CRONACA- Pagina 920

Dolore per la morte della titolare di un noto caffe’

DAL PIEMONTE- Cordoglio a Vercelli e Costanzana per la morte di  Luisella Facelli, scomparsa a 56 anni all’ospedale di Novara, dove era ricoverata per un malore  che l’aveva colpita prima di Natale.

La donna era titolare, con la sorella Manuela, del Fluis Cafè  a Vercelli e in passato aveva gestito il bar del centro commerciale Conad e il bar Coop a Costanzana, dove abitava. Era molto conosciuta e apprezzata per la sua affabilità e professionalità.

Lo struzzo sulla provinciale era scappato da un camion

DAL PIEMONTE

Lo struzzo sbucato sulla strada provinciale era sfuggito a un allevatore

Se lo sono visto davanti agli automobilisti, nella nebbia, sulla Provinciale 31 Bis, a Casale Popolo  frazione di Casale Monferrato. L’animale si spostava dal centro ai bordi della carreggiata. C’era anche la pattuglia dei carabinieri di Balzola, di servizio in zona, che ha avviato gli accertamenti. Poi è arrivato il proprietario che aveva perso l’animale per lo sgancio del rimorchio che lo trasportava e per l’apertura del portellone.

Aspetta sotto casa l’ex moglie e la aggredisce

Arrestato. Le aveva anche chiesto denaro

 

Gli agenti del commissariato Barriera Nizza hanno arrestato un cinquantenne di origine cinese per atti persecutori nei confronti dell’ex moglie.

Nonostante il loro matrimonio fosse finito già da tempo, l’uomo aveva continuato a telefonarle avanzando ogni volta richieste di denaro, soldi che sarebbero serviti a pagare debiti contratti con il gioco d’azzardo. Al diniego della vittima, puntualmente erano seguite delle minacce di morte.

Spaventata, aveva cambiato indirizzo e numero di cellulare, ma il cinquantenne era riuscito a rintracciarla, presentandosi un giorno sul posto di lavoro della donna, aggredendola e rompendo il suo telefonino, lanciandoglielo addosso.

Domenica scorsa l’uomo, in compagnia di un amico, ha iniziato a girovagare nei pressi dell’abitazione dell’ex moglie con la scusa di voler fare una passeggiata. Quando improvvisamente l’ha vista uscire dal portone dello stabile, ha cercato di avvicinarla, senza successo. Vedendola poi dileguarsi, prima l’ha afferrata dalla borsa e poi strattonata con la sua stessa sciarpa. Due passanti, notata la scena, hanno chiamato il 112 NUE.

L’Anpi replica a Mattei: non parli del CLN

Maria Grazia Sestero, presidente provinciale Anpi  di Torino replica al leader No vax Ugo Mattei che ha paragonato i “resistenti” al vaccino ai partigiani. “ Mentre si muore, ci si ammala e il personale sanitario è di nuovo sotto pressione per l’aumento dei ricoveri, c’è chi come Mattei si propone di dirigere le piazze, che avendo bisogno di un “cervello” diventano costituenti il CLN, come quello dei partigiani (sic!)” commenta Maria Grazia Sestero.

Forse il giurista dimentica la storia, ma tutti sanno che il Comitato di Liberazione Nazionale, formatosi nel 1943, vedeva al suo interno personaggi come Alcide De Gasperi, Giorgio Amendola, Ugo La Malfa, Pietro Nenni e altri ancora che, temprati dalla lunga opposizione al fascismo attraverso il carcere, il confino o l’esilio, potevano parlare a nome delle partigiane e dei partigiani combattenti una durissima guerra contro fascisti e nazisti. Il Comitato di Liberazione Nazionale è una storia di grandezze e eroismi, di scelte coraggiose da cui è nata l’Italia democratica, ponendo fine ad una ventennale dittatura fascista e attraverso una sciagurata guerra voluta da Mussolini” conclude la nota di Anpi.

