Cosa succede in città- Pagina 370

Circolo del Design meets Seeyousound: la cultura riparte con cinema, musica e design

Giovedì 16 luglio appuntamento al Circolo del Design con la terza performance dal vivo, realizzata insieme a Seeyousound, con le sonorizzazioni live di Riccardo Mazza e Laura Pol di Projec-TO e con la collaborazione del musicteller Federico Sacchi

 

Cinema, musica e design si incontrano per Welcome to the post-analog condition* / Circolo del Design meets Seeyousoundun ciclo di quattro appuntamenti dal vivo che si svolgono nel corso di luglio 2020, grazie al lavoro congiunto tra Circolo del Design, punto di riferimento per la cultura del progetto a Torino, e Seeyousound, il festival internazionale di cinema a tematica musicale. Con questa iniziativa, la prima live da febbraio, le due realtà culturali, in collaborazione con i performer sonori Riccardo Mazza e Laura Pol di Projec-TO e il musicteller Federico Sacchi, intendono dare nuova linfa alla cultura torinese, duramente colpita dai mesi di lockdown.

 

La serata di giovedì 16 luglio è dedicata a C Generation. Le comunità del futuro che si apre con la lettura di L’educazione prima di tutto! a cura di Piovenefabi e di Ettore Sottsass Jr. e Franco Raggi, Scarpe Vincolanti, 1975 a cura di Odo Fioravanti dell’archivio Welcome to the post-analog condition*, seguito dal corto Listen to me sing, che esplora la nuova dimensione che si troveranno ad affrontare i bambini delle future generazioni, sfidando se stessi e senza sperare troppo nell’aiuto dei più anziani. A completare la serata anche le performance dei finalisti del contest Frequencies, la call lanciata da Seeyousound per compositori under 35 dedicata alla sonorizzazione contemporanea di film muti.

 

Obiettivo della kermesse diventa portare in presenza le considerazioni condotte durante il lockdown attraverso un filo comune, fornendo nuovi stimoli alla sperimentazione culturale torinese. Ogni serata prende il nome da una delle quattro sezioni di Welcome to the post-analog condition* e ne richiama le tematiche sociali, culturali, progettuali attraverso una riflessione condivisa e linguaggi appartenenti a contesti diversi: Ex Crisis racconta come l’ingegno possa trasformare la crisi in risorsa e come un momento che innesca un ribaltamento possa portare con sé considerazioni inaspettate; Idealia riguarda il percorso condiviso che attraversano la cultura del fare e il pensiero creativo per esplorare ciò che non è ancora stato sperimentato e che può contribuire a migliorare il mondo a qualsiasi scala; C Generation porta il focus sulle trasformazioni, le opportunità e le nuove forme di socialità, indagando il modo in cui le comunità di oggi possono guardare a quelle di domani, il cui futuro è segnato dalle decisioni del presente; Land of Homes si concentra, invece, sulle case e sulle città, la cui forma rimane la stessa, nonostante sia cambiato radicalmente il modo in cui le viviamo, e su come siano necessari nuovi modi di stare insieme, nuove costruzioni e nuovi spazi.

 

GIOVEDì 23 LUGLIO 2020
A chiudere il ciclo di eventi è l’appuntamento con Land of Homes. Nuovi significati per gli spazi che vede le reading di Il conversation pit a cura di False Mirror Office e di Jaime Lerner, città di Curitiba, Brasile a cura di Orizzontale dell’archivio Welcome to the post-analog condition* e la proiezione del corto Quarantine, basato sulla sovversione della concezione canonica dello spazio domestico e il conflitto tra interno ed estero. La serata è poi accompagnata dall’ultimo capitolo di Avanguardie.

Al fine di garantire una fruizione dello spettacolo in sicurezza, sono stati organizzati due turni differenti per ogni serata, così da poter consentire al maggior numero possibile di persone di poter partecipare, il primo con inizio alle ore 19 e il secondo con inizio alle ore 21.

Welcome to the post-analog condition* / Circolo del Design meets Seeyousound

Gli appuntamenti: 2, 9, 16 e 23 luglio 2020.

