Cosa succede in città- Pagina 245

Il lungo week-end dei Musei Reali tra mostre e visite speciali

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 A ottobre, un ricco programma di iniziative permette di riscoprire e approfondire le collezioni dei Musei Reali con visite e attività speciali per adulti e ragazzi.

 

Le visite speciali con CoopCulture

Fino al 31 marzo 2022 è possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali con le guide di CoopCulture.

Ogni martedì e venerdì, il pubblico sarà accompagnato nei magnifici appartamenti al piano terreno di Palazzo Reale, abitati da principesse, principi, sovrani tra la fine del Seicento e la prima metà del Novecento, e nelle suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.

Ogni mercoledì e sabato, in Galleria Sabauda si potranno visitare le sale dedicate ai Maestri piemontesi dalla seconda metà del Trecento all’inizio del Cinquecento e proseguire alla scoperta della straordinaria raccolta del finanziere Riccardo Gualino, con opere che datano dall’antichità al Novecento.

Ogni giovedì e domenica sarà possibile approfondire le vicende storico-artistiche legate alla costruzione della Cappella della Sindone e ammirare i tesori conservati nella Sacrestia e nella Cappella Regia.

Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei). Biglietti online su www.coopculture.it – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Sabato 23 ottobre alle ore 11 domenica 24 ottobre alle ore 15.30 le guide di CoopCulture accompagneranno il pubblico alla scoperta della mostra Cipro. Crocevia delle civiltà. Un percorso emozionante alla scoperta del fascino millenario dell’isola, raccontato attraverso le collezioni del Museo di Antichità, che costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei, arricchito da prestiti provenienti da illustri istituzioni straniere tra cui il British Museum di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York. Il costo dell’attività è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto in mostra.

Biglietti online su www.coopculture.it – e-mail info.torino@coopculture.it.

 

Sabato 23 ottobre alle ore 15.30 e domenica 24 ottobre alle ore 11 le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno inoltre la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, un percorso per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia. Il costo della visita è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18).

Biglietti online su www.coopculture.it – e-mail info.torino@coopculture.it.

 

Sabato 23 ottobre dalle ore 15 alle 17 nell’incontro di chiusura della Master Class Il museo: caso studio per progetti accessibili e inclusivi, gli allievi del corso di formazione dedicato al Design for All nel contesto museale presentano le proposte elaborate per la progettazione inclusiva applicata a specifici spazi dei Musei Reali. La discussione dei lavori, condotta dal direttore della Master Class prof. Pete Kercher, si svolgerà in presenza nella sala didattica al terzo piano della Manica Nuova ed è aperta al pubblico su prenotazione all’indirizzo mr-to.edu@beniculturali.it

 

Le mostre in corso

Allestita nello Spazio Scoperte al secondo piano della Galleria Sabaudafino al 7 novembre il pubblico può ammirare la mostra dossier Come parla un ritratto. Dipinti poco noti delle collezioni reali. L’esposizione presenta opere poco note della Pinacoteca e di Palazzo Reale che permettono di seguire l’evoluzione della ritrattistica di corte dal tardo Cinquecento alla metà del Settecento. Alcuni dipinti sono esposti per la prima volta dopo interventi conservativi eseguiti dalle restauratrici dei Musei Reali. Studi e ricerche sono stati condotti in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino. La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso dei Musei Reali.

 

Nell’ambito dei progetti di collaborazione tra musei italiani e stranieri, fino al 12 dicembre i Musei Reali ospitano nelle Sale dei Maestri Caravaggeschi, al primo piano della Galleria Sabauda, l’opera di Orazio Gentileschi Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. L’evento espositivo è una straordinaria opportunità di confronto con l’Annunciazione, capolavoro dello stesso artista, celebre seguace di Caravaggio, custodito dai Musei Reali. Il confronto tra queste due opere permette di accostarsi al metodo di lavoro del pittore, che consiste nel riutilizzo di cartoni o di lucidi per comporre singole figure o intere scene.  Il volto di Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, dipinto tra il 1615 e 1620 ritorna con attitudine simile in quello della Vergine nell’Annunciazione di Torino, donata dallo stesso Gentileschi al duca Carlo Emanuele I di Savoia nel 1623 e oggi esposta nella Galleria Sabauda.

 

Il fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, che si terrà fino al 9 gennaio 2022 nelle Sale Chiablese, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e curata da Luca Bombardieri, docente di Archeologia cipriota, ed Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali. Si tratta di un’occasione unica per lasciarsi conquistare da una delle isole mediterranee più misteriose, il cui incanto è a tutt’oggi immutato: mitica culla di Afrodite, che nasce dalla spuma del mare cipriota, l’isola è crocevia di scambi commerciali e approdo di culture differenti in cui si forma la moderna concezione del mondo mediterraneo. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18). I biglietti possono essere acquistati su www.coopculture.it.

