Cosa succede in città- Pagina 414

Paola Giacomini. 9mila chilometri a cavallo, come testimone di pace

Dalla Mongolia alla Polonia
Un incontro al MAO di Torino


In occasione della visita ufficiale, in questi giorni, a Torino della delegazione mongola di Kharkhorin, antica capitale della Mongolia, per siglare il rinnovo del Patto di Collaborazione (sul piano di progetti di valorizzazione turistico-culturale e interreligiosa) , fra la città mongola e le Istituzioni torinesi, si è tenuto al MAO – Museo d’Arte Orientale di via San Domenico a Torino (insieme al Centro Scavi scelto fra gli interlocutori più accreditati per uno scambio e una collaborazione scientifica ad ampio raggio), un incontro di particolare interesse fra Paola Giacomini e il Sindaco di Kharkhorin, Enkhbat Lamzav. Incontro avvenuto senza particolari clamori e squilli di trombe – nella compostezza di gesti, comunque, di grande portata umana – come obiettivo preparato e portato a termine con ostinata tenacia, a significare la riconsegna di un testimone che ha cavalcato migliaia di chilometri, inneggiando pace universale fra i popoli.

Paola Giacomini, scrittrice, guida e cavallerizza originaria della Val Susa, è infatti partita il 10 giugno 2018 da Kharkhorin, diretta a Cracovia (Polonia) per un viaggio in solitaria in sella ai suoi cavalli: la meta designata è stata raggiunta lo scorso 16 settembre, dopo oltre 9mila chilometri di cammino.
A muovere la Giacomini non è stata semplicemente l’idea di “compiere un’impresa”, ma piuttosto la volontà di farsi “veicolo di un messaggio di pace”: per tutto il viaggio infatti, Paola ha portato con sé una freccia consegnata proprio dal sindaco di Kharkorin, Enkhbat Lamzav, e creata da uno degli ultimi artigiani della tradizione mongola in ricordo della leggenda dell’ “hejnał”, simbolo musicale di Cracovia che risuona ancora oggi ad ogni ora, giorno e notte, dalla torre più alta della Chiesa di Santa Maria per ricordare l’ attacco dei Tartari del 1241.

“La sua è stata per davvero – ha sottolineato Marco Guglielminotti Trivel, direttore del MAO – un’avventura carica di poesia e umanità”. Celebrata a ragione in un Museo d’arte antica come il MAO, che non “non vuol essere soltanto un contenitore o espositore di begli oggetti, ma un luogo di incontro e di cultura viva, dove passato e presente possono e devono colloquiare”. “Ben vengano quindi – ha proseguito Guglielminotti Trivel – le storie dei viaggiatori di oggi come di ieri, a ricordarci che anche nell’era digitale si può continuare a sognare avventurandosi nel mondo fisico. Tanto più se a raccontarcelo è una donna che da sola ha portato a compimento un’impresa eccezionale, da vera ‘guerriera’, che si collega alle imprese vere o leggendarie di cui tratta la mostra che abbiamo attualmente in corso al MAO”.

g. m.

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Nelle foto
– L’incontro al MAO
– Paola Giacomini con Enkhbat Lamzav

A Palazzo Civico  la mostra “Torino solidale con…”

Inaugura mercoledì 13 novembre 2019 a Palazzo Civico, in piazza Palazzo di Città 1 a Torino, la mostra di pittura “Torino solidale con…” promossa dall’Associazione Aderenza Artistica Culturale Vanchigliese onlus, con il patrocinio del Comune di Torino.

Alle ore 11.00, nella Sala Colonne, al primo piano del Municipio, è prevista la conferenza stampa. Interviene, in rappresentanza della Città di Torino, il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, Enzo Lavolta. All’incontro, moderato dal critico d’arte Michele Franco, partecipano la presidente dell’associazione Daniela Bruno e il presidente onorario Pier Carlo Merlone.

A seguire, dopo la consegna di una pergamena agli artisti che espongono, sarà possibile visitare la mostra, esposta sino al 22 novembre 2019 nel Loggiato antistante Sala Marmi, composta da 12 opere sul tema della solidarietà a Torino. Ingresso libero. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle 17.00; sabato dalle ore 9.00 alle 12.00.

