La Fondazione del quotidiano CronacaQui, “Quarto Potere” ha consegnato, ieri in municipio a Torino i premi a coloro che nel 2019 a Torino e in Piemonte si sono distinti per l’impegno particolare nel “diffondere i principi della libera informazione nelle sue diverse articolazioni” in riferimento ai suoi valori, alla diffusione delle notizie sul territorio piemontese, all’analisi dell’evoluzione dei fenomeni socioculturali, alla storia e alla tutela del patrimonio storico, alla divulgazione della cultura e dell’arte: il giornalismo come «cane da guardia del potere», scriveva Indro Montanelli. Sono stati insigniti: Pier Franco Quaglieni, Roberto De Masi, Alberto Sinigaglia, Stefano Gribaldo, Patrizia Polliotto, Giancarlo Bonzo.
Le prime immagini del 37° TFF
Organizzazione e dis/organizzazione, due parole su cui riflettere. Ne va dell’onore del TFF che continua a richiamare pubblico, a riempire le sale, a raccogliere proseliti. La pioggia di questo fine settimana certo non ha aiutato, ti ha fatto vedere con un occhio ancora più grigio ogni cosa, ha un po’ deturpato interesse e divertimento: ma certamente le lunghe code per i primi biglietti negli unici due gazebo della città, il dover sostare per qualcuno, in attesa di questo o quel film, all’aperto, sotto gli scrosci, mentre i più che affabili volontari ti invitano a raggrupparti di qua o di là per non cadere improvvisamente in bocca al tram che transiterà davanti agli ingressi del Reposi o mentre tu rischi di vederti infilare in un occhio una stecca d’ombrello, le proiezioni come ogni anno insufficienti per alcuni titoli, il rischio di sopportare simili code per poi sentirti rifiutare un accredito o un biglietto azzurro, per cui hai in precedenza sborsato denaro, causa la mancanza di sufficienti posti in sala. C’è di peggio al mondo, lo capiamo benissimo, ma per lavoro o per spontanea partecipazione vorremmo che in questi giorni la macchina del festival fosse oliata a dovere. Ripensata a priori e più a fondo da chi ne ha il dovere. Se è vero, come è candidamente vero, che il TFF continua a crescere, sarà più che necessario rivedere ogni luogo d’incontro, ogni proiezione, ogni tempistica (inutile appiccicare con brevissimi intervalli film a film, con i rischi di partecipazione che questo comporta) dell’intera ragnatela di titoli quotidiana. Altrimenti in qualcuno, come è successo in questi giorni, si insinuano la stanchezza e la rabbia per tutto il tempo speso male.
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Per quanto riguarda il concorso ufficiale, ci sarà tempo di fare chiacchierate o approfondire quanto ci viene offerto sulla famiglia e il suo dilaniarsi, la coppia, le aspirazioni di una gioventù già disgregata, gli amori e gli affanni, la solitudine e la ricerca di nuove relazioni, le speranze che di tanto in tanto s’affacciano, i sogni più candidi o strambi. Dal Cile, opera prima del giovane Jorge Riquelme Serrano, è arrivato il debole Algunas bestias, la riunione di sei esseri appartenenti allo stesso nucleo familiare e a tre generazioni diverse, i due nonni, il padre e la madre, i due figli. Una riunione di cui i primi sono all’oscuro, lo scopo inventato dalla figlia e dal genero è quello di spillare un po’ di quattrini per dare il via ad un’operazione commerciale all’interno di quell’isola, un paradiso già di loro proprietà. I rapporti non eccellono e la convivenza non farà nulla per farli migliorare, la nonna ancora in fregola cercherà rapide liaison con il timido aiutante o cercherà di sbranare la nipote che s’è appropriata del suo rossetto, il padre troverà protezione nell’alcol, la nipote diverrà la preda notturna di un nonno che da troppo tempo non vede un giovane corpo femminile. Poi risalgono sulla barca che li ha portati là e se ne ritornano in silenzio alle loro case. Estremo, tutto alloggiato dalle parti della sgradevolezza, urlato per gran parte, inutilmente, vorrebbe avere la pretesa di analizzare senza se e senza ma i sei caratteri: al contrario non approda a nulla, distrugge quel poco che si ritrova tra le mani, tutto con momenti lunghi e ripetitivi.
