CRONACA- Pagina 923

Albero cade sulla tangenziale, gravissimo motociclista

Questa mattina è caduto un albero sulla carreggiata della tangenziale nord di Torino

All’altezza dell’area di servizio Rivoli Sud verso Bruere  una moto Harley Davidson e un’auto Ford T Max sono andate a sbattere contro il pesante tronco.

Il  centauro è caduto sull’asfalto e le sue  condizioni sono molto  gravi. E’ stato portato in codice rosso al Cto di Torino.

Rifiuta di pagare l’operaio e lo aggredisce con un mattone

Denunciato per lesioni aggravate

 

Martedì mattina gli agenti del commissariato Barriera Milano ricevono la segnalazione di un’aggressione appena avvenuta in strada.

Raggiunto il luogo indicato, gli operatori trovano ad attenderli un soggetto con i vestiti imbrattati di sangue ed una ferita alla nuca, che racconta loro di essere stato colpito con un mattone, in seguito ad una lite scaturita per il pagamento della prestazione lavorativa effettuata a casa di un cittadino marocchino di 33 anni. L’aggressore si era poi dileguato a bordo del proprio furgone.

I poliziotti allertano il personale medico che, dopo aver prestato le prime cure del caso alla vittima, lo trasportano all’ospedale San Giovanni Bosco.

Rintracciato in seguito, il trentatreenne è stato denunciato per lesioni aggravate.

Scoperti due pusher insospettabili: un magazziniere produttore di cannabis e un antiquario

Controlli antidroga dei carabinieri

individuati due pusher insospettabili: un magazziniere produttore di cannabis e un antiquario che spacciava nel proprio di negozio, sequestrati 1,5 kg di stupefacente
Torino, 15 luglio Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare lo spaccio di stupefacenti, i carabinieri hanno arrestato due spacciatori.
A Torino, i carabinieri della Stazione Torino Barriera Piacenza hanno arrestato un negoziante italiano, incensurato, di 54 anni per detenzione e spaccio di droga.
L’insospettabile spacciatore, titolare di un negozio di antiquariato, è stato indentificato dopo che i carabinieri hanno fermato nei giorni scorsi alcuni tossicodipendenti che hanno dichiarato di acquistare la droga da un antiquario torinese.
L’attività investigativa ha permesso di individuare il negozio e di arrestare in flagranza di reato il pusher. Ieri pomeriggio, due clienti sono stati fermati subito dopo aver acquistato la droga. Il 54enne ha ammesso di aver iniziato a spacciare hashish e marijuana all’inizio dell’emergenza Covid e durante il lockdown. La perquisione ha permesso di trovare 22 dosi di hashish nelle tasche dell’antiquario e circa 900 grammi di hashish e marijuana, in parte già confezionata in dosi, nascosti in alcuni mobili del negozio. L’uomo è stato collocato ai domiciliari. I due clienti sono stati segnalati, quali assuntori di sostanze stupefacenti, alla Prefettura.

A San Maurizio Canavese, i carabinieri della Tenenza di Ciriè hanno individuato un magazziniere di 39 anni, incensurato, che arrotondava le proprie entrate finanziare con la produzione e la vendita della droga. A casa sua, i militari dell’Arma hanno trovato una serra artigianale completa di accessori per la coltivazione della marijuana, 500 grammi di marijuana e 8 piantine della medisma sostanza e un bilancino di precisione. L’uomo è stato collocato ai domiciliari

Motociclista nello scontro con auto finisce contro un palo e muore

A Beinasco, in strada Torino, un centauro ha perso la vita  in un incidente stradale. 

Eta in sella au una  Yamaha R1 quando si è scontrato con una una Fiat 500. I due mezzi viaggiavano in direzione di Orbassano. La vettura ha cambiato corsia mentre stava giungendo  la moto che non ha potuto scansarla. Il motociclista è finito contro un palo sullo spartitraffico e  i sanitari del 118 sopraggiunti hanno provato a rianimarlo ma non è stato possibile salvarlo.

