a lungo e ancora una volta si apprezzano le immagini o le figure spigolose dell’alessandrino Pietro Morando, i suoi “Suonatori” e le “nature morte” accompagnate da bottiglie limoni piante, soprattutto lo sguardo si ferma sull’”Erpice”, che raccoglie e denuncia la fatica dei due contadini immobili contro una terra e un cielo dai colori bruni e disumanamente silenziosi.
Il clima si alleggerisce nei colori e nell’impertinenza del “Coro” (1953) di Francesco Tabusso (suo anche “La soprano”, un olio su tavola di cm 175 x 92, un ritratto femminile giocato sui ritmi del viola, accompagnato da spartiti musicali, un pianoforte e la custodia di uno strumento), come nel piccolo “Paesaggio” firmato con grazia da Daphne Casorati, nell’azzurro del mare e nelle vele abituali di Enrico Paulucci, nel suo “Interno con fiori”, nel “Pomeriggio d’estate”, immerso nel verde a circondare i tre personaggi femminili, tra un
tranquillo ricamo e la lettura, accanto al cane addormentato, immagine dovuta ai ricordi impressionisti di Attilio Bozino (efficace ritrattista, allievo di Giacomo Grosso a Torino prima e di Aristide Sartorio a Roma in seguito). Questi e altri ancora i felici recuperi che la galleria allinea lungo le pareti dei propri spazi superiori e inferiori, immagini che alternano visi e panorami, abitudini e piccoli oggetti di ogni giorno, tappe davanti alle quali soffermarsi per riunirle poi in un ammirevole, lungo itinerario: la “Laguna” di Dario Treves, anche qui una ventata di aria francese, il delicato “Rose a Cigliano” di Roberto Pasteris, la visione su piazza della Gran Madre dovuta ad Adriano Sicbaldi, le opere amabilmente ritrovate di Luigi Roccati, il soggetto sacro di Mario Caffaro Rore, lo scorcio su Trana, ripresa dall’alto, dovuto a Edgardo Corbelli.
Elio Rabbione
Nelle immagini: Attilio Bonzino, Pomeriggio d’estate”; Roberto Pasteris, “Rose a Cigliano”; Enrico Paulucci, “Interno con fiori”; Francesco Tabusso, “La soprano”





Torna Monticello d’Arte con le opere di Jessica Carroll che si snoderanno attraverso i luoghi storici e i sentieri di Monticello d’Alba.
MONTICELLO D’ARTE
Un’artista che ha segnato, a livello internazionale, la storia dell’arte tessile nelle sue accezioni più innovative e di sempre calibrata modernità. Friulana di San Giorgio di Nogaro, dove era nata nel 1931, Gina Morandini è scomparsa nel marzo scorso all’età di 89 anni nella sua Villa Primavera di Udine. Insegnante e fondatrice della “Sezione Arte del Tessuto, Tappeto e Arazzo” presso la Scuola d’Arte (ora Liceo Artistico “Giovanni Sello”) di Udine, celebre studiosa e attiva Fiber Artist, a lei è dedicata la conferenza online – inserita nel ciclo “Ars et Indiustria” – organizzata dal “Museo del Tessile” di Chieri, per il prossimo sabato 12 giugno, alle 15. Tre le relatrici: Annamaria Poggioli (Presidente de “Le Arti Tessili APS”), Barbara Girardi (Coordinatrice del “Premio Valcellina Award” Concorso Internazionale di Arte Tessile/FiberArt Contemporanea) e Carmen Romeo (Ricercatrice e saggista). A loro il compito di presentare il progetto di mostra antologica e monografia intitolata “Gina Morandini: insegnante, project manager, storica dell’arte della moda e del costume e fiber artista”, centrato sull’apertura di una “Galleria d’Arte Tessile Contemporanea” dedicata all’artista friulana presso un’ala della sede dell’associazione “Le Arti Tessili” di Maniago (Pordenone) e correlato ad una serie di eventi diffusi in Italia e all’estero, incluse mostre collaterali al “Textile Center di Haslach” (Austria), al Museo Carnico delle Arti e Tradizioni Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo, al “Museo della Moda e delle Arti Applicate” di Gorizia, al “Museo del Tessuto” di Prato e ad altri luoghi particolarmente significativi, incluso il “Museo del Tessile” di Chieri. Diverse opere di Gina Morandini sono, fra l’altro, presenti a Chieri, nella collezione civica “Trame d’autore”, in particolare “Labirinto” (2004), “Boscovecchio” (2006), due Libri d’artista (2009) e “Oscuro contro la soglia chiara” (2002). Quest’ultima è stata inserita nella mostra “I Introduce Myself”, visitabile dal 15 giugno al 15 settembre prossimi all’ “Imbiancheria del Vajro” di Chieri, nell’ambito del progetto “RestART!”. Commenta Melanie Zefferino, presidente della Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile: “Sono molto soddisfatta per la collaborazione avviata con ‘Le Arti Tessili APS’ nell’ambito di un progetto d’ampio respiro patrocinato da diversi soggetti istituzionali, che concretizza le aperture avviate su più fronti per rafforzare la rete di relazioni del nostro Museo sul territorio diffuso e creare nuove sinergie, anche per finalità educative e di formazione artistica, rivolte a diverse utenze. Così, dopo aver accolto con grande piacere oltre 360 allievi delle scuole medie chieresi in visita all’esposizione museale permanente e ai nostri laboratori di tessitura e tintura artistica nelle tre settimane appena trascorse, siamo lieti di rivolgerci ora agli appassionati di arti tessili ricordando Gina Morandini, figura di primo piano sulla scena artistica contemporanea”.

