Vent’anni fa, il 20 luglio del 2000, veniva siglato l’atto costitutivo di Film Commission Torino Piemonte, operativa dal settembre successivo e prima in Italia a strutturare un vero e proprio modello di successo riproposto poi via via da tutte le regioni.
Nel week-end che precede il 20 luglio, a vent’anni esatti da quella data che coincide con l’apertura del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana – altra fondamentale operazione culturale e istituzionale che lanciò la città come un punto di riferimento nazionale e internazionale per l’audiovisivo – Torino accoglie una serie di iniziative che ruotano intorno al cinema. Protagoniste – insieme ad attività speciali all’interno della Mole – saranno proprio le arene cinematografiche che hanno inaugurato a inizio luglio 2020 con grandissimo successo.
Sia le arene cosiddette “piccole” (Cineteatro Monterosa e Portofranco SummerNight) che le due “grandi” (Cinema al Castello al Castello del Valentino, e Cinema a Palazzo nella Corte d’Onore di Palazzo Reale) hanno registrato il tutto esaurito nei primi giorni di programmazione, con l’Arena del Castello del Valentino che con ben 473 ingressi domenica 12 luglio ha ottenuto – come “sala” e come “arena” – il migliore risultato di presenze in Italia.
Nel corso delle ultime settimane Film Commission Torino Piemonte ha collaborato attivamente con le varie realtà coinvolte nella fase organizzativa e progettuale delle 4 arene e sarà presente per l’intera estate all’interno di ciascuna di esse grazie alla programmazione di molti film e film documentari realizzati con il proprio sostegno, oltre a due serate speciali legate all’iniziativa lanciata dal mensile Ciak “I film della nostra vita” (sabato 18 a “Cinema al Castello” e domenica 19 a “Cinema a Palazzo” proiezioni aperte al pubblico di “Perfetti Sconosciuti” e “Tempi Moderni”).
La ripresa della programmazione cinematografica in città va di pari passo con la ripartenza dei grandi set, bloccati durante l’emergenza sanitaria. Proprio in questi giorni, dopo la ripartenza il 18 giugno, proseguono infatti le riprese di “Sul più bello”, lungometraggio opera prima della regista piemontese Alice Filippi. Sono 5 le settimane di riprese che – a partire dal 18 giugno scorso e fino al prossimo 24 luglio – hanno impegnato sul set del teen dramedy prodotto da Eagle Pictures 46 professionisti locali, pari al 75% dell’intera troupe, a copertura di interi reparti: dal suono (Vito Martinelli e Gianluca Tamai – microfonista), alla scenografia (Francesca Bocca), ai costumi (Cristina Audisio), al trucco (Francesca Buffarello, Pablo Cabello), oltre alla Location manager Emanuela Minoli e al Direttore di produzione Mara Cereda. Interamente realizzato tra Torino e Venaria, “Sul più bello” ha utilizzato varie location del centro (ristoranti e supermercati), tra cui il Circolo Canottieri Armida e La Reggia di Venaria.
Sono inoltre 8 i progetti di film e serie TV attualmente in preparazione, le cui riprese avranno inizio tra fine luglio e settembre a cui si aggiungono diversi documentari, spot e vari format tv che stanno coinvolgendo location pubbliche e private della Città.
Secondo il Presidente di FCTP Paolo Damilano “l’anniversario della Fondazione coincide con forti e positivi segnali di riavvio, che ci proiettano con fiducia alla seconda parte dell’anno. Nei primi mesi del 2020 abbiamo avviato molti progetti per celebrare adeguatamente i vent’anni della nostra Film Commission e del Museo Nazionale del Cinema e stiamo lavorando con convinzione per proporre iniziative di vario genere per l’autunno. Il nostro coinvolgimento nelle arene estive rinsalda ulteriormente il legame con gli esercenti cittadini con i quali abbiamo proficuamente collaborato per portare in Città anteprime di importanti pellicole. Vorremmo continuare su questa strada, in vista di un evento che – a fine anno – possa chiudere il 2020 con una manifestazione che porti in Città i tanti registi, produttori, attori e professionisti che hanno contribuito a costruire la storia del cinema di casa nostra: vogliamo riproporre e raccontare venti anni di set, di presenza nei mercati e nelle rassegne internazionali, di crescita del tessuto produttivo locale che meritano di essere al meglio valorizzati, e rilanciare la nostra mission verso sfide sempre ambiziose.”
