Cosa succede in città- Pagina 372

La Vigna della Regina di Torino protagonista su “Forbes”

Forbes, la prestigiosa rivista americana di economia e attualità, ha dedicato, nell’edizione online, un ampio articolo alla Vigna della Regina di Torino e alla Rete delle vigne urbane

(  https://www.forbes.com/sites/catherinesabino/2020/07/16/what-you-should-know-about-italys-rare-and-surprising-vineyards/#a5299203d96b). 

All’interno della sezione Lifestyle, Forbes presenta la Vigna della Regina, e l’adiacente ViIla della Regina, come un gioiello italiano sorprendente e tutto da scoprire. Ne racconta la storia lunga 400 anni, con una particolare attenzione al grande lavoro effettuato dall’azienda vitivinicola Balbiano per ridarle nuova vita e riportarla all’antico splendore, e ne descrive la bellezza, consigliandola come meta turistica da non perdere durante un viaggio in Italia.
L’articolo si conclude raccontando la neonata URBAN VINEYARDS ASSOCIATION, Rete delle vigne urbane istituita nel 2019 proprio a Torino grazie a un’idea di Luca Balbiano e che oggi coinvolge, oltre Vigna della Regina, anche Clos Montmartre di Parigi, la Republique des Canuts di Lione,  la Vigna di Leonardo di Milano, i Vigneti della Laguna di Venezia, San Francesco della Vigna di Venezia, i Vigneti Senarum Vinae di Siena, la Vigna del Gallo di Palermo, e che presto ne accoglierà altre.

Arte: un masterplan di cinquanta idee per portare Stupinigi in Europa

Realizzato con il cofinanziamento di Fondazione CRT e dei 6 Comuni dell’area per accedere ai fondi UE per 25 milioni di euro

 

Un masterplan di 50 idee per “portare” Stupinigi in Europa ed accedere ai fondi comunitari. Il documento è stato realizzato dall’agenzia di Sviluppo Lamoro, con il cofinanziamento della Fondazione CRT e dei sei Comuni del Protocollo di Valorizzazione di Stupinigi: Nichelino, Orbassano, Candiolo, Beinasco, None e Vinovo.

 

Dalla valorizzazione del turismo ecosostenibile alla promozione delle produzioni agricole agroalimentari per un distretto del cibo; dal recupero del patrimonio immobiliare (esedre, chiese, poderi e granai) alla realizzazione di un biciplan che crei un raccordo tra la rete ciclabile dell’area e le grandi “strade” come VENTO ed EuroVelo8; dal potenziamento del trasporto pubblico a percorsi museali e naturalistici inclusivi e di formazione per le fasce più fragili: il masterplan raccoglie progettualità in linea con le policy dei programmi comunitari per poter accedere ai fondi europei, per un importo atteso di circa 25 milioni di euro.

 

Azioni messe in campo da una vera e propria cabina di regia: Comuni, Ente Parco, Fondazione Ordine Mauriziano e imprenditori privati da tempo impegnati, anche grazie all’attività di coordinamento del Protocollo, nell’attivazione di strategie di valorizzazione turistica, ambientale e produttiva dell’area.

 

Il Sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo afferma: “Il lavoro che da anni stiamo portando avanti per rendere Stupinigi il nuovo motore di sviluppo dell’Area Metropolitana è stato finalmente compreso: prova ne è l’attenzione che ci ha promesso la Regione Piemonte con forti investimenti nella futura programmazione europea. Noi siamo pronti, e con la nuova struttura tecnica e il supporto di Fondazione CRT, stiamo offrendo al nostro Distretto una grande opportunità di crescita”.

 

“La nostra grande esperienza nella progettazione europea e nella gestione di bandi di finanziamento – spiega Umberto Fava dell’Agenzia Lamoro – sarà messa a disposizione di questo territorio, che ha enormi potenzialità e sta per fare un salto di qualità dotandosi di un sistema di governance moderno, snello ed efficace”.

