Cosa succede in città- Pagina 90

Tutti i “brividi” del noir e la magia della suspense

A Torino, si va a Scuola di “Noir” con il “Distretto 011”

Da venerdì 15 a domenica 17 marzo

Una volta in Italia esistevano i “romanzi gialli”, un genere letterario che, fra i lettori, è sempre andato alla grande e così chiamato, a partire dagli anni Trenta, per il colore della Collana (ricordate?) “I libri gialli” ideata da Lorenzo Montano e pubblicata dalla “Mondadori” dal 1929. Oggi, e ormai da anni, il “giallo” è stato soppiantato, in linea di massima, dal confratello “noir”, trascinandosi dietro pur tuttavia l’esercito di appassionati del classico genere poliziesco inventato nel 1824 dal londinese Wilkie Collins, considerato da Agatha Christie (altro mito assoluto) come il “padre del giallo moderno” dalle connotazioni più rigorose, più scientifiche e meno calato negli ingarbugli e nelle fragilità del sociale. Nel “giallo”, potremmo dire, l’indagine doveva sempre giungere, per sottile logica, ad una risoluzione. Certa, in ogni suo passaggio. Nel “noir”, tutto è meno definito. Sfumato. Da percepire. Il protagonista può anche essere il “cattivo” e i “crimini – s’è scritto – possono anche restare irrisolti”. Spiega bene uno fra i “magnifici” del “noir” contemporaneo, il partenopeo Maurizio De Giovanni, inventore del celebre commissario Ricciardi (quello che vede i fantasmi, per intenderci), per il quale scrivere un romanzo “noir” è come “andare a vela”“Senti – racconta De Giovanni, in una recente intervista – il rumore del vento e del mare, stabilisci una direzione e scegli un porto d’arrivo, ma non puoi essere sicuro della strada che farai per arrivarci, né del tempo di navigazione che ci vorrà”. Piccole, ma nemmeno poi tanto, sfumature. Che, lo ripeto, non hanno soppiantato i piaceri indicibili procuratici negli anni dai vari commissari – investigatori (da Poirot a Auguste Dupin, da Sherlock Holmes al grande pacioso Maigret), e che di certo verranno ben bene illustrate nella tre giorni del “Master Noir 2024”, organizzato in collaborazione con le “Edizioni del Capricorno”da venerdì 15 a domenica 17 marzo, dalla “Scuola di Noir – Distretto 011”, diretta dagli scrittori Massimo Tallone, docente di “scrittura creativa” (ultimo  romanzo “L’agenzia matrimoniale”), Giorgio Ballario, giornalista e autore dei sei volumi della “serie coloniale” del maggiore Morosini e di sei “noir” di ambientazione contemporanea.

Le lezioni, dedicate a “Le forme della suspense”, si terranno in presenza presso la sede di via Borgone 57, a Torino e online (costo: 250 euro più Iva).

I contenuti trattati (interessanti e curiosi) andranno dalle “Radiografie della suspense” (venerdì 15 marzo, ore 18/20) a “Come far salire la temperatura al lettore” (sabato 16 marzo, ore 10/13 – 14,30/16 – 16,15/17,30), per finire con “Suspense nel Giallo, suspense nel Noir” (domenica 17 marzo, ore 10/12).

Spiegano Ballario e Tallone: “Abbiamo scelto di approfondire il tema centrale del noir, la ‘suspense’. Durante la tre giorni analizzeremo le varie tipologie di ‘suspense’ e le tecniche con cui viene costruita. Partiremo da quattro autori che rappresentano quattro diverse forme: Highsmith e la ‘suspense a cerchi concentrici’, Woolrich e la ‘suspense a labirinto’, James e la ‘suspense nebbiosa’ o ‘sfumata’, Ellroy e la ‘suspense a corrente alternata’. Poi ci concentreremo sulla dilatazione della ‘suspense’: dilatazione del tempo e dell’emozione. Il Master si rivolge a tutti, non certo solo a chi ha già frequentato la ‘Scuola di Noir’ o a chi è appassionato di questo genere. La ‘suspense’, infatti, non riguarda solo il ‘noir’, ma è presente anche nei grandi classici, altro non è che il concetto dell’attesa portato alle estreme conseguenze”.

