CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 243

Un convegno organizzato dalla Fondazione Firpo sulla figura di Costantino Nigra

 

La Fondazione Firpo organizza  venerdì 16 giugno alle ore 10 un incontro con Gianpaolo Fassino  dell’Università del Piemonte Orientale e con Andrea Pennini dell’Università  di Torino,  con l’introduzione di Claudio  Risso,  dell’Università del Piemonte Orientale.

Presso la Sala Seminari della Fondazione Firpo, in piazza Carlo Alberto 3, al primo piano, si parlerà di “Costantino Nigra. Dalla piccola patria al grande mondo”.

È ben noto il ruolo cruciale svolto da Costantino Nigra a Parigi nella preparazione diplomatica della seconda guerra d’indipendenza,  un ruolo che la letteratura ha trasfigurato fino ad attribuirgli connotati romanzeschi. Si pensi a Salvator Gotta e all’omonimo scenaggiato agli albori della televisione italiana

Nigra diede un contributo di grande rilievo alla costruzione del Regno  d’Italia e continuò  a svolgere importanti funzioni diplomatiche sino alla vigilia della morte, che lo colse all’età di 79 anni.

Meno nota è  la sua attività di letterato e di pionieristico raccoglitore della cultura  popolare piemontese,  che fa di lui uno dei fondatori dell’etnologia e dell’etnomusicologia.

Andrea Pennini e Gianpaolo Fassino si soffermeranno sulle due anime del politico canavesano che, come ha scritto lo storico Umberto Levra, mentre svolgeva la sua delicatissima missione alla corte  di Napoleone III, non trascurava, però, la pubblicazione a puntate a Torino della prima versione ampliata delle Canzoni popolari del Piemonte. L’evento avverrà in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.

MARA MARTELLOTTA

 

The Dark Side Orchestra

Venerdì 16 giugno, ore 21

Cortile d’Onore Palazzina di Caccia di Stupinigi

 

L’anteprima nazionale di uno degli album più iconici della musica contemporanea, The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, chiude la stagione teatrale del Teatro Superga

 

 

Per chiudere la stagione teatrale 2022/2023 del Teatro Superga, nel Cortile d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi andrà in scena venerdì 16 giugno l’anteprima nazionale che celebra l’anniversario di uno degli album più influenti e iconici della musica contemporanea, The Dark Side of the Moon.

Sono trascorsi 50 anni da quando questo disco ha ridefinito il concetto stesso di concept album, infrangendo ogni record e rimanendo nelle classifiche più di ogni altro disco mai inciso, vendendo oltre 50 milioni di copie.

The Dark Side Orchestra è un concerto evento, unico nel suo genere, che ricorda e omaggia The Dark Side of the Moon attraverso una rielaborazione sinfonica degli arrangiamenti, un’orchestra di trenta elementi, un coro e una band dal vivo, per immergere gli spettatori nel paesaggio sonoro e nelle meraviglie liriche di un album senza precedenti. Il progetto è firmato da Pink Floyd History, la realtà che dal 2001 ha rivoluzionato il panorama degli spettacoli tributo proponendo show curati nei minimi particolari con scenografie coinvolgenti, giochi di luce e videoproiezioni originali.

 

Biglietti su Ticketone, da 26 a 45 euro + ddp

 

 

Info

Teatro Superga, via Superga 44, Nichelino (TO)