Prima replica: 19 – 20:30

Seconda replica: 21 – 22:30

Dove: Circolo del Design, via San Francesco da Paola 17

Posti limitati, prenotazione obbligatoria. Per evitare code e attese, si consiglia di presentarsi almeno 15 minuti prima dell’inizio dell’evento. Ingresso gratuito riservato ai soci. Per info su prenotazioni e tesseramento del Circolo del Design scrivere alla mail info@circolodeldesign.it o chiamare il numero +39 371 324 2750. Il servizio di informazioni è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 19.

Il dottor Julio Guerra Izquierdo è cittadino onorario di Torino

Julio Guerra Izquierdo, il capo missione della Brigada medica volontaria Henry Reeve di Cuba in servizio dal 13 aprile all’interno del Covid Hospital, allestito alle OGR di via Borsellino, è cittadino onorario di Torino.

Una cerimonia ospitata stamane nella Sala Rossa di Palazzo civico ha suggellato la decisione del Consiglio comunale che durante la seduta di ieri pomeriggio ha votato all’unanimità il conferimento dell’onorificenza al medico cubano.

Nell’introdurre la cerimonia, Francesco Sicari, presidente del Consiglio comunale di Torino, ha detto che la parola grazie mantiene lo stesso significato in tutto il mondo e afferma che racchiude il ringraziamento per Julio Guerra Izquierdo e la Brigada Henry Reeve per il lavoro presso il Covid Hospital delle Ogr. Un ringraziamento per i meriti conseguiti con il coraggio, l’altruismo, l’umanità dimostrati e l’impegno profuso per la popolazione torinese e l’Italia intera. Sicari ha poi sottolineato che nei momenti di difficoltà si deve mettere da parte ogni divisione per lavorare insieme nello spirito di in un’unica grande comunità.

Ha preso poi la parola Jose Carlos Rodriguez Ruiz, ambasciatore di Cuba in Italia (accompagnato dall’ex Consigliere comunale e presidente dell’Aicec, Michele Curto) che ha sottolineato l’emozione dei momenti vissuti e l’orgoglio dei medici cubani arrivati a Torino per offrire aiuto. Ha ricordato l’amicizia che lega Cuba e l’Italia “e che mi auguro diventi sempre più forte”. Il Covid ci ha fatto capire che questo mondo è fragile e – ha concluso l’ambasciatore – per questo si deve puntare  sempre più sulla solidarietà.

Una testimonianza dei medici italiani che hanno lavorato a fianco dell’equipe cubano nella struttura allestita alle Ogr è stata portata da Alessandro Martini, Alessandro De Prado e Alessandra Monzeglio che hanno espresso affetto e riconoscenza nei confronti di tutti i componenti della squadra medica cubana (“sono arrivati come colleghi e ora partono come amici”). I medici italiani hanno rivolto un pensiero ai colleghi scomparsi negli ultimi mesi nell’adempimento del servizio per fronteggiare il virus.

Non è mancata la testimonianza della sindaca Chiara Appendino che ha ricordato l’arrivo del gruppo cubano all’aeroporto di Caselle lo scorso aprile, nel pieno dell’emergenza sanitaria: “Quella mattina quando siete scesi dall’aereo, nonostante la paura collettiva si respirava speranza, una speranza degli stessi colori della nostra e della vostra bandiera, simboli diventati reali”. Oggi è la festa di Julio Guerra Izquierdo e della Brigada Henry Reeve ha detto la sindaca, esprimendo gratitudine nei loro confronti “per una prova di solidarietà che Torino non dimenticherà mai”.

Dopo la consegna dell’onorificenza al dottor Izquierdo (vedi foto allegata), il neo cittadino onorario ha preso la parola per ricordare i momenti più intensi dell’esperienza torinese. Il medico ha ricordato l’organizzazione della sanità a Cuba: “siamo alla pari con il servizio reso dai Paesi più evoluti in assoluto” – ha spiegato, ricordando in particolare le quaranta Brigate cubane che stanno sfidando il Covid in trenta Paesi nel mondo. “Il riconoscimento conferito attraverso la mia persona simboleggia la profonda amicizia fra Italia e Cuba e tra Torino e Cuba. Grazie per averci permesso di stare con voi – ha concluso – questi mesi non li dimenticheremo mai”.

