Cosa succede in città- Pagina 387

Scienza, cronaca e cultura al Festival della criminologia

Specchio Oscuro

 IV EDIZIONE // TORINO, 10-13 OTTOBRE 

Dopo il successo delle passate edizioni, a Torino e a Genova – che hanno ospitato docenti, scrittori, giornalisti, esperti delle forze dell’ordine, criminologi, registi, personaggi dello spettacolo, avvocati, psicologi, filosofi, registi, con una grande partecipazione di pubblico – ritorna il festival in città con un programma fitto di appuntamenti.

Pensato su più livelli di approfondimento, si rivolge sia a un pubblico di esperti che si affacciano ai nuovi scenari della ricerca sul crimine, ma anche ad appassionati e curiosi che vogliono toccare da vicino la sfera dei fenomeni criminali.

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Carl Gustav Jung ha definito l’ombra dicendo che essa contiene tutte quelle parti del nostro essere che abbiamo cercato di nascondere o negare. Comprende quegli aspetti oscuri (appunto non «messi in luce», quindi sia negativi che positivi) che non riteniamo accettabili. L’Ombra appare tanto più densa e minacciosa quanto meno è cosciente. E’ questo il paradosso dell’Ombra: quanto più neghiamo e rimuoviamo, tanto più queste parti scisse riemergono in maniera incontrollata e autonoma, a volte violenta. Il Doppio, il rivale-compagno, è un altro motivo universalmente presente, strettamente connesso alla problematica dell’Ombra. Il Doppio si configura come immagine simmetrica, speculare dell’Io. E’ esattamente all’opposto di ciò che siamo e di ciò che saremo e se l’Ombra si cronicizza, il Doppio diviene il nostro alter-ego. Nella mitologia e nella narrativa, sia letteraria sia cinematografica, il doppio complementare è un motivo ricorrente, perché inscindibilmente legato alla natura umana.

L’esplorazione delle parti oscure dell’essere – nell’individuo, nella società e nella storia – sarà il tema dell’edizione 2019 del Festival, che vedrà anche quest’anno il contributo di relatori di rilievo nazionale e internazionale, appartenenti ad ambiti disciplinari diversi.

IL PROGRAMMA

  

GIOVEDI 10 OTTOBRE

(Cortile del Rettorato dell’Università di Torino)

Ore 19.00: Saluti d’apertura e inaugurazione mostra «Frammenti di storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della Polizia Scientifica», in collaborazione con la Polizia di Stato*

con FRANCESCO MESSINA (nella foto, direttore Centrale Anticrimine Polizia di stato), LUIGI RINELLA (Direttore del Servizio Polizia scientifica, PAOLO CERONI (Azimut Capital Management), ANGELO ZAPPALA’ (direttore Festival Criminologia)

// A seguire visita guidata alla mostra //

 (Circolo della Stampa, Palazzo Ceriana Mayneri)

Ore 21.00 – 22.30: Oscuri moventi. Il delitto dei Murazzi, con MEO PONTE (giornalista) e ROBERTO TESTI (medico legale)

 

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VENERDI 11 OTTOBRE

(Aula Magna dell’Università di Torino, Cavallerizza Reale)

Ore 18.30 – 20.00: Fare luce nell’oscurità: indizi criminali e indizi scientifici, con GIULIO GIORELLO (filosofo e accademico) e GIANPIERO LAGO (comandante del RIS di Parma, Arma dei Carabinieri)

CONFERENZA SPETTACOLO

Ore 21.00 – 22.30: Il lato oscuro della musica, con MORGAN (cantante) 

 

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SABATO 12 OTTOBRE

(Aula Magna dell’Università di Torino, Cavallerizza Reale)

Ore 10.00 – 10.15: Saluti d’apertura, con Felice Damiano Torricelli (presidente ENPAP)

Ore 10.15 – 11.00: Il lato oscuro della professione medica. I medici aguzzini, con ISABELLA MERZAGORA (presidente Società Italiana di Criminologia)

Ore 11.15 – 12.00: Lo specchio scuro della memoria: crimine e amnesia nei crimini violenti, con STEFANO ZAGO (neuropsicologo forense)

Ore 12.15 – 13.00: La triade oscura della personalità: narcisimomacchiavellismo e psicopatia con ANDREA FOSSATI (psicologo, Università San Raffaele Milano)

Ore 14.30 – 15.15: I geni del male: cattivi si nasce, si diventa o… con VALTER TUCCI (Senior Group Leader of the Neurobehavioural Genetics group at the Italian Institute of Technology, Genova).