Con Legambiente la “RiEvoluzione” per combattere i cambiamenti climatici

Si è concluso a Torino il congresso di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta con l’elezione dei nuovi dirigenti regionali: Giorgio Prino presidente, Alice De Marco direttrice, Sergio Capelli amministratore, Angelo Porta vicepresidente

“Oggi l’emozione e l’entusiasmo sovrastano la stanchezza. Ritrovarsi in famiglia, in compagnia dei tanti soci e delle belle storie che racconta la nostra associazione, ci dà l’energia per iniziare a scrivere questa nuova pagina, di un libro già ricco e che continua. Una RiEvoluzione che ci dà la spinta per affrontare i tanti temi che ci stanno a cuore, per essere consapevoli che è il tempo del coraggio, il tempo di essere pronti a fare la nostra parte per Cambiare il Cambiamento Climatico”. Sono queste le prime parole pronunciate dal neo eletto presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta Giorgio Prino al termine del congresso interregionale dell’associazione ambientalista che ha visto la partecipazione al Sermig – Arsenale della Pace di Torino di oltre 150 delegati dei circoli territoriali, e che ha portato al completo rinnovo delle cariche statutarie: a fianco del presidente guideranno l’associazione nei prossimi quattro anni Alice De Marco, direttrice, Sergio Capelli, amministratore, Angelo Porta, vicepresidente.

“In questi giorni più di 11000 scienziati, oltre 250 che lavorano in enti e accademie italiane, hanno firmato un documento che evidenzia come oggi il tema non sia più il cambiamento climatico, ma l’emergenza climatica -ha dichiarato ancora il neo presidente Prino-. E hanno indicato delle soluzioni. Soluzioni che passeranno giocoforza da un Green New Deal, tappa obbligata di un percorso che ci porti fuori dalla drammatica situazione attuale. La sfida per tutti noi è declinare localmente le soluzioni globali. A partire dalla campagna associativa Change Climate Change, lo faremo!”.

#RIEVOLUZIONE: il tempo del coraggio” è il titolo della plenaria da cui sono emerse analisi e priorità associative. Il Piemonte è un territorio complesso, terra di acqua e di montagne che si dimostra sempre più fragile e bisognoso di attenzioni. Atten­zioni che non possono non essere una delle priorità di Legambiente per i prossimi anni. A partire dalle città -in cui si concentrano quasi la metà dei residenti regionali- e dall’ecologia urbana. Il costante stato emergenziale sull’inquinamento atmosferico, una Regione che supera di poco il 60% di raccolta differenziata a fronte di obblighi di legge del 65%, la necessità di una nuova mobilità leggera e meno impattante, l’inquinamento elettromagnetico e la nuova sfida del 5G sono solo le punte avanzate dei problemi che affliggono il tessuto urbano. Attenzioni che si devono riversare sul territorio tutto, fortemente colpito dal dissesto idrogeologico, tragicamente evidente negli ultimi avvenimenti che hanno interessato il basso Piemonte. A partire dalla tutela dei corsi e specchi d’acqua per arrivare allo stop al consumo di suolo, al recupero, rin­novo, rigenerazione del già costruito. Attenzioni che non possono non comprendere il trasporto ferroviario, positivo per ambiente e pendolari, per il quale l’associazione chiede la ria­pertura delle linee ferroviarie sospese, strumento fondamentale anche per il contrasto all’inquinamento atmosferico.

Al congresso interregionale del Cigno Verde sono intervenuti anche rappresentanti del mondo politico, culturale, associativo e delle impreseAlberto Unia, assessore all’Ambiente della Città di Torino; Angelo Robotto, Direttore Generale Arpa Piemonte; Massimo Aghilar, consigliere Arci Servizio Civile Piemonte; Ernesto Bertolino, Amministratore Ri-Generation; rappresentanti dei Fridays For Future. Le conclusioni sono state affidate a Nunzio Cirino Groccia, amministratore nazionale di Legambiente.