Anche Le rêve de Noura della belga/tunisina Hinde Boujemaa non soddisfa appieno, forse abbiamo già visto troppe volte la storia della donna musulmana che, il marito in carcere (e all’uscita non aspira certo a mutare d’abitudini), continua ad allevare i suoi figli, tenta di rifarsi una vita con un altro uomo, chiede l’aiuto dei servizi sociali e di avvocati per il divorzio, per non essere incriminata e farsi cinque anni di carcere come adultera. Sopporta a testa alta l’aggressività dell’uomo, lo riaccoglie in casa, vive nel suo dramma, si trova a confrontarsi con gli atteggiamenti sbagliati dell’altro uomo. Il film è percorso da sensazioni, da attimi che raramente prendono corpo come di rado la protagonista ha la forza per esprimere la lotta di ogni giorno. Al contrario, il buffo viso, gli abiti maschili di una taglia più grande che indossa, l’arruffato groviglio di capelli, le movenze scomposte, tutto ci spinge a ricordare (e la giuria della Comencini farà la stessa cosa?) la prova di Roberta Colindrez al centro di Ms. White Light dello statunitense Paul Shoulberg, perfetto sceneggiatore e regista.
Parlare della morte, accompagnare passo dopo passo quanti la stanno affrontando, malati terminali arrivati agli ultimi attimi, questo è il lavoro di Lex con suo padre Gary, a capo entrambi di una sbiadita agenzia. Un lavoro che svolge bene, con le parole appropriate, un incontro pieno di buoni sentimenti con chi soffre: non così con quanti l’avvicinano nel mondo esterno, difficoltà di rapportarsi di fronte ad ogni incomprensione. Le cose sono destinate a cambiare allorché è Valerie, sul letto di morte e con la morfina che tenta di annullarle i dolori, ancora con tutta la voglia di farsi beffe di quell’ultimo appuntamento, a ingaggiarla, a cercare un po’ di giorni ancora con qualche brandello d’allegria, in sua compagnia come in quella del giovane Spencer. Lex dovrà fare i conti anche con il proprio passato, con le ragioni che le hanno fatto amare quel suo lavoro. Un’opera leggera e umanamente profonda al tempo stesso, dove i sorrisi e la disperazione sono la vita stessa, un’opera che poteva con brutte conseguenze virare verso il drammatico soltanto ma che Shoulberg governa con destrezza, con l’intelligente alternanza dei colori bui e delle tante note buffe dell’esistenza di Lex.
Elio Rabbione
Nelle immagini, nell’ordine, scene tratte da “Algunas Bestias”, “Le rêve de Noura” e “Ms. White Light”
Rock Jazz e dintorni
Lunedì. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono i Munich Supercrew. Al Pala Alpitour arriva Elisa. Alla Piola di Borgiallo suonano i Tail Gators.
Martedì. Alla tigelleria Da Emilia è di scena il duo canadeseBooty EP. Replica al teatro Colosseo del tributo della PFM a De Andrè.
Mercoledì. Al Blah Blah si esibisce Matt Elliott. All’Hiroshima Mon Amour è di scena il cantautore Giovanni Truppi.
Giovedì. Allo Spazio 211 si esibisce la vocalist Hannah Williams affiancata dagli Affirmation. Al Circolo della Musica di Rivoli suonano i Giardini di Mirò affiancati dal californiano Robin Proper-Sheppard, leader dei Sophia.
Venerdì. All’Hiroshima Mon Amour concerto anniversario per i Fratelli di Soledad, per i loro trentanni di attività. La “sacerdotessa” del rock Patty Smith si esibisce alla Collegiata di San Gaudenzio a Varallo Sesia. Al Folk Club è di scena il duo Forni-Graziano. Al circolo Arci Sud si esibiscono i Franti MM. All’Off Topic suonano i Uochi Toki. Al Blah Blah prima di 2 serate consecutive con l’esibizione dei New Adventures In Lo Fi Lenin! e Flatmates 205, alfieri dell’etichetta discografica locale Scatti Vorticosi. Al Magazzino sul Po suonano gli Arto.