Per info: tel. 011/3853656 o www.edizionidelcapricorno.it/scuola-di-noir/

  1. m.

Nelle foto:

–       Immagine guida “Scuola di Noir”

–       Giorgio Ballario

–       Massimo Tallone

Matteotti cento anni dopo. Successo di pubblico alla presentazione del saggio di Quaglieni

Una grande manifestazione alla Fondazione “de Fonseca” ha aperto le iniziative per il centenario di Matteotti a Torino.

Sono promosse dal centro Pannunzio prima di tutti con la pubblicazione del saggio di Pier Franco Quaglieni su Giacomo Matteotti, edito da Pedrini, con testimonianze di Piero Gobetti e Mario Soldati e il discorso del 30 maggio 1924 alla Camera dei deputati che costò  la vita a Matteotti.

Il pubblico spontaneamente in piedi ha ascoltato l’Internazionale diretta da Arturo Toscanini.  Un momento magico destinato a restare nella memoria di un pubblico vasto e partecipe. Molto significativa la rappresentanza politica tra cui il capogruppo
di Fratelli d’Italia in Comune Giovanni Crosetto e il
Rappresentante della Regione Gian Piero Leo. La serata è stata intitolata alla memoria dello storico Emilio Papa che scrisse sui temi del socialismo democratico e su “Fascismo e cultura” e fu presidente del Comitato scientifico del Centro Pannunzio. Radio radicale ha registrato la presentazione che è disponibile in audio e in video su tutti i social.

 

Nel giorno in cui nacque la creatrice Germana Erba il Liceo si fa ancora più bello

Con la realizzazione dell’insegna dipinta nei caratteri ‘G.E.T.’ sulla facciata

Nella data di nascita di Germana Erba, il 12 marzo, il Liceo Germana Erba, che porta il suo nome per volontà (e autonoma raccolta firme!) degli studenti si fa ancora più bello nella nuova sede in corso Moncalieri 203 a Torino dove occupa un edificio anni ’50 di architettura razionale con grandi e luminose finestrature affacciate da un lato sul corso e dall’altro sul verde della collina.

Infatti, onorati tutti i passaggi e i tempi burocratici che caratterizzano il mondo delle insegne (soprattutto in contesto contiguo alla collina!), È IL MOMENTO DELLA REALIZZAZIONE della scritta-logo dipinta sulla facciata.

Il compito è affidato alla Gerograf I.R.A, storicissima ditta specializzata in insegne addirittura dal 1919 e, in particolare a Enrico Guidetti e Leonardo Maiorano.

La data non è casuale e ha contribuito a determinarla anche il meteo degli scorsi dieci giorni…

E‘ il secondo anno scolastico di vita della nuova sede per questa Scuola di eccellenza, il primo Liceo italiano per danzatori, attori, cantanti e performer di musical, una realtà formativa stimata a livello nazionale, vitalissima „Saranno famosi“ con 30 anni di attività.
Già dal settembre del 2022 residenti, negozianti e passanti restavano colpiti dai giovani studenti-artisti che popolano il corso rendendolo speciale con chignon da danzatrice, note di musica classica o emozioni da musical, così come una scena shakespeariana o goldoniana accennata uscendo da scuola … adesso il sogno si realizza e il nome del LICEO GERMANA ERBA campeggerà in facciata con i caratteri del fortunato brand „Germana Erba’s Talents“ a indicare dove si trova la fucina di talenti delle arti performative, quel progetto in cui l’architetto-docente-ricercatrice Germana Erba seppe credere e per cui si batté sempre fino a dare pari dignità alle materie dello spettacolo, sempre saldamente unite a una solida formazione culturale.