 

Fino al 9 gennaio 2022 i Musei Reali ospitano In Between, la prima mostra a Torino dedicata allo scultore piemontese Fabio Viale che ha conquistato notorietà internazionale grazie alle sue statue tatuate e alle straordinarie finzioni del marmo. Cinque opere monumentali allestite in Piazzetta Reale e un percorso curato da Filippo Masino e Roberto Mastroianni all’interno di Palazzo Reale testimoniano i campi di ricerca e presentano opere inedite, svelate al pubblico negli spazi della residenza sabauda. Realizzata in collaborazione con la Galleria Poggiali di Firenze, la mostra è compresa nel biglietto di ingresso ai Musei Reali.

 

La Biblioteca Reale

Dal 18 ottobre 2021, la Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 15,15, chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.

Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it)

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

 

Arte a Rivoli sul magico bus elettrico

Arte e letteratura si sposano perfettamente nel viaggio ideato dall’Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli sul Magico Bus Elettrico

 

Il castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea presenta il Magico Bus Elettrico, un progetto assolutamente innovativo che nasce da un’idea di Giuseppe Ricuperati, curato da Giulia Colletti e coordinato da Roberta Aghemo. La corsa inaugurale è  stataeffettuata il 25 settembre scorso e proseguirà  fino a dicembre 2021 per un sabato al mese.

Il programma culturale  si svolgerà  a bordo  di una navetta elettrica durante un percorso della durata di 40 minuti che da Torino raggiungerà Rivoli.

Dopo il successo del viaggio inaugurale, il Magico Bus Elettrico sabato 23 ottobre prossimo ritorna alla presenza di quattro protagonisti della cultura e dell’arte torinese, quali lo scrittore Giuseppe Recuperati,  il traduttore e autore Mario Capello e gli artisti Alice Visentin e Guglielmo Castelli. Quest’ultimo  propone un progetto partecipativo all’insegna del Cadavre Exquis di stampo surrealista, mentre l’artista Alice Visentin creerà  una performance musicale a bordo, coinvolgendo musicisti delle valli alpine piemontesi.

Mario Capello  leggerà  pagine tratte dal libro di Lovecraft, appena pubblicato da Einaudi. Gli interventi saranno introdotti dal direttore del castello di Rivoli, Carolyn Christov-Bagargiev. Il progetto intende facilitare il dialogo tra la letteratura e gli artisti e le mostre ospitate dal Museo, coinvolgendo in ogni viaggio un ospite fisico appartenente al mondo letterario.

Il progetto si sviluppa attraverso il vetro-glass dei finestrini della navetta, un elemento che apparentemente pare dividere ma che, al contempo, grazie alla sua trasparenza, offre una lettura assolutamente inaspettata della città di Torino.

Per l’occasione, IVECO BUS fornirà  un IVECO E WAY Full Electric, un veicolo completamente green con impianti di sicurezza e alimentazione di nuova generazione. Il Magico Bus Elettrico che connette Torino a Rivoli  è  stato appositamente decorato dall’artista Claudia Comte per ospitare l’iniziativa, promossa anche da  Arriva, Enel X e con il supporto concettuale di Faust.

Sabato 23 ottobre il ritrovo dei partecipanti è previsto alle 13.30presso la libreria Internazionale Luxemburg, in via Cesare Battisti a Torino per poi proseguire a piedi verso piazza Castello, dove partirà  la navetta.

Tra gli scrittori invitati ai prossimi appuntamenti  si segnalano Marco Belpoliti, Igiaba Scego, Chiara Valerio e altri. Tra gli artisti e personaggi del mondo dell’arte invitati a partecipare agli appuntamenti figurano anche Marzia Migliora e Agnieszka  Kurant.

Per partecipare agli appuntamenti  è  necessario provvedere all’acquisto del biglietto, del costo di 15 euro, sul sito www.castellodirivoli.org

Mara Martellotta 

Torino, città illuminata. I lampioni e la loro storia

Venerdì 22 ottobre alle 18, presso il Polo del ‘900, in via del Carmine 14 a Torino (Sala ‘900), la Fondazione Donat-Cattin propone la presentazione del libro di Paolo Silvetti «Torino città illuminata. Alla scoperta dei suoi lampioni storici» (Daniela Piazza Editore).

Nelle suggestive foto che vi proponiamo in questo articolo, i lampioni storici fotografati da Vincenzo Solano

Ingresso in Sala ‘900 con prenotazione obbligatoria registrandosi al seguente link

L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Facebook e sul sito della Fondazione www.fondazionedonatcattin.it

Per partecipare agli eventi è obbligatorio esibire la Certificazione verde in forma cartacea o su smartphone unitamente ad un documento di identità.  Scopri di più.

“Quante volte ci è capitato di alzare gli occhi ai lampioni eleganti di via Santa Teresa o a quelli ‘Impero’ di piazza Vittorio, ai ‘Piacentini’ di via Roma, agli ‘ex gas’ dei parchi? Sguardi rivolti senza attenzione, perché l’abitudine toglie curiosità, eppure sguardi ripetuti spesso, perché i lampioni di Torino hanno un fascino che penetra nell’immaginario: liberty, sabaudi, risorgimentali, razionalisti, contemporanei, avveniristici; avvolti di luci d’artista colorate, oppure luminosi di luce calda; isolati tra le aiuole, allineati sul lungo Po, appesi alle arcate dei portici di piazza San Carlo”.

