Cosa succede in città- Pagina 392

“La pace è ogni passo”: il Meic per la convivenza tra i popoli

Dal 25 al 27 ottobre tre giorni di dialoghi e incontri. Elia: “Mobilitare le coscienze contro i nuovi venti di guerra”

22 OTTOBRE 2019 – Dal 25 al 27 ottobre, a Torino, tre giorni di dibattiti e visite alla città nel nome della pace.

Il Movimento ecclesiale di impegno culturale vuole raccogliere una sfida difficile: far incontrare persone dalle appartenenze religiose e culturali diverse per confrontarsi sulla convivenza tra i popoli e sullo sviluppo sostenibile. Il convegno “La pace è ogni passo” dà appuntamento nella Sala Sangalli, a Valdocco (via Maria Ausiliatrice 32) a coloro che vogliono capire qual è la situazione del pianeta e conoscere chi sta già realizzando esperienze concrete di condivisione.

«Parlare di pace oggi, quando i venti di guerra sono tornati a soffiare in terra siriana con l’aggressione al popolo curdo, e il suo seguito di morte, distruzione, esodi di massa, sembra a molti un esercizio inutile e quasi ingenuo», spiega Beppe Elia, presidente nazionale del Meic. «Eppure siamo convinti che, non solo attraverso il necessario dialogo fra i responsabili degli stati, ma anche per mezzo di una grande mobilitazione di coscienze, una discussione franca e coraggiosa sulle ragioni dei conflitti, un impegno di ogni comunità, anche piccola, a seminare gesti di fraternità e a gridare il rispetto della vita e dei diritti di ogni uomo e donna, la pace potrà camminare».

Il convegno si aprirà venerdì pomeriggio, 25 ottobre, con un’analisi delle crisi mondiali presentata da Paolo Beccegato, vicedirettore della Caritas italiana, che spiega come armi, povertà e nuove schiavitù alimentano la “terza guerra mondiale a pezzi”. Alla sera, Ernesto Olivero, fondatore del Sermig- Arsenale della pace, racconterà come i giovani sono protagonisti di scelte coinvolgenti di giustizia e fraternità.

La mattina di sabato 26 ottobre sarà dedicata alla presentazione di alcune esperienze di collaborazione positiva esistenti in Italia e all’estero: la nonviolenza è raccontata da Angela Dogliotti, del Centro Studi Sereno Regis, il co-sviluppo sostenibile è spiegato da Cleophas Adrien Dioma, del Summit nazionale delle diaspore, e l’esperienza dei corridoi umanitari è ricostruita da Maria Bonafede, della Chiesa valdese di Torino, mentre Edoardo Greppi, dell’Università di Torino, mostrerà come si tutelano i beni culturali in tempo di guerra.

Nel pomeriggio, sono proposte quattro visite a luoghi dove l’incontro tra mondi differenti si sperimenta ogni giorno: un percorso interculturale a Porta Palazzo e San Salvario con le guide di Migrantour, una visita al Museo Egizio accompagnata da guide nordafricane
di Mondi in città, la scoperta delle chiese legate alla Sindone e alla santità torinese con l’Associazione Guarino Guarini e la conoscenza dell’Arsenale della pace del Sermig sono gli itinerari dentro le molte “città della fraternità” che già esistono a Torino.

 

Domenica 27 ottobre, la mattinata sarà dedicata al confronto sul tema della fraternità: dopo l’intervento di Filippo Pizzolato, dell’Università di Padova, sul principio costituzionale di fraternità, rav Ariel Di Porto, della comunità ebraica, il pastore Daniele Garrone, della Facoltà teologica valdese, e l’imam Yahya Pallavicini, di Co.Re.Is. Italia, dialogheranno sul modo in cui tale principio è al tempo stesso elemento di frattura e ricomposizione in ciascuna delle tre confessioni.

La collaborazione con altre associazioni ha reso possibile al Meic la realizzazione del convegno.

Partecipano, infatti, Associazione Amici del Meic, Associazione Guarino Guarini, Azione cattolica di Torino, Centro Studi Sereno Regis, Centro culturale protestante, Migrantour-Viaggi solidali, Mondi in città onlus. Hanno aderito Noi siamo Voi, Comitato Interfedi, Missioni Don Bosco, Ufficio pastorale sociale e del Lavoro, con il patrocinio di Città di Torino e Città Metropolitana di Torino e con il contributo della Fondazione CRT.

Sciopero generale, ma metro e bus dovrebbero funzionare

Lo sciopero generale di 24 ore per venerdì 25 ottobre è stato  indetto dai sindacati  Cub, Sgb, Si-Cobas, Usi-Cit e Slai Cobas, obbiettivo  l’aumento dei salari, la riduzione dei carichi di lavoro e la cancellazione di Jobs Act e della legge Fornero. In città però i trasporti pubblici dovrebbero essere attivi per quanto riguarda metropolitana, autobus e tram eccetto  per le gestite dal vettore Ca.Nova: 20 – 39 – 21 – 80 – 81 – 82 – 83 – 35n – 1n – 40 – 41 – 43 – 45 – 45b – 47 – 48 – 53 – 54 – 70 – 73 – 78 – 79b – OB1 – linee 1,2,3 – Autolinee 335, 354, 435, 442, 432, 545, 73, 103, 103 Extra, 128, 201, 96 Extra, 224, 121, 92, – Scuolabus Moncalieri e Nichelino – Servizio Me-Bus dell’area Sud Ovest.

