CRONACA- Pagina 913

Tenta di rapinare un giovane introducendosi a bordo della sua auto

Venticinquenne nigeriano arrestato dagli agenti 

Lo scorso lunedì, attorno alle 4 del mattino, un ventunenne parcheggia la propria auto, rincasando, in via Monte Rosa angolo Porpora; mentre si accinge a scendere, nota un cittadino straniero a bordo di una bicicletta che, dopo averlo incrociato, torna indietro verso di lui con fare minaccioso. Intuite le cattive intenzioni, il giovane cerca di rimettere in moto il mezzo, ma l’uomo è più veloce: lo raggiunge, apre la portiera e si introduce a bordo. Gli chiede del denaro, minacciandolo di accoltellarlo. Il giovane reagisce prima che l’aggressore impugni l’arma e, approfittando del fatto che lo sportello dell’auto fosse rimasto aperto, spinge fuori l’intruso con tutta la forza che ha. L’uomo cade all’indietro e rimane incastrato con le gambe nell’abitacolo. La vittima però riesce a chiudersi dentro e mentre l’aggressore corre via, ne segue la direzione di fuga, avvertendo contestualmente il 112 NUE.

Mentre sono in atto le ricerche dell’uomo, giunge una seconda segnalazione: questa volta è una donna che nei pressi del Parco Sempione, è stata avvicinata dal medesimo uomo a bordo di una bicicletta; sceso dal mezzo, l’uomo le si avvicina, armato di un oggetto affilato in metallo, e le urla qualcosa contro. La vittima fugge a velocità fin quando non incontra una pattuglia della Polizia di Stato già in zona. Il responsabile delle due tentate rapine viene rintracciato poco distante: si tratta di un cittadino nigeriano di 25 anni; con sé ha un arnese da lavoro con un’ascia ed un martello incorporati. Verrà arrestato per le due tentate rapine.

Incidente in tangenziale: volontario di 24 anni della Croce Rossa muore a fine turno

L’autista 24enne di un furgone per disabili della Croce Rossa di Beinasco è morto ieri sera  in un incidente sulla tangenziale di Torino.

Stava rientrando a fine turno alla sede della Croce Rossa poiché aveva accompagnato un paziente che necessitava di dialisi all’ospedale Giovanni Bosco.

Mentre stava guidando il furgone  ha perso il controllo  ed è stato sbalzato fuori dall’abitacolo. Soccorso dal 118 è stato portato al  Cto in condizioni gravissime e non è stato possibile salvarlo.

Autismo, 100 nuovi casi l’anno in Piemonte

Il Piemonte è una delle poche Regioni in Italia con un Centro per l’autismo degli adulti, ma con 100 nuove diagnosi ogni anno il fenomeno è in forte crescita e manca una rete di assistenza adeguata sul territorio.

“Il Centro per gli adulti con autismo di Torino segue 750 persone ed ha liste di attesa lunghe fino a 12 mesi perché manca il personale – ha riferito Benedetta De Marchis, presidente del Coordinamento Autismo Piemonte, ascoltata in Commissione regionale Sanità (presidente Alessandro Stecco) – Negli altri territori della regione non si è riusciti ad organizzare équipe dedicate in grado di rispondere alle necessità di questa condizione così complessa. Le famiglie di queste persone adulte con autismo si sentono abbandonate, in casi estremi si ricorre al ricovero e ai sedativi”.

Al Coordinamento Autismo Piemonte fanno capo 20 associazioni in rappresentanza di circa mille famiglie che ogni giorno si occupano di un adulto con diagnosi da autismo. Oltre a Torino soltanto a Castellamonte opera un altro centro per autistici adulti che segue 180 casi ma ha soltanto uno psichiatra in servizio un giorno a settimana.

Gli auditi in Commissione Sanità hanno denunciato che anche la situazione della neuropsichiatria infantile è molto peggiorata in questo periodo di pandemia: c’è un notevole problema di personale e di formazione specifica, inoltre quando i ragazzi autistici compiono 18 anni non riescono più a essere seguiti adeguatamente.

Roberto Keller, referente del Centro autismo per adulti della Regione Piemonte, ha spiegato: “Il nostro Centro è stato attivato da più di 10 anni, in altre regioni non c’è affatto. Il fenomeno clinico però in costante crescista: c’è un caso ogni 54 persone. I costi sono molto alti: da 5 a 10 mila euro al mese a persona. Sono costi insostenibili: l’unico modo per gestire il fenomeno è attivare interventi territoriali con tutte le risorse necessarie”.

“Adesso tra le risorse messe a disposizione dal Recovery Plan – ha proseguito il dottor Keller –  c’è un fondo di 50 milioni di euro dedicati all’autismo, di cui il 25% espressamente destinato ai servizi rivolti alla fascia adulta che andranno suddivisi tra le regioni”.