Il congresso di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha salutato e ringraziato per il lavoro svolto negli ultimi otto anni i dirigenti uscenti dell’associazione: Fabio Dovana, presidente, Francesca Gramegna, direttrice, Fabrizio Bo, amministratore, Federico Vozza, vicepresidente, Francesca Galante, responsabile campagne. “Gli anni che stiamo vivendo segnano un momento storico senza precedenti: la consapevolezza che la lotta ai cambiamenti climatici debba essere messa al centro di ogni politica sembra essere un’idea condivisa da tutti. Le piazze di tutto il mondo si riempiono di persone, spinte dall’entusiasmo dei più giovani, che rivendicano un nuovo paradigma, una vera e propria rivoluzione –ha dichiarato il presidente uscente Fabio Dovana-. Tutti noi, cittadini, imprese, amministrazioni, dobbiamo essere in grado di cogliere questa sfida, passando dalle parole ai fatti. E’ giunto il tempo della concretezza. Proprio per questo auspichiamo che chi amministra i nostri territori, a partire dalla Regione Piemonte, dia segnali forti e concreti in questa direzione, che abbandoni quindi idee di sviluppo novecentesche per politiche più sostenibili ambientalmente, economicamente e socialmente”.

A questo link “#RIEVOLUZIONE: il tempo del coraggio”, il documento programmatico approvato dal Congresso di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta:  https://bit.ly/2qGnUYc

Un film lungo un anno

TORINO CITTÀ DEL CINEMA 2020

www.torinocittadelcinema2020.it – #ToCinema2020

Si è tenuta ieri, 9 novembre alle 12,30 nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana, la conferenza stampa di presentazione di “ TORINO CITTA’ DEL CINEMA 2020 – UN FILM LUNGO UN ANNO “, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino, media partner Rai. Si tratta di un importante e nutrito programma di attività ed eventi culturali volto a celebrare e promuovere Torino come Città del Cinema, che durerà un intero anno. L’evento inaugurale sarà il 21 novembrealle ore 19 con il taglio del nastro dell’installazione dedicata a “ TorinoCittà del Cinema “, che rimarrà esposta in piazza Castello per tutto il 2020. Dalle ore 21 il Teatro Regio ospiterà il prestigioso concerto “ Prendete posto, inizia il film”, diretto dal Maestro Alessandro Molinari, L’orchestra del Teatro Regio eseguirà brani delle colonne sonore dei film che hanno fatto la storia del cinema italiano. Le musiche saranno accompagnate dalle più belle immagini dei film protagonisti della serata. L’evento – ideato dalla Città di Torino e realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino in collaborazione con il Teatro Regio, l’Associazione Compositori Musica per Film e il Museo del Cinema, partner Intesa San Paolo – anticipa la 37° edizione del Torino Film Festival che prenderà il via il giorno successivo, venerdì 22 novembbre. Durante tutto il 2020 ci saranno anteprime nazionali, installazioni multimediali, masterclass nell’Aula del Tempio della Mole, feste come la “ Notte bianca del cinema” nel mese di luglio, che anticipa di una settimana i due party per festeggiare i compleanni del museo del Cinema e di Film Commission Torino piemonte, spettacoli teatrali e musicali e molto altro. A fine anno, inoltre, per il TorinoFilm Industry si svolgerà un convegno sul Cinema del futuro. “ Un evento reso possibile – ha dichiarato Chiara Appendino – dall’esistenza di un vero e proprio sistema. E’ una grande opportunità per il territorio e ci aspettiamo che porti Torino nel mondo “.

Mauro Reverberi

Una domenica di festa in via Stradella

Ritorna “Via Stradella c’è”, evento organizzato da Federeventi Piemonte in collaborazione con l’Associazione Commercianti di via Stradella.
La festa si terrà durante la giornata di domenica 10 novembre dalle 9 alle 19, il tutto con il patrocinio della Circoscrizione 5. 
Negozi aperti, via pedonale e bancarelle, associazioni sportive, sociali e culturali con esibizioni dal vivo, artigiani e prodotti tipici, giostre per bambini, giro su pony. Saranno questi alcuni dei punti fermi della festa di via Stradella, un appuntamento che non smette mai di stupire .
All’evento parteciperanno anche le associazioni del territorio.
Grande attesa, nel pomeriggio, per la Sfilata di Abiti da Sposa alle ore 16 a Cura di Samuela Spose e accessori a cura dei Negozi.
Attesa anche per le scuole di ballo latinoamericano e tango che si esibiranno lungo la via con le loro coreografie con alunni e maestri di tutte le età.
Non mancherà lo sport con performance dal vivo con la partecipazione della palestra Iron Gym.
Sin dalle 9 sarà possibile recarsi nei negozi della via o passeggiare tra le bancarelle extralimentari in cerca dei prodotti tipici dell’artigianato. I bar, le pizzerie e i ristoranti rimarranno aperti per offrire le loro specialità: per una colazione o un pranzo di qualità. Largo anche agli stand allestiti dai commercianti, artigiani, produttori e hobbisti. Balli e musiche della tradizione Italiana.
In occasione di Cioccolato’ ospiteremo “FUORIDICIOCCOLATO”, giro del mondo di gusti di Cioccolato presso la Gelateria Casa Clara.
Durante l’arco della manifestazione la strada sarà pedonalizzata. Da non perdere la possibilità di fare una passeggiata in sella ai dolci animali dell’associazione La Terra dei cavalli.
Radio Jukebox trasetterà in diretta dalla Festa dalle 9 alle 15 e racconterà quello che avviene live con la simpatia e l’ironia del famoso conduttore Wlady.