Un “Malato Immaginario” solidale al Valdocco

Un teatro che sposa una preziosa causa umanitaria, al Valdocco di Torino, per Shelterbox Italia Onlus e Bimbinsieme Costa Rica Onlus

 

Teatro   ed umanità costituiscono uno stretto binomio. L’arte può diventare, infatti, un prezioso strumento di solidarietà, come nel caso dell’allestimento del “Malato Immaginario”, il capolavoro di Moliere per eccellenza, che andrà in scena venerdì 25 ottobre prossimo alle 21 al Teatro Piccolo Valdocco. A rappresentarlo la Premiata Compagnia del Cavolo, per la regia di Patrizia Longo. La serata teatrale è promossa da Shelterbox Italia Onlus e Bimbinsieme Costa Rica Onlus. I fondi verranno equamente divisi tra le due associazioni. Shelterbox Italia Onlus è la consociata del trust inglese Shelterbox International, project partner del Rotary International, la cui finalità è quella di rifornire di materiali di primo soccorso le regioni colpite da calamità naturali. Bimbinsieme è un’associazione di genitori che hanno adottato bambini in Costarica,   ha lo scopo non soltanto di assistere le famiglie nel lungo percorso di adozione, ma anche di sostenere le case famiglia sorte in Costa Rica.

Il Malato Immaginario è una Comedie -ballet composta da Moliere, andata in scena per la prima volta il 10 febbraio 1673; rappresenta quasi una sorta di biografia del drammaturgo, composta nell’ultimo anno della sua esistenza e concepita inframmezzata da balletti ed intermezzi musicali giustapposti alla commedia, inseriti per compiacere ai gusti del sovrano Luigi XIV. Molto forte è la carica realistica che la percorre. Lo stesso protagonista veste i panni di un personaggio farsesco, capace di pronunciare frasi lucide e percorse da cinismo e da disillusione, che tradiscono le riflessioni dell’autore.

Mara Martellotta

I biglietti sono disponibili presso il CPG Formazione (0110620398 o inviando una mail a chiara.bessone@cpgsrl.it o direttamente in sede)

Teatro Piccolo Valdocco. Via Salerno 12.

Offerta minima 10 euro.

Torna Climathon con nuove soluzioni di economia circolare

25 e 26 ottobre. Comune di Torino ed Environment Park portano nuovamente a Torino l’innovativo “hackathon internazionale sul clima”. L’idea “vincente” avrà l’occasione di diventare realtà attraverso un programma di affiancamento con incubatori torinesi

CLIMATHON 2019, TORINO STUDIA LE NUOVE SOLUZIONI DI ECONOMIA CIRCOLARE PER UN FUTURO PIU’ SOSTENIBILE

Dialogare, confrontarsi e, soprattutto, proporre soluzioni per affrontare le emergenze ambientali sempre più attuali.

Il 25 e il 26 ottobre la Città di Torino ed Environment Park saranno nuovamente uno dei punti di riferimento internazionali delle politiche green, ospitando per il quarto anno consecutivo Climathon, la maratona sull’ambiente promossa da Climate-KIC, il più grande partenariato europeo sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Una vera e propria full immersion di 24 ore per “generare” progetti innovativi partendo dal “basso”, attraverso la condivisione di idee, esperienze e buone pratiche e che, nello stesso tempo, vuole formare, informare e sensibilizzare in un modo più inclusivo e partecipativo.

Ad essere coinvolti in modo libero e gratuito saranno, infatti, professionisti del settore ma anche studenti, esponenti della società civile, dipendenti di amministrazione pubbliche o semplici cittadini interessati a dare il proprio contributo. Suddivisi in squadre lavoreranno presso gli spazi di Environment Park all’ideazione di proposte concrete nell’ambito dell’economia circolare (a scelta tra le aree del tessile, cibo, mobilità e automotive, edilizia e arredo, elettronica, plastica e packaging), supportati e guidati da aziende, tecnici, ricercatori e facilitatori.

L’idea più innovativa, sostenibile e attuabile concretamente, selezionata da una giuria composta da esperti e rappresentanti delle società partner, avrà un’importante occasione per diventare realtà: usufruirà, infatti, di un periodo di accompagnamento personalizzato grazie al supporto di alcuni partner torinesi come I3P, 2i3T, The Doers, Jobonobo, Open Incet e Fondazione Santagata. Avrà inoltre l’opportunità di partecipare all’innovation coffee di Intesa Sanpaolo Innovation Center con l’obiettivo di incontrare potenziali investitori.

Anche i giovanissimi potranno prendere parte a questo grande evento dedicato al clima attraverso Climathon Young, ospitato dalla Città di Torino il 25 ottobre presso il Centro sul riciclo creativo Remida di ITER. Alcuni ragazzi delle scuole medie si misureranno con le sfide dell’economia circolare in un laboratorio condotto dall’associazione Mercato Circolare in collaborazione con l’Istituto Hydroaid. L’esperienza, che prevede un forte e diretto coinvolgimento dei partecipanti, avrà come esito una sequenza di domande prodotte in forma di “pillole video” che saranno presentate come spunti di riflessione alla più ampia comunità dei partecipanti alla sfida del Climathon Torino 2019.

