Cosa succede in città- Pagina 201

Iren e gli Eugenio in Via Di Gioia per Torino   La musica si prende le strade della città

 Una “invasione musicale” guidata dal gruppo torinese

 

 Nei giorni dell’Eurovision Song Contest, che vedrà Torino al centro della scena musicale europea, Iren fa squadra con il gruppo torinese Eugenio in Via Di Gioia per trasformare i quartieri della città in un palco a cielo aperto.

L’iniziativa “Musica ovunque”, realizzata nell’ambito della campagna “Torino, che spettacolo” e in collaborazione con la Città di Torino, mette al centro la musica di strada e le vie e piazze della città, intese come spazi creativi e luoghi d’elezione di una cultura diffusa capace di accorciare le distanze tra musicisti e pubblico così come tra centro e periferie. L’obiettivo è far sì che il potere della musica, al centro delle iniziative organizzate dalla Città, arrivi a quante più persone possibili, in tutti i quartieri.

Il progetto traduce in azioni i principi di circolarità e attenzione all’ambiente che uniscono Iren e gli Eugenio in Via Di Gioia: da una parte l’obiettivo del Gruppo di realizzare una crescita sostenibile per il futuro dei territori, con l’80% dei propri investimenti al 2030 dedicati alla transizione ecologica e alla sostenibilità; dall’altra il forte impegno sociale e culturale della band, che ha realizzato numerose iniziative e azioni virali per sensibilizzare il pubblico sui temi ambientali, non ultimo la grande scritta “Ti amo ancora” in piazza San Carlo, dedicata alla Terra.

Quella che si esprimerà nelle piazze e nelle strade sarà quindi un’energia “leggera” per concerti leggeri, realizzati senza palchi e con la minima amplificazione autoalimentata e punti temporanei di ricarica a libero accesso, per una città piena di musica.

Da sabato 7 maggio la band realizzerà un vero e proprio tour della città, con incursioni musicali e brevi esibizioni nei luoghi più iconici di Torino così come in spazi non convenzionali: un’occasione per venire sorpresi dalla musica e dall’energia degli Eugenio in Via Di Gioia, ma anche una call to action aperta a tutti coloro che volessero unirsi ai blitz che animeranno la città, fedeli allo spirito informale e spontaneo proprio del busking e da sempre parte del DNA del gruppo.

Le giornate clou dell’iniziativa saranno martedì 10 maggio, quando lo stand mobile di Iren presente in via Lagrange, dedicato alla mobilità elettrica, ospiterà nel pomeriggio performance di band emergenti, e giovedì 12 maggio, con un’intera giornata dedicata alla musica in ogni luogo, che vedrà gli Eugenio in Via Di Gioia impegnati negli spazi più disparati, tra simboli culturali e di eccellenza, luoghi del mondo Iren, location immaginifiche e fuori dal comune.

Oltre alle azioni in strada, il progetto avrà vita anche sui profili social della band e del Gruppo Iren: uno strumento in più per coinvolgere fan, torinesi e i tanti visitatori che in quei giorni saranno presenti in città.

Abbiamo un’idea! Scendere in strada e suonare, imbracciare gli strumenti e far rimbombare le strade di Torino – commentano gli Eugenio in Via Di Gioia -. È un intento oltre che un invito a tutti gli artisti soprattutto musicali, ma non solo. Insieme possiamo colmare uno spazio che appartiene anche all’arte, all’espressione sociale e all’ascolto. La strada è stata il nostro primo teatro e ci ha portati a calcare tanti palchi ‘veri’, da quelli dei piccoli circoli culturali, fino ai club di musica live e i grandi festival. Ci auguriamo che nella settimana ufficiale della musica internazionale tutto questo possa verificarsi in larga scala a Torino e che le strade zeppe di musica stimolino più persone possibile a raggiungere la vasta programmazione culturale della nostra città, dal centro alle periferie”.

Con “Musica Ovunque” Torino diventa un grande palco diffuso e ad accesso libero, con un’azione volta a promuovere il protagonismo della città e di tutte le sue anime: il progetto, in piena coerenza con gli obiettivi di Iren, traduce l’impegno quotidiano del Gruppo per lo sviluppo dei territori, che si traduce anche nella promozione di attività capaci di coinvolgere la cittadinanza.

Una collaborazione, quella con gli Eugenio in Via Di Gioia, che vedrà Iren ancora a fianco della band durante tutta l’estate con il loro nuovo album, “Amore e rivoluzione”, in uscita il 20 maggio.

 

Qui link al videoclip della canzone “Eurovision in Turin”: https://youtu.be/_cpI0kBULZc

 

Extravaganza e’ il tema del Torino Fringe, il festival di arti performative

Si accendono i riflettori sul Torino Fringe, il festival multidisciplinare di arti performative che si svolge nel capoluogo piemontese dal 7 al 29 maggio 2022.

Extravaganza il tema scelto per questa decima edizione che si presenta con un programma ricchissimo di appuntamenti diffusi per la città, ancora più poliforme e variegato: sono infatti più di 200 le repliche degli spettacoli teatrali con protagonisti artisti e compagnie internazionali, 30 gli eventi speciali e poi talk, residenze, mostre d’arte, live performance, momenti site-specific di danza e in cui si mescolano linguaggi performativi e audio-visivi innovativi, concerti, party e molto altro, come la consueta Fringe Parade che attraverserà a suon di musica e divertimento tutta Torino.