Open day oculistico al Koelliker

Ospedale Koelliker di Torino partecipa alla Campagna “LA VISTA TI SALVA LA VITA”, promossa da Fondazione Insieme per la Vista con il patrocinio di SOI (Società Oftalmologica Italiana), che mira a combattere l’emergenza visiva garantendo a tutti il diritto alla corretta e necessaria prevenzione e cura.

Indebolimento della vista o leggera distorsione delle immagini… sintomi comuni, spesso trascurati o semplicemente “sopportati” da chi ne è affetto che nascondono invece patologie debilitanti e fastidiose, importanti da diagnosticare e curare per tempo.

Per questa ragione Koelliker apre le porte a tutti coloro che non hanno mai effettuato una visita oculistica nell’ultimo anno con una giornata interamente dedicata alla prevenzione. Il focus dell’open day sarà su due importanti patologie oculistiche: glaucoma e maculopatia, spesso asintomatiche, che colpiscono milioni di persone.

Il glaucoma, che affligge il 3-4 % della popolazione mondiale al di sopra dei 40 anni, è la prima causa di cecità irreversibile al mondo ma circa il 50% dei pazienti glaucomatosi non sa di essere malato e scopre di esserlo solo quando il danno è ormai irreversibile; non a caso è soprannominato il “Ladro silenzioso della vista”.

La maculopatia è invece una patologia che porta ad una progressiva perdita della visione centrale, spesso bilaterale, che limita fortemente la funzione visiva. In entrambi i casi la prevenzione è fondamentale.

Il reparto oculistica dell’ospedale Koelliker è tra i più all’avanguardia e altamente specializzato nella cura di tali patologie.  Tutto il team oculistico, guidato dal Dott. Fausto Raveggi, sarà impegnato il prossimo 9 novembre in un appuntamento libero e gratuito dedicato alla prevenzione e alla cura dei disturbi legati alla vista. Per tutto il giorno i medici saranno a disposizione dei partecipanti: illustreranno sintomi, rimedi e cure ed effettueranno visite specialistiche gratuite con attrezzature all’avanguardia.

La partecipazione all’evento è gratuita previa prenotazione obbligatoria all’indirizzo eventi@osp-koelliker.it indicando nome, cognome e recapito telefonico.

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OSPEDALE KOELLIKER

C.so Galileo Ferraris, 247 – 255 | 10134, Torino

Open Day Sabato 9 novembre dalle ore 08:30 alle ore 16:30

PREVENZIONE MACULOPATIE E GLAUCOMA

Visite specialistiche gratuite

L’appuntamento fa parte della Campagna “La Vista ti salva la Vita” di Fondazione Insieme per la Vista e SOI (Società Oftalmologica Italiana)

Il week-end del muro

7/8/9/10 novembre, al Polo del ‘900

 

Al Polo del ‘900, momenti di riflessione e festa, a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino. In programma letture e performance per bambini; testimonianza diretta di Sebastian Schwartz; presentazione in anteprima di una singolare esperienza di gioco a tema muro di Berlino; concerti e spettacoli

 

  La sera del 9 novembre del 1989, migliaia di persone varcano il Muro di Berlino, accolti dall’abbraccio fraterno di una città in festa. A trent’anni da quel giorno il Polo del ‘900 e gli Enti partner rivivono la caduta del Muro, in un lungo week end – da giovedì 7 a domenica 10 novembre – con dibattiti, flashmob, testimonianze, concerti, attività performative e didattiche.

