Cosa succede in città- Pagina 392

PAZIENTI NEFROPATICI A PASSO DI FITWALKING ALLA MANDRIA

Domenica 21 ottobre il parco de La Mandria sarà invaso da sportivi molto speciali Si tratta di pazienti nefropatici che hanno partecipato al progetto pilota “Fitwalking e Rene” della ASL Città di Torino, coinvolti  in un evento sportivo promozionale, organizzato dalla Nefrologia e Dialisi del San Giovanni Bosco e dal Comitato Piemonte ANED – Dialisi e Trapianto – ONLUS. La partecipazione è stata estesa, a carico dell’ANED, a tutti i centri di nefrologia piemontesi, per far conoscere la concreta possibilità di effettuare esercizio-terapia aerobica anche ai loro pazienti. ll progetto “Fitwalking” è stato sviluppato nel 2008 dal Dr. Giuseppe Parodi, responsabile della Medicina dello Sport della ASL Città di Torino, in collaborazione con la Scuola del Cammino – Fitwalking ltalia, diretta da Maurizio e Giorgio Damilano, prevedendo corsi per dipendenti dell’ASL Città di Torino, sia come praticanti sia come conduttori di cammino sportivo formati, e corsi per pazienti con patologie esercizio-sensibili e/o a rischio di tali patologie, nonché  manifestazioni pubbliche in forma di organizzazione e/o collaborazione. La continuità del lavoro di un decennio della ASL Città di Torino nella promozione dell’attività fisica ha via via incrementato i gruppi di pazienti selezionati, sia sul territorio sia negli ospedali, coinvolgendo cardiopatici, diabetici, affetti da dipendenze, obesità, problematiche psichiatriche, neurologiche, oncologiche …  e il progetto “Fitwalking e rene”, di cui è responsabile il Dr. Marco Pozzato, nefrologo del San Giovanni Bosco, progettato nel 2011 e presentato alla comunità scientifica regionale e nazionale nel 2017 e nel 2018, ha inserito a pieno titolo anche la Nefrologia nell’ambito del Modello MET (modello esercizio-terapia) della Regione Piemonte. Positivi i risultati dell’attività, documentati dalla percezione del miglioramento della capacità fisica e mentale e della salute in generale, nonché dalla propensione ad una migliore socializzazione tra i partecipanti al progetto. Secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili, nella Regione Piemonte ci sono 3222 pazienti in dialisi e  2309 dializzati, per un totale di 5531. All’iniziativa di domenica l’Associazione ANED sarà presente con un proprio punto informativo. Per info: tel. 3401543639.

Una settimana di arte e cultura giapponese

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Organizzata dalla Città di Torino e da IFF – International Friendship Foundation di Tokyo, Torino Japan Week è un’iniziativa giunta alla 43^ edizione che offre la possibilità di far conoscere e apprezzare l’arte e la cultura giapponese in Europa e nel mondo