 

Si parte sabato 7 maggio quando alle 21 nel neo riaperto Cinema Teatro Maffei (via Principe Tommaso 5) arriverà Natalino Balasso: attore, comico e autore teatrale, amatissimo per i suoi video comici di analisi sociali pubblicati sul canale Telebalasso, porta sul palco del Torino Fringe Recital, una raccolta di brani comici tratti dai suoi ultimi spettacoli.

I motori si scaldano poi dal 13 al 15 maggio, lungo weekend di opening tutto nel segno dell’arte. Protagonista CALIFORNIA LOVE “Tiny Splendor Show”, la mostra di printmaking in collaborazione con Graphic Days e Print Club: la casa editrice indipendente di printmaking californiana Tiny Splendor, tra le più conociute negli USA, porterà per la prima volta in Italia una selezione di oltre 100 opere tra risografie, litografie e zines di oltre 40 artisti internazionali. Un’esposizione di lavori e prospettive sperimentali che celebrano l’auto-produzione e che sfidano le tecniche di stampa tradizionale, un evento eccezionale per gli appassionati del mondo della piccola stampa che segna la collaborazione di Tiny Splendor con artisti che provengono principalmente dalla California, dal Messico, da East e West Coast degli Stati Uniti, nomi come Ashley Lukashevsky, Daniel Shepard, Deth P Sun, Hellen Jo, Jasjyot Singh Hans, Jeffrey Cheung, Matt Carignan, Mel Stringer, Melek Zertal, Rob Sato, Ruth Mora.

 

La mostra ideata da Richard Rizzo e realizzata dal Torino Fringe Festival e Graphic Days in collaborazione con Tiny Splendor (USA), ToolBox, Print Club Torino e OFF TOPIC (dove ci sarà uno spin-off dal 17 al 22 maggio) è aperta al pubblico gratuitamente il 13 maggio dalle 18,30, sabato 14 e domenica 15 maggio dalle 14 alle 18,30, orari in cui sarà anche possibile acquistare le opere in esposizione.

Per gli appassionati di stampa alternativa è l’occasione di assistere al talk con gli artisti presenti e per partecipare a tre workshop artistici che si svolgeranno negli spazi di Print Club, sempre in via Agostino da Montefeltro 2, curati dai californiani Max Stadnik e Sanaa Khan e della tutor di Print Club Luisella Cresto.

Non è finita qui. Il venerdì sera gli spazi di Toolbox diventano un palcoscenico per ospitare il batterista Davide Oliveri con MAIA, a Live Cinematic and Interactive Performance: un’esperienza ibrida che attraverso immagini e suoni accompagna il pubblico in un percorso, di poco meno di un’ora, che ha come meta finale una terza realtà, oltre a quella reale che già conosciamo e a quella mediata della sua versione riprodotta: il labile confine tra sogno e realtà (appuntamento a Toolbox ore 21,30, costo 15 euro).

Ma i momenti del Torino Fringe da segnare in agenda sono moltissimi, ce n’è davvero per tutti i gusti. Prime nazionali, spettacoli di prosa, musicali e interattivi, debutti, stand up comedy e performance adatte a tutta la famiglia: in dieci diverse location vanno in scena 28 spettacoli (per più di 160 repliche).

Gli appassionati di acrobazie, danza e marionette potranno assistere in prima nazionale a Wir Wollen Nie Nie Nie, performance di Raum 305 (Berlino) in scena il 17 e 18 maggio alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.

Grande curiosità anche per la greca Eliza Soroga, vincitrice dell’International Arte Laguna Prize (Venezia, 2017) che porta per la prima volta in Italia My Job interviews performance interattiva dedicata al mondo multiforme del mercato del lavoro (dal 20 al 22 maggio, sedi varie).

I tedeschi di Amburgo F.ART Kollektiv il 19 e 20 maggio si esibiscono allo spazio Kairòs con Enter the Muuve, altra performance in prima nazionale: un tentativo di usare il linguaggio e il corpo per muovere se stessi e smuovere empaticamente il pubblico.

Un altro appello a smuovere le coscienze è XPand Danceforchange di Club Futuro che dal 27 al 29 maggio porta al Fringe un’esperienza di clubbing trasformativo per sensibilizzare i partecipanti sul tema del cambiamento climatico e promuovere la transizione ecologica nel settore della dance music industry.

Ancora l’ambiente è al centro del lavoro di T’es rien sans la terre – T’es rien sans la terre di Aurelie Dauphin (Francia), artista del Cirque du Soleil che usa l’arte come strumento d sensibilizzazione, con il desiderio che con la danza, la musica e l’immagine si possa innescare un cambiamento (29 maggio, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani).

Il Torino Fringe si conferma così tra gli eventi più originali della città e di tutta Italia, in cui si mescolano espressioni artistiche differenti, anche grazie alla selezione tramite una call internazionale che ha portato quest’anno a candidarsi più di 500 artisti da tutto il mondo.

