Cosa succede in città- Pagina 385

Esiste ancora lo spirito del Natale?

Di Barbara Castellaro – Marco Travaglini

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Se comandasse lo zampognaro che scende per il viale, sai cosa direbbe il giorno di Natale? Voglio che in ogni casa spunti dal pavimento un albero fiorito di stelle d’oro e d’argento.In questa filastrocca di Gianni Rodari è racchiuso, quasi fosse una di quelle palle di vetro con il paesaggio innevato, lo “spirito” del Natale. Ma esiste ancora lo spirito del Natale? Che cosa resta della religiosità dell’Avvento, dell’attesa della nascita, in una stalla, di un bambino, destinato a salvare l’umanità? Quello che un tempo si riassumeva in un messaggio d’amore, di umiltà, semplicità, redenzione, oggi non esiste più. “Quel Natale”, più povero di regali, ma più ricco di sensazioni, è sempre più lontano dall’immaginario dei bambini e dei genitori di oggi. Non è solo una questione di consumismo. E’ che la logica del donare qualcosa a qualcuno – un gesto che può significare anche rinuncia e, soprattutto, amore per l’altro, è sempre più soppiantata da quella del comprare, una febbrile ed egoistica dipendenza dall’acquisto. Tra il dare e l’avere, l’ago della bilancia pende sempre più verso quest’ultimo. Oggi più che mai conta apparire, non essere. Quell’essere “più buoni e un po’ meno egoisti” è un ricordo lontano, sfumato, sfocato. Il Natale moderno con l’albero, i regali, Babbo Natale, i buoni sentimenti e i biglietti d’auguri sono un’invenzione anglosassone, d’epoca vittoriana, e il suo principale interprete fu uno dei più grandi romanzieri dell’Ottocento, Charles Dickens. In “Canto di Natale”, suo malgrado, lo scrittore inglese inventò gran parte della mitologia che, oggi, costituisce la tradizione natalizia: il pranzo, la famiglia, le vacanze, la neve, i regali, la beneficenza, i canti, i dolci e addirittura il vin brulé. Tutto, o quasi: mancano il panettone o il pandoro e, data l’epoca, l’alluvione tecnologica di messaggi ed e-mail, tutte uguali, replicate all’infinito. Con quel libro – che racconta della fantastica storia dell’avarissimo Scrooge che diventa generoso, dopo la visita di tre spettri proprio durante la notte di Natale – pubblicato il 18 dicembre 1843 e che vendette seimila copie nella prima settimana (per l’epoca, un bestseller), Dickens mise in fila i “nuovi valori” che questa festività intendesa rappresentare: la famiglia riunita, lo spirito di carità che biasima l’ingiustizia sociale e la povertà, descrivendo a suo modo quell’Inghilterra rurale dell’epoca destinata a fare da sfondo alle cartoline di auguri con i teneri e dolci paesaggi innevati. Quelle cartoline fecero la loro comparsa nello stesso anno a Londra, quando un uomo d’affari, Henry Cole, incominciò a venderle in un negozio d’arte nella centralissima Bond Street. Si fa