Oltre alle finalità puramente progettuali, la due giorni di Climathon in Environment Park vuole anche essere un volano importante per far conoscere ai partecipanti e al grande pubblico idee innovative “sostenibili” già affermate, coinvolgendo una rete di realtà del territorio che hanno sposato la filosofia di “Climathon”.

Una vetrina rilevante sarà, per esempio, dedicata al living lab sull’economia circolare e collaborativa, finanziato con i fondi della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto AxTO della Città di Torino. Il modello del Living lab coglie le potenzialità dell’economia circolare promuovendo sperimentazioni di attività di co-sviluppo, testing, strumenti e servizi che offrano soluzioni a sfide sociali e migliorino la qualità della vita nelle aree oggetto degli interventi. Attraverso il bando proposto dall’Amministrazione comunale nell’ambito di Torino City Lab sono state finanziate otto proposte che si presenteranno durante la festa finale in programma nella serata di sabato 26 ottobre.

Anche l’“accompagnamento sonoro” sarà ecologico al 100% grazie alla partecipazione dei giovanissimi cantori e musicisti di Musica d’Ambiente, progetto di Arpa Piemonte rivolto ai bambini della scuola primaria per guidarli, attraverso il gioco, a suonare e cantare concetti che fondono l’etica con l’ambiente, nell’orizzonte più ampio offerto da un maturo concetto di sostenibilità.

Climathon Torino 2019 sarà una manifestazione a impatto zero anche grazie al contributo dello sponsor Asja Ambiente Italia, che annullerà le emissioni di CO2 prodotte dai consumi energetici dell’evento e dai viaggi dei partecipanti attraverso la piattaforma Asja -CO2.

“La Città di Torino continua a sostenere forme innovative per trovare risposte alle sfide del cambiamento climatico e dell’economia circolare – spiega Chiara Appendino, sindaca di Torino – La nostra politica fortemente legata ad un’ottica di open innovation punta molto sullo studio di soluzioni innovative legate al clima e a ciò che può essere di supporto ai nostri cittadini. Abbiamo aperto le porte all’innovazione ma non vogliamo essere solo una città volta alla sperimentazione, vogliamo essere anche generatori di idee e grazie a Climathon, cui la città ha partecipato con entusiasmo fin dalla prima edizione e ha ospitato lo scorso anno il Main Stage internazionale, ci confrontiamo con nuove possibilità in una occasione utile per costruire una città sostenibile”.

Non è un caso se Environment Park ha deciso di ospitare per il quarto anno consecutivo un evento di tale portata come il “Climathon” che raccoglie consensi e partner in tutto il mondo – Ha raccontato Davide Canavesio, Amministratore Delegato di Environment Park –Riteniamo infatti fondamentale organizzare iniziative dedicate alla cultura ambientale dove i professionisti del settore possano confrontarsi con la cittadinanza e con i più giovani. Sono momenti di arricchimento reciproco perché dallo scambio di idee ed esperienze possono prendere forma soluzioni innovative. Una filosofia che Envipark ha sposato in pieno e che sta sviluppando attraverso numerose attività di sensibilizzazione, formazione e informazione dedicate ad aziende, centri di ricerca, istituzioni ma anche a scuole, giovani diplomati, inoccupati e privati cittadini che vogliono saperne e fare di più”.

 

Climathon Torino è un’iniziativa della Città di Torino e Environment Park. Si avvale della collaborazione di 2i3T, I3P Arpa Piemonte, Fondazione Santagata, Hydroaid, Humana, Intesa San Paolo – Innovation Center, JoBonoboNovamont Open Incet, Politecnico di Torino, Polo CLEVER, RUS- Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, Sei Plus, SMAT, The Doers, Triciclo, Università degli Studi di Torino, Wattsdat.

Sponsor di Climathon Torino 2019 sono: Asja Ambiente Italia,  Mercato Circolare e Museo A come Ambiente.

A PROPOSITO DI CLIMATHON 2019

Climathon, la maratona mondiale sui cambiamenti climatici, è un evento globale che coinvolge in contemporanea tutti e 5 i continenti. Sono più di 100 le città nel mondo, da Torino a Baku, da Parigi a Sao Paulo, da Lagos a Kuala Lumpur fino a Sydney. Un vero e proprio “esercito” votato alla sostenibilità di oltre 5.000 persone di ogni età, sesso, ceto sociale e nazionalità che si ritrovano fisicamente o virtualmente per discutere e trovare soluzioni che contrastino il cambiamento climatico. Climathon è organizzato da Climate-KIC, il più grande partenariato europeo sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

 

Da Caselle con Volotea verso Mikonos e Lamezia

Per l’anno prossimo a Torino, la compagnia offre un totale di 368.000 biglietti, il 31% in più rispetto l’anno scorso, per volare verso 9 destinazioni, 5 delle quali esclusive

Volotea, la compagnia aerea che collega città di medie e piccole dimensioni in Europa, ha annunciato oggi l’avvio di 2 nuove rotte per il 2020 da Torino alla volta di Lamezia Terme e Mykonos (rotta esclusiva). La compagnia scende in pista a Torino con un’offerta totale di 368.000 posti per volare verso 9 destinazioni, 7 in Italia e 2 all’estero.

Le frequenze delle 2 nuove rotte prevedono voli per Lamezia Terme a partire da aprile, due volte a settimana, per un totale di 25.000 posti; per Mykonos, invece, si comincerà a volare da luglio, una volta alla settimana, per un totale di 3.800 posti.