Giancarlo D’Errico, vice presidente FISH Piemonte (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha sottolineato la necessità di utilizzare metodi di co-progettazione per arrivare ad un reale coordinamento con i territori provinciali.

Arianna Porzi, vicepresidente del Coordinamento, ha parlato del Centro di Castellamonte: “Uno psichiatra con sei ore a settimana deve seguire 180 casi: non è stato fatto un investimento nella formazione. Abbiamo chiesto più volte un aggiornamento delle normative. Per fortuna la rete associativa piemontese ha creato alcune équipe specializzate ma sono private: c’è bisogno di convenzioni per evitare che le famiglie si svenino per avere i servizi”.

I consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi (Pd), Andrea Cane (Lega), Monica Canalis (Pd) e lo stesso presidente Alessandro Stecco (Lega) hanno chiesto chiarimenti sulla situazione del servizio per l’autismo degli adulti soprattutto nei piccoli centri, sulla quantità di personale impiegato e soprattutto sulle esigenze di coordinamento territoriale e di collaborazione tra il Tavolo per la disabilità e quello per l’Autismo.

Vaccini, test sierologici per verificarne l’efficacia

Test sierologici per verificare l’efficacia dei vaccini. Vengono eseguiti sul personale sanitario, ma anche i cittadini possono farli a tariffe contenute. Lo hanno spiegato i direttori generali della Città della Salute di Torino, Giovanni La Valle, del San Luigi di Orbassano, Claudio Baccon e del Mauriziano Maurizio Dall’Acqua, in un’audizione del gruppo di lavoro della regione  sulla gestione dell’emergenza sanitaria, presieduto da Daniele Valle.   

A Domenico Rossi (Pd), che ha chiesto se le aziende sanitarie abbiano previsto test sierologici sul personale sanitario vaccinato, i direttori di Città della Salute e Mauriziano hanno appunto risposto affermativamente: “sono in corso degli studi per verificare la risposta immunologica al vaccino e capire se e quando sarà necessario sottoporsi a richiamo. Per i cittadini al momento il test può essere eseguito solo a pagamento, ma le aziende applicano tariffe basse per consentire a tutti di poter accedere alla prestazione”.

Sono stati anche elencati una serie di dati riferiti alle tre ondate. Nei presidi di Città della Salute, nella prima sono stati aperti progressivamente 17 reparti Covid con circa 200 posti letto, 19 nella seconda, 18 nella terza, con un tasso di occupazione che è andato dall’85 al 99 per cento. Al San Luigi di Orbassano nella prima fase il 50 per cento dei posti letto è stato riconvertito in Covid e quelli in terapia intensiva sono passati in due settimane dagli 8 a regime a 24; il picco di posti letto occupati è stato di 250 su 380 complessivi nel mese di novembre. Situazione analoga al Mauriziano, dove nella prima fase l’intero blocco operatorio è stato trasformato in rianimazione e si è arrivati al 60 per cento di posti letto occupati da pazienti Covid.
“Nella prima ondata abbiamo dovuto affrontare molti problemi legati all’eccezionalità dell’evento sul piano logistico e organizzativo – hanno spiegato – a partire dall’individuazione di percorsi separati per pazienti Covid e non, la conversione di reparti ordinari in reparti Covid, la carenza di personale e di dispositivi di protezione individuale all’interno delle strutture”.
“Le ondate successive ci hanno trovati più preparati, grazie ad interventi strutturali e percorsi consolidati, procedure di sicurezza e Dpi, ma sono continuati i problemi nella gestione dei flussi dei pazienti. È stato inoltre possibile ridurre in misura inferiore l’attività chirurgica ordinaria. Il forte arresto dell’attività di screening fa invece prevedere un aumento dei casi di patologie oncologiche nel prossimo futuro”.
Alessandro Stecco (Lega), ha domandato se l’istituzione del Dirmei abbia avuto un ruolo dirimente nella   rimodulazione delle attività cliniche e delle reti assistenziali. I direttori hanno espresso un giudizio ampiamente positivo, per il lavoro di raccordo fatto tra le aziende sanitarie e la funzione di guida nella riconversione dei posti letto.

Su richiesta del presidente Valle, gli auditi hanno poi fatto il punto sull’avanzamento dei cantieri previsti dal piano Arcuri per aumentare i posti letto dei presidi ospedalieri.

Donna aggredita con un bastone Si era rifiutata di ritirare la denuncia

Nei confronti del compagno violento

Sono le 22 in un appartamento in zona Borgo Vittoria quando un uomo sente suonare il video citofono. Nel rispondere, dallo schermo appare l’immagine di una donna con il volto insanguinato. Chiede disperatamente un aiuto. Il cittadino allerta il 112 NUE.

