CRONACA- Pagina 967

Nuova aggressione a capotreno

Nella mattinata del 3 luglio si è verificato un altro episodio di aggressione ad un capo treno. Ad intervenire sono stati gli agenti del Posto di Polizia Ferroviaria di Bussoleno su un treno regionale partito da Torino Porta Nuova e diretto a Susa, a seguito di segnalazione di allarme tramite il 112 proveniente da un passeggero.

Mentre il treno stava giungendo nella Stazione di Avigliana, gli Agenti di pattuglia automontata lungo linea, giungevano sul posto immediatamente e fermavano a bordo treno tre giovani viaggiatrici straniere che, sprovviste di biglietto, poco prima avevano spintonato la Capo Treno impegnata nell’azione di controllo, inveendo contro di lei e sostenendo che avesse loro sottratto dei documenti rumeni.

La donna si metteva al riparo in una ritirata, in attesa dell’intervento della Polizia. La Polfer ha richiesto l’intervento sul posto del 118 per le cure del caso alla Capo Treno. I viaggiatori regolari a bordo treno sono stati invece trasbordati su altri convogli diretti a Susa per proseguire il viaggio

Ancora in atto l’attività di Polizia Giudiziaria a cura del personale del Posto Polizia Ferroviaria di Bussoleno e della Squadra di Polizia Giudiziaria Compartimentale per il deferimento alla Procura della Repubblica presso l Tribunale di Torino delle tre giovani rumene, residenti nel Campo nomadi di Via Germagnano a Torino.

M.Iar.

 

Tentata estorsione, due arresti

DAL PIEMONTE

Nella giornata di sabato 29 giugno 2019 un equipaggio della Squadra Volante della Polizia di Stato di Novara è intervenuto presso un bar Corso Trieste, in quanto su linea d’emergenza un uomo, con fare molto agitato, segnalava la presenza di alcune persone che volevano malmenarlo.

Giunti sul luogo d’intervento gli agenti notavano la presenza di una persona in un forte stato di agitazione: raccontava che qualche istante prima, mentre era all’interno del bar, veniva avvicinato da due uomini, che lo minacciavano esplicitamente di consegnare una somma di denaro onde evitare ritorsioni fisiche, nonché di uscire fuori dal Bar.

L’uomo rispondeva negativamente facendo capire che non aveva nessuna intenzione di uscire: vista la risposta negativa i due si avvicinavano minacciosamente. Risultava così determinante l’intervento del titolare del Bar che capite le intenzioni non del tutto benevoli dei due uomini li allontanava.

Nonostante ciò i due, insieme all’autista, restavano all’interno dell’autovettura in attesa che la vittima uscisse dal locale: nel frattempo venivano contattate le forze dell’ordine.

Dopo circa 10 minuti gli aggressori si allontanavano facendo ritorno poco dopo, riabbassando il finestrino e proferendo la frase “Vieni che ti aspettiamo a S. Andrea”.

La vittima proseguiva la spiegazione precisando che questa medesima situazione era già accaduta circa un mese fa con le stesse modalità e le stesse minacce.

Terminata la spiegazione dei fatti accaduti, gli agenti interloquivano con il titolare del bar che forniva descrizioni dettagliate degli abiti e della corporatura degli aggressori, fornendo anche la targa parziale dell’autovettura con cui si erano allontanati.

Una volta acquisite le dovute informazioni, la volante si portava nelle zone indicate dalla vittima al fine di ricercare il veicolo e le persone sopra descritte notando in via Rusconi la presenza dell’autovettura al cui interno vi erano le tre persone perfettamente corrispondenti alle descrizioni fornite agli operatori.

Pertanto i tre soggetti e l’autovettura venivano controllati con le dovute cautele, rinvenendo nel bagagliaio una borsa di colore rosso dalla quale usciva una evidente mazza da Baseball: all’interno della borsa vi era inoltre un “coltello a serramanico” ed un martello.