Per il pubblico è l’occasione di avere in un unico calendario lungo tre settimane un evento di spettacolo dal vivo eccezionale diffuso sul territorio, per gli artisti un appuntamento imperdibile, confermandosi una vetrina e un punto di riferimento a livello nazionale per il Teatro Off e per le Performing Arts.

Nato sulla scia e sul modello dei grandi Fringe europei, uno fra tutti l’Edimburgo Fringe Festival, il Torino Fringe si conferma sempre di più innovativo nei linguaggi e nelle modalità di fruizione degli spettacoli, con l’obiettivo di valorizzare la creatività emergente in dialogo con le esperienze di nomi affermati, l’innovazione e la commistione di esperienze artistiche.

 

A maggio sarà tutta Torino, dal centro alla periferia, tra luoghi considerati più ‘canonici’ e quelli off, anticonvenzionali e quasi sconosciuti, a trasformarsi in un palcoscenico d’eccezione per una grande festa diffusa delle arti performative, un’invasione pacifica di spettacoli dal vivo, tra luoghi già cari al festival e luoghi che per la prima volta ne fanno parte, come il Cinema Teatro Maffei di San Salvario, il Precollinear Park, il Museo Storico Reale Mutua e il Cx Turin Regina.

 

I biglietti sono in vendita su www.tofringe.it, dove è consultabile il programma, e presso la biglietteria centrale in via Saluzzo 30. Il pubblico potrà scegliere tra diverse tipologie di ingressi e carnet, a seconda delle proprie esigenze e preferenze.

 

Il Torino Fringe è possibile grazie al contributo di  Mic – Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino, TAP Torino Arti Performative, Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di Torino, Fondazione CRT. Ha il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Circoscrizione 1 – Centro Crocetta. Il Torino Fringe ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio. Sponsor: Iren, Reale Mutua, Peroni Nastro Azzurro, Crai. Accomodation Partner & Sponsor: CX Turin Student & Explorer Hotel. Media Partner: Rai Radio 3, Zero. Technical Sponsor: Freecards, VanVerBurger. Mobility Partner: LeasysGo! Visual Identity: Graphic Days; Ticketing Partner: Mailticket. In collaborazione con: Ufficio Turismo Torino e Provincia, Salone OFF, Abbonamento Musei Piemonte, Arci Torino, FNAS Federazione Nazionale delle Arti di Strada, Torino Creativa.

Technical Partner: Richard Rizzo, Reve, Servizi Teatrali, Acid Rain. Partner: OFF TOPIC, TYC, Magazzino sul Po, Spazio Kairòs, L’Arteficio, Fondazione TRG Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Teatro Giulia di Barolo, Casa Fools, Spazio Ferramenta, Siberiaki, San Pietro in Vincoli Zona Teatro, Unione Culturale Franco Antonicelli, Cinema Teatro MAFFEI, Precollinear Park, Museo Storico Reale Mutua, Via Baltea, Casa del Quartiere SanSalvario, Somewhere Tours&Events, World Fringe, AGIS Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, OPS Officine Per la Scena, Crab Teatro, Onda Larsen Teatro, Trame, Play with Food, C.AR.PE. Coordinamento Arti Performative Torino, Incanti Rassegna Internazionale di Teatro di Figura, Strabismi Festival, Orchestra Terra Madre di Slow Food.

 

Cos’è il Torino Fringe Festival

Il Torino Fringe è un festival di teatro off e di arti performative nato nel 2013 sulla scia delle esperienze dei più importanti festival off europei, incentrati sulla massima accessibilità e il coinvolgimento del tessuto sociale e urbano della città di riferimento. È un festival che è allargato a tutto il territorio piemontese, una vetrina e un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per il Teatro Off e le arti performative che intorno a questo gravitano. È al contempo un nuovo modo di fare cultura sul territorio, caratterizzato dalla trasversalità rispetto ai generi culturali e aperto alla possibilità di interagire e co-progettare con gli stakeholder.

In questi 10 anni Torino Fringe Festival ha sviluppato ogni genere di performance in teatri, ma anche e soprattutto in spazi diversi e diversamente “off” rispetto agli spazi consueti dell’offerta culturale e delle arti performative, arrivando in birrerie, sale da ballo, stazioni, dimore storiche, mercati, club, locali, musei, piazze, gallerie d’arte.

Ufficialmente riconosciuto da “World Fringe”, network mondiale che seleziona i Fringe Festival che rispettano le linee guida del format, negli anni è diventato punto di riferimento in Italia coinvolgendo oltre 274 compagnie nazionali e internazionali per un totale di 1770 repliche in più di 60 spazi di Torino al chiuso e 32 all’aperto per un totale di oltre 100.000 spettatori.

 

  

Contatti:

www.tofringe.it

Facebook: @TorinoFringeFestival  

Instagram: @torinofringefestival

#TOFRINGE22

 

Oncologia pediatrica: charity dinner della Fondazione Umberto Veronesi

La Responsabile della Delegazione di Torino di Fondazione Umberto Veronesi, Adele Artom, ha rinnovato il suo grande impegno nei confronti dell’oncologia pediatrica, organizzando una nuova edizione della cena di raccolta fondi per contribuire all’avviamento del «Registro di trattamento con CAR-T», ossia una banca dati efficiente che consentirebbe di individuare in modo più veloce le cure più efficaci per i bambini e gli adolescenti affetti da tumori del sangue (come ad esempio le leucemie), permettendo loro di avere maggiori possibilità di guarigione e minori effetti collaterali delle cure.