risalire a questo momento la nascita di quel Natale “moderno” che, poi, l’evoluzione consumistica ha adattato, necessariamente, ai tempi. Eppure, nel corso dei secoli dell’era cristiana, il Natale, perché festa che sottolinea un mistero centrale del cristianesimo, quello di un Dio che si fa uomo, ha ispirato, e non poteva che essere così, tutta una serie di testi letterari: dall’innografia liturgica alla poesia, fino alla narrativa. Si è scritto molto sulle giornate in cui Gesù nasce per salvare il mondo. E molto si è scritto sull’inverno e sulla neve. Uno dei più grandi autori del secolo scorso, Mario Rigoni Stern, amava molto l’inverno. Diceva che è il momento delle riflessioni della vecchiaia e anche la gioia dei bambini che, quando arriva la prima neve, con la bocca aperta guardando il cielo, s’impegnano a raccogliere i fiocchi che scendono. L’inverno è anche una tavola grande, dove si sta in tanti e un fuoco che brucia per scaldare. È la stagione fatta per leggere, per le capriole, le corse nella neve, il freddo, il gelo e il Natale. C’era, c’è nelle memorie e nei libri di Mario tanta saggezza. Proviamo a seguirlo nelle sue riflessioni: “Cerchiamo di liberarci dai nostri condizionamenti e riconquistiamo ciò che ci fa rivedere le stelle e non solo in senso metaforico. Ricordo una notte in Germania, era inverno: che meraviglia! Che silenzio! Un cielo pieno di stelle! Si erano spente tutte le luci e sembrava d’essere tornati indietro non di cinquant’anni, ma di settanta-ottanta. Nella vostra vita vi auguro almeno un blackout in una notte limpida!”. Un cielo stellato consente, non soltanto nel periodo di Natale, di sognare un mondo diverso, non facilmente raggiungibile, ma certo più autentico, più giusto, più desiderabile. Vincent Van Gogh, mentre realizzava i suoi incredibili cieli stellati di oro, attraversati da vortici e controvortici cadenti, scriveva: “Se prendiamo il treno per andare a Tarascon o a Rouen, possiamo prendere la morte per andare in una stella”, una stella raggiungibile soltanto attraverso il sogno o la morte che del sogno è sorella maggiore, la grande alleata di chi è stanco.Ed è una stella, la sua stella, personalissima e lontana, che il Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupery vuole raggiungere, a qualunque costo, perché solo lassù potrà essere felice, perché solo da lassù potrà regalare al protagonista sonagli di stelle, stelle che sanno ridere. Il Natale non è solo quello delle luci colorate, ma una festa più intima, raccolta, capace di stupire e far riflettere, persino di toccare il cuore. Forse, al netto della bramosia dell’avere e dell’apparire, è questo il Natale più vero, quello che amiamo e rimpiangiamo al tempo stesso, anche se fingiamo che non sia così, per non sentirci fuori dalla realtà attuale, anche se fatichiamo ad ammetterlo persino a noi stessi.

