Cosa succede in città- Pagina 171

Premio di Poesia Maria Luisa Spaziani, prima edizione

A Torino, indetto dalla casa editrice Gian Giacomo Della Porta

Per la prima volta si è tenuto a Torino il Premio di Poesia dedicato alla poetessa torinese Maria Luisa Spaziani, promosso dalla casa editrice Gian Giacomo Della Porta Editore. La giuria era presieduta dallo scrittore e poeta romano, che vive attualmente a Varese, Silvio Raffo. La cerimonia di Premiazione si è tenuta presso la Sala Conferenze dell’Istituto San Giuseppe, in via San Francesco da Paola 23.
Sono risultati vincitori per la “Sezione Opera Edita” Eva Villani, prima classificata, seguita da Anna Bani e Adriana Tasin. Per la “Sezione Opera Inedita” la prima classificata è risultata Tiziana Mainoli, seguita da Valeria Castagnini, seconda classificata, e Edith Dzeduszucka.
Per la Sezione Poesia Singola la prima classificata è stata Giovanna Panzolini, seguita da Anna Maria Gargiulo e Annalisa Rodeghiero.
Nell’ambito della “Sezione Opera Edita” la poetessa Eva Villani ha scritto la silloge intitolata “Affioramenti”; Anna Bani è l’autrice della silloge “Icaro o della giovinezza”; Adriana Tasin ha ricevuto il terzo Premio per la silloge “Il gesto è compiuto”. Nell’ambito della “Sezione Opera Inedita” ha ottenuto il primo premio la autrice varesina Tiziana Mainoli, in arte Edith Sara Levi, con la silloge “L’erranza”.
Per la “Sezione Poesia singola” ha ottenuto il primo Premio Giovanna Panzolini con la poesia intitolata “Fuoco di vita”; il secondo posto lo ha ottenuto Anna Maria Gargiulo con la poesia intitolata “Come il vento d’autunno”. Il terzo lo ha ricevuto Annalisa Rodeghiero con la poesia dal titolo “Come un bambino io porto la mia croce”.
La cerimonia, accanto alla premiazione degli autori delle opere vincitrici, ha ottenuto ampio consenso per la lectio magistralis tenuta dal poeta e scrittore Silvio Raffo, autore di libri di successo, tra cui il romanzo “La voce della pietra”, che è stato trasposto a Hollywood nel film omonimo, interpretato da Emilia Clarke e Remo Girone.
Maria Luisa Spaziani, più volte candidata al Premio Nobel, fu docente di Lingua e Letteratura francese all’Università di Messina, e fondatrice del Centro Internazionale Eugenio Montale, con il Premio intitolato al grande poeta ligure, insignito del Nobel per la letteratura nel 1975. Si può considerare una delle voci poetiche più significative del Novecento e, con la raccolta di poesie “Geometria del disordine”(1981), ha ottenuto il Premio Viareggio.
Il bando del prossimo Premio dedicato a Maria Luisa Spaziani verrà pubblicato nel gennaio 2023.

Mara Martellotta

Ultimi giorni: Animali a Corte. Vite mai viste nei Giardini Reali

L’arte contemporanea trasforma Palazzo Reale e i suoi Giardini in un improbabile zoo di fiabesca meraviglia

