CRONACA- Pagina 916

Tari, Comune di Venaria: maggiori esenzioni per le tariffe di quest’anno

Con Delibera del Consiglio Comunale sono state approvate dall’Amministrazione le tariffe Tari 2021.


Le agevolazioni sono rivolte alle utenze domestiche che versino in condizioni di disagio economico e sociale e alle utenze non domestiche che a causa dei provvedimenti di contenimento del COVID-19 hanno svolto l’attività in modo ridotto con conseguente minor produzione di rifiuti.

Il sindaco Fabio Giulivi commenta «Un piano per venire incontro a famiglie e imprese, che in questo periodo di emergenza sanitaria hanno sofferto la conseguente contrazione economica. Abbiamo cercato di raggiungere, con maggiori esenzioni, un più alto numero possibile di utenze. Uno sforzo economico importante per dare una risposta alle famiglie e alle imprese maggiormente in difficoltà».

Le modalità operative sono state stabilite con  DGC n. 193 del 26.07.2021 per quanto concerne le utenze, nelle condizioni di presentare la richiesta in base all’indicatore ISEE,  e con DGC n. 194 del 26.07.2021  per le utenze non domestiche, interessate dall’emergenza sanitaria.

Il vicesindaco e assessore al Bilancio e Tributi, Gianpaolo Cerrini dichiara «In base ai dati in nostro possesso i nuclei che hanno goduto dell’esenzione totale nel 2020 sono stati 244. Con le nuove regole possono passare a 586. Parliamo quasi di 1800 venariesi che beneficeranno di questa esenzione. Rispettando le condizioni di bilancio, abbiamo cercato di ridurre i disagi economici ai nostri cittadini».
Per entrambe le categorie, le richieste devono essere inoltrate all’Ufficio Tributi entro la data del 30.11.2021. La modulistica è già disponibile sul sito comunale.

Sono stati anche inoltrati gli avvisi di pagamento, con uniti i modelli F24 precompilati,  con  scadenza 30 luglio 2021 – 30 settembre 2021 – 30 novembre 2021. In occasione della seconda scadenza, è possibile il pagamento in unica soluzione. La rata di saldo e conguaglio con scadenza 30 gennaio 2022 sarà inoltrata con separato avviso. Infine, da rilevare l’aspetto che più da vicino interessale Politiche Sociali e la Famiglia, come sottolinea l’assessore che ne gestisce le deleghe, Luigi Tinozzi «Rispetto all’anno scorso per le famiglie che versano in condizioni di disagio economico, la soglia di esenzione totale è stata portata da 2000 euro a 6000 euro e le fasce ISEE, che avranno comunque diritto ad un’agevolazione, sono state ampliate da 15000 euro a 16000 euro».

(foto Mario Alesina)

Scuola, il sindacato Sisa: “Trasferimenti d’ufficio per i non vaccinati?”

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Caro direttore, trasferimenti d’ufficio per i non vaccinati e altre scelte strampalate e di dubbia costituzionalità rischiano di portare a una catastrofica apertura dell’anno scolastico