Paolo Silvetti ha compiuto un autentico lavoro di ricerca arrivando a comporre una panoramica completa dei lampioni che, nella loro diversità di stile, ancora oggi abbelliscono Torino. La pubblicazione che ne è scaturita è ricca di fotografie (circa 400 scattate dallo stesso autore), di notizie curiose e di spunti per approfondire.

 

Ulteriori info: http://www.fondazionedonatcattin.it

Silto Experience: fermati, osserva, pensa

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Spazio Lancia 23 ottobre – 14 novembre Open day 22 ottobre 10 – 21 Vernissage ore 19

 

Cos’è Silto Experience: fermati, osserva, pensa

Silto Experience: fermati, osserva, pensa” è la prima mostra personale di Silto, al secolo Carlo Siletto, che sarà visitabile dal 23 ottobre al 14 novembre 2021, con ingresso gratuito dal mercoledì alla domenica (orari su www.spaziolancia.it), nei rinnovati spazi espositivi di Palazzo Lancia, in via Vincenzo Lancia a Torino.

L’esposizione si propone come percorso esperienziale e interattivo ed è composta da 30 opere, riduttivo chiamarli semplicemente “quadri”, definibili come oggetti d’arte, a metà tra pittura e scultura, poesia e comunicazione.

Silto, ingegnere entrato nel mondo dell’arte solo da qualche anno, si propone con essi di stimolare gli spettatori attraverso un viaggio cui tutti sono invitati, dai professionisti agli amanti dell’arte, fino ai non addetti ai lavori, agli adulti e ai bambini.  Legno, tela, specchi, plexiglas, ma anche video emozionali e trailer di presentazione delle opere esposte, sono la materia di cui si nutre la mostra; ed è attraverso di essa che l’essere umano, calato nelle contraddizioni e nelle storture della società moderna, torna a essere assoluto protagonista.

 

“Silto Experience: fermati, osserva, pensa” si fonda sul principio di interattività. La reciprocità tra artista e visitatore non si manifesterà solo nella realtà aumentata dei Qr Code, grazie ai quali si potranno ottenere numerose spiegazioni supplementari sui propri device, e nella possibilità di “creare” la propria opera d’arte con l’ausilio di un software, per poi vederla crescere, realizzarsi fisicamente e diventare un’unica grande opera collettiva esposta, con una sorpresa aggiunta dall’artista, a fine mostra. Lo scambio si manifesterà piuttosto nel dialogo mentale con cui Silto conta di stimolare le persone a «pensare e ad ascoltarsi». Una dinamica possibile grazie a una presentazione innovativa e diretta, di semplice comprensione, che si avvarrà di numerose forme comunicative: come la musica, il video e l’affabulazione, tese a stimolare l’anima artistica spesso sopita in ognuno di noi. Inoltre, ogni installazione sarà coadiuvata dalla presenza “virtuale” dell’artista che tramite video dedicati descriveranno concepimento, messaggio e modalità di preparazione dei lavori.

 

Chi è Silto

«Sono nato a Torino da una famiglia di valori antichi ma dalla mentalità moderna e questa apparente contraddizione mi ha sempre accompagnato e guidato». Si presenta così Carlo Siletto, in arte Silto, ingegnere nonché artista, inusuale e poliedrico. Ammette di sentirsi «un po’ un intruso nel mondo dell’arte», cui si è avvicinato pienamente solo nel 2017 «quando -afferma- ho sentito l’esigenza di iniziare un dialogo diverso con me stesso e con il mondo che mi circonda, lasciando che la mia anima razionale e quell’espressiva si fondessero, senza per questo rinunciare alla mia piena espressività».

È da questa presa di coscienza che Silto ha cominciato a condividere con gli altri le sue opere. Le definisce «frutto dell’ingegneria dell’immaginazione; non è ingegneria, non è arte, non è comunicazione ma forse un po’ di tutte tre le cose insieme». Poi precisa che la sua arte non pretende di parlare di politica, di attualità, di sé o di altri: «Il mio mondo creativo –sottolinea- non è realtà, né “solo” pittura; provo piuttosto a raccontare dell’uomo, dell’umanità, della sua razionalità e dei suoi sentimenti calati nella società contemporanea». Un’arte che affonda le sue radici nel suo lavoro di ingegnere, immerso per anni nei grammi di flusso, nella ricerca statistica e nel codice binario: «Elementi che mi hanno spinto a esplorare altre vie espressive che non fossero risposte sempre semplici, nette, monocromatiche».