 

 

Industria 4.0: nasce il Competence center

 Con le firme per la costituzione ufficiale del consorzio, prende vita ufficialmente il Centro di competenza piemontese COMPETENCE INDUSTRY MANUFACTURING 4.0 (CIM 4.0) finanziato con 10.5 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico sul Piano Industria 4.0, cui si aggiungeranno altri finanziamenti da parte delle imprese partecipanti.

La cordata piemontese, centrata sull’Advanced Manufacturing nei settori automotive e aerospazio e capitanata da Politecnico di Torino e Università di Torino unitamente a 24 aziende private, si costituisce quindi come entità giuridica per dare il via effettivo alle attività del progetto, che si era classificato al primo posto nella graduatoria del MISE. Sono state anche individuate le figure che guideranno il Centro di competenza nella fase di avvio: il professorPaolo Fino (Politecnico di Torino), sarà il Presidente; il professor Marcello Baricco (Università degli Studi di Torino), sarà Vicepresidente; membro indipendente del CdA sarà Dario Gallina (Presidente dell’Unione Industriale), a conferma del ruolo guida delle imprese nelle attività di innovazione e sviluppo della manifattura avanzata. Le aziende che hanno aderito al progetto piemontese CIM 4.0 sono: 4D Engineering S.r.l., Agilent Technologies S.p.A., aizoOn Consulting S.r.l., Altran Italia S.p.A., Cemas Elettra S.r.l., Consoft Sistemi S.p.A., Eni S.p.A., FCA Italy S.p.A., Fev Italia S.r.l., GE Avio S.r.l., GM Global Propulsion Systems-Torino S.r.l., Illogic S.r.l., Iren S.p.A., ItaldesignGiugiaro S.p.A., Leonardo S.p.A., Merlo S.p.A., Prima Industria S.p.A., Reply S.p.A., Siemens S.p.A., SKF Industrie S.p.A, SPA Michelin Italiana, STMicroelectronics, Thales Alenia Space Italia S.p.A. e TIM S.p.A. Queste si organizzeranno per filiere produttive e definiranno ulteriori 7 componenti del CdA nei prossimi mesi. Il Centro di Competenza metterà a disposizione delle aziende “linee pilota” innovative per diverse tecnologie manifatturiere e costituirà un punto di riferimento in tutti gli ambiti ad esse collegati (come Big Data, Internet of Things, robotica, fotonica, cybersecurity, nuovi materiali, efficientamento energetico dei processi), inclusa l’organizzazione del lavoro e della produzione.  Una delle novità su cui questa nuova infrastruttura votata all’innovazione di prodotto verrà misurata, è legata alla vocazione a svolgere attività di sviluppo che, partendo dai risultati della ricerca di base svolta nelle Università, siano rivolte alla produzione, alla standardizzazione ed alla certificazione della stessa. In maniera sinergica rispetto alla più ampia iniziativa europea della EIT Manufacturing, nell’ambito della quale a inizio mese è stato finanziato il progetto nel quale il Politecnico di Torino è partner insieme a quello di Milano ed a diverse aziende cofondatrici, il Centro di competenza mira a portare lo sviluppo di nuovi prodotti ad un livello di maturazione tecnologica prossimo al mercato, rendendo più rapida per le imprese la transizione verso i nuovi paradigmi produttivi. Il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha dichiarato: “Credo che il Competence Center sarà la base per la ripartenza del nostro sistema manifatturiero, grazie alla sinergia tra università, centri di ricerca, sistema delle aziende e piccole medie imprese. Torino si fonda sul manifatturiero e dalla manifattura avanzata potrà ripartire, con un centro che dalle sedi storiche della fabbrica a Torino – il Lingotto e Mirafiori – guardi al futuro della produzione industriale”. “La forte sinergia tra gli Atenei torinesi, Politecnico ed Università, con le imprese e con le istituzioni, permetterà certamente di dare un forte impulso alla sfida di Industria 4.0 nel nostro territorio.” – afferma il Rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani – “Il Centro di competenza piemontese per la manifattura sarà coinvolto in tutti gli aspetti utili per le imprese del futuro. Per l’Industria 4.0 non sono necessari solo macchine e robot, ma occorre soprattutto far crescere una nuova cultura del lavoro, individuare nuovi modelli organizzativi e nuove opportunità di business per le aziende. L’auspicio è che questo progetto possa trovare terreno fertile non solo nel tessuto produttivo piemontese, ma anche fra i nostri studenti, che saranno i lavoratori 4.0 di domani.”

 

(cs)

Visioni Reali tra spazi, collezioni e persone

L’Istituto Europeo di Design e i Musei Reali di Torino sono i protagonisti della virtuosa collaborazione dedicata al rapporto fra i giovani e le istituzioni culturali, da cui è nata un’esposizione di fotografie e illustrazioni. Un anno di ricerca e di lavoro sul campo sfocia nella mostra Visioni reali

 Percorso attraverso gli spazi, le collezioni e le persone curata da Bruna Biamino – Coordinatrice del Corso di Fotografia IED Torino e fotografa professionista – e realizzata grazie alla collaborazione di Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di TorinoI 14 studenti del terzo anno del Corso di Fotografia e i 10 studenti del terzo anno del Corso di Illustrazione IED Torino, diplomati a luglio 2018, hanno lavorato ai rispettivi progetti di tesi con l’obiettivo di raccontare i luoghi e la vita all’interno dei Musei Reali attraverso punti di vista totalmente inediti. I risultati di questo lavoro sono il cuore dell’esposizione che sarà visitabile presso la Galleria delle Battaglie di Palazzo Reale (piazzetta Reale, 1 – Torino), dal 7 dicembre 2018 al 27 gennaio 2019, dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 19.30 (ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali).

