Cosa succede in città- Pagina 11

Gelato Week 2025: Torino si trasforma nella Capitale del Gelato Artigianale

/

Torino, città di storia, arte e cultura, si prepara ad accogliere la Gelato Week 2025, un evento che trasformerà il capoluogo piemontese nella capitale del gelato artigianale.

Dal 25 al 30 marzo, le migliori gelaterie della città apriranno le loro porte per offrire un’esperienza gustativa unica, un viaggio alla scoperta di sapori autentici e creazioni innovative.

Un Percorso tra i Sapori di Torino

La Gelato Week 2025 propone un format originale e coinvolgente: un percorso a tappe attraverso le gelaterie più rinomate di Torino, suddiviso in due itinerari tematici ispirati ai colori simbolo della città: il Giallo e il Blu. Ogni percorso include la visita a cinque gelaterie, accuratamente selezionate per la qualità dei loro prodotti e l’originalità delle loro proposte.

Come partecipare:

Per partecipare a questa dolce avventura, è sufficiente acquistare un biglietto, scegliendo tra due opzioni:

  • Biglietto Standard “Coppetta”: Permette di assaporare il gelato in formato mini in tutte le gelaterie del percorso scelto. L’opzione ideale per chi desidera provare più gusti e scoprire nuove combinazioni.

  • Biglietto Premium “Cono”: Offre porzioni più generose e vantaggi esclusivi, come sconti presso i partner dell’evento. Un’esperienza più completa per i veri appassionati del gelato.

I Percorsi del Gusto

Ogni percorso è stato studiato per offrire un’esperienza diversificata e rappresentativa del panorama gelatiero torinese.

  • Percorso Giallo:

    • @alberto_marchetti_gelaterie

    • @gelateria_miretti

    • @maradeiboschi

    • @papalele_gelatipasticcini

    • @ottimogelati

  • Percorso Blu:

    • @gelatidantan

    • @serraricardo23

    • @modo_gelato

    • @aria_gelateria

    • @viatrento_gelato

Un’Esperienza che Coinvolge Tutti i Sensi

La Gelato Week 2025 non è solo una degustazione di gelato, ma un’esperienza immersiva che coinvolge tutti i sensi.

Passeggiando per le vie di Torino, si potranno scoprire le storie e le passioni dei maestri gelatieri, assaporare le eccellenze del territorio e lasciarsi conquistare dalla creatività degli abbinamenti.

Un’occasione per:

  • Scoprire i segreti del gelato artigianale: La Gelato Week offre l’opportunità di conoscere da vicino i processi di produzione, gli ingredienti di qualità e le tecniche innovative che rendono unico il gelato artigianale.

  • Sostenere le eccellenze locali: Partecipare all’evento significa supportare le gelaterie artigianali, custodi di un’antica tradizione e promotrici del Made in Italy.

  • Vivere Torino in modo originale: La Gelato Week è un’occasione per esplorare la città da una prospettiva diversa, scoprendo angoli nascosti e assaporando la sua vivace atmosfera.

Non perdete l’occasione di partecipare alla Gelato Week 2025: un’esperienza indimenticabile per tutti gli amanti del gelato e della buona cucina.

CRISTINA TAVERNITI

Per la prima volta al Regio, il nuovo allestimento de “La Dama di Picche” realizzato da Deutsche Oper

Andrà in scena martedì 1 aprile, alle 19.30, presso il Teatro Regio, in occasione dell’Anteprima Giovani, “La Dama di Picche”, lo struggente capolavoro di Cajkovskij tratto da Puškin. Al via da martedì 18 marzo la vendita dei biglietti per l’opera che Cajkovskij considerava la sua creazione più riuscita, nata nel 1390 da un fervore creativo impetuoso sul libretto del fratello Modest. Tratto dall’omonimo racconto di Alexander Sergeevič Puškin.

Sul podio il talentuoso Maestro Valentin Uryupin, che dirigerà l’Orchestra, il Coro e il Coro delle Voci Bianche del Teatro Regio. Questi ultimi, istruiti rispettivamente da Ulisse Trabacchin e Claudio Fenoglio. Nel dramma puskiniano Hermann è un uomo qualunque, intrappolato in una vita monotona e senza prospettive. Vive in una caserma, in uno spazio angusto che riflette la sua esistenza grigia e priva di slanci. Il benessere gli appare come un miraggio, la sua ossessione per il successo e l’amore si nutre di illusioni. Il mondo attorno a lui gli sembra scintillante e inaccessibile, come una vetrina luccicante da cui si sente escluso. Lisa, al contrario, è nata in un ambiente privilegiato, ma sogna di liberarsi dalle regole soffocanti che la imprigionano. Se Hermann desidera entrare in quel mondo dorato, Lisa vuole fuggirne. Due desideri opposti che li condurranno in un gioco crudele dove il destino si diverte a infrangere ogni illusione.

Si potrebbe definire l’opera come una partitura sinfonica che si mantiene in bilico tra intimismo e spettacolarità, dove l’autore si destreggia da una parte nell’ossessione nevrotica di Hermann e dall’altra nella trepidante passione di Lisa, a metà tra un romanticismo straziante e un decadentismo morboso, tra tragicità e pessimismo melanconico, che si traducono in una visionarietà drammatica e in una tessitura vocale piuttosto complessa.

La parabola tragica di Hermann, l’uomo che si consuma nel vortice della brama e del gioco d’azzardo, ispira Cajkovskij in una delle pagine più drammatiche del suo repertorio. A incarnare il tormentato protagonista sarà Mikhail Pirogov, pluripremiato tenore russo della Buriazia. Accanto a lui Zarina Abaeva, soprano raffinato e versatile nei panni di Lisa; il ruolo del titolo, ossia l’anziana Contessa dalla quale Hermann cerca di carpire il segreto per vincere al gioco, vedrà in scena la straordinaria Jennifer Larmore. Il cast si completa di specialisti del repertorio russo: Elchin Azizov, nel ruolo di Tomskiy; Valdimir Stoyanov nel ruolo di Elekij; Deniz Uzun nel ruolo di Polina; Alexey Dolgov sarà Čekalinskij; Vladimir Sazdovski nella parte di Surin; Ksenia Chubunova nel ruolo della Governante; Joseph Dahdah nel doppio ruolo di Čaplickij e del maestro di cerimonie; Viktor Shevchenko sarà Namurov e Irina Bogdanova che interpreterà Maša.