La pattuglia delle Volanti e del commissariato Madonna di Campagna giunte sul posto trovano ad attenderli una donna in lacrime, con un vistoso ematoma sulla testa, il naso tumefatto e del sangue che le fuoriesce dalla bocca. La vittima riferisce agli operatori di essere stata colpita con un bastone di legno dal proprio compagno. Allertati i soccorsi, questa viene accompagnata in ospedale mentre gli agenti raggiungono l’uomo all’interno della propria abitazione: lui riferisce di aver colpito la compagna perché stanco della loro relazione. In fase di accertamenti, viene ritrovato sul pavimento del bagno un bastone spezzato in due parti, utilizzato durante l’aggressione. L’uomo, con precedenti di Polizia, viene accompagnato in Questura. Nel frattempo la donna racconta ai poliziotti della sua relazione sentimentale con una persona violenta, che in diverse occasioni era arrivata a metterle le mani addosso. La vittima aveva poi preso coraggio e denunciato il suo aggressore. Da quel giorno l’imperativo per lei sarebbe stato ritirare la denuncia ma, proprio la sera dell’intervento, ribadisce di non essere intenzionata a ritirarla e che sarebbe andata via di casa.  Per l’uomo sono scattate le manette per lesioni personali aggravate e atti persecutori mentre la donna è stata refertata con una prognosi di 30 giorni.

Il piazzale dell’Oval diventa pista dell’elisoccorso

A Torino, da alcuni giorni, a causa della temporanea chiusura al traffico dell’elisuperficie dell’ospedale CTO dovuta ad improrogabili lavori di manutenzione, è operativo un nuovo spazio destinato al Servizio Regionale di Elisoccorso.

Dalla metà di aprile ad assolvere a tale funzione è infatti il piazzale dell’Oval di Lingotto Fiere, messo a disposizione da GL Events Italia, gestore del polo fieristico cittadino.

L’area antistante ai padiglioni, normalmente animata dal via vai dei visitatori delle manifestazioni ed oggi svuotata dallo stop imposto agli eventi pubblici dalle norme anti-Covid, è stata così riconvertita al fine di accogliere, da tutto il Piemonte, pazienti critici con patologie “tempo-dipendenti”, per i quali la ritardata ospedalizzazione potrebbe comprometterne la sopravvivenza. Si potranno così raggiungere rapidamente cinque ospedali altamente specialistici: Molinette, CTO, Regina Margherita, Sant’Anna e Mauriziano.

Una scelta, quella del piazzale dell’Oval di Lingotto Fiere, dettata sia dalla volontà di un posizionamento baricentrico e quindi strategico rispetto agli ospedali serviti, sia dall’esigenza di disporre di un luogo di dimensioni tali da consentire la sicurezza aereonautica (garantita anche, in fase di atterraggio, dal dislocamento in loco del servizio antincendio). Una sede inaccessibile a personale non autorizzato e su cui è stato possibile compiere, in modo agevole, interventi di segnaletica necessari per la sicurezza aeronautica.

Questa collocazione perdurerà per tutto il periodo (stimato in circa 45 giorni) necessario al completamento dell’intervento manutentivo di rinnovamento con cui l’abituale area del CTO sarà dotata di una moderna superficie di atterraggio, realizzata con materiali innovativi e tecnologie di ultima generazione.

Il temporaneo trasferimento di sede è stato predisposto dal Servizio Regionale di Elisoccorso, con il supporto e le competenze del gestore dell’elisuperficie CTO, degli operatori aeronautici AIRGREEN e BABCOCK per la redazione dell’analisi dei rischi e delle procedure autorizzative.

Un iter poi completato grazie alla fattiva collaborazione della Direzione Operazioni Volo Torino dell’ENAC, che, in considerazione delle esigenze manifestate e della pubblica utilità dell’attività svolta, ha fornito in ogni fase il pieno supporto.

Sostituisce le etichette dei prezzi con quelle di importo minore

Arrestato dalla Polizia per tentato furto aggravato

Ha sostituito le etichette con i codici a barre di diversi prodotti di costo inferiore ed ha proceduto al pagamento mediante le casse veloci nel tentativo di applicare un grosso risparmio alla sua spesa. E Infatti ha pagato 23 euro a fronte di acquisti per quasi 364 euro. E’ accaduto martedì sera in corso Giulio Cesare, verso l’orario di chiusura, all’interno di un noto ingrosso di articoli di bricolage. L’addetto alla vigilanza interna, mediante la verifica dello scontrino, si è accorto che i conti non tornavano ed ha effettuato un controllo più accurato. Così ha scoperto il trucchetto dei prezzi. L’uomo, un trentaseienne italiano, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante per tentato furto aggravato.