Dal 19 al 25 ottobre sarà possibile immergersi nel mondo giapponese con eventi gratuiti, dagli spettacoli ai workshop, dalle mostre alla cerimonia del tè, che si terranno in varie sedi auliche di Torino. Torino Japan Week prenderà il via il 19 ottobre in piazza Castello alle ore 16 con una cerimonia che vedrà la presenza delle autorità torinesi e giapponesi, seguita da uno spettacolo di calligrafiapercussioni, con esibizioni di danzatori e da un’esibizione di samurai. La settimana proporrà un’ampia prospettiva sui diversi aspetti della cultura giapponese; gli eventi e i numerosi gruppi in scena includono danzamusicaartigianatoikebana,origami, esibizioni di samuraitamburi taikovestizione del kimono e musica koto. Il MAO – Museo di Arte Orientale – ospiterà i workshop e le dimostrazioni, mentre al Piccolo Regio si svolgeranno gli spettacoli e i concerti. I visitatori avranno la possibilità di prendere parte alla tradizionale cerimonia del tè nella splendida cornice della Sala delle Guardie di Palazzo Madama in piazza Castello, con prenotazione sul sito. Torino Japan Week si concluderà nella serata di giovedì 25 ottobre al Piccolo Regio Puccini dove, tra gli altri spettacoli, si terrà un concerto che vedrà sul palcoscenico musicisti giapponesi e torinesi esibirsi insieme. Gli eventi, gratuiti e aperti al pubblico, si svolgeranno in alcune fra le location auliche più rappresentative di Torino come: piazza CastelloPiccolo Regio Puccini (prenotazione obbligatoria); Palazzo Madama – Sala delle Guardie (prenotazione obbligatoria);MAO/Museo di Arte Orientale, via San Domenico 11; Palazzo Barolo, via delle Orfane 7.  Inoltre, si terranno alcuni scambi culturali, parte integrante del programma della Japan Week; i gruppi giapponesi si esibiranno, con accesso riservato agli ospiti e agli studenti, nelle seguenti sedi: Residenza Socio Assistenziale/RSA Carlo Alberto; Convitto Nazionale Umberto I; Istituto Europeo del Design/IED; Centro Disabili Diurno/C.A.D.D; Scuola Internazionale COMICS. Il Campus Luigi Einaudi dell’Università degli Studi di Torino ospiterà tre sessioni di scambi culturali in lingua giapponese che vedranno coinvolti gli studenti. Torino Japan Week, patrocinata dal Consolato Generale del Giappone a Milano e da ENIT, è un evento internazionale che si svolge ogni anno in una diversa città con lo scopo di promuovere attraverso la cultura giapponese le relazioni amichevoli, la comprensione reciproca e la pace. L’anno scorso la manifestazione si era svolta a Praga e nelle ultime edizioni è stata ospitata a Lione, Salamanca, Porto, Francoforte. La settimana torinese dedicata al Sol Levante è stata realizzata da IFF, dalle Relazioni Internazionali della Città di Torino con il contributo della Camera di Commercio di Torino, con il supporto di Fondazione Torino Musei, Teatro Regio, Fondazione Contrada Onlus. Sponsor dell’iniziativa sono Suzuki e Torino Outlet Village. Grazie al supporto e alla collaborazione dell’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne sarà possibile avvalersi anche della presenza di 56 studenti universitari che affiancheranno gli artisti e gli ospiti orientali. 

Informazioni e iscrizione agli eventi: www.japanweektorino.it

#japanweektorino

Alla scoperta dei funghi al Borgo medievale

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Il Gruppo Micologico Torinese e il Museo Regionale di Scienze Naturali (MRSN) di Torino presentano la mostra “Alla Scoperta dei funghi 2018 “ che avrà luogo nei giorni 20 – 23 ottobre 2018, presso il Borgo Medioevale del Valentino, viale Virgilio 107 Torino. Presenti circa 200 specie di funghi “freschi”, raccolti dai soci del Gruppo Micologico Torinese, prevalentemente in Piemonte. L’esposizione, realizzata con il contributo del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, è corredata da materiali esplicativi e didattici, per far conoscere i diversi aspetti legati a questi organismi vegetali: ambiente, medicina, letteratura, legislazione, alimentazione, sindromi, storia e pregiudizi. Una sezione è dedicata ai funghi coltivati, a quelli velenosi e in generale al tema della tossicologia. In mostra anche microscopi antichi, libri illustrati d’epoca, calchi di funghi, “tavolo del micologo”, abiti del boulaiè (in piemontese, persona che raccoglie i funghi). Domenica 21 ottobre alle ore 17, la Dr.ssa Camoletto, conservatore responsabile della Sezione Botanica del MRSN, terrà un incontro dal titolo “ Alla scoperta dei funghi … in Piemonte”, durante il quale illustrerà l’importanza dei funghi nell’evoluzione del regno vegetale e alcune curiosità sui funghi del Piemonte e sui nomi locali che li identificano nei vari territori della regione.

Ingresso libero

Luogo e orario

Torino | Borgo Medievale del Valentino – Viale Virgilio 107

Sabato 20: dalle 14.00 alle 19.00 – domenica 21: dalle 9.00 alle 19.00

Lunedì 22 e martedì 23: dalle 9.00 alle 18.00

 Visite guidate per scolaresche e gruppi su prenotazione

Tel. +39 011 5211788

Informazioni

Gruppo Micologico Torinese | Tel. +39 347 2779053 | info@gruppomicologicotorinese.it |www.gruppomicologicotorinese.it