Sabato. Al Folk Club flamenco con i danzatori La Pinona e La Sesi con la cantante Mercedes Cortes e il chitarrista Jordi Flores. Al Blah Blah per l’etichetta Scatti Verticosi suonano i Mot Low , ONDC e Endorfine. Al Jazz Club si esibisce il trio del pianista Ermanno Novali mentre all’Amen Loft è di scena il sassofonista Gianni Denitto. Allo Spazio 211 si esibisce Wrongonyou.
Domenica. Al Jazz Club per la festa di compleanno di Tom Waits, è di scena Federico Sirianni. Al Colosseo suona il violinista armeno Ari Malakian.
Pier Luigi Fuggetta
A poco più di un anno dalla riapertura della Cappella della Sindone, venerdì 22 novembre i Musei Reali festeggiano con l’intera cittadinanza il riconoscimento European Heritage Award/Premio Europa Nostra 2019, ricevuto a Parigi il 29 ottobre scorso per i lavori di recupero della Cappella di Guarino Guarini nella categoria Conservazione. Il premio è indetto dalla Commissione Europea e da Europa Nostra, importante rete per il patrimonio che ogni anno celebra e promuove le eccellenze culturali.
L’illuminazione scenografica della Cupola ha segnatol’inizio delle celebrazioni pubbliche. Dalle 19.30 alle 22.30, Palazzo Reale, Armeria e il capolavoro di Guarino Guarini sono state visitabili gratuitamente: un modo per festeggiare insieme l’eccezionalità di questo luogo.
L’apertura serale straordinaria e gratuita è stata preceduta dalla cerimonia di consegna del premio, esclusivamente su invito, con interventi di Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali, Chiara Appendino, Sindaca della Città di Torino, Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte, Don Roberto Gottardo, Presidente della Commissione Diocesana Sindone. Per la Commissione Europea presenzieranno Luca Jahier, Presidente del Comitato economico e sociale europeo, Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza in Italia, Ufficio regionale di Milano e, per Europa Nostra, il Segretario Generale Sneška Quaedvlieg-Mihailović e Rossana Bettinelli, Membro del comitato esecutivo. Saranno presenti anche i diversi sostenitori del restauro: Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia di San Paolo, Adriana Acutis, Presidente della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Lodovico Passerin d’Entrèves, Presidente della Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi, Giuseppe Bergesio, Amministratore delegato IREN ENERGIA e Giorgio Lodi, Presidente di Performance in Lighting.
Al termine della cerimonia, l’associazione Le Dimore del Quartetto, vincitrice dell’European Heritage Award per la categoria Educazione, Formazione e Sensibilizzazione, ha eseguito musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy.
Domenica 24 novembre ultima giornata di Gourmet Food Festival a Lingotto Fiere. L’evento clou della giornata è senza dubbio l’appuntamento con lo chef Hiroto Akama, il Maestro Viaggiatore della Cucina Giapponese che da alcuni anni gira tutto il mondo per insegnarla. Alle ore 16.30 il Maestro illustra i sapori, colori e profumi della cucina giapponese utilizzando i prodotti tradizionali di Wakayama, regione del Kansai definita “cuore spirituale” del Giappone; un viaggio nel raffinatissimo mondo della cucina giapponese, inserita tra i Patrimoni dell’Umanità Unesco. Hiroto Akama, formato alla prestigiosa scuola Tsuji di Osaka, si è affermato professionalmente ancora giovanissimo e oggi è Chef executive dell’Osakaya Iina Hotel di Wakayama; consulente Food della JAL, principale compagnia aerea giapponese; membro dell’AJCA, All Japan Cooks Association; sommelier affermato nel mondo del sakè ed esperto di cucina vegetariana.
Per la lezione a Gourmet Food Festival Akama si presenta con Masanori Tezuka, chef del Miyabi di Torino, Yukari Sato, sommelier del Ristorante del Circolo dei Lettori, e Sayaka Miyamoto, giornalista esperta di food. La lezione è introdotta da Daniela Patriarca, responsabile del progetto ICT – Italian Culinary Tradition, mentre Costantino Tomopoulos, socio fondatore ICT, spiega al pubblico la lavorazione della salsa di soia, nata proprio nella regione di Wakayama e prodotta a Yuasa Town dal XIII sec e offre il Mormaggio, un formaggio italiano affinato nel preziosissimo Moromi, un derivato della lavorazione della soia, presentato a Tokyo in occasione del Salone dei Formaggi italiani ICE 2019.