Diversamente da quanto comunicato a inizio stagione, per sopraggiunte problematiche indipendenti dalla volontà del Teatro, “La Dama di Picche” sarà proposto in un allestimento differente da quello inizialmente annunciato. Il Regio accoglierà per la prima volta a Torino una produzione realizzata lo scorso anno dalla Deutsche Oper di Berlino, frutto di un’idea concepita poco prima della pandemia dal genio visionario di Graham Vick, prematuramente scomparso nel 2021. Le scene e i costumi sono di Stuart Nun, la  coreografia di Angelo Smimmo e le luci di Linus Felbom. La concezione scenica di Vick è stata raccolta e approfondita dal regista britannico Sam Brown.

Hermann si muove in una dimensione fatta di illusioni, una sorta di realtà Instagram anteliteram, dove la felicità altrui gli appare scintillante e perfetta, ignaro delle incrinature che la percorrono. In questa società rigidamente strutturata Lisa incarna l’ispirazione al dissenso: Nata e cresciuta in un contesto di privilegi e regole inflessibili, sogna di sottrarsi alla gabbai dorata che la opprime. Hermann, al contrario, desidera ardentemente varcarne la soglia, convinto di trovare solo lì la ricchezza e l’amore che gli sono negati. Il destino, implacabile, gioca con le loro illusioni, e li trascina in una partita senza vincitori, dove la realtà si impone con tutta la sua crudeltà.

“La Dama di Picche” verrà presentata mercoledì 26 marzo alle ore 18 nel foyer del Toro, all’interno di una conferenza-concerto condotta dalla giornalista Susanna Franchi. L’incontro prevede esibizioni live ad ingresso libero. Si segnala che, diversamente dal consueto, gli spettacoli serali avranno inizio alle 19.30.

Le repliche aperte al pubblico andranno dal 3 al 16 aprile prossimo.

Info e biglietti: biglietteria del Teatro Regio e online su www.teatroregio.torino.it

Teatro Regio – Piazza Castello 215, Torino – Telefono: 011 8815241/242

Orari: da lunedì a sabato ore 11-19 / domenica ore 10.30-15.30 / un’ora prima degli spettacoli

Mara Martellotta

A Palazzo Falletti di Barolo “Norman Parkinson – Always in Fashion”, curata da Terence Tepper

Il 21 marzo si è inaugurata a Palazzo Falletti di Barolo la mostra “Norman Parkinson – Always in Fashion”, una retrospettiva che rende omaggio a uno dei Maestri della fotografia del Novecento. Grazie alla curatela di Terence Tepper, storico della fotografia molto apprezzato e responsabile per oltre quarant’anni della National Portrait Gallery di Londra, l’esposizione offre una panoramica completa sull’opera straordinaria di questo fotografo scomparso 35 anni fa. Centro nevralgico della mostra torinese è l’impronta lasciata dall’opera di un fotografo che in oltre cinquant’anni di carriera ha collaborato con le più importanti riviste di moda di tutto il mondo, incluse Harper’s Bazaar, Town & Country.

La mostra rappresenta un viaggio a tutti gli effetti, condensato in 80 immagini tra l’approccio dinamico sperimentale e gli studi culturali che hanno provato a fare chiarezza sui presupposti dell’essere umano di raffigurare. Norman Parkinson amava definirsi un “artigiano della fotografia”, iniziò la sua carriera nei primi anni Trenta come apprendista per i fotografi di corte Speaight e Sons Ltd, periodo in cui si ricorda la celebre fotografia scattata nel ’39 a Pamela Minchin, per Harper’s Bazaar, in cui la modella vestita con un costume da bagno di Fortnum & Mason viene ritratta mentre salta a mezz’aria su una spiaggia dell’Isola di Wight. La mostra “Norman Parkinson – Always in Fashion” è prodotta da Ares, Terra Esplendida e Iconic Images, e il suo punto d’osservazione è il “fare immagine”, quello che rende possibile l’esperienza di queste immagini, grazie alla capacità del curatore Tepper di creare un ponte tra gli anni Trenta e le mode austere della seconda guerra mondiale, il New look parigino anni Cinquanta e la Swinging London degli anni Sessanta fino al glamour e allo sfarzo degli anni Settanta e Ottanta. Attraverso questo percorso visivo il pubblico potrà esplorare le prime fotografie degli anni Trenta e Quaranta, in cui Parkinson introduce un approccio dinamico e spontaneo portando le modelle fuori dagli studi fotografici per ritrarre in ambienti reali, urbani o esotici. Alla collaborazione con le sopracitate riviste, seguirà quella con Vogue negli anni Quaranta e Cinquanta, periodo in cui sviluppa uno stile narrativo nelle immagini, suggerendo storie dietro ogni scatto. Memorabili le fotografie dedicate alla moglie e musa Wenda Parkinson e il ritratto di una splendida Audrey Hepburn in abito rosa di Givenchy nel 1955, in una fattoria sui colli albani di Cecchina, durante le riprese di Guerra e Pace di King Vidor.

La Swinging London degli anni Sessanta e il Glamour degli anni Settanta portano Parkinson a adattare il proprio stile alle nuove tendenze giovanili, immortalano modelle emergenti come Jerry Hall e Iman, oltre a personaggi come Rolling Stones, Beatles e stilisti di fama mondiale come Yves Saint-Laurent e Hubert de Givechy.

Il riconoscimento ufficiale per il fotografo avvenne negli anni Ottanta, quando fu insignito del titolo di Comandante dell’Impero Britannico dalla Regina d’Inghilterra, e ottenne una commissione per una grande mostra retrospettiva alla National Portrait Gallery di Londra.

Palazzo Falletti di Barolo – via delle Orfane 7/a, Torino

Dal 21 marzo al 29 giugno prossimi – da martedì a domenica 10-19 / chiusura lunedì- aperture straordinarie 20 -21-25-28 aprile, 1 maggio, 2 e 24 giugno, dalle 10 alle 12.