Non è un caso che l’artista confessi di aver sempre vissuto «a cavallo due linee: quella del sognatore e quella del metodico; quella poetica e quella pragmatica». Entrambe sono state supportate da una formazione scientifica, ma anche dalla scrittura di poesie, dell’ascolto di tanta musica e dalle frequentazioni di amici fidati che hanno addolcito i suoi anni impegnativi al politecnico.

Dov’è Silto Experience: fermati, osserva, pensa

La mostra “Silto Experience: fermati, osserva, pensa” è anche il pretesto per riscoprire uno degli edifici più iconici della città, sede perfetta per una mostra che si affida anche alla dialettica tra arte e tecnologia. Palazzo Lancia, grattacielo commissionato dall’industriale Gianni Lancia ed edificato tra il 1954 e il 1957 su progetto di Nino Rosani con la collaborazione dello Studio Giò Ponti, è stato recentemente riportato all’antico splendore grazie alla Bentley SOA, azienda attiva nel settore della qualificazione delle imprese che operano nel mercato degli appalti pubblici.

L’edificio a ponte di 17 piani situato nel cuore di Borgo San Paolo, simbolo architettonico delle aspettative industriali all’alba del miracolo economico, ha messo a disposizione del pubblico il suo primo piano, uno spazio a pianta libera con una doppia, affascinante vista sulla città. Oggi lo Spazio Lancia, definito «avanguardistico spazio espositivo aperto a ospitare la progettualità creativa torinese facendo dialogare il presente con il proprio passato», si apre alla cultura nelle sue diverse espressioni, come arte, musica e design.

La Mole rinnova l’impianto termico e abbatte le emissioni per il riscaldamento

AL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA EMISSIONI PER IL RISCALDAMENTO ABBATTUTE DEL 18%

 

 In vista della prossima stagione invernale, il Gruppo Iren ha riqualificato gli impianti di riscaldamento del Museo Nazionale del Cinema, dismettendo il vecchio e obsoleto sistema e installando due nuove caldaie a condensazione ad alta efficienza.

I nuovi impianti permetteranno di migliorare il rendimento fino al 20% rispetto alle vecchie caldaie e di abbattere il consumo di gas naturale di circa il 18% rispetto al passato. L’intervento si tradurrà in un miglioramento dell’impatto ambientale degli impianti, con una riduzione complessiva delle emissioni e, in particolare, del taglio di 45 tonnellate di CO2, equivalenti a 450 alberi piantati in più.

Il rinnovato sistema di riscaldamento ha quindi un duplice vantaggio: maggiore rendimento e minor impatto ambientale. Anche l’impatto infrastrutturale, vista anche l’area centrale e a ridosso di uno dei monumenti simbolo della città, rimane minimo: la canna fumaria già presente nel giardino di via Riberi verrà riutilizzata, e rilascerà solo vapore acqueo.

Ied, “Out of the box”. Distanze e riavvicinamenti: la Moda unisce! 

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Gli studenti del Corso Triennale in Fashion Design, dell’Istituto Europeo di Design di Torino, hanno realizzato il progetto di tesi OUT OF THE BOX. Distanze e riavvicinamenti: la Moda unisce! con l’intento di dimostrare come il potere della creatività sia riuscito a produrre cambiamento e rinascita, dopo un periodo in cui la “distanza” ha modificato il nostro quotidiano, rendendolo “straordinario”.


I giovani designer hanno intrapreso un’azione forte per riappropriarsi del mondo, del proprio potere e della capacità di produrre senso e sono riusciti nel loro intento, attraverso l’ideazione di un nuovo linguaggio, che parla di coesistenza del mondo virtuale con quello reale, di concomitanza tra il lessico della distanza ed espressioni di contatto. Il mondo digitale diventa, così, socievole e acquisisce tutta l’immediatezza di quello analogico.