Vista il quadro fortemente indiziante dell’attività criminosa posta in essere dai tre soggetti (tutti italiani sui 50 anni con diversi precedenti per reati contro il patrimonio e la persone), considerando che sono stati rinvenuti le cose o tracce per le quali è apparso che gli stessi abbiano commesso il reato immediatamente prima si è proceduto a trarre in arresto i due soggetti per Tentata estorsione, (uno era anche gravato dalla misura della sorveglianza speciale) e deferendo in stato di libertà l’autista non avendo preso parte attiva nell’azione intimidatoria e minacciosa nei confronti della parte offesa.

Al termine degli accertamenti i due soggetti venivano condotto presso la casa circondariale di Novara a disposizione dell’A.G, che convalidava l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere.

 

Francia-Italia, frana blocca la linea ferroviaria

Un temporale ha danneggiato ieri sera la linea ferroviaria ad alta velocità tra Francia e Italia, in Savoia, sulla quale si è riversata  una colata di fango. Per alcune settimane  la linea fra Saint-Jean de Maurienne e Modane rimarrà chiusa. Riguarda i treni ad alta velocità, 3 al giorno, fra Parigi e Milano,  ‘Thello’ italiani e TER (regionali), oltre a numerosi treni merci fra i due paesi.

Sicurezza stradale, i controlli della polizia sui bus delle gite scolastiche

Anche quest’anno scolastico è terminato e, come per gli studenti è giunto il momento per un’analisi di quanto si è fatto. Anche la Polizia Stradale  fa il punto della situazione per quanto concerne la “Sicurezza stradale” relativa al trasporto studentesco per i viaggi d’istruzione con autobus

La realtà torinese, unica in Italia a sperimentare la nuova formula di partenariato, ha visto la stretta collaborazione tra la Polizia Locale di Torino e la Sezione Polizia Stradale di Torino, sinergia che ha permesso non solo di coprire un territorio più vasto ma soprattutto di aumentare i controlli e di conseguenza il grado di sicurezza di questo delicato e particolare regime di trasporto di persone.

Il coordinamento dell’iniziativa a cura della Sezione Polizia Stradale e la puntuale disponibilità offerta dalla Polizia Locale di Torino hanno permesso, durante l’anno scolastico appena concluso, di sottoporre a controllo 380 autobus dei quali solo 247 sono risultati regolari e in efficienza mentre per i restanti, per motivi diversi, sono emerse irregolarità che, in taluni casi, non hanno permesso o ritardato il viaggio d’istruzione.

Nell’ambito della sola città di Torino la Polizia Locale, con l’impiego di circa 233 unità, ha contestato 277 infrazioni, molte delle quali relative ai tempi di guida o di riposo non rispettati dagli autisti.

In provincia, invece, l’impiego di circa 104 equipaggi della Polizia Stradale della Polizia di Stato, ha consentito di controllare 122 autobus, rilevando 29 infrazioni spesso relative alle cinture di sicurezza non funzionanti.

Questa specifica attività di controllo, nata dalla collaborazione tra Polizia di Stato e MIUR, motivata dallo scopo di far viaggiare in sicurezza i nostri ragazzi durante i loro viaggi d’istruzione, è stata anche occasione per sensibilizzare i Dirigenti scolastici sull’importanza di scegliere aziende di autotrasporto che offrono gradi di sicurezza maggiori, sebbene ciò possa essere associato ad un dispendio economico di poco superiore al normale.

Il protocollo d’intesa tra le Istituzioni indicate presuppone che i Dirigenti scolastici inoltrino alla Sezione Polizia Stradale una segnalazione con le indicazioni della data e ora del viaggio e la destinazione di questo, così da far trovare, all’atto della partenza o lungo l’itinerario, un equipaggio della Stradale o della Municipale per il controllo.

Non sono mancati, però, i controlli d’iniziativa che entrambe le forze di polizia hanno svolto in occasioni diverse da quelle segnalate dagli istituti d’istruzione.

Il momento del controllo, poi, ha favorito la comunicazione con gli studenti a bordo del pullman, informandoli sull’importanza dell’uso delle cinture durante il viaggio, valore aggiunto e indispensabile per garantire maggiore sicurezza in caso d’incidente.

 

Quando d’estate i rifiuti bruciano

DAL PIEMONTE

Nelle ultime settimane , con l’approssimarsi della stagione estiva, sono ricominciate le illecite combustioni di cumuli di rifiuti da parte di privati cittadini e/o commercianti.