 

 Per mesi gli studenti dello IED hanno potuto muoversi tra i corridoi e le sale dei Musei Reali di Torino, mescolandosi con il pubblico e allo stesso tempo entrando in contatto con le persone che in questi spazi lavorano ogni giorno. L’allestimento dell’esposizione Visioni reali è nato sotto la direzione artistica di Tommaso Delmastro – Coordinatore del Corso di Graphic Design IED Torino e co-fondatore dell’agenzia creativa Undesign – e si presenta come una sintesi del racconto costituito in parte da progetti fotografici e in parte da progetti illustrati, realizzati dagli studenti rispettivamente sotto la guida di Bruna Biamino e di Sara Maragotto – Coordinatrice del Corso di Illustrazione IED Torino e co-fondatrice di Studio Fludd.

«I progetti di tesi sono il momento più importante del percorso triennale in IED dei nostri studenti, che hanno la possibilità di esprimere la creatività e le competenze tecniche acquisite adattandole alla richiesta della committenza, in questo caso i Musei Reali – dichiara Paola Zini, Direttore IED Torino. – L’esposizione Visioni reali rappresenta dunque la conclusione di tale percorso e allo stesso tempo l’inizio di un futuro professionale che ci auguriamo ricco di opportunità per i nostri (ormai ex) studenti».

 

«Attraverso gli sguardi e le sensibilità dei giovani fotografi, dei curatori e dei visitatori, il progetto delle tesi IED ha esplorato la plasticità del museo con una gamma densa e duttile di esperienze – dichiara Enrica Pagella, Direttrice Musei Reali di Torino. – Le immagini di Visioni reali restituiscono dunque a chi opera all’interno del museo una sorta di analisi di impatto, capace di attribuire valore e visibilità a presenze, motivi, opere, persone e gesti che formano il flusso vitale del grande e antico patrimonio dei Musei Reali».

 

«La Consulta da anni è impegnata in azioni a favore di progetti didattici. Le Aziende e gli Enti Soci sono consapevoli che la ricchezza del lavoro, e in special modo di quello artistico, creativo e culturale, si fonda sulla qualità della formazione – dichiara Adriana Acutis, Presidente di Consulta. – Con soddisfazione si è deciso di partecipare a un’iniziativa che ha messo insieme formazione, tradizione e creatività, ideata da un centro di eccellenza nato in Italia ed esportato nel mondo, lo IED, in collaborazione con uno dei musei tra i più importanti in Europa, i Musei Reali».

reportage fotografici si sono svolti tra Palazzo Reale, Galleria Sabauda, Museo di Antichità, Biblioteca Reale, Armeria Reale e Giardini Reali, dove hanno avuto la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante il percorso in IED, riuscendo quindi a restituire un’immagine eterogenea e contemporanea del complesso dei Musei Reali di Torino. Per esempio, le “collezioni nascoste” conservate all’interno dei depositi dei Musei sono restituite al pubblico attraverso un progetto di tesi che ha saputo portare alla luce quelle opere che non occupano la prima linea delle collezioni ma che non per questo vanno considerate di importanza minore. La community dei Musei Reali e il pubblico sono stati il soggetto di altrettanti progetti di tesi che hanno voluto rendere protagoniste le persone che popolano questi luoghi mentre la Sindone è stata “ricreata” diventando il fulcro di un’analisi sul rapporto che intercorre fra iconografia e reliquie.

 

progetti illustrati hanno invece avuto come focus il patrimonio della Biblioteca Reale e il libro antico come fonte, con l’obiettivo di comunicare e attualizzare la cultura come servizio di divulgazione, socialità, intrattenimento in grado di raggiungere un pubblico più eterogeneo possibile, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Dagli eterogeni progetti di tesi sono nate ad esempio le Sagome Sabaude, cartonati a grandezza naturale che fondono le creature marine di un antico album illustrato con i protagonisti di alcuni ritratti dei Savoia. Lo studio della tradizione dei simboli rappresentati nella Biblioteca Reale è alla base del progetto del mazzo di tarocchi Tarot Royal mentre le sale del Palazzo Reale sono diventate lo sfondo entro cui si muovono i personaggi del gioco da tavola La casa dei Savoia.