Si svolge sempre domenica 24 anche la quarta edizione italiana della Tea Masters Cup, competizione che coinvolge i professionisti e gli appassionati nella prova di Tea Mixology. I concorrenti sono chiamati a creare e presentare a una giuria di esperti cocktail, alcolici o analcolici, usando il tè come ingrediente principale. Il vincitore volerà in Asia a rappresentare l’Italia alla finale mondiale.
EVENTI, WORKSHOP, DEGUSTAZIONI
L’ultima giornata di Gourmet prosegue con numerosissimi appuntamenti tra showcooking, degustazioni e workshop. Slowfood propone due appuntamenti: alle 13 Salento soul food: iodio, mare, profumi intensi, un focus sui sapori della cucina di mare salentina con Gigi Megliola; alle 15.00 Beppe Gallina, della omonima pescheria-ristorante di Porta Palazzo, mostra come trattare le acciughe al meglio, preservandone anche l’aspetto, raccontando le migliori interpretazioni in cucina, nell’incontro La salagione delle acciughe, dalla produzione al piatto.
Pizza e pasta protagoniste
Alle 10.30 il pubblico può scoprire con Salvatore Santucci i mille utilizzi dell’impasto della Vera Pizza Napoletana, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità; l’istruttore guida i partecipanti nella creazione di una cena completa con un impasto Verace e pochi altri semplici ingredienti.
Due gli appuntamenti con CNA Agroalimentare Torino e Piemonte; alle 11 un laboratorio sulla pasta fresca piemontese, in cui gli artigiani aiutano il pubblico a impastare la sfoglia dalla quale partire per creare la pasta fresca della tradizione piemontese; alle 12.30 si va invece Alla scoperta della pasta ripiena.
Cultura brassicola: appuntamenti con Teo Musso e con le birre di Natale.
Ancora spazio alla cultura brassicola, grazie all’associazione My Personal Beer Corner, con l’obiettivo di far crescere attenzione, conoscenza e consapevolezza del prodotto al grande pubblico. Grande appuntamento alle 17 con Teo Musso di Baladin per scoprire il percorso della birra “dalla terra al bicchiere”. L’occasione permette di approfondire il tema delle materie prime e di degustare la Nazionale Luppolo Fresco 2019. A seguire, alle ore 19 viene presentata la guida Atlante dei Birrifici Italiani, (Libreria Geografica Ed.) con la partecipazione degli autori D. Bertinotti e A. Camaschella. Incontro con degustazione. Alle 15 invece una degustazione guidata dedicata alle birre di Natale, per accompagnare il pubblico alla scoperta delle produzioni brassicole realizzate per le festività dai birrifici presenti nel Beer Corner.
Mixology: vertical tasting con Martini e cocktail “casalinghi” con Mirko Turconi
Alle ore 12.30 e alle 16 Davide Colombo, brand ambassador Martini, presenta al pubblico la Vertical Tasting, un viaggio nel tempo per scoprire tutta la gamma di Vermouth Martini. Un tasting finale con un food pairing dedicato conclude la prima parte dell’educational, a cui segue la Vermouth Class, una lezione in cui i partecipanti si mettono alla prova nel ricercare l’equilibrio tra le note aromatiche necessarie a creare il Vermouth. Per concludere, gli ospiti diventano barman per un giorno, con la dimostrazione della Martini Cocktail Experience
Cocktail tra i fornelli è invece l’appuntamento con Mirko Turconi in programma alle 17.30. Con l’utilizzo di alcune semplici regole e strumenti presenti in ogni cucina casalinga, i partecipanti possono imparare a preparare un cocktail di benvenuto che possa stupire per gli ospiti in qualsiasi occasione.
I formaggi di montagna
Il mondo del formaggio, dal foraggio al latte e dal latte ai formaggi, è protagonista alle 12.30 di un laboratorio teorico-degustativo, con degustazioni di materie prime e una selezione dei formaggi più rappresentativi della Val di Susa. Laboratorio a cura della critica enogastronomica Paola Gula, presenta Marco Fedele.