Ore 15.30 -16.15: Lo specchio oscuro della rete: dal cyberbullismo agli adescamenti di minori, con Cristina Sartori (consulente investigativo e grafologo forense), ANTONIO MAURO innovatore ed esperto Cybersecurity), SILVIA BASSI (psicologa e criminologa)

Ore 16.30 – 17.15: Siamo mai soli? Telefoni e la nostra ossessione contemporanea, con ILARIA BONACOSSA (Direttrice Artissima), KATIA TREVISAN (Dogma), MAURIZIO BORTOLOTTO (Gebbia Bortolotto Penalisti Associati)

Ore 17.30-18.15: Lo specchio oscuro della sessualità: Sex Robots, con MAURIZIO BALISTRERI (filosofo, Università degli Studi di Torino)

Ore 18.30 – 20.00: VELENO, con PABLO TRINCIA (scrittore e giornalista, autore del celebre podcast de La Repubblica)

(Terrazza Solferino)

Ore 21.00 – 22.30:  Inghiottiti nell’oscurità. Le persone scomparse in Italia, con PIETRO ORLANDIMARIA ANTONIETTA GREGORI e GIANLUCA VERSACE (giornalista) – in collaborazione con CRIME+INVESTIGATION, CANALE 119 DI SKY

 

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DOMENICA 13 OTTOBRE

(POLO DEL ‘900, Torino)

18.30 – 20.00: I poteri oscuri nell’Italia degli anni ‘70,
con GIOVANNI DE LUNA (storico)

 

Allasia da Nosiglia: “Aiutiamo le giovani generazioni”

“Un incontro costruttivo e cordiale”. Così il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ha definito la visita all’arcivescovo della Diocesi di Torino monsignor Cesare Nosiglia, che si è svolta questa mattina al Palazzo dell’Arcivescovado di Torino.

Tra i numerosi temi trattati, la necessità di potenziare i luoghi d’incontro, di crescita e di formazione per le giovani generazioni, a cominciare dagli oratori, dalle scuole e dagli istituti di formazione professionale, di difendere la dignità dei lavoratori e di aiutare a ricollocarsi chi perde il posto di lavoro. Un’attenzione particolare è stata rivolta alle questioni legate alla sanità, soprattutto per quanto riguarda l’accesso alle cure e all’assistenza, e al diritto per ciascuno di vivere con dignità dal concepimento al termine naturale dell’esistenza. Un accenno, infine, all’importanza di valorizzare l’enorme patrimonio regionale di santuari piemontesi, promuovendo progetti come quello messo in campo dalla Regione per rilevare il Santuario di Belmonte.

Al termine dell’incontro ha avuto luogo uno scambio di doni: monsignor Nosiglia ha offerto un crocifisso benedetto e il presidente Allasia una copia anastatica di un Libro d’ore miniato del Quattrocento.

Il presidente Allasia ha invitato monsignor Nosiglia a Palazzo Lascaris in prossimità di Natale in occasione dell’inaugurazione di una mostra sui presepi.

Come sarà “La Città del Futuro”?

Le Città Creative Unesco del Design al Forum Internazionale di Torino Design of the City

 

Giovedì  all’Energy Center il momento centrale dell’edizione 2019: sul palco le esperienze di Detroit, Saint Ètienne, Cape Town, Kortrijk, Singapore e Shanghai

 

 

In occasione della rassegna Torino Design of the Citygiovedì 10 ottobre l’Energy Center del Politecnico di Torino (via Paolo Borsellino 38/16, Torino) ospita il Forum Internazionale “La Città del Futuro”. È il momento centrale dell’edizione 2019, aperto a tutta la cittadinanza, durante il quale le Città Creative Unesco del Design racconteranno i progetti realizzati per migliorare l’accessibilità, la sostenibilità e la crescita delle proprie comunità, confrontandosi con analoghe esperienze torinesi. II Forum è un’occasione importante per costruire oggi la Torino del Futuro.