Truffa ad anziani. Finti dipendenti acquedotto e vigili raggirano anziana

Rubata la cassaforte con oro e preziosi, due arresti dei Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno arrestato due italiani di 39 e 43 anni per furto.

Sono fuggiti a bordo di un’autovettura dopo aver con artifici e raggiri rubato ad una anziana donna, all’interno del suo appartamento, una cassaforte contenente denaro, gioielli e preziosi di famiglia.

E’ accaduto la scorsa mattina, a Samone (TO), quando i Carabinieri della Centrale Operativa della Compagnia di Ivrea sono stati allertati dopo un furto all’interno di una abitazione, ove era stata segnalata la presenza di alcuni soggetti che, qualificatisi come dipendenti dell’acquedotto comunale e appartenenti alla polizia locale, con pretesto di dover verificare la presenza di metalli nelle condutture, hanno rubato una cassaforte contenente denaro e numerosi gioielli.

L’immediato intervento dei carabinieri ha permesso di intercettare l’auto dei ladri lungo la SP 222.

Dopo un lungo inseguimento, i fuggitivi, giunti in prossimità del Comune di Banchette, hanno perso il controllo del mezzo abbandonandolo.

Due persone sono state arrestate.

All’interno dell’auto è stata trovata la cassaforte (gioielli, preziosi e contanti, per un valore complessivo superiore ai 50 Mila Euro), e tutto il necessario per entrare in casa degli anziani: attrezzi da scasso, pettorine e segni distintivi della polizia locale, parrucche, targhe, ricetrasmittenti e spray urticanti al peperoncino.

Rivalta: incendiano auto ma sono ripresi dalle telecamere

Attivato il servizio di videosorveglianza nei punti sensibili della città

Avrebbe dovuto sorprendere chi si libera dei rifiuti depositandoli ai bordi delle
strade della città ma, insieme a un abbandono in pieno giorno, la videocamera
posizionata dalla Polizia municipale di Rivalta ha filmato l’incendio doloso di
un’auto rubata.

È successo nella notte tra il 23 e il 24 giugno scorsi, in via Sessanti, una traversa di
Strada Grugliasco.

Intorno alle 23 la videocamera puntata su uno spiazzo appartato lungo la via ha
registrato l’arrivo di due auto, una Fiat 500 e un pick-up Ford. Nonostante il buio,
le immagini mostrano il pick-up che accosta, seguito dalla seconda auto e, dopo
qualche istante, una persona che si allontana dal furgone non appena dal veicolo
si sviluppano le prime fiamme del rogo. La stessa persona sale poi sulla Fiat 500
che parte, senza curarsi dell’incendio.

Le immagini sono state consegnate alla Stazione dei Carabinieri di Orbassano
intervenuti sul luogo dell’incendio e che stanno ora svolgendo ulteriori indagini e
verifiche. Non appena saranno inviate al magistrato le notizie di reato, la Città di
Rivalta valuterà la possibilità di costituirsi parte civile e chiedere il risarcimento
dei danni materiali e morali.

Sempre negli stessi giorni ma in un’altra zona della città, il piazzale di via Mattei a
Tetti Francesi da tempo diventato luogo abituale di smaltimento illecito di rifiuti,
le telecamere hanno registrato ben quattro abbandoni, commessi in pieno giorno
dalla stessa persona, che è poi risultata non nuova a questo tipo di
comportamento.

Il servizio di videosorveglianza di alcuni punti sensibili della città per controllare i
luoghi maggiormente soggetti ad abbandono di rifiuti e individuare gli autori è
stato attivato nelle scorse settimane dalla Polizia locale grazie all’installazione di
due kit di videosorveglianza mobile di ultima generazione sviluppati dalla Nivi SpA
di Firenze.

Le telecamere mobili rilevano il momento esatto in cui il rifiuto viene
abbandonato nel luogo monitorato e inviano un allarme alla centrale operativa
del comando: in questo modo l’operatore può immediatamente visualizzare la
scena di abbandono ed estrapolare le immagini interessate, attivando il processo
sanzionatorio.