Oggi, più che mai, gli studenti posseggono la capacità e la versatilità nel definire nuovi linguaggi di comunicazione – dichiara Paola Zini, Direttore IED Torino A loro è dedicata tutta la nostra curiosità verso le chiavi di lettura che trovano per interpretare la coesistenza del reale con il virtuale, ad esempio, declinando nuove soluzioni per riappropriarsi degli spazi e del tempo perduti”.
La scelta di una supervisione virtuale e di collegamenti da remoto durante alcune fasi di progettazione, già collaudata dagli studenti dei precedenti progetti di tesi, ha dato vita ad un linguaggio digitale in costante fase di innovazione, i cui risultati sono efficacemente documentati attraverso il video show OUT OF THE BOX. Distanze e riavvicinamenti: la Moda unisce!
Il video presenta la collezione di 25 outfit uomo/donna e racconta un nuovo modo di vivere lo spazio e la distanza, attraverso nuove regole prossemiche, frutto di una combinazione tra gestualità tradizionali, tramandate di relazione in relazione, e un nuovo codice comunicativo, più virtuale, sempre più adottato dalla società contemporanea.
Realizzato dalla sapiente creatività dello studio torinese PEPE Fotografia, il video show propone un linguaggio estetico capace di assottigliare il confine tra reale e virtuale, fino a farlo diventare parte integrante della comunicazione del futuro.
Attraverso il confronto costante con i docenti e la Coordinatrice del Corso Alessandra Montanaro, i giovani designer hanno utilizzato  del software CLO3D, strumento innovativo nella prototipazione virtuale che rappresenta il futuro in ambito moda, inserito nei programmi didattici già nel 2016 da IED Torino e hanno, poi, partecipato attivamente alla riproduzione dei capi della propria collezione, selezionati e confezionati con l’aiuto di Ilaria Turchetti, assistente del laboratorio di sartoria, e da Gianpiero Capitani, modellista sarto, con i tessuti messi a disposizione dalle aziende partner.
Il risultato del progetto è, dunque, una prospettiva di cambiamento e di trasformazione positiva del tema della distanza, che si avvale della Moda come un filo in grado di connettere, cucendo, punti distanti tra di loro.
I progetti sono stati realizzati da: Anselmi Alice, Arice Giorgia, Baccoli Tamara, Barisone Arianna, Bergadano Beatrice, Bilancieri Damaride, Bonino Camilla, Bragagnolo Silvia, Cambellotti Gaia, Caranzano Francesca, Cavagna Alessandra, Chiesa Alessia, Corvaglia Alessio, De Simone Andrea, Drigo Giorgia, Foco Maria, Foti Giulia, Franzoi Aurora, Fulgori Arianna, Giacomiti Lorenzo, Maiolo Alice, Migliore Veronica, Nicastro Alice, Oberto Maria, Paparusso Ilaria, Pezzotta Francesco, Richieri Arianna, Santelia Alessia, Scuderi Valentino, Spaltini Zoe, Usai Giulia, diplomati del corso Triennale in Fashion Design a.a. 2020/21 IED Torino.
Sponsor tecnici: Beste, Eusebio, Labeltex, Lamintess, Limonta, Framis, Majatai, Nyguard
Video e Foto: PEPE Fotografia
Un ringraziamento speciale a: Anna Neretto, Gloria Corradino, Lexi / 26models, Margherita, Lucrezia, Liu, Alessandro, Syd

Vendemmia a Torino – Grapes in Town e Portici Divini: degustazioni, aperitivi, visite guidate, wine experiences e webinar

Le due manifestazioni enoiche più importanti del capoluogo piemontese confermano la loro collaborazione per una kermesse d’eccellenza.

Dal 22 ottobre al 7 novembre, la città di Torino si trasforma in palcoscenico diffuso con appuntamenti, degustazioni, aperitivi, visite guidate, wine experiences e webinar per celebrare il patrimonio vitivinicolo del Piemonte, con un focus di Portici Divini sulle eccellenze di Torino e dei suoi territori vitivinicoli 

Torino, ottobre/novembre 2021. Le celebri rassegne delle eccellenze vitivinicole piemontesi e del torinese “Vendemmia a Torino – Grapes in Town” e “Portici Divini”, confermano per il secondo anno il format ibrido, sia fisico che on-line, con un mix di appuntamenti digitali ed eventi in presenza.

VENDEMMIA A TORINO

Vendemmia a Torino – Grapes in Town conferma il format sul web, con dirette streaming, webinar e talk in onda sul nuovo sito (www.grapesintown.it), sull’app Grapes in Town (disponibile gratuitamente su Google Play e Apple Store) e sui canali Facebook, Instagram, Twitter e Youtube: un ricco palinsesto di incontri digitali divulgativi e di approfondimento sul mondo del vino, per garantire al pubblico l’opportunità di conoscere il patrimonio enoico del Piemonte.

In calendario, tra gli eventi in presenza da segnare in agenda, la masterclass condotta da Lamberto Vallarino Gancia, wine expert, nella prestigiosa cornice di Villa Sassi, a Torino, i tour inediti in città organizzati dai tour operator Somewhere Tour &Events e Promotur Viaggi, i “Digital Wine Marketing Talks” a cura di Susana Alonso, wine marketer, le visite in cantina in occasione di “Cantine Aperte in Vendemmia”, la masterclass di fotografia della vigna urbana di Alba, le VIP experiences proposte dalle ATL e dagli enti del turismo piemontesi e la “Wine Tasting Experience: turismo e sostenibilità” a Villa Balbiano, a Chieri. Imperdibile anche la masterclass targata Wine Angels, le wine influencers che si riconfermano media partner della kermesse, insieme a Bubble’s Italia Magazine, il prestigioso magazine il cui obiettivo è di valorizzare il made in Italy e la bellezza del nostro Paese e che per questa occasione avrà un inserto di valorizzazione del Piemonte.

Tra le novità del 2021, Vendemmia a Torino – Grapes in Town, si trasforma in un portale attivo tutto l’anno, come testimoniato dal nuovo sito (on line dal 14 ottobre) che proporrà, insieme alla app e ai social, anche dopo il 7 novembre, gli appuntamenti not-to-be-missed legati al patrimonio vitivinicolo del Piemonte.