www.teatrosuperga.itbiglietteria@teatrosuperga.it

Tutto su “I fiori nell’arte”, conferenza di Alessia Cagnotto

Mercoledì 14 giugno 2023, presso il Centro Pannunzio, nella sede di Via Maria Vittoria 35 H, alle ore 18, la Prof.ssa Alessia Cagnotto ha tenuto la conferenza I fiori nellArte, un tema di alto pregio e di vasta entità a cui la relatrice ha saputo dare un particolare rilievo tecnico e specialistico.
Di fronte ad un pubblico attento e interessato, la parola esperta e precisa della docente di Arte, con il supporto via via delle immagini proiettate,  ha avuto modo di delineare, con competente  certezza, lessenzialità della poetica degli autori presi in esame, attraverso un linguaggio preciso, aperto e coinvolgente.  La sala piena e silente ha seguito linteressante taglio dialettico dato dalla docente, il cui modulo narrativo ha saputo presentare le opere esaminate ciascuna non semplicemente come quadro a se stante, ma inserite tutte in una dimensione emozionale, capace di evocare ambienti e situazioni, con accostamenti sorprendenti e illuminanti.  
E così il racconto si snoda e quasi esige una simpatia che si collega finemente al contesto: la natura, dice la docente, è da sempre fonte di ispirazione per gli artisti, in tutti i suoi aspetti, partendo dai paesaggi fino al genere “natura morta”. Rientrano in questa ultima categoria “i fiori”, soggetto che non da subito viene considerato importante, si dovrà infatti attendere la celebre “cesta” di Caravaggio prima che tali tipologie di composizione vengano comprese come un genere autonomo. Le composizioni floreali, continua la Professoressa, piacciono molto ai pittori fiamminghi, anche se “l’epoca d’oro” del soggetto fiore è senza dubbio l’Impressionismo. I grandi nomi dell’Ottocento, Renoir, Monet, Manet, Van Gogh e molti altri osservano costantemente la natura e i suoi dettagli, dal loro peculiare e unico modo di osservare e riproporre nascono le eterne opere note come le serie dei “Girasoli” o delle “Ninfee”. Fanno quasi contrasto con tali componimenti, luminosi e dai toni accesi, le composizioni delle epoche successive: il Novecento, secolo devastato dalle guerre, trova voce negli artisti, i quali ascoltano il mondo gridare, per riprendere le parole di Munch, come dicono i fiori nevrotici di Schiele, i turbolenti petali di Nolde, fino alle metalliche composizioni di Lempicka. I fiori si rivelano ancora fonte di grande interesse per gli artisti contemporanei, ed anche per i fotografi, così come dimostrano le sensuali immagini di Mapplethorpe e quelle di Araki. Quello che può parere semplice e silenzioso, come un piccolo fiore, effimero e delicato, è in realtà fonte infinita di spunto e rielaborazione, eterno escamotage per coloro che da sempre necessitano di esprimere se stessi.Il tempo passa veloce, e la conferenza si chiude non senza alcune domande che il pubblico interessato rivolge allesperta, la quale volentieri risponde con raffinata precisione artistica e piacevolezza verbale, note che hanno segnato questo suo incontro.

Barno Ismatullaeva una delle due Cio-Cio-San al teatro Regio

Due protagoniste  si alterneranno nel ruolo

 

La signora Barno Ismatullaeva sosterrà il ruolo di Cio-cio-san nella produzione di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, che è in scena già da martedì 13 giugno scorso. Liana Haroutounian si alternerà come protagonista nelle recite del 15, 17, 20, 23 e 27 giugno. Matteo Lippi sarà il tenente Pinkerton per tutte le recite poiché Rame Lahaj non potrà prendere parte alla produzione per una indisposizione che gli impone un riposo assoluto per 15 giorni.

Madame Butterfly va in scena nell’allestimento del Teatro Regio firmato da Damiano Michelietto. Orchestra e Coro del teatro Regio saranno diretti dal maestro Dmitri Jurowski. Il Coro è istruito da Andrea Secchi che, con questa produzione, saluta il teatro Regio.

Il soprano Barno Ismatullaeva ha fatto il suo debutto la scorsa estate sul palcoscenico del lago di Bregnez in Madama Butterfly, diretta da Andreas Homoki, per la direzione musicale di Enrique Mazzola.

La stampa internazionale ha scritto di lei che si trattava di una “Cio-Cio-San semplicemente sbalorditiva […] la grande aria di Cho Cho San riesce a essere di una bellezza commuovente.

Il tenore genovese Matteo Lippi si è formato sotto la guida di Mirella Freni e porta sul palcoscenico del teatro Regio il suo Pinkerton, che è stato ampiamente applaudito al suo debutto al Glynderbourne Festival.