«Le immagini dell’incendio dell’auto e dell’abbandono dei rifiuti dimostrano il
grado di inciviltà e cattiveria nei confronti dell’ambiente di alcuni cittadini» ha
detto il vicesindaco Sergio Muro. «Questi criminali non solo pensano di poter
utilizzare il territorio come una discarica, ma credono anche di riuscire a passare
impuniti».

Quello dell’abbandono di rifiuti, spesso pericolosi e tossici, è un fenomeno diffuso
anche a Rivalta e ormai gli abbandoni indiscriminati costituiscono per la Città e
per tutta la cittadinanza un duplice danno, dal punto di vista ambientale e sotto il
profilo economico perché il corretto smaltimento in sicurezza richiede servizi
specifici, il cui costo ricade sull’intera comunità.

«Non è tollerabile questo tipo di comportamento e sono grato ai tanti cittadini,
agli eco-volontari, alla polizia municipale e all’Ufficio ambiente per il lavoro che
quotidianamente svolgono. Questi risultati, che non avremmo voluto
raggiungere, sono sicuro facciano piacere anche a loro» continua ancora Sergio
Muro.

La videosorveglianza in tante zone di Rivalta continuerà fino a quando i
comportamenti incivili saranno definitivamente debellati. «Continuiamo a
chiedere alla stragrande maggioranza dei rivaltesi che ama il proprio territorio di
vigilare e segnalare abbandoni di rifiuti e comportamenti illegali e – conclude il
vicesindaco Sergio Muro – di avere fiducia nell’amministrazione comunale e nelle
forze dell’ordine che quotidianamente lavorano anche per la tutela e salvaguardia
del nostro territorio».

Polfer, operazione Oro rosso contro i furti di rame

61 persone controllate, 17 le ditte ispezionate dislocate sul territorio, 10 servizi di controllo lungo linea e su strada, 25 operatori del Compartimento Polizia Ferroviaria del Piemonte e della Valle d’Aosta impiegati. Questo il bilancio dell’operazione denominata “Oro Rosso”, una giornata dedicata al contrasto dei furti di rame e delle violazioni alle norme ambientali sullo smaltimento di rifiuti particolari, tra cui i metalli.

 

Il personale impiegato ha svolto azioni mirate di contrasto al fenomeno delittuoso, che interessa tutto l’ambito ferroviario con asportazione di cavi in rame, essenziali per la sicurezza e il regolare funzionamento dei trasporti su rotaia ma, anche, con controlli sulle linee ferroviarie che percorrono il territorio di competenza e che attraversano zone impervie. Particolare attenzione è stata dedicata ai controlli amministrativi presso le ditte di recupero e smaltimento rifiuti dislocate in Piemonte e Valle D’Aosta.

 

A Torino in particolare, il personale della Squadra Informativa compartimentale ha effettuato un controllo amministrativo presso una ditta di recupero, preparazione e riciclaggio di metalli. A seguito degli accertamenti è stata elevata una sanzione amministrativa di oltre 3.000 euro, per irregolarità della documentazione ambientale nella gestione dell’attività stessa.

 

Rapina di gruppo Arrestati in due dagli agenti della Squadra Volante

Sabato notte, poco prima delle 4 un gruppo di 5 persone accerchia e blocca in via Poliziano due giovani che sta rientrando dalla serata fuori. L’iniziale insulto si trasforma ben presto in un’aggressione fisica, uno dei due ragazzi viene colpito con una testata allo zigomo. In questo frangente un altro membro del gruppo strappa la collanina d’oro alla vittima. A raid compiuto il gruppo si dilegua in Lungo Dora Siena.

Dopo l’allarme un equipaggio della Squadra Volante che si trova non lontano interviene e scorge il gruppo dei rei. Alla vista della pattuglia i cinque dividono le loro strade. In tre, per far perdere le loro tracce, approfittando della vegetazione rigogliosa e dell’ora tarda, scavalcano la staccionata che porta al fiume Dora. In due vengono fermati dagli agenti nonostante il tentativo di fuga: un diciottenne e un diciannovenne, con precedenti di polizia a carico. Per entrambi scatta l’arresto per rapina in concorso.