 

Dalle 9.00 sul palco si alterneranno le esperienze di:

– DetroitCommerce Design, un progetto per convincere, attraverso un concorso, i proprietari di negozi e ristoranti a investire per i loro locali su un design di qualità con il supporto di professionisti qualificati, oggi diffuso in 14 città in tutto il mondo;
– Saint ÈtienneHuman Cities_ Challenging the City Scale, che ha coordinato 12 città partner, per  sperimentate possibilità di innovare spazi urbani attraverso la collaborazione di cittadini e creativi;
– ShanghaiRegenerated Yuyuan Road to Friendly Connected Community, focalizzata sul visual design, sul patrimonio culturale e sull’innovazione, la rigenerazione di Yuyuan Road si propone di recuperare le sue caratteristiche culturali e storiche e riattivare il suo potenziale commerciale;
– Cape Town and KortrijkMyMachine®, un progetto di educational design di cooperazione inter generazionale tra bimbi di scuola primaria, studenti di istituti tecnici e universitari nel quale tutti collaborano alla pari;
– SingaporeUNESCO Creative Cities of Design Public Forum, per lo scambio di esperienze, conoscenze e buone pratiche nei settori dell’istruzione, delle politiche pubbliche, delle imprese e della comunicazione;
– Kortrijk: 5X5®, un progetto che offre a cinque aziende la possibilità di sviluppare  un nuovo prodotto o servizio con il supporto di  un senior e un junior  designer  attraverso un programma in 12 passaggi.

 

Fabriano, inoltre, presenterà i risultati della XIII Annual Conference, tenutasi nel giugno scorso. Il Forum Internazionale è anche un’occasione per guardare agli appuntamenti del prossimo anno: il Madrid Design Festival, dove il capoluogo piemontese è invitato come ospite d’onore, e Lille, che ospiterà la prossima General Assembly del WDO, durante la quale Torino avrà un ruolo importante.

 

Dalle 14.30 alle 16.30 seguirà un secondo momento di approfondimento e confronto con due tavoli di lavoro ristretti e rivolti ai soggetti interessati a creare partnership o a conoscere più nel dettaglio i progetti presentati.

 

Torino Design of the City è un progetto della Città di Torino, con il sostegno di Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, realizzato con Turismo Torino e Provincia, in collaborazione con il Tavolo Consultivo del Design.

 

Ingresso gratuito con registrazione

Energy Center del Politecnico di Torino (via Paolo Borsellino 38/16)

Ore 9.00 – 18.30

 

(immagine Andrea Gatti)

 

Danzaterapia e Parkinson, nuovo ciclo di incontri

l’Associazione “è”, in collaborazione con l’Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP), l’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte (AAPP) organizza Mercoledì 16 Ottobre 2019 nello spazio AIP/AAPP di Corso Cincinnato 233/A, a Torino,  il nuovo ciclo di incontri del progetto E-Motus – Danzaterapia e Parkinson. Gli orari sono in fase di definizione in base alle esigenze dei partecipanti. Si tratta di un percorso di incontri a cadenza settimanale, da un minimo di dieci a un massimo di trenta all’anno. La durata di ogni incontro è di un’ora e mezza. Possono partecipare persone con il Parkinson, ma anche i loro familiari e caregiver: non accompagnatori, ma veri e propri destinatari dell’intervento, nell’ottica di una condivisione della salute come è intesa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”.

La Danzaterapia è una pratica a mediazione corporea e a mediazione artistica che ci mette in contatto in modo diretto e autentico con il nostro mondo interiore: per conoscerlo, esprimerlo, valorizzarlo e trasformarlo attraverso il movimento poetico. Attiva le risorse creative di ognuno come strumenti di consapevolezza e autodeterminazione, favorendo un processo di fioritura personale. Costruisce una “zona di vita simbolica” dove sperimentare idee e sentimenti, portare alla luce complessità e contraddizioni della vita, accogliere e riparare il conflitto, trovare piacere. I mutamenti prendono facilmente corpo nella danza per arrivare successivamente a esprimersi anche nella vita quotidiana.

Nel Parkinson la Danzaterapia propone una delicata stimolazione a livello sia motorio sia emozionale in una patologia caratterizzata proprio da disturbi che coinvolgono queste due sfere, intervenendo sui modi in cui si influenzano reciprocamente per suggerire dinamiche personalizzate e alternative. È considerata dalla comunità scientifica come un’ottima attività riabilitativa grazie alla sua implicita sinergia fra aspetti motori, psicologici e cognitivi. La metodologia Dance Care qui applicata attinge a pratiche della Danza Contemporanea e del Teatrodanza, organizzandole intorno ai concetti cardine della Psicoanalisi della Relazione e delle Neuroscienze.

Si tratta di un intervento complementare alle cure mediche e psicologiche condotta da professionisti adeguatamente formati, che può essere praticata anche in assenza di disturbi particolari come percorso di benessere personale e relazionale.

