Cosa succede in città- Pagina 158

Gli eventi alla GAM, a Palazzo Madama e al MAO di Torino

Ecco l’agenda degli appuntamenti in programma nella settimana

Segnaliamo in particolare:

Mercoledì 19 aprile ore 17

RESISTENZE. L’ITALIA MONUMENTALE DEL 25 APRILE

Palazzo Madama – conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa

 

 

Giovedì 20 aprile ore 17

IL GIOIELLO COME OPERA D’ARTE

Palazzo Madama – conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa e Paola Stroppiana

Moderano: Maurizio Francesconi e Alessandro Martini

Nell’ambito del ciclo dello IED Torino Racconti. Design tra presente e futuro.

 

 

Giovedì 20 aprile ore 18.30

KODO NISHIMURA. Il monaco buddhista “sui tacchi a spillo”

MAO – incontro con Kodo Nishimura

 

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

 

MERCOLEDI 19 APRILE

 

Mercoledì 19 aprile ore 17

RESISTENZE. L’ITALIA MONUMENTALE DEL 25 APRILE

Palazzo Madama – conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa

In occasione della Festa della Liberazione, Palazzo Madama propone, mercoledì 19 aprile alle ore 17, la conferenza di Giovanni Carlo Federico Villa Resistenze. L’Italia monumentale del 25 aprile.

Alla Rotonda del Boschetto a Trieste è collocata un’opera aniconica, in cemento verniciato di bianco, che ricorda la figura e l’esempio di Alma Vivoda, probabilmente la prima caduta della nostra resistenza. È uno dei rarissimi monumenti dedicati a una donna in Italia e, come tante celebrazioni dei partigiani e della resistenza, la sua collocazione è stata assai tormentata, in un Paese che fatica a fare i conti con il proprio passato. Come è evidente in tante vicende, a partire da quella intorno al paradigmatico Monumento al Partigiano di Parma, dove una coppia di figure incarna i due momenti rappresentativi della Resistenza: nell’immagine del fiero partigiano armato, la lotta e l’eroismo; in quella del partigiano caduto, il sacrificio e il martirio.

Da Parma inizierà un viaggio in Italia, che toccherà luoghi emblematici come la Bologna del Monumento al Partigiano e alla Partigiana e la Venezia del Monumento alla partigiana veneta, voluto per non dimenticare il prezioso contributo delle donne per la liberazione della città dal nazifascismo.
A questi monumenti iconici, nei decenni, molti altri si aggiungeranno, a intessere di memoria la nostra penisola. In un percorso nella storia d’Italia e dei suoi artisti che si svolgerà, tra parole e immagini, sulle tracce di opere come quelle di Umberto Mastroianni a Cuneo e Torino o Giacomo Manzù a Bergamo.

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

GIOVEDI 20 APRILE

 

Giovedì 20 aprile ore 15.30

PAGINE GIAPPONESI – L’incontro segreto

MAO – incontri di letteratura giapponese con Fabiola Palmeri

Torna anche per la primavera 2023 il ciclo di incontri mensili con la letteratura giapponese, a cura di Fabiola Palmeri.

Il terzo appuntamento è dedicato a “L’incontro segreto”, Abe Kobo, Atmosphere Libri.

Il protagonista, giovane rappresentante di fantascientifiche scarpe che permettono di effettuare balzi straordinari, si reca in un gigantesco e labirintico ospedale di Tokyo per ritrovare la moglie, inspiegabilmente prelevata da un’ambulanza nelle prime ore del mattino. L’ospedale è dominato da un elaborato sistema tecnologico che spia il comportamento sessuale dei pazienti, che tra quelle algide pareti perdono ogni contatto con l’esterno e trovano nel sesso l’unico mezzo per sfuggire alla solitudine totale. Il protagonista, intrappolato in un mondo assurdo, onirico e senza vie d’uscita, si ritrova ad affrontare i bizzarri e grotteschi personaggi che popolano l’ospedale, alla ricerca della consorte e della sua stessa identità.

L’incontro segreto, con la sua miscela di suspense, erotismo e poesia, è uno dei romanzi più avvincenti di Abe Kōbō, grande genio letterario del secondo Novecento giapponese mai sufficientemente compreso.

Costo: 12 € singolo incontro

Info e prenotazionieventiMAO@fondazionetorinomusei.it

 

Giovedì 20 aprile ore 16:30

TEA TIME ART. Realismo magico

GAM – workshop

Tea Time Art vuole essere una pausa dalle corse quotidiane, in un ambiente speciale come quello dell’Educational Area della GAM, dove incontrarsi, conoscersi e imparare facendo, per trascorrere un paio di ore in compagnia di persone nuove e arte. Questo ciclo di appuntamenti organizzati alla GAM permette di avvicinare il pubblico adulto al museo, inteso come luogo di scambio, conoscenza e integrazione. L’arte diventa uno strumento di vicinanza, scambio intellettuale e emotivo, trasformando gli spazi museali in luoghi di incontro e condivisione di conoscenze diverse. Le opere scelte per le attività contengono il racconto di esperienze personali degli artisti che rimandano ad altri insegnamenti per un confronto intellettuale, emotivo e fisico. Tutti gli appuntamenti prevedono una presentazione delle opere a cura delle guide di Theatrum Sabaudiae e una fase di attività pratica che permetta l’approfondimento di tecniche artistiche diverse.