 

“Facciamo un nuovo, importante passo in avanti per la valorizzazione di Stupinigi, che rappresenta un bene universale e un volano per lo sviluppo del territorio – dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Nel suo duplice ruolo di co-regista al fianco delle istituzioni elettive e di ‘tessitrice’ di reti tra enti diversi tra loro, Fondazione CRT ha contribuito alla definizione del masterplan strategico per il futuro dell’area, perché solo la messa a sistema di tutte le idee e un efficace lavoro di squadra possono dare lo sprint necessario per accedere alle risorse e alle potenzialità offerte dall’Europa”.
Ora il “testimone” passa alla Regione Piemonte, cui il masterplan verrà presentato nelle prossime settimane.

La nuova Ztl si pagherà a consumo per transito e sosta

Nella nuova ztl le tariffe saranno a consumo. Le telecamere controlleranno ingresso e uscita e si pagherà  successivamente online anche solo per attraversarla.

Quindi un costo per il transito e la sosta. Questo il progetto delle futura Ztl nel 2021 a Torino annunciato dalla sindaca Chiara Appendino e dall’assessora alla Mobilità Maria Lapietra.

Sarà a gestione diretta del Comune, con un investimento di 1,5 mln di euro e inizierà con una fase di sperimentazione nelle zona di piazza Vittorio per le ore serali, quelle che presentano i maggiori i picchi di traffico.

Film Commission compie 20 anni e guarda al futuro

Vent’anni fa, il 20 luglio del 2000, veniva siglato l’atto costitutivo di Film Commission Torino Piemonte, operativa dal settembre successivo e prima in Italia a strutturare un vero e proprio modello di successo riproposto poi via via da tutte le regioni.

Nel week-end che precede il 20 luglio, a vent’anni esatti da quella data che coincide con l’apertura del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana – altra fondamentale operazione culturale e istituzionale che lanciò la città come un punto di riferimento nazionale e internazionale per l’audiovisivo – Torino accoglie una serie di iniziative che ruotano intorno al cinema. Protagoniste – insieme ad attività speciali all’interno della Mole – saranno proprio le arene cinematografiche che hanno inaugurato a inizio luglio 2020 con grandissimo successo.

Sia le arene cosiddette “piccole” (Cineteatro Monterosa e Portofranco SummerNight) che le due “grandi” (Cinema al Castello al Castello del Valentino, e Cinema a Palazzo nella Corte d’Onore di Palazzo Reale) hanno registrato il tutto esaurito nei primi giorni di programmazione, con l’Arena del Castello del Valentino che con ben 473 ingressi domenica 12 luglio ha ottenuto – come “sala” e come “arena” – il migliore risultato di presenze in Italia.

Nel corso delle ultime settimane Film Commission Torino Piemonte ha collaborato attivamente con le varie realtà coinvolte nella fase organizzativa e progettuale delle 4 arene e sarà presente per l’intera estate all’interno di ciascuna di esse grazie alla programmazione di molti film e film documentari realizzati con il proprio sostegno, oltre a due serate speciali legate all’iniziativa lanciata dal mensile Ciak “I film della nostra vita” (sabato 18 a “Cinema al Castello” e domenica 19 a “Cinema a Palazzo” proiezioni aperte al pubblico di “Perfetti Sconosciuti” e “Tempi Moderni”).

La ripresa della programmazione cinematografica in città va di pari passo con la ripartenza dei grandi set, bloccati durante l’emergenza sanitaria. Proprio in questi giorni, dopo la ripartenza il 18 giugno, proseguono infatti le riprese di “Sul più bello”, lungometraggio opera prima della regista piemontese Alice Filippi. Sono 5 le settimane di riprese che – a partire dal 18 giugno scorso e fino al prossimo 24 luglio – hanno impegnato sul set del teen dramedy prodotto da Eagle Pictures 46 professionisti locali, pari al 75% dell’intera troupe, a copertura di interi reparti: dal suono (Vito Martinelli e Gianluca Tamai – microfonista), alla scenografia (Francesca Bocca), ai costumi (Cristina Audisio), al trucco (Francesca Buffarello, Pablo Cabello), oltre alla Location manager Emanuela Minoli e al Direttore di produzione Mara Cereda. Interamente realizzato tra Torino e Venaria, “Sul più bello” ha utilizzato varie location del centro (ristoranti e supermercati), tra cui il Circolo Canottieri Armida e La Reggia di Venaria.