Fino al 16 ottobre

Ad aprire il percorso é espositivo un imponente elefante bianco compostamente seduto davanti a un giovane monaco in preghiera con gli occhi fissi su un libro aperto, tenuto fra le mani. E’ l’“Omaggio a Colbert”, in polistirolo e resina, realizzato dallo scultore bresciano Stefano Bombardieri, al quale si deve l’onore e l’onere di fare da apripista – con un’opera simbolo di buon augurio e capacità di rimuovere eventuali ostacoli – alla rassegna di stupefacente godibilità sotto l’aspetto estetico, ma anche sotto quello di creativa e pervasiva (oltre ogni limite) narrazione, ospitata con il titolo di “Animali a corte” nei “Musei Reali” di Torino, con la curatela di Stefania Dassì e Carla Testorefino al prossimo 16 ottobreVenticinque le installazioni presentate a firma di sedici artisti italiani, in parte torinesi, sapientemente allocate fra il “Palazzo” e i “Giardini Reali”, la “Galleria Sabauda” e l’“Armeria”. Inserita all’interno del più ampio progetto “Vite sulla Terra”, iniziato a dicembre 2021 con l’esposizione “Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini”, l’intento è quello di portare l’attenzione del pubblico di ogni età sulle molteplici forme di vita che abitano il Pianeta. E in particolare sugli animali. Il tutto a briglia sciolte. Con piena  libertà di volo concessa ad abilità tecniche e a sfoghi d’immaginazione creativa da parte di artisti (di alto e altissimo livello) che, in tal senso, hanno sempre fatto ruotare i congegni e le più singolari “trovate” del loro lavoro. “La mostra intende premiare – spiega Enrica Pagella, direttrice dei “Musei Reali” – la creatività degli artisti che si sono formati e hanno iniziato la propria carriera in Italia, per arrivare fino alla fama internazionale, dando loro l’opportunità di mostrare il proprio lavoro in un contesto di prestigio e a una platea vasta e variegata, per avvicinare nuove fasce di pubblico all’ambito della creatività contemporanea, rimasta molto isolata negli ultimi due anni di pandemia”. Attenzione, dunque. Superato l’innocuo ostacolo del grande elefante bianco (già presentato da Bombardieri alla 52^ Biennale di Venezia) il percorso, una sorta di plastico bizzarro divertissement, vi proporrà, nella “Sala dei Corazzieri”, la scenetta degli “Struzzi” che ballano fra loro. A grandezza naturale e realizzati dal saluzzese Nicola Bolla, nientepopodimenoche con carte da gioco, cartapesta e metallo.

 

Bisogna avere mani d’oro e ingegno che vale oro. Proprio come gli artisti della “Cracking Art” con i loro coloratissimi dodici “Suricati” (manguste diffuse in Africa meridionale) che, in piedi sulle zampe posteriori, buffi, vispi e fuori misura sembrano fare da sentinelle e aspettare i visitatori. Tanto che vien quasi voglia di porgergli il biglietto d’ingresso. Armati di tanta curiosità e meraviglia ci s’imbatte poi nello “Stregosauro”, drago docile (pare) in questo caso, soggetto spesso frequentato da Ezio Gribaudo, scolpito in pietra leccese e collocato nello spazio antistante la “Manica Nuova” . E’ proprio come aggirarsi in un sontuoso collodiano “Paesi dei Balocchi”, con “Animali” che ti vien voglia di salirci sopra e giocarci insieme, al posto dei Balocchi. Più austero il doppio “Igloo” di Mario Merz, sormontato da un cervo (simbolo di caccia, grande passione dei Savoia), gemello di quello della copertura della Palazzina di Stupinigi e sopra al quale si legge una breve sequenza tratta dal “Fibonacci” a completare la cifra stilistica dell’autore. Sempre in tema di caccia, ci s’imbatte poi negli slanciati “Cani” (bracchi?) del comasco Velasco Vitali: seduti, uno al centro della corte, l’altro sul balcone del primo piano, quasi parodia di un piacevolissimo “Giulietta e Romeo”. Naso all’insù, ecco ancora il “Solcavallo” in ferro,  sulla terrazza di Palazzo Reale, di Luigi Mainolfi e il “Nido” di Maura Banfo posto in alto sopra una scala a pioli.

 

Intendasi ciò che si vuole. Il gioco è totalmente libero. Siete stanchi? Niente di meglio della “Panchina Alveare” in bronzo della romana Jessica Carroll, collocata nel “Boschetto del Giardino del Duca”. Nessuna paura. Le api di Jessica non pungono. A completare il tour per questo strano “zoo silenzioso e statico”, il varano di Michele Guaschino, bestiaccia che simbolicamente dilania “La verità che esce dal suo pozzo” quadro del francese fervente anti-impressionista Jean-Léon Gérome (1896), e il “Passo delle balene”” di Paolo Albertelli e Marigrazia Abbaldo, insieme ai “Bachi di Setola”di Pino Pascali e alle “ombre” della volpe e della lepre di Fabrizio Cornelli, accompagnate alla “Kimera” del torinese Diego Dutto e al “Cavalluccio marino” di Nazareno Biondo. Vedere per credere!