Giovane prende a calci le auto parcheggiate

DAL PIEMONTE/ E’ accaduto dopo cena a Vercelli. Gli abitanti del centro, seppur con le finestre chiuse, hanno sentito colpi fortissimi contro le automobili parcheggiate in strada. Chi si è affacciato alle finestre ha visto un giovane con i capelli lunghi e un giubbotto chiaro. Più di un residente  gli ha urlato di smetterla di prendere a calci le auto e di andarsene ma lui, visibilmente ubriaco, ha risposto con insulti.

Fototrappole a Rivalta: beccati nuovi imbrattatori

Il sindaco Muro: «il controllo da remoto è un’arma in più contro il malcostume»

C’è anche un indisciplinato proprietario di un cane tra le persone sorprese nelle ultime
settimane dalle videocamere di controllo della Polizia municipale di Rivalta a imbrattare i
marciapiedi cittadini. È successo il 1° ottobre, poco prima delle 20 in via Fossano nel quartiere di
Tetti Francesi. Ad essere immortalata, la più classica delle scene: un cane accucciato in un’aiuola
lungo il marciapiede e poco dopo il proprietario che si allontana, incurante dell’obbligo di
ripulire.

È solo una delle tante infrazioni rilevate dal servizio di video sorveglianza attivato nell’estate
scorsa in alcuni punti sensibili della città per controllare i luoghi maggiormente soggetti a incuria
e all’abbandono di rifiuti e individuare gli autori. I controlli vengono effettuati grazie a due kit di
telecamere mobili dotati di software “e-killer” sviluppati dalla Nivi SpA di Firenze.

Le telecamere mobili sono infatti in grado di rilevare il momento esatto in cui il rifiuto viene
abbandonato nel luogo monitorato e di inviare un allarme alla centrale operativa del comando.
In questo modo l’operatore può visualizzare la scena di abbandono ed estrapolare le immagini
interessate, attivando il processo sanzionatorio.

Ed è proprio quello che è successo davanti alla ex discarica di via Coazze a Gerbole. Qui, la sera
del 20 settembre scorso, la videosorveglianza ha ripreso due persone intente a scaricare rifiuti
dal cassone di un furgone, abbandonandoli lungo il ciglio della strada. Una volta individuati gli
autori del gesto grazie alla targa mezzo, la Polizia municipale ha potuto verbalizzare l’accaduto e
sanzionare i responsabili.

Sempre grazie alle telecamere erano stati filmati alcuni mesi fa ben quattro abbandoni
commessi in pieno giorno nel piazzale di via Mattei e, in strada Grugliasco, l’incendio doloso di
un’auto rubata.

L’abbandono di rifiuti, spesso pericolosi e tossici, è un fenomeno diffuso anche a Rivalta, un
malcostume che per la Città costituisce un duplice danno, dal punto di vista ambientale e sotto
il profilo economico. Il corretto smaltimento in sicurezza richiede infatti servizi specifici, il cui
costo ricade sull’intera comunità.

«Sono comportamenti odiosi, compiuti da chi vuol male all’ambiente e non ha rispetto del
decoro urbano» commenta il sindaco di Rivalta Sergio Muro. «Noi abbiamo messo in campo uno
strumento che si sta dimostrando molto efficace e che ha già dato i primi frutti, permettendo di
individuare e sanzionare i responsabili. Il controllo da remoto è un’arma in più per scoraggiare
chi ancora preferisce disfarsi dei propri rifiuti in maniera impropria piuttosto che smaltirli in
secondo le regole».

