Cosa succede in città- Pagina 32

L’arte circense al TODAYS Festival con la FLIC Scuola di Circo

27, 28 e 29 agosto @ Bunker, Piazza Foroni e Mercato di Falchera Vecchia

Eventi a ingresso libero

La FLIC Scuola di Circo di Torino è pronta a portare l’arte circense attraverso performance e spettacoli all’interno del TODAYS FESTIVAL.

Tra gli appuntamenti tre serate con l’Aperitivo Oscillante al Bunker, con gli artisti Costanza Bernotti, Ivan Morales Luiz e Federica Pini Sandrelli che stupiranno con le loro performance uniche e creative sul vertiginoso trapezio ballant guidati dalla voce narrante di Marcgehrita Caveziel e prima di dj-set, l’artista Silvia Martini che vive in un mondo fatto di 35 hula hoop, giocoleria frizzante ed equilibrismi esilaranti con Giorgio Bertolotti.

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TODAYS è il Festival in scena a Torino dal 23 agosto al 2 settembre 2024 con una serie di eventi e attività diffusi nella Circoscrizione 6 della Città. È un progetto della Città di Torino, in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino, in partnership con Iren, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, realizzato da Fondazione Reverse.

La FLIC Scuola di Circo è pronta a portare l’arte circense all’interno degli eventi Off di questo grande festival, dal 27 al 29 agosto al Bunker in Piazza Foroni e al Mercato di Falchera Vecchia.

Dopo il grande successo di OSCILLANTE, festival europeo dedicato alle discipline circensi “ballant” che la FLIC ha organizzato dal 28 al 30 giugno, per il TODAYS Festival, in tutte e tre le serate dalle ore 18:00 alle ore 20:00 nell’Area Bunker di via Niccolò Paganini, è in programma l’Aperitivo Oscillante, eventi con gli artisti Costanza Bernotti, Ivan Morales Luiz e Federica Pini Sandrelli che stupiranno con le loro performance uniche e creative sul vertiginoso trapezio ballant.

Ogni spettacolo viene introdotto da una voce narrante e accompagnato da un dj set, offrendo al pubblico un’esperienza coinvolgente dall’inizio alla fine. L’Aperitivo Oscillante è una fusione di arte circense e musica, arricchita dalla presenza di un cocktail bar. È l’occasione perfetta per rilassarsi e lasciarsi incantare dalle esibizioni artistiche aeree. Qui, il cielo non è il limite, ma solo l’inizio di un viaggio nella meraviglia.

Il 27 agosto al Mercato di Piazza Foroni e il 28 agosto al Mercato di Falchera Vecchia (via degli Abeti), alle ore 11:00 sarà la volta di “Happy Hoop” di Silvia Martini: un attaccapanni ed un baule rosso accompagnano l’artista in un mondo fatto di 35 hula hoop volteggianti ed acrobazie temerarie. Uno spettacolo che unisce all’alto livello tecnico nelle discipline circensi dell’hula hoop, del clown e del verticalismo, una teatralità delicata e allo stesso tempo provocatoria dove il gioco della seduzione coinvolge il pubblico a ritmo di mambo e rock&roll.

Giorgio Bertolotti infine divertirà il pubblico con “Unicycle Dream Man” il 28 agosto alle ore 12:00 al Mercato di Falchera Vecchia e il 29 agosto alle ore 11:00 al mercato di Piazza Foroni (Piazzetta Cerignola).

Rendere la piazza un luogo di scambio, un luogo vivo, dove poter condividere con il pubblico complice e a volte attore protagonista, un momento spensierato e giocoso, sono le fondamenta di questo spettacolo sorprendente e imprevedibile. L’ironia tagliente e la semplicità con cui Giorgio si relaziona con il pubblico, sono il filo conduttore di uno show dove si susseguono momenti di giocoleria frizzante, evoluzioni tecniche su un monociclo gigante e per finale uno strampalato spogliarello in equilibrio su una ruota che lascerà il pubblico a bocca aperta.

