Cosa succede in città- Pagina 259

E’ nata la Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza

La prima fondazione in Italia che unisce direttamente l’arte al sociale

Il Maestro d’arte contemporanea Eugenio Bolley dona il suo patrimonio artistico al sociale e sposa la mission dell’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF fondata e guidata da Tommaso Varaldo.
Su richiesta di AIEF i ponti storici di Torino si illuminano di blu.

Sabato 20 novembre 2021, in occasione della giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si è costituita la Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza, presentata con un evento ufficiale a cui hanno aderito numerose autorità, tra cui molte autorità, figure del mondo imprenditoriale e del terzo settore. Numerose fasce tricolore presenti in rappresentanza di diversi comuni della provincia di Torino. Durante l’evento sono giunti gli auguri alla Fondazione del presidente della Regione Piemonte.

La Fondazione è la prima in Italia che unendo direttamente l’arte al sociale realizza e promuove progetti a sostegno dei bambini, dei giovani e delle persone fragili, puntando, in particolare, a prevenire e azzerare ogni violazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a cominciare da quelli sanciti dalla Convenzione ONU.

La Fondazione nasce per mezzo dei suoi due fondatori che la guideranno: dall’unione della creatività e della generosità del Maestro d’arte contemporanea Eugenio Bolley e dall’impegno sociale dell’associazione infanzia e famiglia AIEF, fondata da Tommaso Varaldo.

La volontà del Maestro Bolley, manifestata negli ultimi anni, di costituire una fondazione capace di tutelare e valorizzare tutto il suo patrimonio artistico, frutto del lavoro di una vita, in favore dei più bisognosi ha finalmente trovato concretezza unendosi al percorso già avviato nel 2018 da Tommaso Varaldo con l’Associazione Infanzia e Famiglia AIEF.

L’Associazione AIEF, nata nel 2018, grazie all’impegno di volontari e professionisti di vari settori, si è distinta con azioni mirate volte al sostegno e all’aiuto dei nuclei familiari in difficoltà e alla tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Interventi resi ancora più concreti grazie ad un protocollo d’intesa tra l’associazione AIEF e l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Piemonte. Inoltre, l’associazione AIEF ha ideato e gestisce direttamente il Centro AIEF presente a Torino nel quartiere Mirafiori Sud. Un centro polifunzionale capace di mettere a disposizione dei nuclei familiari e di tutte le persone più bisognose: sportelli di aiuto completamente gratuiti, laboratori didattici, attività sociali e solidali.

Condividendo tale approccio pragmatico e pratico per aiutare bambini, famiglie e persone in difficoltà, il Maestro Bolley ha deciso di destinare la gran parte delle sue opere alla nascita della Fondazione, che affiancherà l’associazione Aief nei suoi interventi sul territorio, a partire dell’apertura di altri Centri AIEF nei quartieri più in difficoltà.

“La mia opera – racconta l’artista e fondatore, da oggi Presidente Onorario della Fondazione – ha sempre avuto una forte componente sociale: in tutte le occasioni della mia vita che ho potuto ho dedicato la mia opera al prossimo, con il desiderio di dare speranza a chi ne ha più bisogno. Ho scelto di dar vita insieme a Tommaso Varaldo alla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza perchè condivido pienamente l’aiuto che si deve portare ai bambini e alle famiglie in difficoltà, ma bisogna anche pensare ai tanti che tutti i giorni non hanno la possibilità di avere un pezzo di pane. La nostra Fondazione farà qualcosa di concreto anche per loro. Donare le mie opere, per lo più divertenti e giocose, affinchè i troppi bambini non tutelati e le tante persone, emarginate dalla società, ritrovino il sorriso e la spensieratezza dell’infanzia mi è sembrata una cosa bella e in un certo senso doverosa”
“In questo momento in Italia 1 bambino su 7 nasce e cresce in condizioni di povertà, 1 su 20 assiste a violenze domestiche, 1 su 100 è vittima di maltrattamenti, 1 su 500 vive in strutture di accoglienza. Sono dati drammatici che rendono necessarie azioni concrete, come quelle che mettiamo in campo come associazione infanzia e famiglia AIEF dal 2018. – aggiunge Tommaso Varaldo, fondatore e Presidente della Fondazione – Quando avevo 5 anni io e il Maestro Bolley facemmo un’opera insieme. A vent’anni da quel disegno sono onorato che il Maestro abbia scelto di fare insieme questa nuova opera di grande valenza sociale e solidale. Sono certo che la Fondazione AIEF potrà sostenere e dare grande slancio ai progetti dell’associazione AIEF, a partire dai Centri AIEF e si potrà fare ciò che entrambi desideriamo: aiutare l’infanzia, sostenere i giovani, combattere ogni discriminazione per lasciare un mondo più giusto e un futuro migliore.”
INFO
www.fondazioneaief.org www.associazioneaief.it