Volatile si aggira nelle cucine del locale Oltre 66 kg di alimenti sequestrati

Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato Barriera Nizza, coadiuvati da personale della Polizia Municipale – San Salvario e dell’ASL TO1 S.I.A.N, hanno controllato un esercizio commerciale in via Bidone.

Numerose le carenze igienico-sanitarie riscontrate all’interno dei locali della cucina, dove gli operatori hanno constatato la presenza di numerosi insetti privi di vita. Un volatile è stato invece trovato a girovagare tra gli alimenti e la superficie dei banchi adibiti alla lavorazione degli alimenti.

Alla luce dei fatti, sono stati sequestrati oltre 65 kg di alimenti, tra cui 20 kg di pesce, 16 kg di riso cotto e 14 kg di verdure miste.

Scarti derivati dalla lavorazione del cibo ricoprivano l’intero pavimento, notevole la presenza di sporco sia sulle pareti della cucina che nella parte superiore delle mensole, mentre un’affettatrice è stata rinvenuta all’interno del bagno, in prossimità dei sanitari.

Oltre 24000 euro di sanzioni sono state elevate dalla Polizia Municipale – San Salvario e dal personale dell’ASL TO1 S.I.A.N, che ha intimato la chiusura immediata dei locali fino al completo ripristino degli stessi.

La titolare dell’attività è stata denunciata per aver il cattivo stato di conservazione di alimenti destinati alla vendita e alla somministrazione al pubblico.

Nel corso della medesima attività, la Polizia Municipale – San Salvario ha controllato un minimarket in via Nizza. All’interno sono state riscontrate una serie di violazioni e carenze igienico – sanitarie, per cui sono stati elevati oltre 4000 euro di sanzioni.

Volpiano, reddito di cittadinanza: avviati i progetti per la collettività

Per manutenzione del verde, post scuola , sorveglianza in mensa e attività in biblioteca

Il Comune di Volpiano ha avviato i Progetti utili alla collettività (Puc), previsti dai Patti per il lavoro e per l’inclusione sociale sottoscritti dai beneficiari del Reddito di cittadinanza; i Puc richiedono la disponibilità di almeno 8 ore settimanali per un periodo di tempo predeterminato e su aree legate ai bisogni e alle esigenze della comunità locale; i destinatari vengono selezionati dal Centro per l’impiego e dai servizi sociali dell’Unione Net in base a criteri prestabiliti.

Il Comune di Volpiano ha individuato tre aree per l’attivazione dei Puc: la manutenzione del verde (in particolare per la pulizia di giardini, strade e parchi), il supporto agli educatori nel post scuola alla primaria e di sorveglianza durante la pausa mensa, e le attività in biblioteca; i progetti iniziano l’11 maggio e proseguono fino al termine del 2021.

Locale chiuso per violazione norme anti Covid

Sono state arrestate 4 persone e chiuso un locale pubblico per inosservanza delle norme anti Covid.

​Torino, 7 maggio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno arrestato 4 persone per estorsione, detenzione a fini di spaccio di stupefacenti e rissa. Chiuso anche un ristorante per inosservanza delle norme Anticovid.
A Leinì, nell’hinterland torinese, è finito in manette un 38enne che estorceva denaro ad un conoscente per comprare droga. L’uomo, tossicodipendente, ha in più occasioni preteso, dietro minacce, piccole somme di denaro che poi utilizzava per acquistare dosi di stupefacente. La vittima, dopo l’ennesima richiesta estorsiva, si è rivolta ai carabinieri che hanno bloccato l’estorsore durante la consegna dei soldi.
A Venaria Reale i militari della locale Compagnia, in collaborazione con il Nucleo Cinofili Carabinieri di Volpiano, hanno rinvenuto nell’appartamento di un 23enne 68 grammi di droga, tra marijuana e hashish e una serra per ambienti casalinghi contenente 3 piantine di marijuana. Nell’ambito della stessa operazione è stato denunciato un 44enne per il possesso di 13 grammi di hashish.
A Torino, nel corso di specifico servizio a largo raggio effettuato dalla Compagnia Torino Oltre Dora nell’area Nord della città, le gazzelle dell’Arma sono intervenute nei pressi di una caffetteria ubicata nel quartiere Aurora dove hanno bloccato due cittadini albanesi che stavano dando vita ad una violenta rissa utilizzando per picchiarsi anche una staffa in ferro.
A piazza Rebaudengo è stato chiuso per 5 giorni un ristorante e il proprietario sanzionato amministrativamente in quanto i clienti consumavano seduti nei locali interni. Un altro esercizio pubblico, in via Ceresole, è stato sanzionato per la mancata esposizione dei prezzi degli alimenti in vendita.
Infine sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti due giovani trovati in possesso di alcuni grammi di droga.