Porta il tuo the preferito, noi ci mettiamo la tazza e la creatività, per delle pause d’arte a piccoli sorsi.

Giovedì 20 aprile ore 16:30: Realismo magico

La visita permetterà di approfondire la corrente artistica del Realismo Magico sorta ad inizio Novecento e caratterizzata da un particolare sguardo sul mondo, allo stesso tempo lucido e incantato. In laboratorio si realizzeranno effetti stranianti utilizzando la tecnica del collage.

Scopri il calendario completo

Posti limitati, prenotazione obbligatoria

Costo: euro 15 a partecipante (comprensivi di biglietto d’ingresso al museo gratuito, visita guidata, attività pratica, materiali e tazza personalizzata)

Informazioni e prenotazioni: Theatrum Sabaudiae 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Giovedì 20 aprile ore 17

IL GIOIELLO COME OPERA D’ARTE

Palazzo Madama – conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa e Paola Stroppiana

Moderano: Maurizio Francesconi e Alessandro Martini

Nell’ambito del ciclo dello IED Torino Racconti. Design tra presente e futuro, Palazzo Madama ospita la conferenza Il gioiello come opera d’arte con Giovanni Carlo Federico Villa e Paola Stroppiana, storica dell’arte, giornalista e curatrice indipendente.

Qual è il ruolo del gioiello nel mondo dell’arte? Il racconto si snoda attraverso un affascinante percorso dal IV al XXI secolo. Dal Tesoro di Desana si arriva alla modernità, passando dalla Corona ferrea ai gioielli che adornano le gentildonne dei capolavori dell’arte veneta di Lorenzo Lotto, Tiziano e Tintoretto, per giungere alla raffinata sontuosità della stagione napoleonica.

La narrazione di Paola Stroppiana, partendo dal rapporto tra gioiello e scultura nella produzione di Max Ernst, si interseca con un’ampia panoramica, attraverso immagini e documenti sul gioiello d’artista, che va dalla prima metà del XX secolo sino alle ricerche dei primi anni Duemila: da Alberto Giacometti a Anish Kapoor, da Pablo Picasso a Lucio Fontana, da Salvador Dalí a Giuseppe Penone e Giulio Paolini, da Niki de Saint Phalle a Calder, i gioielli d’artista rivelano la straordinaria capacità del singolo artista di declinare la propria creatività in opere d’arte indossabili.

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione obbligatoriawww.ied.it

 

Giovedì 20 aprile ore 18.30

KODO NISHIMURA. Il monaco buddhista “sui tacchi a spillo”

MAO – incontro con Kodo Nishimura

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino ha il piacere di ospitare Kodo Nishimura, l’iconico monaco buddhista “sui tacchi a spillo”, per un incontro dedicato alla libertà e all’accettazione della propria identità profonda, superando convenzioni e rifiutando compromessi.

Nishimura è in Italia in occasione dell’uscita del suo libro “Il Monaco sui tacchi a spillo”, pubblicato dalla casa editrice Ubiliber.

Monaco buddhista, attivista LGBTQ+, make up artist, modello, scrittore: Kodo Nishimura è una figura sfaccettata e complessa. I tanti aspetti della sua vita, apparentemente in conflitto fra loro, hanno trovato una felice sintesi grazie a un lungo cammino interiore, allo studio approfondito della dottrina buddhista e all’accettazione della sua omosessualità.

Costo: 5€. Ingresso fino a esaurimento posti disponibili.

L’incontro si svolgerà in inglese con la traduzione di Fabiola Palmeri.

 

 

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

 

Rock Jazz e dintorni a Torino. Il Torino Jazz Festival e Eugenio Finardi

/

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce il rapper Alfa.

Martedì. Al Blah Blah sono di scena i Chew. Al Cap 10100 suonano i Turin Brakes.

Mercoledì. Nei cinema prima di 3 giorni per il film concerto dei Coldplay “Live At River Plate”. Allo Spazio 211 si esibisce Fink. Al teatro Colosseo Eugenio Finardi presenta il progetto “Euphonia Suite”. Al Blah Blah suonano i The Boys.

Giovedì. All’Off Topic si esibiscono i Krikka Reggae. All’Hiroshima è di scena la cantautrice Maria Antonietta. Allo Spazio Musa i Prank suonano insieme a Giorgio Li Calzi. Al Magazzino sul Po si esibisce il duo Mombao. Al Cap 10100 è di scena Auroro Borealo.