Scrive il quotidiano “La Repubblica”: “Obbligo vaccinale per il personale della scuola, chi non si adegua subirà prima il trasferimento in un’altra città, poi la sospensione dello stipendio. Si lavora a questo schema nel governo, immaginando di introdurre questa novità per decreto già martedì.”
Di fronte a ciò sorgono alcune domande.
Come faranno i dirigenti scolastici a verificare l’avvenuta vaccinazione? Se devono farlo loro, occorre una specifica normativa che obblighi i docenti, gli ATA al momento appaiono esclusi, a presentare la cosiddetta “carta verde” – “green pass”, superando tutta la vigente normativa sulla privacy. Si presenta poi un secondo problema, tra i docenti vi sono coloro che hanno preferito vaccinarsi con il cinese Sinovax,  oppure il russo Sputnik, o ancora hanno partecipato alla sperimentazione del’italiano ReiThera, così come a quella praticata in Italia con il cubano Soberana, tutti loro non possono essere vaccinati di nuovo e al contempo non hanno accesso per le deprecabili e insostenibili scelte dell’Unione Europea al “green pass”, venendo, con somma assurdità, equiparati ai non vaccinati. Come SISA ribadiamo invece che debbano essere considerati vaccinati, non il contrario, ma purtroppo ci pare che il governo non intenda procedere in questo senso.
Riguardo al trasferimento dei non vaccinati ad altra città e altre mansioni, nessuna norma contrattuale e nessuna legge dello stato li prevede e li contempla. Gli affitti nella precedente sede di servizio e in quella nuova, il trasloco, chi li paga? Per altro per molti docenti delle regioni meridionali costretti a lavorare in quelle settentrionali potrebbe aprirsi forse lo spiraglio del rientro a casa, in altro posto di lavoro della pubblica amministrazione. Quindi allora meglio per loro sarebbe non vaccinarsi. Tornado alla proposta, chi decide dunque e con quali criteri, abitativi, chilometrici, il trasferimento in altra città? Il trasferendo ha facoltà di scegliere? Da Milano un docente può chiedere di andare a Catania, o per forza dovrebbe andare a Trieste, in quali comparti poi dell’amministrazione? Non si ledono così i precari degli uffici pubblici che da anni attendono una regolarizzazione che tarda ad arrivare? È costituzionale chiedere il “green pass” obbligatoriamente? E poi perché chiederlo per le scuole e non per le poste? E ancora, come si può avviare l’anno scolastico a metà settembre con regolarità, se si dovrà assistere al teatrino della maestra e del professore cacciati dalla cattedra di titolarità per assenza di “green pass”? Si può distruggere in questo modo la continuità didattica? I supplenti annuali, una volta preso l’incarico, decadranno se non in possesso di “green pass”, oppure rientreranno nel girone dantesco dei trasferimenti d’ufficio ad altra città e ad altre mansioni? Nel caso venisse chiesto il “green pass” prima della firma della nomina, ciò avverrebbe sulla base di quale legge? Anche tale rimozione dei titolari e di esclusione dei supplenti si baserebbero su quali norme? A noi paiono scelte del tutto incostituzionali, al pari della eventuale sospensione dello stipendio. Secondo quali regole poi scatterebbe il blocco stipendiale? Da ultimo potrebbe essere possibile senza un sistema normativo preciso? Si può procedere solo per decretazione emergenziale? A noi del SISA non risulta proprio.
Intanto nulla è previsto per le classi con molti ragazzi, le cosiddette “classi pollaio”, perché il presidente del consiglio ha zittito il ministro Bianchi dicendo, come sempre per la scuola, che non ci sono i soldi.
Se tale confusione, degna di una burletta del Ruzzante, non bastasse, si aggiunge il marasma sulle lezioni in presenza e a distanza.
Dapprima il Ministero dell’Istruzione proclama che tutto l’insegnamento e tutte le scuole saranno in presenza, ma che gli studenti delle medie di primo e di secondo grado non vaccinati potrebbero essere tenuti a casa, quindi obbligando il docente in classe a praticare una didattica mista, in presenza per gli uni e a distanza per gli altri, facendo sorgere una immediata domanda, ogni singola classe di ogni scuola italiana è attrezzata con LIM e computer per permettere questa didattica simultanea mista? A noi del SISA risultano impossibilitate a ciò almeno i tre quarti delle aule. Nel caso dovrebbero sopperire i docenti con i loro cellulari? Un secondo caso vedrebbe scattare la didattica simultanea mista solo in presenza di contagiati, ma non cambia molto.
Vi e poi un altro pasticcio, con la proroga dello stato d’emergenza al 31 dicembre 2021 si è proceduto all’estensione dell’assunzione del personale docente e ATA / Covid al 30 dicembre 2021, nonché al mantenimento in lavoro agile, ovvero a distanza, dei docenti e degli ATA fragili attualmente per decisione del Ministero al 31 ottobre 2021, ma probabilmente in proroga allo stesso 30 dicembre 2021. Se tutta l’attività didattica, come vorrebbe il Ministero, sarà in presenza o in simultanea mista, è opportuno che fin dal 1° settembre i supplenti dei docenti fragili siano in servizio, così come nei primi collegi venga concordato il supporto didattico che a distanza i fragili potranno apportare nel quadro dell’offerta formativa, ma evidentemente slegati da una responsabilità diretta verso le classi. In più sappiamo anche che tra i docenti fragili taluni non hanno potuto vaccinarsi per incompatibilità o gravi rischi tra le loro patologie e i vaccini, è quindi vivo auspicio che tali docenti, al pari di quelli vaccinati con altri vaccini, non vengano come ora relegati tra coloro che, essendo privi di “green pass”, dovrebbero sottostare alle proposte vessatorie e di dubbia costituzionalità avanzate dal governo. Come SISA chiediamo che i fragili non vaccinabili e – lo ripetiamo – i vaccinati con altro vaccino vengano immediatamente considerati al pari dei vaccinati che possiedono il “green pass”.
Da ultimo come SISA avanziamo l’amara constatazione che le premesse per un catastrofico inizio di anno scolastico, ben peggiore di quello dello scorso anno, siano state poste da un governo che preferisce arrabattarsi con proposte estemporanee e incostituzionali, quando basterebbe consultare gli uffici giuridici della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell’Istruzione per addivenire a scelte ragionate e legislativamente fondate, che non creino confusione e una marea di ricorsi che obbligheranno lo stato a sonori risarcimenti e le scuole a navigare per tutto settembre e forse non solo nella più generale confusione.