Volotea è operativa a Torino dal 2013 e, dall’inizio delle sue attività, ha trasportato a livello locale 770.000 passeggeri. Con le nuove rotte salgono a 9 le destinazioni raggiungibili dall’Aeroporto di Torino a bordo degli aeromobili del vettore, 5 delle quali in esclusiva. Ottimi i risultati raggiunti quest’anno: da gennaio a settembre, infatti, sono stati oltre 206.000 i passeggeri trasportati dal vettore presso lo scalo torinese (+49% rispetto allo stesso periodo 2018), con un load factor del 96%. Per l’anno prossimo, infine, il vettore scende in pista a Torino con un’offerta totale di 368.000 posti in vendita, un 31% in più rispetto 2018.

La conferenza stampa di presentazione delle nuove rotte ha visto protagonista Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea, insieme ad Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport.

“È con grande piacere che annunciamo 2 nuovi collegamenti da Torino alla volta di Lamezia Terme e Mykonos – ha commentato Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea -. Con l’avvio del nuovo collegamento da e per Lamezia Terme, incrementeremo il flusso di viaggiatori alla volta di Torino, permettendo a chi ha amici o parenti che vivono in Piemonte, di raggiungerli ancora più agevolmente. A bordo dei nostri aerei, poi, i vacanzieri piemontesi potranno raggiungere, in modo comodo e veloce Mykonos, una tra le più

affascinanti località turistiche del Mediterraneo, per concedersi una vacanza all’insegna di mare, divertimento e buon cibo. Grazie alle nuove rotte, consolidiamo quindi il portfolio di destinazioni sia domestiche, sia internazionali raggiungibili da Torino per un’estate 2020 davvero irresistibile”.

“L’incontro di oggi – ha dichiarato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport – consolida un rapporto tra l’Aeroporto di Torino e Volotea che nel corso degli anni si è evoluto all’insegna della crescita. Dal 2013 ad oggi, Volotea ha infatti registrato un incremento costante sia del numero di rotte, sia del traffico generato sul nostro scalo. Le due nuove destinazioni – Lamezia Terme e Mykonos – che Volotea lancerà a partire dalla prossima estate ci consentono di gettare le basi di un ulteriore ampliamento del network e confermano come, grazie a partner strategici, sia possibile servire sempre meglio il mercato torinese. In particolare la rotta verso la Grecia ci permette di rispondere a una domanda del turismo leisure espressa dal territorio piemontese verso una delle destinazioni

più gettonate del Mediterraneo, sino ad oggi non servita direttamente da Torino; il collegamento verso Lamezia Terme sarà invece in grado di soddisfare anche le esigenze di chi viaggia per visitare famiglia e amici su una delle più importanti direttrici Nord-Sud italiane.”

Per l’estate 2020 il bouquet di destinazioni raggiungibili dal Torino comprende 9 destinazioni (5 esclusive), 7 italiane – Cagliari, Olbia, Lampedusa, Napoli, Pantelleria, Palermo e Lamezia Terme (novità 2020) – e 2 all’estero – Skiathos e Mykonos (novità 2020) in Grecia.

Tutte le rotte da e per Torino sono disponibili sul sito www.volotea.com, nelle agenzie di viaggio o chiamando il call center Volotea all’895 895 44 04.