Le attività di prevenzione e controllo poste in essere dai Carabinieri Forestali di Asti volte alla tutela dell’ambiente e della salute delle persone, hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria quattro persone: il titolare di un’azienda di Villanova d’Asti – attiva nel settore degli autoricambi e degli imballaggi – e tre privati cittadini per roghi divampati in Nizza Monferrato, Celle Enomondo e Castelnuovo Belbo.

Nel caso di Villanova d’Asti, il commerciante aveva appiccato il fuoco ad un cumulo di rifiuti derivanti dall’attività aziendale (materiale cartaceo, legnoso ed anche rifiuti in plastica) depositati in un cortile presente nella stessa ditta; inoltre veniva anche denunciato per la gestione illecita dei rifiuti, in quanto sulla medesima area era stata depositata in modo incontrollato una grande quantità di rifiuti aziendali incombusti che invece avrebbero dovuto essere destinati a regolare smaltimento o recupero, sostenendone i relativi costi.

I tre privati cittadini, invece, due 40enni ed un 58enne, tutti residenti in Provincia di Asti, avevano più volte dato fuoco a rifiuti di vario genere (a seconda dei casi: ingombranti, materassi, teli in materiale sintetico, lana di vetro, parti di mobili in laminato plastico, etc.) accumulati nelle pertinenze o su terreni adiacenti alle proprie abitazioni; anziché ricorrere al regolare sistema di raccolta differenziata dei rifiuti avevano scelto la via illecita della combustione, assumendosi il rischio di causare incendi e di sprigionare fumi potenzialmente pericolosi per la salute delle persone. Le segnalazioni dei roghi, infatti, sono per lo più giunte alle Autorità da parte di cittadini infastiditi dal fumo e soprattutto preoccupati per le conseguenti emissioni tossiche.

Massimo Iaretti

 

 

I carabinieri e l’educazione stradale

DAL PIEMONTE
Non ha soste l’attività di sensibilizzazione dell’Arma dei Carabinieri verso i giovani
Martedì 2 luglio il comandante della Stazione Carabinieri di Vigliano Biellese si è recato presso il centro estivo della Scuola dell’Infanzia Villaggio Rivetti dell’Istituto San Cassiano di Vigliano per un incontro finalizzato all’educazione stradale, a cui hanno partecipato un gruppo di 30 bambini e le insegnanti.
M.Iar.

Molinette: difficile situazione al pronto soccorso

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“DEVASTANTE GIÁ DA QUESTA NOTTE”
Riceviamo e pubblichiamo
Decine di anziani in attesa di ricovero e di un posto letto. Alle 12,00 di questa mattina se ne contavano ancora una trentina sparsi anche nelle sale visita, di cui 17 di area medica, 3 cardiologici e 5 neurologici e una ventina in attesa di visita. La situazione in forte peggioramento poiché  ci sono in arrivo ambulanze in contemporanea. Alle 13.00 solo più  una barella in triage.  Barelle esaurite,stanze piene e operatori esausti, al limite del collasso, giá attivato il personale reperibile. Impossibile gestire situazioni simili. Giá più di 30 ore in attesa di un ricovero e il tutto lascia presagire che anche la notte sará  passata in simili condizioni. La chiusura dei posti letto ha dato come sempre il suo verdetto dichiara Francesco coppolella, segretario regionale del Nursind, il sindacato degli infermieri. Non bisogna essere dei maghi per capire che se tagli un posto letto il paziente lo trasferisci su una barella se non crei valide alternative che ad oggi non ci sono. Il rischio di errore da parte degli operatori é elevatissimo, le cadute  sono aumentate perché  gestire una degenza con 30 barelle é da terzo mondo. Non possiamo più accettare che si prendano decisioni strampalate sulla pelle di operatori e cittadini. Il caldo si sa che arriva come si sa che arriva l influenza. I posti letto si chiudono se ci sono alternative afferma ancora Coppolella altrimenti si lasciano e se servono più  infermieri vanno assunti e subito. Quando si prendono certe decisioni bisogna pensare alle conseguenze e questo ci pare che non venga fatto.
Anche la nuova giunta deve dare subito un segnale importante in merito, non possiamo più permetterci di andare avanti in questo modo. Ci dicano subito come intendono affrontare il problema. La salute e la dignità  delle persone va tutelata conclude il segretario regionale del sindacato infermieristico.
Francesco Coppolella
Segreteria Regionale Nursind Piemonte