Al termine della cerimonia la delegazione cubana, le autorità, la sindaca e il presidente del Consiglio comunale sono scesi in piazza Palazzo di Città per una foto di gruppo (in allegato) a ricordo della giornata di festa.

Approvato l’elenco telematico degli operatori sociosanitari

All’unanimità il Consiglio regionale, presieduto da Stefano Allasia, ha approvato questa mattina la legge che istituisce l’elenco telematico degli operatori sociosanitari e degli enti accreditati per la loro formazione in Piemonte.

Il provvedimento, come ha spiegato il primo firmatario Giorgio Bertola (M5s), “intende valorizzare le competenze degli operatori e dare maggiore visibilità agli enti accreditati che operano sul territorio offrendo inoltre una forma di garanzia ai cittadini che fruiscono dei loro servizi. Un contributo, dopo l’emergenza Covid-19, per rendere migliore la Sanità regionale e far sì che il Piemonte si trovi meno vulnerabile in caso di nuove emergenze”.

Il testo finale – licenziato con alcuni emendamenti proposti per la Giunta dagli assessori alla Semplificazione Maurizio Marrone e al Lavoro Elena Chiorino – prevede dunque che la Regione istituisca l’elenco degli operatori sociosanitari e degli enti accreditati per la formazione. Il primo elenco raccoglierà i nominativi di coloro che hanno conseguito l’attestato di qualifica professionale di operatore sociosanitario e abbiano acquisito il titolo, operino o siano residenti in Piemonte. Il secondo elenco raggrupperà invece gli enti di formazione accreditati e gli Istituti professionali a indirizzo “servizi sociosanitari” e “servizi per la sanità e l’assistenza sociale”.

Alla Giunta regionale è demandata l’ideazione di un regolamento che preveda le modalità di redazione, gestione, funzionamento e aggiornamento dell’elenco.

Nel corso del dibattito generale il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha sottolineato “l’importanza di questa legge per il Piemonte”, puntualizzando che “la maggioranza è sempre disponibile ad approvare provvedimenti utili per i cittadini senza guardare all’appartenenza di chi li propone”.

Per il Pd Domenico Rossi ha sottolineato che “quanto accaduto nei mesi scorsi durante il lockdown, quando diverse strutture socioassistenziali sono andate in crisi e hanno avuto enormi difficoltà nel reperire personale adeguato, dimostra la bontà di questa proposta”.

Tornano le Settimane della Scienza (con prenotazione obbligatoria)

A Torino e provincia tornano le Settimane della Scienza. Due mesi di eventi per avvicinare il pubblico alla scienza e ai suoi protagonisti. Molti gli appuntamenti in programma con oltre 40 tra Enti, Dipartimenti, Musei e Associazioni del territorio piemontese che hanno aderito anche in questa estate molto particolare, scegliendo di incontrare anche “dal vivo”, all’aria aperta, e in sicurezza, il pubblico, coinvolgendolo con eventi e format dedicati.

Un “esserci” voluto fortemente, molto importante per tutti, per tornare a condividere, oltre alle esperienze sul web, preziosi momenti di incontro per un’estate in città all’insegna della scienza e della scoperta.

Da 0 a 99 anni, un fitto calendario di appuntamenti per tutte le età.

Le Passeggiate scientifiche con Astut (Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino) per le vie di San Salvario alla scoperta delle abitazioni di illustri uomini di scienza torinesi con Indovina chi abitava qui? e con I luoghi di Cesare Lombroso, il Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” accompagna il pubblico in centro città per scoprire i luoghi dove l’antropologo veronese ha vissuto e lavorato. E ancora A spasso con il sapereuna passeggiata culturale lungo il Parco del Valentino accompagnata dall’ascolto di letture da parte dei ricercatori dell’Università di Torino di alcuni brani tratti da opere scientifiche e letterarie che hanno contribuito in modo significativo al patrimonio culturale.