Venerdì. Al Blah Blah si esibiscono i Date At Midnight. Preambolo per “Jazz is Dead!” al Cap 10100 con Jim O’ROurke e Eiko Ishibashi. All’Imbarchino sono di scena i a/Ipaca. Al Folk Club Federico Bagnasco e Carlo Pestelli, riprendono le canzoni diGeorges Brassens tradotte da Fausto Amodei. Al Pastificio Elettrico il Putan Club di Amaury Cambuzat.

Sabato. Debutta alle OGR il Torino Jazz Festival, con “Natura morta con custodia di Sax” versione musicale del libro di Geoff Dyer interpretata da Peppe Servillo e il sestetto All Stars capitanato dal trombettista Flavio Boltro. Al Blah Blah suonano i Deathless Legacy. Al Concordia di Venaria arriva Diodato. Ai Giardini Reali per “Earth Day”, suonano Marlene Kuntz, Epoque, Saturnino, Ensi e Siria. Allo Spazio 211 si esibiscono  I Fiumi.

Domenica. Al Massimo epilogo di “Lovers” con l’esibizione di Paola & Chiara. Doppio concerto alle OGR per il TJF. Nel pomeriggio l’Orchestra del Conservatorio accompagna Cristina Zavalloni per il tributo “Potentissima signora” dedicato a Laura Betti. In serata suona il trio del pianista Kenny Barron. Al Pala Alpitour arriva Max Pezzali.

Pier Luigi Fuggetta

Tutta torinese la prima regia teatrale firmata da Nanni Moretti per il Teatro Stabile

/

Nell’autunno 2023,  tratta da “Diari d’amore” di Natalia Ginzburg

Nella stagione teatrale 2023/2024 Nanni Moretti firmerà la prima regia teatrale, portando in scena, nell’ambito di una coproduzione internazionale, “Diari d’amore”, tratto da Natalia Ginzburg.

Nanni Moretti, per il suo esordio teatrale, ha scelto un dittico di due atti unici della Ginzburg, “Dialogo” e “Fragola e panna”. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale il 9 ottobre prossimo, inaugurando la stagione 2023/2024 del Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale e sarà in tournèe fino a giugno 2024 nei maggiori teatri italiani e francesi.

Natalia Ginzburg – dichiara Valerio Binasco, Direttore artistico del Teatro Stabile di Torino e profondo conoscitore del teatro della Ginzburg, rappresenta per me uno dei più importanti autori italiani. Anche se la sua immaginazione poetica non è attratta dall’eccezionalità o dall’assurdo, il suo stile “semplice” e musicale, il dolce umorismo e le partiture sofisticate delle chiacchiere che riempiono le sue opere arrivano a toccare corde emotive veramente forti, restituendo grandezza e profondità a personaggi solo apparentemente piccoli. Con una pacata ironia si viaggia tra i toni malinconici di una poesia fatta di elementi quotidiani e domestici, restando affascinati dalla originale musicalità dei suoi dialoghi”.

Nanni Moretti per il suo esordio teatrale ha, così, scelto due commedie di Natalia Ginzburg e, attraverso le loro storie, si prepara a esplorare con particolare ironia le intimità domestiche, quasi rassegnate, in cui i conflitti hanno lasciato lo spazio alle indifferenze.

I personaggi di Diari d’amore si troveranno a parlare di fedeltà, amicizia, matrimonio, denunciando le proprie inettitudini e rendendo il lato più tragico delle loro esistenze una commedia.

Il teatro di Natalia Ginzburg è spesso stato definito “teatro delle chiacchiere”, secondo Moretti in quanto ci rende spettatori inerti delle complessità della vita.

I testi di Natalia Ginzburg sono già approdati in teatro; è, infatti, di questi giorni l’anteprima del romanzo di Natalia Ginzburg “Le voci della sera”, secondo Italo Calvino uno de più bei romanzi che ella abbia scritto (durante il soggiorno londinese), portato in scena da Silvia Frasson.

