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Martedì i funerali di Luciano Platter

È morto a 77 anni a Torino il dottor Luciano Platter, notissimo farmacista. Era presidente emerito di Federfarma Torino, di cui è  stato al vertice per più di 20 anni e consigliere dal 1976. Molto apprezzato per il suo attivismo aveva anche creato una Onlus di farmacisti per aiutare le fasce di popolazione più bisognose. I funerali si terranno martedì alle 10  nella chiesa della Crocetta.

Ragazzo accoltellato al petto in borgo Vittoria

Nel corso di una violenta lite un 58enne italiano ha accoltellato al petto un 21enne nordafricano. I fatti nel pomeriggio di ieri, sabato 3 agosto, nel cortile al civico 119 di corso Grosseto, nel quartiere di borgo Vittoria. Il ferito è stato portato all’ospedale Giovanni Bosco, non è in pericolo di vita. I carabinieri hanno identificato l’aggressore, che non era scappato, e lo hanno arrestato con l’accusa di tentato omicidio.

Le maglie del Salsasio in Benin con don Servais

Nella scorsa settimana la società sportiva Asd Salsasio ha consegnato a don Servais Sanni Yantoukoua N’Tia sei giochi di maglie del Salsasio, ossia un centinaio di maglie, attualmente inutilizzati che verranno inviati in Benin, dove don Servais svolge il suo ministero a favore delle popolazioni ed in particolare dei bambini che ospita in un villaggio.
Durante la consegna era presente anche il Parroco di Salsasio don Iosif Patrascan.
Don Servais ha ringraziato tutta la società per questo dono.
Il Presidente del Salsasio Ivan Quattrocchio ha spiegato che: “Abbiamo pensato di donare queste maglie e pantaloncini a don Servais perché sappiamo quanto lui si impegna a favore della popolazione del Benin e sappiamo che sono utili in particolare per i bambini.
Si tratta di maglie del Salsasio praticamente nuove che però avendo cambiato alcuni partner e misure non sono più utilizzate per le nostre attività. Ci fa molto piacere poter sapere che possono servire a dei bambini e giovani che purtroppo non hanno la fortuna ed i servizi che abbiamo nel nostro Paese. Appena il materiale arriverà in Benin comunicheremo a tutti l’arrivo e la consegna. Ringrazio il Parroco di Salsasio don Iosif che si è occupato di seguire i contatti tra la nostra società e don Servais, legato a lui da una lunga amicizia e con cui ha già collaborato per la realizzazione di un mulino che porta il nome della Parrocchia di Salsasio”.

Dal miglior ospedale d’Europa alle Molinette per essere salvata

Salvata una giovane donna svedese con un particolare intervento di denervazione simpatica cardiaca inviata dal miglior ospedale d’Europa all’ospedale Molinette di Torino. Una richiesta di aiuto decisamente straordinaria, proveniente dal Karolinska Hospital in Svezia, considerato da molti anni il miglior ospedale in Europa ed il sesto migliore ospedale nel mondo.
La paziente, una giovane donna di 34 anni affetta da una sindrome aritmogena di origine genetica, la tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (CPVT), continuava ad avere aritmie ventricolari maligne con possibili arresti cardiaci, nonostante una terapia ad alte dosi con i due farmaci utilizzati per questa patologia ed il defibrillatore già impiantato.
I cardiologi aritmologi del Karolinska hanno allora contattato la dottoressa Veronica Dusi ed il professor Gaetano Maria De Ferrari della Cardiologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino per un parere sulla strategia da adottare ed in particolare per chiedere se poteva essere indicato, in questo caso, un intervento di denervazione simpatica cardiaca. Infatti la dottoressa Dusi ed il professor De Ferrari hanno istituito il registro mondiale per questo specifico intervento e sono considerati i più autorevoli esperti internazionali per questa condizione.
I cardiologi torinesi hanno concordato sull’opportunità di eseguire l’intervento. Il Karolinska Hospital ha deciso che il posto più idoneo per procedere con l’operazione fosse proprio l’ospedale Molinette di Torino e lo stesso ospedale svedese si è fatto carico direttamente di tutti i costi per l’invio della paziente e per l’intervento. Insieme alla paziente l’ospedale svedese ha inviato anche una cardiologa aritmologa ed un chirurgo toracico per imparare le modalità di cura di questi pazienti e la tecnica di intervento chirurgico. L’intervento consiste, grazie ad una tecnica mini-invasiva toracoscopica, nell’eliminare i nervi simpatici che vanno al cuore e che facilitano aritmie cardiache gravi ed anche arresto cardiaco in soggetti predisposti. È stato eseguito dall’esperto di queste operazioni, il dottor Francesco Guerrera della équipe di Chirurgia toracica diretta dal professor Enrico Ruffini, ed è perfettamente riuscito e la paziente è stata dimessa solo tre giorni dopo per fare rientro in Svezia. La donna non ha più avuto alcuna aritmia.
Considerato il successo ottenuto su questa paziente, i medici del Karolinska hanno concordato con i colleghi italiani di invitarli a Stoccolma per la prossima occasione per discutere i casi, insegnare gli approcci terapeutici e per eseguire gli interventi insieme. Due possibili candidati per questo approccio sono stati segnalati proprio in questi giorni alla dottoressa Dusi ed al professor De Ferrari.
“La fiducia riposta in noi dai colleghi del Karolinska ci dà enorme soddisfazione” afferma il professor De Ferrari. “Uno degli obiettivi al mio arrivo a Torino 5 anni fa è stato quello di creare un Centro di cure avanzate per le aritmie più gravi e pericolose, e questa circostanza indica che il risultato è stato raggiunto. Nello specifico campo della modulazione autonomica e della denervazione simpatica siamo oggi il principale Centro in Europa, grazie alla essenziale collaborazione con i chirurghi toracici, gli aritmologi pediatri e gli anestesisti sia pediatrici che adulti”.
“Il fatto che il migliore ospedale d’Europa invii un paziente alle nostre Molinette per ricevere le migliori cure possibili conferma la presenza di eccellenze cliniche del nostro ospedale – commenta il Direttore generale della Città della Salute dottor Giovanni La Valle – ed ancor più significativa é la richiesta fatta ai nostri medici di andare a Stoccolma a curare in collaborazione i prossimi casi per poter fare training e trasmettere le competenze raggiunte.”