Per info e prenotazioni:

Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte
Via Negarville, 8/28
Segreteria 011-3119392 (LUN – VEN 9 -13)
Numero Verde 800884422 (MA – VEN 15 – 18)
info@parkinsoninpiemonte.it
www.parkinsonpiemonte.it

Progetto a cura di Elena Maria Olivero, danzaterapeuta clinica, formatrice e artista.
Coordinato da Associazione “è” – arte, formazione, cura, in collaborazione con:
Lyceum Academy Arteterapia Danzaterapia Laboratori Esperienziali
Associazione Italiana Parkinsoniani – sezione G. Cavallari / Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte
Centro Medico Mens CPZ.

Con il patrocinio di:
APID – Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia.

A questo link il video:
https://vimeo.com/360095415

L’evento Facebook: https://www.facebook.com/events/542090786565754/

Vota Artemide!

La statua dei Musei Reali partecipa al concorso per il restauro indetto da Sanex

 


C’è tempo fino al 9 ottobre per votare la Statua di Artemide dei Musei Reali di
Torino nel concorso Libera l’arte! indetto da Sanex, realtà del gruppo ColgatePalmolive che ha pensato di “scardinare” le classiche leve della pubblicità e, in
partnership con Fondaco Italia, ha deciso di investire nella valorizzazione del
patrimonio artistico del nostro Paese.
In competizione tra loro ci sono otto sculture di cinque diverse regioni d’Italia. Il
Piemonte è rappresentato dalla statua di Artemide dei Musei Reali, collocata nella
Corte d’onore di Palazzo Reale, in uno dei punti di maggior passaggio del pubblico. Al
momento, in testa alla classifica l’Artemide si alterna alla bergamasca Fontana del
Delfino: una sfida appassionante che sta coinvolgendo le due città. Chi vincerà, vedrà
la propria opera restaurata da Sanex e riconsegnata alla collettività entro gennaio
2020.
La statua piemontese si ispira alla celebre Artemide di tipo Versailles, oggi al Louvre,
un’opera di età romana imperiale, copia marmorea di un originale bronzeo attribuito al
grande scultore greco Leochares, attivo intorno al 370 a.C. e documentato fra gli
autori del Mausoleo di Alicarnasso.
La dea Artemide è rappresentata in corsa, nelle vesti di cacciatrice, con un chitone
corto e accompagnata da una cerva, uno dei suoi attributi più frequenti. Si tratta
probabilmente di una pregevole copia commissionata a Giuseppe Gaggini dal re Carlo
Alberto di Savoia-Carignano tra il 1835 e il 1847 per decorare, insieme ad altre statue
antiche, lo scalone del Palazzo.
Il restauro di Artemide aggiungerebbe un ulteriore prezioso tassello al
recupero complessivo della Corte d’Onore di Palazzo Reale, dove è appena
terminato il restauro del gruppo scultoreo di Igea ed Esculapio. Negli stessi spazi si
trova una terza statua, settecentesca, che rappresenta Minerva, opera dei fratelli
Collino.
La votazione è semplice e veloce e non richiede registrazione.
Il sito per votare è http://www.liberalarte.org/

Rock Jazz e dintorni: i Pixies  e Neri Marcorè

Gli appuntamenti musicali della settimana

 

Lunedì. Al Teatro Regio per beneficenza, Neri Marcorè accompagnato dal Gnu Quartet, reinterpreta le canzoni di Fabrizio De Andrè. Al Concordia di Venaria suoni elettronici con Nick Murphy. In città in alcune sale e altre in Piemonte, viene proiettato per 3 giorni consecutivi, “Us + Them” film concerto diretto e interpretato da Roger Waters.

Martedì. Al Jazz Club si esibisce Tija.

Mercoledì. Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena Dillon. Al Blah Blah si esibisce l’artista spagnola Ganges. All’Hiroshima Mon Amour suonano i The Kolors. Al Jazz Club è di scena la Easy Big Band.

Giovedì. Al Cafè Neruda si esibisce il trio del sassofonista Diego Borotti. All’Hiroshima  rock norvegese con i Motorpsycho. Al Jazz Club suona il trio blues dell’armonicista Big Harp. Al Blah Blah sono di scena i Bad Breeding.

Venerdì. Allo Ziggy si esibiscono i Kirlian Camera. Allo Spazio Q35 è di scena il duo Fjaak. Al Jazz Club suonano Max & The Jitterbugs in una serata di”lindy hop”. Al Concordia di Venaria si esibisce il rapper Achille Lauro. Al Blah Blah suonano i Soviet Soviet.