 

Il Museo del Risparmio propone un laboratorio dal titolo L’Isola che non c’è per capire che le risorse naturali del nostro Pianeta non sono inesauribili, un percorso a ostacoli dal titolo Tris d’Assi, durante il quale il pubblico potrà mettere alla prova le proprie conoscenze in materia di sostenibilità con riguardo all’ambiente, alle risorse e al cibo. Per i genitori sarà a disposizione una guida che li condurrà tra le sale del Museo per scoprire che… l’economia non è poi così noiosa!

 

(XX) Sfumature di donne di Scienza con l’attrice Sara D’Amario. Un ONE-WOMAN-SHOW dal tono leggero e divertente: un viaggio nel tempo per divertirsi scoprendo 20 scienziate eccezionali. La messinscena esalta con umorismo e energia le storie di queste donne per (ri)scoprire insieme che “L’intelligenza non ha sesso!”.

 

Grande spazio al tema del riciclo con il laboratorio “Plastic all around” promosso dal Museo A Come Ambiente in collaborazione con CentroScienza Onlus. Grazie a una vera e propria officina di manipolazione, sarà possibile toccare con mano come può avvenire il recupero, il riciclo e il riuso dei materiali plastici. Il laboratorio è realizzato da Officine Creative Torino e ToScienceCamp.

 

A Settimo Torinese con Il teatro dell’acqua e l’Ecomuseo dei Freidano, laboratori, spettacoli ed esperimenti alla scoperta dell’acqua. E ancora, magia e percezione alla Biblioteca Archimede che nell’ambito del Festival 365 propone “WonderMind”, lo spettacolo con Antonio Argus.

Telescopi puntati al cielo per gli appassionati di astronomia. Tante le proposte di Infini.to, il Planetario di Torino con visite pomeridiane e serate osservative per conoscere ammirare le meraviglie della volta celeste.

Un cocktail di scienza è il titolo del ciclo di conferenze online proposto per le Settimane della Scienza dall’INRIM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.

In occasione delle Settimane della Scienza diventa un Polo scientifico quello di Mirafiori con gli appuntamenti di Scienza Wow nello spazio esterno di Via Onorato Vigliani 102 (da poco restituito alla cittadinanza grazie al progetto “Orto Wow” nato nell’ambito del progetto europeo ProGIreg), un’area green in cui i residenti di Mirafiori potranno, tra le altre cose, produrre il miele; con MirafioriScienza due saranno gli appuntamenti previsti al Mausoleo della Bela Rosin. La scienza sarà protagonista anche nel fitto programma previsto da “Estate al Sud” presso la Casa del Parco della Fondazione Mirafiori.

Edizione speciale del Rally della Scienza, dalla Notte dei Ricercatori arriva alle Settimane della Scienza, una caccia al tesoro alla scoperta di scienza, arte e tecnologia, organizzata da CentroScienza Onlus in diversi spazi della città.

Nell’ambito della mostra “Lo sguardo dell’Antropologo” realizzata dal Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino (MAET) e dal Museo Egizio, in occasione delle Settimane della Scienza, i curatori e gli organizzatori della mostra propongono un ciclo di incontri on line per approfondire i temi dell’esposizione.

Sempre a cura del Museo Egizio una visita speciale alla mostra temporanea Archeologia Invisibile pensata per i mesi estivi, per scoprire il dietro le quinte delle ricerche condotte in questi ultimi anni sull’inestimabile patrimonio storico e culturale custodito dal museo, tra nuove tecnologie e tecniche innovative.

Anche il Museo Nazionale del Cinema aderisce alle Settimane della Scienza con tre diversi percorsi: Scopri il museoCinemaddosso e I segreti della Mole. Visite guidate gratuite rivolte a bambini e famiglie, ogni venerdì, sabato e domenica su prenotazione.

 

Workshop_64/Antropologie Yanomami è il titolo del laboratorio proposto invece da PAV (Parco Arte Vivente) e condotto Piero Gilardi che propone la realizzazione collettiva di ornamenti indossabili, impiegando come medium la gomma piuma, materiale da lui utilizzato per i suoi celebri tappeti natura.

A partire da questa edizione Le Settimane della Scienza dedicheranno la massima attenzione alla promozione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile nella quale si sono delineate a livello mondiale le direttrici delle attività per i prossimi anni.