Mara Martellotta

DeeJayTen, la storica corsa a Torino

/

Sotto un cielo grigio, si è svolta oggi la DeeJayTen, la storica corsa organizzata da Radio Deejay. La corsa si è snodata su due percorsi diversi, rispettivamente di 10 e 5 km. 11mila partecipanti.
📸 foto Lori Barozzino www.ilTorinese.it

Rock Jazz e dintorni a Torino: Subsonica e Sfera Ebbasta

/

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Approdano a Torino per 2 serate consecutive, i Subsonica al teatro Concordia di Venaria.

Martedì. Al teatro Colosseo per 2 sere consecutive, Neri Marcore porta in concerto “La Buona Novella” di Fabrizio De Andrè.

Mercoledì. All’Hiroshima Mon Amour suonano I  Magazzino San Salvario.

Giovedì. Al teatro Garybaldi di Settimo si esibisce Mario Venuti. Al teatro Concordia di Venaria è di scena il rapper Nayt. All’Hiroshima si esibisce Egreen. Al teatro Q77 suonano gli Statuto. Alla Divina Commedia sono di scena i Timeo. Al Blah Blah suonano i Circus Punk+ Dionysian.

Venerdì. Alla Divina Commedia si esibiscono i Ladz. All’Hiroshima suonano i Murubutu. Al Circolo Sud sono di scena i Idiluvia. Al Magazzino di Gilgamesh suona Ian Siegal & The Goosebumps Bros. Al Vinile si esibisce Eterea. Al Circolino suona Caterina Accorsi Quartet. Al Blah Blah è di scena Radioelettra.

Sabato. Al Peocio di Trofarello  suonano gli Elektradrive. Al teatro Concordia di Venaria “Nero a metà experience” : La musica di Pino Daniele suonata dai suoi musicisti. Al Capolinea 8 sono di scena i Lapsus Lumine. Al Folk Club suona Jefferson Hamer & Reed Foehl. All’Inalpi Arena si esibisce Sfera Ebbasta. Al Magazzino sul Po è di scena Fabio Mina. Al Blah Blah suonano i Kuadra.

Domenica. Alla Divina Commedia si esibiscono i Ladies & The Boomers.

Pier Luigi Fuggetta

“Respect”: un evento per promuovere la cultura del rispetto e contrastare la violenza sulle donne

Torino, 5 aprile 2025. Al Parco Michelotti. L’intera giornata in streaming su Grp

Rispetto /ri·spèt·to/, sostantivo maschile.
1. Riconoscimento di una superiorità morale o sociale manifestato attraverso il proprio atteggiamento o comportamento: nutrire, provare rispetto per qualcuno; il rispetto verso i genitori; salutare con rispetto; rispetto per le istituzioni.
2. Disposizione ad astenersi da atti offensivi o lesivi, implicita nel riconoscimento di un diritto: “il rispetto per i propri simili”.

Promuovere il rispetto come valore fondante della società e contrastare la violenza di genere attraverso educazione, arte e cultura: questi sono gli obiettivi della manifestazione “Respect”, in programma sabato 5 aprile 2025 presso il Parco Michelotti di Torino.
L’evento si propone come un’importante occasione di sensibilizzazione, volta a diffondere un messaggio chiaro e incisivo: il rispetto reciproco deve essere naturale come respirare, senza più spazio per la violenza e la prevaricazione.


Una giornata di eventi per educare al rispetto
L’iniziativa si articolerà in diversi momenti di approfondimento e intrattenimento:
🔹 Ore 14 – Villaggio educativo, arte e benessere
All’interno del Parco Michelotti verranno allestiti un Villaggio Benessere (con operatori olistici ed osteopati), postazioni di artisti-artigiani ed un Villaggio educativo realizzato in collaborazione con:
 il Gruppo Scout Torino 48 (che organizzerà attività mirate ad insegnare a bambini e ragazzi in maniera giocosa e coinvolgente l’importanza del rispetto)
 Somewhere events, che metterà in scena la rappresentazione di grandi figure femminili della storia, attraverso le performances di quattro attrici
🔹 Ore 16 – Esibizione Coro AllegroVivo
 L’Allegrovivo nasce nel 2018 da un’idea del direttivo della scuola Musicamica di Bruino di creare un coro che si dedicasse al gospel ma anche alla musica leggera in generale e quindi ad uno stile più fruibile a tutti. Tra i suoi repertori di maggior successo troviamo un variegato spaccato di storia musicale sui gruppi italiani e stranieri più importanti del secolo scorso e i fantastici “Anni ‘60”.
🔹 Ore 17 – Spettacolo teatrale “Respect”
Un evento artistico e culturale che combina due ore di musica dal vivo, canto e danza per celebrare la figura femminile e diffondere un potente messaggio di uguaglianza. Tra le performance più suggestive, spiccano “Concerto per sette corpi”, curato dalla compagnia Re- action Integrated Dance Company, che vedrà esibirsi artiste in carrozzina in una rappresentazione di straordinaria intensità emotiva ed un flash mob di 100 donne vestite di rosso curato da Alessia Cotta Ramusino che, per l’occasione, presenterà il suo brano “Yallah”.

Dopo il debutto torinese, lo spettacolo verrà replicato in diversi teatri e piazze italiane.
🔹 Ore 19.15 – Il sapore del rispetto
Per chi vorrà sarà possibile cenare con lo “street food” messo a disposizione dai truck che parteciperanno all’evento e devolveranno una parte dell’incasso alla diffusione della cultura del rispetto.
L’intera manifestazione è gratuita e aperta a tutti.
È gradito l’accredito sul sito https://app.youform.com/forms/namtfepr
Secondo la consolidata tradizione ConVoglio (orgogliosa di ricordare che non trattiene mai nulla di quanto donato) tutte le donazioni volontarie raccolte nell’arco della giornata verranno devolute, al netto delle spese, alla Fondazione Giulia Cecchettin.