 

La FLIC Scuola di Circo è stata fondata nel 2002 dalla Reale Società Ginnastica di Torino, la più antica società ginnica italiana nata nel 1844, ed è una delle scuole più rinomate a livello internazionale nel settore del circo contemporaneo. La sua filosofia di alta tecnica circense e una pedagogia artistica innovativa hanno accompagnato più di 800 studenti di oltre 40 paesi diversi in 22 anni. È membro effettivo della FEDEC (Federazione Europea delle Scuole Professionali di Circo).

 

 

 

“SilenzioSuono / SoundSilence”. Unica in Italia, una ricca collezione di dischi d’artista

Apre un nuovo capitolo espositivo per la “Videoteca – GAM” di Torino

Fino al 1° settembre

Una mostra decisamente singolare e di grande intelligenza nell’atto ideativo e in quello espositivo. Per certi versi in grado di indurre la memoria a carambole temporali di alta suggestione e potente forza emotiva. Fino a domenica 1° settembre, la “Videoteca – GAM” presenta al pubblico, questa volta coinvolto insieme dall’ accattivante intreccio di arti visive e sonoro-musicali, “SilenzioSuono /SoundSilence”, il nuovo capitolo collezionistico del “Museo” di via Magenta: 471 dischi d’artista, una collezione  il cui nucleo principale fu raccolto negli anni da Giorgio Maffei (Torino, 1948 – 2016), grande studioso e collezionista di libri e “vinili” d’artista, a cui la GAM ne ha aggiunti di ulteriori, in una logica di accrescimento futuro della raccolta.

Sotto la sapiente curatela di Elena Volpato, la rassegna propone alle pareti le copertine originali dei dischi, molte disegnate dagli stessi artisti mentre al centro della “project room”, quale punto di osservazione, s’è creato un salottino ad hoc con poltroncine disegnate dal milanese Federico Pepe e con materiali “vicini al sapore pop” del “vinile”, quel “magico portale – è stato scritto – mai eguagliato dalle ‘cassette’, dai ‘cd’ o dallo ‘streaming’”. A disposizione del pubblico si trovano dei “tablet” per ascoltare “tracce audio musicali o ‘performance’ o letture di poesie o di ogni possibile sperimentazione”. Scrive Elena Volpato, a proposito del titolo apparentemente contradditorio: “Mi piaceva l’idea di dare la stessa importanza al ‘Suono’ e al ‘Silenzio’ … ’Suono’ e ‘Silenzio’ si tengono insieme, non c’è l’uno senza l’altro, due facce della stessa medaglia che non possono essere scisse”.

Così l’iter espositivo ci pone faccia a faccia e orecchio a orecchio con le più importanti sperimentazioni artistiche di ambito sonoro e poetico, a partire dalle “prime ricerche sonore futuriste” con performance di declamazione dinamica ed esecuzioni musicali (e chi mai l’avrebbe detto o pensato?) del padre stesso del “Futurismo” Filippo Tommaso Marinetti e di quel Luigi Russolo (redattore nel ’33 del “Manifesto dei rumori” nonché inventore di nuovi strumenti musicali dal nome significativo di “Intonarumori”). Il “Dadaismo” è rappresentato da opere che vanno da Tristan Tzara a Hugo Ball a Raoul Hausmann con i loro “fono-poemi” composti di sillabe in puro “rapporto asemantico”. Bizzarrie, ricerche, sperimentazioni d’avanguardia che dai colori e immagini su tela passano ai colori non meno bizzarri di note e “rumori”. Sono presenti ancora le opere di Arthur Petronio (figlio del celebre “trasformista” Leopoldo Fregoli) che, sotto l’influenza di Wassily Kandinsky, elaborò nel 1919 la teoria della “verbophonie” e le “ricerche informali” di Karel Appel Jean Dubuffet, condotte con suoni tratti dagli “elementi della natura”. Presente in mostra anche la raccolta de “Le Lettrisme”, disco con i componimenti “onomatopeici” di Isidore Isou e Maurice Lemaître del 1958. Lo stesso anno in cui nasceva la rivista “Cinquème Saison” diretta da Herni Chopin, presente con molte altre opere in collezione, fra cui (“opere miliari”) le “ricerche sul silenzio” di Yves Klein e John Cage. L’intera “produzione Fluxus” è presente con opere che vanno da Joseph Beuys, a Philip Corner, a Yoko Ono e altri.