Gianni Milani

 

“Animali a corte. Vite mai viste nei Giardini Reali”

Musei Reali, piazza Reale 1, Torino; tel. 011/19560449 o www.museireali.beniculturali.it

Fino al 16 ottobre

Orari: dal mart. alla dom. 9/19

 

Nelle foto:

–       Stefano Bombardieri: “Omaggio a Colbert”, polistirolo e resina, 2022

–       Cracking Art: “Cracking Clan”, polietilene, 2010

–       Ezio Gribaudo: “Stregosauro”, pietra leccese, 1993

–       Jessica Carroll: “Panchina alveare”, bronzo, 2017

Al Mauto the Golden Age of rally

Per la prima volta in mostra gli esemplari di una delle collezioni più importanti al mondo

THE GOLDEN AGE OF RALLY

Da Pinto a Biasion, da Mouton a Kankkunen: a Torino l’epoca d’oro del rally in un’esposizione inedita nel panorama internazionale

 

The Golden Age Of Rally: arriva a Torino un’esposizione inedita nel panorama internazionale attraverso gli esemplari più iconici della Fondazione Gino Macaluso, menzionata fra le più importanti collezioni al mondo[1]. Un viaggio nella storia dell’epoca d’oro del rally, che il pubblico potrà scoprire dal 27 ottobre 2022 al 2 maggio 2023 nelle sale del Museo Nazionale dell’Automobile.

 

Le vetture in mostra saranno quelle che, tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso, hanno vinto le più importanti gare del campionato, da Montecarlo al Rally Safari, dal Mille Laghi in Finlandia a Sanremo. Esemplari mitici, come Lancia rally 037 evo2 e Audi Quattro, protagonisti di sfide ormai diventate leggenda, che raccontano le imprese di piloti e squadre corse, l’evoluzione tecnologica e l’enorme successo di pubblico che hanno accompagnato questo sport nel corso dei decenni.

 

Un percorso esperienziale, attraverso speciali video mapping e scenari espositivi, per immergersi a 360° nel mondo del rally. Piattaforme sceniche realizzate ad hoc simuleranno i manti stradali su cui si sono dati battaglia piloti e vetture, dalla sabbia del Sahara, alla neve del Col de Turini, fino al duro asfalto. Un salto indietro nel tempo, in un’epoca dominata dalla meccanica, dalla velocità, in una sfida ai limiti che ha visto protagonisti auto e piloti leggendari. Nomi come BiasionMäkinenKankkunenMoutonPintoSainz, delle cui gesta si potrà leggere in una speciale hall of fame allestita in occasione di questa mostra che, con i suoi diversi focus, punta a attrarre e coinvolgere pubblici diversi, offrendo anche nuovi punti di vista a chi questo sport già lo ama.

 

I modelli provengono dalla collezione di Gino Macaluso, nella cui memoria è stata costituita l’omonima Fondazione per volontà della moglie e della famiglia, con lo scopo di valorizzare l’automobile come oggetto di culto, capace di coniugare innovazione tecnologica e cultura umanistica, tradizione artigianale e bellezza del design d’avanguardia. La collezione è tra le più importanti al mondo ed unica nel suo genere per il palmares delle vetture, il prestigio e l’originalità dei suoi modelli: automobili storiche che hanno fatto la storia del design automobilistico e del motorsport, diventando un punto di riferimento per studiosi, collezionisti e appassionati.

 

 

[1] La collezione è citata dal magazine The Key che, nella sua edizione del 2021, la inserisce tra le prime 100 al mondo per importanza storica e culturale.

Zerocalcare alle Ogr

OGR Talks | It’s time for OGR evolution

Zerocalcare @OGR Talks
presenta No Sleep Till Shengal

L’appuntamento è presentato da OGR Torino e Bao Publishing
in sinergia con Fondazione Circolo dei lettori Torino
Lunedì 10 ottobre 2022 | ore 21
OGR Torino (Corso Castelfidardo, 22)
Ingresso gratuito previa prenotazione

Lunedì 10 ottobre, alle ore 21, arriva per la prima volta a OGR Torino Zerocalcare con la presentazione del suo nuovo libro a fumetti No Sleep till Shengal, reportage del suo viaggio in Iraq nel 2021 alla ricerca della comunità ezida di Shengal, minacciata dalle tensioni internazionali e protetta dalle milizie curde, documentandone così le condizioni di vita e la lotta.

Con il suo stile inconfondibile e la sua voce capace come poche altre di filtrare le molteplici sfumature della società moderna, Zerocalcare compie un viaggio che si rivelerà doloroso e necessario per capire meglio il mondo che ci circonda. L’evento fa parte del palinsesto OGR Talks, è presentato da OGR Torino e BAO Publishing, in sinergia con Fondazione Circolo dei lettori.

La partecipazione all’evento è gratuita previa prenotazione. Sono aperte le liste d’attesa.
Info e prenotazioni su: www.ogrtorino.it
No Sleep till Shengal (Bao) sarà in vendita ed è previsto un firmacopie al termine dell’evento
L’evento sarà diffuso in live streaming sul profilo Instagram e sul canale YouTube di OGR Torino.