📍 Luogo: Parco Michelotti, EX ZOO, Torino, all’aperto 📅 Data: Sabato 5 aprile 2025
📲 Social:
 Web: respectlospettacolo.it
 Facebook: Respect lo spettacolo
 Instagram: @respect_lo_spettacolo
Somewheretours
 Facebook: Somewhere Tours & Events
 Instagram: @somewheretour

L’intera giornata in streaming su Grp

“Swap Party” Al torinese OFF TOPIC, si festeggia la “Rivoluzione del Riciclo”

Per dare nuova vita a quanto non serve più

Sabato 22 marzo, dalle 15 alle 18,30

Il titolo “Swap Party” racconta bene ciò che andrà a succedere, sabato 22 marzo (dalle 15 alle 18,30) al Centro Culturale “OFF TOPIC” di via Pallavicino a Torino. Il “Party” (organizzato in collaborazione fra “Surf in Town”“Plastic Free” e “Esosport”) è da intendersi come “festa” di incontro fra persone che all’“hub culturale” di Borgo Vanchiglia si troveranno per “scambiarsi oggetti” (“Swap”) come vestiti, accessori vari, libri o altri articoli dismessi e che non usano più. Obiettivo: “dare nuova vita a ciò che non serve, ma può essere utile a qualcun altro, promuovendo così il ‘riciclo’ e la ‘sostenibilità’ nonché restituendo valore a quello che prima era considerato un rifiuto.

Uniche regole da rispettare: portare fino a un massimo di 10 oggetti ed essere rispettosi verso tutti i partecipanti. Alla “festa” potrà accedere anche chi non ha nulla da portare; basterà prendere in maniera responsabile ciò che si vuole, qualora si pensi di utilizzarlo, portandolo a casa per donargli nuova vita.

Tutto quello che verrà scartato alla selezione iniziale, poiché rovinato o sporco, sarà invece donato ad “Humana” (Organizzazione umanitaria di cooperazione internazionale) che lavorerà per “vendere i vestiti” nelle condizioni migliori, e per “recuperare i filamenti” dei capi sporchi o rovinati, generando “nuova energia” da quanto verrà valutato come irrecuperabile. Infine, i capi non “swappati” – e quindi in ottime condizioni – saranno donati al “Sermig” o ad altre associazioni di beneficenza, per ridistribuirli a chi ne ha più bisogno.

Ma attenzione! Oltre allo scambio di vestiti, lo “Swap Party” sarà anche da intendersi come un appuntamento ricco di attività importanti sempre sotto il segno (che mai si perderà di vista) della “sostenibilità”. Prima fra tutte “Nuova vita ad un rifiuto”, evento (“Clean Up”) in programma prima dell’inizio del “Party” e che consisterà in un’operazione di “raccolta rifiuti” sul “Lungo Dora”, con tanto di guanti e sacchetti e magliette distribuite da “Plastic Free”. I rifiuti raccolti saranno recuperati dal servizio “Amiat”, che si sposterà successivamente a “OFF TOPIC”, per iniziare a “swappare” e a partecipare alle varie attività in programma.

Dalle 16 alle 18,30 “SwapLab” curerà inoltre il laboratorio “Retote Revolution” per insegnarci a realizzare una “shopper” utilizzando esclusivamente “materiali di recupero” . Non mancherà, inoltre, “Spazio Muffa”, presente per “stampare in serigrafia” su vestiti o “shopper” delle grafiche create apposta per l’evento.

Grazie a “Surf in Town” sarà anche presente la scatola “Esosport”, dove poter raccogliere vecchie scarpe da ginnastica che verranno riciclate per utilizzare il materiale.

E non è finita qui: dalle 18,30 alle 19,30 “Plastic Free” e “Surf in Town” cureranno al “Bistrò” di “OFF TOPIC” anche un “talk” per parlare e far conoscere i tanti “Clean Up” (iniziative di “Raccolta rifiuti”) organizzati a Torino e delle varie iniziative per la salvaguardia dell’ambiente .

Infine, ad accompagnare l’intero pomeriggio, non poteva mancare la musica, con il dj set a cura di “Faylla”.

Per info: “OFF TOPIC”, via Giorgio Pallavicino 35, Torino; tel.011/0601768 o www.offtopictorino.it

G.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

Impacto TEDxPolitecnicodiTorino: idee innovative 

/

Sei una persona curiosa e che vede nel confronto un’opportunità di crescita? Allora leggi attentamente perché questo è l’evento giusto per te.

Il 5 Aprile 2025 presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino si terrà “ImpacTO”, la seconda edizione del TEDxPolitecnicodiTorino, organizzata da JEToP, la Junior Enterprise del Politecnico.

TED, acronimo di Technology, Entertainment, Design, è una piattaforma globale che promuove la diffusione di idee innovative e stimolanti attraverso conferenze in cui esperti di vari settori condividono esperienze e conoscenze su numerosi temi che spaziano dalla scienza alla cultura, dalla tecnologia all’arte.

TEDx, che rappresenta una versione locale e indipendente di un evento TED, offre una piattaforma unica per idee emergenti, promuovendo il dialogo e la condivisione, e incoraggiando il pubblico ad agire positivamente sulla società.

Il nostro obiettivo è quello di far comprendere al meglio come le piccole azioni quotidiane, tramite un “effetto domino”, possano portare ad enormi cambiamenti, invitando i nostri ospiti a riflettere su quanto chiunque, attraverso piccoli passi, possa contribuire al miglioramento della comunità e del mondo che ci circonda.

TEDxPolitecnicoDiTorino è molto più di una semplice conferenza: è un’occasione unica per ascoltare idee che possono cambiare prospettive.

Per ottenere gratuitamente il tuo biglietto streaming visita il sito www.tedxpolitecnicoditorino.com.

Avrai l’opportunità di seguire l’evento comodamente dal divano di casa tua!

 

Francesca Heart, un viaggio emozionale che esplora il femminismo

Ultimo appuntamento della nuova edizione di Evolving Soundscapes, il public program della mostra Rabbit Inhabits the Moon

 

A cura di Chiara Lee e freddie Murphy

Domenica 23 marzo ore 11:30 e ore 16

MAO Museo d’Arte Orientale

In occasione del finissage della mostra Rabbit Inhabits the Moon, il MAO presenta la performance di Francesca Heart, un viaggio emozionale che esplora il femminismo legato all’acqua, si perde nella mitologia acustica e danza con grazia nella coreografia dei paesaggi.