Rivoluzione alla Città della Salute, nominati undici nuovi Direttori di Struttura

Un vero e proprio rinnovamento alla Città della Salute di Torino. Un cambio di passo ed un ringiovanimento imposto dalla Direzione aziendale. Il Direttore generale Giovanni La Valle in poche settimane ha nominato ben undici professionisti in ruoli apicali e cruciali dell’Azienda ospedaliero universitaria, alla luce di numerose quiescenze. Di questi undici nove ospedalieri e due universitari.

L’ultimo, ma non per ordine di importanza, anzi, è stato nominato Umberto Fiandra, quale nuovo Direttore sanitario dell’ospedale Sant’Anna, al posto di Grace Rabacchi. Ida Marina Raciti ha sostituito Giulio Fornero quale Direttore della Struttura Qualità e Risk management accreditamento.

Inoltre Giorgio Limerutti è stato nominato in luogo di Ottavio Davini come Direttore della Radiodiagnostica centrale ospedaliera dell’ospedale Molinette; Roberto Freilone (dall’AslTo4) al posto di Umberto Vitolo, quale Direttore dell’Ematologia ospedaliera Molinette; Corrado De Sanctis al posto di Gianluca Gregori per la Ginecologia ed Ostetricia 3 dell’ospedale Sant’Anna; Mauro Santarelli al posto di Paolo De Paolis, come Direttore di Chirurgia d’urgenza e pronto soccorso ospedaliera; Aldo Verri al posto di Maurizio Merlo, quale Direttore della Chirurgia vascolare ospedaliera Molinette; Marco Lorenzi (da Cuneo) al posto di Anna Maria Bordiga, quale Direttore della Banca del Sangue ed Immunoematologia. Infine Raimondo Piana è il nuovo Direttore della neonata Chirurgia oncologica ortopedica degli ospedali Cto e Regina Margherita. Per quanto riguarda le Strutture universitarie sono stati nominati, su indicazione del Magnifico Rettore professor Stefano Geuna e della Scuola di Medicina, il professor Fabio Verzini (da Perugia) al posto di Pietro Rispoli, quale Direttore della Chirurgia vascolare universitaria dell’ospedale Molinette, ed il professor Lorenzo Richiardi al posto di Franco Merletti, quale Direttore di Epidemiologia dei Tumori universitaria della Città della Salute.