Il racconto corale di Mirafiori sud in mostra al Polo del ‘900

Mirafiori dopo il Mito

Fino a venerdì 25 ottobre 2019
«Il progetto “Mirafiori dopo il Mito” nasce dall’idea di andare a vedere che cosa lascia dietro
di sé l’onda lunga della produzione di massa della grande fabbrica fordista. Io credo che
nessuno abbia scavato bene dentro a questi luoghi, per capire che cosa siano diventati, che
cosa c’è dentro all’immagine di Mirafiori epicentro industriale del Paese di un tempo. Quale
società, quale ambiente, quali comportamenti?»
Giuseppe Berta, storico e professore di Storia dell’Industria all’Università Bocconi, coordinatore scientifico di “Mirafiori dopo il Mito”.
«Il miracolo di una storia che continua a dispetto della storia, perché non possiamo vivere
soltanto di cose importanti, gloriose, drammatiche, però osservare come la storia e la vita
continuano è straordinario. Questa è una cosa unica ai margini di una città, dove finisce la
città, ma la città arriva qua, non finisce qua, la città è viva, qua. Quindi per parlare di Torino
bisogna anche parlare di Mirafiori, e non perché non ci siano altre cose, e non solo per il
nome, ma perché qui c’è una quota consistente di umanità, di persone, molto varie e molto
diverse che sono vive, lavorano, producono e trasmetteranno questa vita.»
Bruno Manghi, sociologo, Presidente della Fondazione della Comunità di Mirafiori.
“Mirafiori dopo il Mito”, mostra itinerante a cura della Fondazione della Comunità di Mirafiori
onlus, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, con il coordinamento scientifico del Prof.
Giuseppe Berta e con la co-curatela del Polo del ‘900, ha coinvolto numerosi ricercatori, studiosi, artisti e partner ed è visibile dall’11 al 25 ottobre 2019 al Polo del ‘900, Torino.
La mostra “Mirafiori dopo il Mito” è il racconto corale attraverso linguaggi artistici diversi di
un quartiere protagonista, negli ultimi 20 anni, di profondi cambiamenti e oggi alle prese con
la ricerca di nuove identità; l’esito di 2 anni di ricerca in campo sociologico, architettonico e
archivistico, attività di Living Lab nel quartiere con partecipanti di tutte le età.
Qual è l’identità di Mirafiori oggi, chi sono i suoi abitanti e in quale eredità agiscono
quotidianamente?
“Mirafiori dopo il Mito” dà voce all’indagine che ha coinvolto tutti gli abitanti, gli studenti, le
realtà produttive presenti e meno conosciute, su cosa rappresenta oggi Mirafiori: come vivono i suoi abitanti, quali sono i modi di fruire il territorio, quali sono gli indicatori economici e
sociali, quali i ricordi legati al cambiamento del quartiere e quali le prospettive. Emerge l’immagine di un quartiere oggi focalizzato alla rigenerazione e alla trasformazione, attraverso la
tecnologia, lo sviluppo di una nuova coscienza green, la ricerca, la moltitudine di realtà ag gregative e la vivacità delle forme di socialità che rendono vitale e unica questa area della
città.
“Mirafiori dopo il Mito” racconta «il miracolo di una storia che continua a dispetto della
storia». La trama che lega l’assetto della Mirafiori di ieri e quella di oggi, quartiere dal nome
evocativo di una storia industriale nota, emblematico paradigma di una transizione urbana
analoga a quella di altri centri industriali nel mondo, ha come veri protagonisti gli abitanti che
quotidianamente tessono i mutamenti.
Al Polo del ‘900 dall’11 al 25 ottobre “Mirafiori dopo il Mito” porta nel centro di Torino
un capitolo del racconto della città.
STORIE DI VITA: IL LAVORO è la sezione della mostra in cui sono ritratte, negli scatti del fotografo Andrea Borgarello, 12 realtà produttive che forniscono un’immagine più ampia del
tessuto economico del quartiere. Accanto alle immagini, le testimonianze, raccolte dalla giornalista Erika Anna Savio, dei rappresentanti di realtà esemplari, come Boeris, negozio di biciclette dal 1910, Tecnocad, società di innovazione tecnologica dal 1986, il vivaio Gonella
dal 1973, e nuove attività, tra cui Loop, studio di registrazione, Orti Generali, impresa sociale
di orticoltura urbana.
STORIE DI VITA: FOTOGRAFIA PARTECIPATIVA ha coinvolto in un Living Lab gli abitanti
del quartiere con la diffusione di macchine fotografiche usa e getta per raccogliere immagini
private della vita quotidiana degli abitanti, azioni e situazioni difficilmente raggiungibili da un
fotografo esterno.
MIRAFIORI OGGI E DOMANI è un lavoro con i bambini sull’immaginario di un quartiere in
divenire, attraverso un’azione di fotoracconto dei luoghi della quotidianità a cui hanno partecipato 5 classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Salvemini, a cura dell’associazione Kallipolis. Kallipolis ha accompagnato lo sguardo degli studenti nel ritrarre momenti della propria quotidianità attorno a specifiche tematiche (#ungiornoamirafiori, #homesweethome, #eccoimieivicini, #megliosenza, #allyoucantexture). Dopo una prima fase sperimentale, la prospettiva sul quartiere secondo i bambini è portata in mostra dalle due mappe
di comunità illustrate da Anna Forlati, accanto all’estensione in campo musicale dello sguardo degli adolescenti nel videoclip del brano rap “Dopo il Mito…ci sei tu” a cura di Large Motive e del rapper “Zuli”, Marco Zuliani.
MONTAGGIO DI STORIE ripercorre, in emozionanti video interviste, memorie e testimonianze di 8 abitanti del quartiere, selezionati dal sociologo Fabrizio Floris e intervistati dal regista
Andrea Serafini, per MiraDOC, progetto di YEPP Italia.
ESPLORAZIONI URBANE A MIRAFIORI è un itinerario ideale nei luoghi peculiari del quartiere con 13 microvideo, editati da MiraDOC, e attivabili on demand dai fruitori della mostra

interagendo con un plastico della topografia del quartiere, realizzato in scala 1:5000 da
Protocube Reply.
I DATI DEL CAMBIAMENTO raccoglie in 10 infografiche, realizzate da Planet Idea, i dati e le
statistiche raccolti dal gruppo di ricerca del Rapporto “Giorgio Rota” coordinato da Luca Davico (DIST-Politecnico di Torino) sui temi del welfare, ambiente, famiglie, lavoro, sicurezza e
numerosi altri indicatori sociali fondanti.
SEZIONI DELL’ABITARE analisi sviluppata dall’architetto Federico Guiati volta a catalogare
“le forme dell’abitare” che hanno caratterizzato le diverse epoche dello sviluppo urbano di
Mirafiori. Attraverso pannelli, elaborati graficamente da Rubra Studio, sono descritte le tipologie edilizie esistenti e la dimensione sociale delle persone che in queste case hanno abitato o abitano tutt’ora.
In mostra saranno esposti 4 oggetti emblematici di altrettante realtà produttive della Mirafiori
di oggi, FCA, Boeris, INRiM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica e Orti Generali.
Nei giorni di “Mirafiori dopo il Mito” sono organizzati 3 incontri pubblici, tavole rotonde tematiche per offrire alcuni spaccati sulla storia di ieri e di oggi di Mirafiori:
– giovedì 17 ottobre ore 18 | Tavola rotonda “PRU: la storia di una riqualificazione”, modera Paolo Griseri, La Repubblica
– venerdì 18 ottobre ore 18 | Tavola rotonda “Costruire un Futuro possibile per le nuove
generazioni” modera Maria Teresa Martinengo, La Stampa