Anche a Torino il chiosco “Trace the Face” per ritrovare i propri cari

Croce Rossa Italiana presenta il servizio di ricerca dei familiari con un nuovo chiosco presso il Comitato di Torino

Presso il Comitato CRI di Torino, in via Bologna, è stato da poco allestito un corner Trace the Face.

L’Ufficio Ricerche, Restoring Family Links e Protezione del Comitato di Torino, è attivo dal 1983 nel supportare a ristabilire e mantenere i contatti tra i membri delle famiglie, separati in seguito a conflitti, situazioni di violenza, catastrofi naturali, movimenti migratori e circostanze che richiedano una risposta umanitaria. Ora si è “arricchito” di un nuovo strumento, un totem interattivo.

Si tratta del chiosco Trace the Face, che consentirà ai possibili beneficiari, affiancati da operatori della CRI specializzati nelle attività RFL, di visionare le fotografie delle persone che cercano i loro congiunti e da cui sono stati separati lungo le rotte migratorie verso l’Europa. Il sito del Progetto Trace the Face è stato predisposto dal Comitato Internazionale di Croce Rossa proprio per i ricongiungimenti affettivi, per permettere di selezionare tra diverse migliaia di immagini e  di filtrare quelle che potrebbero interessare chi sta effettuando una ricerca.

Le persone che vogliano mettersi alla ricerca dei propri cari, possono recarsi presso il Comitato di Torino della Croce Rossa Italiana, in via Bologna 171, con i seguenti orari: lunedì dalle 17 alle 19 e martedì dalle 10 alle 12.

La scuola degli asterischi

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il liceo classico e musicale “Cavour”di Torino è balzato improvvisamente alle cronache per aver introdotto l’asterisco che sostituisce le desinenze maschili e femminili nelle comunicazioni ufficiali

Il prof. Quaglieni

Quindi non più studenti e studentesse, ma student*. Questa sarebbe una scelta contro il sessismo, per la parità di genere e l’attuazione niente di meno che dell’articolo 3 della Costituzione. Non è una novità quella del liceo “Cavour” perché già prima il Tecnico Industriale “Avogadro“ e il convitto nazionale “Umberto I“ di Torino avevano battuto sul tempo il liceo che oggi vive il suo quarto d’ora di notorietà con articoli giornalistici di un imbarazzante conformismo. Solo una deputata di Fratelli d’ Italia ha sollevato delle obiezioni, mentre c’è stato un altrettanto imbarazzante silenzio da parte di chi dissente da una scelta che appare discutibile e che ha preferito tacere. Ho raccolto un po’ di opinioni tra docenti, presidi e opinionisti. Un quotato professore di chiara matrice progressista mi ha scritto lapidariamente che si tratta di una “cosa demenziale“. Un capo d’Istituto di una città del Piemonte orientale è stato meno laconico e mi ha detto :”E’ ridicolo, penoso, una stupidità elevata a sistema, anche diseducativo, sotto molti aspetti. Sono gli estremismi del politically correct …”.
Un noto esponente radicale milanese va giù pesante: “ io non ne posso più di queste cazzate che giudico diseducative e sbagliate.  Spero che questa ventata di irrazionalità finisca al più presto.”Un’ autorevole dirigente di un ‘istituzione culturale laica molto prestigiosa non esita a scrivere : “Non riesco a crederci! Uno dei più quotati licei di Torino si riduce a queste bestialità invece di insegnare correttamente la lingua italiana“.
Un’ insegnante (ma per coerenza si dovrebbe scrivere insegnant*, togliendo anche l’apostrofo) pur comprendendo il problema alla base della scelta, afferma che “un conto sono le persone per le quali è d’obbligo il rispetto e un altro la lingua italiana. Non credo di offendere nessuno scrivendo al maschile un sostantivo o un aggettivo che sono tali per la nostra grammatica. La lingua cambia con l’uso e non con le forzature burocratiche”. Un noto ex allievo del liceo torinese mi ha detto di essere “incazzato” per la notizia e per il modo becero in cui è stata data dai giornali. Non si riconosce più nel suo liceo a cui era sentimentalmente molto legato.
Tutto questo dimostra che su quel tema il manicheismo settario non è proponibile. Sarebbe interessante sapere come esprimeranno l’asterisco nella comunicazione orale che pure deve adeguarsi a quella scritta. Vorrei che qualcuno me lo spiegasse.
Appare chiaro un fatto: non si tratta di parità uomo/donna che non solo nella scuola andrebbe sempre rispettata senza ridursi a risolvere il problema con un banale asterisco perché il problema è molto più complesso. Il vero punto è che si vuole introdurre un terzo genere oscillante tra il maschile e il femminile, anticipando il ddl Zan proprio nella scuola. Ma in questo caso bisogna avere il coraggio di dirlo esplicitamente, assumendosi tutte le responsabilità. Io mi rifiuto di credere che un provvedimento definito dai giornali “ rivoluzionario“ non abbia suscitato discussioni e contrarietà.Ma c’è stato finora un assordante silenzio.
Le poche conversazioni che ho avuto e la lettura di giudizi sui social dimostrano che si tratta di una scelta certamente divisiva che va ben oltre la politica .
Chi ha una certa idea di cosa debba essere la formazione educativa che ,a parere dello scrivente ,non può mai cadere nel cinico e nichilistico rifiuto di ogni regola morale,laica o religiosa che sia , non può entusiasmarsi di fronte ad una scelta destinata a dividere. Se penso ai grandi presidi del Liceo “Cavour “ che furono miei amici, da Luigi Vigliani a Ludovico Griffa o penso ad un illustre docente come Mario Gliozzi ,provo una profonda tristezza , ricordando l’ idea di scuola laica che ebbero e che misero in atto,facendo coraggiose scelte controcorrente .

