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Cosa succede in città- Pagina 537

Thyssen il giorno dopo: rabbia e delusione per le famiglie delle vittime

thyssen2“Il giudice – sostengono le toghe romane – deve essere immune dalla tentazione di farsi protagonista di scelte politico-criminali che non gli competono”

 

Rabbia e sgomento in città e tra i parenti delle vittime, che vogliono addirittura restituire le onorificenze civili assegnate loro in memoria dei parenti morti nel rogo del 2007, il giorno dopo la sentenza della Cassazione. Le condanne inflitte agli imputati nel nuovo processo d’appello Thyssenkrupp verranno ridefinite ma non aumenteranno.  In appello ai 6 imputati per l’incendio che nel 2007 uccise sette operai erano state assegnate condanne tra i dieci e i sette anni. Poi lo  scorso 25 aprile la Cassazione ha ordinato un processo di secondo grado per ridefinire le pene. “Il giudice – sostengono le toghe romane – deve essere immune dalla tentazione di farsi protagonista di scelte politico-criminali che non gli competono”.

 

 La ragione secondo la quale l’ad del gruppo industriale Harald Espenhahn non deve, rispetto a quanto chiesto dalla procura di Torino, essere condannato per omicidio volontario con dolo, ma per omicidio colposo è che, scrivono i giudici nelle motivazioni: ” la holding aveva avviato (dopo un incendio avvenuto nel 2006 in uno stabilimento tedesco, ndr)  una decisa campagna di lotta senza quartiere al fuoco. Espenhahn era un importante dirigente, al quale era stato affidato un ruolo di grande rilievo: nulla induce a ritenere che egli abbia scientemente disatteso tale forte indicazione di politica aziendale”.

 

(Foto: il Torinese)

Nicola e Marco, quando la provocazione è intelligente

gilibremer“Abbiamo semplicemente unito le nostre passioni e se si può dire la nostra professionalità per qualcosa che incuriosisca e soprattutto faccia divertire la gente. Li abbiamo definiti “esperimenti sociali” semplicemente perché subito dopo il primo video abbiamo cominciato a vedere i diversi modi di reagire delle persone

 

L’ultima volta che abbiamo parlato di loro, erano intenti a ridere in faccia alle persone dopo aver chiesto loro indicazioni stradali “fuffa” e questa settimana li ritroviamo nuovamente in rete con un altro dei loro divertenti video in cui si dimostrano dei veri professionisti nel fare il verso ai malcapitati passanti. Stiamo ovviamente parlando di Nicola Bremer e Marco Gili e del loro progetto “NoiCiMettiamoLaFaccia” che questa settimana ci hanno rilasciato una divertente intervista per spiegarci chi sono e da dove nasce il loro progetto.

 

– Che cosa fate nella vita oltre a questo nuovo progetto?

N: Mi chiamo Nicola Bremer, ho 25 anni e sono cresciuto in Umbria con papà tedesco e mamma svizzera e sono venuto a Torino per fare il Dams dato che il mio sogno è sempre stato quello di fare il regista. In seguito, tramite un susseguirsi di eventi ho cominciato a lavorare presso il Teatro Stabile di Torino come attore, stando in tournée 2 anni e lavorando con piccole parti in televisone e al cinema. Essendo però la regia la mia vera passione ho ripreso a lavorare in quell’ambito sia in Italia che in altri paesi come ad esempio la Svizzera. Ho girato parecchio lavorando anche con registi di un certo spessore e poi dopo essere tornato in Italia, un paio di mesi fa rivedendo Marco abbiamo deciso di far nascere “NoiCiMettiamoLaFaccia”.

M: Io sono Marco Gili, ho 26 anni e sono italo-polacco avendo la mamma polacca. Adoro la Polonia e oltre il polacco e l’italiano parlo altre quattro lingue e avendo anche studiato lingue e turismo mi sono appassionato di viaggi alla scoperta di posti sempre nuovi. Lavoro da poco come programmatore informatico e oltre all’ hobby del viaggiare ho sempre avuto anche la curiosità e un forte interesse per i cosiddetti pranked. Una sera dopo aver rivisto Nicola, preciso che noi ci conosciamo da 4/5 anni ma per motivi lavorativi e di studio nell’ultimo periodo c’eravamo persi un po’ di vista, abbiamo pensato di mettere insieme le nostre passioni e il nostro lato caratteriale espansivo ed esuberante, per mettere in piedi qualcosa di originale e concreto.