Il calendario è in continuo aggiornamento, per conoscere tutti gli appuntamenti consultare il sito www.settimanedellascienza.it/

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nel rispetto del distanziamento sociale e con osservanza delle norme di sicurezza attuate per l’emergenza Covid19.

La prenotazione è obbligatoria.

La Guardia di Finanza dona al Sermig migliaia di capi di abbigliamento

La Guardia di Finanza di Torino, nella mattinata odierna, presso la Caserma “Emanuele Filiberto di Savoia Duca D’Aosta” sede del Comando Regionale Piemonte, ha effettuato una donazione in beneficenza di  4.500 capi d’abbigliamento.

Il materiale è stato devoluto alla Fondazione SERMIG, realtà molto attiva nel mondo delle ONLUS, che svolge numerosissime e variegate attività di assistenza a favore dei meno abbienti.

Il Servizio Missionario Giovani, lo ricordiamo, è un gruppo fondato a Torino il 24 maggio 1964 da Ernesto Olivero, insieme ad alcuni giovani cattolici, con lo scopo di combattere la fame nel mondo tramite opere di giustizia, promuovere lo sviluppo e praticare la solidarietà verso i più poveri. Nato inizialmente come gruppo missionario con l’intento di cooperare con vari missionari sparsi nel mondo, successivamente il SERMIG ha iniziato ad occuparsi anche della povertà presente nel capoluogo piemontese, allargando poi la sua opera ad altri luoghi in varie parti del mondo.

Il Generale di Divisione Giuseppe Grassi, Comandante delle Fiamme Gialle Piemontesi – unitamente ai propri collaboratori, ha consegnato simbolicamente, nelle mani del Dott. Ernesto Olivero un paio di scarpe ginniche che, unitamente ad altro materiale, potrà essere distribuito ai più bisognosi.

La nuova 500 elettrica debutta a Torino

La Nuova 500 elettrica è stata pensata, disegnata e ingegnerizzata a Torino: è un vero prodotto del ‘made in Fiat’ e del ‘made in Torino’, un eccellente esempio della capacità di creare e innovare di cui l’azienda e la città, dove nacque più di 120 anni fa, sono ricchi.

Non poteva dunque che svelarsi al pubblico a Torino la nuova 500 “La Nuova 500 “la Prima” cabrio è la prima open-air a quattro posti e zero emissioni di CO2 del Gruppo.

Martedì 14 Luglio il Mirafiori Motor Village, primo flagship store del Gruppo FCA, ospita il debutto torinese della nuova vettura, dopo la presentazione al Quirinale e a Palazzo Chigi del 3 Luglio. Un appuntamento unico per tutti gli appassionati di motori.

Sono passati 63 anni da quel lontano 4 luglio 1957 quando Fiat presentò al mondo una delle auto più amate: la 500. Il mitico “Cinquino” fin da subito ha saputo affermarsi come love brand, diventando un vero fenomeno di costume e ambasciatore del made in Italy nel mondo. Come negli anni 60 quando la 500 diede vita alla mobilità di massa esaltando il concetto di dolcevita e di spensieratezza, così oggi la Nuova 500 veicola di nuovo positività e ripartenza, diventandone la bandiera e, allo stesso tempo, regalando una nuova dimensione di mobilità urbana elettrica e sostenibile.

Dalle 18.30 del 14 Luglio il Mirafiori Motor Village di Piazza Cattaneo a Torino, ospiterà la presentazione ai clienti della vettura. A causa dell’emergenza sanitaria l’accesso del pubblico all’evento sarà possibile solo su prenotazione. Tel. 011 19620438

Lo “spaccio di cultura” apre a Porta Palazzo

Nuova vita per lex edicola-chiosco di Porta Palazzo in piazza della Repubblica 1/F.

 

Sarà la sede della Portineria di comunità “Lo Spaccio di cultura” che, da un lato, offrirà servizi in grado di far risparmiare tempo alle persone impegnate nella routine quotidiana e, dall’altro lato, aiuterà le persone a rischio di emarginazione sociale, offrendo un lavoro a uomini e donne in difficoltà, anche a causa di un contesto urbano che lascia poco spazio allincontro e alla socialità. Questo obiettivo, nel segno dell’innovazione sociale, è stato riconosciuto dall’Unione europea come buona pratica nei mesi di lockdown.