ZEROCALCARE
Nato ad Arezzo nel 1983, dopo aver vissuto in Francia si trasferisce a Rebibbia, Roma. Da sempre molto attivo nel mondo dei centri sociali, nel 2011 realizza il suo primo libro a fumetti, La profezia dell’armadillo, che nel 2012 viene ristampato in un’edizione a colori dalla Casa editrice milanese BAO Publishing. Seguono altre pubblicazioni, Un polpo alla gola, Ogni maledetto lunedì su due – raccolta delle storie del blog. Dodici, Dimentica il mio nome – candidato al Premio Strega, L’elenco telefonico degli accolli, Kobane Calling, in cui racconta la propria esperienza sul confine turco-siriano in supporto al popolo curdo. Il 2017 è l’anno della Artist Edition del suo capolavoro La Profezia dell’Armadillo, che ha ispirato l’omonimo film presentato nel 2018 alla 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2019 il successo viene confermato dalla mostra Scavare Fossati – Nutrire coccodrilli, esposta al MAXXI di Roma. Nel 2021, il suo seguito accresce ulteriormente grazie alla serie animata per Netflix dal titolo Strappare lungo i bordi, che riceve il plauso universale di pubblico e critica. A distanza di qualche mese, esce una nuova raccolta a fumetti contenente storie legate all’impegno sociale unita a una considerazione dell’autore sul percorso personale compiuto per realizzare la serie animata: Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia.

Rock Jazz e dintorni: Marco Mengoni e i Dream Syndacate

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Magazzino di Gilgamesh blues con Max Altieri. Al Jazz Club si esibisce il cantautore Andrea Albano. All’Otium Pea Club suona il quartetto Arduobop.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana suona il quartetto del sassofonista Federico Ponzano. Al Pala Alpitour arriva Marco Mengoni. Al Jazz Club si esibisce il chitarrista Max Arrigo. Al Blah Blah sono di scena gli Alchemist. Al Cap 10100 si esibisce Lorenzo Kruger.

Giovedì. Al Cafè Neruda suonano i Sympatheia. Al Blah Blah sono di scena i Demented Are Go. Al Jazz Club si esibisce il duo formato da Cristiano Da Ros e Gabriella D’Amico. Al Dash suona il trio di Giorgio Nieloud.

Venerdì. Al Jazz Club è di scena la Terry Blues Band. Allo Spazio 211 arrivano i Dream Syndicate.

Al Magazzino sul Po suonano: Euphonia, Foliage e Stomp Collision. Al Magazzino di Gilgamesh sono di scena i Melty Groove. Allo Juvarra Boosta dei Subsonica presenta il progetto “Post Piano Session”. Allo Ziggy si esibisce il duo San Leo. Al Cap 10100 è di scena la cantante Mara Sattei. Al Blah Blah si esibiscono i Sorry Heels. Al Bunker suonano i Voilaaa & Pat Kalla.

Sabato. Al Jazz Club sono di scena gli All You Can Beat. Allo Spazio 211 si esibiscono i Bunuel. All’Arteficio suona il quartetto Blues di Federica Gili. Alla Suoneria di Settimo è di scena il cantautore N.A.I.P.  Al Cafè Neruda suonano i Blue Screen. Al Magazzino sul Po sono di scena i Wicked Expectations con il duo femminile Glitch Project. Allo Ziggy suonano i Fucktotum.

Domenica. Al Jazz Club si esibiscono i Night Crooners. Al Folk Club blues con Otis Taylor.

Pier Luigi Fuggetta

In Barriera “Last Supper” dell’artista e curatore di Opera Viva, Jòn Gnarr

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto

Settimo e penultimo appuntamento

Inaugurazione > Martedì 11 ottobre, alle ore 18.00

Torino, Barriera di Milano, Piazza Bottesini

Martedì 11 ottobre, alle ore 18.00 in piazza Bottesini a Torino, inaugura il settimo, e penultimo, appuntamento di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato, per questa edizione dedicata all’arte islandese, dall’artista Jòn Gnarr.

Ed è proprio l’opera “Last Supper” (L’ultima cena, 2003) del curatore della rassegna Jòn Gnarr a essere esposta in piazza Bottesini in quest’inizio autunno. La fotografia ritrae 13 pupazzi, ispirati agli Action Man, serie televisiva a cartoni animati degli anni Novanta, seduti attorno ad un tavolo in posizioni che richiamano l’iconografia classica de “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci. La fotografia deriva da una mostra intitolata INRI che l’artista ha tenuto in Islanda nel 2003, in omaggio alle stazioni della Via Crucis che si vedono nelle chiese cattoliche. Gnarr aveva allestito le immagini relative alle varie stazioni con figure di Action Man e con strutture in legno e, infine, le aveva fotografate.