Queste le parole dell’assessore alla cultura, turismo e commercio della Regione Piemonte: “La vetrina di Vendemmia Torino è un’opportunità per allargare la platea di appassionati e consumatori di una delle eccellenze più importanti della nostra regione che da quest’anno guadagna la vetrina del TTG di Rimini. Con il contributo della Camera di commercio, la manifestazione aveva raggiunto già l’anno scorso un momento di espansione con un milione di collegamenti agli eventi sul web: fare sistema con il privato incrementa non soltanto la popolarità ma anche la credibilità di una manifestazione che si colloca tre le più apprezzabili per la promozione della cultura del vino”.

PORTICI DIVINI

 

In parallelo Portici Divini proporrà oltre 100 degustazioni, dal 22 al 31 ottobre presso oltre 50 locali tra enoteche, ristoranti, caffé, pasticcerie, gelaterie di Torino, per scoprire le eccellenze vitivinicole del torinese: Erbaluce di Caluso, Carema, Freisa di Chieri, Valsusa Avanà e Becuét, Pinerolese Doux d’Henry e altri vini del territorio saranno protagonisti, nei migliori locali dei portici e non solo, in una festa collettiva.

Il nostro obiettivo – sottolinea Enzo Pompilio D’Alicandro Vicepresidente della Camera di commercio di Torino – è far conoscere ad un pubblico sempre più ampio le 7 denominazioni torinesi, DOCG e DOC, attraverso le etichette di produttori attentamente selezionati e che coprono un’ampia varietà: dai bianchi ai rossi e rosati, dagli spumanti metodo classico ai vini fermi e da meditazione. Si è conclusa proprio ieri, la nostra selezione Torino DOC con ottimi risultati. A Portici Divini ne daremo un’anteprima, grazie anche alla collaborazione sempre più ampia con locali ed enoteche che sempre più spesso sanno farsi ambasciatori dei vini Torino DOC”.

Tra le novità del 2021 di Portici Divini ci sarà la proposta di cene e aperitivi nei locali di Torino con Sara Piovano la wine influencer che coinvolgerà i suoi follower in eventi “speciali” nei locali del territorio selezionati in base ai menù e agli abbinamenti più originali con i vini Torino DOC.

Si conferma anche quest’anno l’allestimento della ormai caratteristica vigna urbana che sarà presentata a Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torino in via Carlo Alberto 16. Il progetto prevede l’allestimento di barbatelle dei vitigni autoctoni torinesi secondo il tradizionale disegno geometrico che caratterizza il paesaggio del vino.

Non mancherà, il 23 e 24 ottobre, nella prestigiosa sede di Palazzo Birago, il programma culturale di Portici Divini, per conoscere meglio il vino torinese le sue peculiarità, le curiosità, i segreti dei grandi vitigni autoctoni e non e dei vini Torino DOC, la selezione enologica curata dalla Camera di commercio di Torino e dal suo Laboratorio Chimico, un progetto che raccoglie tutte le tipologie di bottiglia, dalle etichette più giovani fino ai fine wines, di grande qualità (www.torinodoc.com).

Il giornalista e critico enogastronomico Alessandro Felis condurrà gli interventi e guiderà le degustazioni dei vini Torino DOC, realizzate grazie all’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino.

Il programma culturale prevede:

SABATO 23 OTTOBRE

ore 15.30 – FOCUS SUL VINO TORINESE DOPO LA GRANDE PAURA

Il mondo del vino, un anno e mezzo dopo lo scoppio della pandemia che sta cambiando il mondo.

ore 16.30 – L’ARCHITETTURA DEL VINO

Cantine d’autore, vere e proprie opere d’arte, così cambia il paesaggio viticolo.

ore 17.30 – TORINO DOC: LA SELEZIONE DEI VINI TORINESI SI RACCONTA

Presentazione dell’edizione 2021-2022 e della selezione enologica.

DOMENICA 24 OTTOBRE

ore 15.30 – LA VITICOLTURA EROICA: vigneti tra i più alti d’Europa, terrazzamenti e ingegno

umano, il volto della viticoltura torinese.

ore 15.45 – FESTIVAL DELLA VITICOLTURA EROICA E DEI FORMAGGI

D’ALPEGGIO: un appuntamento imperdibile per settembre 2022 ad Ostana (CN).

ore 16.30 – CIOCCOLATO E VINO: AMICI O NEMICI?

Vogliamo sfatare la teoria che sancisce l’impossibilità di abbinare cibo degli dèi e nettari prelibati?

ore 17.30 – BOLLICINE TORINESI

Presentazione e degustazione degli spumanti che nascono nelle quattro aree vitivinicole torinesi.

Degustazione guidata.

Per informazioni e prenotazioni: porticidivini@gmail.com – 3203899465 – 01101131115.

In ragione delle restrizioni è necessaria la prenotazione, fino ad esaurimento posti ed essere in

possesso di green pass.