  Si comincia giovedì 7 novembre con il concerto, fra musica e storia: Così vicino, così lontano in collaborazione con la Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci e l’Associazione Xenia Ensemble (ore 19)venerdì 8 novembre, attività performative e flash mob artistico a cura della Rete Italiana di Cultura Popolare, in collaborazione con musicisti, il Cohousing di Via delle Orfane 15 e i coristi dell’Associazione Cantabile Onlus (dalle ore 16.30 alle 20).

  La giornata di sabato 9 novembre prende il nome di We can be heroes just for one day: in mattinata, attività dedicate a bambini e ragazzi grazie alla collaborazione del Dipartimento Educativo del Castello di Rivoli (ore 10.30) e delle Biblioteche Civiche (ore 11).

  Nel pomeriggio ospite atteso Sebastian Schwartz, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro Regio di Torino, testimone all’età di 15 anni della caduta del Muro, in un’intervista di Letizia Tortello (ore 17); a seguire Dopo il muro. Senza il muroconferenza su cause e conseguenze del crollo del blocco sovietico, a cura del Centro Einstein di Studi Internazionali sul Federalismo, in collaborazione con Goethe Institut-Turin, con l’intervento diretto degli studenti dei licei Spinelli, Gioberti, Cattaneo, Einstein di Torino e Newton di Chivasso coinvolti in un laboratorio didattico sullo stesso tema.

  In serata, fra contaminazioni jazz, elettro music e visual art: concerto-spettacolo I muri sono solo idee, produzione di Nina Simmons e High Files, in collaborazione con Fondazione Nocentini (ore 21). Durante lo spettacolo un muro di fumo verrà attraversato dal pubblico, mentre risuoneranno le musiche di Mstislav Rostropovich l’artista, applaudito nei cinque continenti, che l’11 novembre 1989 suono’ il violoncello davanti al muro di Berlino che crollava, per festeggiare la fine di un’epoca.

 Il 10 novembre, il week-end dedicato al trentennale del Muro di Berlino si conclude con la presentazione in anteprima di una singolare esperienza di gioco, “Wer Ist Wer” tradotto Chi è chi, un’escape room a tema Germania ’89. Attraverso arte, performance e intrattenimento, il gioco mira a coinvolgere i giovani su questioni di rilevanza storica e d’attualità. L’escape room ideata dal duo di game designer We Are Müesli, vincitore del bando Bando “ORA! Produzioni di cultura contemporanea” della Compagnia di San Paolo sarà aperta in Sala Voltoni al Polo del ‘900 fino all’8 dicembre. Prenotazioni: projects@wearemuesli.it

Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900: “Per riflettere, assieme alla cittadinanza, su un avvenimento importante come la caduta del muro, ci siamo affidati alle suggestioni del mondo del teatro, della performance, dell’arte, della musica e del gioco, pensando alle varie iniziative in modo che fossero alla portata di bambini, ragazzi, adulti e famiglie, avvicinandoli ai grandi eventi del passato per riflettere sulle sfide del presente.  Per attualizzare la riflessione, abbiamo assecondato la natura più sperimentale del Polo che ha portato alla realizzazione di un’escape room sul tema muro di Berlino, un’esperienza di gioco unica che apre nuovi sviluppi per il coinvolgimento dei giovani su temi storici e d’attualità”.

 

 Marco Brunazzi, direttore dell’Istituto Salvemini: “Sono passati trent’anni dall’abbattimento del muro di Berlino e quell’evento ricordato un po’ in tutto il mondo ha suggerito al Polo di dare vita a un progetto integrato, della durata di un anno, in collaborazione con gli importanti istituti del Polo del ‘900 e coordinato dall’Istituto Salvemini. Il senso di tutto ciò è che, nonostante il muro di Berlino sia caduto, altri muri perlopiù invisibili – e talora anche visibili come il muro che in Europa taglia in due Nicosia, la capitale di Cipro – continuano a separare e creare problemi e tensioni nella nostra società”.

 

Il week-end del Muro fa parte del progetto Berlino 89. Muri di ieri, Muri di oggi, avviato all’inizio del 2019, coordinato dall’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini, in collaborazione con il Polo del ‘900 e gli Enti partner. Il progetto si concluderà nel 2020 con un viaggio fra Danzica e Berlino dedicato ai ragazzi di scuola superiore.  Tutti gli appuntamenti sul sito del Polo del ‘900.