“Mentre prepariamo la nostra presenza alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, stiamo lavorando all’organizzazione della terza edizione di TFI Torino Film Industry – Production Days, e, naturalmente, continuiamo la nostra azione nei confronti delle società di produzione nazionali e internazionali. Così Paolo Manera, Direttore di FCTP che aggiunge che “si concluderà tra pochissimo l’istruttoria del primo bando 2020 del Piemonte Film Tv Fund, il bando della Regione Piemonte a sostegno di lungometraggi, film e serie tv, che porterà nelle prossime settimane e poi nell’autunno tanti altri grandi set in Piemonte, procede il lavoro dei fondi messi a disposizione dalla nostra Fondazione, aumentati nel 2020 a 800.000 € tra Short, Doc e Development, che si aggiungono agli 1,5 milioni del Piemonte Film Tv Fund grazie ai Fondi Fesr. Furono 17 i progetti realizzati nel corso del 2000 con il sostegno della neonata Film Commission e sono stati 208 quelli del 2019: una crescita graduale e articolata resa possibile dal lavoro di squadra, dall’operato di tantissimi professionisti e dal concreto e costante supporto delle istituzioni locali che allora come oggi garantiscono la nostra attività”.
Ieri sono state consegnate al Museo dell’auto di Torino e presentate alla stampa 17 automobili che facevano parte di una pregiata collezione di auto d’epoca e di lusso, sequestrate dalla Guardia di Finanza del I Gruppo Genova, nell’ambito dell’operazione “Rien ne va plus”. 
Purtroppo nessuna donna fu protagonista significativa nella I Legislatura, se si esclude Anna Maria Vietti destinata a diventare deputata. Bisognerà attendere l’arrivo della repubblicana Bianca Vetrino per avere una figura di spicco della vita regionale. Il grande protagonista della Regione Piemonte fu Aldo Viglione, più volte Presidente del Consiglio e della Giunta regionale.
Se Calleri era machiavellico, Oberto era un idealista. Conobbi anche lui, presentatomi da Valdo Fusi, quando a fine legislatura divenne Presidente dopo Calleri . Era un gentiluomo di antico stampo. A lui è intitolato un centro studi della Regione. Nel Gruppo comunista emergeva Adalberto Minucci, grande oratore, già segretario della Federazione Conunista di Torino, destinato ad una grande carriera politica. In tempi successivi diventammo amici , era un uomo che sapeva rispettare la differenza di idee ed era uno dei pochissimi comunisti che possedesse l’ironia. Era un comunista convinto. Quando alcuni estremisti nel 1968 mi sfasciarono il palco liberale da cui stavo parlando, mi telefonò la sera stessa, chiedendomi scusa. Era un uomo di grande levatura intellettuale e politica che diede un forte apporto alla fase costituente della Regione. Nel 1985 mi fece vedere un sondaggio riservato sul sorpasso del PCI alle amministrative. Purtroppo per lui il PCI subì una pesante sconfitta che mandò a casa Novelli.
la Fondazione Cavour di Santena. Socialista lombardiano e poi con Rifondazione e con Cossutta, riscoprì i valori del Risorgimento che i leghisti disprezzavano . Ho avuto un lungo rapporto molto cordiale con lui. Venne al Centro “Pannunzio” a ricordare uno degli amici più cari di Mario Soldati , Giacomo Noventa . Lo invitai ad introdurre la conferenza del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Guetta quando venne al Centro “Pannunzio”. C’era in comune un grande amico destinato a diventare consigliere regionale , il medico – umanista Giorgio Salvetti indimenticato Presidente della Provincia di Torino.
Andrebbe anche ricordato l’on. Terenzio Magliano, ras del PSDI torinese , che si considerava lui stesso un “ bandito della politica“. Fu l’unico deputato italiano a candidarsi alle regionali. Alcuni fecero circolare la voce che sperasse di diventare presidente della Regione nel quadro della spartizione nazionale delle cariche. Non fu così e Magliano su dimise, lasciando il posto al suo uomo di fiducia Ferdinando Vera, un piccolo politico di mestiere senza arte né parte. Sarebbe stato impossibile pensare che Calleri cedesse il posto al suo amico e compare politico Magliano con cui creerà successivamente il “superpartito” che andava dai socialisti ai liberali ed ebbe come perno il Conte Calleri , il più abile e intelligente di tutti perché aveva una visione strategica della politica.

Il provvedimento, come ha spiegato il primo firmatario Giorgio Bertola (M5s), “intende valorizzare le competenze degli operatori e dare maggiore visibilità agli enti accreditati che operano sul territorio offrendo inoltre una forma di garanzia ai cittadini che fruiscono dei loro servizi. Un contributo, dopo l’emergenza Covid-19, per rendere migliore la Sanità regionale e far sì che il Piemonte si trovi meno vulnerabile in caso di nuove emergenze”.