Mara Martellotta

9-29 ottobre 2023. Torino, Teatro Carignano

31 ottobre-5 novembre 2023- Bologna, Arena del Sole

“Àprile. Festival delle case per l’arte” Porte aperte in sette appartamenti privati a Torino

Per un week end dedicato alle tante, nuove istanze artistiche

Sabato 15 e domenica 16 aprile, dalle 16 alle 21

Chiamiamole “gallerie d’appartamento” o meglio, data l’origine anglofona, “apartment gallery”. Ovvero alloggi privati prestati e aperti gratuitamente al pubblico per ospitarvi mostre e interventi artistici fra i più svariati. Si tratta di una pratica che, negli ultimi anni, ha sempre più preso piede in grandi metropoli occidentali come New York, Los Angeles, Londra e Berlino e su cui Torino intende allinearsi con l’edizione zero di “Àprile. Festival delle case per l’arte” – con un bell’accento sulla “A” di “Àprile” per un gioco di ironica confusione con il nome del mese e per sottolineare invece il concetto di case a “porte aperte” – che si terrà in città sabato 15 e domenica 16 aprile prossimi, dalle ore 16 alle 21. In concreto: sette appartamenti privati, per il prossimo week end, si apriranno al pubblico offrendo la visita a mostre d’arte lì installate, ma non solo.  Accanto a sculture, installazioni, dipinti e fotografie ogni casa presenterà anche eventi performativi site-specific: microteatro, talk, concerti, performance. L’appartamento diventa insomma un luogo per la cultura. “Dal salotto alla toilette – dicono gli organizzatori, artisti e appassionati d’arte aggregati in una sorta di informale associazione – si offre al pubblico un’esperienza culturale alternativa , dove l’artista (performer, pittore o musicista) è lì ben presente”. Mischiato fra pubblico e proprietari di casa.  In questa edizione zero, “Àprile” presenta, tra le altre, opere di Giuseppe GallaceGiuliano Brancale in arte GibrahContatto MeccanoMarco Gagliardi e Federica Moi; concerti di Ludovico Bellucci (classe 2004) al pianoforte, “The Jay Happy” del collettivo internazionale “Donezk”“Chinò e il mare”, dei “Saturno contro” da Bologna e una jam session con “La locanda alla fine del mondo”; per finire con le perfomance di ManueilaCristian RodriguezMatolivetti“Aire Duo” con Cristina Da Ponte. Arricchisce il programma una prima torinese: “Happy life, estratti di vite a caso”, interessante pièce della compagnia “MALES”.

Ad aprire il Festival, venerdì 14 aprile scorso, la personale di Turi Rapisarda e Simona Galeotti “Storie di spettri e di fantasmi” (in collaborazione con “Oolalala art”– progetto artistico nomade) presso l’“Agnelleria” di via Exilles 84, facente parte di “Casa Museo Zona Rosato”, progetto dello scultore avellinese Gerardo Rosato. Da Vanchiglia a Parella il programma coinvolge sette dimorevia Bava 19 (“due vani e cucina di libera espressione”), via Milano 20 (“Piano B”, co-housing che al suo interno custodisce un prestigioso “Bosend-orfer Gran Piano” più unico che raro), via Exilles 84corso San Maurizio 61 (“Apartment Gallery Rooftop”, dove Neri Muccini e Sonja Kristić presenteranno sabato 15, alle 16, “La galleria d’appartamento: un percorso verso nuovi spazi d’arte”, in dialogo con Edoardo Di Mauro, direttore del “MAU”, in zona Campidoglio, primo Museo d’arte urbana all’aperto in Italia e vice direttore dell’“Accademia Albertina” di Torino), via Borgo Dora 16 ( “Casa Moringa”, abitata dall’acrobata, ballerina e performer Manueila), via De Lellis 30 (“Casa Mercanti”, immersa in atmosfere aleggianti  fra il mistico e il misterioso), Via Carena 10 ( “Casa Carena”, in zona San Donato, la “Casa di Yaga”). Sette dimore e una “costellazione di esperienze che, a partire dallo spazio del quotidiano, la casa, sperimenta modalità alternative di vivere e abitare l’arte”.

L’ingresso in ogni casa è completamente gratuito fino a esaurimento posti disponibili. Dall’App Seetizen, disponibile tramite QR code, è possibile visualizzare la mappa del Festival, leggere il programma, conoscere l’affluenza di ogni casa e organizzare la propria visita a piedi, in bus o con un tour in bici.

g.m.

 

Nelle foto:

–       “Casa Museo Zona Rosato”, via Exilles 84

–       Via Bava, 19

Il Mercato della Terra di Slow Food a Torino: nuovo appuntamento domenica 16 aprile

I migliori produttori del territorio e un ricco calendario di attività didattiche.

Ritorna anche questo mese l’appuntamento con il Mercato della Terra di Slow Food: questa domenica, 16 aprile, dalle ore 9 e fino alle ore 19, sempre sul piazzale di fronte a Eataly Lingotto.

Torino, capoluogo del Piemonte, terra di grandi eccellenze enogastronomiche e patria di Slow Food e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha un patrimonio culturale immenso, che trova espressione in tante realtà agricole e artigiane che portano avanti il loro lavoro secondo i criteri del “buono, pulito e giusto“. Il Mercato della Terra di Torino è dunque un progetto che vuole dare massima espressione a questa ricchezza ed è stato fortemente voluto dalla Condotta Slow Food di Torino Città, con il sostegno di Eataly Torino Lingotto, da sempre partner e sostenitore di Slow Food. Coinvolge ogni volta produttori selezionati tra i migliori del territorio: produttori di Presìdi, Maestri del Gusto, aderenti al Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino e molto altro. Non è un mercato qualunque, ma uno spazio dove acquistare e vendere il meglio della produzione enogastronomica, creare uno scambio e fare educazione.