Un grattacielo tutto rosa

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Fino al 30 ottobre il grattacielo Intesa Sanpaolo si illuminerà di rosa. La torre di 38 piani progettata dalla Renzo Piano Building Workshop sarà la prima a vestire il colore simbolo di Ottobre Rosa – mese Internazionale per la Prevenzione del Tumore al Seno. L’iniziativa promossa da A.N.D.O.S. (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) punta a richiamare l’attenzione sull’importanza dei programmi di screening attraverso l’illuminazione dei monumenti e degli edifici più riconoscibili e ad alta visibilità. Maurizio Montagnese, presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center, ha accolto la proposta di colorare di rosa i piani ufficio più alti del grattacielo, dove ha anche sede il centro di innovazione del gruppo. Altri edifici simbolo della città si aggiungeranno nei prossimi giorni e, da ultimo, si accenderà la Mole Antonelliana, nel comune intento di suscitare curiosità, attenzione e un riscontro positivo e partecipe rispetto al tema della prevenzione. (foto Andrea Cappello)

www.intesasanpaolo.com

Giovani, arti e professioni creative

Accessibilità, trasformazione delle professioni, sostenibilità e nuove forme di creatività

18 ottobre 2018 – h.15-19,30

Polo del ‘900, via del Carmine 4, Torino

Ingresso libero

La precarietà dei percorsi professionalizzanti in ambito artistico e musicale, l’instabilità del lavoro e le difficoltà nella realizzazione professionale delle nuove generazioni saranno oggetto di confronto delle conversazioni su “Giovani, arti e professioni creative” in programma giovedì 18 ottobre (h.15-19,30) al Polo del ‘900 di via del Carmine 4 a Torino. In occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale ci si interrogherà sia sulla formazione alle professioni delle arti performative e digitali sia sulla sostenibilità dei mediatori artistici che rendono sempre più accessibile la cultura. La complessità che emerge nell’esplorazione delle figure professionali e delle situazioni di precariato che caratterizzano il settore artistico e dello spettacolo è la chiave di lettura per comprendere gli ambiti entro cui si muovono gli artisti, tra libertà creativa e difficoltà lavorative che spesso la limitano. 

Nel corso delle conversazioni, curate dalle Associazioni Merkurio – progetti musicali e Filieradarte nell’ambito del progetto La Città Nuova, verranno presentati i risultati di una ricerca svolta nel contesto torinese da Sonia Bertolini e Andrea Maggiora, anche in forma di reading musicale con una prima esecuzione di un testo scritto per l’occasione da Paolo Cascio per due attrici (Silvia Genta e Antonella Delli Gatti) e il musicista Angelo Adamo. L’instabilità occupazionale, conseguenza di politiche culturali non sintonizzate e assenza di percorsi di formazione specifica, viene sentita dagli artisti intervistati in modi diversi, al confine tra opportunità e limite. In situazione di contrazione delle risorse finanziarie destinate al settore culturale, i giovani artisti si trovano a dover trovare fondi per realizzare i loro progetti artistici. La creatività si esprime attivamente sia nella direzione artistica sia investendo la propria creatività innovando le modalità attraverso le quali si realizzano i progetti. L’intervento sul tema narrerà alcunicasi di successo e di insuccesso di nuove progettualità e di carriere dei giovani artisti, alla presenza del Direttore del Conservatorio G. Verdi di Torino Marco Zuccarini.

Oltre all’ambito musicale, converseranno sulle nuove professioni della danza contemporanea e di comunità il Prof. Alessandro Pontremoli e Doriana Crema, coreografa e counselor, mentre il Prof. Antonio Pizzo approfondirà con Stefano Trinchero le occasioni professionali nate dalla digitalizzazione del patrimonio culturale. Fra le professioni creative più innovative emerge l’esperienza di co-working di Toolbox della quale parlerà il project manager Aurelio Balestra in conversazione con Ewa Gleisner, manager culturale. Infine, concluderà il pomeriggio Giovanna Paladino la direttrice del Museo del Risparmio in dialogo con gli artisti presenti sui possibili obiettivi di pianificazione e risparmio nelle carriere artistiche.

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Saranno presenti i relatori: Sonia Bertolini e Valentina Moiso (sociologhe del lavoro, Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università degli Studi di Torino); Alessandro Pontremoli (storico della danza, Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Torino); Doriana Crema (coreografa); Sandro Carnino (regista e documentarista); Aurelio Balestra (project manager di Toolbox, Torino), Ewa Gleisner (manager culturale); Marco Zuccarini (Direttore del Conservatorio G. Verdi di Torino); Antonio Pizzo  (Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Torino), Stefano Trinchero (information achitect, product manager piattaforma Archiui, Promemoria Group); Giovanna Paladino (Direttore Museo del Risparmio).

