CRONACA- Pagina 979

La Festa dell’Arma

Nel tardo pomeriggio di oggi mercoledì 5 giugno 2019 i Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo celebreranno la ricorrenza del 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri con una cerimonia militare che si terrà, a partire dalle ore 18:00 in corso Marcello Soleri 7, presso la Caserma “Gonzaga” sede del Comando Provinciale. Sebbene il Corpo dei Carabinieri Reali venne istituito da Vittorio Emanuele I di Savoia il 13 luglio 1814, la festa dell’Arma viene celebrata il 5 giugno poiché proprio il giorno 5 giugno del 1920 la bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare, quale tributo per le gesta compiute da numerosi reparti nel corso della prima guerra mondiale. La cerimonia vedrà lo schieramento di una rappresentanza dei Carabinieri delle 8 Compagnie e delle 75 Stazioni del Comando Provinciale di Cuneo. Nel dettaglio sarà schierata al cospetto delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia, una Compagnia di formazione composta da un plotone formato da una rappresentanza dei Comandanti di Stazione della provincia, un plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, un plotone formato da militari delle specialità, Carabinieri Forestali, Carabinieri di quartiere, unità di Aliquote Radiomobili e Carabinieri rocciatori. Al fianco dei reparti in armi, saranno anche presenti i labari dell’istituto Nastro Azzurro, delle Associazioni Nazionali Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della provincia. A fare gli onori di casa insieme a tutti i suoi Carabinieri, sarà il Col. Rocco Italiano, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, il quale interverrà con un’allocuzione sui progetti e le finalità dell’azione dell’Arma cuneese. Nel corso della manifestazione verranno infine consegnati alcuni riconoscimenti conferiti ai Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo, distintisi in particolari operazioni di servizio

VIDEOSLOT MANOMESSE: DENUNCIATO IMPRENDITORE PER FRODE INFORMATICA E CONTRAFFAZIONE

Le “operazioni” di manomissione delle videoslot venivano effettuate di notte. Lontano da occhi indiscreti, il gestore degli apparecchi smontava le schede all’interno e ne inseriva altre illegali e non collegate alla rete dei Monopoli, con il solo fine di evadere completamente le tasse.

 

La frode è stata scoperta, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Torino ed ha portato alla denuncia di un amministratore di una società torinese, proprietaria di centinaia di slot dislocate un po’ in tutto il nord Italia ed al sequestro di una ventina di apparecchi abusivi.

 

I Finanzieri del Gruppo Torino, che hanno condotto le indagini, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno perquisito la sede della società, ubicata nei pressi di corso Palermo nel capoluogo piemontese. Oltre alla documentazione fiscale, ora al vaglio degli inquirenti, sono state anche sequestrate 150 schede telematiche, di dubbia provenienza, pronte per essere inserite all’interno degli apparecchi sprovviste delle autorizzazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

 

Secondo gli accertamenti, queste ultime, se utilizzate, avrebbero penalizzato, pesantemente, i giocatori durante la puntata: la percentuale di vincita, infatti, era stata manomessa in ribasso, così da ridurre, drasticamente, le possibilità di vittoria mentre il gestore conseguiva il profitto totalmente in “nero”. Gli apparecchi illegali sequestrati, collocati in esercizi commerciali del Piemonte, a Torino e nel canavese in particolare, nonché nel milanese, in gran parte, non erano stati collegati alla rete dei Monopoli di Stato, in modo da consentire al gestore di eludere tutte le imposte dovute.

 

Nel corso delle perquisizioni, i Finanzieri hanno anche rinvenuto, all’interno di una cassaforte, nascosta in un angusto sottoscala, somme di denaro contante per oltre 150.000 euro la cui provenienza è ora oggetto di indagine.

 

L’amministratore della società, un cinquantenne di origini cinesi, già noto agli inquirenti per fatti analoghi, è stato denunciato per frode informatica e contraffazione, visto che la maggior parte delle videoslot illegali riproducevano giochi protetti da diritto da autore. La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita.