Sabato. Alle OGR arrivano i Pixies, storico gruppo dell’ indie rock statunitense. Al Pala Alpitour  si esibisce Coez. Allo Ziggy è di scena il duo Alien Vampires. Al Blah Blah suonano i Rock’Roll Kamikazes.

 

Pier Luigi Fuggetta

 

“Una domenica a testa in giù” alla Reale Società Ginnastica

Le Feste dell’Acrobatica “Una domenica a testa in giù” accolgono centinaia di persone, in ognuno dei vari appuntamenti stagionali, con full immersion di sport e circo ad ingresso gratuito in cui è possibile sperimentare l’acrobatica e tante discipline circensi con alcuni dei migliori istruttori a livello nazionale.
La Reale Società Ginnastica di Torino sarà aperta dalle ore 10 alle ore 12 per bambini e ragazzi tra i 6 e i 15 anni di etàdalle 16 alle 19 per adulti e ragazzi dai 16 anni di età e dalle 19 alle 20 con “Palco Aperto”, esibizioni di circo contemporaneo per un pubblico di tutte le età a cura degli allievi della FLIC Scuola di Circo.


Domenica 6 ottobre 2019 è in programma la prima Festa dell’Acrobatica “Una domenica a testa in giù” della stagione 2019/2020, con l’apertura straordinaria della Reale Società Ginnastica di Torino e della sua FLIC Scuola di Circo per una giornata di festa, sport e cultura, ad ingresso gratuito, in cui sarà possibile provare in prima persona il brivido dell’acrobatica e la magia del circo.

Appuntamenti che nelle ultime due stagioni hanno riscosso un grande successo, ospitando in ogni domenica di programmazione centinaia di persone grazie alla presenza di molti istruttori altamente qualificati e disponibili a far praticare acrobatica a terra, a coppie e di gruppo, trampolino elastico, discipline aeree circensi (tessuti, cerchio, corda, trapezio, trapezio ballant), verticali, roue Cyr, palo cinese, parkour capoeira acrobatica e functional training.

Feste di sport, arte e cultura che la società sportiva più antica d’Italia continua a regalare, per la terza stagione consecutiva, ai propri concittadini e a tutte le persone che coglieranno l’occasione arrivando anche da altre città del Piemonte e da altre regioni limitrofe, come ampiamente successo nelle passate edizioni.

Ore 10 > 12 soprattutto per bambini dai 6 ai 15 anni di età
La mattina, dalle ore 10 alle ore 12, è riservata a bambini e ragazzi dai 6 ai 15 anni di età che potranno divertirsi a sperimentare alcune discipline di acrobatica aerea (tessuti, cerchio, trapezio), trampolino elastico, parkour, ginnastica artistica, ginnastica ritmica e arti marziali. I genitori e gli accompagnatori potranno anch’essi cimentarsi in varie attività, oppure attendere nell’area relax e ristoro, o ancora visitare la sala dei trofei e l’intera storica sede di via Magenta 11.

Ore 16 > 19 per adulti e ragazzi dai 16 anni di età
Il pomeriggio, dalle ore 16 alle ore 19, è riservato a ragazzi dai 16 anni di età e adulti che potranno cimentarsi in acrobatica a terra, a coppie e di gruppo, trampolino elastico, discipline aeree circensi (tessuti, cerchio, corda, trapezio, trapezio ballant), verticali, roue Cyr, palo cinese, capoeira acrobatica e functional training.

Ore 19 > 20  “Palco Aperto” con esibizioni per un pubblico di tutte le età
Dalle ore 19 alle ore 20 è in programma PALCO APERTO, esibizioni rivolte ad un pubblico di tutte le età a cura di allievi, amatori e professionisti che si concluderanno con un momento conviviale di condivisione e dialogo con il pubblico.

I prossimi appuntamenti stagionali sono in programma nei giorni 17 novembre 2019, 19 gennaio, 8 marzo e 19 aprile 2020.