 

– Come nasce l’idea di girare dei video per la città e da dove deriva il nome “NoiCiMettiamoLaFaccia”?

M: In realtà la cosa è nata un po’ così casualmente. Stando insieme magari durante le uscite con gli amici o alle feste, abbiamo notato che ad entrambi piaceva per così dire fare un po’ di casino (ovviamente in senso buono) ed essere al centro dell’attenzione e così un paio di mesi fa, abbiamo deciso di far nascere questo progetto su YouTube seguendo, diciamo per colpa mia, lo stile dei Pranked americani. Nicola mi ha appoggiato pienamente e dopo aver visto che i mezzi li avevamo, e che a livello italiano la concorrenza era a nostro avviso se si può dire poco competitiva, ci siamo armati di telecamera, nome e marchio e, sfruttando le mie “doti” di programmatore informatico abbiamo creato questo canale su YuoTube.

N: Dietro al nome invece c’è una storia un po’ più particolare. Io sono molto appassionato di tennis e fino a 18 anni ho giocato praticamente da Pro e entrambi siamo grandissimi fans di Fognini, un tennista ligure tra i più bravi che ci siano. E lui è un personaggio un po’ particolare perché spesso e volentieri durante le competizioni lui sbrocca e fa morir dal ridere. Ebbene durante una partita Fognini inizia per così dire a dare un po’ di matto e ad un certo punto si rivolge verso suo padre che era lì a cercare di calmarlo “ Papà tu non capisci, non ci sei mai! Io voglio che come me tu ci metta la faccia!”. Ad entrambi questa frase ha colpito molto e così abbiamo deciso di utilizzarla come nome per il nostro progetto, anche perché diciamo che “il metterci la faccia” racchiuda un po’ tutto il significato del Pranked, dello scherzo.

 

– Voi li avete più volte definiti “esperimenti sociali”, qual è lo scopo ultimo di questo vostro progetto?

N/M: In realtà non abbiamo proprio un fine ultimo, nel senso che come ti dicevamo prima questo progetto nasce più che altro per cercare di far qualcosa di nuovo ed originale e anche per dare in qualche modo una scossa alla nostra vita. Noi abbiamo semplicemente unito le nostre passioni e se si può dire la nostra professionalità per qualcosa che incuriosisca e soprattutto faccia divertire la gente. Li abbiamo definiti “esperimenti sociali” non per darci un tono o per “farci i fighi”, ma semplicemente perché subito dopo il primo video abbiamo cominciato a vedere i diversi modi di reagire delle persone e abbiamo iniziato a domandarci perché oggi come oggi alcune persone non abbiano nemmeno più tempo o peggio ancora voglia, di confrontarsi con una cosa innocua come uno scherzo. Non abbiamo nessuno che ci pubblicizzi (beh ovviamente escluso Il Torinese che ringraziamo davvero di cuore e che ormai è diventato ovviamente il nostro quotidiano on-line preferito!) e non vogliamo utilizzare il mezzo dei video “pesanti” che, sembrano andare molto di moda soprattutto tra i più giovani, per farci conoscere. Il nostro progetto nasce per ridere e far sorridere le persone. Vogliamo arrivare alle persone, vogliamo arrivare soprattutto ai giovani ma in maniera pulita e un po’ diversa dal solito. E poi naturalmente vogliamo diventare degli “youtubers” famosi e guadagnare un sacco di sodi con “NoiCiMettiamoLaFaccia”!!!!

 

– Vi ringrazio per averci citato e per la sincerità dell’ultima affermazione…Avete ricevuto mai qualche critica?