Maltempo, prosegue la conta dei danni

Sono proseguite per tutta la giornata di ieri e continueranno nei prossimi giorni le operazioni di verifica, messa in sicurezza e conta dei danni, in particolare a patrimonio arboreo, illuminazione pubblica, segnaletica stradale, impianti semaforici, dopo il maltempo che ha colpito venerdì  pomeriggio la città.

“Un evento naturale non prevedibile nell’intensità e negli effetti al suolo che sono stati gravi e diffusi – commenta l’assessore alla Protezione Civile Francesco Tresso –. Da subito protezione civile e agenti sono intervenuti in supporto dei vigili del fuoco, a fronte delle decine di richieste”.

“Un impegno – spiega Tresso – che è proseguito nella giornata di ieri  con in campo i tecnici della Divisioni Verde e della Mobilità con il personale di Amiat e continuerà nei prossimi con l’obiettivo di mettere in sicurezza le situazioni pericolose nel più breve tempo possibile, per poi ripristinare tutto. A tal proposito sarà nostra costante cura tenere aggiornata tutta la cittadinanza attraverso i nostri canali istituzionali”.

Tra le zone maggiormente colpite il parco del Valentino e le aree limitrofe, poi corso Ferrucci, corso Belgio e la zona nord della città, Barca e Bertolla, dove la precipitazione di forte intensità con grandine di grossa dimensione unita forti raffiche di vento hanno causato i danni maggiori.

In un’ora, le stazioni dei Giardini Reali e quella di Reiss Romoli – dove sono stati misurati picchi di vento di 72 km/h – hanno registrato rispettivamente 47,6 e 57,9 mm di pioggia.

Il Comune sta anche verificando la presenza di danni ai propri edifici, come scuole e impianti sportivi.

L’assessore alla Sanità incontra i direttori degli ospedali

Si è svolto al Grattacielo Piemonte l’incontro tra l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi e i direttori sanitari di presidio degli ospedali del Piemonte: una novità assoluta che si aggiunge al settimanale appuntamento con i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere.

Al centro dell’incontro, oltre ad una ricognizione generale e una presentazione delle linee strategiche dell’Assessorato per i prossimi anni, la manutenzione e lo stato delle strutture. «I direttori di presidio – ha sostenuto Riboldi – devono essere centrali per la cura dei locali e degli ospedali in generale: chi meglio di loro ha contezza degli interventi necessari affinché non si sia costretti ad assistere a muri scrostati, giardini incolti, monitor fuori uso o impianti di condizionamento rotti? Per questo motivo ho chiesto che entro il 15 settembre siano predisposti dei dettagliati piani di manutenzione affinché si possa valutare quali siano i lavori necessari e le risorse conseguenti. La gestione degli ospedali deve essere a 360 gradi e riguardare tutti gli aspetti».

I direttori presenti hanno apprezzato di essere stati convocati e ascoltati su questi aspetti e hanno giudicato positivamente quanto prospettato dall’assessore.

Durante l’incontro è stata anche anticipata la volontà di superare l’attuale accorpamento di alcune direzioni sanitarie di presidio: «È doveroso – ha detto Riboldi – che ogni ospedale abbia un proprio direttore sanitario di presidio che vigili, come detto, non solo sugli aspetti prettamente sanitari, ma che si prenda carico anche di quei particolari che rendono migliore l’accoglienza e la permanenza dei pazienti».