Sono un cattolico non praticante – commenta Gnarr. A volte dico alle persone che sono un cattolico in recupero o un cristiano in recupero. Anche se non credo, ho un grande rispetto per il cristianesimo e per la sua influenza sulla storia, la filosofia e la civiltà occidentale.

“Non esistono pasti gratis” (tutto ha un costo) è un gioco di parole che uso spesso ispirandomi all’acronimo TANSTAAFL, dell’espressione inglese “There ain’t no such thing as a free lunch”.

A mio avviso, questo è assolutamente il caso del cristianesimo. La frase suggerisce che le cose che sembrano gratuite hanno sempre un costo nascosto o implicito per qualcuno, anche se non direttamente per l’individuo che riceve il “pasto gratis”. Penso al battesimo, un gesto importante ma molto semplice e che ci costa poca fatica, ma qualcuno per quel gesto ha pagato… Ed ecco che “L’Ultima Cena” diventa probabilmente la cena più costosa della storia del mondo.

Tutto ha un costo, il principio è lo stesso della termodinamica, qualsiasi esistenza, ogni vivente cede una parte di se stesso e si consuma, tutto ha un costo, niente in quanto esseri viventi ci è dato gratuitamente.

Dopo essere state esposte come manifesti, uno al mese, sulla cimasa 50530 di piazza Bottesini in Barriera di Milano, le opere degli artisti di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto faranno parte di una mostra ospitata in una sezione dedicata della decima edizione di Flashback Art Fair. Durante la fiera, Jón Gnarr presenterà il suo libro Gnarr: How I Became the Mayor of a Large City in Iceland and Changed the World. Attore, scrittore e drammaturgo, autodefinitosi anarco-surrealista, Gnarr nel 2009 ha sentito la necessità di mettersi a disposizione degli altri creando un nuovo partito politico, Besti flokkurinn (in italiano Il Partito Migliore) nel quale ha coinvolto tantissimi artisti islandesi nella convinzione che solo l’arte possa, in determinate occasioni, fornire un reale spunto per il cambiamento.

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto si chiuderà il 25 ottobre con un’opera di Alessandro Bulgini. Il progetto artistico ha portato, dal 2015, in Barriera di Milano a Torino più di 40 artisti, italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6×3 metri (Cimasa 50530) in piazza Bottesini.

 

Una pedalata di oltre 800 chilometri per aiutare le donne malate di tumore al seno

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Ottobre torna a tingersi di rosa e per Torino il mese della prevenzione sarà dinamico e itinerante. Mettiamoci le Tette – la onlus torinese che da dieci anni si occupa di sensibilizzazione, sostegno e accompagnamento alle donne malate di tumore al seno – salta in sella per una pedalata di oltre 800 chilometri da percorrere in bicicletta da Parigi a Gargas (cuore del Luberon), in 5 giorni, per un totale di 5 tappe a favore della ricerca.

Un’impresa organizzata dalla catena Relais & Châteaux che sarà sostenuta dal Team Triathlon Canal Plus e che vedrà come unica e sola partecipante italiana una onlus che da anni porta avanti la sua battaglia dedicata alla prevenzione al tumore al seno.

Dal 16 al 21 ottobre Torino e la Francia saranno alleate per compiere un’impresa sportiva che è nata in Francia nel 1994 per volontà dell’Associazione Ruban Rose (Fiocco Rosa) per la sensibilizzazione e la raccolta fondi per la ricerca contro il cancro al seno.

Quest’anno Coquillade Provence Resort & Spa ha voluto dare vita al Challenge Paris-Coquillade: un’impegnativa pedalata ciclistica che si colloca in una visione più ampia di impegno collettivo a sostegno di questa causa. Una sorta di “percorso benessere” che si svolgerà in presenza di ospiti d’eccezione:

Les Chevaliers du Fiel : celebre duo comico francese composto da Eric Carrière e Francis Ginibre
Cadel Evans : ciclista australiano e campione del Tour de France 2011 con l’équipe di BMC
Mauro Drogo : medico e senologo
Carla Diamanti, giornalista e Presidente dell’Associazione “Mettiamoci le Tette”
Emma Bilham e Guilhem Lacaze (membri emeriti del Team Alltricks X Mercedez-Benz)

Questa pedalata di 805 chilometri toccherà 5 fra le strutture più belle e suggestive della catena Relais & Châteaux presenti in Francia dove alcuni degli chef stellati delle strutture hanno scelto di prendere parte a questa sfida organizzando cene di gala, il cui ricavato sarà devoluto alla ricerca.