Armato di coltello rapina negozio di abbigliamento

L’uomo, un italiano di 40 anni con precedenti di Polizia, è uscito dal negozio con 3 bustoni pieni di vestiti

Si conoscevano. Prima gli ha scritto dei messaggi per avvisarlo che sarebbe andato a trovarlo in negozio; poi si è effettivamente presentato da lui, armato di un coltello da cucina, e, dopo aver minacciato i presenti, ha rapinato una quantità considerevole di capi di abbigliamento. L’uomo, un italiano di 40 anni con precedenti di Polizia, è uscito dal negozio con 3 bustoni pieni di vestiti: 2 giubbotti estivi, 3 felpe, 2 t-shirt, 3 pantaloni, 4 giubbotti invernali, 1 giubbotto tecnico. Un colpo da circa 3500 euro. Nel frattempo, il titolare dell’esercizio commerciale ha chiamato la Polizia che ha fermato il ladro mentre si allontanava a piedi. E’ accaduto in via Ventimiglia lo scorso sabato pomeriggio; gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato l’uomo per rapina aggravata.

 

Presi dopo l’inseguimento con la refurtiva nell’auto

Nei giorni scorsi presso lo svincolo di uscita della Torino-Caselle,  una Fiat Croma con a bordo due cittadini di nazionalità moldava, transitando davanti ad una pattuglia della Polizia Stradale in servizio con il dispositivo “STREET CONTROL” – una telecamera che controlla in automatico se un veicolo è revisionato e regolarmente assicurato – è stata sorpresa a circolare senza assicurazione.

L’alt imposto dagli agenti veniva ignorato dal conducente, che si dava alla fuga in direzione di via Massari dove, dopo un rocambolesco inseguimento, la Fiat Croma è stata abbandonata dai due occupanti che, nel tentativo di far perdere le loro tracce, hanno proseguito la fuga a piedi.

I tre agenti della Stradale, coadiuvati da personale Squadra Volante della Questura di Torino sopraggiunto nel frattempo, inseguivano e bloccavano i due fuggitivi nelle sterpaglie di un campo lì vicino.

All’interno dell’auto, risultata rubata ad Alba un mese prima, sono stati rinvenuti  1560 € in contanti, due anelli e un orologio in oro e degli attrezzi utili allo scasso; il tutto veniva sequestrato ed ora è disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino.

Il passeggero, una volta denunciato in stato di libertà per resistenza a Pubblico Ufficiale e ricettazione, veniva trattenuto negli Uffici della Questura a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per l’avvio delle pratiche di espulsione, mentre per il conducente è scattato l’arresto con l’immediata carcerazione presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino.

Il conducente, infatti, a seguito degli accertamenti svolti in Questura, risultava da ricercare perché, dopo essere evaso dagli arresti domiciliari, concessi dal Tribunale dopo una precedente condanna, doveva scontare la pena in Carcere come previsto dalla Corte d’Appello di Torino.

M.iar.

La motovedetta salva il turista

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DALLA LIGURIA

Alle ore 10.53 del 2 luglio la Sala operativa della Capitaneria di porto di Genova riceveva segnalazione da parte del numero di emergenza operativa di un turista in preda a crisi di panico e con sospetto infarto sulla spiaggia di San Fruttuoso a Camogli

Immediatamente veniva contattato il 118 e disposta l’uscita in mare di una motovedetta Sar Cp 833 ed elicottero Elidrago con personale medico a bordo.

Dopo i contatti effettuati, dai quali il personale medico intervenuto sul posto accertava uno stato di salute complessivamente buono della persona soccorsa, questa veniva trasportata a Camogli dalla motovedetta e, successivamente, al San Martino di Genova per ulteriori accertamenti ed eventuali cure.

Massimo Iaretti