È morta Virna, 49 anni, infermiera dal grande cuore. Lascia due figli

DAL PIEMONTE / E’ morta per un tumore Virna Alberti, per anni infermiera dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo. Aveva 49 anni, dal 2019 l’inizio delle cure e due operazioni. Le sue condizioni di salute si sono aggravate recentemente. A 21 anni era stata assunta dall’Aso Santa Croce e Carle come infermiera strumentista nel reparto di Cardiochirurgia, e poi in terapia del dolore. I medici e gli infermieri la ricordano per le non comuni doti umane e professionali. Amava il mare e le gite in barca a vela. Lascia due figli e la sorella. I funerali  lunedì 10 gennaio nella chiesa del Sacro Cuore a Cuneo.

Peste suina africana: serve attenzione da parte dell’Europa

 UNA NUOVA LEGGE NAZIONALE PER IL CONTENIMENTO DELLA FAUNA SELVATICA”

Il presidente Cirio e l’assessore all’Agricoltura Protopapa:“Indispensabile una revisione normativa per garantire le produzioni zootecniche e l’economia delle nostre aziende”

Dalla giornata di venerdì è in atto con massima attenzione un monitoraggio puntuale delle zone probabilmente coinvolte da casi su cinghiali di PSA, Peste Suina Africana, individuati tra il basso Piemonte e la Liguria.

In attesa della definizione delle aree del territorio da sottoporre a restrizioni per gestire i rischi associati alla diffusione della malattia, l’Istituto Profilattico e l’assessorato alla Sanità, supportato dall’Assessorato all’Agricoltura, si sono subito attivati per la gestione di questa emergenza.

Sono in corso continui e costanti confronti con il Ministero, che sarà prossimo ad emanare i dati ufficiali che riguardano le zone coinvolte e definire le azioni che saranno da intraprendere coinvolgendo i Comuni, le Province e anche gli Ambiti territoriali di caccia e le Aziende venatorie.

“Come in più occasioni richiesto ai Ministeri competenti dal Piemonte, insieme a tutte le altre Regioni, è necessario che le istituzioni preposte riprendano definitivamente in mano la legge 157/92 per adeguarla alle esigenze attuali con una riforma radicale della legge sulla fauna selvatica – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa -. Con le norme attuali e la carenza di personale per il controllo non si è più in grado di contrastare il fenomeno di proliferazione dei cinghiali”.

Nel limite delle possibilità concesse, a dicembre la Giunta regionale ha adottato per la prima volta una delibera che estende la possibilità per la stagione venatoria 2021-2022 di applicare dei piani di prelievo numerico-selettivi della specie cinghiale per il periodo compreso tra il 1° ed il 31 gennaio.

“L’intensificarsi dei casi di Peste Suina Africana (PSA) in tutta Europa – aggiungono il Presidente e l’Assessore – deve aumentare l’attenzione delle istituzioni ad ogni livello, anche UE, per tutelare le produzioni zootecniche e l’economia delle nostre aziende, attivando decisioni urgenti che mettano in condizione le Regioni di poter operare su questa annosa criticità”.

Scomparso da Buttigliera d’Asti, oggi Emanuel Marino potrebbe trovarsi a Torino

Si chiama Emanuel Marino e al momento della scomparsa, il 27 luglio 2021, aveva 31 anni. È uscito di casa, a Buttigliera d’Asti, e non vi ha fatto più ritorno. La famiglia non smette di cercarlo e, con incessante attività su Facebook, chiede l’aiuto di chiunque possa aver notato un ragazzo che somiglia alla descrizione.

 

Emanuel è alto circa 1,80 m, di corporatura robusta, portava i capelli castani rasati, ha occhi color nocciola, pelle chiara e lentiggini. Soffre di schizofrenia e, senza la terapia adeguata, potrebbe trovarsi in stato confusionale.

 

Il giorno della scomparsa ha percorso la strada che porta verso Poirino. È stato visto vagare per i campi, dopodiché si pensa sia giunto a Torino. Numerose infatti sono state le segnalazioni nella nostra città subito dopo la scomparsa. Una signora sostiene di averlo visto due volte nel giro di poche ora a Porta Palazzo. Alla Caritas un uomo dice di averlo riconosciuto a Porta Nuova. E poi ancora diversi avvistamenti davanti alla Biblioteca Centrale e in Via Madama Cristina, l’ultimo a metà settembre.