L’appuntamento è per il 16 ottobre alle ore 8,00 presso il Chateaux di Versailles per la grande partenza. L’arrivo è previsto il giorno 20 ottobre, giovedì, e sarà seguito dalla salita al Mont Ventoux venerdì 21 ottobre, sfida e meta agognata da tanti ciclisti professionisti e non solo.

Carla Diamanti, giornalista e Presidente della Onlus Mettiamoci Le Tette, pur non essendo una sportiva professionista né una ciclista allenata, ha accettato la sfida e pedalerà lungo tutto il percorso. La sua è una testimonianza forte e importante, in prima linea come figura in rappresentanza della onlus ma soprattutto come donna che ha dovuto combattere contro la malattia, vincendo la sua scommessa contro il cancro.

“Ci aspetta una nuova sfida. Questa volta uniamo il piacere della scoperta del territorio all’impegno fisico e morale. Nel senso che con questa nostra pedalata porteremo l’attenzione sull’importanza dell’attività fisica ma anche sull’importanza di raccogliere fondi per la ricerca – commenta Carla Diamanti – “Inoltre questa pedalata internazionale e fuori dal nostro territorio, testimonia il fatto che tutti dobbiamo coalizzarci e lavorare insieme per combattere una malattia che non conosce confini e proprio per questo io ho deciso di mettermi in gioco, pur non essendo una persona con una preparazione atletica di alto livello. Abbiamo con gioia accettato questo invito a partecipare a questa challenge come unica onlus italiana: vogliamo portare un messaggio che parli a più voci e che arrivi a tutte le persone”.

Un percorso seminato di stelle :

A ciascuna tappa saranno i grandi nomi della gastronomia e dell’hôtellerie francese che daranno il loro contributo accogliendo i ciclisti. Alcuni grandi chef organizzano un Charity Dinner e parte della ricavato sarà devoluto alla ricerca:

16 ottobre : Charity Dinner – Côte Saint-Jacques Relais & Châteaux (2* Michelin)
17 ottobre : Bernard Loiseau Relais & Châteaux (2* Michelin)
18 ottobre : Charity Dinner – Georges Blanc Relais & Châteaux (3* Michelin)
19 ottobre : Anne Sophie Pic Relais & Châteaux (3* Michelin)
20 ottobre : Coquillade Provence Relais & Châteaux Charity Dinner, prevista per il 21 ottobre. Durante a serata verrà venduto un pacchetto (soggiorno di 2 notti in pensione completa e un pacchetto benessere)

A pedalare con il team di Canal Plus sarà presente anche il Dottor Mauro Drogo, senologo ed esperto nello screening per le diagnosi precoci del tumore al seno. Ogni tappa rappresenterà anche un momento importante in questo percorso: Il Dottor Drogo terrà brevi seminari informativi sulle modalità di prevenzione e di follow up, e tutte le donne che lo desidereranno potranno avere un colloquio gratuito con il senologo per avere indicazioni e informazioni utili sul percorso da compiere.

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Mettiamoci le Tette è la onlus nata dal movimento spontaneo che nel 2012 si è battuto contro la chiusura dell’ospedale Valdese di Torino e del suo reparto di Senologia, fiore all’occhiello della sanità pubblica nazionale. Oltre 600 interventi all’anno di tumore mammario, 18.000 mammografie ed ecografie, uno staff all’avanguardia e specializzato nella diagnosi precoce.

Soprattutto, un modello unico, che metteva le pazienti al centro di un sistema perfettamente funzionante, senza tempi di attesa e con costi bassissimi. Mettiamoci le Tette ha raccolto l’eredità morale di quel modello, che accoglieva e “abbracciava” le donne dalla diagnosi al follow up.

Le sue attività, gratuite e finalizzate alla divulgazione della cultura della prevenzione e al supporto alle donne in terapia, sono organizzate e gestite da volontari e rientrano in un progetto denominato “PERCORSO FUCSIA”.