Sono inoltre 8 i progetti di film e serie TV attualmente in preparazione, le cui riprese avranno inizio tra fine luglio e settembre a cui si aggiungono diversi documentari, spot e vari format tv che stanno coinvolgendo location pubbliche e private della Città.

Secondo il Presidente di FCTP Paolo Damilano “l’anniversario della Fondazione coincide con forti e positivi segnali di riavvio, che ci proiettano con fiducia alla seconda parte dell’anno. Nei primi mesi del 2020 abbiamo avviato molti progetti per celebrare adeguatamente i vent’anni della nostra Film Commission e del Museo Nazionale del Cinema e stiamo lavorando con convinzione per proporre iniziative di vario genere per l’autunno. Il nostro coinvolgimento nelle arene estive rinsalda ulteriormente il legame con gli esercenti cittadini con i quali abbiamo proficuamente collaborato per portare in Città anteprime di importanti pellicole. Vorremmo continuare su questa strada, in vista di un evento che – a fine anno – possa chiudere il 2020 con una manifestazione che porti in Città i tanti registi, produttori, attori e professionisti che hanno contribuito a costruire la storia del cinema di casa nostra: vogliamo riproporre e raccontare venti anni di set, di presenza nei mercati e nelle rassegne internazionali, di crescita del tessuto produttivo locale che meritano di essere al meglio valorizzati, e rilanciare la nostra mission verso sfide sempre ambiziose.”

Mentre prepariamo la nostra presenza alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, stiamo lavorando all’organizzazione della terza edizione di TFI Torino Film Industry – Production Days, e, naturalmente, continuiamo la nostra azione nei confronti delle società di produzione nazionali e internazionali. Così Paolo Manera, Direttore di FCTP che aggiunge che “si concluderà tra pochissimo l’istruttoria del primo bando 2020 del Piemonte Film Tv Fund, il bando della Regione Piemonte a sostegno di lungometraggi, film e serie tv, che porterà nelle prossime settimane e poi nell’autunno tanti altri grandi set in Piemonte, procede il lavoro dei fondi messi a disposizione dalla nostra Fondazione, aumentati nel 2020 a 800.000 € tra Short, Doc e Development, che si aggiungono agli 1,5 milioni del Piemonte Film Tv Fund grazie ai Fondi Fesr. Furono 17 i progetti realizzati nel corso del 2000 con il sostegno della neonata Film Commission e sono stati 208 quelli del 2019: una crescita graduale e articolata resa possibile dal lavoro di squadra, dall’operato di tantissimi professionisti e dal concreto e costante supporto delle istituzioni locali che allora come oggi garantiscono la nostra attività”.

Senzatetto occupano villa con piscina sulla collina torinese

Li ha sorpresi il figlio del proprietario della villa in strada San Vito di Revigliasco. 

I due senza fissa dimora erano entrati nella lussuosa villa di tre piani con piscina, ubicata nella elegante collina torinese. Gli intrusi stavano preparando il pranzo e avevano allestito un bivacco. Nei loro confronti è scattata una denuncia alla polizia.

Le vetture di lusso sequestrate dalla Guardia di Finanza in mostra al Mauto

Ieri sono state consegnate al Museo dell’auto di Torino e presentate alla stampa   17 automobili che facevano parte di una pregiata collezione di auto d’epoca e di  lusso, sequestrate dalla Guardia di Finanza del I Gruppo Genova, nell’ambito dell’operazione “Rien ne va plus”.