Il Liceo Paritario Germana Erba per attori-danzatori-cantanti, gestito dall’ETS Fondazione Germana Erba, si caratterizza infatti per la formazione culturale e professionale di giovani con attitudini per la danza, il teatro, il musical, l’arte, la scenografia e lo spettacolo in tutte le sue forme. Insieme a una regolare istruzione di II grado, il corso di studi fornisce una specifica preparazione nelle discipline artistiche prescelte, creando figure professionali dotate di buone basi per un inserimento diretto nel mondo del lavoro in qualità di danzatori, attori, cantanti, conduttori, registi, coreografi e addetti alla comunicazione e per l’accesso a qualsiasi Facoltà Universitaria, agli Istituti AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica) e alle Accademie di Belle Arti. Il Liceo Germana Erba, che nel 1995 ha ottenuto dal MIUR il riconoscimento della prima sperimentazione coreutica e nel 1998 di quella teatrale, e dal 2000 è Scuola Paritaria, offre l’Indirizzo Coreutico, primo e “pioniere” in Italia, che si avvale della metodologia della Scuola Nazionale di Cuba, ed è convenzionato con l’Accademia Nazionale di Danza e l’Indirizzo Teatrale, unico in Italia, che collabora con il Teatro Stabile Privato “Torino Spettacoli”. I diplomati sono 800 e lavorano in tutto il mondo.

Per incontrare i G.E.T. in teatro: Galà di arti performative al Teatro Colosseo (Torino, via Madama Cristina 71) sabato 25 maggio ore 21. Informazioni e prevendite:  Teatro Colosseo Torino

Uova e Bottega Solidale, la Pasqua buona di Paideia

Due modi per sostenere i bimbi con disabilità e le loro famiglie

 

È in arrivo il momento dell’anno che profuma di cioccolato e colora le giornate di tonalità pastello.

Con Paideia la Pasqua fa rima con solidarietà e diventa l’occasione per aiutare i bambini con disabilità e le loro famiglie che, quotidianamente, la Fondazione supporta con le sue tante attività.

Ci sono due modi per dare il proprio contributo: scegliere l’Uovo di cioccolato Paideia e dedicarsi allo shopping di primavera in Bottega Paideia, il negozio dal cuore solidale alle spalle della Gran Madre a Torino (Via Villa della Regina 9/D), che riapre le sue porte con tante novità e idee regalo.

 

Uovo di Cioccolato Paideia.

Fondente o al latte, il cioccolato Paideia ha una carica in più, quella della solidarietà!

Dolce pensiero per grandi e piccini, le uova Paideia sono disponibili nella variante di cioccolato finissimo al latte o fondente extra al 60%. Ogni uovo è confezionato singolarmente in un incarto colorato e contiene una sorpresa pensata per tutti i bambini e le bambine.

Scegliendo l’uovo solidale si contribuisce a garantire ore di terapia per i bambini con disabilità, supporto sociale e psicologico per le mamme e i papà, sostegno economico straordinario per le famiglie più fragili, ma anche materiale per le attività ricreative dedicate a tutta la famiglia, per vivere insieme momenti felici, nonostante le difficoltà quotidiane.

Peso: 200 g

Offerta a partire da 15 euro cad.

Puoi trovare le uova di Pasqua presso il Centro Paideia (Via Moncalvo 1, Torino) dall’11 al 29 marzo (orario: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19; sabato, dalle 10 alle 18; è possibile prenotare le uova scrivendo a sostenitori@fondazionepaideia.it e ritirarle presso il Centro Paideia), all’Ospedale Koelliker nelle giornate del 19, 20 e 21 marzo (dalle 9.30 alle 13.00), alla Libreria Therese (Corso Belgio 49, Torino) dall’11 marzo e alla libreria L’ibrida Bottega (Corso Casale 10, Torino) dal 18 marzo.

 

Bottega Paideia.

La Pasqua è arrivata anche in Bottega Paideia, in via Villa della Regina 9/D a Torino! Il negozio dal cuore solidale alle spalle della Gran Madre riapre le proprie porte (dal 7 al 29 marzo) con un nuovo elegante allestimento primaverile. Oggetti per la casa e per la tavola, prodotti per la cura della persona, bijoux, abbigliamento e le specialità stagionali della Fattoria Paideia: miele, succhi, marmellate… E poi ancora giocattoli, piccola tecnologia e tante idee regalo benefiche e selezionate con cura e amore. Tra gli scaffali trovano posto centinaia di prodotti di design, raffinati, originali e per tutte le tasche, da regalare e da regalarsi, frutto di una ricerca accurata in giro per il mondo.