 

Dai progetti fotografici e illustrati degli studenti IED è inoltre nato il catalogo Visioni reali. Percorso attraverso gli spazi, le collezioni e le persone, realizzato grazie alla collaborazione di Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino.

Superottimisti, memorie di quartiere alle Ogr

Evento all’interno del progetto Memoria privata audiovisiva della Circoscrizione 3 

Venerdì 21 dicembre, ore 18,00

OGR Officine Grandi Riparazioni

Corso Castelfidardo 22, Torino

Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria

L’Associazione Museo Nazionale del Cinemapresenta i risultati del progetto Superottimisti –Memoria storica audiovisiva della Circoscrizione 3 attraverso un appuntamento in programmavenerdì 21 dicembre alleore 18,00 presso le OGR(Corso Castelfidardo 22, Torino);l’ingresso è liberofino a esaurimento posti disponibili in sala con prenotazione obbligatoria.

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SUPEROTTIMISTI – MEMORIE DI QUARTIERE sarà un’occasione per restituire ai donatori le copie digitali delle pellicole raccolte da ottobre a dicembre 2018 nei quartieri Cit Turin, Cenisia, Borgo San Paolo, Pozzo Strada, in collaborazione con i punti di raccolta attivi sul territorio (Ufficio Cultura Circoscrizione 3, Bibliomediateca “Mario Gromo”, OGR, Cinema Eliseo, Cinema Esedra). In linea con gli obiettivi del progetto, l’evento sarà anche un momento unico per mettere in relazione le nuove generazioni con i cambiamenti architettonici e sociali della città. “La raccolta all’interno della Circoscrizione 3 è durata poco più di tre mesi, il tempo necessario per incontrare persone che hanno messo a disposizione i loro ricordi e voluto condividere il loro passato familiare. Due signore hanno ci hanno affidato le loro immagini incontrandomi in uno dei punti di raccolta come la Bibliomediateca del Museo del Cinema; l’incontro non si è limitato a una consegna di materiale, ma è proseguito con una bellissima chiacchierata di fronte a un caffè. Un cineamatore di Pozzo Strada ha recuperato con grande orgoglio e passione il proiettore che non aveva più avuto modo di usare da quando aveva cambiato la lampadina e ha voluto condividere insieme alla moglie la visione del filmino del loro matrimonio, dove ha ammesso nostalgicamente di non riconoscersi più. In altri casi abbiamo incontrato cittadini che si sono trasferiti in altri quartieri, ma hanno vissuto la propria gioventù in Borgo San Paolo e hanno voluto donare le preziose immagini girate nel 1976 durante i festeggiamenti della vittoria dello scudetto del Torino; persone che hanno condiviso battesimi, vacanze e hanno sempre lavorato nei quartieri centrali della città, ma che da quando sono in pensione si godono finalmente gli affetti, gli spazi pubblici e i ritmi all’interno del loro quartiere”. Roberta Di Mattia, Archivio Superottimisti – AMNC L’appuntamento si inserisce come evento di restituzione finale attraverso la proiezione di una selezione di pellicole raccolte all’interno dei quartieri della Circoscrizione 3sonorizzata dal vivo dal quartettoArchidee,all’interno della prestigiosa cornice delle OGR, sala Duomo.La sonorizzazione presenterà una serie di brani dalla tradizione classica europea e dell’est Europa, con un finale tutto dedicato al Natale. cineamatori che hanno donato le pellicole salvando la memoria privata audiovisiva del territorio riceveranno quella sera stessauna copia digitale del  loro materiale gratuitamente e potranno ammirare le loro storie sul grande schermo.  Introdurranno la serata, oltre ai rappresentati dell’Archivio e dell’AMNC, il presidente delle OGR Fulvio Gianaria e il responsabile della commissione cultura della Circoscrizione 3, Francesco Daniele.