Le Feste dell’Acrobatica sono occasioni speciali da vivere all’interno di un luogo d’eccellenza e con alcuni dei migliori istruttori a livello nazionale, tutti molto esperti, alcuni in possesso della qualifica di formatori nazionali di acrobatica aerea e docenti del “Percorso Formativo di Tecnico Regionale di 2° Livello di Acrobatica Aerea” organizzato dalla Federazione Ginnastica Italiana.
Da meno di un anno infatti, l’acrobatica aerea è entrata infatti a far parte delle discipline riconosciute e praticate dalla FGI grazie alla fondamentale collaborazione della Reale Società Ginnastica, che dal 31 gennaio 2019 ha diretto all’interno della sua sede tutti i moduli del nuovo percorso formativo riconosciuto anche dallo SNaQ – CONI (Sistema Nazionale di Qualifica dei Tecnici Sportivi) e valido e in tutti i paesi europei.

La Reale Società Ginnastica, società sportiva più antica d’Italia che il 17 marzo 2019 ha festeggiato i suoi 175 anni di attività, ha sede in una storica palazzina di 2500 mq nel cuore di Torino.
Edificata nel 1851 su progetto dell’ing. Domenico Regis, la struttura consta di 9 palestre distribuite su quattro piani, dispone di una grande dotazione di attrezzature all’avanguardia e dallo scorso anno si è rinnovata il look, sia all’interno che all’esterno, con nuove decorazioni e pannellature riportanti bellissime immagini artistiche sulla sua storia, risaltate su via Magenta e via Massena da una apposita illuminazione notturna.

La FLIC Scuola di Circo è stata creata nel 2002 dalla Reale Società Ginnastica di Torino ed è diventata in pochi anni una delle scuole del settore più rinomate d’Europa. Recentemente ha ottenuto, per la seconda volta consecutiva, il miglior punteggio in assoluto da parte del Mibac tra i progetti di formazione circense presentati per l’assegnazione del FUS riceve il sostegno per residenze artistiche promosse da Regione Piemonte attraverso il bando “Artisti nei territori”.
In questa stagione gli allievi FLIC sono 92, hanno età comprese tra i 17 e i 30 anni e provengono per il 50% dall’estero, di cui la metà da paesi extra-europei.
Compresa l’Italia, con ragazzi provenienti da diverse regioni, gli allievi giungono da 19 diverse nazioni: Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Francia, Germania, Grecia, Israele, Messico, Olanda, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Uruguay, USA

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domenica 6 ottobre 2019
Reale Società Ginnastica di Torino e FLIC Scuola di Circo, via Magenta 11, TORINO
– dalle ore 10 alle 12 attività per bambini e ragazzi dai 6 a 15 anni di età
– dalle ore 16 alle 19 attività per adulti e ragazzi dai 16 anni di età
– dalle ore 19 alle 20 “Palco Aperto” con performance circensi per un pubblico di tutte le età

INGRESSO GRATUITO

Intesa Sanpaolo apre 11 sedi per “Invito a Palazzo”

Sabato 5 ottobre dalle 10 alle 19 ritorna “Invito a Palazzo”, l’appuntamento promosso da ABI per l’apertura straordinaria e gratuita dei palazzi storici delle banche italiane. Intesa Sanpaolo partecipa con 11 tra residenze storiche, sedi museali e palazzi di direzione. A Torino previste visite guidate al grattacielo, al Museo del Risparmio e a Palazzo Turinetti (Piazza San Carlo)

Intesa Sanpaolo aderisce alla diciottesima edizione di Invito a Palazzo, l’iniziativa promossa da ABI per l’apertura al pubblico dei palazzi storici delle banche italiane. La manifestazione è posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e si avvale del patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Sabato 5 ottobre dalle ore 10 alle ore 19 saranno aperte le porte, con ingresso libero e visite guidate, di 11 sedi in 9 diverse città d’Italia. Una presenza importante che sottolinea come il profondo legame che lega la Banca al territorio sia dato anche dal desiderio di condividere e far conoscere il proprio patrimonio di arte e storia.

In ciascun palazzo saranno organizzati eventi e/o visite guidate. A ciascun partecipante sarà donato un astuccio dedicato al Barbiere di Siviglia di Rossini della collana multimediale Vox Imago, produzione culturale realizzata dalla Banca.

Ecco l’elenco delle sedi Intesa Sanpaolo aperte in Piemonte:

Torino, Grattacielo, Corso Inghilterra, 3

Ai confini del centro storico di Torino, nella riqualificata area multifunzionale di Spina 2, l’edificio, progettato da Renzo Piano Building Workshop, coniuga innovazione architettonica, sostenibilità ambientale e integrazione tra ambienti di lavoro e spazi aperti al pubblico. Particolarmente suggestivi sono l’Auditorium sospeso che, attraverso un sistema meccanizzato, può diventare sala conferenze o spazio espositivo, e la spettacolare serra bioclimatica che offre una vista panoramica sulla città e ospita il ristorante e lounge bar Piano35. All’interno della serra è anche possibile ammirare l’installazione luminosa “α-cromactive” realizzata per Intesa Sanpaolo dallo studio Migliore+Servetto Architects.