N/M: Assolutamente sì e anzi noi ci auguriamo di continuarne a riceverne a centinaia; le critiche (ovviamente non intendiamo gli insulti) per noi non possono essere altro che costruttive. Noi vogliamo arrivare alla gente e nel momento in cui veniamo criticati o commentati, vuol dire che comunque abbiamo lasciato qualcosa a chi ci ha visto. Comunque ci terremmo a dire che oltre alle critiche ultimamente ci sono arrivate anche parecchie richieste di collaborazioni da parte di ragazzi/e che vedendoci, ci hanno chiesto di poter entrare a far parte del nostro progetto. Ed anche se per il momento, essendo una cosa nuova anche per noi, preferiamo rimanere da soli, ci tenevamo a dire che questa cosa ci lusinga e ci inorgoglisce parecchio.

 

– “Il Torinese” come ben saprete è un quotidiano che si occupa quasi principalmente della città di Torino e voi avete iniziato il vostro progetto qui. Pensate che la città di Torino possa offrire spazio ed opportunità ai giovani?

N/M: Se ti dobbiamo rispondere con sincerità la risposta è no! Noi abbiamo cominciato il nostro progetto a Torino proprio perché volevamo vedere le reazioni di una città che a nostro parere tra i vari problemi economici e se si può dire politici, sta diventando sempre più fredda e con sempre meno voglia di sorridere. Entrambi abbiamo girato e viaggiato molto sia per lavoro che per studio e ti possiamo dire che facendo il confronto con le altre città in cui siamo stati, ci siamo resi sempre più conto di quanto Torino non sfrutti quasi per nulla il grande potenziale che ha. Anzi per quanto ci riguarda, abbiamo notato che più si va avanti con il tempo più sembra che questa città si ingrigisca e si incupisca, lasciando sempre meno spazio al mondo giovanile. Ovviamente questa è una nostra opinione e ci teniamo anche a precisare che noi comunque continueremo a portare avanti il nostro progetto qui a Torino perché siamo fiduciosi che le cose possano cambiare e che Torino torni per così dire a risplendere. Noi continueremo sicuramente a metterci la faccia e vorremmo che la città di Torino continuasse ad unirsi a noi con sorrisi ed allegria.

 

http://www.youtube.com/user/NCMLF

 

Simona Pili Stella

Crosetto, il “gigante buono” è andato in orbita

L’ex-sottosegretario alla Difesa ha pensato di mettere a frutto i contatti maturati in ambito civile e militare per dedicarsi a tempo pieno alla professione di lobbista

 

crosetto

Non ha destato stupore l’abbandono della politica da parte di Guido Crosetto, fino a pochi giorni fa coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia e oggi presidente della federazione delle aziende aerospaziali (Aiad), su indicazione di Finmeccanica. L’ex-sottosegretario alla Difesa ha pensato di mettere a frutto i contatti maturati in ambito civile e militare per dedicarsi a tempo pieno alla professione di lobbista.

 

Decisione non inattesa, visto l’esito non certo felice delle ultime tornate politiche per il “gigante di Marene”. Trombato alle politiche 2013, perché FdI non ha fatto il quorum al Senato, a maggio ha dovuto incassare nello stesso giorno la doppia sconfitta alle regionali e al Parlamento europeo. Troppo anche per un incassatore come lui che di avventure ne ha avute tante, partendo dalla sinistra di base Dc, per scivolare nei popolari di Martinazzoli, per ritrovarsi – con un doppio salto carpiato – nelle fila della prima Forza Italia, per confluire nel Popolo della Libertà e infine tra i fondatori di Fratelli d’Italia, una creatura che Crosetto – neanche due anni dopo – già stentava a riconoscere per la deriva aennina che ha preso.

 

Ai giornali il neo lobbista aerospaziale ha detto che da tempo aveva la coda alla sua porta per le offerte di lavoro che riceveva, e non c’è da stupirsi visto il curriculum accademico a suo tempo vantato (e poi smentito) e la preziosa esperienza managerial/imprenditoriale. Ha anche detto che “in politica potrei tornare”: agli antichi sodali di Fi, che l’hanno conosciuto e non sempre apprezzato come coordinatore regionale, è sembrata più una minaccia che una promessa.