L’artista Francesco Simeti per Casa Giglio

Una nuova opera darte per uno spazio solidale a Torino

 

Sabato 20 novembre, si è inaugurata l’installazione ambientale permanente ideata per Casa Giglio da Francesco Simeti – artista italiano che vive a New York, noto per i grandi wall-paper realizzati mediante collage digitali con cui costruisce paesaggi immaginari popolati da raffinate metafore sociali.

Casa Giglio (via Cappel Verde 2, +39 011 3203371, info@casagiglio.org | www.casagiglio.org) è uno spazio solidale nato nel 2019 allultimo piano del Seminario Metropolitano, nel cuore del centro storico di Torino, per accogliere famiglie di bambini ricoverati allOspedale Infantile Regina Margherita –eccellenza pediatrica riconosciuta a livello europeo -, su iniziativa di Giglio Onlus, associazione di Santena (To) che dal 2002 offre ospitalità gratuita alle famiglie prive di mezzi affinché possano rimanere accanto ai figli durante la degenza. La Diocesi di Torino, proprietaria dell’immobile, ha concesso i locali in comodato gratuito all’associazione Giglio Onlus in cambio delle opere di ristrutturazione e restauro. La realizzazione della struttura ha richiesto due anni di lavori, un cantiere da 500.000,00 Euro sostenuto grazie al crowd-funding, alle donazioni e alle sovvenzioni di istituzioni quali la Fondazione CRT, la Banca d’Italia e Unicredit, e più di recente grazie all’apporto del Programma Housing della Compagnia di San Paolo, che ha consentito di rendere operativa la struttura nell’autunno del 2019. Su una superficie di 800 mq sono stati ricavati 12 appartamenti con spazi e servizi comuni (sala polivalente, cucina e sala da pranzo, lavanderia). La struttura può ospitare 9 famiglie in difficoltà economica e sociale con figli ricoverati e 2 famiglie in stato di emergenza abitativa. Il dodicesimo appartamento è riservato al Custode, che contribuisce alla gestione interna della casa e supporta le famiglie in caso di necessità.

L’opera è una grande wallpaper creato pensando alleterogenea provenienza delle famiglie ospiti della struttura, in arrivo dallItalia e da vari paesi del mondo. Il titolo dellopera, che suona come una filastrocca, “Gigli, cinghiali, qualche carpa e poi conigli, galline e asini in gran quantità, è dedicato agli ospiti più piccoli di Casa Giglio, per i quali lopera è stata concepita come uno scenario fantastico in cui immergersi: un paesaggio impossibile, risultato di una ricerca darchivio e di un esercizio di ars combinatoria che fa incontrare tradizioni iconografiche di culture ed epoche diverse, specie vegetali e animali di geografie distanti tra loro. Realizzata nellatrio di Casa Giglio, si rivolge alle famiglie chiamate a convivere nei suoi spazi comuni come un messaggio di benvenuto, e al tempo stesso ha lobiettivo di trasmetterne la filosofia e la missione, basata sulla solidarietà e sullaccoglienza, ai visitatori e alla più ampia comunità di persone coinvolte quotidianamente.