Mara Martellotta

 

I biglietti per la Madama Butterfly sono in vendita alla biglietteria del Teatro Regio

www.teatroregio.torino.it

Tel 0118815241/0118815242

In mostra nel “Chiostro di San Francesco” a Cuneo preziose miniature

“Tacuinum sanitatis: dalla Cura della Terra alla Salute del Corpo e dell’Anima”

 Illustrazioni tratte da un Codice medievale

Da sabato 17 giugno a sabato 1° luglio

Cuneo

Risalgono al Trecento ma, sotto l’aspetto scientifico, toccano tematiche di grande attualità. Nel complesso sono 32 le preziose miniature ingrandite che descrivono le proprietà medicinali di spezie e cibi – ma anche stagioni, eventi naturali e psichici che incidono non poco sulla salute dell’uomo – contenute nel “Tacuinum sanitatis: dalla Cura della Terra alla Salute del Corpo e dell’Anima”, esposte dal prossimo sabato 17 giugno (inaugurazione, ore 15) a sabato 1° luglio (da martedì a domenica, dalle 15,30 alle 18,30), presso il Chiostro del “Complesso Monumentale di San Francesco”, in via Santa Maria 10 (tel. 0171/634175), a Cuneo. Curatrice, insieme a Maurizio Tulliani, Elena Modena (fondatrice del trevigiano “Centro Studi Claviere” e docente all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia), la mostra, realizzata con il sostegno della “Provincia di Treviso”,  è organizzata da “Maestro Società Cooperativa” di Cuneo e fa parte del calendario di appuntamenti del “Festival Modulazioni. Musica senza tempo” che porta la musica antica nei siti storici della città di Cuneo con una ricca proposta distribuita in quattro fine settimana a partire dal mese di giugno fino al prossimo ottobre. In occasione dell’inaugurazione, sabato prossimoalle 17“InUnum Ensemble” (fondato nel 2003 per la divulgazione del repertorio medievale, in particolare della produzione polifonica sacra dal Duecento al Quattrocento) proporrà il concerto “Laude iocunda / La Musica che sana”, in collaborazione con il “Museo Civico” di Cuneo e il “Centro Studi Claviere” di Vittorio Veneto (Tv). Gli ingressi agli eventi sono gratuiti, fino a esaurimento posti.

Per info e per conoscere il programma completo è possibile consultare il sito www.modulazioni.net, le pagine Fb (www.facebook.com/modulazioni.net) e IG (www.instagram.com/modulazioni) o scrivere a info@modulazioni.net

Spiegano i direttori artistici del Festival, Alessandro Baudino e Paola Cialdella“Sotto il nome di ‘Tacuina sanitatis’ vengono classificati tutti quei manuali di scienza medica scritti e miniati dalla seconda metà del XIV secolo al 1450 circa. L’esposizione consta di 32 pannelli di dimensioni tali da arredare il chiostro in un percorso contemplativo di lettura, ascolto, riflessione. Contenuti, suoni e voci dell’‘InUnum Ensemble’ saranno in armonia con la mostra, portando lo spettatore a fare un tuffo nel passato, che dà lezioni al tempo presente, nel momento in cui siamo chiamati a una speranzosa ricerca di equilibrio per la nostra salute, personale e sociale. Un’esperienza da vivere”.

In una fase storica di scambievoli incroci di civiltà (fra mondo greco, arabo, latino ed ebraico – cristiano) il “Tacuinum” esposto a Cuneo documenta, in modo essenziale, come l’attenzione alla salute, anche psichica, trovi forti radici nell’alto Medioevo “che riconducono – sottolinea la curatrice della rassegna, Elena Modena –   alle sottili riflessioni sul tema proposte dai Padri della Chiesa e dai monaci del deserto, per trovare, poco dopo il Mille, ulteriore elaborazione negli scritti di Corrado di Hirsau, Ugo di san Vittore, Ildegarda di Bingen, in particolare entro il tema del contrasto tra vizi e virtù letto in chiave psicologico-comportamentale”“Nel ‘Tacuinum’ – ancora Modena – lo sguardo aperto alle esigenze del corpo e dell’anima, che arriva a includere le emozioni, il movimento fisico, la musica in ogni sua forma pratica, mantiene questa visione armonica della creatura umana, fatta di evidente complessità, basata a sua volta su intrecci di equilibri soggetti a cambiamento con il mutare delle stagioni, dei venti, dell’età, dell’alimentazione e delle dinamiche relazionali e sociali”.

g.m.

Prima edizione del premio Scatti Sapiens Torino

PRIMA EDIZIONE PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023

Cresce la passione per la fotografia a Torino, dopo l’investimento di Intesa San Paolo per la realizzazione di Gallerie d’Italia, l’ attività di Camera ed il ritorno di Phair Photo Art Fair quest’anno alla quarta edizione.

Il Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence (Via Santa Giulia, 41), come per eventi di successo in passato, promuove la diffusione delle arti nel tessuto cittadino e ospita il primo PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023.