Agri Brunch con CIA e Camera di Commercio
Alle ore 11 in Sala Calice si parla di “agri-brunch” con i prodotti dell’azienda agricola Terre Sparse, nell’ambito del progetto “Dal banco alla dispensa: la filiera corta si conserva!”, realizzato da CIA in collaborazione con la Camera di commercio di Torino. Durante l’incontro si riprendono i segreti dei nonni per la conservazione dei prodotti e il concetto di dispensa: prendere i prodotti della natura e “chiuderli in un barattolo” per ritrovare più tardi, nella propria dispensa, i profumi dell’orto, i colori dell’estate, il sapore delle verdure maturate al solleone. Al pubblico viene offerta una degustazione dei trasformati di frutta e verdura lavorati in maniera totalmente manuale. Le degustazioni sono gratuite previa prenotazione.
Gourmet Food Festival – II edizione
22-24 NOVEMBRE 2019
Orari
domenica 24: h. 10-20
PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO
Via Nizza 294, Torino
Ingresso 5 euro
Inaugurate le aree edutainment sul tema del volo e dello spazio
Debuttano i nuovi spazi tematici dedicati alla storia del volo
e alla scoperta dello spazio, realizzati in collaborazione
con Leonardo e Thales Alenia Space in Italia,
due grandi realtà industriali fortemente radicate sul territorio piemontese
Caselle Torinese,22 novembre 2019 – L’Aeroporto di Torino dà il benvenuto ai passeggeri e ai
visitatori con un rinnovato Livello Superiore Partenze. Torino Airport ha inaugurato oggi le
nuove aree dedicate all’edutainment sulla storia del volo e alla scoperta dello spazio, allestite in
collaborazione con Leonardo e Thales Alenia Space in Italia.
Un progetto che rafforza il legame dell’Aeroporto di Torino con il territorio su cui lo scalo
insiste, caratterizzato dalla presenza decennale di grandi industrie del settore aeronautico e
aerospaziale.
I nuovi spazi si integrano in un ambiente totalmente riqualificato, che comprende una rinnovata
offerta della Food Court.
Il progetto edutainment: l’intrattenimento e il legame con il territorio
Lo sviluppo tecnologico, le tecniche di produzione, e le capacità ingegneristiche della Torino
aeronautica e aerospaziale rappresentano da sempre un valore del territorio, che ha saputo
ospitare un’industria che ha segnato con il suo impatto economico, culturale e sociale la storia
dell’ultimo secolo della città.
Gli stabilimenti di Leonardo, inoltre, sono collocati nel sedime aeroportuale, così come gli
hangar che ospitano i mezzi aerei, che regolarmente utilizzano lo scalo di Torino Airport per le
operazioni e per i test di volo.
Dall’Aeroporto di Torino non è raro – come accaduto poche settimane fa con la presenza sulla
pista del cargo Antonov 124 – assistere al caricamento di satelliti o di mezzi spaziali che sono
stati prodotti e assemblati negli stabilimenti di Thales Alenia Space di Torino.
Sono due le aree di edutainment allestite in collaborazione con Leonardo e Thales Alenia Space
in Italia nel rinnovato Livello Superiore Partenze.
La prima area è dedicata alla storia del volo, con un visual che introduce il passeggero a
ripercorrere gli ultimi 100 anni di storia dell’aviazione.
Questo ambiente presenta 10 modellini di aeromobili scelti dalla collezione della Divisione
Velivoli di Leonardo, realizzati artigianalmente, con cui i visitatori possono interagire
attraverso dispositivi smart: grazie alla tecnologia augmented reality, il device consente una full
immersion per scoprire dettagli e curiosità sugli aeromobili esposti.
Nella seconda, interamente dedicata alla scoperta dello spazio, un maxischermo da 86’’
posizionato su una superficie che richiama il suolo marziano, arricchita da un modellino in
scala del Rover e del satellite che fanno parte della missione ExoMars 2020, consentono ai
visitatori di scoprirne i dettagli.
Attraverso un videogioco, realizzato appositamente per l’allestimento di Torino Airport e
accessibile in contemporanea fino a tre giocatori, i visitatori possono guidare il Rover alla
ricerca di forme di vita sul Pianeta Rosso. L’obiettivo della missione su Marte è prelevare
campioni di terreno entro il tempo di durata della batteria del Rover, alimentata ad energia
solare, e inviarne i dati in analisi sulla Terra. Venite a scoprire come finisce!