Parte integrante del programma è l’allestimento della mostra fotografica You(th) Vision: Becoming Adult Today(progetto Except – Social Exclusion of Youth in Europe) visitabile a ingresso libero fino a venerdì 19 ottobre (9-21) nella biblioteca del Polo del ‘900. La mostra raccoglie le foto più rappresentative sul tema del lavoro e del distacco dalla famiglia in Europa e in Italia, realizzate attraverso il concorso fotografico internazionale You(th) Vision, rivolto ai ragazzi tra i 18 e i 29 anni sul tema “Adulti non si nasce, si diventa”. 

Programma – Giovedì 18 ottobre 2018

 

  • Ore 15– 19,30 Convegno Giovani, arti e professioni creative

Conversazioni sul tema dell’instabilità e della trasformazione dei percorsi professionali nel campo delle arti performative e digitali, in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale che ci interroga sulla sostenibilità dei mediatori artistici che rendono accessibile la cultura.

ore 15.00 Presentazione delle conversazioni e saluti istituzionali.

ore 15,30 Giovani senza futuro? Insicurezza lavorativa e autonomia nell’Italia di oggi.

Sonia Bertolini e Valentina Moiso (Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università degli Studi di Torino).

ore 16.15 Nuovi coreografi nuovi danzatori.

Alessandro Pontremoli (Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Torino)

Doriana Crema (Coreografa). Estratti dal documentario “Solitudo” di Sandro Carnino.

ore 16.45 Nuovi modelli organizzativi per le professioni del futuro.

Aurelio Balestra (Project Manager di Toolbox, Torino), Ewa Gleisner (Manager culturale).

Question time.

ore 17.30 Coffee break e visita alla mostra fotografica You(th) Vision: Becoming Adult Today.

ore 18.15 Le figure professionali in ambito musicale.

Presentazione Sonia Bertolini (Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università degli Studi di Torino), Marco Zuccarini (Direttore del Conservatorio G. Verdi di Torino).

ore 19.00 Oggetti immateriali: lavoro, cultura e conservazione delle arti negli archivi digitali.

Antonio Pizzo (Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Torino), Stefano Trinchero (Informationachitect, Product manager piattaforma Archiui, Promemoria Group).

ore 19.30 Pianificazione e risparmio: obiettivi possibili nelle carriere artistiche?

Giovanna Paladino (Direttore Museo del Risparmio) / dialogo con artisti.

Interventi musicali di Angelo Adamo | Interventi teatrali di Antonella Delli Gatti e Silvia Genta | Testi di Paolo Cascio | Coordinamento scientifico e performativo: Andrea Maggiora, Rita M. Fabris

Informazioni: info@merkurio.org | filieradarte@gmail.com | www.lapiattaforma.eu / FBLa Piattaforma. Nuovi corpi, nuovi sguardi (La Città Nuova)

Diventiamo cittadini europei

Il Consiglio regionale del Piemonte e la Consulta regionale europea, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e l’Ufficio del Parlamento europeo a Milano hanno bandito per l’anno scolastico 2018/2019 la 35esima edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei

Per un’Europa più unita, più democratica e più solidale”, riservato agli studenti delle scuole superiori del Piemonte. Il concorso consiste nello svolgimento di un elaborato su tematiche europee, a scelta tra due titoli proposti da una commissione di esperti: quest’anno si potrà decidere tra le elezioni del Parlamento europeo che si svolgeranno a maggio 2019 e la parità uomo-donna e la lotta contro le discriminazioni come elementi fondamentali della politica sociale dell’Unione europea. I temi proposti saranno illustrati agli insegnanti in un corso di aggiornamento dedicato che si terrà a Torino, a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, venerdì 9 novembre dalle ore 10, mentre per preparare gli studenti al concorso sono state organizzate venti conferenze che toccheranno tutte le province piemontesi e saranno tenute da docenti universitari ed esperti di tematiche europee. La prima si terrà venerdì 19 ottobre al liceo Avogadro di Vercelli, mentre il 25 ottobre ci sarà il primo appuntamento a Torino, nell’Aula del Consiglio regionale. Gli elaborati dovranno pervenire alla Consulta europea entro venerdì 18 gennaio 2019 e saranno valutati dalla commissione esaminatrice. Le vincitrici ed i vincitori parteciperanno nel corso del 2019 a viaggi-studio ad istituzioni europee ed internazionali, alla 33esima edizione del seminario di formazione alla cittadinanza europea che si svolge a Bardonecchia e alla Festa dell’Europa promossa dal Parlamento Europeo a Milano. La cerimonia di premiazione si svolgerà nel mese di maggio 2019.