 

L’evento si è tenuto giovedì 5 maggio presso le bellissime sale de la Centrale Nuvola Lavazza di Torino, dove oltre 200 partecipanti hanno seguito gli interventi di Paolo Veronesi, Presidente di Fondazione Umberto Veronesi e Franca Fagioli, membro del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi e Direttore del Reparto di Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Una serata condotta dalla modella e madrina dell’evento Marica Pellegrinelli, in cui i partecipanti hanno partecipato ad un’asta esclusiva, organizzata da Charity Stars aggiudicandosi preziosi lotti donati da generose aziende, continuando così a mostrare concretamente il proprio sostegno ai bambini e adolescenti malati di tumore.

“L’annuale serata di raccolta fondi rappresenta un evento molto importante, perché i torinesi dimostrano, con la loro partecipazione, di essere legati alle iniziative di Fondazione, soprattutto perché i fondi contribuiranno all’avviamento di una banca dati efficace per i piccoli pazienti trattati con terapie cellulari, che al momento – in ambito pediatrico – non esiste. Da anni la delegazione è impegnata a sostegno dell’oncologia pediatrica, perché crediamo che la ricerca scientifica sia fondamentale, non solo per i pazienti di oggi, ma anche per quelli di domani. Ringrazio tutti coloro che in questi anni hanno sostenuto le nostre iniziative di raccolta fondi e di divulgazione sul territorio e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo alla realizzazione di questa bellissima serata: le aziende a noi vicine, i partecipanti e la madrina Marica Pellegrinelli” – ha affermato Adele Artom, Responsabile della Delegazione di Torino.

Un sentito ringraziamento al Consolato di Svezia, che ha patrocinato la serata e alle aziende e realtà commerciali che hanno permesso la realizzazione dell’evento: Azienda Vitivinicola Bava Piemonte, Azienda Agricola Simone Capecci, Bellavista, Centro Noleggio, Cantina Damilano, Acqua Lauretana, Lavazza, L’Estampe, Mohs Torino, Nespolo, Niche Maison, Villa Sandi e Catering Stratta che ha curato e realizzato l’esclusivo menù.

“Happy days”, i Marcido tornano nel deserto di Beckett

Sino a domenica 8 maggio, al teatro Marcidofilm di corso Brescia 4

 

Uno spettacolo-simbolo di una storia teatrale costruita solidamente e con intelligenza negli anni, la ”necessità” di una ripresa a venticinque anni dal debutto (poi un terreno sondato in altri modi, con altri titoli), il successo e l’affermazione di una straordinaria quanto viscerale e appassionata Maria Luisa Abate (titolare della pièce, l’altra sera, in una delle repliche, confermatasi – se ancora ce ne fosse bisogno – tale ancora una volta, oggi ad alternarsi con Paolo Oricco), l’ideazione del Grande Girello – e la scommessa vinta da Daniela Dal Cin, ad un passo dal premio Ubu nel ’97 per la migliore scenografia: con la ripresa del 2006 s’inaugurava alla Promotrice torinese l’esposizione del lavoro della scenografa -, a sostituire il monticello di sabbia beckettiano e oggi ridimensionato per il palcoscenico della sala Marcidofilm! (il Grande Girello o la Grande Gogna?, strutture ferrose e cinghie in bella vista).

Sino a domenica 8 maggio l’esistenza e il lavoro dei Marcido Marcidorjs rincontrano “Giorni felici”, “Happy days in Marcido’s field” nella riscrittura drammaturgica da parte di Marco Isidori, e la tragedia di Winnie, ogni cosa prosciugata, rimandata ad altri spazi, una spensieratezza iniziale che coltiva una debole vena di speranza, le allucinazioni e il tempo passato, le dolcezze e il sarcasmo e lo strazio, niente progressiva discesa agli inferi, niente più oggetti di una vita, l’ombrellino o la borsa da cui estrarre spazzolino dentifricio specchio rossetto cappellino il flacone di un medicinale, più nulla: oggi una straripante parrucca grigia, un corsetto di rose rosse, un corpo bistrato, soltanto la voce, la sua ultima voce, al centro del deserto, in mezzo alla landa della vita. Anche Willie non c’è più, non è più Willie, oggi al suo posto tre esseri, tre presenze, nudi, sguscianti e striscianti, con il desiderio di colpire e di abbracciare, di farsi parte e di allontanarsi, i validissimi Valentina Battistone, Ottavia della Porta e Alessio Arbustini, “baratro vivente nonché recitante nonché danzante”, elenca l’Isidori, a rendere con centellinata precisione il processo di “suono” e di “senso”.