FINALITA’

Il premio è istituito da Eventi Sapiens IV Marzo s.s., al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, con la main partnership di Glamour Driving, con la digital partnership di Riflessi shop.com e la collaborazione di Rossetti Fashion, Boudoir Torino e Madavin.

Con il PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 nasce un concorso dedicato ad un selezionato numero di fotografi amatoriali, che hanno l’opportunità di confrontarsi con altri appassionati.

L’iniziativa punta a promuovere la crescita di fotoamatori di talento, affinché avviino consapevolmente l’esplorazione dei territori dell’arte.

I fotografi in gara, selezionati dal direttore artistico Dario Brocca Ciaros, sono non professionisti di ogni nazionalità, sesso ed età, purchè maggiorenni.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

La competizione è stata l’occasione per valorizzare i set allestiti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence di Torino, attraverso la creazione d’immagini dal sapore fashion e glamour.

Tutti i partecipanti hanno avuto a disposizione due quadri:

  • Set Nostalgie di motori, in esterno, con automobili messe a disposizione dall’Organizzazione, poste nella corte del Santa Giulia Art and Wine Hotel Residence;
  • set C’era una volta la moda, in una camera della

struttura.

Su ogni set è stata presente una modella su iniziativa dell’ organizzazione.

I partecipanti hanno avuto a disposizione un parco luci a led o a flash fornito dal partner RIFLESSI SHOP.COM, da gestire in autonomia.

Durante la gara i partecipanti sono stati supportati dalla direzione artistica del fotografo Dario Broch Ciaros, presente per il superamento di eventuali problemi tecnici e creativi.

CALENDARIO

APERTURA DELLE ISCRIZIONI LUNEDì 10 APRILE 2023 CHIUSURA DELLE ISCRIZIONI DOMENICA 30 APRILE 2023 PRIMO SET SABATO 6 MAGGIO 2023

SECONDO SET SABATO 13 MAGGIO 2023

TERZO SET SABATO 20 MAGGIO 2023

Prossimi appuntamenti…

ANNUNCIO VINCITORI MERCOLEDì 14 MAGGI 2023

PREMIAZIONE GIOVEDì 15 GIUGNO 2023

SELEZIONE DEL VINCITORE

Il vincitore del PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 sarà scelto dal voto insindacabile della Giuria che selezionerà sulla base dei seguenti criteri:

  • aderenza all’obiettivo del Concorso;
  • originalità;
  • qualità tecnica;
  • qualità artistica.

LA PREMIAZIONE

Il fotografo ha già consegnato all’Organizzazione due immagini selezionate per ogni set.

Il 14 giugno una giuria qualificata selezionerà i primi 3 classificati e giovedì 15 giugno 2015 avverrà la cerimonia di premiazione al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence di Torino.

PREMI

Il premio PRIMA EDIZIONE SCATTI SAPIENS TORINO 2023 sarà assegnato al

vincitore eletto dalla Giuria e consisterà in oggetti fotografici grazie alla courtesy di RIFLESSI SHOP.COM, e a due voucher omaggio per utilizzi in day use di ambienti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

Al secondo classificato verrà consegnato un voucher omaggio per l’utilizzo in day use di ambienti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

Al terzo classificato verrà consegnato un voucher omaggio per l’utilizzo di un’auto in day use di quattro ore stanziali al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

La Mostra dedicata al PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 verrà allestita entro il 2023 nei locali del Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence.

Il primo classificato vedrà la propria opera esposta con la targa

Vincitore del PRIMO PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023’.

Rumi, un rivoluzionario della poesia

L’ANGOLO DELLA POESIA

Di Gian Giacomo Della Porta e Mara Martellotta

 

“O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso”

Rumi, conosciuto anche come Jalal-al-din Mohammad Balkhi, è stato un poeta persiano nato nel 1207, a Balkh, antica città della via della seta oggi in Afghanistan all’epoca nell’area di influenza persiana originario di una nobile famiglia di mistici sufi oggi conosciuto più per le frasi e aforismi, Rumi ha segnato un profondo rinnovamento nel mondo islamico ponendosi come punto d’incontro tra Oriente e Occidente.

Scrisse una delle opere più importanti e profetiche in assoluto del misticismo universale, il Mathnawi, considerato alla pari del libro religioso per eccellenza, il Corano.