 

Con una formazione in Gender Studies e danza postmoderna, sotto la guida della leggendaria Anna Halprin, Francesca Heart sta emergendo come una delle nuove protagoniste della scena creativa italiana. La sua ricerca si concentra sulla somatica, la coreografia del paesaggio, l’archeologia speculativa e la fantasia della musica elettronica, traendo ispirazione dalla fonte dell’immaginazione così come dagli studi sull’idro femminismo, l’iconografia sacra e il kitsch di internet.

È fondatrice del progetto di danza Archaeo Choreology e co-fondatrice di Nuova Atlantide. Il suo ultimo album, Bird Bath, è stato pubblicato nel 2024 su Leaving Records. Si è esibita e ha collaborato con sedi e istituzioni in tutto il mondo tra cui de Young Memorial Museum, UCSBì, CTM Festival, Rewire Festival, Museo Madre, the Swiss Institute, the AA School, Nextones, Palermo Living Pavillion, East Contemporary, Maison Margiela.

Fa parte della piattaforma artistica Shape+ 2023/24 per la musica innovativa in Europa ed è stata selezionata per Room to Bloom (2020-2023), una piattaforma femminista per le narrazioni ecologiche e postcoloniali transeuropee.

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

/

A cura di Elio Rabbione

A complete unknown – Biografico. Regia di James Mangold, con Timothée Chalamet, Monica Barbaro, Elle Fanning e Edward Norton. Il film è ambientato nella New York degli anni Sessanta dove un musicista di diciannove anni del Minnesota, Bob Dylan, si sta affermando come cantante folk. Seguiamo le sue esibizioni nelle sale da concerto della Grande Mela e assistiamo alla sua rapidissima ascesa verso la cima delle classifiche. Grazie all’inconfondibile fascino delle sue canzoni, la sua popolarità travalica presto i confini del Nord America regalandole un successo mondiale. Il suo straordinario percorso artistico di quegli anni culmina con la rivoluzionaria esibizione rock and roll al Newport Folk Festival nel 1965. durata 141 minuti. (Greenwich Village sala 3 V.O.)

A different man – Commedia drammatica. Regia di Aaron Schimberg, con Sebastian Stan e Adam Pearson. L’aspirante attore Edward si sottopone a una radicale procedura medica per trasformare drasticamente il proprio aspetto. Ma il suo nuovo volto da sogno si trasforma rapidamente in un incubo, perché perde il ruolo per cui è nato e diventa ossessionato dal recupero di ciò che è stato perso. Durata 116 minuti. (Nazionale sala 2 e sala 1 V.O., Uci Lingotto)

Anora – Commedia. Regia di Sean Baker, con Mikey Madison, Mark Ejdel’štejn e Jurij Borisov. A New York, Anora (“ma il mio nome è Anj”) vive disordinatamente, in un monolocale con la sorella di giorno e facendo la spogliarellista in uno strip club la notte. Durante una di queste notti, incontra un giovanissimo rampollo di un magnate russo, Vanja, come se fossimo in piena atmosfera “Prettu woman” il ragazzo le chiede di essere la sua ragazza per sette giorni, accompagnandolo nelle sue divertenti e sfrontate scorribande e facendo l’amore con lui. Non soltanto: fino a che non le chiede di sposarlo a Las Vegas. È chiaro che al magnate e signora, una volta venuti a conoscenza del matrimonio, l’affare non piaccia affatto, per cui incaricano il loro faccendiere T’oros di ottenere l’annullamento del matrimonio. A tutto questo si aggiunga che Vanja, in preda al panico per i vari accadimenti, abbandona moglie e inviati genitoriali per darsi alla macchia. Intanto uno di questi ultimi, Ivan, sorveglia tacitamente la sposina. Cinque Oscar tra cui miglior film, miglior regia e miglior interprete femminile. Durata 138 minuti. (Ideal, Lux sala 3, Massimo V.O., Uci Lingotto)

A real pain – Drammatico. Regia di Jesse Eisenberg, con Kieran Culkin e Jesse Eisenberg. Due cugini che hanno poco in comune, molto legati nell’infanzia per poi vedere le loro vite prendere strade diverse. Si ritrovano in aeroporto, l’uno ha moglie e figli, l’altro si sente libero e prende le giornate come vengono. Hanno preso la decisione di recarsi in viaggio in Polonia, pere soddisfare un desiderio della vecchia nonna scomparsa da poco e per ritrovare insieme le proprie origini. Incontreranno altre persone che fanno quello stesso viaggio con le medesime intenzioni: aspetti tragici e altri con un fondo di allegria si alternano durante il soggiorno, ma le tensioni del passato sono sempre presenti. Candidato a due premi Oscar. Durata 90 minuti. (Massimo V.O.)

Berlino estate ’42 – Drammatico. Regia di Andreas Dresen. L’estate del ’42 è stata per Hilde la più bella della sua vita. Ha conosciuto e sposato Hans e ora aspetta un bambino. Ma Hans fa parte di un movimento antinazista clandestino, a cui lei stessa decide di aderire, ed insieme partecipano ad azioni molto rischiose. Catturata dalla Gestapo, dovrà partorire suo figlio in carcere, ma sarà quel bambino a darle forza nei momenti più bui. Durata 124 minuti. (Romano sala 1)

Biancaneve – Fiabesco. Regia di Marc Webbe, con Rachel Zegler e Gal Gadot. Biancaneve, bellissima principessa, è rimasta sola dopo la morte dei suoi genitori, il Re Buono e la Regina Buona, e deve combattere contro le macchinazioni della Regina Cattiva che vorrebbe vederla morta. Ha l’aiuto dei sette nani, che lavorano in una miniera di diamanti, e del ladro Jonathan. Durata 119 minuti. (Massaua, Ideal anche V.O., Lux sala 1, Reposi, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Lingotto)