Isidori gioca di scomposizione, s’impadronisce del testo e se ne allontana con immediatezza, in un gioco perfetto d’incastri, di prospettive diverse, di angolazioni che ti obbligano a vedere e a sentire con sentimenti nuovi, forse anche nella difficoltà dell’assurdo, ma ancora convincenti, veri, afferrabili; costruisce la propria sfaccettatura scenica innanzitutto sonoramente, alterna e scuote, frantuma le voci e le ricompone, l’innalza sul coro o le incanala negli anfratti lasciati liberi dalla protagonista. È un gioco di vibrazioni, di sensazioni fitte di colori diversi, di spasmi che animano e attraggono. È il processo dei Marcido che continua a convincere, ad afferrare lo spettatore, ad impadronirsi di lui. Ci sono ogni sera gli stessi mezzi, la stessa sfida, lo stesso studio attento e, io credo, unico, quali erano quelli di venticinque anni fa. E il pubblico applaude certo non solo la fatica, il pubblico che ritorna, come quello che scopre, nuovo, giovane, incuriosito, animato, teatralmente focalizzato: ogni sera.

 

Elio Rabbione

 

Nelle immagini: Maria Luisa Abate come Winnie, con la presenza del Coro nel “Grande Girello” inventato da Daniela Dal Cin, in un momento di “Happy days in Marcido’s field” nell’edizione del debutto, nel 1997; e Paolo Oricco che oggi si alterna a lei nel ruolo principale.

Con la “corriera della reciprocità” da Torino ad Agliè, San Giorgio Canavese e Castellamonte

Mobilità sostenibile per il 1° Festival della Reciprocità per scoprire le maestrie delle Tre Terre Canavesane

Le Tre Terre Canavesane, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino nell’ambito del PUMS Progetto Urbano di Mobilità Sostenibile, propongono un servizio di navetta in bus da Torino Porta Susa in occasione dei principali eventi del Festival, che è stata denominata la CORRIERA DELLA RECIPROCITA’. “L’obiettivo – ci ha detto Pasquale Mazza Consigliere della Città metropolitana delegato ai trasporti e sindaco di Castellamonte – è quello di favorire gli spostamenti di gruppo limitando il traffico dei mezzi privati e di consentire la partecipazione agli eventi anche a fasce di pubblico che non usano l’automobile.”

Si parte l’8 Maggio con il Mercato della terra e della Biodiversità per una visita alle Tre Terre Canavesane in compagnia di Marco Peroni, autore, attore e studioso del territorio canavesano.

Partenza ore 8,30 Torino Porta Susa in bus

Arrivo ore 9,15 Agliè Piazza Castello

Accoglienza narrativa da parte di Marco Peroni “Agliè e le parole: da Guido Gozzano alla Lettera 22”

Visita guidata al Castello Ducale e alla mostra “Lettera 22 un macchina per leggere” presso Castello di Agliè

Ore 11 Trasferimento in bus a San Giorgio Canavese

Lungo il tragitto, a cura di Marco Peroni: presentazione di San Giorgio Canavese “La biodiversità dalla cultura alla coltura, dal passato al presente”

0re 11,15 Accoglienza in musica da parte degli allievi del Conservatorio di Torino a San Giorgio Canavese con Martina Merlo, pianoforte; Michele Giacoppo, clarinetto; Clara Piccoli, violoncello in Glinka: Trio Pathétique in re minore e Fauré: Trio op.120 in re minore. Esibizione alla corda molle di circo urbano del Collettivo6tu. Inaugurazione del Festival della Reciprocità

Ore 11,45 circa Visita libera al Mercato della Biodiversità

Pranzo Libero presso l’Ala Mercatale con i prodotti Slow Food o presso il Ristorante della Luna.

Ore 15,30-16 Trasferimento in bus a Castellamonte

Lungo il tragitto: presentazione a cura di Marco Peroni di Castellamonte “La maestria canavesana: i ceramisti”

Ore 16 Passeggiata sulle tracce della maestria della ceramica per piazze e vie di Castellamonte: visite a Rotonda Antonelliana, Arco di Pomodoro, Cantiere delle arti di Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn, alle botteghe dei ceramisti Maurizio Grandinetti e Giose Camerlo, Stufa di Ugo Nespolo

Ore 18,00-18,30 circa Partenza per ritorno a Torino entro le 19,15-19,30

Costo di partecipazione: 18 euro inclusi gli ingressi al Castello di Agliè e alla mostra Lettera 22. Pranzo libero escluso. Pagamento in contanti al momento della salita sul bus. Posti limitati (max 28 persone)

Prenotazioni obbligatorie entro 6 maggio a Kubaba Viaggi: 011.9833504 info@kubabaviaggi.it

Dovranno essere rispettate le norme vigenti per la prevenzione dal Covid19.

Eurovision: sta andando tutto male, quindi sarà un successo!

La prima regola del teatro è che se le prove vanno male, allora lo spettacolo riuscirà per il meglio. E sembra che l’Eurovision Song Contest, che si terrà a Torino a partire da lunedì 9 Maggio, non stia propriamente andando per il meglio.

La prima preoccupazione torinese riguarda la scenografia o meglio il grosso sole rotante che sovrasta il palco. A quanto pare la struttura è lenta e non riesce a ruotare in tempo tra un’esibizione e l’altra. Resterà dunque fissa e, sembra, girerà solo nelle esibizioni speciali con gli ospiti. Su Twitter gli utenti si stanno scatenando. Qualcuno dice che noi italiani non siamo in grado di lavorare bene, altri che è tutto un complotto per favorire Mahmood e Blanco, gli artisti che gareggiano per l’Italia. È curioso notare come all’estero non capiscano che noi italiani lavoriamo bene solo tra imprevisti e caos.