Per le prenotazioni scrivere a superottimisti@gmai.com.

TOMMI: il videogioco creato per i piccoli pazienti

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Si chiama TOMMI ed è il nuovo videogame con cui potranno giocare i piccoli pazienti oncologici del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretto dalla professoressa Franca Fagioli)

Si tratta di un progetto, creato dalla startup italiana Softcare Studios, volto a migliorare la qualità di vita dei pazienti grazie alle potenzialità delle tecnologie digitali. Ora per la prima volta, grazie alla collaborazione dell’Associazione DEAR Onlus, sbarca al Regina Margherita. TOMMI è un progetto innovativo sviluppato per aiutare i bambini malati di cancro ad affrontare meglio la terapia e l’ospedalizzazione unendo gioco e nuove tecnologie. Creato da un team di giovani professionisti della startup italiana Softcare Studios, TOMMI è un’esperienza in realtà virtuale (VR) realizzata per ridurre stress, ansia e dolore associati ai trattamenti medici, che permette ai bambini di immergersi in uno scenario digitale dove distrarsi dall’ambiente ospedaliero. Un’alternativa sicura e non invasiva per ridurre l’uso di farmaci sedativi o antidolorifici impiegati normalmente per calmare i giovani pazienti durante le procedure mediche. Presentato in forma di videogame, TOMMI è stato costruito attorno alle reali necessità e condizioni dei pazienti oncologici, coinvolgendo anche i parenti in sessioni di gioco collaborative, grazie alle quali ritrovare momenti di spensieratezza e complicità. Grazie alla realtà virtuale, TOMMI permette di coinvolgere i pazienti rilassandoli e calmandoli per contrastare le emozioni negative derivate dalla terapia, che impattano non solo la loro psiche ma anche il loro stato di salute fisico. Allo stesso tempo, il gioco è progettato per testare e analizzare le performance psicomotorie dei bambini normalmente influenzate dal decorso della terapia, fornendo ai medici uno strumento innovativo per seguire le condizioni di benessere dei pazienti, anche da remoto. In TOMMI i bambini si troveranno in un ambiente di fantasia, dove verranno coinvolti in diverse attività, ad esempio mettendo alla prova la loro memoria per ritrovare esserini magici che appariranno e scompariranno, oppure dovranno colorare con la loro bacchetta magica un drago volante collaborando con i genitori che daranno loro le giuste istruzioni a voce. Ogni piccola sfida serve per mettere alla prova il bambino, ma anche per testare le sue abilità che possono essere di interesse anche per il decorso della terapia. TOMMI ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti in Italia ed all’estero, guadagnando grande visibilità nel mondo dell’innovazione digitale della salute, oltre ad essere stato selezionato da percorsi di accelerazione in Germania, USA e Danimarca, dove la startup ha da poco aperto la sua seconda sede. Recentemente, Softcare Studios è stata inoltre premiata dalla Commissione Europea come miglior startup di e-health in Europa durante la finale degli Startup Europe Awards a Sofia, in Bulgaria. L’obiettivo adesso è permettere ai pazienti ed ai loro parenti di scoprire le potenzialità di TOMMI, pronto nella sua versione beta, portando il progetto negli ospedali italiani a partire dal Regina Margherita, permettendo al personale medico di familiarizzare con la tecnologia e valutare futuri percorsi di validazione scientifica del suo impatto sulla vita dei bambini durante la terapia. L’associazione DEAR Onlus si occupa di umanizzazione degli ambienti di cura e dal 2016 è attiva nel reparto di Oncoematologia pediatrica del Regina Margherita con il progetto Robo&Bobo. Questa nuova collaborazione con il reparto è resa possibile grazie al supporto della Fondazione Amici di Jean.