“Siamo molto soddisfatti di questa “infornata” di nuove nomine. E’ un vero e proprio ringiovanimento. Riponiamo molta fiducia in questi professionisti, affinchè, soprattutto in questo difficilissimo periodo di pandemia legato al Covid per la nostra sanità, permettano alla nostra Azienda di effettuare un cambio di marcia ed un ulteriore salto di qualità, con nuove proposte di tipo organizzativo, a cominciare dall’annoso problema delle liste d’attesa”.

Borgo san Paolo, Vallette e Porta Palazzo: ecco i progetti

Sono stati presentati  a Palazzo di Città i progetti approvati e finanziati dal Ministero delle Infrastrutture attraverso il Programma nazionale della Qualità dell’Abitare (PinQua): uno stanziamento, per complessivi 43 milioni e 715mila euro, che sarà utilizzato per realizzare interventi di riqualificazione edilizia e ambientale nel quartiere Vallette, in Borgo San Paolo e nell’area di Porta Palazzo.

Obiettivo del programma PinQua è quello di contribuire a riqualificare e incrementare il patrimonio di edilizia residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, aumentare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché di migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini.

I progetti approvati per Torino, come per le altre città italiane che potranno fruire dei fondi PinQua, prevedono opere in ambiti urbani con carattere di fragilità e in aree ad elevata tensione abitativa: interventi da realizzare in un’ottica di sostenibilità e maggiore utilizzo degli spazi sfruttabili all’interno delle zone edificabili esistenti, senza consumo di nuovo suolo e secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile.

In particolare, per i progetti che hanno ottenuto il via libera al finanziamento ministeriale sono stati considerati e valutati positivamente gli aspetti relativi alla superficie residenziale recuperata, all’inclusione sociale generata e agli indicatori di impatto sociale, culturale, territoriale, economico-finanziario e tecnologici, come la sostenibilità ed efficienza energetica e il consumo di suolo zero.

A Torino, con gli stanziamenti del programma PinQua, per un importo di 13 milioni 730mila euro saranno realizzati interventi di riqualificazione nell’area di Porta Palazzo e, nello specifico, nelle case popolari di piazza della Repubblica 13, nel mercato di Porta Palazzo, nella scuola di via Mameli 18, sulla pavimentazione di Borgo Dora e in spazi pubblici di Valdocco.
Saranno 14 milioni e 985mila gli euro destinati a opere in Borgo San Paolo, ovvero interventi nelle case popolari di corso Racconigi 25, nel complesso scolastico di via Bardonecchia 34, nel mercato di corso Racconigi, sulla pista ciclabile che porta da piazza Robilant a corso Peschiera, ecc..
Quindici infine i milioni di euro per il quartiere Vallette e i lavori nelle case popolari di viale dei Mughetti 20, la manutenzione strade, la demolizione e ricostruzione del palazzo delle Poste in piazza Montale, la realizzazione di aree verdi diffuse, i collegamenti ciclabili, l’accesso al Parco vallette e la riqualificazione di alloggi Erp di risulta.

Il dossier di candidatura dei progetti torinesi al finanziamento del Programma nazionale della Qualità dell’Abitare è stato predisposto dagli uffici tecnici della Città di Torino in collaborazione con Atc e Urban lab, che ha svolto un ruolo di supporto curando gli aspetti relativi alle analisi delle aree urbane oggetto di progettazione e realizzando mappe sintetiche di lettura del territorio. (mge)

Giornata del Laureato a Torino e Viterbo

 Consegnate le pergamene di laurea ai Tenenti del 198° Corso “TENACIA” e ai Marescialli del XXI Corso “ESEMPIO”.

Ufficiali e Marescialli hanno completato il ciclo di studi universitari.