Un altro duro colpo all’organizzazione arriva da uno dei fotografi ufficiali, Nathan Reinds che abbandona la kermesse perché ha nostalgia di casa. A dirlo è lui stesso sulla sua pagina Instagram. “La mia avventura all’Eurovision termina prima di quanto pensassi. A fregarmi è la nostalgia di casa. Una sensazione oscura mi tiene sveglio, mi ha provocato molto stress e mi fa stare male. Qualcosa che non mi era mai successo prima” -spiega Nathan che aggiunge come voglia dare priorità alla sua salute mentale. “Andrà meglio la prossima volta” conclude. Forse due anni di pandemia ci hanno segnato più di quanto non siamo in grado di realizzare. Buona e pronta guarigione Nathan, ti aspettiamo a Torino quanto prima.

Le prove però proseguono incessantemente. Non senza qualche rottura. Più precisamente quella che ha coinvolto il costume di scena di Citi Zeni della Lettonia. Io però non me la sento di riderci su. Provo solo tanta invidia per quella impeccabile spaccata.

Nel frattempo gli artisti girano per la città e improvvisano esibizioni, proprio come hanno fatto i The Rasmus in Piazza San Castello. La band finlandese ha anche fatto un giro turistico con una guida d’eccezione, il Presidente della Regione Alberto Cirio, e fatto qualche foto con il nostro sindaco, Stefano Lo Russo.

E per finire qualche anticipazione. Pare che durante la semifinale ci sarà un duetto inedito di Mika e Laura Pausini. Durante la finale saliranno sul palco i Maneskin, vincitori dello scorso anno, e Gigliora Cinquetti, prima vincitrice ma anche prima presentatrice dell’Eurovision. Io dico che se queste sono le premesse, comunque vada, sarà un successo.

Loredana Barozzino

Ritorna a Torino inversione “diffusa” sul territorio, il Festival del Femminismo Intersezionale

“Mind the Gap. Storie Sovrapposte”

 

Da venerdì 6 a domenica 8 maggio

Italy coach Mauro Berruto

La bellezza assoluta. Immaginate la “Venere di Milo” (130 a. C.) di Alessandro di Antiochia (o Prassitele?) oggi custodita al “Louvre”, trovata (come avvenne nel 1820 sull’isola greca di Milo) ancor di più fatta a pezzi. Priva non solo delle braccia e del basamento originale, ma proprio – si fa per dire – in mille pezzi. E poi magicamente rinsaldata e fiera della sua totale bellezza. Con questa significativa “immagine – guida”, che bene rende l’idea (“La donna è a pezzi o così la percepisce la società?”) è stata presentata nei giorni scorsi la seconda edizione di “Mind the Gap. Storie Sovrapposte”, il “Festival del Femminismo Intersezionale” che torna sotto la Mole, da venerdì 6 a domenica 8 maggio, con un’agenda piena zeppa di eventi e di incontri con personaggi, fra i più vari, invitati a talk, tavole rotonde, party e concerti.

Decisamente provocatoria la scelta dell’immagine- guida, non meno provocatoria e sopra le righe della stessa conferenza stampa, organizzata (immagino come non sia mai successo) non in algidi siti istituzionali, ma nei vivaci colorati locali di “Vinci’s Concept Salon” di via Cavour, fra i più blasonati parrucchieri della città, “per dire – sottolineano gli organizzatori – che una donna che si prende cura di se stessa non è né frivola, né inferiore a un uomo, ma libera”. Semplicemente e felicemente libera. E allora avanti tutta. Con ancora un’altra, importante novità. Dopo la prima edizione negli spazi di “OFF TOPIC” di via Pallavicino, il Festival – organizzato da “The Goodness Factory”– quest’anno diventa “diffuso” per abbracciare la città coinvolgendo “Il Circolo dei Lettori” e il “Campus Luigi Einaudi” nell’ambizione di “continuare per le prossime edizioni a crescere in questa dimensione condivisa, perché la complessità ha bisogno di luoghi diversi per attivare tutte le sue sfumature”. L’ambizione è quella di approntare e offrire al pubblico torinese una tre giorni intensiva “per analizzare, discutere, e guardare dritto negli occhi quel ‘gap’ che ancora persiste nella società, dall’ambito politico a quello istituzionale ed economico, passando da quello scientifico e linguistico, senza dimenticare temi come sessualità, corpi non conformi, medicina di genere e diritti civili”. Assolutamente ricca l’agenda. Fra i primi ospiti Levante (cantautrice e scrittrice) e Mauro Berruto (già CT Nazionale Maschile di Pallavolo e responsabile “politiche sportive” del PD) che, venerdì 6 maggio, dalle 19 alle 20,30, al “Circolo dei Lettori” di via Bogino, parleranno rispettivamente del brano “Gesù Cristo sono io” e dell’arrivo in Italia delle atlete afgane. Altri nomi in calendario, da Chiara Foglietta (attivista Lgbtqia+ e assessora della città di Torino) a Ethan Bonali (attivista trans, blogger e saggista), per non dimenticare i grandi temi del “gender equality” grazie agli incontri con Vera Gheno (sociolinguista), Federico Faloppa (docente di “Italian Studies” presso l’Università di Reading), l’economista Azzura Rinaldi e lo psicologo Michele Spaccarotella.