 

Ogni acquisto fatto in bottega è importante, perché contribuisce a regalare momenti di gioia alle famiglie che frequentano il Centro Paideia ogni giorno.

La selezione della Bottega Paideia è anche (parzialmente) on line – www.bottegapaideia.it – ma il giro in Via Villa della Regina è senza dubbio speciale!

 

Matematica, come impararla a teatro

Dal 13 al 15 marzo a Spazio BAC, tre giorni di spettacoli, workshop e laboratori per imparare la matematica attraverso il teatro

– Dal 13 al 15 marzo, Spazio BAC accoglie la prima edizione del Festival di Teatro e Matematica dal titolo “La Matematica è per Tutt!”. Rivolto alle Scuole Primarie e Secondarie di Torino e Provincia, l’evento coinvolgerà 10 istituti e più di 400 studenti con spettacoli teatrali, workshop e laboratori dedicati all’apprendimento della matematica attraverso l’utilizzo del teatro.

Il festival, cofinanziato dalla Fondazione CRT e organizzato da Social Community Theatre Centre, Spazio BAC e Compagnia Il Melarancio, nasce in risposta all’urgenza di contrastare la dispersione scolastica, specialmente nei contesti socio-economici complessi.

Con un focus, proprio sui quartieri periferici di Torino, La matematica è per tutt! promuove l’uso del Teatro Sociale e di Comunità come strumento educativo e innovativo capace di abbattere le barriere dell’apprendimento e incentivare le future giovani donne allo studio delle materie scientifiche.

Perché un Festival di Teatro e Matematica

Il recente report Invalsi 2023 rivela che la metà degli studenti italiani esce dalle superiori con competenze insufficienti in italiano e matematica. La problematica si estende alla scuola primaria, con segnali precoci di dispersione scolastica, soprattutto in contesti socio-economici svantaggiati.

A risentirne sono soprattutto le performance scolastiche in italiano e matematica, come indicato dal Rapporto Ires 2022. In particolare, alle medie, 4 su 10 studenti non raggiungono i livelli minimi in matematica. Il rapporto Save the Children “Alla ricerca del tempo perduto”– pubblicato nel 2023  evidenzia che la privazione educativa è strettamente legata a quella materiale, colpendo maggiormente gli studenti provenienti da famiglie a basso reddito.

Altro punto critico è il persistente divario di genere nelle materie scientifiche alimentato da stereotipi culturali, che influenza le scelte degli studenti, limitando le opportunità per le ragazze.

“La matematica è per tutt!” nasce quindi con l’obiettivo di coinvolgere maggiormente i quartieri e gli Istituti Scolastici che risiedono in contesti periferici della Città di Torino. Come ad esempio, il quartiere Aurora,  sede del centro  culturale promotore, Spazio BAC,  noto per la sua multiculturalità, innovazione, ma anche per sfide significative come dispersione scolastica, povertà familiare e ostacoli nei processi di integrazione scolastica.

Teatro Sociale e di Comunità. Uno strumento efficace per migliorare l’apprendimento

La connessione tra teatro e matematica si rivela promettente per affrontare le sfide educative nelle discipline STEM. Ricerche e studi dimostrano l’impatto positivo del teatro in diverse aree, dalla promozione delle life skills al potenziamento della resilienza e della gestione dello stress, suggerendo che un approccio che unisca arte e didattica potrebbe essere la chiave per superare le sfide educative

La Direttrice di SCT Centre, Alessandra Rossi Ghiglione, sottolinea come la metodologia del Teatro Sociale e di Comunità costituisca una preziosa pratica di formazione: “Il Teatro Sociale di Comunità è una risorsa unica nel panorama educativo. La sua capacità di costruire competenze, promuovere l’inclusione sociale e affrontare le sfide attuali lo rende un contributo straordinario al benessere delle nostre comunità. Il coinvolgimento attivo degli studenti, unito all’approccio artistico, crea un ambiente didattico cooperativo che migliora significativamente l’apprendimento.”