In  accordo con la Procura della Repubblica di Genova ed il Museo dell’automobile, si vuole coniugare ì l’esigenza di una corretta conservazione e valorizzazione della collezione grazie alle specifiche competenze del Mauto e rendere disponibili i pezzi pregiati, riconducibili tuttavia ad attività illecite, che la Guardia di Finanza ha recuperato, a beneficio dell’erario e della collettività. Dall’inchiesta della Procura di Genova, è emerso come l’intera collezione fosse di Vittorio Zaniboni che commerciava auto di lusso e storiche ma aveva oltre quattro milioni e mezzo di euro di debiti con il fisco per un giro d’affari sommerso della vendita complessiva – tra il 2013 ed il 2018 – di 25 autovetture di grande valore:  Maserati, Lamborghini, Porsche, Bentley e 8 Ferrari, tra cui  anche il primo modello Ferrari ad uso stradale costruito nel 1948, la “166 inter”, venduta per 1 milione di dollari ad un collezionista statunitense.

Amiat, dopo l’emergenza procede la diffusione delle nuove ecoisole smart

Riparte in questi giorni la campagna informativa di Amiat Gruppo Iren per l’attivazione del nuovo sistema di raccolta differenziata ad accesso controllato tramite “Ecoisole Smart” nella porzione di territorio denominata “Le Spine”, che comprende parte della Circoscrizione IV, V, e VI.

A causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 e del conseguente lock down, l’attivazione di questa zona e la distribuzione delle tessere era stata fermata nel mese di marzo, quando era stato consegnato circa un terzo delle tessere elettroniche.

La ripartenza interesserà un totale di circa 17 mila torinesi residenti nell’area compresa tra piazza Baldissera, corso Venezia, via Fossata, via Cigna e corso Vigevano per la Circoscrizione VI, corso Principe Oddone, corso Umbria e corso Mortara per la circoscrizione IV e la zona compresa tra piazza Baldissera, corso Mortara, via Nole, corso Potenza, corso Toscana, via Verolengo, via Orvieto e via Stradella per la circoscrizione V.
Ricordiamo che il nuovo servizio costituisce il proseguimento del progetto sperimentale avviato a maggio 2019 in zona Lingotto Filadelfia e prevede, nello specifico, la sostituzione delle attuali attrezzature stradali con nuovi cassonetti “smart” utilizzabili solo dai residenti tramite una personale tessera elettronica. Si tratta di un altro tassello per incrementare sul territorio cittadino l’estensione della raccolta domiciliare con lo scopo di accrescere ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata della Città.
I nuovi contenitori collocati su suolo pubblico costituiscono le cosiddette ecoisole, ognuna composta da 5 nuovi cassonetti con accesso controllato per la raccolta del vetro e degli imballaggi in metallo, degli imballaggi in plastica, del rifiuto organico, della carta e del residuo non recuperabile.
In tutta l’area interessata verranno installate oltre 60 nuove ecoisole.
Per consentire ai residenti di familiarizzare gradualmente con il nuovo sistema, inoltre, nella fase di avvio del servizio, i cassonetti elettronici saranno mantenuti ad accesso libero, per poter conferire senza l’uso della tessera.
Dal 21 settembre, si procederà con la chiusura dei contenitori e si potrà accedere ai cassonetti solo tramite la propria Ecocard.
Come da consuetudine l’attivazione del servizio viaggerà parallelamente e in stretta correlazione con le attività di comunicazione collegate. Nei prossimi giorni, quindi, tutte le utenze interessate – domestiche, commerciali o produttive – che ancora non avevano ricevuto le tessere a casa, riceveranno nella cassetta postale, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, materiale informativo dedicato e due tessere elettroniche per ogni utenza.
Per tutti coloro che avevano già ricevuto le tessere, addetti Amiat affiggeranno comunque negli androni nuove locandine con giorni e orari aggiornati del punto info distributivo e con numero e indirizzo dell’ecoisola di riferimento.
Infine, per chiarire qualsiasi dubbio del cittadino e permettere agli utenti non trovati durante il passaggio porta a porta di ritirare tessere e starter kit, dal 15 luglio all’8 agosto e dal 26 agosto fino al 10 ottobre verrà attivato anche un punto info distributivo presso la sede Amiat di piazza del Ghirlandaio 42.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti si invita a visitare il sito www.amiat.it e a seguire la relativa pagina Facebook dedicata “Porta a Porta Torino: nuove attivazioni”.