Ph: Stefano Renna

Non mancheranno i temi che animano il dibattito politico con il parallelo tra la guerra dei Balcani e la situazione ucraina – attraverso gli incontri organizzati da “Europa Aperta”- e il confronto sulla rappresentazione dei corpi con la psicoterapeuta Ilaria Consolo, Marina Cuollo (scrittrice ed editorialista, fortemente attiva sui social rispetto alle discriminazioni legate alla disabilità fisica) e Eugenio Cesaro (degli “Eugenio In Via Di Gioia”). Il Festival prevede anche un focus sul tema dell’aborto, oltre a raccontare le storie di scienziate che hanno rivoluzionato il mondo con le loro invenzioni. Di forte richiamo saranno anche i concerti di Allysha Joy (una delle voci più interessanti del panorama jazz-Nu Soul di Melbourne) e del collettivo di cantautrici “Canta Fino a Dieci”. Nei giorni del festival, ad “OFF TOPIC”, in via Pallavicino 35, lo “sportello antiviolenza” a cura del “Centro Clinico Psicologia Torino (CCPT)” sarà a disposizione come punto d’ascolto del pubblico. Non mancherà inoltre un corner di letture, a cura di “Nora Book & Coffee”, libreria specializzata in tematiche di genere e il banchetto per la raccolta delle firme di “Torino Città Per Le Donne” per la proposta di legge elettorale regionale che promuove l’equilibrio della rappresentanza e le condizioni di parità di accesso alle cariche elettive delle Regione Piemonte.

Per info su calendario completo, date degli eventi ed iscrizioni: www.mindthegaptorino.it

g. m.

Nelle foto:

–       Immagine-guida Festival

–       Allysha Joy

–       Mauro Berruto

–       Marina Cuollo

Il male che ci accompagna Un convegno sulle radici religiose e filosofiche

A Torino dal 5 al 7 maggio al Centro Culturale Protestante di Torino

“Sappiamo ancora riconoscere il male?” in un mondo che in questi tempi caratterizzati da grandi prove dalla pandemia alla guerra l’interrogativo è d’obbligo e non può essere eluso o affrontato con superficialità o rassegnata consapevolezza della sua ineludibilità.

Nel mezzo di una tempesta come quella attuale, il tema del male si manifesta ancora una volta con forza devastante, ponendo questioni – sul piano teologico, ma anche su quello etico, filosofico e scientifico – per discutere delle quali il Centro Culturale Protestante di Torino propone un incontro a più voci che, senza la presunzione di affrontare il tema in tutta la sua complessità, privilegerà alcune linee-guida le quali, per altro, si intersecano fra loro.

Il convegno si svolge a Torino dal 5 al 7 maggio presso la casa Valdese di Corso Vittorio Emanuele II 23 e si articolerà in quattro sessioni con l’intenzione di sottoporre alla riflessione collettiva alcuni aspetti delle manifestazioni del male ben presenti nell’esperienza individuale e della società nel suo complesso.

Tra i partecipanti interverranno illustri ospiti italiani e stranieri tra i quali i teologi Enzo Bianchi e Maria Bonafede, i filosofi Federico Vercellone e Simona Forti, il semiologo Peppino Ortoleva e l’epidemiologo Paolo Vineis.

 

  • La prima sessione sarà dedicata a Il dolore. È il male che si manifesta come potenza estranea e nemica, oscura e poco intellegibile, che, come stiamo sperimentando – con la pandemia, con la guerra – ci aggredisce, ci invade, di fronte alla quale siamo spesso disarmati.
  • La seconda sessione sarà dedicata a Il male e le religioni. Rappresentanti di alcune del le grandi religioni e specialisti nelle materie bibliche aiuteranno a chiarire la visione delle religioni su questo tema.
  • La terza sessione sarà dedicata a La violenza. In questa sessione si intende esaminare il male di cui l’essere umano è direttamente responsabile, esaminando gli aspetti giuridici, politici ed economici delle disuguaglianze e delle ingiustizie, l’incombere della crisi ambientale, la violenza che, in modi sempre più pervasivi, viene esercitata tramite i media.
  • La quarta sessione dal titolo Un male, molti mali, infiniti mali? tirerà le fila della discussione sintetizzando e organizzando le prospettive emerse.

Fiorello conquista il Teatro Colosseo

Poltronissima € 61,00 | poltrona A € 51,00 | poltrona B € 40,80 | galleria € 44,90 | galleria B € 35,70

Il Rosario nazionale torna finalmente al calore del pubblico in teatro dopo cinque anni di assenza con uno spettacolo coinvolgente, in continua evoluzione e – di serata in serata – mai uguale a se stesso, marchio di fabbrica di un artista che lascia ogni sera la sua impronta personalissima nel copione dello show.