In parete, una lunga puntuale storia: dalla “Performance Poetry” della “Beat Generation” (inclusa con tutti i poeti del progetto rivoluzionario “Dial-a-Poem”) alle “Neovanguardie concettuali” ai mitici “Anni Ottanta” presenti in particolare con molta parte della produzione di Laurie Anderson. Degli “Anni Novanta”, sono Christian Marclay e Katharina Fritsch le due figure principali nella raccolta. Per finire con opere “iconiche” degli “Anni 2000” (da Henrik Hakansson a Carsten Nicolai a Martin Creed) e con le prime 13 uscite della “Xong collection – Artist Records”, costola di “Xing”, dedicata ad artisti “che intendono il campo sonico come una delle piattaforme in cui espandere i loro mondi e la loro immaginazione, utilizzando lo ‘spazio del disco’ per focalizzare e amplificare la propria poetica”.

Dato importante: da oggi in poi la “Collezione” intende crescere nel tempo. Con quali criteri? Elena Volpato“Privilegiando le opere degli artisti visivi che si metteranno alla prova con la sperimentazione sonora”.

Gianni Milani

“SilenzioSuono / SoundSilence”

“Videoteca – Gam”, via Magenta 31, Torino; Tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it

Fino al 1° settembre

Orari: mart. – dom. 10/18. Lunedì chiuso

Nelle foto: Immagini allestimento (ph. Perottino). Yoko Ono “Fly”, Apple Records, 1971 e John Cage “Neuhaus Cage”, Alga Marghen, 2002

Anni ’70, basket e politica nell’oratorio salesiano di Barriera

COSA SUCCEDEVA IN CITTA’ / La genialità si “annida” in tutte le attività dell’uomo. Inventare qualcosa che prima non c’era e che dopo cambia radicalmente la prospettiva. Don Bosco è annoverabile in questa categoria di uomini

Torino Capitale del pensiero e dei Salesiani. Soprattutto azione concreta con gli oratori e con la formazione. Oratori in tutta la città: il Martinetto San Luigi, ovviamente Valdocco con una città della solidarietà all’interno di Torino.

Rebaudengo al San Paolo ed il più grande in assoluto, Giovanni Agnelli fondatore della Fiat. Come il più piccolo San Gaetano. Per noi l’oratorio per eccellenza era il Michele Rua o dir si voglia l’ Oratorio Monterosa. Cuore pulsante, i cortili. Si entrava in un altro mondo. Apertura alle  14,30 e chiusura alle 19. In estate pure al mattino, e si usciva alle 20. Tre spiazzi. Nel primo cortile la facevano da padrone le “Gamale” in ferro che avevano un palo su cui ruotavano dei triangoli in cui ci si sedeva roteando: ameni giochi e come basi i fazzoletti. Sempre  presente Don Martano, vigile ed attento. Eravamo convinti che avesse 100 anni. Il campo di calcio, dove giocarono anche delle ragazze al baseball. Lo sport femminile fu un evento memorabile. Tre cortili con i campi di basket, precisamente dove giocavamo a pallacanestro tutti i sacrosanti giorni. Se poi pioveva, nessun problema, ci trasferivano sotto i portici.  Il canestro era bassissimo. Pazienza, bastava non tirare da fuori, ma ci si divertiva. Osceno il pallone che Don Martano ci dava: liso che la camera d’ aria usciva da un buco.