Il servizio di portineria era stato lanciato già a ottobre seguendo il modello francese di Lulù. I due portinai giravano per il centro di Torino su una bici a tre ruote per consegnare fiori, spesa, pacchi. Servizi a pagamento che continueranno a essere offerti insieme a servizi di sos tecnologia, commissioni in uffici pubblici, mini traduzioni, babysitting, dogsitting, consegna fiori. Ma la Portineria di comunità è anzitutto un luogo di cultura, dove molti gruppi di cittadinanza attiva si stanno organizzando con piccoli laboratori, concerti. Sarà anche punto informativo per le attività culturali e turistiche della città. Nei mesi primaverili ed estivi, inoltre, diverrà un punto di riferimento per studenti e adolescenti che potranno incontrarsi, studiare o passare del tempo all’aria aperta, grazie anche al Wi-Fi gratuito intorno allo spazio dell’edicola dove saranno sistemati alcuni tavolini.  Per far sì che tutto il territorio collabori, oggi alla presenza delle autorità e dei vecchi edicolanti, è stato anche firmato un Patto di comunità (in allegato), un documento nel quale si ribadisce l’idea di una società che vuole tornare a occuparsi concretamente delle persone. I firmatari si impegneranno, ciascuno con le proprie competenze, a fare crescere azioni di reciproco aiuto.

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Come richiedere i servizi della Portineria

La struttura è stata concessa dal Comune e resterà aperta per una prima fase dalle 9.30 alle 18, dal lunedì al sabato. Chi vorrà, potrà richiedere i servizi di portineria scrivendo alla mail info@spacciocultura.it, entrando nel sito www.spacciocultura.it, o chiamando il numero  3478788271.

Non solo servizi ma anche Spaccio di cultura

Lidea è di vendere i giornali dando supporto alledicola dallaltra parte della piazza, nel rispetto della vocazione originaria dello spazio. Inoltre, dal primo luglio la Portineria è anche diventata un punto verde, grazie al bando della Città. Quindi sono stati programmati laboratori, incontri, cinema, musica e teatri.

La Storia

 “Lo Spaccio di Cultura” La Portineria di Comunità è uno dei 15 progetti di innovazione sociale sostenuti dalla Città di Torino, attraverso il bando ‘Torino social factory, cofinanziati dal Pon Metro Programma Operativo Città Metropolitane 2014 – 2020 e ideato da Rete Italiana di Cultura Popolare in partenariato con Ufficio Pastorale Migranti e Nessuno è straniero.  I progetti della Rete per l’attivazione di comunità e la promozione di cultura e solidarietà sono sostenuti dalla Fondazione CRT che è anche partner di una comune iniziativa alle OGR per coinvolgere il tessuto sociale e produttivo attorno ai temi dell’innovazione e della creatività. L’edicola ha potuto godere di un restauro e una veste moderna Grazie al Bando Rincontriamoci della Fondazione Compagnia di San Paolo. Da due anni la Rete ha stretto un’alleanza anche con una delle più importanti aziende Made in Torino, Lavazza, con cui collabora a progetti sociali con ricadute sul territorio sostiene la portineria nei progetti contro la dispersione scolastica.

‘La Portineria di Comunità è un luogo dove offrire e ricevere servizi e informazioni, allacciare rapporti, scambiare fiducia e costruire microprocessi di reciproca conoscenza che rendano più vivibile la comunità per tutti”, afferma la sociologa e presidente della Rete italiana di cultura popolare, Chiara Saraceno.

Per quattro martedì “un’arena di cinema duro e puro” al “Circolo Arci Risorgimento” di Barriera

“Il Piccolo Cinema al Risorgimento. Documentari per vederci meglio”. Dal 14 luglio al 4 agosto

Partiamo dal titolo. “Il Piccolo Cinema al Risorgimento” già di per se’ ha un significato ben chiaro: “quello di tenere insieme – dicono gli organizzatori – la dimensione intima e domestica e il grande bisogno di ‘risorgimento’, di rinascita dopo lockdown e pandemia”. 