Il programma del Festival

Il Festival si svolgerà a Spazio BAC, via Cottolengo 24 bis, a Torino. Le giornate del  13 e 14 marzo vedranno due repliche alle 9.15 e alle 11.00 di  “Math Scare Boom – Una strana lezione contro il mal di matematica”, risultato del progetto europeo Erasmus + “TIM Theatre in Mathematics”, lo spettacolo, tratta con ironia il ruolo della paura, nell’apprendimento della matematica.

Il 15 marzo, alle 9.15 e alle 11.00 sarà la volta di “CONTACI! La matematica e le donne”, vincitore del Bando Miur 2021 con il progetto Matemact. Questo spettacolo mette in luce il divario di genere nelle materie scientifiche, offrendo uno spaccato significativo delle sfide e delle opportunità che le donne affrontano in questo campo, sostenendo la bambine ad intraprendere un percorso di studi di questo tipo.

Tutti i pomeriggi, alle 13.30 e alle 15 si terranno i workshop di MathemARt

– “Insegnare La Matematica nel Laboratorio Teatrale”. Un’occasione unica per avvicinarsi alla matematica in modo ludico e coinvolgente, attraverso la metodologia del Teatro Sociale e di Comunità. Saranno momenti di apprendimento interattivo, che permetteranno ai partecipanti di esplorare la matematica in modo creativo e divertente.

 Le scuole interessate possono scrivere a organizzazione@socialcommunitytheatre.com

Approda a Torino Comics l’attore Peter Gadiot

A Torino Comics approda l’attore Peter Gadiot, interprete di Shanks nella serie One Piece. Dopo Steven John Word lo scorso dicembre, un altro pirata approda a Torino. L’ospite d’onore della XXVIII edizione di Torino Comics, in programma dal 12 al 14 aprile al Lingotto Fiere, sarà, infatti, Peter Gadiot, interprete del personaggio di Shanks nella serie One Piece.

Nato nel 1985 a East Grinstead, a Sud di Londra, Gadiot debutta sul grande schermo nel 2010, interpretando Stephen Moore nel film “13Hrs”. Nello stesso anno interpreta il ruolo di Tony Falconi nella serie TV “My Spy Family”. È divenuto famoso nel 2013 per il ruolo di Cyrus, nella serie TV della ABC, “C’era una volta nel Paese delle Meraviglie”, per poi diventare nel 2016 uno dei personaggi principali della serie “Regina del Sud”. Nell’universo di One Piece, il celeberrimo manga, poi diventato anche anime e nel 2023 serie TV live action, ideato dal giapponese Eeichiro Oda, Shanks è il capitano dei pirati del Mar Rosso e uno dei quattro imperatori, uno dei quattro pirati più forti del mondo, che ha perso il braccio sinistro in lotta contro un Re del mare per salvare Rufy. Ha tre cicatrici sull’occhio sinistro e indossa una camicia bianca sbottonata, un mantello nero e pantaloni con un motivo floreale.

Peter Gadiot porta sullo schermo un carisma irresistibile e un talento che cattura l’essenza del personaggio in modo magistrale. L’attore sarà presente sabato 13 e domenica 14 aprile a disposizione del pubblico per autografi, foto e dediche, protagonista di due conferenze sul main stage. Al suo fianco sul palco Renato Novara, il doppiatore italiano che gli presta la voce nella serie One Piece.

Torino Comics, giunto alla sua XXVIII edizione, si terrà al Lingotto Fiere, in via Nizza 280, da venerdì 12 a domenica 14 aprile prossimi.

 

Mara Martellotta

Il concorso fotografico Libertyamo a palazzo Madama

A Palazzo Madama si terrà dal 15 marzo al 15 aprile il concorso fotografico per la mostra “Liberty. Torino capitale”, dal titolo “Libertyamo”.

Palazzo madama propone un concorso fotografico per favorire la conoscenza del patrimonio architettonico liberty presente sul territorio della città di Torino. La fotografia sarà l’occhio con cui i partecipanti sapranno interpretare e comunicare costruzioni e dettagli distanti edifici liberty, case d’abitazione, ville, opifici, botteghe, impianti sportivi e chiese, costruiti tra il 1900 e il 1920 circa diffusi nelle otto Circoscrizioni.