I produttori presenti questa domenica saranno:

  • Anna Toja (Orbassano, TO)| Sedano Rosso di Orbassano, Presidio Slow Food, fresco ma anche trasformato;
  • Azienda Agricola Kalipè (Costigliole d’Asti, AT)| miele di alta montagna alpina Presidio Slow Food e i prodotti dell’alveare;
  • Azienda Agricola Rovere (Langosco, PV) | riso lavorato a pietra;
  • Birrificio La Piazza (Torino) | birra artigianale, in bottiglia e alla spina;
  • Cascina Bonasera (Cascinette d’Ivrea, TO) | farine di grani e mais antichi Presìdi Slow Food;
  • Cascina Bonetto (Lusernetta, TO)| Antiche varietà di mele piemontesi, Presidio Slow Food, succo e pacioc;
  • Cascina Losetta (Luserna San Giovanni, TO)| uova da galline free-range, specialità invasettate e zabaione;
  • Cascina Rubina (Poirino, TO) | ortaggi e frutta del territorio, tra cui l’Asparago di Santena;
  • Cucun (Castellar, Saluzzo, CN) | trasformati del Ramassin della Valle Bronda Presidio Slow Food, tra cui confetture, composte, succo, sciroppo e liquore;
  • Delizie Andrè (Sciolze, TO)| specialità nel vasetto: antipasti, chutney, pesto, confetture;
  • Green Italy (Borgomasino, TO) | prodotti a base di canapa coltivata localmente: farina, olio, biscotti, composte, cioccolato;
  • Il Forno del Borgo (Avigliana, TO) | pane e prodotti da forno con farine macinate a pietra e lievito madre;
  • La Bessa (Magnano, BI) | Nocciola Tonda Gentile Trilobata: in purezza, farina, granella, crema spalmabile e olio;
  • Liriodendro (Borgaro Torinese, TO)| salumi senza glutine e derivati del latte, polifosfati e con basso tenore di sale.

Al Mercato della Terra di Torino naturalmente non si farà soltanto la spesa. Come accade in tutti gli altri mercati contadini di Slow Food, alla compravendita si affiancano attività di didattica organizzate assieme a Eataly Lingotto: occasioni perfette per approfondire e scoprire le eccellenze e le tradizioni del territorio e non solo. In particolare, domenica questo sarà il programma:

  • Ore 11 “Manine in pasta: focaccine” | laboratorio pratico per imparare a fare le focaccine di mais, per i bambini dai 4 agli 11 anni. Insieme a Cascina Bonasera, i piccoli partecipanti scopriranno il processo di produzione della farina di mais, dalla pannocchia al sacchetto. E con quella farina, faranno insieme una golosa ricetta. Per prenotare: www.torino.eataly.it
  • Ore 11 “ProdutTour” | Un vero e proprio tour tra i banchi dei produttori del Mercato della Terra, per conoscere i volti dietro i prodotti e la loro storia! A cura della Condotta di Slow Food Torino Città. Evento gratuito: per prenotare scrivere atorinomdt@gmail.com
  • Tutto il giorno dimostrazione delle fasi di lavorazione del mais di Cascina Bonasera | Dalla pannocchia alla farina, Cascina Bonasera racconterà tutte le fasi e i procedimenti, facendo vedere e assaggiare mais antichi e cereali particolari.
  • Tutto il giorno dimostrazione con gli strumenti dell’apicoltore di Azienda Agricola Kalipè | Michele di Kalipè racconterà le fasi della smielatura e il mondo delle api.

Ecco il calendario completo del Mercato della Terra di Torino:

– domenica 16 aprile

– domenica 28 maggio

– domenica 18 giugno

– domenica 24 settembre

– domenica 22 ottobre

– domenica 26 novembre

– domenica 17 dicembre

“Beepop Fest”, alle ex Fonderie di via Foligno

L’appuntamento con la terza edizione del Festival, coprodotto dal Community Hub “Beezonam”