A Torino sarà possibile rivivere quel sentimento di nostalgia per la Belle Époque, un’epoca che rappresentò un grande periodo di fioritura anche per il mondo dell’Alta Moda, un’epoca di creatività che si potrà respirare ancora oggi.
Sabato 23 novembre si svolgerà Il “Premio Alta Moda” HOAS History of a style nella splendida cornice del Palazzo della Luce in via Bertola, alla scoperta dellʼeccellenza del Made in Italy.
L’edificio che fu progettato nel 1915 dall’architetto Carlo Angelo Ceresa, storica sede dell’Enel, costruito per celebrare il progresso e il benessere della Belle Époque. La maestosità della facciata custodisce al suo interno eleganti atri e immensi saloni al piano nobile.
La grande sala, originaria scenografia per le celebrazioni pubbliche e private, preceduta da un maestoso scalone marmoreo, piena testimonianza dell’architettura neobarocca, è dominata da una slanciata volta a cassettoni con rosoni in stucco.
La FashionT, nella persona di Domenico Barbano, ideatore e fondatore di HOAS, ha dato il via alla programmazione di HOAS Seconda Edizione e al “Premio Alta Moda”, Prima Edizione.
Una kermesse di moda, cultura, spettacolo e stile nella capitale sabauda, secondo un nuovo modo di ripensare alla comunicazione della moda.
Domenico Barbano si era così espresso alla prima edizione: “Rivoluzioniamo un concetto che esiste ma viene visto in modo completamente diverso, per far sì che chiunque entri in questa manifestazione capisca cos’è un abito. Non è quello che uno guarda in vetrina, ma ha una storia, un percorso, una fantasia, una creatività e l’abbiamo voluto inserire in una forma diversa in Hoas, che è la storia del fashion, dello stile, da cui nasce tutto”.
Visto il grande successo della prima edizione, e la massiccia richiesta di partecipazione da parte di numerosi Stilisti/Fashion Designer da tutta Italia, è stato ideato il “Premio Alta Moda HOAS” con il fine di dare l’opportunità di accedere ad HOAS2.
Anche i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche parteciperanno a questa serata di Gala, ad inviti.
Sarà condotta da Massimiliano Rapetti e Luca Graziani di Poltronissima, affiancati dalla splendida Arianna Roselli, neo attrice .
I primi quattro stilisti prescelti, Robu, Margaryta Prykydyeva, Bruna Couture e Pamella Barroso, presenteranno le loro collezioni ad un vasto pubblico composto da personaggi dello spettacolo, addetti ai lavori e clienti.
La serata sarà all’insegna della Fashion Show ma anche Spettacolo, Arte, Design e Divertimento; allieteranno l’evento artisti del Circo Orfei.
Il Make Up sarà curato come sempre da Partner Maison di Pablo di Gil Cagnè e le Acconciature saranno affidate a Buongiovanni Parrucchieri .
HOAS Seconda Edizione vedrà anche affiancare l’eccellenza del FOOD, anch’esso tassativamente Italiano.
Saranno presenti in giuria giornalisti e direttori dell’Editoria Moda.
HOAS – History Of A Style non solo Alta Moda ma Stile, Eleganza, Qualità, Eccellenze è l’Evento che mancava a Torino. Ringraziamenti vanno per la collaborazione e per il sostegno alla FashionT – “Premio Alta Moda” HOAS.
Vito Piepoli
Più di cento ragazzi hanno preso parte in Consiglio regionale all’incontro di preparazione al tradizionale concorso “Diventiamo cittadini europei. Per un’Europa più unita, più democratica e più solidale”, bandito dal Consiglio regionale tramite la Consulta regionale europea in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e il Parlamento europeo.
Quello di oggi è il terzo appuntamento torinese rivolto agli studenti delle scuole superiori – in contemporanea con la conferenza all’istituto Arimondi Eula di Savigliano (CN) -, tenuto dal professore Giuseppe Porro dell’Università degli Studi di Torino, a cui ha portato il saluto il consigliere delegato alla Consulta Michele Mosca: “Il concorso è un’ottima occasione per voi ragazzi di confrontarvi con la più alta istituzione di cui il nostro Paese fa parte. Sfruttatela al meglio, apprendendo il più possibile da queste interessanti conferenze e affrontando poi i temi proposti con serietà e correttezza”.