Piste ciclabili: manutenzione per 200 mila euro

La Giunta Comunale ha approvato  un progetto per la manutenzione straordinaria delle piste ciclabili.

Gli interventi hanno come obiettivo il miglioramento del sistema della mobilità ciclabile attraverso la manutenzione straordinaria della pavimentazione, la riqualificazione di alcuni itinerari ciclabili che hanno presentato problematiche dal punto di vista della sicurezza, sia pedonale che ciclabile, ridefinendone la segnaletica e le tipologie, e anche la realizzazione di nuovi tratti per il completamento della rete esistente di percorsi ciclabili.

In particolare sono previsti lavori sulla pavimentazione in materiale bituminoso dei due controviali di corso Francia, nel tratto compreso tra piazza Statuto e piazza Bernini, per ridurre e finanche eliminare il dislivello tra la pista ciclabile e l’adiacente sede della corsia veicolare, aumentando la sicurezza di chi si muove lungo il percorso esistente.

Si agirà anche in corso Duca degli Abruzzi, tra i corsi Rosselli ed Einaudi e in corso Agnelli, da corso Cosenza a via Filadelfia, dove la pavimentazione è fortemente degradata, e per risolvere alcune tra le situazioni più critiche sull’intero territorio comunale, i cosidetti ‘punti neri’.

E’ inoltre previsto il posizionamento di segnaletica orizzontale e verticale e la realizzazione di nuovi attraversamenti ciclabili affiancati o in promiscuo a quelli pedonali ed evidenziati utilizzando l’aggiunta di particolari specifici pittogrammi.

L’importo complessivo dei lavori, il cui avvio è in programma dall’autunno del 2020, è di 200mila euro e sarà finanziato con un mutuo.

“Gli interventi in programma consentono di ultimare la riorganizzazione del traffico lungo corso Francia, dove nei controviali la velocità è limitata a 20 km orari, fino al confine comunale con Collegno – spiega l’assessora Maria Lapietra -. Con le opere di manutenzione straordinaria e di completamento – sottolinea – si rendono più sicuri alcuni percorsi ciclabili risolvendo anche alcune criticità di collegamento, dando una risposta alla concreta necessità, spesso ribadita da chi utilizza la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani, di avere una rete ciclabile continua, integrata ed il più possibile estesa sul territorio cittadino.”

La Regione, 50 anni fa. Quaglieni: “Così ricordo i padri costituenti”

La rubrica “Cosa succede in città” fa un balzo di mezzo secolo indietro nel tempo. Ecco “cosa successe in città”  nel 1970, quando a Torino nacque la Regione Piemonte.

Di Pier Franco Quaglieni / Cinquant’anni fa nasceva la Regione Piemonte.  Un momento magico in cui le Regioni erano una grande speranza di rinnovamento, malgrado Malagodi avesse visto lontano con una critica costruttiva che si rivelò profetica sulla lunga distanza. Oggi le Regioni appaiono inefficienti e litigiose con uomini che le guidano spesso non all’altezza. Allora i padri costituenti erano grandi personalità.