Oggi Mettiamoci le Tette Onlus è in grado di offrire servizi a supporto delle donne che si trovano a dover affrontare la malattia. A loro disposizione, oltre a corsi che vanno dall’attività fisica alla cucina e alle lingue, appuntamenti con esperti nel campo della psicologia e della bellezza che forniranno consigli per gestire le varie difficoltà, incontri con medici specialisti. Sono stati attivati sportelli per l’assistenza legale delle lavoratrici e servizi per la consegna della spesa a domicilio o per l’aiuto ai bambini nello svolgimento dei compiti scolastici.

www.mettiamociletette.it

Floreal a Stupinigi nel segno della sostenibilità e del rapporto tra piante e uomo

Ha preso il via ieri mattina alla Palazzina di Caccia di Stupinigi la seconda edizione di FLOReal,  Festival di tre giorni ( da venerdì 7 a domenica 9 ottobre) nel segno della sostenibilità e del rapporto tra piante e uomo, in cui la mostra mercato florovivaistica fa da colorata cornice a un ricco palinsesto culturale e di spettacoli che mette al centro la Natura in tutte le sue forme: presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori, senza dimenticare un ampio spazio dedicato alla gastronomia, in compagnia delle eccellenze del gusto del territorio.

In piazza Castello la Giornata della salute mentale

7 OTTOBRE 2022 ore 10-18

PIAZZA CASTELLO TORINO

“La salute mentale degli italiani è stata travolta da guerra e pandemia, che hanno moltiplicato esponenzialmente il disagio psichico; fra ‘pericolo clinico’ e grave incertezza sociale, assistiamo a un aumento di patologie psichiatriche gravi (+30% negli adolescenti di disregolazione emotivo-affettiva, autolesionismo, violenza, uso di sostanze, depressione, e + 70% di disturbi del comportamento alimentare nei minori) e all’aumento delle persone bisognose di cure, dei migranti forzati, dell’abuso di sostanze, dalla cannabis alla cocaina”, afferma il portavoce del Coordinamento nazionale dei Direttori dei DSM italiani, Giuseppe Ducci, con Massimo di Giannantonio e Enrico Zanalda, co-presidenti della Società Italiana di Psichiatria (SIP).

 

Alla luce di queste dichiarazioni e di alcune ricerche che confermano il “rischio di salute mentale”, in Italia, per il 41% della popolazione a causa di vari fattori di vulnerabilità socio-economica (OpenEvidence), l’Associazione Preziosa Onlus, in collaborazione con l’ASL Città di Torino, ASL TO 3, ASL TO 4 e ASL TO 5, organizzano a Torino la Giornata della Salute Mentale.

 

L’ Obiettivo della giornata è quello di aprire i Servizi dei DSM presenti sul territorio della Città di Torino, per offrire innanzitutto ai cittadini un momento informativo sul funzionamento, organizzazione, percorsi, accesso ai servizi, ma soprattutto vuole essere un’occasione per accendere i riflettori sul tema e combattere lo stigma che oggi avvolge e pesa sui malati. La condanna sociale, la colpevolizzazione generano vergogna e sensi di colpa, isolamento. Ancora oggi.

 

Dedicare una giornata all’informazione sui servizi, sulle patologie mentali, affrontare il tema della prevenzione, della consapevolezza, significa dare dignità di malattia alle malattie mentali esattamente come per qualsiasi altra patologia.

 

La giornata è patrocinata dalla Regione Piemonte, dal Consiglio Regionale del Piemonte, dal Comune di Torino.

 

 

 

Programma della Giornata:

 

Area dibattiti

 

Mattina

 

 

Ore 9.30 Inaugurazione

 

Dedicata alle scuole

 

Ore 10 Spazio Giovani: conosci la tua mente?

Ore 11 Attività interattive per promuovere il vizio di pensare. La prevenzione nelle dipendenze.

Ore 12 L’esordio dei Disturbi Mentali: psicosi, Disturbi del comportamento alimentare, disturbi dell’umore e di personalità.

 

Per tutti

 

Ore 10-12 Riordino della residenzialità psichiatrica: riconosciuti importanti diritti ai cittadini.

Sala trasparenza Regione Piemonte

 

Pomeriggio

 

Ore 14 L’accoglienza eterofamiliare come strumento di cure. Geel. La città dei matti.

Ore 15 Uso corretto dei Termini; Nicola Gallino intervista Enrico Zanalda

Ore 16 L’esordio dei Disturbi Mentali: psicosi, Disturbi del comportamento alimentare, disturbi dell’umore e di personalità

Ore 17 Attività interattive per promuovere il vizio di pensare. La prevenzione nelle dipendenze.