 Si è tenuta presso l’Aula Magna del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito la cerimonia di consegna delle pergamene di Laurea Magistrale in Scienze Strategiche e Militari a centonove Ufficiali frequentatori del 198° corso “SALDEZZA” di cui quattro provenienti da paesi stranieri (1 Libia, 1 Montenegro e 2 Tunisia) e a undici studenti civili del corso di Laurea Magistrale in Scienze Strategiche.

Inoltre, sono stati proclamati Dottori triennali in Scienze Strategiche quattordici Ufficiali frequentatori del 200° corso “DOVERE”, tra i quali sette vincitori del bando di concorso Military Erasmus per l’Anno accademico 2021-2022 e sette Ufficiali Sauditi che hanno concluso l’iter formativo in Italia.

Nel corso della cerimonia il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante dell’Istituto di Formazione, ha premiato gli Ufficiali particolarmente distintisi negli studi universitari.

Il Generale Cuoci nel corso del suo intervento ha sottolineato: “198 è il numero del vostro corso e vi accompagnerà per tutta la vita, non soltanto quella professionale. Siete Ufficiali dell’Esercito Italiano, oggi, grazie alla preparazione acquisita, costituite un punto di riferimento per la sicurezza nazionale, europea ed atlantica”.

Nei giorni scorsi, si è tenuta presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo la cerimonia di conferimento del titolo di Dottori in “Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali” a 109 Marescialli del XXI Corso “Esempio”.

L’evento ha sancito il termine dell’iter formativo degli Allievi, un periodo intenso orientato all’acquisizione delle competenze tecniche iniziali e volto all’accrescimento etico e culturale dei frequentatori, svolto presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia.

Il Generale Scanu, Comandante della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, nel complimentarsi con i frequentatori ha sottolineato come “le conoscenze e la capacità che avete acquisito in questo triennio formativo saranno sicuramente un prezioso strumento che, insieme all’esperienza che maturerete ogni giorno, vi consentiranno di superare agevolmente e con slancio tutti gli ostacoli e le difficoltà che incontrerete”.

I neo laureati hanno appena concluso la fase specialistica presso le Scuole/Comandi d’Arma e Specialità e dal prossimo mese di agosto saranno assegnati ai reparti per svolgere l’incarico di Comandanti di plotone.

 

Incendi, in Sicilia un contingente dal Piemonte

ALLA SARDEGNA PRESTITO DI TRE AUTOMEZZI

Rispondendo alla richiesta di aiuto pervenuta dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, il Sistema Antincendi boschivi del Piemonte invierà un contingente di 14 volontari del Corpo Aib con 5 automezzi a supporto dell’emergenza incendi che sta colpendo la Sicilia.

Il Dipartimento nazionale di protezione civile ha infatti attivato le Regioni del Nord anche in considerazione del basso rischio di incendi che si registra in questo periodo, a sostegno dell’emergenza in atto nel Sud.

“Il sistema di Protezione civile del Piemonte risponde sempre con sollecitudine alle richieste degli altri territori in difficoltà – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi – Le alte competenze e il cuore generoso dei nostri volontari sono a disposizione di chiunque abbia bisogno. Con la Sardegna, in particolare, abbiamo un rapporto speciale: da anni i nostri mezzi vengono inviati sull’isola per la stagione estiva proprio per arginare la piaga distruttiva del fuoco. Ci auguriamo che tutti gli incendi possano essere presto debellati, ma speriamo soprattutto di non dover più vedere certe strazianti scene di territori, animali e colture distrutte dalla furia delle fiamme. Siamo al fianco degli amici sardi e siciliani”.

Contemporaneamente, il Piemonte ha risposto alla richiesta della Regione Sardegna inviando in prestito 3 automezzi operativi fino al termine della campagna antincendi boschivi. Diversi automezzi della Sardegna, a seguito della grave emergenza in corso, hanno riportato danni e sono attualmente in riparazione. Il prestito non riduce minimamente la capacità operativa e la pronta risposta che il Sistema antincendi boschivi del Piemonte è in grado di fornire sul nostro territorio in caso di necessità.