“Ogni quartiere, ogni circoscrizione ogni quadrante di città a Torino ha un solo magnifico comune denominatore, l’architettura e il decoro di una stagione liberty che ha reso la nostra città un capolavoro e un caso quasi unico a livello mondiale – spiega il direttore di palazzo Madama Giovanni Carlo Federico Villa. Questo concorso desidera far raccontare questa straordinaria avventura dello sguardo di ogni cittadino, di ogni età, per riappropriarci tutti della bellezza che ci circonda tramite la sensibilità di chi ci è accanto nel viverla.

Tra i curatori della mostra Beatrice Coda, che ha ribadito come si tratti di un concorso per svelare attraverso l’occhio dei cittadini di Torino il liberty, un modello di civiltà urbana espressione della visione di una élite che ha agito all’unirono livello artistico, sociale, politico, costruendo bellezza tangibile.

Tre le fasce di età per partecipare, floreale dai 6 agli 11 anni, art Nouveau dai 12 ai19 anni e liberty dai 20 anni in su.

La fotografia digitale dovrà avere le seguenti caratteristiche formato rettangolare 3:2, estensione jpg/jpeg, dimensioni massime 5 mega.

Bisognerà dare un titolo alla fotografia e scrivere un breve testi di 500 battute.

Inviare il tutto all’indirizzo mail libertyamo@fondazionetorinomusei.it entro il 15 aprile.

 

Mara Martellotta

Rock Jazz e dintorni a Torino: Cisco e la Lazarus Band

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. All’Imbarchino si esibiscono Roy Werner e Les Halles. Al Colosseo canta Pupo.

Martedì. Al Jazz Club è di scena Matteo Salvadori.

Mercoledì. Al Blah Blah suonano i Black Delta Movement. All’Hiroshima Mon Amour “sold out” per Cisco dei Modena City Ramblers.

Giovedì. Al Peocio di Trofarello è di scena Leon Hendrix fratello del mitico Jimi. Al Blah Blah si esibiscono i Supersuckers. Alla Suoneria di Settimo suona il pianista Thomas Umbaca. All’Imbarchino  si esibisce il duo Pale Moon e i Karamamma.

Venerdì. Al Circolo della Musica di Rivoli suona il duo elettronico Ozomoti, presentando il progetto “Computing Transcendence” con i musicisti della Filarmonica Trt. Al cinema Massimo la Lazarus Band sonorizza il film horror di Robert Wiene “Orlac’s Hande”. Al Magazzino di Gilgamesh blues con il tastierista Bob Malone. Allo Spazio 211 si esibiscono i Voina. Al Blah Blah suonano gli Assalti Frontali. Allo Ziggy sono di scena i This Eternal Decay. Al Folk Club suona il quartetto Naviganti e Sognatori di Daniele Di Bonaventura.

Sabato. All’Istituto Musicale di Rivoli si esibisce Xantonè Blacq.  Da Gilgamesh è di scena J. Forest. Allo Spazio 211 suonano gli Speedy Ortiz. Allo Ziggy hip hop con gli Hard Aquat Crew. Al Capodoglio si esibisce Alex Fernet.  Al Blah Blah suonano gli Hopeless e i Bloody Unicorn.

Domenica. Al Sociale di Pinerolo si esibisce il quartetto del sassofonista Enzo Favata. All’Imbarchino è di scena Atte Elias Kantonen. Al Colosseo lo spettacolo “Shine” della cover band Pink Floyd Legend.

Pier Luigi Fuggetta

Il compleanno di Gipo. “A son peui mach canson”

11 marzo 1934 in una casa di ringhiera di via Cuneo 6 nasceva Giuseppe Farassino, detto Gipo e per ricordarlo Ca’ da studi Piemonteis con il supporto del consiglio regionale ha ristampato un volume con i testi delle sue canzoni dal titolo “a son peui  mach canson”. I testi che letti sembrano poesie raccontano uno spaccato della Torino dal fine guerra agli 60, una Torino molto diversa da quella di oggi. A dieci anni dalla sua morte  Gipo fa ancora “magune’ “…l’autore Giovanni Tesio e il direttore  Albina Malerba aprono le porte del centro studi di via Ottavio Revel 15 per presentare questo libro che è andato a ruba nella sua prima edizione, il giornalista Bruno Quaranta e Mario Congiu con la sua chitarra, ci intratterranno  sui testi e sulle note delle canzoni più famose.