Prema Sai Baba all’alba del terzo millennio

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“Il mondo di oggi tra crisi e speranze”

La figura di Prema Sai Baba all’alba del Terzo millennio sarà oggetto di un incontro in programma presso il Centro Studi Sereno Regis, giovedì 18 ottobre prossimo alle 21. Sarà accompagnato da una riflessione sul mondo di oggi tra crisi e speranza, e sulle ipotesi relative ad un possibile futuro, in occasione della presentazione del volume di Patrizio Brusasco dal titolo “Il ritorno di Gesù Prema Sai Baba”, Paola Caramella editrice. Interverranno con l’autore lo psichiatra Alessandro Meluzzi ed il presbitero ed accademico italiano Ermes Segatti. “Nasce da lontano la genesi di questo libro, di cui è autore Patrizio Brusasco, scrittore e giornalista con studi classici e di indologia presso l’Università degli Studi di Torino, in cui ha conseguito la laurea in Lettere Classiche. In India, nell’Ottocento, comparve, infatti, nel villaggio di Shirdi un personaggio eccezionale, dotato di poteri miracolosi e di una conoscenza illimitata, Sai Baba, che si è presentato al mondo come incarnazione divina o Avatar, desideroso di riportare l’uomo alle origini della propria coscienza divina, all’armonia cosmica ed alla fratellanza universale, facendogli scoprire il Dio interiore, che è il fine ultimo di tutte le religioni. Prima di morire fece sapere ai suoi seguaci che, dopo alcuni anni, si sarebbe reincarnato in Satya Sai Baba per proseguire la sua missione divina in questa età oscura, nota in India come “Kali Yuga”, governata dall’ignoranza, dalla perdita e dal ribaltamento dei valori umani. Nel 2011 moriva Satya Sai Baba che, a sua volta, ha dichiarato che si sarebbe reincarnato in Prema Sai Baba, l’Avatar dell’amore, di ispirazione cristiana. Si tratta di un’ipotesi affascinante, azzardata, ma non assurda, anzi verosimile, perché l’imminente incarnazione di Prema Sai Baba può essere considerata la seconda venuta di Gesù. L’autore cerca di indagare i risvolti di questa affascinante possibilità, verificabile solo nei prossimi anni, ed esplora, al tempo stesso, il messaggio principe che ogni incarnazione divina (Avatar) rivela e ricorda, attraverso un’analisi giornalistica attenta, accompagnata da un sentimento agnostico.

Mara Martellotta

Centro Studi Sereno Regis. Via Garibaldi 13, Torino.

Giovedì 18 ottobre, ore 21

 Il giorno in cui la “farfalla granata” chiuse le sue ali

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Gianni Brera: era un simbolo di estri bizzarri e libertà sociali in un paese di quasi tutti conformisti sornioni”