Liberatosi da tutti i dogmi delle religioni che peraltro amava in tutte le forme, attraverso la poesia ha trovato la via di accesso diretta al suo cuore e ai mondi spirituali superiori, una via di libertà spirituale che molto ricorda un’affermazione di Gesù: “Il vero tempio non sono le chiese, ma il nostro cuore”.

Una poesia, una preghiera la sua che nasce dall’ascolto interiore, in cui lo Spirito divino diventa una vibrazione che risuona in Rumi a contatto con tutte le cose del mondo.

Rumi rivoluzionò l’Islam mettendo al centro l’amore poiché proprio attraverso questo sentimento che tutto può legarsi e armonizzarsi. Si tratta di un pensiero che si avvicina di più alle filosofie orientali, in particolare al buddismo, che non all’Islam, per sottolineare la grandezza del pensiero di Rumi.

Il viaggio diventa una metafora di vita di cui il poeta fu maestro.

Conoscere la vita e l’opera di Rumi significa cogliere le sue poesie nell’amore supremo per l’infinito che impara a dialogare con l’universo e con ognuno di noi.

Ecco alcuni dei versi più rappresentativi di Rumi:

“Là fuori/oltre a ciò che è giusto e sbagliato/esiste un campo immenso/ Ci incontreremo lì

“Gli amanti non si incontrano/finalmente in qualche luogo./ Sono sempre stati l’uno nell’altro”

“Nel momento in cui accettiamo i problemi / che ci sono stati assegnati/ le porte si aprono”

“Il modo in cui fai l’amore è il modo in cui Dio sarà con te”.

Chieri ospita il recital per violino di Clarissa Bevilacqua

 

“Musica e Architettura” fra gli splendori artistici ed architettonici del Battistero del Duomo

Venerdì 16 giugno, ore 20,30

Chieri (Torino)

Quando la grande musica s’accompagna alla grande architettura. Capita a Chieri, venerdì 16 giugno (a partire dalle 20,30), con il concerto della giovane violinista milanese (Primo Premio “International Mozart Competition Salzburg” 2020) Clarissa Bevilacqua, ospite a Chieri nel “Battistero del Duomo – Collegiata di Santa Maria della Scala”, gioiello architettonico, costruito in due fasi (fra l’XI secolo – stile romanico e il XV secolo – stile gotico) e scrigno prezioso di importanti opere ed affreschi, fra cui la “Passione di Cristo”opera realizzata verso il 1435 dal pittore chierese Guglielmo Fantini (vicino ai modi del più noto Giacomo Jaquerio) e la cosiddetta “Pala Tana” dipinta in coppia nel 1503 da Francesco Berglandi e Gomar Davers, entrambi (forse) originari delle Fiandre. Ed è proprio in questa splendida cornice che si potrà assistere ai magnifici virtuosismi della Bevilacqua, mirabile violinista capace di appassionare il pubblico internazionale grazie alla sua spiccata musicalità e alla sorprendente abilità tecnica. Il concerto, introdotto da Roberto Toffanello che spiegherà il valore storico ed artistico del Battistero, è organizzato dall’ “Agenzia Toret Artist Management” di Torino per la Città di Chieri e si inserisce all’interno della proposta culturale cittadina che, anche quest’anno, è di alto profilo.

Clarissa Bevilacqua eseguirà brani di F. Kreisler, E. Ysaÿe, A. R. Thoma e J. S. Bach, musiche composte appositamente per “Violino Solo”.

Afferma il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero: “In questi anni abbiamo sempre avuto come obiettivo quello di valorizzare le eccellenze chieresi, coinvolgere il territorio e, soprattutto, volgere lo sguardo della nostra Città verso l’Europa e il mondo. Siamo felici di ospitare il concerto di Clarissa perché sono certo sarà uno di quei momenti importanti per la nostra comunità, orgogliosa di ospitare una musicista acclamata in tutto il mondo nonostante la sua giovane età”.