GD

In scena al teatro Regio per l’Anteprima giovani “La fanciulla del West” di Puccini

 

 

Al via giovedì 7 marzo prossimo la vendita per l’Anteprima Giovani dell’opera di Giacomo Puccini, “La fanciulla del West”, che andrà in scena giovedì 21 marzo prossimo alle ore 20 al teatro Regio di Torino.

Mentre i primi film di ambientazione western, molto brevi e muti, facevano furore sul grande schermo, nel 1910 Giacomo Puccini pensò di trasferire una di quelle storie di pistoleri e di disperati sul palcoscenico prestigioso del Metropolitan Opera di New York, nella sua prima rappresentazione il 10 dicembre del 1910. Il risultato fu “La fanciulla del West”, un’opera del tutto originale sia per il soggetto sia per lo stile musicale.

La fanciulla protagonista dell’opera è Minnie, una giovane energica e generosa che gestisce il saloon di un villaggio di cercatori d’oro della California. Di lei è innamorato lo sceriffo Jack Race. La vita di Minnie è sconvolta dall’arrivo del bandito Dick Johnson, che ne conquista il cuore. Nel tentativo di salvarlo dalla forca, la giovane si giocherà la felicità in una partita a poker.

La musica segue il passo dell’azione in un continuo flusso sinfonico, dal quale emergono splendide isole di espansione lirica, come la struggente aria di Johnson “Ch’ella mi creda libero e lontano”. Tra orchestra e palcoscenico è necessaria una stretta collaborazione, che il maestro Francesco Ivan Ciampa è in grado di stabilire con precisione e il nerbo che lo contraddistinguono. Maestro del coro del teatro Regio Ulisse Trabacchin.

Tra il fiasco scaligero di Madama Butterfly e la sua riabilitazione a Brescia nel 1904 La fanciulla del West, andata in scena nel 1910 a New York con Enrico Caruso, Emmy Destinn, Pasquale Amato e Arturo Toscanini sul podio, corrono sei anni durante i quali Puccini, stufo di Bohéme e Butterfly, si pone alla ricerca di un libretto nuovo e originale. Il secolo è appena scaduto, Debussy e Strauss hanno inaugurato il Novecento con Pélleas et Mélisande e Puccini è ormai riconosciuto erede di Verdi, acclamato nei teatri di tutto il mondo, e avverte che è necessario “rinnovarsi o morire” perché l’armonia e l’orchestra non sono più le stesse.

Come già in Tosca, La fanciulla del West ripropone uno scontro all’interno di un triangolo amoroso, confermando un credo irrinunciabile della poetica pucciniana: “non si può sortire da un soggetto passionale, contornato pure da grandi avvenimenti, di folla, di moto, ma ciò che deve campeggiare è la grande passione, la vera, la sublime, la sensuale”.

Sul podio dell’orchestra e del coro del teatro Regio salirà il maestro Francesco Ivan Ciampia; al suo debutto al teatro Regio la regista argentina Valentina Carrasco, che prende spunto dalle suggestioni cinematografiche del libretto e della partitura proponendo un nuovo allestimento che rende omaggio al genere western.

Protagonisti saranno Jennifer Rowley, che debutta nel ruolo di Minnie, Roberto Aronica è il bandito Johnson e Gabriele Viviani lo sceriffo Jack Rance.

Alle 20 avrà inizio l’opera ma il teatro Regio aprirà i battenti prima alle 19.15, in attesa dello spettacolo sono aperti i bar dei foyer.

L’ingresso dell’Anteprima giovani è riservato agli under 30 e ai minori di 14 anni, che devono essere accompagnati da un maggiorenne under 30.

 

MaraMartellotta