 

Qualcuno sostiene di averlo notato a una manifestazione. Sempre la Caritas dice di averlo visto mentre ritirava un pacco alimentare. Un senza tetto ha raccontato di averlo visto più volte in zona Porta Nuova.

 

Ho raggiunto la sorella Chiara telefonicamente. “Mio fratello stava bene. Prendeva farmaci salvavita e la sera prima aveva aiutato mia mamma in cucina” mi dice. “Durate le ricerche sono state usate unità cinofile per la ricerca di cadaveri. C’è chi pensa che mio fratello sia morto nei campi dopo aver lasciato casa.  Nessuno però ci ha chiesto indumenti da fare annusare ai cani molecolari. Eppure numerose sono le persone che, vedendo la foto che ho pubblicato su Facebook, sostengono di averlo visto a Torino.”.

 

Il dubbio di Chiara Marino è plausibile. Sono la cugina di uno scomparso e ho vissuto 9 anni fa l’atroce incubo che oggi la sua famiglia sta affrontando. È possibile che qualche segnalazione sia inattendibile. Ma numerose segnalazioni, per lo più concentrate nella stessa zona, il centro del capoluogo Piemontese, fanno pensare che il ragazzo sia giunto in città e forse è ancora a Torino.

 

“Sono convinta che mio fratello sia ospite di qualcuno. In qualche casa, non in ricoveri o presso associazioni. Chiedo a chiunque lo avvisti, di avvicinarlo con calma e di chiamare subito le forze dell’ordine”.

 

Noi del Torinese, non possiamo far altro che condividere l’appello della famiglia Marino che potete contattare direttamente ai numeri 347.3722441 oppure 377.3072765

 

Loredana Barozzino

Isee, Poste italiane: i dati online

Da oggi è possibile richiedere anche on-line i dati dei rapporti intercorrenti con Poste Italiane relativi all’anno 2020 e necessari per la presentazione dell’attestazione ISEE (indicatore della situazione economica equivalente). La certificazione è disponibile in tempo reale; per poterla ottenere è necessario accedere tramite le proprie credenziali al sito poste.it nella sezione dedicata.

Il documento, che viene emesso su richiesta dell’intestatario, racchiude tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’ISEE relative ai prodotti finanziari, in particolare riporta saldo e giacenza media dei conti attivi/estinti nel corso d’anno 2020, dei libretti di risparmio, dei Buoni Fruttiferi Postali, delle Postepay nominative e delle Carte Enti Previdenziali, il valore nominale dei Fondi di Investimento, la posizione dei Deposito Titoli nonché l’attestazione dei premi versati per Polizze Assicurative ed è disponibile al seguente link https://www.poste.it/prodotti/rilascio-certificazione-ai-fini-isee.html.

Sui siti poste.it e postepay.it, i dati per la presentazione dell’attestazione ISEE possono essere richiesti anche grazie all’Assistente Digitale di Poste Italiane. Disponibile inoltre il numero verde 800.00.33.22.

Le nuove modalità di accesso al servizio confermano il processo di digitalizzazione avviato da Poste Italiane. Oggi sui canali digitali offerti dall’Azienda è infatti possibile accedere ai servizi offerti in totale sicurezza. Tramite il sito internet www.poste.it, ad esempio, i clienti registrati possono facilmente gestire il Conto BancoPosta o il Libretto di Risparmio, sottoscrivere un Buono Fruttifero on line, richiedere la spedizione di un pacco, attivare il servizio seguimi o acquistare prodotti filatelici. Le APP di Poste Italiane, disponibili su App Store e Google Play, sono completamente gratuite e sono utilizzabili in mobilità anche da chi non è titolare di un rapporto con l’Azienda, come un vero e proprio Ufficio Postale a casa dei cittadini.