Francesco Simeti è uno dei pochi artisti italiani ad aver dato ampio spazio nella propria ricerca allarte pubblica e ai suoi risvolti di utilità sociale. Il suo interesse nei confronti dellarte di pubblico interesse, al di fuori dei luoghi normalmente deputati alla produzione e alla fruizione dellarte, nasce alla fine degli anni novanta a New York durante la partecipazione al programma di sostegno agli artisti emergenti Artist in the Marketplace del Bronx Museum. Lavorare per lo spazio pubblico gli offre la possibilità di approfondire la propria ricerca attraverso il contatto con varie figure e committenti non appartenenti al sistema artistico, nel quale si muove contemporaneamente con crescente fortuna nel corso degli anni. Il progetto per Casa Giglio nasce pensando alla coesistenza tra le diversità che abiteranno la struttura, che accoglierà persone di tante nazionalità, lingue e culture, chiamate a convivere e a condividere spazi, pasti, servizi, momenti ricreativi e culturali anche per lunghi periodi. “Vorrei dice l’artista – che chi abiterà Casa Giglio possa ritrovare in questopera degli elementi appartenenti alla propria cultura che contribuiscano a ridurre il senso di estraneità iniziale, ma soprattutto che possano scoprire e creare insieme alle altre famiglie nuovi punti di riferimento e di condivisione”. Il wallpaper occupa unintera parete dellatrio, coprendo una superficie di 45 metri quadrati, stampata su di un rivestimento speciale in fibra di vetro sul quale trovano posto alcuni elementi aggettanti in ceramica smaltata realizzati nello studio newyorchese dellartista.

Il progetto è il risultato di un percorso condiviso da Giglio Onlus con “a.titolo”, organizzazione che da ventanni promuove il dialogo tra arte e società, nellambito di “Nuovi committenti”, programma per la produzione di opere darte commissionate dai cittadini per i loro luoghi di vita o di lavoro.

“Nuovi committenti” a Casa Giglio è curato da Luisa Perlo e Francesca Comisso per “a.titolo”, con la produzione di Elisa Miotti di “Studio senzatitolo” di Milano, ed è realizzato con il supporto della Fondation de France di Parigi, con il contributo della Regione Piemonte, della Fondazione CRT e dellazienda OM Project di Borgaro.

Nelle foto di Federico Floriani e Paolo Saglia, tre immagini dell’opera di Francesco Simeti per Casa Giglio.

Rock Jazz e dintorni. John Duncan e Emanuele Cisi Quartet

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al cinema per 3 sere consecutive a Torino, il film su Chet Baker “Jazz Noir” diretto dal regista olandese Rolf van Eijk. Il trombettista Johnny Lapio in quintetto con l’Arcote Project presenta lo spettacolo “Schiano graffiti” alla Cascina Fossata.

Martedì. Al Green Pea al Lingotto, il quartetto di  Emanuele Cisi presenta in concerto “Far Away” nuovo progetto discografico.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana suona Billy Spuma con i Gassati.

Giovedì. Al Cafè Neruda sono di scena i Unit Four. Al Magazzino di Gilgamesh si esibisce il bluesman Eros Barbin. Al Cap 10100 è di scena il cantautore Pier Cortesementre al Magazzino sul Po si esibisce Walter Celi. Al Mag Dog suona il trio jazz Bongcloud.

Venerdì. Al Magazzino di Gilgamesh si esibiscono i Fonzarelli’s. All’Hiroshima è di scena Roby Salvai. Al Magazzino sul Po si esibisce John Duncan preceduto dal duo Beauchamp/Sigurtà. All’Arteficio suona il trio del chitarrista Maurizio Malano mentre al Cap 10100 si esibiscono i The Spell Of Ducks. Al Polski Kot il progetto Xipe Project.

Sabato. Al Magazzino sul Po suonano i Sweet Life Society. Al Circolo della Musica di Rivoli si esibiscono i Weongonyou. Al Folk Club suona e canta il trio di Michele Gazich. Al Bunker sono di scena i Voodoos And Taboos.