Ma con le figurine Panini vinsi un pallone, socializzato immediatamente. Giocavamo sull’asfalto. Vinsi persino un titolo nazionale a Rimini, categoria Ragazzi, Polisportiva Giovani Salesiani. Scoprii che gli oratori Salesiani era sparsi in tutta Italia. Dalla Puglia a Milano passando da Napoli e Caserta. Sicuramente una potenza nel settore giovani. C’ era anche il dovere del catechismo. Lì, almeno io, sono stato debolissimo. Una lezione e poi non mi hanno più visto. Nessuno è perfetto. Anni ’70 vento anche di  politica per i Salesiani. Qualcuno di loro virava a sinistra. Don Bosco non si sarebbe stupito, lui che del sociale ne faceva un vanto. Gli spararono perfino. Uomo scomodo e uomo di Chiesa, quella Romana per capirci che, nel secolo diciannovesimo non brillava per lungimiranza ed apertura. Probabilmente gli spararono i primi socialisteggianti a cui dava fastidio per il suo intervento nel sociale. Lui di fatto preso in mezzo tra Savoia ed il Papato. Lui che voleva essere fedele a tutti e due con una spiccata propensione per Roma. Tornando agli anni ’70, arrivò Don Giorgio, giovane, appassionato di Basket e per quel che mi ricordo già di sinistra.

L’ amico Renato ha corretto questo mio ricordo: “Diciamo, Patrizio, vicino alle esigenze del mondo del lavoro”. Renato è sempre stari puntiglioso. Don Giorgio era arrivato nel posto giusto. Barriera di Milano capitale storica della classe operaia. Cosi nel cinema parrocchiale il cineforum organizzato da ex Giovani studenti Salesiani. Dopo, l’ immancabile dibattito, ed i nostri interventi per orientare a sinistra il pubblico presente. Non si spostava un voto perché erano tutti orientati ma ci si riconosceva capendo che eravamo nello  stesso corso d’acqua. E non solo. Una delle primissime Coop sociali a Torino si chiama Valdocco fondata proprio nell’Oratorio Valdocco. Il centro del centro del mondo Salesiano. Così dal Basket all’impegno politico eravamo dentro un pezzo di Storia di Torino e, perché no, d’Italia.

 

Patrizio Tosetto

Foto Museo Torino

Artissima 24: “Daydreaming – sognare ad occhi aperti”, dall’1 al 3 novembre al Lingotto

 

 

La prossima edizione di Artissima 24 si terrà dall’1 al 3 novembree avrà per titolo “The Era of Daydreaming”, che significa “sognare a occhi aperti”.

“Sognare a occhi aperti ha un potenziale creativo immenso  – spiega il direttore artistico Luigi Fassi – ed è quello di cui si servono primariamente gli artisti per infrangere le barriere di ciò che è noto e prevedibile, oltre a tracciare nuovi sentieri nell’esplorazione del nostro tempo”.

La 31esima Fiera internazionale d’arte contemporanea, Artissima2024, aprirà i battenti all’Oval Lingotto venerdì 1 novembre e fino a domenica 3 sarà l’unica fiera in Italia dedicata esclusivamente alla creatività dei giorni nostri.

Il format della fiera è quello ormai consolidato, con la presenza di quattro sezioni, Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue, Art Spaces & Editions, e le tre sezioni curate, Present Future, Back to the Future, Disegni. Per la selezione delle gallerie che parteciperanno alla Main Section, che è quella dedicata alle realtà più affermate in campo internazionale, è stato confermato il team composto da Paola Capata (galleria Monitor di Roma, Lisbona e Pereto), Philippe Charpentier (galleria di Parigi e Bogotà), Raffaella Cortese (galleria Raffaella Cortese di Milano), Guido Costa (galleria Guido Costa Projects di Torino), Antoine Levi (galleria Ciaccia Levi di Parigi e Milano), Nikolaus Oberhuber(della galleria Kow di Berlino) ed Elsa Ravazzolo Bottner(galleria a Gentil Carioca di Rio de Janeiro e San Paolo). Viene invece rinnovato il team curatoriale per le altre tre sezioni. I progetti monografici dei talenti emergenti sono riuniti nella sezione Present Future, e saranno seguiti da Leon Kruijswijk, curatore del KW Institute for Contemporary Art di Berlino, e Joel Valabrega, curatrice di performance and moving image al Mudamdi Lussemburgo. Alla curatela del Back to the Future, sezione dedicata ai progetti monografici dei pionieri dell’arte contemporanea, sono stati chiamati alla curatela Heike Munder, scrittrice e curatrice indipendente a Zurigo, e Jacopo Crivelli Visconti, curatore indipendente a San Paolo. La sezione Disegni, che rappresenta un unicum nel panorama delle fiere italiane, sarà curato da Irene Zucca Alessandrelli.