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Giorno maledetto quel 15 ottobre del 1967 quando, cinquant’anni fa, moriva travolto da un’ auto Gigi Meroni. Era domenica e a Torino era scesa la sera. Il Torino aveva disputato in casa la quarta giornata del campionato di serie A, vincendo per 4 a 2 contro i blucerchiati della Sampdoria. Una partita vivace, bella. Meroni, la “farfalla granata” non segnò ma diede il suo contributo con le giocate di classe che ne avevano fatto un idolo della curva granata. A gonfiare la rete dei liguri ci pensarono Nestor Combin, autore di una tripletta, e  Giambattista Moschino. Quel giorno, nelle file del Torino, esordiva anche un giovane Aldo Agroppi, che confezionò l’assist per il 4-2 finale di Combin. Alcune ore dopo Meroni, in compagnia dell’altro granata Fabrizio Poletti, stava attraversando il corso Re Umberto, all’altezza del civico 46. Gigi voleva raggiungere il bar che solitamente frequentava per telefonare a Cristiana, la sua ragazza. Lei era fuori e lui era senza chiavi perché , di solito, la domenica sera i granata dormivano in ritiro, ma per una volta venne fatta un’eccezione. I due erano a metà della carreggiata quando un’auto che viaggiava a tutta velocità li indusse a fare un passo indietro. Una vettura in arrivo dalla parte opposta sfiorò Poletti e urtò in pieno Meroni che, sbalzato sull’altra corsia,  venne investito da una Fiat 124 Coupé che lo trascinò per più di cinquanta metri sull’asfalto. Portato all’ospedale Mauriziano, morì poche ore dopo, alle 22.40. Se ne andava così Gigi Meroni, a  soli ventiquattro anni. La farfalla granata non volò più. Colmo del destino, l’automobile che lo investì  era guidata da un suo tifoso diciannovenne che si chiamava Attilio Romero e che diventò, nel duemila,  presidente del Torino. Un cognome e un destino, quello di Meroni, già tragicamente  comparso nella storia granata, al tempo della tragedia di Superga. Si chiamava, infatti,  Pierluigi Meroni il comandante del trimotore Fiat che si schiantò sulla collina della basilica il 4 maggio del 1949. Gigi Meroni, nato e cresciuto calcisticamente a Como, dopo aver vestito la maglia lariana e quella del Genoa, approdò nel 1964 a Torino, nella parte granata della città dell’auto. Agli ordini del “Paròn “Nereo Rocco, l’ala numero sette  incantò tutti con le sue giocate, i dribbling ubriacanti e quei suoi goal che, pur non molti (con la maglia del  Toro ne insaccherà  24), spesso finirono nelle cineteche del calcio per la bellezza del gesto atletico che li accompagnava,rendendo possibile ciò che ai più pareva impossibile. Era lui il calciatore-beat” , quello che non amava i tiri da fermo e men che meno i rigori ma sentiva il bisogno dell’azione, della lotta per conquistarsi la palla, dell’invenzione  artistica del gol. I difensori impazzivano e spesso non trovavano alternative ai mezzi più bruschi per fermarlo, mettendolo giù senza tanti complimenti. I compagni ne sfruttavano le doti quando l’ala destra dai capelli lunghi e dai basettoni passava loro la palla al momento giusto, con il gesto generoso e altruista di chi concede agli altri l’onore di gonfiare la rete alle spalle del portiere avversario. Anche lui, come Gorge Best, il suo “gemello-diverso”, andava controcorrente. Quando Edmondo Fabbri lo chiamò in nazionale gli impose una condizione: tagliarsi i capelli. Lui, con l’animo dell’artista che si disegnava da solo i vestiti da indossare,prendendo a modello quelli dei Beatles,  e lo spirito trasgressivo che lo portava a passeggiare per le vie di Como portandosi al guinzaglio una gallina, non rinnegò se stesso e rifiutò la convocazione. Era amatissimo dai suoi tifosi, Luigi Meroni. L’ipotesi del suo passaggio alla Juventus, nell’estate del 1967, provocò una sollevazione dei tifosi del Toro, mandando a gambe all’aria l’operazione. Era l’idolo non solo dei granata ma di tutti coloro che amavano il bel calcio, la fantasia e l’improvvisazione di quest’artista che sapeva trattare con incredibile abilità la sfera di cuoio. Ai suoi funerali parteciparono più di ventimila persone e l’intera città trattenne il fiato. L’emozione fu grande e toccò tutti, compresi alcuni detenuti delle “Nuove” che fecero una colletta per mandare dei fiori. Solo la Diocesi di Torino si oppose al funerale religioso di quel  “peccatore pubblico” e criticò aspramente don Francesco Ferraudo, cappellano del Torino, che lo celebrò comunque. Meroni conviveva con Cristiana Uderstadt e la sua ragazza  – di origine polacca e  figlia di giostrai – era ancora sposata, in attesa di poter divorziare. Un peccato, all’epoca, da non perdonare anche da morto a quel ragazzo che, come scrisse Gianni Brera “ era un simbolo di estri bizzarri e libertà sociali in un paese di quasi tutti conformisti sornioni”.

Marco Travaglini

 

Pret a Porter a Torino, due secoli a confronto

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Teatro e moda. Due universi distinti, ma legati da un sottile fil rouge, caratteristica che ha portato una serie di importanti realtà appartenenti al mondo della moda torinese ad organizzare una sfilata proprio a teatro, al Vittoria di via Gramsci, dal titolo “Torino Pret a Porter. Due secoli a confronto”. Vi parteciperanno la Sartoria Francesca Fasano, il marchio sportivo Golf & Golf, la pellicceria Beppe Balducci e, per la maglieria, Maria Aleci. Sponsor della serata sarà Mediolanum Private Banking e Mediolanum Ufficio dei Consulenti Finanziari.