Artista dal ricco palmarès, Clarissa Bevilacqua si è infatti aggiudicata negli anni il “Primo Premio assoluto”, “Premio del Pubblico” e “Premio Speciale Bärenreiter” al “Concorso Internazionale Mozart” di Salisburgo – unica italiana nella storia della competizione – oltre al “Grand Prize” del “Concorso Internazionale Cape Symphony”. È “Young Artist” della “Classically Connected Organization” di New York e “Affiliate Artist” del “Guarneri Hall Program” di Chicago. Grande la sua passione per i violini storici, a quattordici anni diventa la più giovane violinista ad esibirsi regolarmente con la preziosa “Collezione Stradivari” del “Museo del Violino” di Cremona. Le più recenti performance da solista includono, fra le tante, il concerto di apertura della “Mozartwoche 2023” con la “Mozarteum Orchestra Salzburg” e la registrazione in prima mondiale del concerto di Augusta Read Thomas con la “BBC National Orchestra of Wales”. Il suo album di debutto “Dream Catcher” è stato pubblicato con “Nimbus Records” e dedicato all’integrale per “violino solo” di Augusta Read Thomas e al suo Concerto per violino n. 3: “Juggler in Paradise” con la “BBC National Orchestra of Wales”.

g.m.

 

Nelle foto:

–       Clarissa Bevilacqua

–       “Duomo  – Collegiata di Santa Maria della Scala” di Chieri

A Rivoli tornano “i Caffè” tra generi musicali, conferenze e momenti di socialità

I CAFFE’ DI PALAZZO PIOZZO

II edizione

Enrico Beruschi, Nicholas Roncea, Biagio Bagini, Lastanzadigreta, Crossing sound trio:

Da Sabato 10 giugno a venerdì 22 settembre ore 18:00

Giardini di Palazzo Piozzo di Rosignano

Via Capello 3, Rivoli

Ingresso libero

  

Torna la rassegna estiva promossa dall’Istituto Musicale Città di Rivoli nei giardini di Palazzo Piozzo di Rosignano, tra musica da film, jazz, pop, presentazione di libri, conferenze, in momenti di socialità e di riflessione comune ad ingresso libero. «L’iniziativa – racconta Filippo Bulfamante, Direttore dell’Istituto – si propone per il secondo anno consecutivo come salotto estivo di spettacolitra musica, arte e socialità, con l’intento di offrire un servizio per i cittadini rivolesi da una parte, e di valorizzare uno spazio del patrimonio storico architettonico della Città, dall’altra. Il cartellone abbraccia un ampio spettro di interessi: dai concerti –spaziando dalla musica da film, al jazz, al pop – alla presentazione di libri; dalle conferenze su tematiche legate all’arte dei suoni al teatro musicale comico di primo Ottocento».

Ad aprire la rassegna culturale realizzata nell’ambito della Stagione Scene dal Vivo, con un “ritorno a casa” proprio entro le mura che l’hanno vista nascere e affermarsi, Archiensemble, la compatta Orchestra d’Archi dell’Istituto Musicale Città di Rivoli G. Balmas a cura di Massimiliano Gilli e Paola Secci; segue, giovedì 22 giugno,  Pick n’ bow, originale duo di corde per violino, chitarra e voce, con Virginia Sutera e Samuel Rampani. La musica pop di nomi come Nicholas Roncea, Lastanzadigreta e Crossingsound trio, a cavallo tra il 27 giugno e il 1 luglio, porta progetti interessanti e di richiamo come Acrobazie, Musica da camerettae Note d’amore. L’incontro tra il compositore russo Igor Stravinsky e il clarinettista americano Benny Goodman è il tema di Swinging Stravinsky, il libro che Biagio Bagini presenta mercoledì 5 luglio, accompagnato da Eugenia Canale al pianoforte e Giorgia Bussi al clarinetto per la sezione “libri e musica”, mentre diventeranno “narrazioni in musica” i 16 racconti per Torino di Giorgio Oggero,  portati in scena il 22 settembre dalla Compagnia del Ciglio di  Alessandro Cora (voce), Elena Poncina (pianoforte) e Tiziana Venuti (percussioni). Spazio alle conferenze sabato 24 giugno e giovedì 3 luglio, con Moderna a chi?, tavola rotonda sulla musica moderna tenuta da eminenze della critica come Carlo Bordone (Rolling Stone, Il Fatto Quotidiano, Rumore), Maurizio Blatto (Rumore, La Stampa), Alberto Campo (Repubblica), Jacopo Tomatis (Il giornale della musica), Luca Castelli (Corriere della sera); con L’arte dell’improvvisazione Sandro Marrocu racconta il tema con un concerto conferenza dedicato, in collaborazione con L’Istituto comunale musicale Leone Sinigaglia di Chivasso. La musica Jazz torna giovedì 6 luglio con Benvenuti al Nord e Sud America e il Jazz Ensemble dell’Istituto Musicale Città di Rivoli a cura di Antonio Santoro, mentre sabato 8 l’attore Enrico Beruschi porta il teatro musicale con Dulcamara e il suo Elisir,  con Ilaria De Santis, soprano, Filippo Pina Castiglioni, tenore, Omar Camata, buffo, Allan Rizzetti, baritono, Francesco Cavaliere, pianoforte.