 

Ghinotto

 

Inchiesta Murazzi, Chiamparino archiviato

chiamparino camiciaSono state quattordici  le richieste di rinvio a giudizio, una per Cesare Vaciago, già city manager a Palazzo Civico

 

Pietra tombale sulla posizione del governatore Sergio Chiamparino, indagato per abuso d’ufficio nell’inchiesta della procura sugli affitti dei locali dei Murazzi. L’archiviazione definitiva porta la sigla del gip Giorgio Potito, su  richiesta del pm Andrea Padalino. Sono state quattordici  le richieste di rinvio a giudizio, una per Cesare Vaciago, già city manager a Palazzo Civico.

Prof. nasconde droga in valigia: arrestato a Caselle

finanzaNascondeva due buste contenenti 40 grammi di foglie di coca e 50  di anfetamine

 

Cercava di mantenere un’aria indifferente al suo passaggio alla dogana dell’aeroporto di Caselle.  Ma il suo atteggiamento non lo ha salvato e i finanzieri hanno scoperto che nascondeva nella valigia due buste contenenti 40 grammi di foglie di coca e 50  di anfetamine. L’uomo, di 44 anni,  insegnante, è stato arrestato. Era di rientro da una vacanza di un mese in Sudamerica con scalo intermedio ad Amsterdam. La tentazione deve essere stata troppo forte. Il turista ha raccontato alle fiamme gialle di aver acquistato la sostanza stupefacente in un mercatino peruviano, per farne uso con gli amici.

 

(Foto: il Torinese)

“Siete circondati”, arrestati due rapinatori nascosti nel condominio

Armati di coltello avevano rubato dalla cassa di un supermarket

 

polizia 1

La polizia ha arrestato due rapinatori di un supermercato in via Belli. Questi, dopo un inseguimento, pensavano di farla franca nascondendosi in un appartamento al pianterreno, entrando da una finestra aperta. Ma i due giovani malviventi, un marocchino di 28 anni e un tunisino di 31,armati di coltello, dopo essere stati placcati da clienti e passanti, sono stati catturati dagli agenti di due pattuglie accorsi immediatamente sul posto, che hanno circondato il condominio dove erano entrati i rapinatori. Il bottino recuperato dopo l’arresto era di qualche centinaio di euro.

Regio verso la pax fassiniana?

nosedaIl prossimo 22 settembre l’orchestra e il coro del Regio torneranno da Parigi. E sarà la volta buona per capire il futuro di Noseda

 

Che le diplomazie abbiano continuato a lavorare, anche in queste serate musicali di MiTo, è un dato di fatto. Il sindaco Piero Fassino, insieme con l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi, è stato il protagonista principale delle azioni più o meno sotterranee, mirate a riportare la calma nelle acque tempestose del teatro Regio, dopo l clima di guerra di agosto, tra il direttore Gianandrea Noseda e il sovrintendente Walter Vergnano.

 

Ora si tratta di capire se Noseda resterà al suo posto e quindi tutto resterà come prima, oppure se verrà sostituito da un nuovo direttore (si parla della  attuale direttrice dell’Orchestra Nazionale di Francia, Cristina Rocca) gradito a entrambi. Il prossimo 22 settembre l’orchestra e il coro del Regio torneranno da Parigi. E sarà la volta buona per conoscere il futuro di Noseda e del teatro torinese.

La Croce rossa compie 150 anni, festa in piazza

CRISabato 13 settembre eventi e musica in Piazza San Carlo

 

 

Il Comitato Provinciale della Croce Rossa di Torino, con un grande evento in Piazza San Carlo, festeggia il 150° anniversario della sua fondazione, avvenuta con la 1° Conferenza diplomatica di Ginevra che terminò con la firma della Prima Convenzione di Ginevra (8-22 agosto 1864) nella quale fu sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario.

 

Un momento di festa dedicato in primo luogo a tutti i volontari, di tutte le età, che rendono viva l’associazione e le permettono di operare sul territorio a 360°. Inoltre un’occasione per far conoscere le diverse aree di intervento che costituiscono l’anima della CRI.