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Purtroppo nessuna donna fu protagonista significativa nella I Legislatura, se si esclude Anna Maria Vietti destinata a diventare deputata. Bisognerà attendere l’arrivo della repubblicana Bianca Vetrino per avere una figura di spicco della vita regionale. Il grande protagonista della Regione Piemonte fu Aldo Viglione, più volte Presidente del Consiglio e della Giunta regionale.
Socialista riformista e autonomista,  avvocato con studi a Cuneo e a Torino e uomo di vasta cultura, lasciò nella storia della Regione la sua impronta indelebile, malgrado la morte prematura nel 1988. Ho conosciuto e sono stato amico di Aldo, una delle persone più spontanee e sincere che abbia conosciuto. Viglione era stato un partigiano autonomo come Martini Mauri. Aveva le qualità per ricoprire altri incarichi di prestigio, ma volle restare sempre in Regione. Nessun altro fu così importante come Viglione.
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Un altro costituente fu il primo Presidente della Giunta Edoardo Calleri di Sala, appartenente ad una illustre famiglia aristocratica piemontese, giovane resistente con il padre ammiraglio, laureato in medicina, Presidente della CRT. Era un uomo di potere che forse esagerò ad esercitarlo, era anche un uomo di notevoli qualità intellettuali e politiche. Sapeva ragionare in grande. Lo conobbi come collega in Consiglio comunale e ricordo le sue eccezionali capacità e competenze. Era instancabile. Ero amico di suo nipote. A volte avrebbe voluto che io lo assecondassi, ma io rimasi lontano dalla sua politica e mai il nipote si immischiò in cose politiche. Era in ogni caso l’uomo più qualificato che la Dc seppe esprimere. I due leaders erano Donat Cattin e Calleri . Gli altri Dc erano poco più che comparse. Di alto livello era anche Gianni Oberto, un cattolico liberale di Ivrea, avvocato, già Presidente della Provincia di Torino dopo Giuseppe Grosso. Oberto non era un politico, era soprattutto un uomo di cultura, espressione del vecchio Piemonte.
Se Calleri era machiavellico, Oberto era un idealista. Conobbi anche lui, presentatomi da Valdo Fusi, quando a fine legislatura divenne Presidente dopo Calleri . Era un gentiluomo di antico stampo. A lui è intitolato un centro studi della Regione. Nel Gruppo comunista emergeva Adalberto Minucci, grande oratore, già segretario della Federazione Conunista di Torino, destinato ad una grande carriera politica. In tempi successivi diventammo amici , era un uomo che sapeva rispettare la differenza di idee ed era uno dei pochissimi comunisti che possedesse l’ironia. Era un comunista convinto. Quando alcuni estremisti nel 1968 mi sfasciarono il palco liberale da cui stavo parlando, mi telefonò la sera stessa, chiedendomi scusa. Era un uomo di grande levatura intellettuale e politica che diede un forte apporto alla fase costituente della Regione. Nel 1985 mi fece vedere un sondaggio riservato sul sorpasso del PCI alle amministrative. Purtroppo per lui il PCI subì una pesante sconfitta che mandò a casa Novelli.

Un capo socialista che va ricordato è Paolo Battino Vittorelli, il primo Presidente del Consiglio che poi nel 1972 ritornò in Parlamento . Grande giornalista, era stato un socialista molto importante nella storia dell’antifascismo. Anche con Paolo nacque un’amicizia al Centro “Pannunzio” dove venne a ricordare Gaetano Salvemini che aveva conosciuto di persona insieme ai fratelli Rosselli. Vittorelli con la sua pipa era molto anglosassone, anche se il suo socialismo era poco inglese ma molto italiano. Veniva da GL e di GL aveva l’intransigenza di chi aveva conosciuto l’esilio e la Resistenza.

Sempre nel gruppo socialista c’era Nerio Nesi, che era stato all’ Olivetti con Adriano e Arrigo . Divenne  Presidente della BLN , parlamentare e ministro. Uomo di alto livello, ha fatto rinascere la Fondazione Cavour di Santena. Socialista lombardiano e poi con Rifondazione e con Cossutta, riscoprì i valori del Risorgimento che i leghisti disprezzavano . Ho avuto un lungo rapporto molto cordiale con lui. Venne al Centro “Pannunzio” a ricordare uno degli amici più cari di Mario Soldati , Giacomo Noventa . Lo invitai ad introdurre la conferenza del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Guetta quando venne al Centro “Pannunzio”. C’era in comune un grande amico destinato a diventare consigliere regionale , il medico – umanista Giorgio Salvetti indimenticato Presidente della Provincia di Torino.

Nel campo liberale c’era l’esordiente Valerio Zanone che partecipò attivamente ai lavori per la scrittura dello Statuto regionale , destinato pochi anni dopo ad una fulminante carriera politica alla guida del PLI . Zanone nel 1976 divenne deputato e poi ministro e nel 1991 Sindaco di Torino. E‘ stato uno dei miei più cari amici, anche se io nel 1969 ero uscito dal PLI. Certe battaglie civili cementarono la nostra amicizia, durata per una vita intera.