Visite guidate per gruppi di massimo 60 persone con orario continuato dalle 10.00 alle 18.30 (ultima visita 17.45). Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento dei posti disponibili a partire dal 27 settembre 2019 sul sito: www.grattacielointesasanpaolo.com.


Torino, Museo del Risparmio, Via San Francesco d’Assisi, 8/A

Sito nel cuore di Torino, il Museo del Risparmio è un vero e proprio laboratorio multimediale, unico e innovativo, che stimola bambini, ragazzi e adulti a riflettere sull’utilizzo consapevole del denaro e sui concetti base del risparmio e dell’investimento. Perché anche la finanza può essere divertente!.

Visite guidate “STORIE DI SALVADANAI” (durata: 30 minuti)

La visita illustrerà il nuovo allestimento della preziosa collezione di salvadanai del Museo, di cui saranno raccontate sto-ria e origini, con particolare attenzione alla sezione dedicata ai salvadanai meccanici di fine ‘800.

Orario d’inizio: 10.30, 11.30, 14.30, 15.30, 16.30.

Laboratorio di riciclo creativo “IL PORTAFOGLIO DI FOR E MIKA” (durata: 60 minuti)

Dopo un’introduzione alla storia della moneta attraverso i cartoni animati di For e Mika, i bambini saranno guidati nella creazione di un originale portamonete realizzato con fogli di carta patinata recuperati da riviste.

Orario d’inizio: 15.00

Per entrambe le attività occorre prenotarsi attraverso il numero verde 800.167.619 o via mail a prenotazioni-MDR@operalaboratori.com


Torino, Palazzo Turinetti, piazza San Carlo 156

Commissionato dal Marchese Giorgio Turinetti di Priero, banchiere del Ducato di Savoia, il palazzo si affaccia con il lungo porticato su piazza San Carlo a qualificare, in concerto con gli altri edifici, l’armonioso disegno unitario del salotto della città. Arredi, boiserie, stucchi, specchiere, preziosi intagli conservano l’originario sa-pore sei-settecentesco degli interni, sapientemente salvaguardato dopo la ricostruzione post-bellica, arricchito da arazzi di manifattura francese e dipinti dal XVII al XX secolo di artisti come il Francia, Cignaroli, Rapous, De Mura.

Visite guidate a ciclo continuo senza prenotazione.

“Io non sclero”, informazioni sulla sclerosi multipla

LE PAROLE DI CHI CONVIVE CON LA SCLEROSI MULTIPLA DIVENTANO IMMAGINI IN TEMPO REALE

Venerdì 4 ottobre alle ore 11, presso l’Aula Magna “Michele Torre” dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (via Cherasco, 15), si svolgerà l’evento gratuito e aperto al pubblico IO NON SCLERO, il progetto di informazione sulla sclerosi multipla, sviluppato da Biogen e dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere (Onda), in collaborazione con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e con il patrocinio della Società Italiana di Neurologia (SIN).
Protagoniste dell’evento saranno le storie vere di chi convive con la sclerosi multipla. Con il supporto dell’autore e conduttore radiofonico Matteo Caccia, alcuni pazienti racconteranno la propria esperienza con la malattia, fatta di ostacoli quotidiani, ma anche di forza e di voglia di guardare al futuro.  Dalle loro storie prenderà forma – in tempo reale, di fronte agli occhi del pubblico – una tavola artistica che rimarrà esposta fino al 18 ottobre presso gli spazi del CUPA Neuroscienze dell’A.O.U.

Maggiori informazioni su https://iononsclero.it/il-tour-2019/

 

(foto: il Torinese)

“World Press Photo of the Years 2019” all’Ex Borsa Valori di Torino

Ritorna  la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo
Fino al 17 novembre