– martedì 22 ottobre ore 18.15 | Presentazione libro “DETROIT. Viaggio nella città degli
estremi” (ed. Il Mulino, 2019) di Giuseppe Berta, in dialogo con Piero Gastaldo e Umberto
La Rocca

Nei fine settimana, inoltre, alle ore 16 “In mostra con” sono appuntamenti con gli artisti e i
protagonisti che racconteranno in prima persona il lavoro svolto:
– sabato 12 ottobre | In mostra con Federico Guiati, architetto, e Erika Anna Savio, giornalista
– domenica 13 ottobre | In mostra con Andrea Borgarello, fotografo, e Kallipolis, associazione culturale
– sabato 19 ottobre | In mostra con Andrea Serafini, regista, e Fabrizio Floris, sociologo
– domenica 20 ottobre | In mostra con Stefano di Polito, regista, e Paola Monasterolo,
Fondazione della Comunità di Mirafiori onlus, coordinamento tecnico “Mirafiori dopo il Mito”
In mostra dall’11 al 25 ottobre 2019

Tutti gli esiti e i materiali raccolti in “Mirafiori dopo il Mito” a conclusione della mostra saranno riuniti nella piattaforma digitale mirafioridopoilmito.it, insieme all’archivio dei materiali di
ricerca prodotti nell’ultimo ventennio (letteratura, tesi di laurea, articoli, video e film, studi e
progetti) raccolti dal gruppo di ricerca del Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e
Design, coordinato da Francesca De Filippi.
Alcuni numeri di “Mirafiori dopo il Mito”:
7 sezioni con linguaggi artistici e scientifici
4 oggetti in esposizione di realtà produttive
1 videoclip del brano “Dopo il Mito…ci sei tu”
2 mappe di comunità illustrate sull’idea di futuro dei bambini in “Mirafiori oggi e domani”
5 tipologie abitative in pannelli
8 abitanti intervistati nei video di Andrea Serafini, Yepp Italia
10 infografiche con dati di indicatori sociali fondanti
12 realtà produttive fotografate da Andrea Borgarello
13 luoghi narrati in microracconti video attivabili on demand dal plastico del quartiere
110 bambini e ragazzi coinvolti
5000 scatti realizzati nel Living Lab di fotografia partecipativa

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Il programma aggiornato degli incontri promossi in occasione della mostra è consultabile su
www.mirafioridopoilmito.it
Informazioni: 011 6825390 | info@fondazionemirafiori.it

Rock Jazz e dintorni. Elliott Sharp e Vinicio Capossela

Gli  appuntamenti musicali della settimana

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Lunedì. Al Jazz Club suona il quartetto Soul Mirror Family, con ospite Paolo Vaccaro.

Martedì. Sempre al Jazz Club è di scena il duo acustico Livin’ Soul.

Mercoledì. Ancora al Jazz Club suona il quartetto di Luigi Tessarollo e Paolo Porta, impegnato ad reinterpretare i classici della canzone italiana.

Giovedì. All’Off Topic si esibisce Orlando Manfredì. Al Teatro Colosseo Vinicio Capossela esegue in concerto il suo ultimo lavoro : “Ballate per uomini e bestie”. Al Magazzino sul Po è di scena il trio I Quartieri. Al Vogue  si esibisce Shiva. Allo Ziggy suonano  i Guttercats.

Venerdì. Al Jazz Club si esibisce il trio del chitarrista Ed Cherry.  Al Circolo della Musica di Rivoli arrivano i Faust, pionieri del “kraut rock”. Allo Ziggy sono di scena i No More. Allo Spazio 211 suonano i Yonic South. A Radio Black Out si esibisce il duo belga Christophe Clèbard e Colombey. Al Magazzino sul Po è di scena Pieralberto Valli mentre all’Hiroshima si esibisce Giancane.

Sabato. Al Jazz Club è di scena il duo formato dalla cantante Caterina Accorsi accompagnata dal vibrafonista Riccardo Conti. Al Castello di Moncalieri va in scena lo spettacolo “Carapace” di Roy Paci con i Corleone. Al Circolo della Musica di Rivoli  l’anteprima di “Rivolimusica”, con il compositore iraniano Peyman Yazdanian. Al Folk Club suona il trio del chitarrista statunitense Elliot Sharp con Eric Mingus, figlio del mitico contrabbassista Charlie. Al Teatro Coccia per la nuova stagione di “Novara Jazz”, si esibisce il trio del violinista Erlend Apneseth.

Domenica. Al Cafè Neruda il sestetto Jazzonia, rende un tributo al grande Art Blackey,  altrettanto fanno all’Off Topic Roberto Angelini  e Rodrigo D’Erasmo,onorando la memoria di Nick Drake. Al Blah Blah suonano i The Jackets.

Pier Luigi Fuggetta

La Fondazione Torino Musei con la GAM in Kazakhstan

Per sviluppare partnership internazionali lungo “La Via della Seta”.