Improvvisazioni ed esperimenti scenici, invenzioni mimiche, interazione con il pubblico in sala e incursioni di ospiti a sorpresa, una scaletta musicale fluida e l’innesto di momenti di spettacolo fuori copione: è questa la libertà dello showman. Quella di portare in teatro uno show che mai andrà in scena così come è stato scritto.
Non mancheranno ovviamente i riferimenti all’attualità, lo sguardo acuto e ironico dell’artista sull’Italia e gli italiani, sui cambiamenti degli usi e costumi, sempre all’insegna della leggerezza e del buonumore.
Un rapporto lungo e speciale quello di Fiorello con il suo pubblico, conquistato e rinnovato ogni volta durante le sue tournée di successo in questi anni: Stasera paghi te! (2001-2003), Fiore, nessuno e centomila (2003-2004), Volevo fare il ballerino… (2005-2007), Volevo fare il ballerino … e non solo! (2007), Fiorello Show (2009-2010), Buon Varietà (2011), L’ora del Rosario (2015-2016).
Sul palco, accanto a Fiorello, la consolidata band di sempre con musicisti che strizzano l’occhio al varietà, capaci di accompagnare Rosario anche nelle sue mille improvvisazioni.
FIORELLO PRESENTA: FIORELLO! è uno spettacolo tutto da scoprire, anche per Fiorello stesso.
Scritto da Rosario Fiorello insieme a Francesco Bozzi, Pigi Montebelli e Federico Taddia.

 

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Domenica 8 e lunedì 9 maggio ore 21
GIANNA NANNINI

IN TEATRO TOUR 2022
poltronissima € 75,00 | poltrona A € 70,00 | poltrona B € 65,00 | galleria € 60,00 | galleria B € 49,00

La rocker torna a grande richiesta nei teatri di tutta Italia con la sua band

Dopo i rinvii dovuti alla pandemia da Covid-19, è finalmente partito il tour In teatro di Gianna Nannini, che il prossimo 8 e 9 maggio farà tappa anche al Teatro Colosseo, per un concerto che i fan della rocker senese hanno atteso per mesi.
Gianna sarà accompagnata in questo tour da un gruppo di musicisti che lei stessa ha ribattezzato “Laband”: Davide Tagliapietra alla direzione musicale e alle chitarre, Christian Riganò alle tastiere, Steve Barney alla batteria e Milton McDonald alle chitarre.
Protagonisti del concerto i brani più recenti come La differenza, che dà il titolo all’ultimo album di inediti, ma soprattutto un vero e proprio greatest hits con brani indimenticabili come ProfumoFotoromanza,Sei nell’anima a Bello e impossibile passando per Amandoti e Latin lover.

Le prime date di In teatro tour sono un ottimo riscaldamento per la prima parte del tour europeo (Londra, Parigi, Lussemburgo, Bruxelles, Ginevra), a cui farà seguito il rientro in Italia per la seconda parte del tour teatrale, che culminerà nella grande festa dello Stadio Franchi di Firenze del 28 maggio.

 

 

Tutte le informazioni sul sito www.teatrocolosseo.it e sui profili social del Teatro.

Alle Ogr la Nato elegge Torino a hub internazionale di sicurezza

Le Officine Grandi Riparazioni ospiteranno uno dei nove acceleratori di startup voluti dall’Alleanza nell’ambito di Diana, progetto per l’irrobustimento delle tecnologie avanzate per la sicurezza.

A Torino avrà sede un acceleratore di startup per il potenziamento del comparto difesa. La decisione è stata presa nell’ambito del progetto Diana, programma lanciato poco più di sei mesi fa dall’Alleanza per l’irrobustimento di tecnologie avanzate per la sicurezza e annunciata ieri in occasione dell’Innovation Cybersecurity Summit tenutosi a Roma alla presenza del Sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè.

Hassan Metwalley, CEO e co-founder di Ermes – Intelligent Web Protection, (www.ermes.company/it/), impresa italiana selezionata da Gartner nella top 100 delle realtà mondiali che sfruttano l’intelligenza artificiale applicata alla cybersecurity, ha sottolineato il carattere strategico della scelta: “Una scelta di sicuro non casuale Torino, che è una fucina di talenti grazie all’eccellenza delle sue università a livello europeo soprattutto sui temi di Cybersecurity e Intelligenza Artificiale. Ha un ecosistema di startup tra i più in crescita ed è stata già scelta come polo di ricerca per l’AI. Siamo felici di questo ulteriore riconoscimento e sicuri che questo darà enorme impulso all’innovazione italiana ed europea nel mondo cyber”.

Episodi tragici degli ultimi tempi come guerre ed epidemie stanno dimostrando come il volto della difesa debba cambiare e abbracciare tecnologie sempre più sofisticate.

Ermes

Ermes – Intelligent Web Protection nasce all’interno dell’incubatore I3P del Politecnico di Torino nel 2018 da un’idea di Hassan Metwalley: sviluppare un algoritmo di intelligenza artificiale per proteggere gli utenti dagli attacchi informatici, uno scudo evoluto capace di individuare sofisticati malware e minacce che sfuggono ai tradizionali sistemi di sicurezza. Vincitrice del Primo Premio PNI CUBE 2017, oggi Ermes è l’unica eccellenza italiana selezionata da Garter nella top 100 mondiale delle realtà specializzate in AI Cybersecurity. Le soluzioni diversificate ideate da Ermes hanno protetto +30mila utenti bloccando oltre 360 miliardi di connessioni pericolose e eleggendo l’Italia a leader mondiale della sicurezza informatica.