Domenica. Al Cap 10100 musiche da film eseguite dal pianista Giovanni Doria Miglietta con il violoncellista Lamberto Curtoni.

Pier Luigi Fuggetta

La colletta alimentare torna in presenza a fine mese

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25° GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE:
TORNA IN PRESENZA LA SPESA PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ

Sabato 27 novembre 2021 si potranno acquistare e donare alimenti per i più bisognosi. La Colletta Alimentare proseguirà quest’anno fino a domenica 5 dicembre 2021, grazie alle Charity Card di Epipoli e fino al 10 dicembre su Amazon.it

La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare, compie 25 anni e torna anche in presenza dopo la scorsa edizione in cui era dematerializzata e realizzata con gift card convertite in cibo: quest’anno nei supermercati aderenti all’iniziativa si potranno di nuovo acquistare fisicamente alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, accolte dalle strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare.

La Colletta Alimentare si svolgerà sabato 27 novembre 2021: 145.000 volontari, distanziati e muniti di green pass, in 11.000 supermercati in tutta Italia, inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione: omogeneizzati alla frutta, tonno e carne in scatola, olio, legumi, pelati.

I prodotti donati saranno poi distribuiti alle 7.600 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per i minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza etc..) che sostengono quasi 1.700.000 persone.

La Colletta Alimentare è il gesto educativo di volontariato più partecipato, ed è stata la prima esperienza solidale di questo tipo un quarto di secolo fa: ha permesso di sensibilizzare le persone a compiere un atto concreto di aiuto verso i più bisognosi e ha dato il via a iniziative simili realizzate poi anche da altre organizzazioni.

25 anni, un anniversario importante per la Colletta afferma Salvatore Collarino, Presidente di Banco Alimentare del Piemonte un grande gesto di solidarietà per le persone in difficoltà che unisce tutta l’Italia. L’emergenza sanitaria, infatti, ha e avrà ancora ricadute importanti sul nostro territorio e per questo dobbiamo continuare ad aiutare le persone che hanno bisogno e le tante che si sono trovate in un’emergenza improvvisa e inaspettata come quella che ci ha colpito lo scorso anno. Speriamo possano presto, anche grazie al nostro sostegno, tornare ad una vita normale.

Come ha ricordato Papa Francesco in occasione della Quinta Giornata Mondiale dei Poveri la condivisione genera fratellanza, è duratura, rafforza la solidarietà e pone le premesse necessarie per raggiungere la giustizia. Uno stile di vita individualistico è complice nel generare povertà. Se i poveri sono messi ai margini il concetto stesso di democrazia è messo in crisi”.


Speriamo quindi siano in tanti a partecipare alla Colletta 21 per mantenere viva la solidarietà che guida lo spirito di questa grande giornata di condivisione e che sostiene la nostra attività di aiuto alle persone, ogni giorno.

Per chi non riuscisse a recarsi in uno dei punti vendita aderenti sarà possibile donare la spesa anche online dal 29 novembre al 10 dicembre su Amazon.it.

Da domenica 28 novembre a domenica 5 dicembre 2021 la Colletta Alimentare continuerà anche attraverso le Charity Card di Epipoli, da 2, 5 o 10 euro, che potranno essere acquistate nei supermercati aderenti all’iniziativa oppure online sul sito www.mygiftcard.it. Le donazioni saranno poi convertite in alimenti.

Testimonial della Colletta Alimentare 2021 è il calciatore Giorgio Chiellini, protagonista di uno spot di lancio dell’iniziativa solidale; lo spot sarà visibile in televisione, sul sito e sui canali social di Banco Alimentare.

La Colletta Alimentare, gesto con il quale il Banco Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2021 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione con l’Esercito, con l’Associazione Nazionale Alpini, con l’Associazione Nazionale Bersaglieri, con la Società di San Vincenzo De Paoli, con la Compagnia delle Opere Sociali e altre associazioni caritative. 