L’obiettivo è continuare ad offrire una proposta cinematografica gratuita e aperta a tutti, “per un mutuo soccorso cinematografico attraverso la grande capacità del cinema documentario indipendente di vedere nella realtà, insieme e dentro alla realtà”. L’appuntamento, davvero ghiotto per cinefili più o meno doc, è per quattro martedì (dal 14 luglio al 4 agosto, sempre alle 21,30) con quattro film che rappresentano, nella loro volontà di documentare realtà assolutamente concrete e scomode, quattro diversi sguardi sul mondo d’oggi. Ad ospitarli, la cornice a cielo aperto del cortile del “Circolo Arci Risorgimento”, nato nel ’45, al 16 di via Poggio, grazie al lavoro di operai e partigiani della Barriera di Milano: un autentico importante pezzo di storia di Torino e dell’Arci, un simbolo del quartiere, che in estate offre per l’appunto serate cinematografiche en plein air mirate a “proporre riflessioni, visioni e una nuova socialità che si nutre del cinema per comprendere meglio il mondo di oggi”. “Un’arena di cinema duro e puro”, spiegano i fratelli gemelli del cinema torinese, Gianluca e Massimiliano De Serio, fra i curatori della rassegna, fondatori nel 2012 del “Piccolo Cinema” e anime dell’“Associazione Antiloco”. “Siamo partiti – spiegano i De Serio – dalla collaborazione ludica e affettiva fra due associazioni storiche di Torino, ‘Antiloco’ e ‘Casetta Popular’, animatrici rispettivamente del ‘Piccolo Cinema’ di via Cavagnolo e del ‘Circolo del Risorgimento’ di via Poggio, latitudine nord di Torino. Abbiamo poi coinvolto le anime della formazione culturale cittadina Arci, ovvero ‘Altera’, che si propone da anni come luogo di comprensione e discussione critica dei mutamenti culturali e sociali della società, e ‘Babelica’, attiva nella formazione cinematografica. Ci siamo infine legati, per l’ultimo degli appuntamenti, alla navigata esperienza di scoperta del cinema doc indipendente svolta da tempo da ‘Arci Ucca’ con i film dell’Italia che non si vede”. E questi, dunque, i film pensati e programmati per i mesi di luglio e agosto, ad iniziare dal 14 luglio con  “Fuori Tutto” di Gianluca Matarrese, delicato ritratto della famiglia del regista, alle prese con la propria azienda indebitata: presente alla serata sarà la montatrice Cristina Sardo. Il film ha vinto il premio di miglior doc al “Tff 2019”. Il 21 luglio sarà la volta del “webdoc” sperimentale interattivo “Babel”, un viaggio all’interno di una comunità di richiedenti asilo in attesa del colloquio con la commissione,  insieme ai registi Manuel Coser, Andrea Grasselli e Guido Nicolas Zingari. Il 28 luglio arriverà a Torino il regista bergamasco Andrea Zambelli, con il suo film “Killing Time”, girato per 18 mesi all’interno di un campo profughi greco. Infine, il 4 agosto, all’ “arena” di via Poggio approderà il film vincitore del “David di Donatello” come miglior doc italiano “Selfie”, auto-ritratto in formato portatile di due ragazzi della periferia di Napoli, diretto da Agostino Ferrente. Appuntamento particolarmente atteso. Di sicuro interesse sul piano artistico e sociale.

 

Il museo Accorsi-Ometto riapre dopo il Covid con una mostra di sculture

La consolazione della bellezza

“Esiste un aspetto spirituale, legato indissolubilmente a ciascuno di noi: la ricerca consolatoria della bellezza” della quale “nonostante carestie, guerre e pestilenze, non abbiamo mai potuto fare a meno”, come scrive Bruto Pomodoro nella introduzione al catalogo della bella mostra “ Novecento in cortile” con  cui il museo  Accorsi-Ometto riparte dopo il Covid.