Bridget Jones – Un amore di ragazzo – Commedia. Regia di Michael Morris, con Renée Zellweger, Leo Woodall, Colin Firth, Hugh Grant e Emma Thompson. Quarto capitolo della più stropicciata e arruffata e pasticciona ragazza londinese, con gli anni che sono passati e passano, con Darcy che non c’è più per essere rimasto vittima in un’operazione umanitaria in Sudan, con i loro due figli da crescere, sempre in mezzo agli eterni dolori e la smisurata voglia di rinascita. Rimasta vedova, Bridget è ora una madre single che si destreggia tra il lavoro e la crescita della prole. Sebbene circondata dall’affetto degli stessi amici, che consigliano e pianificano, e persino dell’ex amante Daniel Cleaver, Bridget si trova in un periodo di stasi emotiva e cerca di trovare una nuova strada per sé e per i suoi cari. Spronata dalla sua “famiglia urbana”, decide di rimettersi in gioco, sia nel lavoro che nell’amore. In un tentativo moderno di ritrovare la felicità, s’avventura nel mondo delle app di incontri, dove viene subito affascinata da un giovane e intrigante corteggiatore. Tra il caos degli impegni lavorativi, la gestione dei bambini e i tentativi di una nuova relazione. In questo complesso equilibrio, la vita le riserva anche una serie di incontri bizzarri, aprendo la porta a nuove sfide e forse a nuove possibilità di felicità: all’orizzonte, il giovanissimo Roxster, piuttosto interessante, come bisognerà pur tenere presente l’insegnante del piccolo Billy, che per lei sembra avere più di un’attenzione. Durata 125 minuti. (Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Captain America – Brave New World – Fantasy. Regia di Julius Onah, con Harrison Ford e Anthony Mackie. Presidente degli Stati Uniti è divenuto Thaddeus Ross che la fatto la sua campagna d’elezione mettendo al primo posto l’unità del Paese e la sua collaborazione con Captain America che dà i suoi migliori frutti dopo dopo giorno. Durante un incontro alla Casa Bianca, la vita del Presidente è messa in pericolo da un attentato mentre s’incrinano i rapporti con il Giappone colpevole dell’impiego di un nuovo metallo, dai risultati micidiali e straordinari, l’adamantio. Con l’aiuto di un’agente di origini israeliane, il protagonista sarà chiamato a venire a capo di un pericoloso intrigo che rischia di sovvertire il futuro del mondo. Durata 118 minuti. (Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Il caso Belle Steiner – Thriller. Regia di Benoît Jacquot, con Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg. Lui, Pierre, è un insegnante di matematica e lei, Cléa, lavora in uno studio d’ottica, non hanno figli, conducono una vita tranquilla in una piccola città. Le loro vite vengono sconvolte quando Belle, la figlia di un’amica e alla quale hanno dato ospitalità, viene trovata uccisa nella sua stanza. L’uomo diventa il principale sospettato dal momento che era l’unico presente in casa nel momento del delitto. Tratto dal romanzo di Simenon “La morte di Belle”. Durata 97 minuti. (Nazionale sala 1)

La città proibita – Drammatico, azione. Regia di Gabriele Mainetti, con Yaxi Liu, Enrico Borello, Sabrina Ferilli, Marco Giallini e Luca Zingaretti. Mei, una misteriosa ragazza cinese, arriva a Roma in cerca della sorella scomparsa. Il cuoco Marcello e la mamma Lorena portano avanti il ristorante di famiglia tra i debiti del padre Alfredo, che li ha abbandonati per fuggire con un’altra donna. Quanto i loro destini s’incrociano, Mei e Marcello combattono antichi pregiudizi culturali e nemici spietati, in una battaglia in cui la vendetta non si può scindere dall’amore. Durata 138 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 3, Nazionale sala 3, Reposi sala 5, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Le donne al balcone – The Balconettes – Commedia, horror. Regia di Noémie Merlant: Fa caldo a Marsiglia e ognuno cerca ombra e riparo. Ruby, cam girl vivace, si diverte con due amanti, Nicole, coinquilina con il sogno della scrittura, cerca una storia da raccontare spiando nella finestra di fronte un vicino esibizionista, Elise, attrice in cerca perenne di scritture, ha lasciato compagno e set. Insieme condividono appartamento e vita quotidiana. Vestita come marilyn – sta girando una brutta fiction sull’attrice – Elise ha un incidente con la macchina del vicino, che finisce con l’incontrare la stessa sera. Invitate nel suo appartamento a bere e a ballare, siglano una constatazione amichevole: ma la serata prende una piega imprevedibile e il vicino, fotografo di moda di giorno e predatore di notte, finisce infilzato come un pollo. La difesa è legittima ma adesso bisogna liberarsi del cadavere. Niente polizia, niente confessioni, niente uomini soprattutto. È un affaire di sorellanza. Durata 105 minuti. (Eliseo)

Dreams – Drammatico. Regia di Dag Johan Haugerud. Terzo capitolo per il regista dopo “Sex” e “Love”. Johanne è una ragazzina di diciassette anni, frequenta le superiori, s’innamora di una delle sue insegnanti. L’espressione dei primi amori, dei primi sentimenti, Johanne li riporta su un diario: che un giorno finisce nelle mani della nonna e della madre. In un primo momento stupite di fronte a quelle inaspettate verità, poi la sensazione, la certezza che in quelle parole di confessioni vi sia una certa ricerca letteraria. Quel diario diverrà un punto di confronto tra una giovane ragazza e due donne adulte, di una diversa età, che si porranno di fronte ad un passato che anche loro hanno attraversato. Orso d’oro alla Berlinale. “Dreams” è stato designato Film della Critica dal SNCCI: “Il regista norvegese chiude la sua trilogia sui temi del desiderio sessuale affrontando il rapporto che può nascere tra una studentessa e la sua insegnante. E lo racconta dal punto di vista delle due protagoniste ma anche da quello della mamma e della nonna della ragazza, perché la passione può avere tante letture e il cinema può aiutare a capirla e raccontarla. Un film sorprendente, dove la parola ritrova la sua centralità e il voyeurismo non ha diritto di cittadinanza”. Durata 110 minuti. (Centrale V.O., Fratelli Marx sala Groucho)