 

Su invito dell’Ambasciata d’Italia in Kazakhstan, in occasione della giornata internazionale del contemporaneo, il direttore della GAM, Riccardo Passoni, e Angela Benotto, responsabile Relazioni Internazionali della Fondazione Torino Musei, hanno effettuato una missione a Nur-Sultan, l’avveniristica città del grande Paese dell’Asia Centrale, divenuta capitale  appena 21 anni fa, sia per presentare le collezioni del museo e le attività della Fondazione sia per stabilirepartnership bilaterali con istituzioni locali.

Nel corso di due intensi giorni di missione, si sono svolte presentazioni presso l’Accademia Nazionale delle Arti del Kazakhstan e la Galleria TSE Art Destination, organizzatrice dell’Astana Art Show, il più importante appuntamento di arte contemporanea del Paese.

Di grande interesse gli incontri organizzati con rappresentanti della Municipalità di Nur-Sultan e con il Direttore del Museo Nazionale del Kazakhstan con il quale la Fondazione Torino Musei ha siglato un accordo quadro per la realizzazione di progetti culturali condivisi.

Il Direttore della GAM, Riccardo Passoni: È stata un’occasione interessante per confrontarsi con una dimensione istituzionale nuova. L’invito era pervenuto poi tramite il Mibac Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, e questa era una ragione di più per verificare l’interesse verso le esperienze torinesi su uno scenario internazionale

Con un’età media inferiore ai 30 anni, la popolazione kazaka, e in particolare le nuove generazioni, guardano con sempre maggiore attenzione all’arte, alla cultura e alla lingua italiana, come testimonia il crescente numero di studenti kazaki che trascorrono un periodo di formazione superiore negli atenei italiani.

Elisabetta Rattalino, Segretario Generale Fondazione Torino Musei:La Fondazione guarda oltre i confini nazionali con attenzionecrescente, per far conoscere e promuovere il patrimonio storico-artistico dei nostri musei. La collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Kazakhstan arricchisce il nostro dialogo con le istituzioni internazionali, nella direzione di una comune attività di diplomazia culturale. L’arte costituisce un canale privilegiato per ridurre le distanze e stimolare la reciproca conoscenza

Un nuovo umanesimo è possibile al Festival del Classico

Aperta il 17 la seconda edizione 

Quattro giorni di incontri, lezioni e spettacoli per tentare la strada di un nuovo umanesimo. 

In un mondo in cui il sapere tecnico-scientifico sembra procedere ad un ritmo incalzante, celebrando sempre nuovi traguardi dove ormai tutto sembra possibile, ha ancora senso parlare di umanesimo e confrontarsi con i classici? Parte da riflessioni come questa la seconda edizione del Festival del classico che apre oggi con un fitto cartellone di incontri, dialoghi e reading. Un progetto della Fondazione Circolo dei lettori e della Regione Piemonte, presieduto da Luciano Canfora e curato da Ugo Cardinale e Massimo Arcangeli e che quest’anno ha per titolo “La verità ci renderà liberi”. Dal 17 al 20 ottobre filosofi, storici, linguisti, scrittori e attori tenteranno di riabilitare quel tempo, sacrosanto per gli antichi, dedicato all’ars interrogandi nel tentativo disottrarlo alle insidie della ininterrotta sincronia a cui l’impero del digitale ci sottopone.

Si comincia il 17 alle 11 nell’Aula Magna Liceo Classico D’Azeglio con la lezione inaugurale di Massimo Arcangeli “Per un dizionario delle sfumature” che spiega alle nuove generazioni come sottrarre all’oblio tutto un repertorio di vocaboli che rischia di scomparire. Alle 16, poi, nella sala grande del Circolo dei lettori, va in scena la Semifinale 1 del Torneo di disputa classica, sul tema “L’inganno del vero persuasore a cura di Elisabetta Berardi, Marcella Guglielmo, Massimo Manca. Due squadre di studenti delle scuole superiori di Piemonte e Valle d’Aosta si sfidano in una competizione oratoria, volta a convincere i giudici della bontà delle ragioni presentate.

Alle 18, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale, con Luciano Canfora si entra nel vivo del Festival con un intervento sul concetto del falso che domina nei social, nelle pubblicità,passando dalla politica al business. A seguire Massimo Cacciari, prendendo le mosse dal suo La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo (Einaudi), si concentra sull’inquieto filosofare tipico del pensiero umanistico, che attraversando filosofia, filologia e teologia va alla ricerca della pace e delle verità ultime Alle 21 la prima giornata si conclude con il volto paradossale della democrazia: Moni Ovadia propone un reading di un breve trattato politico di un “Anonimo Ateniese” incentrato sulla divisione tra “buoni” e “malvagi”, sulla democrazia come “violenza del popolo.

Tra gli ospiti dei giorni a seguire il filologo Maurizio Bettini, i filosofi Umberto Galimberti, Salvatore Natoli e Mauro Bonazzi, la filosofa Franca D’Agostini, il latinista Ivano Dionigi, l’attore Moni Ovadia, l’attrice Lella Costa, l’italianista Claudio Giunta, l’editore Alessandro Laterza, gli scrittori Matteo Nucci, Alessandro Mari, Marco Balzano, le scrittrici Annalisa Ambrosioe Nadia Terranova, la grecista Olimpia Imperio, il filologi classici Enrico Valdo Maltese e Federico Condello, il poeta Valerio Magrelli, gli storici dell’antichità Giovanni Brizzi e Gino Bandelli, la filosofa Adriana Cavarero, i linguisti Massimo Arcangeli e Gian Luigi Beccaria, i matematici Piergiorgio Odifreddi e Lucio Russo, lo storico della filosofia antica Giuseppe Cambiano, il giurista Armando Spataro e molti altri.