E di bellezza ce n’è tanta concentrata nelle undici sculture ospitate ( bronzi, acciai, terracotte ) nel  bel cortile di Palazzo Accorsi, in via Po, nel centro di Torino: opere di  sei  fra i maggiori interpreti internazionali della scultura del dopoguerra che mettono a confronto astrattismo e realismo.  In mostra si possono ammirare il monumentale Mercurio (anni ’80) di Arman, uno fra i massimi esponenti del nouveau réalisme, famoso per le sue accumulazioni, per gli strumenti musicali e per le sue frammentazioni; i bronzi patinati Tensione verticale  (1963-64) e Sole deposto (1982) di Gio’ Pomodoro, testimonianze di due diversi cicli produttivi del Maestro marchigiano; la grande terracotta Cavalcata interrotta (1990) di Paolo Borghi che ben rappresenta la sua poetica di rivisitazione dell’arte classica e di indagine sul mito; il maestoso acciaio satinato Asteroide (2017) di Riccardo Cordero in cui la forma plastica astratta è posta in dialogo con lo spazio circostante; i due grandi bronzi di Igor MitorajIcaro alato (2000) e Luci di Nara pietrificata (2014), che testimoniano la visione postmoderna dell’artista; infine, di  Ivan TheimerTobiolo (1999), Tartaruga con montagna (2004), Medusa (2005) e Obelisco ( 1993) quattro opere in bronzo di diverse dimensioni fra loro collegate da un unico denominatore: un  solido impianto classico che riecheggia ai miti rappresentati dalla scultura greca, alla simbologia egizia dei grandi Obelischi fino al manierismo toscano.

Una mostra, voluta dal direttore del museo Luca Mana ,  con l’organizzazione di Giuliana Godio. Allestimento a cura dell’Officina delle idee di Diego Giachello.

Con l’occasione il museo Accorsi-Ometto inaugura la nuova sala delle Arti del Barocco, con alcuni pezzi di gran pregio entrati recentemente nelle collezioni del museo.

Museo Accorsi-Ometto fino all’11 ottobre

Regole di accesso e informazioni tel. 011 837 688 int. 3 oppure biglietteria@fondazioneaccorsi-ometto.it

In mostra sono ammesse massimo 23 persone, ogni mezz’ora, per consentire il rispetto delle distanze di sicurezza . La prenotazione è vivamente consigliata, gradito il pagamento elettronico. È obbligatorio l’uso delle mascherine.

 

Caliendo alla guida del Museo del Risorgimento

Si rinnova il Consiglio di Indirizzo del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino. Nuovo presidente è l’avvocato Mauro Caliendo.

Si è insediato il nuovo Consiglio di Indirizzo del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, l’organo che ricopre funzioni di indirizzo e controllo anche di merito sulle attività del Museo. Ne fanno parte l’avvocato Mauro Caliendo, indicato dalla Regione Piemonte, l’architetto Francesca De Filippi, docente del Politecnico di Torino, e il manager internazionale Giorgio Piumetti, entrambi in rappresentanza della Città di Torino, il professor Umberto Levra e la professoressa Ester De Fort, designati dall’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.

Come da Statuto, nella prima seduta è stato eletto il presidente: è Mauro Caliendo che succede ad Umberto Levra che ha guidato il Museo per sedici anni.

Cultore di storia, il neo presidente Mauro Caliendo è un avvocato di Asti. Ha quarantasette anni ed è stato sindaco di San Damiano d’Asti. “Sono davvero onorato di aver ricevuto un incarico di così grande prestigio e ringrazio la Regione Piemonte e la Città di Torino per la fiducia accordatami –commenta il presidente Caliendo – Per me è un sogno che si realizza, amo la storia e in particolar modo quella Risorgimentale, da cui direttamente deriva la nostra Italia di oggi. Ringrazio il professor Levra per l’importante lavoro svolto in questi anni e per la disponibilità ad essere ancora presente nel ruolo di consigliere. Sono certo che con tutte le persone che compongono il Consiglio di Indirizzo si creerà una preziosa collaborazione che non potrà che portare nuova energia ed entusiasmo al Museo”.

Oltre ai cinque consiglieri nominati dagli Enti pubblici, sono stati cooptati Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina di Torino, Alain Lombard, già Segretario Generale dell’Accademia di Francia a Roma e Direttore Generale Amministrativo del Musées d’Orsay, e Michele D’Andrea, già dirigente del Quirinale ed esperto di Comunicazione Istituzionale.

Il Consiglio di Indirizzo resterà in carica per i prossimi tre anni.