Un altro bus in fiamme: ferito un vigile del fuoco

Ennesimo autobus in fiamme nel Torinese, questa volta a Moncalieri, vicino al capolinea di via Ada Negri. Stamane ha preso fuoco un bus Gtt  della linea 67 e un vigile del fuoco è rimasto leggermente ferito nel tentativo di spegnere le fiamme. I passeggeri e l’autista sono  illesi. Il rogo sarebbe stato causato da un corto circuito. Sui numerosi episodi analoghi, la Procura di Torino ha aperto un’inchiesta.
 
(foto: M. Alesina – archivio)

Arrestato per resistenza, a casa aveva l’allaccio abusivo

Un cittadino marocchino di 32 anni, con precedenti di polizia, è stato arrestato per furto e resistenza a Pubblico Ufficiale

Sabato sera, gli agenti della Squadra Volante transitando in corso Vigevano hanno notato una BMW che alla vista dei poliziotti ha invertito il senso di marcia. Gli agenti, dopo aver intimato l’alt all’auto, l’hanno bloccata poco più avanti. Non appena la macchina si è fermata, dall’auto è sceso un cittadino straniero che si è dato alla fuga. Inseguito dagli operatori della Polizia di Stato, lo straniero è stato fermato, nonostante il tentativo a più riprese didivincolarsi dalla presa degli agenti.Addosso all’uomo, gli agenti hanno trovato frammenti di hashish riposti in un pacchetto di sigarette. Per questo motivo l’uomo è stato sanzionato amministrativamente. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti hanno appurato che il contatore dell’energia elettrica era stato bypassato con allacciamento diretto sulla linea centrale. Alla luce di questa scoperta, all’uomo è stato contestato il reato di furto aggravato.  

 

Rubano 350 euro all’edicolante. Quattro in manette

Quattro giovani , tra i quali due minorenni, sono stati arrestati per furto dagli agenti della Squadra Volante.

Venerdì pomeriggio, due giovani hanno chiesto a un’ edicolante di via Sospello di visionare alcune riviste esposte in una vetrina.Mentre l’esercente si trovava all’esterno con i due che consultavano le riviste, ha udito dei rumori provenire dall’interno dell’edicola. Rientrata all’interno, si è subito resa conto di aver subito un furto mancando del denaro della cassa, circa 350 euro.La vittima è uscita all’esterno e ha dato l’allarme. Ricevuta l’indicazione della donna, un passante ha seguito gli autori del furto e al contempo ha avvisato la Polizia fornendo indicazioni sugli spostamenti dei ladri . Gli agenti della Squadra Volante intervenuti hanno poi fermato sia i due minori sia i due maggiorenni, questi ultimi rispettivamente di 20 e 28 anni. Il 28enne, oltre che per il furto, è stato tratto in attesto per aver fornito false informazioni sull’identità personale. Gli agenti hanno anche restituito parte del denaro rubato  alla vittima.

Vigili motociclisti contro gli indisciplinati del cellulare

Il Comando della Polizia Locale di Novara ha predisposto un rafforzamento dei controlli lungo le strade cittadine per contrastare, in particolare, i comportamenti illeciti e pericolosi legati all’uso del cellulare da parte dei guidatori.

Con questo obiettivo è stata istituita da qualche settimana una speciale pattuglia di motociclisti in borghese con il compito di cogliere sul fatto e sanzionare chi ha l’abitudine di guidare e, contemporaneamente, telefonare senza servirsi di auricolari o del vivavoce.
 
A oggi sono stati effettuati da parte della pattuglia otto servizi e sono state elevate complessivamente 64 sanzioni, delle quali 58 per uso del cellulare durante la guida, due per passaggio con semaforo rosso, una per patente scaduta, una per revisione scaduta, due per mancanza del documento di guida.
 
<<L’azione messa in campo dal Comando – commenta il comandante Pietro Di Troia – si è resa necessaria dopo le verifiche sui comportamenti degli automobilisti in città. Con questa iniziativa e con le conseguenti sanzioni amministrative ci prefiggiamo in particolare di dissuadere e limitare i comportamenti irresponsabili che possono provocare incidenti stradali anche gravi, come purtroppo si è già verificato>>.
 