Un altro liberale importante fu il cuneese Giuseppe Fassino che divenne senatore e sottosegretario. Con Beppe che fu vicepresidente del Consiglio regionale e uno dei protagonisti della fase costituente, nacque in tempi successivi una forte amicizia che lo portò ad essere anche vicepresidente del Centro “Pannunzio”. Era espressione anche lui del vecchio Piemonte come Oberto ed era l’erede di Marcello Soleri, il Ministro del Tesoro morto nel 1945 , continuatore dell’opera di Giolitti .

Ricordo anche il missino Nino Carazzoni osteggiato dal partito e da Martinat. Era un uomo leale e libero. In un ambiente ispirato all’arco costituzionale che vedeva i missini come degli appestati seppe fare con dignità le sue battaglie. Era un uomo che merita rispetto , mancato immaturamente nel 1988.

Andrebbe anche ricordato l’on. Terenzio Magliano, ras del PSDI torinese , che si considerava lui stesso un “ bandito della politica“. Fu l’unico deputato italiano a candidarsi alle regionali. Alcuni fecero circolare la voce che sperasse di diventare presidente della Regione nel quadro della spartizione  nazionale delle cariche. Non fu così e Magliano su dimise, lasciando il posto al suo uomo di fiducia  Ferdinando Vera, un piccolo  politico di mestiere senza arte né parte. Sarebbe stato impossibile pensare che Calleri cedesse il posto al suo amico e compare politico Magliano con cui creerà successivamente il “superpartito” che andava dai socialisti ai liberali ed ebbe come perno il Conte Calleri , il più abile e intelligente  di tutti perché aveva una visione strategica della politica.

Della fase costituente non ricordo altri che siano confrontabili con le personalità che ho ricordato. Anche allora c’erano i piccoli personaggi come oggi, seppure in quantità più tollerabile. In Regione dopo la prima legislatura le cose saranno destinate a peggiorare, se si escludono Viglione, Zanone e Fassino che rimasero anche dopo. E’ stata una pagina importante di storia piemontese. Chissà se verrà ricordata come meriterebbe ? Lo spero. Io sarei disposto a ricordare e ad approfondire una storia che ho vissuto da vicino. Nel 1970 divenni direttore del settimanale “Torinogiorni” e seguii tutta la fase costituente della Regione Piemonte.

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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Londra di nuovo a portata di volo con British Airways

La compagnia collegherà Torino con lo scalo di Londra Heathrow. Il vettore riavvia inizialmente 2 frequenze settimanali, che gradualmente aumenteranno sino ad arrivare a 6.

British Airways torna a volare da Torino Airport. La compagnia britannica ripristina da oggi i collegamenti da e per Londra, operando la rotta Torino-Londra Heathrow.

A luglio saranno due le frequenze settimanali per la capitale britannica effettuate dal vettore, che gradualmente aumenterà i collegamenti con Torino: ad agosto, infatti, i voli diventeranno 4 a settimana, per poi passare a 6 frequenze settimanali da settembre, con operatività quotidiana eccetto il venerdì.

“Siamo molto soddisfatti che British Airways torni ad operare i voli da e per Londra. Si tratta di un collegamento importante per il nostro scalo – ha commentato l’Amministratore Delegato di Torino Airport, Andrea Andorno – e di un’ulteriore conferma per noi del ritorno verso la ripresa del traffico aereo e della domanda di viaggio. Il mercato britannico, inoltre, è strategico anche in ottica incoming, poiché molti visitatori dalla Gran Bretagna scelgono il Piemonte per trascorrere le vacanze. Questo fattore si manifesta in maniera ancora più rilevante in inverno, quando il traffico dal Regno Unito nel nostro Aeroporto aumenta, per via degli sciatori che scelgono le nostre montagne per i propri soggiorni. Noi saremo pronti nella prossima stagione invernale ad accoglierli, nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie di sicurezza”.