Pierpaolo Berra

Città della Salute in festa per Natale

 Aula Magna dell’ospedale Molinette di Torino

Mercoledì 19 dicembre alle ore 20,30, presso l’Aula Magna A.M. Dogliotti dell’ospedale Molinette di Torino (corso Bramante 88), si terrà la Festa di Natale della Città della Salute di Torino. Dopo l’iniziale scambio di auguri con la Direzione aziendale, si terrà il concerto del Coro Gospel Beam ed infine ci sarà un brindisi finale di auguri. Ingresso libero.

 

(foto: il Torinese)

Palazzo Madama nel nuovo video di Marco Mengoni

Sony Music annuncia l’uscita, questa sera alle 21 su YouTube, del nuovo video ufficiale Hola (solo version) di Marco Mengoni.

Protagonista del progetto video, realizzato per la prima volta in partnership con YouTube Music, è la popstar italiana insieme a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino, già partner di Google Arts & Culture. Il nuovo video è stato girato la notte dello scorso 25 novembre tra le maestose sale del Museo, e sarà pubblicato sui canali ufficiali dei partner e della Fondazione Torino Musei.   L’unico emozionante piano sequenza di Hola vede Marco Mengoni uscire dal Gran Salone dei Ricevimenti che affaccia su via Po, per attraversare la Sala del Senato di Palazzo Madama, mostrando i meravigliosi affreschi del soffitto. Il video prosegue con l’incontro e il dialogo tra Mengoni e i musicisti che suonano live sul monumentale Scalone, capolavoro del barocco internazionale progettato da Filippo Juvarra, per poi scendere nell’atrio e uscire in Piazza Castello, cuore di una Torino che nel video appare in tutto il suo fascino, in una notte invernale bagnata dalla pioggia. Il video ufficiale sarà disponibile dalle 21 a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=go_1LiPnmBI&feature=share

 

Polonia (e non solo) più vicina con Blue Air

Inaugurato il nuovo volo Torino-Cracovia di Blue Air Ritorna il collegamento con Iasi Voli natalizi Torino-Reggio Calabria e più frequenze per Londra

Caselle Torinese, 16 dicembre 2018 – E’ decollato questa mattina il nuovo collegamento diretto tra Torino e Cracovia operato da Blue Air.  Il volo è stato inaugurato, come da tradizione, con il taglio della torta celebrativa offerta ai passeggeri in partenza: alla cerimonia organizzata dalla compagnia aerea e dall’Aeroporto di Torino è intervento anche il Console Onorario della Repubblica di Polonia a Torino.  Il nuovo volo che collega Torino con la città nel sud della Polonia è operato con frequenza trisettimanale – ogni mercoledì, venerdì e domenica – con il seguente orario:

TORINO –  CRACOVIA                                               
PARTENZA: 12:20                                                       
ARRIVO: 14:20 
                                                          
CRACOVIA – TORINO
PARTENZA: 15:05
ARRIVO: 17:05

Cracovia è una perfetta meta city break per i turisti piemontesi: l’ex capitale del Paese è oggi un importante polo culturale, artistico e universitario. Il centro storico della città è inserito tra i luoghi patrimonio UNESCO dal 1978 e il Museo nazionale di Cracovia custodisce il celebre dipinto di Leonardo da Vinci “La Dama con l’ermellino”. Fino a fine febbraio il Museo storico della città di Cracovia ospita la mostra-concorso dedicata ai presepi di Cracovia: opere d’arte uniche, realizzate da artisti e artigiani che conservano e tramandano questa antica tradizione. Inoltre, la città è stata nominata Capitale Europea della Cultura Gastronomica 2019.Oltre ad essere utile al traffico business con interessi nella zona, il volo è anche un comodo collegamento per gli sciatori che dalla Polonia desiderano di raggiungere le montagne olimpiche per le loro vacanze sulla neve.Inoltre dal 15 dicembre è nuovamente operativo il collegamento diretto con Iasi in Romania, verso cui si potrà volare ogni mercoledì e sabato per tutta la stagione invernale.