MARA MARTELLOTTA

Palazzina di Caccia di Stupinigi: Diana&Co, una visita guidata tra miti e leggende

Domenica 25 agosto, ore 15.45

Diana, dea della luna e della caccia, occupa un posto di rilievo nell’immaginario delle corti europee e della Palazzina di Stupinigi. Il “Mito di Diana” è dipinto nella volta dell’Anticamera del Re, il “Trionfo di Diana” nel Salone d’Onore, le storie di Diana cacciatrice negli Appartamenti Reali e due sculture in marmo di Diana e Atteone si trovano nell’Atrio di Levante a ricordare la leggenda secondo cui Atteone fu trasformato dalla dea in cervo e dato in pasto ai suoi stessi cani per averla spiata mentre faceva il bagno. Storie e miti di Diana&Co saranno raccontati domenica 25 agosto in una visita guidata a misura di bambino che trasforma in suggestive pagine illustrate di un antico libro, quadri, dipinti e stucchi della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Domenica 25 agosto 2024, ore 15.45

Diana&Co

Visita guidata

Prezzo attività: 5 euro + biglietto di ingresso

Biglietto di ingresso: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Prenotazione obbligatoria per l’attività entro il venerdì precedente

(Per prenotazioni via e-mail attendere sempre una conferma scritta, controllare anche lo spam)

Giorni e orari di apertura Palazzina di Caccia di Stupinigi: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Info: 011 6200601 stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Domenica 25 agosto in piazza Vittorio Veneto torna Agriflor

 

 

Anticipazione dell’autunnale FLoreal alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Mentre il mese di agosto volge al termine, Agriflor non si ferma e l’appuntamento con le eccellenze agricole e vivaistiche del Piemonte torna domenica 25 agosto dalle 9 alle 19 nella magnifica cornice di piazza Vittorio Veneto.

Circa quindici vivaisti, che rappresentano l’eccellenza della Regione Piemonte, porteranno in piazza i loro articoli più belli, dalle orchidee delicate alle robuste piante aromatiche, non dimenticando le piante grasse fino a un’ampia varietà di fiori da giardino.

AgriFlor va oltre il mondo vegetale, in quanto l’evento coinvolge l’esposizione delle eccellenze agricole locali. Miele profumato, frutta e verdura di stagione, prodotti cosmetici, taralli, liquirizia e molte altre specialità potranno essere acquistate dai visitatori di piazza Vittorio. Agriflor di piazza Vittorio rappresenta una anticipazione della manifestazione di FLOreal, che si terrà dall’11 al 13 ottobre presso la palazzina di Caccia di Stupinigi, che prevede, accanto alla mostra mercato, un palinsesto di conferenze, laboratori, workshop, eventi culturali dedicati al verde per grandi e piccini.

 

Mara Martellotta

A Jane Champion il Premio Stella della Mole al Museo del Cinema di Torino 

L’11 settembre prossimo la regista di “Lezioni di Piano” e “Il potere del cane”, Jane Champion, sarà protagonista della ripresa delle masterclass al Museo del Cinema di Torino alle ore 10 e alle 16 riceverà il Premio Stella della Mole.

La regista neozelandese, classe 1954, è stata la prima regista donna a conquistare la Palma d’oro al Festival di Cannes e a riportare sul grande schermo la sensualità femminile.

“Sono davvero emozionata di visitare per la prima volta un’istituzione prestigiosa come il Museo Nazionale del Cinema – ha dichiarato Jane Champion – e non vedo l’ora di condividere del tempo con questa vasta platea di cinefili della città di Torino in occasione della masterclass all’interno di un monumento unico come la Mole Antonelliana”.

La regista dialogherà con il direttore del Museo, Domenico De Gaetano, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera, dai primi lavori ai successi di critica che l’hanno consacrata quando ha conquistato il premio Oscar per “Lezioni di Piano” nel 1993 per la migliore sceneggiatura originale, cui è seguito l’Oscar per la regia per il film “Il potere del cane”, che ha sancito la sua popolarità.