Ancora spazio alle collaborazioni venerdì 15 settembre, con il concerto di Fonni, assegnatario del premio Istituto Musicale Città di Rivoli G. Balmas nell’ambito delle selezioni per il Premio Buscaglione 2023: «Ospiti di prim’ordine nel campo della musica e della cultura – conferma il Vicesindaco Laura Adduce –  importanti collaborazioni – non ultima quella col Premio Buscaglione 2023 – e la presenza di un “mattatore” dello spettacolo e degli schermi televisivi tra anni ’80 e ’90 come Enrico Beruschi, qualificano sempre più la proposta estiva promossa dal nostro Istituto Musicale. Un’iniziativa che guarda anche al valore sociale del promuovere cultura oltre che a diventare mezzo di valorizzazione dei nostri siti storici. Tanto che per il 2024 è allo studio la possibilità di sviluppare l’iniziativa anche all’interno di altri Palazzi e cortili storici della Città, con l’intento di rendere sempre più conosciute e apprezzate le bellezze del nostro territorio».

Il programma

Sabato 10 giugno

Musica da Film

Back home

Archiensemble, Orchestra d’Archi dell’Istituto Musicale Città di RivoliG. Balmas,

a cura di Massimiliano GIlli e Paola Secci

Musiche di Desplat, Morricone, Silvestri, Jenkins

Arrangiamenti di Donato Liberatore e Lanfranco Vasini

Con la partecipazione di Silvia Zaccaria, pianoforte

 

Giovedì 22 giugno

Musica pop

Pick n’ bow

Virginia Sutera, violino

Samuel Rampani, chitarra e voce

 

Sabato 24 giugno

Conferenza

Moderna a chi?

Tavola rotonda sullo stato della musica moderna oggi

Con Carlo Bordone (Rolling Stone, Il Fatto Quotidiano, Rumore), MaurizioBlatto (Rumore, La Stampa), Alberto Campo (Repubblica), Jacopo Tomatis(Il giornale della musica), Luca Castelli (Corriere della sera)

Modera Gigi GIancursi

 

Martedì 27 giugno

Musica pop

Acrobazie

Nicolas Roncea, chitarra e voce

Pietro Caramelli, chitarra

Giulia Provenzano, voce

 

Giovedì 29 giugno

Musica pop

Musica da cameretta

LastanzadiGreta

Leonardo Laviano, voce

Flavio Rubatto, percussioni

Jacopo Tomatis, mandolini

 

Sabato 1 luglio

Musica pop

Note d’amore

Crossing sound trio

Michela Paleologo, voce

Stefania Zasa, voce

Massimo Peiretti, pianoforte

Lunedì 3 luglio

Conferenza

L’arte dell’improvvisazione

Sandro Marrocu, pianoforte

In collaborazione con Istituto Musicale Comunale L. Sinigaglia di Chivasso

 

Mercoledì 5 luglio

Libri e Musica

Swinging Stravinsky

Biagio Bagini, scrittore

Eugenia Canale, pianoforte

Giorgia Bussi, clarinetto

 

Giovedì 6 luglio

Musica Jazz

Benvenuti al Nord e Sud America (in Jazz)

Jazz Ensemble 2 dell’istituto Musicale Città di Rivoli G. Balmas

a cura di Antonio Santoro

Musiche di M. Davis, C. Brown, R. Rodgers, K. Weil, C. Corea, J. Henderson,B. Harris

Alessandro Degani, basso

Lino Criscitiello, chitarra

Massimo Di Pierro, chitarra

Mattia Bertone, batteria

ospite: Antonio Santoro, flauto e saxofono

 

Sabato 8 luglio

Teatro Musicale

Dulcamara e il suo Elisir

Raccontato da Enrico Beruschi – da un’idea di Filippo Pina Castiglioni

Enrico Beruschi, voce narrante

Ilaria De Santis, soprano – ADINA

Filippo Pina Castiglioni, tenore – NEMORINO

Omar Camata, buffo – DULCAMARA

Allan Rizzetti, baritono – BELCORE

Francesco Cavaliere, pianoforte

 