In occasione delle festività natalizie, Blue Air faciliterà gli spostamenti:
– nord-sud nella Penisola con il collegamento diretto Torino-Reggio Calabria, operato il lunedì e il venerdì dal 17 dicembre al 14 gennaio;
– da e per il Regno Unito aggiungendo dal 18 dicembre al 22 gennaio una frequenza il martedì al collegamento Torino-Londra Luton, operato tutto l’anno anche ogni giovedì, venerdì e domenica.

Infine, dal 19 gennaio sarà operativo ogni sabato il collegamento diretto Torino-Stoccolma.
Dalla base di Torino Blue Air serve, nella stagione invernale, voli diretti verso 17 destinazioni, collegando la città con 8 paesi europei e 6 regioni italiane: oltre alle mete citate, è possibile infatti volare anche verso le destinazioni internazionali Lisbona, Parigi, Siviglia e Stoccarda, oltre a Bacau e Bucarest in Romania e in Italia verso Alghero, Catania, Bari, Lamezia Terme, Napoli e Pescara.
Tutti i voli sono prenotabili  attraverso tutti i canali di vendita Blue Air sul sito internet blueairweb.com, tramite il call center al numero 06 48771355 e in tutte le agenzie di viaggio partner di Blue Air. Le tariffe includono sempre lo snack a bordo ed il bagaglio a mano di 10 kg. Il check-in on-line o in aeroporto è gratuito.

Il Teatro Regio a Porte Aperte

Musica, laboratori, percorsi guidati

Sabato 15 dicembre dalle ore 10 alle ore 17 il Regio apre le porte a tutti. Sarà possibile visitare il teatro, partecipare alle prove della Filarmonica Teatro Regio Torino, curiosare nei laboratori-gioco per bambini , seguire concerti di artisti del Coro del Teatro Regio,  visitare la sartoria e la sala ballo. Un’occasione da non perdere per trascorrere una giornata in Teatro insieme ai lavoratori e agli artisti che al Regio vivono ogni giorno.  I lavoratori del Teatro Regio, secondo una modalità che ha già avuto molto successo in passato, dedicano una giornata al pubblico, aprendo gratuitamente le porte del Teatro e invitando tutta la cittadinanza a conoscere più da vicino come si lavora in un grande teatro d’opera.Visite guidate, concerti, prove aperte, laboratori e moltissime iniziative e sorprese per grandi e piccini in programma per tutta la giornata: tra queste, la possibilità di farsi fotografare con dei costumi da favola.

 

(foto: il Torinese)

 

Le donazioni di Satispay e Fondazione Telethon

Il 15, 16 dicembre e in molte piazze di tutte le province del Piemonte anche il 22, al via la collaborazione tra Satispay e Fondazione Telethon in occasione del lancio del nuovo servizio “Donazioni”. Centinaia le Piazze della regione, dove si potrà donare utilizzando anche questo nuovo potente strumento di raccolta fondi, messo a disposizione del Terzo Settore dalla giovane impresa italiana.  Come per tutti i servizi di Satispay, anche “Donazioni” si caratterizza per l’estrema semplicità: cliccando sul bottone dall’app si potrà decidere quanto devolvere alla causa di Telethon digitando l’importo e selezionando invia. Pochi veloci gesti che potranno essere compiuti da casa in qualsiasi momento, ma anche in oltre 3.000 piazze in tutta Italia sabato 15, domenica 16 e sabato 22 dicembre quando i volontari di Fondazione Telethon e UILDM, e di Avis volontari sangue, Anffas e UNPLI distribuiranno i Cuori di cioccolato come ringraziamento per una donazione minima di 12 euro. Chi ancora non è parte della community di Satispay, può contribuire in un altro modo: per ogni nuovo membro che sottoscriverà il servizio utilizzando il codice promozionale TELETHON , Satispay donerà alla Fondazione 5€ , in aggiunta al bonus che come sempre riceverà anche l’iscritto.