Al Tempio valdese l’Accademia Stefano Tempia apre la stagione il 23 ottobre

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IN COLLABORAZIONE CON

L’ACCADEMIA DEL RICERCARE

Il 23 ottobre alle ore 21

Presso il Tempio Valdese di Torino

in Corso Vittorio Emanuele II, 23

Ore 21

presenta

“La prima Musica da Ascoltare”

Per informazioni dal lunedì al venerdì ore 9-12.30:
segreteria@stefanotempia.it

Tel. 011 020 98 82

Concerto a pagamento : Costo 7 euro

Biglietti in prevendita su Ticket.it:
https://www.ticket.it/

Il 23 ottobre, alle ore 21, a Torino, presso il Tempio Valdese, in Corso Vittorio Emanuele II , 23, l’ACCADEMIA CORALE STEFANO TEMPIA 1875, in collaborazione con lACCADEMIA DEL RICERCARE , presenta

“La prima Musica da Ascoltare”. Ingresso con Green Pass e nel rispetto delle normative anti covid.

Il concerto apre ufficialmente la stagione autunnale dell’Accademia Corale Stefano Tempia.  

L’ingresso è di 7euro. Per informazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, scrivere a segreteria@stefanotempia.it oppure telefonare 011 020 98 82

Biglietti in prevendita su Ticket.it:
https://www.ticket.it/

La prima Musica da Ascoltare

Il primo compositore inglese a dedicarsi con intenti esplicitamente artistici al repertorio strumentale fu William Byrd, autore oggi conosciuto soprattutto per la sua raffinata produzione sacra, concepita sia per il rito cattolico sia per la nuova chiesa anglicana fondata da Enrico VIII. Byrd seppe spingersi oltre l’eclettica tradizione di danze popolari in gran parte improvvisate che era fiorita sull’isola fino a quel momento, sia nelle sue opere per organo e clavicembalo sia nelle sue splendide fantasie per consort di viole da gamba, il cui stile riecheggia spesso modelli francesi e italiani, con una agile scrittura imitativa che venne adottata da molti compositori delle due generazioni successive, tra cui il grande John Dowland.

A differenza di Byrd, compositore cattolico tollerato dall’anglicana Elisabetta I per eccezionali meriti artistici, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo molti musicisti inglesi furono costretti a lasciare la patria per sfuggire alle persecuzioni religiose o , più semplicemente, per cercare un’occupazione più remunerativa. Tra di essi vi era William Brade, che approdò in Germania intorno al 1590 e passò da una corte all’altra spinto da un carattere inquieto e un’indole dissoluta, come ci è stato testimoniato da una lettera del conte di Bückeburg, che lo descrive come «un frequentatore di cattive compagnie».

John Adson (ca.1585 – 29 giu 1640)

Courtly Masquing Ayres -1,2,3,4.

Johann Hermann Schein (1586 -1630)

Suite n. 13 il sol minore (Il Banchetto musicale)

Suite n.15 in sol maggiore (Il Banchetto musicale)

William Brade (1560 -1630)

Canzone

Paduana e Galliarda 8-a,b

Paduana e Galliarda 12-a,b

Johann Rosenmüller (1619 -1684)

Sonata da camera n. 4

Sinfonia – Allemanda – Corrente – Ballo – Sarabanda

Sonata da camera n. 6

Allegro – Adagio – AllemandeCorrenta – Ballo – Sarabanda

Silvia Colli, Aki Takahashi, violini

Luca Taccardi, Eleonora Ghiringhelli, viole da gamba

Antonio Fantinuoli, violoncello

Massimo Sartori, violone

Luisa Busca, Lorenzo Cavasanti, flauti dolci

Manuel Staropoli, traversa e cornamuse rinascimentali

Gianfranco Saponaro, Roberto Terzolo, cornamuse

Claudia Ferrero, clavicembalo

Luca Casalegno, percussioni

Pietro Busca, direttore e concertatore

I capolavori della Classicità di Fabio Viale si rivestono dei tatuaggi di oggi

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Sino al 9 gennaio, in Piazzetta e all’interno di Palazzo Reale

 

Tra la cancellata dei Dioscuri e la facciata del Castellamonte, si respira a Torino, in Piazzetta Reale – e si respirerà sino al 9 gennaio prossimo -, un’inattesa atmosfera condivisa tra classicismo e contemporaneità. Il mondo antico intriso della provocazione di oggi. Fabio Viale, cuneese di nascita, uno degli artisti più interessanti e acclamati del panorama odierno dell’arte – personale al Glyptothek Museum di Monaco di Baviera, la partecipazione al Padiglione Venezia della Biennale 2019, l’esposizione al Pushkin Museum di Mosca e “Truly”, mostra diffusa nei luoghi simbolo della città di Pietrasanta nell’estate 2020: ad accrescerne il successo, ci penserà l’anno prossimo la città di Arezzo che gli metterà a disposizione strade e piazze perché le riempia delle sue opere -, presenta con “In Between” un suggestivo percorso marmoreo, con la collaborazione della Galleria Poggiali e con la cura di Filippo Masino e Roberto Mastroianni, percorso che si amplia in altri luoghi all’interno del vasto complesso di Palazzo Reale.