Viene arrestato per un vecchio debito

Violate dall’uomo le norme in materia di immigrazione

 

Ieri mattina un equipaggio del Commissariato San Secondo viene inviato in piazza Solferino per la segnalazione di un uomo e di una donna che discutono animatamente per strada.

Al loro arrivo gli agenti trovano i due: a detta della donna, mesi addietro, aveva dato del denaro all’uomo con la promessa di vederselo restituito raddoppiato grazie a non meglio definite tecniche basate su procedimenti chimici. Ricevuta la somma, però, circa 800 euro, l’uomo si era reso irreperibile. Nella giornata di ieri, la donna incontra casualmente l’uomo per strada chiedendo la restituzione del denaro, fatto che fa nascere la discussione.

In fase di identificazione, tuttavia, gli agenti scoprono che l’uomo, un cittadino nigeriano di 43 anni, è irregolare sul territorio nazionale. Lo stesso, infatti, espulso nel 2017, non sarebbe potuto rientrare in Italia prima del settembre del 2022. Per lo straniero scatta l’arresto per essere rientrato in Italia prima dei 5 anni previsti dalle norme vigenti.

No Tav, Pianese (Coisp): agente ferito, il governo aspetta che ci scappi il morto?

“Ennesimo poliziotto ferito a causa delle manifestazioni no-tav: questa storia deve finire immediatamente”.

Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “La situazione in Val di Susa sta degenerando e potrebbe avere nel breve periodo dei risvolti drammatici. A Chiaromonte, Infatti, il corteo dei no-tav ha assaltato il sito dell’alta velocità con un’azione da guerriglia pre-organizzata attraverso lanciarazzi, bombe carta e persino dei bazooka artigianali atti a lanciare ordigni incendiari contro le Forze di Polizia. Difatti (come si vede dalle foto, ndr) un nostro collega ha riportato importanti ferite alle gambe” continua. “Questo movimento anarco-eversivo deve essere bloccato immediatamente: la ricerca continua di nuovi strumenti per attaccare la Polizia, con il chiaro intento di uccidere o di ferire gravemente gli agenti, non può e non deve essere affrontato con superficialità o disattenzione da parte di governo e magistratura. Chiediamo al ministro Lamorgese di intervenire nel più breve tempo possibile per annientare questa organizzazione terroristica. Gli agenti atti al controllo del sito sono esausti, soprattutto di dover contare i feriti, e sono delusi perché le Istituzioni sembra non vogliano interessarsi a risolvere la questione: cosa aspettiamo, che ci scappi il morto?”, conclude.

Auto finisce fuori strada sulla A5: intera famiglia in ospedale

Sono tre i feriti, di cui uno grave in codice rosso.

Questo il bilancio di un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A5 Torino-Aosta all’uscita di Volpiano.

Coinvolta una  Range Rover con a bordo una famiglia di origini svizzere, padre madre e figlio di 10 anni, che è finita fuori strada all’uscita in direzione Torino.

Tutti i passeggeri sono stati portati in ospedale, il più grave l’uomo alla guida.

Con crack, eroina e cocaina nelle tasche Arrestato ventisettenne

Lo hanno visto aggirarsi lo scorso lunedì pomeriggio nei pressi di un distributore automatico di bevande e di alimenti di via San Quintino, in atteggiamento sospetto. Il giovane, noto ai poliziotti della volante del commissariato di zona poiché lo avevano arrestato appena un mese fa, è stato fermato e sottoposto a controllo. Il ventisettenne ha cercato allora di disfarsi di un involucro di carta stagnola contenente sostanza stupefacente, per l’esattezza 12 ovuli di eroina, ma è stato visto; lo stupefacente è stato recuperato dagli agenti. Inoltre, era anche in possesso di un frammento di crack e di un involucro contenente cocaina. Il giovane è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.