FolleMente – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Eduardo Leo e Pilar Fogliati, e con Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo, Claudio Santamaria. Dopo l’enorme successo di “Perfetti sconosciuti”, Genovese sceglie di seguire le avventure – e i tanti sentimenti – di Piero e Lara, gli scombussolamenti più intimi che hanno inizio con il primo incontro, fatto per conoscersi meglio. Non devono prendere piede gli aspetti esteriori appunto, ma è necessario entrare nelle teste di ognuno e chiedersi quanto conosciamo davvero di noi stessi quanto prendiamo una decisione? E se dentro di noi esistessero più versioni del nostro IO, ognuna con qualcosa da dire? È uno svelare a poco a poco i pensieri più nascosti e le battagli interiori che tutti siamo portati ad affrontare, la volontà decisionista, e gli aspetti più romantici, le spinte impulsive con le paure e le disillusioni (per la parte femminile), l’idealizzazione e l’Eros e la parte più irrazionale di noi tutti (per la parte maschile). Durata 97 minuti. (Massaua, Eliseo Grande, Ideal, Nazionale sala 3, Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Heretic – Drammatico. Regia di Scott Beck e Bryan Woods, con Hugh Grant, Chloe East e Sophie Thatcher. Sorella Paxton e Sorella Barnes, in obbedienza al loro giovane apostolato, suonano alla casa di uno sconosciuto signor Reed, per portare una parola di conforto e di conoscenza della Parola: ma non sanno che il signor Reed non è quello che appare e che nasconde segreti e deviazioni mentali che metteranno a dura prova la loro esistenza. Durata 110 minuti. (The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Io sono ancora qui – Drammatico, Regia di Walter Salles, con Fernanda Torres, Selton Mello e Fernanda Montenegro. Eunice, madre di cinque figli, vede cambiare bruscamente la sua vita quando il marito, l’ex deputato del partito laburista brasiliano Rubens Paiva, scompare improvvisamente, catturato dal regime militare nel 1964. La donna è costretta all’attivismo, sperando in questo modo di trovare il marito e riuscire a salvarlo. Attesa per gli Oscar: “Io sono ancora qui” è candidato quale miglior film e miglior film straniero, e la Torres che si è già aggiudicata il Golden Globe è nella cinquina per la migliore attrice protagonista. Durata 135 minuti. (Eliseo)

Lee Miller – Drammatico, biografico. Regia di Ellen Kuras, con Kate Winslet, Alexander Skarsgard, Marion Cotillard e Hosh O’Connor. Lee, ex modella statunitense per Vogue dall’età di 19 anni e grande appassionata di fotografia, parte per l’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale in veste di fotoreporter proprio per la celebre rivista. La sua missione sarà quella di documentare le atrocità della guerra e mostrare al mondo il vero volto della Germania nazista. Attraverso i suoi scatti denuncerà i crimini perpetrati nei confronti degli ebrei e delle minoranze nei campi di concentramento. La giornalista produrrà un enorme archivio tra foto e appunti lasciando un’inestimabile testimonianza di quel periodo durissimo in cui lei stessa dovrà fare i conti con alcune verità del suo passato. Durata 116 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Greenwich Village sala 1, Ideal, Uci Moncalieri)

Mickey 17 – Drammatico, Fantasy. Regia di Bong Joon-Ho, con Robert Pattinson, Toni Collette e Mark Ruffalo. Nel 2054, la mancanza di opportunità sulla terra spinge le masse al pellegrinaggio interstellare, che inevitabilmente vuol dire sfruttamento da parte di potenti demagoghi al comando di queste spedizioni. Uno di loro è Kenneth Marshall, politico fallito in cerca di una nuova era per l’umanità su un pianeta inospitale abitato da strane creature. Per sfuggire a dei pericolosi usurai, Mickey Barnes accetta di imbarcarsi sull’astronave firmando un contratto da “expendable”, tuttofare destinati a morire ripetutamente grazie a una tecnologia che consente di “ristampare” un corpo all’infinito mantenendone la coscienza. Durata 106 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Fratelli Marx sala Groucho anche V.O., Greenwich Village sala 3, Ideal anche V.O., Lux sala 2, Nazionale sala 4 anche V.O., Reposi sala 5, The Space Torino , Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Muori di lei – Regia di Stefano Sardo, con Riccardo Scamarcio, Maria Chiara Giannetta e Mariela Garriga. In periodo di pandemia, l’insegnante liceale di filosofia Luca si ritrova solo in casa, lontana da lui la moglie Sara, perennemente in ospedale a fronteggiare l’epidemia. Un bel giorno fa gli occhi dolci alla vicina di casa e ne nasce una passione che travolge tutti e tutto. Durata 103 minuti. (Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il Nibbio – Drammatico. Regia di Alessandro Tonda, con Claudio Santamaria, Sonia Bergamasco e Anna Ferzetti. Il film racconta i 28 giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo 2005, quando Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI, sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista de “Il manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terroristica. Calipari ha avuto un suo ruolo cruciale nelle operazioni in Iraq nei primi anni Duemila per salvaguardare la vita umana e mantenere la pace. Giunto in vista dell’aeroporto con la giornalista, il suo corpo fu colpito dal fuoco di un soldato americano. Il suo omicidio è ancora irrisolto. Durata 90 minuti. (Romano sala 3, The Space Torino)

Noi e loro – Drammatico. Regia di Delphine Coulin e Muriel Coulin, con Vincent Lindon (Coppa Volpi a Venezia), Benjamin Voisin e Stefan Crepon. Con la morte della moglie, Pierre, ferroviere arrivato ai cinquanta, cresce da solo i suoi due figli: sono molto diversi tra loro, al minore Louis piace lo studio e con il termine delle superiori parte per Parigi per affrontare l’università e imporre così alla famiglia spese non indifferenti; Fus al contrario non ha mai amato l’ambiente della scuola, con scarsissimi risultati, preferisce frequentare e legarsi sempre più a gruppi di estrema destra, in netto contrasto con le idee personali che il padre ha tentato di trasmettergli. Non sarà facile tra padre e figlio mantenere un rapporto di comprensione e di affetti. Durata 110 minuti. (Centrale, Fratelli Marx sala Harpo)

No Other Land – Documentario. Un premio agli European Film Awards e altre candidature, una regia collettiva di quattro cineasti, per raccontare le immagini di Bazsel Adra, attivista palestinese, che inizia i propri ricordi con l’arresto di suo padre mentre manifestava contro gli espropri voluti dallo Stato di Israele, testimonianze vive, e di Yuval Abraham, giornalista israeliano, prima di una tregua, nei territori invasi dal sangue e dalle morti, tra gli orrori che ogni giorno invadono Israele e Palestina, l’insieme di 19 villaggi della Cisgiordania che è Masafer Yatta, le abitazioni in antiche grotte e un’economia a carattere rurale, esplosioni, bombe su scuole e ospedali, carneficine. Durata 96 minuti. (Fratelli Marx sala Harpo V.O.)