Per consultare i punti vendita aderenti visita il sito http://www.colletta.bancoalimentare.it

Main sponsor: UnipolSai Assicurazioni, Eni, Coca-Cola

Partner istituzionale: Intesa Sanpaolo

Partner logistico: Poste Italiane, Number 1 LogisticsGroup, Lactalis Italia

NUMERI IN PIEMONTE

COLLETTA (anno 2019, l’ultima in presenza)

1.200 punti vendita

Oltre 12.000 volontari impegnati

605 strutture caritative convenzionate

ASSISTITI (anno 2021)

111.249 persone aiutate

Minori: 23.820

> 64 anni: 7.528

Migranti-stranieri: 36.366

Persone con disabilità: 1.743

Senza fissa dimora: 1.206

 

TONNELLATE DI CIBO RACCOLTE dal 1/1/2021 al 31/10/2021

7.614 (+

Bullismo e cyberbullismo: un’intesa contro il “sommerso di violenze” consumate in silenzio 

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Nei giorni scorsi  la Polizia di Stato – Questura di Torino – Divisione Polizia Anticrimine – in linea con quanto indicato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, ha siglato un protocollo d’intesa in materia di bullismo e cyberbullismo, con due associazioni, il CePsi Centro Psicoanalitico di trattamento dei malesseri, con sede in Torino via Guastalla 13 bis, ed il Gruppo Abele con sede in Torino corso Trapani 95, al fine consentire l’emersione di quel “sommerso di violenze” consumate sovente in silenzio, come accade anche per il  fenomeno del bullismo e cyberbullismo,.

Per i minori autori di cyberbullismo, destinatari della misura preventiva dell’Ammonimento del Questore ai sensi della legge 29 maggio 2017 nr. 71, è prevista la possibilità di seguire gratuitamente un percorso volto alla gestione delle emozioni e al raggiungimento della consapevolezza del disvalore del gesto compiuto volto a prevenire il rischio di recidiva.

Il protocollo in esame è innovativo in quanto per la prima volta l’attenzione è rivolta anche ai minori vittime di atti di bullismo e cyberbullismo per i quali è previsto un servizio di accoglimento e sostegno psicologico, nonché agli autori di bullismo, indipendentemente dall’adozione del citato provvedimento.

Le associazioni indicate si sono rese disponibili ad estendere la già consolidata collaborazione nata due anni fa per l’invio dei soggetti violenti e persecutori ammoniti dal Questore della Provincia di Torino al fine di intraprendere un percorso psicologico e che ha avuto riscontro positivo visto il buon numero di persone presentatesi presso le loro sedi.

Ferragni e Atp, Torino viaggia sui social

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Tra il post di Chiara Ferragni in visita al Museo egizio e le Atp di tennis il nome di Torino sta facendo il giro dei social

Grazie alla tappa torinese della famosa influencer da oltre 25 milioni di follower e alle dirette televisive che portano in tutto il mondo il nome del capoluogo sabaudo, la nostra città sta godendo in questi giorni di un’ottima immagine.  Vero, le Olimpiadi sarebbero state anche meglio. Ma piuttosto che niente è meglio piuttosto.

 

Bollicine piemontesi al Villaggio Torino Atp

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La Regione Piemonte organizza diversi eventi nel Villaggio Torino, i due padiglioni allestiti in piazza San Carlo in occasione delle Nitto Atp Finals dove fino al 21 novembre si svolgono incontri con sportivi, artisti e personaggi famosi torinesi e piemontesi, ma anche degustazioni enogastronomiche e masterclass sui vini.

Il programma prevede ancora alcuni incontri:

 

* 20 novembre ore 12: Masterclass “Le bollicine piemontesi

20 novembre ore 13: Masterclass “I vini rossi piemontesi

21 novembre ore 13: Masterclass “I vini bianchi piemontesi

Gli incontri sono tutti gratuiti ma con prenotazione obbligatoria tramite la app dedicata scaricabile da https://www.turismotorino.org/it/esperienze/eventi/torino-so-much-tennis/scarica-lapp-ufficiale

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Vita di corte alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Domenica 21 novembre 2021

Quadri viventi e danze regali alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Domenica 21 novembre nelle sale, sfavillanti e preziose nei loro arredi, andrà in scena uno spaccato della vita di corte.

“Life, istantanee di vita di corte” è un viaggio indietro nel tempo che farà rivivere la vita e le abitudini quotidiane di quella corte che tra Settecento e Ottocento aveva eletto la Palazzina a raffinato luogo di loisir, in cui organizzare battute di caccia e sontuosi festeggiamenti. I figuranti con i loro abiti sfarzosi, le movenze, i balli e le danze, ma anche attraverso tableaux-vivants, animeranno le sale della residenza ricostruendo la storia il più fedelmente possibile.

L’evento è realizzato in collaborazione con i rievocatori de “Le vie del tempo” e “Nobiltà Sabauda” ed è compreso nel costo del biglietto.

 

 

INFO

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Indispensabile il Green Pass