 

“La Croce Rossa svolge da 150 anni un servizio straordinario”  sottolinea  Graziano Giardino, Presidente Provinciale della Croce Rossa di Torino. “Oggi siamo nel salotto di Torino per ringraziare tutti i volontari e raccontare alla città questa storia straordinaria. Una storia che nasce nell’emergenza della guerra e che oggi è al fianco delle persone tutti i giorni per rispondere a molte necessità. Oltre ad essere presenti sul territorio con il servizio delle ambulanze, che tutti conoscono, la Croce Rossa copre una parte importante di attività socio assistenziali,  attraverso  servizi di assistenza, di attività d’emergenza, di unità di strada, e molti altre, che vogliamo far conoscere meglio ai cittadini”.

 

Momento clou della giornata il concerto, gratuito, alle ore 18.30, del “Sunshine Gospel Choir”, gruppo conosciuto per le esibizioni nei principali teatri, tra cui Teatro Regio, Colosseo, Carignano e l’Auditorium del Lingotto di Torino, il Filarmonico di Verona, lo Sporting di Montecarlo, il Teatro delle Vittorie di Roma. E’ inoltre impegnato con diverse associazioni benefiche, fra le quali ADISCO, AIRC, AMREF , Emergency, SERMIG e Telethon.


 

Il programma della giornata inizia alle 10.00 con l’aperura dei gazebo in Piazza San Carlo, ognuno dedicato ad un’area di intervento della Croce Rossa:

–          Salute: “tuteliamo e proteggiamo la salute e la vita”

–          Sociale: “favoriamo il supporto e l’inclusione sociale”

–          Emergenze:  “prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenze e disastri”

–          Principi e valori: “cooperiamo con gli altri membri del Movimento Internazionale”

–          Giovani: “promuoviamo attivamente lo sviluppo dei giovani e una cultura della cittadinanza attiva”

–          Sviluppo: “agiamo con struttura capillare, efficace e trasparente, facendo tesoro dell’opera del volontariato”

 

Ogni stand presenterà le diverse attività della CRI nel settore, con l’obiettivo di far conoscere i diversi ambiti di operatività, che tramite l’insostituibile lavoro dei volontari, rendono la CRI al servizio di tutti i cittadini. Solo per citare alcune delle numerose iniziative torinesi, l’unità di strada, l’emergenza freddo, le attività di educazione alla sicurezza stradale, le attività di educazione alla sessualità e prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. Oggetto di una recente opera di riorganizzazione territoriale, la CRI punta a valorizzare le peculiarità locali, per rispondere al meglio alle esigenze del territorio su cui opera creando sinergia con le altre realtà presenti.

 

www.cri.it              www.cri.it/piemonte

Scoperta droga in cella alle Vallette

droga ccNelle celle del carcere erano già stati trovati tre cellulari funzionanti

 

Da dove arriva la droga trovata nella cella di un detenuto nel carcere di Torino? L’uomo è stato scoperto con due panetti di hashish per un totale di 250 grammi. Già in passato, nelle celle delle Vallette erano stati trovati tre cellulari funzionanti e diverse dosi di droga. Il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, ha comunicato il nuovo ritrovamento. 

I Murazzi intitolati a Gipo e Buscaglione

murazzi xxUn’area attrezzata viene dedicata a Pier Paolo Pasolini

 

La Giunta comunale ha deliberato alcune nuove denominazioni toponomastiche. Su proposta dell’assessore Stefano Gallo, l’area attrezzata a verde pubblico a sud del torrente Stura di Lanzo, compresa tra i ponti Vittorio Emanuele II e Ferdinando di Savoia, nella Circoscrizione VI, sarà denominata “Parco Pier Paolo Pasolini”. Il Giardino pubblico di fronte alle vie G. Roveda e C. Negarville, nella Circoscrizione 10, si chiamerà “Emilio Pugno” anzichè “Ferdinando Buscaglione”.

 

Il primo tratto di via Murazzi del Po, compreso tra piazza Vittorio Veneto e corso San Maurizio, nella Circoscrizione I, prenderà il nome di “via Murazzi del Po Ferdinando Buscaglione”. Infine, il secondo tratto di via Murazzi del Po, compreso tra piazza Vittorio Veneto e corso Vittorio Emanuele II, nella Circoscrizione I, sarà ridenomitato “via Murazzi del Po Giuseppe Farassino”.

 

(e.b.- www.comune.torino.it) Foto: il Torinese