Realizzati in ogni dove del Pianeta, sono considerati gli scatti fotogiornalistici più belli e (a livello emotivo) più toccanti fra quelli prodotti nel 2018: in bianco e nero o a colori, parlano soprattutto di migrazioni, di guerre, di condizione femminile, di dignità calpestate e di infanzia negata. Ma sono anche specchio concreto di tenerezza e poesia, di sogni e speranze capaci di scavalcare le più alte montagne dell’odio e della disperazione. In tutto sono 157, selezionate fra le 78.801 fotografie di 4.738 fotografi provenienti da 129 Paesi e partecipanti al “World Press Photo of the Years 2019”, il concorso di fotogiornalismo fondato nel 1955 ad Amsterdam, che ogni anno mette a confronto i più grandi fotoreporter delle maggiori testate editoriali internazionali: 157 autentici “prodigi” del fotogiornalismo mondiale (prescelti da una qualificatissima giuria presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione del “National Geographic” che si occupa di contenuti visivi) e che anche quest’anno, per il terzo consecutivo e con l’organizzazione dell’Associazione C.I.M.E. – Culture e Identità Mediterranee, fanno tappa a Torino, all’interno degli spazi dell’Ex Borsa Valori, in via San Francesco da Paola, fino al prossimo 17 novembre. In primissimo piano la foto vincitrice del concorso. L’immagine è un pugno feroce allo stomaco, come tutte quelle che, in un attimo di spietata crudezza, cristallizzano il dolore infinito e irragionevole che sarà croce per la vita, di una piccola indifesa creatura: ecco allora le lacrime che bucano il cuore di Yanela, la bimba honduregna di due anni che piange disperata mentre la mamma viene perquisita da un agente della polizia di frontiera americana al confine con il Messico. Il titolo è: “Crying Girl on the Border”. Autore dello scatto è l’americano John Moore, corrispondente dell’agenzia “Getty Image”.

Novità di quest’anno é l’introduzione, all’interno delle consuete categorie del concorso, del premio “World Press Photo Story of the Year”, assegnato al fotografo “la cui creatività visiva e abilità hanno prodotto storie fotografiche con eccellenti editing, riguardanti un grande evento o una questione di rilevanza giornalistica del 2018”. Ad aggiudicarselo, l’olandese Pieter Ten Hoopen, con il progetto “The Migrant Caravan”, un foto-racconto dedicato alla più grande carovana di migranti partita dall’Honduras e diretta negli States, con oltre 7mila persone, di cui almeno 2.300 bambini, secondo le cifre fornite dalle agenzie delle Nazioni Unite. Altra novità della mostra 2019, l’esposizione delle opere vincitrici della sezione “Digital Storytelling”, dedicata a video – racconti realizzati in digitale e fruibili anche con smartphone o tablet. E in rassegna troviamo anche i lavori dei cinque italiani premiati, da “La crisi del lago Ciad” del parmigiano Marco Gualazzini (agenzia “Contrasto”), primo premio per la sezione “Environment Stories”, al reportage – primo premio per la sezione “General news stories” – “La crisi in Yemen” di Lorenzo Tugnoli (sempre di “Contrasto”) che al fotoreporter romagnolo ha portato anche il “Pulitzer 2019” per la fotografia, con la pubblicazione sul “Washington Post”. Accanto a loro, Daniele Volpe (fotografo documentarista indipendente che da anni vive in Guatemala), secondo premio “foto singole” con “Still Life Volcano”, e Matteo Delbò (filmaker Rai) autore con la torinese Chiara Avesani (giornalista freelance e collaboratrice di “Report” per la Rai e Sky News) del video “Ghadeer”, vincitore del terzo premio nella categoria “Short Video”, nonché parte del progetto “Frontline of peace”: documentari web sugli sforzi di ricostruzione in Iraq.

Con il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino e il sostegno e patrocinio della Camera di Commercio di Torino (che ha concesso le sale dell’Ex Borsa Valori), “World Press Photo” non vuole però essere soltanto una mostra, ma un vero e proprio festival di attualità (in cui riflettere sulle grandi questioni del nostro tempo, dall’emergenza ambientale ai diritti negati alle donne fino alle nuove frontiere della comunicazione), con un ricco calendario di incontri, tutti a ingresso gratuito, visionabile su www.worldpressphototorino.it

Gianni Milani

“World Press Photo of the Years”
Ex Borsa Valori, via San Francesco da Paola 22 – Piazzale Valdo Fusi, Torino; tel. 351/1459819 o www.worldpressphototorino.it
Fino al 17 novembre
Orari: lun. – giov. 10/20 e ven. – dom. 10/22

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Nelle foto:

– John Moore: “Crying Girl on the Border”

– Marco Gualazzini: “La crisi del lago Ciad”

– Daniele Volpe: “Still Life Volcano”

– Lorenzo Tugnoli: “La crisi in Yemen”