“Nel corso della sua carriera quarantennale Jane Champion è stata capace di ritagliarsi un posto unico nel pantheon tradizionalmente maschile del cinema contemporaneo- ha affermato Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema – un museo che ribadisce con questo appuntamento il suo ruolo di hub culturale internazionale”. Si tratta, cioè, di un’istituzione capace di promuovere grandi mostre, ospitando personaggi e celebrità del mondo del cinema, come Jane Champion.

 

Mara Martellotta

Campidoglio, il borgo torinese che riporta indietro nel tempo

 

Piccole case, il Museo di Arte Urbana, piole e piccoli negozi ricreano l’incanto di una volta con magica modernita’.

Incastonato tra Cit Turin, San Donato e Parrella, il borgo Campidoglio e’ un luogo d’altri tempi, impreziosito da contaminazioni moderne, dove il sapore di un’altra anima della citta’ e’ vivo e ben conservato.

L’origine del nome Campidoglio, riconducibile al VIX secolo, sembra che venga dalla sua antica destinazione, ovvero un’area rurale fatta di campi, e al nome dei proprietari della stessa, Doglio.

Il quartiere ebbe il suo sviluppo nel 1863 quando si creo’ una vera e propria borgata con vocazione residenziale con l’edificazione di nuove case, abitata perlopiu’ da operai e artigiani, ma anche del cinema teatro Savoia (oggi Astra) e di piccole fabbriche. Le strade, larghe non piu’ di 6 metri e a senso unico, sono caratteristiche per il loro selciato che le contrassegna come una (quasi) isola pedonale mentre le costruzioni sono le tracce piu’ significative di un luogo che si sviluppa come un paese dentro la citta’, come effettivamente era prima del 1900 quando un decreto regio lo inseri’ in un nuovo piano regolatore come quartiere di Torino all’interno, quindi, della cintura. Il borgo, con la sua struttura a scacchiera romana, negli ultimi 15 anni e’ stato riqualificato con l’obiettivo di ricostituirlo rispettando e conservando, tuttavia, le sue caratteristiche originarie: la struttura e le case basse, con bei cortili interni, che sanciscono il suo fascino e la sua unicita’.

Questo quartiere, inoltre, e’ un meraviglioso museo a cielo aperto, con opere murarie che raffigurano diversi soggetti e panchine dedicate alle donne, che vengono illuminate dal sole e omaggiate dalla luna; ad oggi ce ne sono circa 200 dipinte sulle palazzine della parte vecchia del quartiere e costituiscono il cuore del Mau, Museo d’Arte Urbana, che e’ stato il primo progetto di arte pubblica in Italia, un meraviglioso concentrato di street art che si e’ trasformato in una associazione autonoma. Dal 2001 il Mau collabora con il Centro Commerciale Artigianale Naturale che gestisce 35 opere in teca della Galleria Campidoglio, con il Museo Diffuso della Resistenza che coordina le visite al Rifugio antiaereo, sito a piazza Risorgimento, ed e’ riconosciuto dalla Citta’ di Torino, convenzionato con l’Accademia Albertina e inserito nell’Abbonamento ai Musei della citta’ e del Piemonte.

Oltre ai magnifici murales sono presenti altri siti di interesse come la chiesa di Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, voluta nel 1880 dal teologo Domenico Bongioanni, allievo di don Giovanni Bosco; il Sacrario del Martinetto, il principale monumento di Torino dedicato alla Resistenza; Villa Arduino una bellissima costruzione in stile neo-gotico dove sembra che ci visse anche Macario; il teatro Astra, una volta Cinema Savoia, uno dei piu’ importanti edifici Art Deco’ a Torino, e Case Bocca e Comoglio.

E’ possibile fare tour guidati all’interno del borgo per approfondire e conoscere al meglio i suoi luoghi e le sue opere e inoltre, se si vuole passare una serata immergendosi in un mood d’altri tempi, sono diversi i locali caratteristici dove fare un aperitivo o una buona cena come l’Osteria Al Torchio, la Dogana o la pizzeria Oscar Wilde.