 

Due ultras del Toro arrestati per rapina e lesioni

Nella serata di ieri 14 luglio, la Digos della Questura di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica – Gruppo Criminalità organizzata e Sicurezza urbana, ha eseguito misure cautelari in carcere nei riguardi di 2 leader del gruppo “Ultras Granata”, N. K. di anni 19 e S. A. di anni 24(entrambi con diversi precedenti per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive per i quali sono tuttora sottoposti a Daspo) resisi responsabili, in concorso con altri soggetti in corso di identificazione, dei reati di rapina, lesioni e danneggiamento aggravati.

Gli episodi risalgono alla sera dello scorso 19 giugno, allorquando i predetti, unitamente ad altri sodali (tra cui un giovane di 23 anni, denunciato in stato di libertà ed anche lui già sottoposto a daspo) – avendo riconosciuto un aderente al gruppo rivale dei “Torino Hooligans” (sodalizio con il quale da anni è in atto un’accesa contesa per la leadership della tifoseria torinista), hanno fatto irruzione nel dehors del ristorante “La Caravella” di questa via Fratelli Vasco nr.2 aggredendo anche altri avventori del locale, rovesciando e lanciando sedie, piatti e bottiglie di vetro, asportando altresì il telefono e il portafogli della vittima (che ha riportato lesioni con prognosi di 10 gg per trauma alla spalla sinistra) e di un altro avventore, allontanandosi subito dopo a bordo di  due autovetture.

Per i citati episodi delittuosi è stato altresì denunciato anche un minorenne (di anni 17), anche lui con diversi precedenti per reati commessi in occasione di competizioni sportive e, pertanto, attualmente sottoposto a Daspo.

In concomitanza con l’esecuzione delle misure, sono state effettuate perquisizioni domiciliari a carico dei predetti tre indagati maggiorenni, nel corso delle quali sono state acquisite ulteriori elementi probatori utili al prosieguo delle indagini.

Sono inoltre state avviate le procedure per l’aggravamento dei provvedimenti Daspo già emessi per pregresse analoghe azioni violente.

 

Evaso dagli arresti domiciliari, fornisce i dati del fratello

Arrestato dalla Squadra Volante

 

I poliziotti sono intervenuti per la segnalazione di una lite in atto in corso Giulio Cesare lo scorso venerdì, attorno a mezzanotte e mezza. Uno dei litiganti, di nazionalità nigeriana, asseriva di avere subito poco prima il furto del cellulare dall’altro uomo, un cittadino di nazionalità tunisina. Quest’ultimo, però, al momento di fornire i propri dati agli agenti della Squadra Volante intervenuti, dichiarava di non avere i documenti al seguito, per cui declinava a voce le proprie generalità. Al momento di fornire la data di nascita, l’uomo appariva confuso e ne forniva alcune, diverse. Per giustificarsi, riferiva di non sentirsi bene e simulava un lieve malore; ma personale del 118 giunto sul posto, dopo averlo visitato, reputava non necessario l’accompagnamento in  ospedale. Pertanto, gli agenti, dovendo procedere ad ulteriori accertamenti sulla sua identità personale, gli comunicavano che avrebbe dovuto seguirli negli uffici della Questura. A questo punto, l’uomo confessava di avere fornito i dati del fratello per eludere il controllo, in quanto attualmente sottoposto al regime della detenzione domiciliare, con fine pena previsto per il mese di Novembre 2021. Inoltre, l’uomo stava palesemente violando altri obblighi, trovandosi in compagnia di soggetti dalla dubbia moralità, avendo abusato di sostanze alcoliche, non avendo al seguito la carta precettiva da esibire su richiesta delle Forze dell’ordine. Il trentaquattrenne è stato, dunque, arrestato per evasione e falsa dichiarazione sull’identità personale, nonchè denunciato per ubriachezza molesta.