“Reinterpretare in chiave contemporanea le forme e i temi dell’arte classica”, ovvero creare e ri-creare certi capolavori dell’antichità, dalle opere dell’Ellenismo a quelle di Michelangelo e Canova, con una “forza” nuova, un effetto straniante, un segno personale come è il tatuaggio oggi. Le immagini, i capolavori come da sempre li abbiamo davanti agli occhi, i canoni della bellezza e della perfezione, “magicamente alterati” (quanti penseranno “sporcati”?) in una immersione di contemporaneo, fatta di ricerca e di tecnologia. “Attraverso le chiavi della meraviglia, del virtuosismo tecnico e della reinterpretazione creativa – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali -, l’arte di Fabio Viale ci spinge a guardare con occhi nuovi ai capolavori di scultura che popolano i nostri musei e il nostro immaginario: un arco teso tra passato e futuro, fra tradizione e sperimentazione presente, un omaggio alle multiformi potenzialità del patrimonio culturale e un invito a conoscerlo e a sfidarlo senza pregiudizi”.

Una scenografia nuova, un colloquio in piena luce con le architetture circostanti, una parte della mostra immediatamente fruibile da torinesi e turisti. Sono “Kouros”, il potente e tragico “Laocoonte” che si specchia nel confratello dei Musei Vaticani, “Torso Belvedere”, “Venus” e “Souvenir David”. Nel Salone delle Guardie Svizzere, all’interno del Palazzo, “Amore e Psiche”, opera inedita, riecheggia il capolavoro neoclassico di Canova e vi imprime il momento che stiamo vivendo con una riflessione, profonda e drammatica, attraverso la tatuatura del corpo femminile con i motivi nuziali delle spose mediorientali, la disperazione della condizione della donna, l’asservimento, la cultura negata, gli insegnamenti nascosti. Un progetto che era nato alcuni mesi con intenti diversi: “Avevo immaginato dei meravigliosi tatuaggi giapponesi – confessa lo scultore – ma alla luce dei recenti fatti in Afghanistan ho sentito che il mio progetto doveva cambiare radicalmente per provare invece a gettare un ponte culturale tra Occidente e Medioriente”.

Nella Cappella della Sindone, Fabio Viale, non credente, ha voluto deporre “Souvenir Pietà (Cristo)” del 2006, metterlo al centro dell’architettura del Guarini e di fronte ad una delle più importanti e misteriose icone del Cristianesimo, solo, inerme nella tragedia della morte, privato dell’abbraccio della Madre. Nell’Armeria Reale, tra lance alabarde ed elmi, trova spazio “Lorica”, ovvero la riscrittura di una parte di un’armatura antica, in marmo rosa, a cui Viale ha dato vita attraverso una scansione tridimensionale ad alta risoluzione del corpo di Fedez, sì il rapper: lorica, grazie a piccole cinghie, perfettamente indossabile e Fedez, in un giorno non ancora precisato, entro la fine della mostra scenderà a Torino per la mitica prova. I fan sono avvisati.

Nel dicembre prossimo, infine, prenderà forma una seconda tappa della mostra all’interno delle nuove sale delle Antichità Reali, dedicata alla serie delle finzioni dei materiali: il marmo diventa legno, plastica, gomma, polistirolo, carta, si tramuta in copertoni delle auto o cassette della frutta. Un confronto/ossimoro tra la statuaria greco-romana raccolta dai Savoia e le sperimentazioni che hanno consolidato la fama di Fabio Viale a livello globale.

 

Elio Rabbione

 

Photo Credits: Nicolo Campo / DB Studio

 

Nelle immagini: “Laocoonte” 2020, marmo bianco e pigmenti;

“Amore e Psiche”, 2021, marmo bianco e pigmenti;

“Venus”, 2021, marmo bianco e pigmenti;

“Lorica”, 2021, marmo rosa e pigmenti

Come progettare architetture con approccio olistico e sensibile

La rivista di architettura THE PLAN ha organizzato, presso la sede del Museo Nazionale dell’Automobile, un seminario di architettura in presenza, gratuito e con rilascio di 4 Crediti Formativi Professionali per gli Architetti. L’appuntamento fa parte di un ciclo di incontri che la testata sta organizzando in tutta Italia sul tema “L’Architettura che verrà”.

Ospiti della giornata saranno l’arch. Giancarlo Floridi, fondatore dello studio OnSite con base a Milano, e l’arch. Peter Jaeger, fondatore di Peter Jaeger Architetti a Torino. L’incontro sarà moderato dall’arch. Lorena Alessio dello studio laa, anch’esso di Torino.

La partecipazione è gratuita ma si richiede l’iscrizione online tramite seguente link:

www.theplan.it/whats_on/progettare-architetture-con-un-approccio-olistico-e-sensibile

19 ottobre, ore 14.30-18.30

MAUTO

Corso Unità d’Italia 40