Per informazioni:

culturalway.it

museoarteurbana.it

MARIA LA BARBERA

Torino Over

Non c’è un età giusta per chiudere con l’attività lavorativa e riprendersi la vita, ma c’è un’età anagrafica che fa da barriera, quella soglia che ti fa sentire vecchio ma che ti dà anche dei vantaggi e non solo economici.
Da qui l’idea di creare una rubrica  per segnalare le opportunità per chi ha raggiunto questo traguardo e godersi oltre il vantaggio di poter dire, traguardo raggiunto, anche tutte quelle piccole soddisfazioni di poco conto ma che sembrano coccole o attenzioni e non guastano.
Nella nostra rubrica andremo a scoprire le aziende più sensibili ai cosiddetti “anziani” anche se noi preferiamo usare il termine “over”.
Andremo a caccia di consigli ed occasioni e se vorrete collaborare segnalandoci iniziative saremo ben lieti di pubblicare le vostre segnalazioni ed esperienze scrivete a Iltorinese.TorinoOver@gmail.com, per ora a nome della redazione vi auguriamo buone vacanze
L ‘appuntamento è per la prima settimana di settembre.

Gd

Bocce, spettacoli e cucina: riparte il Mossetto

martedì 20 agosto a partire dalle ore 15  ricomincia l’avventura, ogni giorno escluso il lunedì.

 

La cucina popolare è aperta per il pranzo sabato e domenica dalle ore 12:30 alle ore 14:30, a cena da martedì a domenica dalle ore 20 alle ore 22:30, potete prenotare i vostri posti al 375 5622230.

 

I campi da bocce petanque sono aperti agli associati con la tessera sportiva dalle ore 15 a mezzanotte (sabato e domenica dalle ore 12:30), mentre scacchiere, carte e giochi di società sono sempre disponibili.

 

Abbiamo approfitto di questa pausa per censire le attività svolte dal 7 luglio 2023 (giorno di apertura del nuovo Mossetto), al 31 luglio 2024, possiamo comunicare con gioia e un po’ di orgoglio di aver organizzato tantissime iniziative, esattamente 184 attività totali di cui, 48 attività sportive (bocce, scacchi), 114 spettacoli e attività musicali dal vivo, 18 workshop di danza sportiva internazionale, 2 incontri pubblici istituzionali, 1 assemblea delle associazioni con AiCS, 1 formazione per il terzo settore con AiCS. Queste sono le basi da cui partire, per proseguire con le prossime iniziative che stiamo calendarizzando.

Vi anticipiamo la ripresa di RADICI E CULTURE NEL MONDO; grazie al contributo della Circoscrizione 7, mercoledì 4 e 18 settembre, laboratori di costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero e concerti condotti da Riccardo Esposito Abate, già ideatore insieme a Oreste Forestieri e Elvira Rita Gorga della rassegna SUD E’ MAGIA. La partecipazione è gratuita per gli associati AICS.

Il 28 settembre sarà invece occasione per assistere a un concerto di altissimo livello, appuntamento imperdibile per gli appassionati di jazz e non solo, da segnare nelle vostre agende. Modalità di partecipazione nella prossima newsletter.

Sabato 28 settembre ore 21

 

TWOforALL
Alberto Gurrisi – organo
Paolo Orlandi – batteria

feat. Fabrizio BOSSO – tromba

“TWOforALL” è un duo organo – batteria che si ispira alla grande tradizione del soul jazz ma con un occhio alla contemporaneità, con tutte le sfaccettature che il jazz attuale sa offrire.
Dopo aver condiviso alcuni percorsi formativi nella stessa città d’origine, Milano, Alberto Gurrisi e Paolo Orlandi si sono rincontrati sul palco dopo molti anni e svariate esperienze. Il feeling è stato immediato e così è nata l’idea di costituire un duo aperto a collaborazioni con diversi solisti provenienti da diversi mondi musicali.
Ospite d’eccezione il grande Fabrizio Bosso, uno dei migliori trombettisti italiani, riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.