“Su quello ambientale vi invito ad andare oltre gli stereotipi – ha aggiunto – pensando in un’ottica davvero ecologista, mentre il tema sugli scambi economici tra Paesi europei ed extra-europei richiede a mio avviso una riflessione sul trattamento che l’Unione deve riservare in modo uguale a tutti i Paesi membri, garantendo le stesse possibilità di competere con altre realtà e mettendoli al riparo dalla concorrenza sleale che può danneggiare interi settori produttivi. Vi porto ad esempio Biella, da sempre capitale mondiale del tessile, che ha subito la concorrenza cinese con gravi ripercussioni per i marchi storici e per tutto l’indotto. Ecco allora che l’obiettivo è conoscere il funzionamento dell’Unione, perché solo in questo modo saremo in grado di cambiarla e migliorarla”.
Il concorso, che ha l’obiettivo di formare le giovani generazioni alla cittadinanza europea, consiste appunto nella svolgimento di un elaborato: quest’anno la scelta della commissione di esperti è caduta sulla salvaguardia dell’ambiente, questione molto sentita dai giovani, e sugli scambi internazionali e le azioni che l’Unione europea può mettere in atto per favorirli.
I temi dovranno essere inviati al Consiglio regionale, come indicato nel bando, entro il 14 febbraio 2020.
La tradizionale Marcia dei Bambini, che ogni anno il 20 novembre sfila per le vie del centro di Torino, quest’anno assume un significato particolare per la ricorrenza dei 30 anni dalla Convenzione Onu per i Diritti dell’Infanzia. La manifestazione è organizzata dal Comitato Provinciale di Torino per l’UNICEF, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico territoriale di Torino, con la partecipazione decine di bambine, bambini, ragazze, ragazzi, docenti e famiglie delle scuole pubbliche e private del territorio.
La Marcia dei Bambini si è fermata questa mattina anche davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, dove i piccoli hanno incontrato il presidente Stefano Allasia, il Consigliere Segretario Gianluca Gavazza e la consigliera Sara Zambaia.
“Ritengo particolarmente significativa questa iniziativa che vuole essere l’occasione per richiamare l’attenzione sui diritti dell’infanzia – ha sottolineato il presidente Stefano Allasia incontrando i bambini – perché solo mettendo al centro i diritti dei più piccoli sarà possibile lasciare un mondo migliore alle generazioni che verranno. Questa giornata è dedicata a tutti quei bambini che in modi differenti, per cause diverse e in luoghi diversi, si trovano ad avere in comune l’impossibilità di vivere la loro infanzia. Tutti siamo stati bambini e tutti noi condividiamo il desiderio per il benessere dei nostri figli che è sempre stato e continuerà ad essere la principale aspirazione dell’umanità”.
A testimonianza di questa importante ricorrenza Poste Italiane ha predisposto un annullo filatelico dedicato ai 30 anni della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza che, nella mattinata, è disponibile in una apposito ufficio temporaneo allestito da Poste Italiane nell’atrio di Palazzo Lascaris.
Gianni Oliva, storico, laureato in Lettere all’Università di Torino, dopo aver insegnato in varie sedi, è stato Preside di diversi Istituti superiori tra i quali i Licei classici “d’Azeglio” ed “Alfieri” di Torino. E’ stato Assessore alla cultura della Regione Piemonte. Collaboratore di quotidiani e riviste, ha pubblicato moltissimi libri fra i quali il coraggioso “Foibe”, che per primo ha fatto conoscere in modo documentato e rigorosamente storiografico agli italiani il dramma delle foibe e dell’esodo dei giuliano – dalmati. Si e ‘ anche dedicato alla storia militare ed ha insegnato alla Scuola di Applicazione di Torino. Si è occupato di storia della Resistenza ed scritto su figure di Casa Savoia come Umberto II e il Duca d’ Aosta .Ha orientato in questi ultimi anni la sua produzione storiografica al fenomeno del terrorismo e delle stragi degli anni 70 del secolo scorso. Nella motivazione del Premio si fa riferimento al “libero impegno storiografico” di Oliva che “ha sempre affrontato temi scomodi e controcorrente con coraggio e indipendenza di giudizio nel solco della tradizione dei grandi storici da Pieri a Luraghi “.