 

 

 

 

 

Sulla piazza saranno presenti dei gazebi tematici:

 

•Prevenzione ed educazione

•Disturbi del comportamento alimentare, dipendenze, ADHD, autismo

•Marginalità ed inclusione sociale

•Formazione lavoro, riabilitazione e sport

•Enti del terzo settore

 

A Torino la V edizione di “Matota”, il Festival della letteratura per ragazzi

“Sotto lo stesso cielo”

Dal 7 al 9 ottobre

Per chi non lo sapesse: “Matota” è una bellissima parola del dialetto piemontese che nella lingua italiana si traduce “Bambina”. E proprio con tal nome si è voluto magnificamente titolare il “Festival della Letteratura per Ragazze e Ragazzi della Città di Torino”, giunto alla sua V edizione e in programma sotto la Mole da venerdì 7 a domenica 9 ottobre prossimi. Appuntamento da non perdere. Per grandi e piccini. O, meglio, per grandi e piccini insieme. Appuntamento da 10 e lode. Anche perché la Torino, “città del libro”, non poteva certo non pensare ad un progetto per parlare ai più piccoli dei grandi temi sociali attraverso la narrativa, per “affrontare con parole semplici temi difficili”. Organizzato dall’“Associazione Culturale Babelica”, con il contributo di “Fondazione CRT”, della “Circoscrizione 4” della Città di Torino, con il supporto del “Comitato Arci Torino” e la collaborazione con la “Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci” e la “Cooperativa Valpiana”, il Festival dedica l’edizione 2022 al “tema della pace” e, accompagnato dallo slogan “Sotto lo stesso cielo”, si terrà in un luogo fortemente simbolico: la “Cartiera”, il “Centro del protagonismo giovanile” di via Fossano 8, in basso San Donato, a Torino. “Abbiamo dedicato – sottolinea Tatjana Giorcelli, presidente di “Babelica” e direttrice artistica del Festival – la quinta edizione di ‘Matota’ alla ‘pace’: per noi è un’urgenza e una priorità riuscire a portare ragazze e ragazzi a riflettere sulla pace come unica alternativa possibile e praticabile. E’ importante per uscire dall’idea che la presenza di conflitti sia la normalità con la quale convivere e alla quale lentamente assuefarsi, perché la pace nasce e si costruisce sui territori e occorre avere ben presente che ognuno di noi è parte di questo processo di costruzione”. Il Festival si aprirà (ven. 7, ore 14,30) con uno spettacolo a cura di Umberto Poli e Manuela Celestino dedicato a Mario Lodi – nel centenario della sua nascita – e al romanzo “Cipì”, esempio di scrittura collettiva. A seguire, prenderanno vita incontri con ospiti nazionali – tra gli altri, Pino Pace, Carlo Marconi, Giorgio Scaramuzzino, Daniele Aristarco, Elena Pasquini – e internazionali (è attesa la scrittrice Rilke Patwardhan dalla Germania). Sono in programma anche performance musicali e workshop di scrittura di testi musicali a cura dei giovani musicisti di “Original Artisti”, laboratori di fumetto del reale a cura di Chiara Abastanotti. Non mancherà – in occasione dell’inaugurazione, in via Saccarelli 18, del nuovo punto prestito della casa del quartiere “Più Spazio Quattro” – la proiezione cinematografica (sab. 8, ore 21) di “Yaya e Lennie” di Alessandro Rak che sarò introdotta dalle studentesse e dagli studenti della “Cinema Summer School” e un laboratorio di “scrittura con i dadi” (sab. 8, ore 10,30) progettato dalle bambine e dai bambini della classe V della scuola primaria “De Filippo”, trasformati per l’occasione, in “produttori di cultura”. Appuntamento speciale (ven. 7, dalle ore 14,30) sarà la realizzazione del “murale” vincitore del Bando “Home – House of Memory and Engagement” della “Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci Onlus”, a cura di Gabriele Sanna dell’“Ic. Fosco Fois” di Cagliari. Il festival si chiuderà (dom. 9, ore 17,20) con un workshop di “arte relazionale” a cura dell’artista Alessandro Quaranta. “Infanzia e cultura sono due stelle polari importanti del lavoro di ‘Arci’ – afferma Andrea Polacchi, presidente del ‘Comitato Arci Torino’ – Il ‘Matota’ interseca le due cose, proponendo da cinque anni un Festival che è molto di più di una semplice sequenza di eventi: è una maniera per generare consapevolezza e portare la cultura anche dove, di solito, fa più fatica ad arrivare”.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito. Per info e programma dettagliato: tel. 338/4392037 o www.matota.it

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Lo scrittore napoletano per ragazzi Daniele Aristarco

–       Lo scrittore torinese per ragazzi Pino Pace