Venerdì 15 settembre

Musica pop

Fonni

In collaborazione con Premio Buscaglione 2023

 

Venerdì 22 settembre

Libri e Musica

16 racconti per Torino

La Compagnia del Ciglio

Narrazioni in musica liberamente tratte dell’omonimo libro di Giorgio Oggero

Il progetto SCENE DAL Vivo ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

Roberto Saviano: il nuovo podcast su Falcone

Roberto Saviano presta nuovamente la sua voce per raccontare il retroscena di una storia di mafia. Questa volta si tratta di “Giovanni Falcone, la Vita” (edito e disponibile su Audible), presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino. Dopo aver pubblicato decime di saggi, romanzi e aver preso parte a numerose scritture di scenografia, Roberto Saviano sceglie nuovamente il podcast per raccontare la realtà di chi ha deciso di lottare contro la mafia. Lo scrittore considera il podcast come un mezzo con cui “non si può essere scontati per conservare l’emozione e il tono, ma anche non semplificare troppo”. L’intento quello di ricreare la “magia del racconto narrato dinnanzi al fuoco”. Il podcast indaga l’odio che Falcone suscitò nei suoi colleghi e il forte isolamento a cui fu sottoposto. Gli episodi sono arricchiti dalle testimonianze inedite dei suoi uomini più vicini tra cui quelle di Antonio Vassallo, Giuseppe Costanza, Giuseppe Di lello, Leonardo Guarnotta, Leoluca Orlando , Giuseppe Ayala, Claudio Martelli e Pietro Grasso. Abbiamo intervistato Roberto Saviano per capire cosa ha rappresenta per lui narrare questa storia.

Ha parlato spesso di coraggio nel suo racconto su Falcone. La sua scelta di vita la considera anch’essa come tale?

Ho sempre provato a scegliere e talvolta questo ha portato coraggio ma anche solitudine. In altri momenti è venuto naturale come un vero atto istintuale. Penso, in generale, che il coraggio sia una scelta perché comporta paura. Infatti hai la certezza che pagherai il prezzo, ma lo fai lo stesso. Provo sempre a scegliere con coraggio e a non restare in quella dinamica di “mezzo luogo” in cui non prendi posizione.

Nel podcast si parla anche del magistrato Rocco Chinniti, che diede una svolta decisiva nella lotta contro Cosa nostra. Era solito andare a parlare nelle scuole di mafia e ciò era visto ancora come un atto rivoluzionare. Ad oggi quanto conta parlare direttamente con i giovani della lotta anti-mafia?

E’ ancora molto efficace, ma non deve essere retorico. Potrebbe capitare a volte, ma bisogna portare delle storie e approfondirle. La lotta tra bene e male, se si racconta in modo scontato, non ha nessun ruolo formativo.

C’è qualcosa che consiglia per non banalizzare un discorso del genere?

Bisogna rendere complessa la narrazione e far capire come le regole delle organizzazioni criminali coincidano con quelle del capitalismo contemporaneo.

Lei parla non solo del gesto mafioso, ma anche la filosofia che c’è dietro. Come ci arriva?

Io credo che ci sia una filosofia dietro, ma questa cosa non è assodato o descritta. Bisogna studiare le dinamiche e le regole ed io ne sono ossessionato. Anche le fenomenologie e le caratteristiche antropologiche sono fondamentali per capire. Da tutto ciò ne traggo la “dottrina”. Successivamente ne ricavo le regole e il modo di stare al mondo che caratterizzano il mondo criminale. Il tutto per avvicinare le persone al loro mondo criminale e non solo al crimine o alla violenza.

Lo studio e i libri sono alla base del suo lavoro e sono una sua passione. C’è stato un libro che gli ha cambiato la vita?

Forse “L’uomo in rivolta” di Camus che quando lessi in adolescenza mi cambiò profondamente. Mi suscitò una voglia di rivolta, di girare i tavoli e mi motivò profondamente anche nella mia scelta futura.

Lei ha letto per un podcast un libro di Primo Levi. Come mai questa scelta?

Fu una decisione del produttore, sapendo che per me Primo Levi era fondamentale e leggero è stato incredibile, quasi un’esperienza fisica.

Valeria Rombolà e Francesca Bono