Animali da palco. E dove trovarli. Una nuova rassegna teatrale

Nasce a Torino , a cura di Onda Larsen
Da domenica 10 novembre a domenica 10 maggio


Fiocco rosa nel panorama teatrale subalpino. Prende, infatti, avvio la prossima domenica 10 novembre la nuova rassegna firmata da Onda Larsen, compagnia nata nel 2008 a Torino e che, oltre a produrre spettacoli, gestisce quella che per numeri si puo’ definire una vera e propria scuola di teatro coinvolgendo 150 allievi all’interno di mirati e specifici corsi e percorsi teatrali, oltre a settimane di studio e approfondimento con attori e registi di levatura nazionale. Decisamente graffiante e volutamente provocatorio il titolo “Animali da palco. E dove trovarli”, l’obiettivo della rassegna è quello di avvicinare al teatro nuovo fasce di pubblico, facendo salire sul palco del “Qubì”, in via Parma 75 (sede della compagnia), ogni seconda domenica del mese fino a domenica 10 maggio, un’eccellenza teatrale di una determinata regione italiana. Ogni volta diversa. L’idea è quella di “dare spazio – sottolineano gli organizzatori – a compagnie e ad attori scovati in giro per l’Italia, i cui progetti di valore, per numeri o perché produzioni indipendenti, non potrebbero mai finire all’interno delle grandi stagioni. In tempi di sovranismo territoriale e regionalismo, la nostra vuole dunque essere una ricerca attenta a dare spazio ai più bei progetti innovativi e giovani d’Italia”. La direzione artistica è dello stesso collettivo di Onda Larsen (formato da Riccardo De Leo, attore e regista, Luciano Faia e Gianluca Guastella, attori, e Lia Tomatis, attrice, regista e drammaturga) che ha sapientemente mescolato le regioni – due compagnie piemontesi, tre lombarde e una da Lazio, Toscana ed Emilia Romagna – ma anche i generi, dalla commedia al dramma. L’inizio degli spettacoli (sette complessivamente), che alterneranno anteprime regionali a anteprime nazionali, sarà ogni volta alle 20,30. Per chi lo desidera sarà anche possibile anticipare di un’ora (alle 19,30) per un aperitivo curato e preparato dall’Associazione Culturale “Qubì”, in omaggio alla regione di provenienza della compagnia. Si inizia, dunque, domenica 10 novembre con l’anteprima regionale “Notti bianche”, prodotta da PianoinBilico e GecobEventi su elaborazione drammaturgica di Livia Castiglioni e Dario Merlini, per la regia di Paolo Garghentino e Silvia Giulia Mendola che ne sono anche interpreti. La pièce si ispira al celebre racconto giovanile – “Le notti bianche”- pubblicato nel 1848 da Fedor Dostoevskij e ambientato a San Pietroburgo, in cui si fa riferimento al periodo dell’anno, le “notti bianche” per l’appunto, in cui in tutta la Russia del Nord il sole tramonta dopo le 22. In una città senza nome, in un’ epoca che ricorda la nostra, in un mese imprecisato di un anno indefinito, un uomo e una donna, forse più adulti, ma non meno sperduti e disperatamente sognanti dei personaggi di Dostoevskij, s’incontrano durante un bizzarro fenomeno atmosferico che interessa tutto il globo terrestre: per cinque notti il sole non calerà mai del tutto, illuminando il cielo anche di notte. Lo spettacolo indaga le dinamiche relazionali dal punto di vista dei due personaggi, lasciando pressoché inalterata la storia originale, ma operando una trasposizione in un linguaggio agile e in un dialogo attivo, con sprazzi di narrazione a far capolino qua e là, come un’eco dostoevskijana.
L’intero programma della rassegna su: www.ondalarsen.org
Per info e prenotazioni: 339/3881949

g. m.