Sabato 15 e domenica 16 aprile

Sotto la direzione artistica dell’Associazione Culturale “Pigmenti” (nata a Torino nel 2011 con l’intento di sviluppare progetti artistici legati all’arte visiva in Piemonte), il “Beepop Fest”, coprodotto dal Community Hub “Beeozanam” (e realizzato nell’ambito del progetto “Beecult”) torna a riproporsi in città con la sua terza edizione articolata in due giornate, sabato 15 e domenica 16 aprile (dalle 11 del mattino alle 24, a seconda degli eventi programmati) con una fitta serie di azioni volte a rigenerare un’area rimasta ai margini delle grandi trasformazioni urbane degli ultimi vent’anni. Cuore pulsante dell’evento sono infatti le ex “Fonderie” di via Foligno 14, complesso industriale realizzato tra il 1938 e il 1941 dall’architetto bulgaro Nicolaj Diulgheroff(fra i nomi di spicco del cosiddetto “Secondo Futurismo Torinese”, insieme a Fillia, Mino Rosso, Pippo Oriani, Enrico Alimandi e Franco Costa) ed unico esempio d’architettura futurista a Torino diventato oggi, per l’appunto, “spazio ibrido e plurale” dove si “producono idee e comunità”, con l’intento di diventare “casa del quartiere” per quest’area.

 Sabato e domenica prossimi, il Festival farà  incontrare arte, sostenibilità ambientale,rigenerazione urbana e inclusione sociale, grazie ad un programma ad hoc, capace di mettere insieme, con un meccanismo di perfetta concertazione, laboratori sull’autoproduzione per adulti (tra le proposte anche e perfino il corso per prodursi a casa il dentifricio), tour di “street art” che partono dal Parco Dora e indagano il quartiere, ma anche musica e performance come il dj set dei “Discomoderni” che accompagnerà, sabato sera, l’aperitivo nel cortile di “Beeozanam”.

Poi, ecco, il sabato mattina il laboratorio per costruire giganteschi pupazzi da portare in una simbolica parata, e la presenza, domenica mattina, dell’illustratore di libri per ragazziGabriele Pino che condurrà i partecipanti invitandoli a progettare e a disegnare una “bestia fantastica”. E, dulcis in fundo, le vibrazioni ancestrali del “bagno di Gong”.

 “Sono gli ingredienti di un festival di quartiere che raccoglie ospiti da tutto il Piemonte – spiega Riccardo Colombo di “Pigmenti”  – Un’occasione per passare a conoscere il community ‘Hub Beeozanam’ e sperimentare nuove attività”.

A chiusura, venerdì 21 aprile dalle 19 alle 2 di notte, ci sarà la serata di musica elettronica “Earth Night – Beeozanam disco Party”, data italiana del progetto “Djs4climate”dove l’ospite Disco Amor verrà accompagnato dai dj locali “Onda Pacifica” e “Discomoderni”.

Per info sul programma in dettaglio: www.beeozanam.com o www.pigmenti.org

g. m.

Nelle foto:

–       Esterni “Beeozanam” Murales @tellas

–       Bagno di Gong

–       Barca di pupazzi vaganti

Il digitale e le relazioni umane Un convegno e un’esperienza sensoriale

 Nell’ambito dell’assemblea annuale di ISF – Informatici Senza Frontiere

 

Sabato 15 aprile 2023

Torino, Campus Politecnico

Sala Agorà I3P Torino, Corso Castelfidardo 30/a

Il digitale è entrato prepotentemente nelle relazioni umane. Ma, parallelamente, anche queste ultime hanno trovato nell’ambiente digitale una nuova forma di espressione, aggiuntosi alla dimensione umana. Oggi dialoghiamo anche attraverso il digitale, al nostro ventaglio di possibilità di incontro con l’altro si è aggiunta questa opzione, ancora talvolta nuova e di certo in continua evoluzione, che talvolta si sostituisce alla dimensione fisica, o in altri casi la amplifica.

Come il digitale influenza le relazioni umane? E come le relazioni sono implementate digitalmente? Cosa sono le relazioni aumentate? A quali problemi etici andiamo incontro?

A queste e altre domande cercherà di dare risposta il convegno Relazioni aumentate Il digitale e le relazioni umane organizzato da ISF – Informatici Senza Frontiere nell’ambito della sua assemblea annuale, in programma sabato 15 aprile al Campus Politecnico di Torino (Sala Agorà I3P, Corso Castelfidardo 30/a).

Ad affrontare il tema saranno Beppe Carrella, ingegnere elettronico e manager sui generis, fondatore di BCLABb, innovatore e docente in università italiane e straniere, che affronterà il tema nel suo complesso, proponendo nuovi punti di vista; Giacinto Barresi, ricercatore in neuroergonomia al Rehab Technologies di Genova, studioso dei processi neurocognitivi, che racconterà come il nuovo modo di relazionarsi modifica incide sulle interfacce digitali; Francesco Varanini, già docente all’interfacoltà in Informatica umanistica dell’Università di Pisa e oggi presidente di Assoetica APS, che approfondirà gli aspetti etici del rapporto tra umano e digitale. A concludere i lavori sarà l’intervento di Gigi Giancursi, musicista e fondatore dei Perturbazione, che proporrà un assaggio del suo lavoro Adolescenza mobile: riflessioni musicate sulle relazioni umane ed il digitale.