Massimo Iaretti

Ragazzi rapinati e inseguiti dagli aggressori

Negli giorni scorsi 4 giovani, di cui un minore, si sono resi responsabili in concorso di una rapina ai danni di due ragazzi

In un primo momento le vittime sono state avvicinate da uno solo dei ragazzi – in via Gorizia, angolo via Boston – che chiedeva loro, con fare minaccioso, del denaro. Dopo diversi tentennamenti i due giovani, ormai impauriti, gli hanno consegnato delle monete che avevano nelle tasche.

A questo punto si sono avvicinati gli altri tre giovani: uno di questi ha sottratto il berretto da baseball calzato da una delle vittime, mentre l’altro ha tirato fuori dalla manica della felpa una bottiglia di birra, tentando di romperla. Avvertito il pericolo, i due ragazzi si sono messi in fuga, inseguiti dal gruppetto, che nel frattempo lanciava verso di loro la bottiglia di birra, senza riuscire a colpirli. Raggiunta l’abitazione, le vittime hanno chiamato i soccorsi.

Gli agenti della Squadra Volante, grazie alle descrizioni fornite, sono riusciti ad intercettare i quattro in via Filadelfia. Alla vista della volante in tre hanno provato a scappare. Il primo è stato fermato dopo una breve colluttazione, il secondo è stato trovato nascosto sotto un’autovettura in sosta e il terzo inseguito in auto e fermato in corso Orbassano.

La refurtiva è stato consegnata agli aventi diritto ed i quattro tratti in arresto per il reato di rapina aggravata in concorso.

In carcere lo spacciatore elegante

E’ stato arrestato al Parco del Valentino per spaccio di sostanza stupefacente. Si tratta di un ventiseienne della Nigeria, irregolare sul Territorio Nazionale e con precedenti di Polizia. Gli agenti motomontati dell’Ufficio Prevenzione Generale nel pomeriggio di mercoledì hanno monitorato gli spostamenti del giovane che si presentava ben vestito nel percorrere corso Massimo D’Azeglio, corso Vittorio Emanuele II e la collinetta del parco. Durante queste “passeggiate”, sostava in varie occasioni nei pressi dei cespugli ed è stato notato in quei punti occultare qualcosa. Dopo poco il giovane dava un cenno di intesa ad un acquirente, che lo seguiva a distanza ravvicinata, e al momento della cessione i poliziotti fermavano entrambi. Il 26enne è stato trovato in possesso di una sola dose di marijuana ma le altre, circa 20 grammi, sono state recuperate subito dopo dall’Unità Cinofila. L’acquirente è stato trovato in possesso di 2 cime di sostanza vegetale essiccata e per questo motivo è stato sanzionato amministrativamente.

La Polizia arresta topo d’auto in azione

Era stata segnalata la presenza di un ragazzo che stava perpetrando furti su auto. Quando i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale sono arrivati in corso Palermo hanno subito individuato il topo d’auto in azione, che ha immediatamente provato a scappare in direzione corso Novara spingendo gli operatori, tirando calci e pugni e inveendo contro di loro. Gli agenti delle volanti lo hanno tratto in arresto per tentato furto e resistenza a Pubblico Ufficiale. In quell’area sono state individuate due auto oggetto del tentativo di furto, entrambe risultavano parcheggiate e presentavano i vetri infranti. Inoltre, il diciannovenne con precedenti di Polizia, è stato sanzionato amministrativamente poiché celava sostanza stupefacente all’interno degli slip.

Quindicenne annega nelle acque del lago

Un quindicenne di Legnano è annegato nel Lago Maggiore, ad Arona. Il corpo privo di vita è stato trovato nel tardo pomeriggio di oggi dai vigili del fuoco dopo alcune ore di ricerca. La tragedia è avvenuta in un punto del lago dove la balneazione è vietata a causa delle caratteristiche dei fondali: in tre anni ci sono già state 4 vittime nonostante la presenza di cartelli di divieto, in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Troppo spesso gruppi di giovani si esibiscono in pericolosi tuffi.
 
(foto archivio)