La storia di Patrice e Michel – Drammatico. Regia di Olivier Casas, con Yvan Attal e Mathieu Kassovitz. 1948. Michel e Patrice, due bambini di 5 e 7 anni, dopo essere stati abbandonati dalla madre in un campo estivo nei pressi di La Rochelle, fuggono nella foresta in seguito alla scoperta del cadavere del proprietario del posto che si è suicidato. Lì sopravvivono per sette anni e affrontano insieme continue avversità che fortificano ancora di più il loro legame. Patrice protegge sempre Michel arrivando pure a digiunare per di far mangiare lui. Trascorrono molti anni. Michel si è sposato, ha due figli, ed è diventato architetto. Patrice in vece è medico ed è direttore di una clinica ma un giorno sparisce. Così Michel molla tutto e lascia lasua famiglia per ritrovare il fratello che si è rifugiato in Canada. I segreti del loro passato continueranno però a tormentarli, anche a distanza di tempo e dall’altra parte del mondo. Durata 106 minuti. (Classico)

Il seme del fico sacro – Drammatico. Regia di Mohammad Rasoulof. Amin ha finalmente ottenuto, dopo due decenni di lavoro, la promozione che attendeva: è ora addetto agli interrogatori e spetta a lui rinviare dinanzi al giudice gli accusati verso quella condanna che poi verrà eseguita. Ha una moglie devota e due figlie che studiano. La maggiore ha un’amica che è gravemente sfigurata durante una manifestazione. Come aiutarla senza farlo sapere al capo famiglia? Per di più l’arma che è stata consegnata ad Amin al momento della promozione scompare da casa e lui rischia il carcere se non la si trova. Candidato agli Oscar quale miglior film straniero. Film designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “Per la capacità di Mohammad Rasoulof di partire da un drammatico evento collettivo, e reale anche nell’utilizzo delle immagini, per giungere a un racconto familiare che è archetipo e metaforico a un tempo, storia di figlie che devono combattere il potere usurato dei padri, con le mura domestiche che amplificano, invece di attenuarle, le contraddizioni e i conflitti insiti nella società”. Durata 167 minuti. (Romano sala 2)

The Alto Knights – I due volti del crimine – Poliziesco. Regia di Barry Levinson, con Robert De Niro. Il fil segue le vicende di due dei più noti boss della criminalità organizzata di New York, Frank Costello e Vito Genovese, intenti a contendersi il controllo delle strade della città. Un tempo migliori amici, piccole gelosie e una serie di tradimenti li mettono in una rotta di collisione mortale che cambierà per sempre la mafia e l’America. De Niro chiamato a interpretare tutti e due i ruoli. Durata 123 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Greenwich Village sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

The Breaking Ice – Drammatico. Regia di Anthony Chen. Haofeng è un ragazzo benestante, che soffre da tempo di una grave forma di depressione. Quando si reca nella cittadina di Yanji, nel nordest del Paese, per prendere parte a un matrimonio, si imbatta in Nana, una bellissima turista, da cui rimane talmente affascinato da decidere di seguirla. In verità anche lei è attratta dal ragazzo e durante una notte in cui bevono molto lo lascia entrare nella sua vita. Il tempo trascorso dal giovane con la ragazza è condiviso anche con il migliore amico di lei, Xiao, che lavora in un ristorante locale. Il legame tra Nana e Xiao si complica però con la presenza di Haofeng, trasformandosi ben presto in un rapporto a tre. Ognuno di loro vive delle ansie personali ed è devastato da un forte senso di malinconia, motivi per cui i tre amici diverranno inseparabili e necessari l’uno all’altro. Durata 97 minuti. (Greenwich Village sala 2)

The Brutalist – Drammatico. Regia di Brady Corbet, con Adrien Brody, Felicity Jones e Guy Pearce. Làszlò Tòth (personaggio d’invenzione che tuttavia racchiude in sé i tratti di alcuni degli architetti che fecero parte della corrente del Brutalismo, nata in Inghilterra negli anni Cinquanta del Novecento) è un architetto ebreo emigrato dall’Ungheria negli Stati Uniti nel 1947. Costretto dapprima a lavorare duramente e vivere in povertà, ottiene presto un contratto che cambierà il corso dei successivi trent’anni della sua vita, la costruzione di un monumento che un magnate vuole dedicare non solo alla madre (cristiana) ma altresì all’american dream. Già premiato a Venezia, già vincitore di tre Golden Globe, in attesa ora della serata degli Oscar, dieci candidature tra le quali miglior film e miglior regia, miglior attore protagonista, miglior attore e miglior attrice non protagonista. Il film è stato designatoFilm della Critica dal SNCCI: “Corbet continuo a raccontare il Secolo scorso attraverso i rapporti di potere tra committente, artista e pubblico. “The Brutalist” parte dall’immagine della Statua della Libertà rovesciata per rivelarsi da subito, sin dal sontuoso piano-sequenza iniziale, un affresco magniloquente in forma di enciclopedia del Novecento: l’Olocausto, le correnti artistiche e architettoniche, le droghe, la storia del Cinema e delle Forme visive. Un viaggio che passa dall’incubo del passato all’allucinazione di massa verso il futuro”. Secondo premio Oscar a Brody dopo la statuetta per “Il pianista”. Durata 215 minuti. (Fratelli Marx sala Chico)

U.S. Palmese – Commedia. Regia dei Manetti Bros., con Rocco Papaleo e Blaise Affonso. Etienne è uno degli astri nascenti del calcio, abbandona la banlieue parigina in cui e cresciuto e cerca il successo a Milano. una grave squalifica può interrompere quella ricerca di progredire: a Palmi, in Calabria, don Vincenzo vede concretizzarsi l’idea di chiamarlo a far parte della squadra di calcio locale. Durata 120 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 5, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)