D’altronde la moda italiana è nata proprio a Torino, come il vermouth, liquore alla base di numerosi cocktail, ed il tramezzino. Data fondamentale è stata quella del 31 marzo 1911, quando, verso le sette di sera, nel centro di Torino, per la prima volta, una donna italiana indossava un paio di pantaloni, secondo il modello delle ” jupes-culottes”, creati dal sarto parigino Paul Poirot, in occasione dell’ esposizione torinese dello stesso anno. L’Expo del 1911 vantava il sontuoso Padiglione della Moda e nel 1935 Torino era anche la sede del prestigioso Ente Nazionale della Moda, mentre nel 1950 nasceva Il primo salone della moda italiana, il Sumia, destinato, purtroppo, a chiudere i battenti nel 1977. Alla sfilata parteciperà anche la casa cosmetica Swisscare con la consulente Mariangela Menso. A presentare la sfilata Monica Negro. La sartoria Fasano crea abiti pronti ed anche su misura per una donna dinamica e moderna che guarda al futuro, ama distinguersi, ma lo fa sempre con stile e raffinatezza. Diversamente dal pret a porter, l’abito su misura, fiore all’occhiello dell’atelier di Francesca Fasano, è un vestito unico, che necessita di esperienza e di una lavorazione, frutto di competenza e professionalità. Beppe Balducci propone per questo autunno una collezione di capi di pellicceria aggiornata nei tagli e nei colori, unendo la tradizione sartoriale alle ultime tendenze moda, e dando vita a capi classicamente moderni. La maglieria Aleci esegue capi nuovi su misura per uomo, donna e bambino, anche di taglia extralarge, riparazioni e trasformazione di capi di maglieria e vestiti. Golf & Golf, nel cuore della Crocetta, unisce competenza e sorriso per rifornire i golfisti e non, che amano uno stile raffinato di abbigliamento sportivo.

Mara Martellotta

Teatro Vittoria. Via Gramsci 4.

Martedì 16 ottobre ore 18.30 accrediti; ore 19 sfilata.

Infrastrutture e modellazione digitale

Venerdì 12 ottobre 2018 ore 11 Laboratorio Drawing TO the Future, Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi, 24

Secondo la normativa in vigore e le linee guida dell’ANAC, l’impiego del BIM (Building Information Modeling) per la progettazione delle infrastrutture è ormai una realtà consolidata; si tratta però di una metodologia ancora poco diffusa tra i progettisti, nonostante le normative più recenti ne abbiano previsto una obbligatorietà progressiva negli appalti pubblici. L’obbligo per le stazioni appaltanti scatterà nel 2019 per i lavori di importo superiore a 100 milioni di euro e verrà progressivamente esteso agli appalti di importo inferiori fino a introdurlo in tutto il sistema dei lavori pubblici nel 2025. Inoltre, la normativa disciplina anche gli adempimenti preliminari delle stazioni appaltanti, che dovranno adottare un piano di formazione del proprio personale. In questo contesto, proprio dall’esigenza di rispondere alla crescente domanda di figure professionali esperte sia di processo edilizio che di modellazione digitale, con particolare riferimento al tema delle infrastrutture, il Politecnico propone il nuovo Master di II livello in InfraBIManager, che sarà presentato nel contesto del laboratorio Drawing TO the Future, dedicato proprio alle tematiche del BIM. Il Master ha la durata di un anno accademico e prevede un impegno a tempo parziale, con inizio delle lezioni a gennaio 2019; il percorso è articolato in 4 moduli che ripercorrono il processo edilizio in ogni sua fase, con un flusso informativo continuo di dati tra diversi professionisti, basato sulla interoperabilità dei software tipica del BIM. Particolare attenzione nella didattica sarà dedicata al “problem solving”, con un taglio prettamente pratico, e durante il periodo di svolgimento del Master, ogni studente dovrà svolgere un periodo di tirocinio (375 ore), presso un ente o studio professionale che impieghi la metodologia BIM. Altra particolarità del Master è l’attenzione per gli studenti lavoratori, che potranno fruire delle lezioni non solo in presenza, ma grazie alle più avanzate tecnologie di videolezione, anche in diretta online e in remoto on demand.