 

Negli spazi di I3P sarà inoltre possibile provare Sensoltre, un’esperienza multisensoriale di quadri tattili ugualmente fruibile da vedenti e non vedenti, dunque oltre la vista, ideata e sviluppata dall’Associazione Informatici Senza Frontiere. Per alcuni minuti il visitatore al buio (i vedenti saranno bendati) viaggerà virtualmente, di quadro in quadro, in una serie di racconti tra voce, musica e con l’uso della tecnologia NFC. Sensoltre nasce per migliorare la fruizione dell’arte nella disabilità ma si estende a tutti per offrire un’esperienza unica attraverso sensi spesso assopiti e aprire spazi di nuove emozioni oltre la vista.

 

La giornata proseguirà con l’Assemblea di Informatici Senza Frontiere, l’Associazione che dal 2005 vuole contribuire a colmare il divario digitale, in Italia e negli altri Paesi. Grazie all’impegno dei oltre 300 associati, manager e professionisti del settore informatico, che mettono a disposizione le proprie conoscenze, ISF è impegnata in Italia e nel mondo per fornire soluzioni concrete e operando nell’ambito della disabilità, dell’alfabetizzazione digitale, dell’integrazione e della soluzione di emergenze in situazioni estreme (come il supporto per ripristinare la connessione Internet in caso di terremoti o le azioni nel campo profughi sahrawi in Algeria). Nel 2013 le Nazioni Unite hanno invitato l’associazione a presentare una parte del suo lavoro a Ginevra, durante il Vertice Mondiale sulla Società dell’Informazione Forum 2013 ITU, riconoscendola come realtà rappresentante a livello europeo di ciò che l’IT può fare nel difficile campo della disabilità.

Informatici Senza Frontiere propone un festival che riflette sui temi della sostenibilità digitale. Il Festival, all’ottava edizione, affronta contenuti cruciali legati all’impatto che l’innovazione ha sulla società e sul suo sviluppo, coinvolgendo oltre 50 ospiti nazionali e internazionali (ricercatori e scienziati, divulgatori digitali, filosofi e imprenditori) ognuno dei quali rappresenta un punto di riferimento nel proprio ambito. La prossima edizione sarà dal 19 al 21 ottobre 2023 a Rovereto (TN).

 

—————-

RELAZIONI AUMENTATE

Il digitale e le relazioni umane

 

Sabato 15 aprile 2023

Torino, Campus Politecnico | Sala Agorà I3P Torino, Corso Castelfidardo 30/a

 

Convegno: dalle 10 alle 12,30

Esperienza multisensoriale: dalle 9,30 alle 17,30

Assemblea ISF (riservata agli associati): dalle 14,30 alle 17,30

—————-

Segui Informatici Senza Frontiere

https://informaticisenzafrontiere.org/

e-mail info@informaticisenzafrontiere.org

Segui ISF su FacebookInstagramYouTubeLinkedin Twitter

“Cavour e la satira” al Centro Pannunzio

VENERDÌ 14 APRILE ALLE ORE 17,30 presso la sede di Via Maria Vittoria 35h a Torino, Elisabetta TOLOSANO, storica e critica dell’arte, e Pier Franco QUAGLIENI, storico del Risorgimento, parleranno su “CAMILLO CAVOUR TRA ARTE E SATIRA” illustrando le opere di pittori che lo ritrassero e le vignette con cui fu fatto bersaglio. Cavour insieme a Giolitti e a Andreotti fu oggetto di una satira pungente, come dimostra il libro di Gec  dedicato a Cavour. Verrà proiettato il filmato “GLI OCCHIALI DEL POLITICO” opera dell’artista  Andrea Paolini.

“Le notti della rivoluzione” Incontro a CAMERA

Al “Centro Italiano per la Fotografia”  la giovane fotografa libanese Myriam Boulos