Il Festival del Classico è realizzato con il sostegno di Fondazione CRT, il patrocinio della Città di Torino e dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Accademia delle Scienze di Torino, Dibattito e Cittadinanza Rete del Piemonte, Rete Nazionale dei Licei Classici, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e Cirst – Centro Interuniversitario di Ricerca Studi sulla Tradizione. Media partner La Stampa. L’artwork è di Ugo Nespolo.

 

Modalità d’ingresso

Gli incontri gratuiti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. A partire da un’ora prima dell’inizio dell’evento, davanti ai singoli spazi, viene distribuito un tagliando a persona che consente l’ingresso in sala. Possono prenotare il proprio posto i titolari di Carta Extra.

Per gli eventi a pagamento la biglietteria è al Circolo dei lettori e online su Vivaticket (per maggiori informazioni 334 1809224).  

La Carta Extra permette di prenotare un posto nelle prime file agli eventi gratuiti e di godere di riduzioni sui eventi a pagamento. I titolari hanno inoltre diritto al biglietto di ingresso gratuito per la lezione-spettacolo di Daria Bignardi La coscienza dell’ansia di domenica 29, Teatro Carignano. La Carta Extra si può sottoscrivere al Circolo dei lettori e online su torinospiritualita.org e circololettori.it.

Per accreditarsi al Festival del Classico si invitano i giornalisti e gli operatori media a inoltrare una mail di richiesta a press@circololettori.it con indicati dati anagrafici, recapiti telefonici, testata di riferimento e il numero di iscrizione all’Ordine dei Giornalisti. Sarà cura dell’ufficio comunicazione prendere in carico tutte le richieste e rispondere prontamente.

Giuliana Prestipino

Programma completo su festivaldelclassico.it/programma.

TST, nuovo cda e collegio dei revisori

Riceviamo e pubblichiamo

Il Consiglio degli Aderenti della Fondazione del Teatro Stabile di Torino (Città di Torino, Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Città di Moncalieri), riunitosi in data odierna per procedere alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti, ha deliberato quanto segue.

Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da:

Lamberto Vallarino Gancia, designato dal Sindaco della Città di Torino (confermato)
Caterina Ginzburg, designata dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (confermata)
Giulio Graglia, designato dalla Giunta Regionale del Piemonte (nuova nomina)

Licia Mattioli, designata dalla Compagnia di San Paolo (nuova nomina)

Anna Beatrice Ferrino, designata dalla Fondazione CRT (nuova nomina).

Nella stessa seduta il Consiglio degli Aderenti ha:

confermato Lamberto Vallarino Gancia quale Presidente del Consiglio di Amministrazione per il secondo mandato;

nominato Anna Beatrice Ferrino quale Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione.


Sono inoltre stati nominati Revisori dei Conti:

Claudio De Filippi, Presidente, designato dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali (nuova nomina);

Flavio Servato, Membro effettivo, designato dalla Fondazione CRT in accordo con la Compagnia di San Paolo (confermato).

Nei prossimi giorni il Consiglio Regionale del Piemonte provvederà alla designazione del proprio rappresentante nel Collegio dei revisori dei Conti, che andrà a completare la composizione dell’organo statutario.


Il mandato del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti avrà durata quadriennale a decorrere dal 18 ottobre 2019 e scadrà il 17 ottobre 2023.


Nel corso della seduta il Consiglio degli Aderentiha rivolto un particolare e sentito ringraziamento per l’opera svolta in questi quattro anni a Lamberto Vallarino Gancia, Presidente in carica dal 2015 ad oggi, a tutto il Consiglio di Amministrazione e al Collegio dei Revisori dei Conti uscenti, che insieme al direttore Filippo Fonsatti e al Direttore artistico Valerio Binasco ed alla direttrice artistica del Festival Torinondanza Anna Cremonini hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti.


Il Consiglio degli Aderenti esprime inoltre al Presidente Lamberto Vallarino Gancia, al Consiglio di Amministrazione e al Collegio dei Revisori dei Conti le più vive congratulazioni e l’augurio di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.


Il Presidente Lamberto Vallarino Gancia ringrazia la Sindaca Chiara Appendino e tutti i Soci Aderenti e Sostenitori per la fiducia e la stima, felicitandosi per il rinnovo della consigliera Caterina Ginzburg da parte del MiBACT, per la nomina di Giulio Graglia da parte della Regione Piemonte e apprezzando molto l’attenzione e la partecipazione con le quali le due Fondazioni di origine bancaria sostengono il Teatro Stabile, dimostrate dalla designazione delle due Vicepresidenti di Compagnia di San Paolo, Licia Mattioli, e di Fondazione CRT, Anna Beatrice Ferrino, che contribuiranno a consolidare autorevolezza, prestigio e visione strategica del nuovo Consiglio di Amministrazione.

 


Francesca Leon
Presidente del Consiglio degli Aderenti
del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale