Cosa succede in città- Pagina 201

Concerto a favore del Volontariato Vincenziano attivo nella sesta Circoscrizione. Protagonista il Coro CAI UGET

Venerdì 23 settembre prossimo si esibirà il Coro CAI Uget di Torino, presso la parrocchia San Gaetano da Thiene, esempio di stile eclettico di fine Ottocento, chiesa eretta quando la Manifattura Tabacchi comunicò alla Curia la sua intenzione di non far più entrare estranei all’interno dello stabilimento in cui la Chiesa, dedicata al Beato Amedeo IX di Savoia, fungeva da parrocchia per la popolazione del Borgo Regio Parco. La chiesa sarebbe sorta a nuova vita e oggi è sede di un gruppo territoriale di volontariato vincenziano, quello che si occupa di sostegno domiciliare a famiglie e anziani, che vivono in una Circoscrizione, la n. 6, nella zona Nord di Torino, da cui spesso giungono notizie per fatti di cronaca e disagio.
La serata in cui sarà impegnato il Coro CAI UGET ha per obiettivo la raccolta di fondi a sostegno delle attività del gruppo.
L’appuntamento è per venerdì 23 settembre prossimo, alle 21, in via San Gaetano da Thiene 2.
Sebbene l’ingresso sia gratuito, si richiede generosità.

Mara Martellotta

Una notte ai Musei Reali per promuovere la ricerca scientifica e culturale

 

Club Silencio apre le porte dei Musei Reali per la Notte Europea dei RicercatoriVenerdì 30 settembre una serata unica in sinergia con i Musei Reali e l’Università degli Studi di Torino per mettere al centro ricercatrici e ricercatori, laboratori territoriali, artiste e artisti  uniti dalla passione per la ricerca e la cultura.

 

Dalle 19 a mezzanotte, nella cornice dei Giardini Reali, sarà possibile partecipare a quiz e giochi con percorsi ideati attraverso un’attività di gamification nel cuore di Torino, per svelare il dietro le quinte della cultura.
L’iniziativa è nata in collaborazione con i Musei Reali per valorizzare i partenariati già attivi con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, il Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei Sistemi e il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino.

 

In occasione dell’apertura serale del Museo d’Antichità, dalla Galleria Archeologica al Teatro Romano fino alla Sezione Torino, saranno proposti giochi e quiz per scoprire i segreti del lavoro del ricercatore. Sarà inoltre possibile scoprire i testi antichi e le memorie dei Savoia attraverso una visita guidata alla Biblioteca Reale a cura di CoopCulture e, inoltre, visitare la mostra “Animali a Corte. Vite mai viste nei Giardini Reali”.

 

Fra le attività laboratoriali e ludico-didattiche in programma, la gamification è al centro di una caccia al tesoro a cura di Gianmarco Giuliana del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, per delineare attività e abitudini di lavoro del ricercatore, con ritrovo nella Corte d’Onore di Palazzo Reale e diffusione di indizi nei Giardini Reali.
ln collaborazione con il Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei Sistemi, sarà possibile ripercorrere le abitudini alimentari e riproduttive delle comunità preistoriche alpine, tramite il progetto APICI “prodotti fermentati nelle Alpi PIemontesi tra Cambiamento e Innovazione ” rivelando i segreti delle analisi biomolecolari del passato.
Nell’ambito del progetto “Le fonti del diritto in Europa tra medioevo ed età moderna. Per un corpus dei testi dello ius commune dal manoscritto alla stampa (1350-1650)“, il Dipartimento di Studi Storici svelerà il percorso di testi incisivi nella storia del diritto.

 

Nel Giardino del Duca sarà possibile giocare con l’installazione interattiva CityChrone, la nuova applicazione urbanistica ideata per simulare la Torino del futuro creata dal ricercatore Indaco Biazo. Non mancherà inoltre la Global Shaper Community – Turin, nata all’interno del World Economic Forum e attiva a Torino con progettualità globali su innovazione e sostenibilità.

 

La serata sarà anche accompagnata da contenuti artistici e performativi con artisti che proporranno la propria selezione musicale, tra cui Awer  Kwality & Awer all’interno del Giardino Ducale e gli TSAO! che si esibiranno nel boschetto dei Giardini Reali.

 

Da non perdere anche le performance live audio e video curate da Algoritmi, con Salgari Records & Anna La RosaBAAB & IngridProject-To Microcosmo (Live coding e live video), nel Giardino di Levante.

 

Nel corso dell’intera serata il pubblico potrà rinfrescarsi in uno dei corner bar di Club Silencio con i drink Martini e le craft beer BrewDog, oltre ad assaporare le proposte food gourmet nei ristoranti all’interno dell’area evento.

 

Non poteva mancare per Club Silencio una nuova collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, organizzatrice dell’edizione torinese della Notte Europea dei Ricercatori e promotrice per eccellenza della ricerca culturale, che trova la sua massima espressione nella cornice dei Musei Reali.

 

Alberto Ferrari Co-Founder e CEO di Club Silencio dichiara: “Grazie a questa nuova collaborazione intendiamo ribadire – anche attraverso il potere della bellezza che da sempre rappresenta la mission degli eventi Club Silencio in ottica di promozione e valorizzazione dei musei e degli edifici storici d’Italia, in particolare verso una fascia giovanile – l’importanza e la centralità della ricerca scientifica e culturale con un evento che accende le luci del cuore della città per celebrare chi tutti i giorni, nel nostro territorio, dedica la propria vita alla passione per la conoscenza e la scoperta del futuro.

 

 

 

PER  PARTECIPARE  È NECESSARIO ACCREDITARSI

 

INFO

 

 

Ingresso con 1° consumazione + visita museale: 15€

Visita guidata alla Biblioteca Reale con CoopCulture:+5€ (accredito online – posti limitati)

Ingresso 19:00 → 23:00 suddiviso in fasce orarie

Ultimo accesso all’evento e alla visita museale alle ore 23:00

Ultimo accesso alla visita guidata alla Biblioteca Reale  alle ore 22:45

Ingresso in Piazzetta Reale 1, Torino

La Banda dell’Esercito nel cortile di Palazzo Arsenale

Con il patrocinio di Ministero della Difesa, Ministero della Cultura e Città di Torino

Regio Opera Festival
Torino, Cortile di Palazzo Arsenale
Sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, Via dell’Arsenale 22

GRAN FINALE CON IL CONCERTO DELLA BANDA DEL’ESERCITO
Giovedì 22 settembre ore 21

Nella foto: la Banda dell’Esercito al Cortile di Palazzo Arsenale nel concerto conclusivo dello scorso anno (foto © Andrea Macchia)
Il Regio Opera Festival si conclude giovedì 22 settembre con un concerto a ingresso gratuito alle ore 21 che vede protagonista la Banda dell’Esercito diretta dal Maggiore Filippo Cangiamila.

Il Cortile di Palazzo Arsenale si è riconfermato sede di grande fascino per gli spettacoli estivi del Regio. Il nostro più sentito ringraziamento va ai partner, senza i quali il Festival non si sarebbe potuto realizzare: Ministero della DifesaMinistero della CulturaCittà di Torino e il Media Partner Publitalia ’80.

Il programma del concerto prevede: Flourish for Wind Band di Ralph Vaughan Williams; Superman, suite di John Williams (arrangiamento B. Lowden); Toccata Marziale di Ralph Vaughan Williams; Theme from Schindler’s List di John Williams (arrangiamento di J. de Haan); English Folk Song Suite di Ralph Vaughan Williams; Indiana Jones Selection di John Williams (arrangiamento H. van der Heide); Fanfare and Allegro di Clifton Williams e Star Wars Saga di John Williams (arrangiamento J. de Meij).
Presenta la serata Germana Zuffanti.

Fondata nel 1964, la Banda dell’Esercito è il complesso musicale della Forza Armata, formata da centodue orchestrali, un archivista, un Maestro direttore e un Maestro vice direttore, tutti diplomati presso le più importanti Istituzioni Musicali italiane. Oltre all’attività istituzionale, svolge un’intensa attività concertistica nei più prestigiosi teatri e festival italiani e stranieri; solo per citarne alcuni, ricordiamo le Celebrazioni Nazionali Verdiane e, con artisti tra i quali Plácido Domingo, il Concerto di Gala per i 90 anni di Giancarlo Menotti a Spoleto nel 2001 dove è tornata per il Festival dei Due Mondi nelle edizioni 1998, 1999, 2001, 2002, 2005 e 2019. Nel 2005, su invito dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha preso parte – presso il Parco della Musica di Roma – alla serata inaugurale del K Festival, rassegna triennale dedicata a Mozart. Nel 2006 ha preso parte al Festival Settembre Musica a Torino e alla stagione sinfonica della GOG di Genova. Nel 2015 ha partecipato alla serata finale del Festival di Sanremo e l’anno scorso ha chiuso la prima edizione del Regio Opera Festival presso il meraviglioso cortile di Palazzo Arsenale a Torino.

Ha al suo attivo la presenza a numerose trasmissioni radio-televisive e una intensa produzione discografica, recentemente ampliata con i CD contenenti le registrazioni live dei concerti del 2001 e 2003 al Festival Internazionale delle Bande Militari di Modena, con i CD CinecittàFlumen e The Age of Mozart realizzati per le Edizioni Scomegna, del CD Bella Italia (solista Steven Mead) per le Edizioni “Bocchino” di Londra, con il CD “Divagazioni musicali” edito dalle Edizioni Eufonia e, recentemente con un CD di musiche di Luigi Zaninelli registrato in una coproduzione con le Università americane del Southern Mississippi e dell’Illinois. Inoltre, è in corso di pubblicazione un CD con musiche originali per trombone e banda registrato dal primo trombone solista della prestigiosa orchestra dei Wiener Philharmoniker, Enzo Turriziani, il quale ha scelto la Banda dell’Esercito per il suo debutto discografico. La sua esecuzione dell’Inno Nazionale Italiano, registrata nella versione più aderente alla partitura originale di Novaro, è stata scelta e inserita, tra i simboli della Repubblica, sul sito internet del Quirinale. Guidata nel passato dai Maestri Amleto Lacerenza, Marino Bartoloni, Domenico Cavallo (f.f.), Fulvio Creux, Antonella Bona (s.v.), la Banda dell’Esercito dal luglio 2019 è diretta dal Maggiore Filippo Cangiamila.

L’ingresso al concerto è gratuito, con tagliandi da acquisire sul sito del Teatro Regio al seguente indirizzo: www.teatroregio.torino.it.

Tre eventi promossi dall’organizzazione UNI.VO.CA e ospitati al MAO di Torino

Ancora una volta UNI.VO.C.A, l’organizzazione che riunisce numerose organizzazioni culturali del territorio piemontese, propone per il 2022 la Settimana della Cultura, una manifestazione nata per sensibilizzare la cittadinanza e dare visibilità alle iniziative proposte e comunicare i valori reali del volontariato culturale nella nostra Regione.

Saranno tre gli eventi ospitati al Mao, proposti dall’Associazione Volontari del Mio MAO, nell’ambito dell’edizione 2022 della settimana della Cultura UNI.VO.CA.

Sabato 24 settembre, alle ore 11, l’appuntamento sarà con la medicina cinese classica sul tema “Un  reperto vivente e operante”, a cura di Andrea Cantone, medico chirurgo, esperto di medicina tradizionale cinese. Un antico sapere che non ha smesso di evolversi e trasformarsi, ampliando e affinando il suo campo di azione, differenziandosi in numerosi ambiti di sviluppo e riuscendo a rimanere attuale, nonostante siano passati più di duemila anni, interagendo con le sollecitazioni che giungono all’essere umano dal mondo moderno.  Durante l’incontro si farà esperienza anche di alcuni semplici esercizi tratti da arti tradizionali del movimento, come il Tai JI Quan, il Dao Yin, basate sugli stessi principi fondanti della medicina cinese antica.

Domenica 2 ottobre alle 16 l’appuntamento sarà con le Campane Tibetane, le Antiche Ciotole del Canto, a cura di Dario Gasparato, docente di Suonoterapia e maestro di Reiki. Dal Tibet al Nepal si possono percorrere le millenarie tradizioni per conoscere il suono attraverso la percezione delle vibrazioni, esplorando il mondo straordinario delle campane tibetane. Composizione, realizzazione, molteplici tipologie e utilizzi possono consentire di sperimentare il canto fino a raggiungere un silenzio di rara profondità, che conduce a un suono impercettibile, il suono senza suono.

Ultimo appuntamento sarà quello di venerdì 7 ottobre, alle 16, con “Le antiche culture e lo sguardo contemporaneo”,  a cura di Davide Quadrio, direttore del Museo Mao di Arte Orientale.

Non esiste un vecchio o un nuovo, quanto piuttosto una continua testimonianza dell’attività umana.

Risulta fondamentale ripensare agli oggetti del passato per renderli vivi nel presente, mixando opere classiche con altre contemporanee, in un dialogo continuo tra collezioni permanenti e mostre temporanee.

Gli spazi del museo vengono ad acquisire nuovi ruoli sociali, dirigendosi “oltre il senso dei luoghi” medesimi.

Mara Martellotta

A Torino il Festival dell’Acqua

DAL 21 AL 23 SETTEMBRE
TORINO OSPITA LA 7ᵃ EDIZIONE

Un’occasione di importante riflessione sui problemi della siccità e dell’approvvigionamento idrico con un variegato programma di coinvolgimento della città

Dal 21 al 23 settembre Torino ospita per la prima volta il Festival dell’Acqua, il principale appuntamento nazionale incentrato sui temi del servizio idrico. Giunto quest’anno alla sua settima edizione, il Festival dell’Acqua, ospitato nelle sale del Centro Congressi del Lingotto, è ideato e promosso da Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, che chiama a raccolta le oltre 450 aziende associate e tutti i soggetti che, a diverso titolo, si occupano dei servizi idrici e di pubblica utilità. L’edizione 2022 di Torino è organizzata in collaborazione con SMAT – Società Metropolitana Acque Torino.


Il Festival dell’Acqua non sarà solamente un’occasione importante per addetti ai lavori, ma coinvolgerà anche la cittadinanza torinese con intrattenimenti, eventi artistici, culturali e sportivi, per approfondire il tema dell’acqua sotto varie angolature.

 

Sono 160 i relatori, per una tre giorni di riflessioni e approfondimenti – 14 convegni tra sessioni plenarie ed eventi paralleli – con ospiti nazionali e internazionali per parlare di acqua, intesa come risorsa essenziale per la vita. La manifestazione, a cadenza biennale, arriva a Torino dopo le edizioni di Genova nel 2011, L’Aquila nel 2013, Milano nel 2015, Bari nel 2017, Bressanone/Venezia nel 2019 e una versione digitale nel 2021.

Il Festival dell’Acqua intende affrontare, proprio in questo 2022, temi diventati particolarmente attuali. Il capoluogo piemontese, infatti, è al centro di un territorio che negli ultimi mesi ha sofferto fortemente il problema della siccità e dell’approvvigionamento idrico: tematiche che verranno approfondite presso il Centro Congressi del Lingotto. Esponenti della politica, tecnici ed esperti del settore si confronteranno con i principali attori europei del servizio idrico anche sugli impatti del Pnrr, sulla digitalizzazione e sugli investimenti tesi a contenere le dispersioni di rete.

Tutti i convegni saranno aperti al pubblico, previo accredito sul sito dell’evento, e gratuiti.

Il Festival dell’Acqua vedrà la partecipazione del Sindaco della città di Torino, Stefano Lo Russo, del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e di oltre cento Sindaci in rappresentanza della Città Metropolitana Torinese.

Ad aprire il Festival sarà la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, che si esibirà con l’inno europeo, l’inno nazionale e l’inno degli Alpini.

 

Agli incontri e alle tavole rotonde si affianca anche un palinsesto ricco di eventi destinati alla città, che partono già dalla settimana precedente. Spettacoli, installazioni e mostre dedicate consentono di approfondire il tema dell’acqua nei suoi molteplici aspetti.

La porta della città, duemila anni di storia di Palazzo Madama

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torinoinaugura, dal 21 settembre 2022, un nuovo allestimento nella Corte Medievale, curato da Palazzo Madama in collaborazione con la Fondazione Francesco Corni.

Una narrazione visiva, che accoglie il visitatore al suo ingresso in museo, per raccontare i duemila anni di storia di Palazzo Madama e di Torino, dall’età romana al Novecento. Ambientata in Corte Medievale, dove sopravvivono le tracce architettoniche di questa evoluzione millenaria, l’esposizione si definisce a partire da una trentina di tavole realizzate dal disegnatore modenese Francesco Corni. Si tratta di disegni che illustrano dettagliatamente i momenti salienti di crescita della città e seguono le vicende costruttive di Palazzo Madama.

Si parte dalla fondazione di Julia Augusta Taurinorum in epoca augustea, quando viene impostato l’impianto quadrangolare della città basato sulle due strade principali: il decumanus maximus e il cardus maximus, che ancora oggi la caratterizza. È allora che vengono edificate le quattro porte urbiche monumentali, tra cui la porta decumana su cui sorgerà il castello degli Acaia, che nel XVIII secolo si trasformerà in Palazzo Madama.

Il percorso segue l’evoluzione della città medievale, ancora racchiusa tra le mura romane, e della porta Phibellona che gradualmente sostituisce quella decumana. Con essa si trasforma il castello: nel Trecento Filippo d’Acaia addossa alle torri romane due torri quadrate e realizza il nuovo rivestimento in cotto della corte interna; nel secolo successivo Ludovico d’Acaia allarga la pianta dell’edifico aggiungendo altre due torri simmetriche a quelle romane. Il castello diviene una residenza principesca dotata di camere da letto, un salone per le feste, una grande cucina e un giardino.

Nel Cinquecento, Emanuele Filiberto di Savoia trasferisce la capitale del ducato sabaudo da Chambéry a Torino (1563) e avvia la fortificazione della città con la creazione della cittadella. I tre ampliamenti che si succedono completano lo sviluppo della città capitale, quasi triplicandone le dimensioni: con Carlo Emanuele I verso Porta Nuova (dal 1619), con Carlo Emanuele II verso il Po (dal 1673) e con Vittorio Amedeo II a ovest, verso la Porta Susina (dal 1703). Le tavole degli ampliamenti si alternano ai disegni di Palazzo Madama all’epoca delle due Madame Reali di Savoia, Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours. L’intervento di Cristina porta alla copertura della Corte Medievale e alla creazione di una grande sala al primo piano, oggi Sala del Senato. A Maria Giovanna Battista si devono i lavori di rinnovamento dell’appartamento del primo piano e la chiamata di Filippo Juvarra a realizzare lo scalone monumentale e la facciata, capolavoro dell’architettura barocca (1718 – 1721).

Segue l’espansione territoriale dagli anni Quaranta dell’Ottocento nella zona di Porta Nuova, nel quartiere di San Salvario e nella zona Vanchiglia, con la costruzione dell’edificio simbolo della Mole Antonelliana. Le sale di Palazzo Madama vedono il succedersi di uffici pubblici, abitazioni private e grandi eventi. Vi hanno sede la Regia Pinacoteca, il Senato del Regno, l’Osservatorio astronomico. Qui viene dichiarata l’Unità d’Italia. Dal 1864 l’intervento di restauro dell’architetto Alfredo D’Andrade riconduce il monumento verso il suo aspetto medievale.

Il percorso si chiude con il Novecento e con l’arrivo nel 1934 del Museo Civico d’Arte Antica nella nuova sede di Palazzo Madama.

I disegni di Francesco Corni a china nera si basano su una solida conoscenza delle fonti storiche, documentarie e visive relative ai soggetti raffigurati. Essi consentono al visitatore di apprezzare i più minuti dettagli e di farsi un’idea molto concreta di come la città e il palazzo apparivano in ogni periodo storico. I testi che li accompagnano in mostra forniscono informazioni sulla storia, sui suoi protagonisti, sulle tecniche costruttive, sulla vita quotidiana dell’epoca.

Scopo del progetto è quello di restituire alla sensibilità dei visitatori il ruolo essenziale di Palazzo Madama nel suo essere il cuore pulsante di Torino, la cui crescita e sviluppo è riflessa dall’evoluzione della città medesima. Un Palazzo Madama perno di un sistema di città corte che vede, in poche centinaia di metri, svilupparsi nei secoli quanto ora divenuto uno dei grandi percorsi museali europei: dalla Real Chiesa di San Lorenzo a Palazzo Chiablese, al Duomo, a Palazzo Reale con la Cappella della Sindone e le sue aree archeologiche, la Galleria Sabauda, l’Armeria Reale e la Biblioteca Reale. Ma anche le segreterie di Stato con la prefettura, l’Archivio di Stato e il Teatro Regio, la Cavallerizza Reale e il Museo del Cinema, l’Accademia Albertina e la Biblioteca Nazionale, Palazzo Carignano e l’Accademia delle Scienze con il Museo Egizio. Decine di chilometri di luoghi della e per la cultura, che trovano una chiave di interpretazione nelle immagini e nei testi della Corte Medievale di Palazzo Madama, nuovamente restituito alla sua funzione di porta d’accesso alla Torino capitale europea.

Dal 21 settembre 2022 al 9 gennaio 2023 saranno anche esposti nella Corte Medievale 6 disegni originali di Francesco Corni.

L’allestimento è accompagnato dalla nuova guida, edita da Ink Line Edizioni, che illustra la genesi e la storia dei singolari duemila anni dell’edificio.

INFO UTILI:

 

SEDE ESPOSITIVA E DATE                                 Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica,

piazza Castello, Torino

Dal 21 settembre 2022

ORARI                                                                   Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00. Martedì chiuso
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura

BIGLIETTI                                                              Biglietto incluso in quello di ingresso al museo:

Intero € 10,00 | Ridotto € 8,00

                                                                               Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card

INFORMAZIONI                                                   palazzomadama@fondazionetorinomusei.it   – t. 011 4433501

                                                                               www.palazzomadamatorino.it

PRENOTAZIONI                                                   011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com

Prevendita: Ticketone.it

Rock Jazz e dintorni. I 99 Posse e la Ukulele Turin Orchestra

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Lambic Tonino Carotone rende omaggio a Fred Buscaglione.

Martedì. All’Otium Pea Club si esibisce il quartetto della vocalist Elis Prodon. Nel Sound Garden dell’Hiroshima Mon Amour è di scena il cantautore Alessandro Petulla.

Mercoledì. Al Blah Blah si esibisce Matt Elliott.

Giovedì. Al Jazz Club suonano i Beat In2. Al Blah Blah sono di scena i Blue Trip. Al Dash suona l’Ukulele Turin Orchestra. Al Cafè Neruda si esibisce il quartetto di Paolo Voghera.

Venerdì. Alla Suoneria di Settimo debutto della kermesse “Beatles Days” con The Beatless, Marco Roagna e Ticket To Beat. Nel Sound Garden dell’Hiroshima arrivano i 99 Posse.  A Piozzo nell’Open Garden del Baladin , i Marlene Kuntz presentano le canzoni di “Karma Clima”. Al Jazz Club suona il trio Fortune Teller. Al Cap 10100 si esibiscono i Worg, Beatkoinz e Headkube. Al Blah Blah sono di scena i NotFound. Il produttore elettronico Sonambient si esibisce al Bunker presentando l’album “Controforma”.

Sabato. Al Jazz Club suona il quartetto The Hipshakers. Al Cap 10100 è di scena il rapper Reks. Alla Suoneria di Settimo prosegue il tributo ai Beatles con l’esibizione di The Beat Circus, Repsilon, Powerllusi e Gabriele Daho. Al Blah Blah suonano i Five Ways To Nowhere. Allo Ziggy si esibiscono i Browbeat con  Niamh e Nabla Dot.

Domenica. Conclusione a Settimo del tributo ai Beatles con Rolando Giambelli, Oldies But Goldies, Blue Meanies , Let’s Beat e altri. Al Jazz Club suona il trio del chitarrista Dario Lombardo. Riapre il Folk Club con il cantautore nordirlandese Foy Vance.

Pier Luigi Fuggetta

The World of Banksy – The Immersive Experience prorogata al 29 gennaio

Grande successo per la mostra The World of Banksy – The Immersive Experience che prolunga la data di apertura fino al 29 gennaio 2023 presso la stazione di Torino Porta Nuova

A grande richiesta, la mostra The World of Banksy – The Immersive Experience presso Torino Porta Nuova prolunga la data di apertura fino al 29 gennaio 2023. L’esposizione dello street artist di Bristol all’interno della meravigliosa Sala degli Stemmi della stazione si conferma un successo, con oltre 60.000 biglietti venduti.

Il percorso presenta oltre 100 opere che raccontano il mondo del misterioso artista britannico, famoso per affrontare con ironia temi politici e di denuncia sociale. Vicino ai più celebri capolavori quali “Flower Thrower” e “Girl with Balloon” che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, trova spazio la speciale sezione video iBanksy in cui per la prima volta le opere più iconiche dell’artista diventano animate e narrano la storia e il messaggio sociale che ha impresso sui murales di tutto il mondo. Questa sezione permette allo spettatore di percepire le opere in modo diverso e rende accessibile il racconto anche ai più piccoli.

La mostra monografica The World of Banksy – The Immersive Experience a Torino Porta Nuova è un’esperienza unica: la stazione è uno dei luoghi che più rappresenta la street art e il linguaggio universale di Banksy, in grado di arrivare al cuore, ai pensieri e all’anima di tutte le persone nel mondo.

Monumenta Italiae, quattro incontri per il patrimonio

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19 settembre – 10 ottobre 2022 ore 18

 

Palazzo Madama – Sala Feste

Piazza Castello, Torino

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, dal 19 settembre al 10 ottobre 2022 alle ore 18, il ciclo di appuntamenti in museo Monumenta Italiae. Quattro incontri per un patrimonio.

 

L’iniziativa, a ingresso gratuito, organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte dei Musei Civici di Torino – Fondazione Torino Musei, ha lo scopo di sensibilizzare la collettività sull’importanza e sul ruolo della Biblioteca d’Arte e dell’Archivio storico e fotografico dei Musei Civici di Torino. Le biblioteche e gli archivi sono una bussola per orientarsi nella complessità del nostro patrimonio culturale che non possiamo considerare per frammenti isolati. Senza le biblioteche, non solo i musei, ma tutta la nostra storia, fatta di oggetti, persone, luoghi, diventerebbe incomprensibile. Ne sono una prova tangibile i monumenti che popolano le nostre piazze e che raccontano momenti e personaggi della storia di una città, di una nazione, a cui prestiamo spesso scarsa attenzione, ma che nei rivolgimenti della storia o negli eventi della cronaca riprendono il loro valore simbolico e diventano a volte oggetto di contestazione e anche di distruzione. Solo gli strumenti della conoscenza, che ci offrono biblioteche e archivi, aiutandoci a comprendere e contestualizzare gli oggetti della storia, conservano la prospettiva del tempo.

Gli appuntamenti

 

19/09/2022 ore 18: L’archivio fotografico di Lorenzo Rovere ai Musei Civici Di Torino.  Casi di studio per la pittura piemontese tra Medioevo e Rinascimento, Savigliano, L’Artistica Editrice, 2022.

Con Simone Baiocco, Serena D’Italia, Jacopo Tanzi, autori del volume. Introduce: Gelsomina Spione, Dipartimento Studi Storici dell’Università di Torino. Modera: Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama

La Biblioteca d’Arte e l’Archivio storico e fotografico dei Musei Civici di Torino conservano un materiale ricchissimo: è la base di partenza per conoscere la storia del patrimonio della città e le personalità (direttori, donatori, appassionati, studiosi) che quel patrimonio hanno tutelato, studiato, accresciuto e messo a disposizione della comunità. Il volume, il secondo della collana dei Quaderni dell’Associazione Amici della Biblioteca, mette a fuoco la figura di Lorenzo Rovere direttore dei Musei Civici torinesi (Galleria d’Arte Moderna e Museo d’Arte Antica) tra il 1920 e il 1929. La sua figura schiva, di studioso che non amava apparire, è rimasta finora poco nota, anche se le sue ricerche sono state molto importanti. I suoi libri, i suoi appunti e le sue fotografie sono entrati a far parte del patrimonio pubblico e costituiscono il nucleo storico dell’Archivio e della Biblioteca d’Arte dei Musei Civici torinesi.

26/09/2022 ore 18: Nettuno e Mercurio. Il volto di Trieste nell’800, Venezia, Marsilio, 2022.

Con Paolo Possamai, autore del volume. Modera: Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama

Il volto urbano di una delle città tra le più affascinanti, atipiche e bizzarre, raccontato per la prima volta attraverso una narrazione mitologica e fotografie inedite realizzate da Fabrizio Giraldi e Manuela Schirra, per spiegare uno degli episodi urbani più significativi del neoclassicismo in Europa.

Che cosa racconta Trieste? La sua identità è rivendicata ogni dove sui palazzi dei mercanti e delle pubbliche istituzioni

3/10/2022 ore 18: Giù i monumenti? Una questione aperta, Torino, Einaudi, 2022.

Con Lisa Parola, autrice del volume.  Introduce: Gianluca Cuniberti, direttore del Dipartimento di Studi storici, professore ordinario di Storia antica, Università di Torino. Modera: Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama

Stalin, Roosevelt, Saddam: i monumenti crollano. Quando la storia cambia direzione, le statue tornano ad avere voce. Una voce talmente forte che spinge a cancellare ciò che nel presente è ritenuto troppo doloroso. Una scelta che fa discutere. Oggi più che mai abbiamo cambiato il modo di guardare ai monumenti. Non più solo ricordo del passato ma anche informazione preziosa sul presente.

10/10/2022 ore 18: Statue d’Italia. I. Storia della statuaria commemorativa pubblica dal Risorgimento alla Grande Guerra, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2022.
Con Renzo Villa e Giovanni Carlo Federico Villa, autori del volume

Il più grande museo italiano, diffuso su tutto il territorio nazionale. Un museo ai più ignoto, o indifferente; sovente trascurato, umiliato, trasferito; e però ancora conservato, restaurato, qualche volta ammirato. Un museo che, anno dopo anno, continua ad arricchirsi di nuove opere e di nuovi protagonisti. Siamo così abituati alla presenza dei monumenti che non li degniamo più di uno sguardo. È il destino dei monumenti commemorativi che caratterizzano, più di ogni altro, il nostro paese. Perché è l’Italia, con la sua esperienza monumentale, ad avere impostato un modello che poi tutto il mondo ha seguito.

Simone Baiocco, storico dell’arte e curatore, è conservatore per le arti dal XIV al XVI secolo a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica. È stato direttore del Palazzo dei Musei di Varallo e professore a contratto di Museologia nell’Università del Piemonte Orientale. I suoi ambiti di ricerca prediletti sono legati alla cultura figurativa dell’area piemontese del tardo Gotico e del Rinascimento, temi cui sono dedicate in massima parte le sue pubblicazioni.

Serena D’Italia, storica dell’arte, si è formata presso l’Università degli Studi di Torino. I suoi ambiti di studio principali sono la pittura piemontese e lombarda tra Quattro e Seicento e la storia del collezionismo.

Jacopo Tanzi, storico dell’arte, ha studiato a Milano, Torino e Padova e si occupa di pittura rinascimentale. Ha scritto del Maestro di San Martino Alfieri, di Gaudenzio Ferrari e di Giacomo Rossignolo. Su quest’ultimo pittore sta preparando uno studio storico-critico.

 

Gelsomina Spione, insegna Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi Torino. I suoi ambiti di ricerca sono la cultura figurativa piemontese e ligure, tra Seicento e Settecento.

 

Giornalista e storico, Paolo Possamai per 33 anni ha realizzato il proprio percorso professionale nel gruppo Espresso e poi Gedi. Ha diretto i quotidiani veneti il mattino di Padova, la tribuna di Treviso, Corriere delle Alpi, la Nuova di Venezia e Mestre, In precedenza Il Piccolo, storico quotidiano di Trieste. Per oltre venti anni è stato una delle principali firme del settimanale economico di la Repubblica (Affari&Finanza) e ha collaborato con La Stampa. Prima degli incarichi da direttore, era stato inviato speciale dell’allora gruppo Espresso. Dopo l’uscita da Gedi, si dedica a consulenze strategiche nella comunicazione d’impresa. Collaboratore del canale tv Rai Storia e di Rai Radio 3 per il programma Prima Pagina. Tra i suoi libri ricordiamo Nettuno e Mercurio. Il volto di Trieste nell’800 tra miti e simboli (Marsilio, 2022), Il Caffè Pedrocchi. La storia, le storie (Il Poligrafo, 2015), Caffè Pedrocchi (Skira, 2000), Guida ai luoghi e ai tesori del Santo (De Luca, 1995), Andrea Palladio e il Monte Santo di Vicenza (De Luca, 1994).

Lisa Parola, storica dell’arte. Ha curato progetti di arte pubblica, mostre, campagne fotografiche, workshop e conferenze promuovendo la relazione tra arte, territorio e cittadinanza. È socia fondatrice di a.titolo: un’organizzazione non profit attiva dal 1997 con lo scopo di indagare e sperimentare le potenzialità dell’arte contemporanea nell’ambito della sfera pubblica e sociale.  È stata tra i consulenti culturali per la candidatura di Matera Capitale della Cultura 2019. Negli anni ha inoltre collaborato con istituzioni quali la Fondazione Sardi per l’Arte, la Fondazione Merz e l’Università di Torino.

 

Renzo Villa, si è occupato di storia delle culture scientifiche (pionieristici i suoi studi su Lombroso e l’ideazione della mostra torinese La scienza e la colpa), di vicende mediche e psichiatriche (ultimo libro: Geel, la città dei matti), ma è anche autore di numerose pubblicazioni su aspetti di iconografia e cultura figurativa, oltre ad alcune biografie di artisti. Professore a riposo, è stato anche consulente editoriale e autore di diversi libri scolastici

Giovanni Carlo Federico Villa, Direttore di Palazzo Madama e professore presso le Università di Bergamo e di Udine, è stato componente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici e direttore onorario dei Musei Civici e Conservatoria Pubblici Monumenti di Vicenza. Ha curato numerosi progetti espositivi in Italia, tra cui quelli per le Scuderie del Quirinale di Roma, e all’estero. Autore di oltre trecento pubblicazioni scientifiche e monografie, numerose sono le sue presenze divulgative relative al patrimonio artistico nazionale sui principali canali radiotelevisivi italiani e stranieri.

 

 

 

Info: ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione facoltativa: t. 011 4429629 (da lunedì a venerdì, orario 9,30-13 e 14-16)

e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Il primo Birò Point è in via Barbaroux

L’azienda di Pordenone, produttrice del più piccolo veicolo elettrico a quattro ruote, introduce nel capoluogo piemontese la nuova formula 

 

 Estrima S.p.A. (www.estrima.com) – azienda italiana del settore della micromobilità elettrica, nata a Pordenone nel 2008 – ha inaugurato mercoledì 14 settembre a Torino il primo BIRÒ POINT, rafforzando così il progetto di espansione del brand sul mercato italiano oltre che a livello internazionale.

Dopo il successo dell’apertura dei Birò Store a Roma e Milano, negozi monomarca diretti di Estrima, il Gruppo introduce nella città di Torino il nuovo format del Birò Point, uno spazio brandizzato con lo stesso stile dei flaghsip store, ma ospitato all’interno di importanti negozi multibrand, che godono già di elevato passaggio e conoscenza sul mercato cittadino. Il capoluogo di provincia torinese è diventato così, dal 14 settembre, un nuovo punto di riferimento per i clienti già affezionati e per tutti coloro che si affacciano al Mondo Birò per la prima volta.

Con sede in Via Barbaroux 20 – la via più intrigante di Torino e che fa parte delle stradine dell’antica città – l’obiettivo del primo Birò Point di Estrima è quello di far conoscere a più persone possibili la mobilità funzionale e intelligente applicata soprattutto nelle aree urbane.

Il Birò Point sarà ospitato all’interno del negozio Movegreen, gestito dal sales partner di zona, Dario Bianciotti, che da tempo si sta attivando in una campagna di promozione per preparare il terreno all’arrivo di Birò. Grazie alla sua elevata professionalità e alla presenza pluriennale sul territorio torinese, Dario rappresenta il collaboratore ideale per far crescere il brand e rafforzare la cultura della mobilità cittadina sostenibile.

“Ho conosciuto Birò nel 2011, agli inizi dell’avventura nel mondo della mobilità green, mia e di Matteo Maestri.”, racconta Dario Bianciotti, Sales Partner del primo Birò Point Torino. “Ad aprile 2021, ho avuto l’occasione di entrare a far parte della famiglia Birò e di riprovare il mezzo, che nel frattempo come noi era cresciuto molto; da quel giorno è diventato il mio primo mezzo di trasporto! Non vedo l’ora di far conoscere questa realtà in una città come Torino, soprattutto perché si potrà trovare parcheggio anche negli spazi riservati agli scooter, senza pagare né inquinare”.

Il più piccolo e robusto, Birò è perfetto per la città ed entra a tutti gli effetti tra le proposte di mobilità alternativa da considerare nel torinese. Le sue strutture rotoformate in ABS ad alto spessore garantiscono una elevata durevolezza e un ottimo assorbimento degli urti, il tutto mentre si viaggia comodi e assicurati, grazie alle cinture di sicurezza a 3 punti. Gli spostamenti in città diventano più facili ed economici, grazie ai suoi ridottissimi consumi di energia… parcheggiare non è mai stato così semplice.

“Oggi inauguriamo un nuovo format per rendere più capillare il nostro piano di sviluppo. I Birò Store, negozi monomarca in centro città, restano il focus principale della nostra strategia, ma attorno ad essi, in altre città, graviteranno degli spazi monomarca Birò dentro ad altri stores. Oggi inauguriamo il primo a Torino, grazie all’energia del nostro partner Dario Bianciotti” racconta Matteo Maestri, Presidente di Estrima S.p.A.