Giovedì 13 aprile, ore 18,30

Le immagini sono di quelle che ti prendono al cuore. Con forza e senza concederti vie di fuga. Cristallizzate e spietatamente immobili, raccontano della contemporanea società libanese dolorosamente cristallizzata nelle svariate forme di oppressione che quotidianamente si vivono ancor oggi nel Paese dei Cedri sempre più frammentato e diviso, con il peso, ancora palpabile, di una guerra civile alle spalle, della cosiddetta “Rivoluzione dei Cedri” e delle forti odierne tensioni con Israele. A scattarle la giovane, classe ’92, fotografa di Beirut Myriam Boulos, che sarà ospite di “CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia” di Torino, giovedì 13 aprilealle 18,30, nell’ambito dei consueti “Giovedì in Camera” programmati da tempo dal Centro di via delle Rosine 18. A dialogare con Myriam (dal 2021 membro della prestigiosa “Magnum Photos”) sarà Monica Poggi, curatrice della mostra “Eve Arnold. L’opera 1950-1980”, in corso a “CAMERA” fino al prossimo 4 giugno. L’incontro si concentrerà inizialmente sui suoi primi lavori (la Boulos inizia a fotografare a soli sedici anni) incentrati unicamente sulla Beirut notturna, momento nel quale si manifestano con maggiore nettezza i contrasti di una città complessa, dove le differenti espressioni identitarie e la libertà sessuale faticano ancora a trovare un posto. La fotografia diventa quindi per Boulos una sorta di strumento di giustizia sociale. Le sue immagini catturano l’essenza di grida collettive, il battito di una nazione dalle molte facce, luoghi, problemi e contraddizioni. “Durante i miei primi anni come fotografa – dichiara la stessa Myriam – scattavo solo di notte. Per me quello era il momento in cui la mappa sociale di Beirut appariva improvvisamente nitida. Fotografavo per strada ma anche nell’ intimità delle persone. Considero l’intimità uno dei luoghi in cui siamo più esposti alla violenza (fisica o emotiva). Allo stesso tempo, l’intimità è uno spazio in cui possiamo reinventarci. Penso che il personale sia inevitabilmente politico”. A partire dall’ottobre del 2019, Boulos inizia a fotografare anche di giorno, documentando la rivoluzione e le conseguenze da essa portate nella città. Nel 2021, con il Paese ancora immerso in una situazione di forte instabilità, lancia un appello aperto su Instagram: “Se ti identifichi come donna e vuoi condividere le tue fantasie sessuali, mandami un’e-mail”. Risultato, una serie di lavori titolati “Sexual Fantasies”, che analizza il tema del desiderio femminile e il modo in cui si radica e sviluppa all’interno delle realtà politiche e sociali contemporanee. “Mi piace credere che dare spazio alle storie personali sia un atto di resistenza – continua la Boulos – e che sfidare i modi tradizionali di rappresentare l’oppressione nella nostra regione sia un modo per reclamare ciò che è nostro”.

Nonostante la giovane età, lo straordinario corpus di opere di Myriam Boylos rompe percezioni e stereotipi, trasmettendo, attraverso diverse serie fotografiche, realtà contemporanee, dove “i volti, i limiti, le fratture, gli istanti di fragilità ed emotività coesistono in immagini che sono un delicato inno di resistenza”.

Il suo lavoro è stato pubblicato su alcune delle testate internazionali più importanti, fra cui “Vanity Fair”“Vogue” e “Time”. Nel 2020 ha co-fondato ed è diventata “photo editor” di “Al Hayya”, una rivista bilingue che pubblica contenuti letterari e visivi sulle opere, gli interessi e i conflitti delle donne nel suo Paese.

Ingresso a 3 Euro. Per prenotazioni: www.camera.to

  1. m.

Nelle foto: Immagini da “What’s ours”, Lebanon, Beirut, 2013-2019

Ottosottountetto in Spring-Fields, un programma dedicato alla primavera

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Mercoledì 12 aprile, ore 21.30

Gli Ottosottountetto presentano mercoledì 12 aprilein Osteria Rabezzana “Spring-Fields”, un programma dedicato alla primavera, la stagione degli amori e della rinascita. Il viaggio vocale porterà ad esplorare le rigogliose highlands britanniche, le luminose praterie del nord Europa e le atmosfere appassionate del Mediterraneo, tra canti di speranza, d’amore e di redenzione.

Gli Ottosottountetto sono un gruppo vocale composto da amici che fanno parte abitualmente di formazioni corali polifoniche. Si sono formati durante il primo lockdown, cantando ognuno sotto il proprio tetto un brano che hanno diffuso sulle piattaforme digitali. Visto il seguito ottenuto, hanno poi deciso di riunirsi sotto lo stesso tetto per cantare un repertorio che parte dal pop italiano per sconfinare nello spiritual e nei brani più classici del repertorio corale. I componenti degli Ottosottountetto hanno all’attivo, con le rispettive formazioni corali, un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero.

Formazione

Soprani: Martina Paramatti, Costanza Fiore

Contralti: Anna Maria Genestreti, Alessandra Gamba

Tenori: Matteo Dacasto, Nicola Forlin

Bassi: Claudio Tonino, Gabriele Bosonin

Programma

Ciro Pinsuti – A spring song

Part Uusberg – Muusika

Daryl Runswick – Blackbird

Riccardo Giavina – O sole mio

Malcolm Goldring – The little green lane

Grayston Ives – I’ll follow the sun

Nick Ashby – Songbird

Simon Carrington – O my love is like a Red, Red rose

Otto Fredrik Tullberg – Kristallen den fina

Mark Brymer – Heaven is a place on earth

Philip Lawson – Seasons of love

Nicola Forlin – Maledetta primavera

Pacis Eusebe Ndoli Ndahiro – May it be

Jefferson Curtaz – More than words

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it