 

Nelle foto
– Silvia Giulia Mendola e Paolo Garghentino
– Il logo della rassegna

No all’inquinamento: Greenpeace sensibilizza i consumatori torinesi

VOLONTARI DAVANTI AI SUPERMERCATI ITALIANI PER SENSIBILIZZARE I CONSUMATORI SULL’INQUINAMENTO DA PLASTICA

In occasione del Global Refill Day, il 5 novembre, la giornata internazionale promossa da Greenpeace in tutto il mondo per sensibilizzare i cittadini sulle alternative agli imballaggi in plastica monouso, i volontari di Greenpeace si sono recati davanti ai supermercati in 18 città, tra cui Torino, invitando i consumatori a disfarsi del packaging eccessivo e a utilizzare contenitori riutilizzabili per gli acquisti quotidiani. Secondo l’organizzazione ambientalista, sono queste le soluzioni principali che le multinazionali non offrono e a cui bisogna ricorrere per limitare la crescente produzione di plastica su scala globale – impiegata principalmente per la produzione di imballaggi usa e getta – che si traduce nell’immissione di quantità sempre maggiori di questo materiale nei mari e nell’ambiente.

A Torino i volontari di Greenpeace si sono recati davanti al supermercato Carrefour in corso Rosselli 110 e hanno raccolto la plastica degli imballaggi man mano che i consumatori uscivano dal supermercato per mostrare la montagna di rifiuti in plastica che si viene a creare.

«I supermercati sono dei grandi distributori di plastica usa e getta, molto spesso eccessiva e superflua, soprattutto a causa della dipendenza delle grandi multinazionali da grandi quantità di imballaggi per confezionare i loro prodotti. È necessario che le multinazionali invertano subito la rotta, riducendo la produzione e investendo in soluzioni basate sullo sfuso e sulla ricarica che non prevedano il ricorso a imballaggi monouso, per evitare che la Terra si trasformi in un Pianeta di plastica” dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace. ““Riteniamo che tassare la plastica sia sicuramente giusto, e con tale provvedimento il governo finalmente prende atto che questo materiale è problematico per l’ambiente: quindi, il suo uso va disincentivato. La tassazione dovrebbe essere accompagnata però da una serie di sgravi e incentivi per il ricorso ad alternative a basso impatto ambientale  come lo sfuso o i sistemi basati sulla ricarica e il riutilizzo dei contenitori.”

Secondo stime recenti la produzione di plastica aumenterà del 40 per cento nei prossimi dieci anni e sarà responsabile del 20 per cento del consumo mondiale di petrolio, aggravando ulteriormente l’emergenza climatica planetaria. Proprio per spingere chi immette sul mercato globale le più grandi quantità di plastica usa e getta, Greenpeace ha da tempo lanciato una petizione (no-plastica.greenpeace.it), sottoscritta da più di cinque milioni di persone in tutto il mondo, con cui chiede ai grandi marchi come Nestlé, Unilever, Coca-Cola, PepsiCo, Ferrero, San Benedetto e Danone di ridurre subito la produzione e investire in sistemi di consegna alternativi che non prevedano il ricorso a contenitori e imballaggi in plastica e altri materiali monouso.

Gli studenti della Scuola Holden creano il primo librogame su Instagram

Un profilo Instagram e sessanta caselle: è il giallo ambientato a Torino dove l’utente modifica il corso della storia

È online il primo librogame su Instagram ed è ambientato a Torino. Gli autori sono gli studenti del College Digital della Scuola Holden che hanno scritto i testi e realizzato le scenografie servendosi di mattoncini e personaggi Lego.

 

Il progetto, dal titolo Concorso in Omicidio, è un crime che si sviluppa nelle sessanta caselle dell’omonimo profilo Instagram. Sfrutta l’interattività e le dinamiche del social trasformando l’utente in un investigatore che deve indagare sulla morte di una giovane artista, seguendo le istruzioni nelle didascalie e compiendo scelte. Ogni decisione è fondamentale e modifica il corso della storia.

 

Concorso in Omicidio è stato pensato sulla scia della retromania e in particolare del revival degli Anni Ottanta, ma guarda anche ai più recenti prodotti narrativi come Black Mirror: Bandersnatch, il film interattivo di Netflix uscito a fine 2018. Inoltre cerca di adattare a un social come Instagram, prevalentemente improntato all’immagine, la struttura narrativa di un libro, in questo caso di un librogame, per raggiungere anche chi non è ancora entrato in contatto con questo genere editoriale che sta tornando negli ultimi anni con nuove proposte e festival dedicati.

 

Per iniziare a giocare non resta quindi che seguire @concorso_in_omicidio.