E dopo il primo incontro con i direttori sanitari di presidio seguirà poi anche quello con i direttori di distretto: «È solo con il confronto e l’ascolto del territorio che si possono superare le criticità e condividere le strategie per migliorare la sanità piemontese», ha concluso l’assessore Riboldi.

Sul tavolo dell’incontro con i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere, invece, il piano per il taglio delle liste d’attesa. L’assessore Riboldi ha indicato di ritrovarsi nella prima decade di settembre per un incontro operativo: «È un obiettivo urgente su cui dobbiamo lavorare insieme per predisporre un piano condiviso che porti risultati concreti. Per questo ho chiesto per l’appuntamento di settembre di portare i dati aggiornati, l’elenco delle criticità e le possibili soluzioni, in modo che si possano confrontare i vari piani per partire il prima possibile».

Centro neuromodulazione per la stimolazione magnetica

Nasce all’ospedale Molinette di Torino un Centro di neuromodulazione per la stimolazione magnetica indicata per il trattamento della depressione resistente e delle dipendenze, donata dalla Fondazione Ricerca Molinette 
 
Alla Città della Salute di Torino nasce il Centro di neuromodulazione non invasiva, coordinato dal dottor Gianluca Isoardo, presso il Dipartimento di Neuroscienze e salute mentale, diretto dal dottor Vincenzo Villari. 
Grazie alla generosa donazione da parte della Fondazione Ricerca Molinette, è stata acquistata una strumentazione innovativa volta ad eseguire la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS) per il trattamento della depressione farmaco – resistente e delle dipendenze da sostanze stupefacenti. 
La rTMS rappresenta una tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva che negli ultimi anni ha dimostrato un profilo di sicurezza decisamente favorevole ed un’efficacia in una percentuale di pazienti variabile dal 50 all’80% dei casi di depressione. Nel caso della dipendenza da cocaina alcuni studi hanno dimostrato una riduzione del consumo di tale sostanza fino al 69% dei casi trattati. 
In questo Centro all’attività assistenziale, che si esplica per pazienti affetti da depressione maggiore unipolare farmacoresistente e disturbo da uso di sostanze (cocaina, metanfetamine), si affiancherà anche un’attività di ricerca volta inizialmente a determinare quali caratteristiche cliniche siano predittive della risposta al trattamento. 
Tutto questo è stato possibile grazie alla generosa donazione dell’architetto Domenico Negri e della moglie signora Ortensia Rolfo e dimostra come la ricerca traslazionale possa essere da subito un grande ausilio per i pazienti, introducendo terapie all’avanguardia e studiando come renderle ancora più efficaci in futuro. 
“Ringraziamo la Fondazione Ricerca Molinette e la famiglia Negri Rolfo per questa importante donazione, che ci permette, con l’acquisto di questa apparecchiatura all’avanguardia, di aprire un nuovo Centro che affronterà problematiche sempre più diffuse nella nostra società, quelle della depressione farmaco – resistente e delle dipendenze” dichiara il dottor Giovanni La Valle (Direttore generale Città della Salute di Torino). 
Il professor Alessandro Vercelli (Vice Rettore per la ricerca biomedica) ha dichiarato “La stimolazione transcranica è una tecnica innovativa che ha però già consolidate basi scientifiche per la terapia non farmacologica di una molteplicità di disturbi neuropsichiatrici. La sua acquisizione presso l’AOU Città della Salute permetterà di ampliare le possibilità terapeutiche e nel contempo potrà essere utilizzata a fini scientifici e sperimentali, dove sempre di più si sta dimostrando la sua efficacia.” 
Il professor Massimo Segre ha dichiarato: “Fo ndazione Ricerca Molinette è onorata di poter dare concreto seguito al volere dell’Architetto Domenico Negri e di Ortensia Rolfo, supportando la Città della Salute e della Scienza nell’erogare alla collettività cure sempre più di avanguardia: i fondi che ci vengono donati sono tutti destinati alla ricerca scientifica ed al supporto dell’ospedale, con il quale sono allo studio ulteriori progetti per la realizzazione dei quali speriamo in ulteriori supporti da parte di nuovi, benemeriti”. 
Con il supporto della Fondazione Ricerca Molinette si cercherà di comprendere per quali motivi vi sia una percentuale di pazienti che non reagisce a questo tipo di cura, onde consentire da un lato di evitare e dall’altro di modificare il percorso terapeutico per ottenere una maggiore responsività. 

Torna alla normalità la circolazione ferroviaria nel Nodo di Torino

Sta ritornando alla normalità la circolazione ferroviaria nel Nodo di Torino dopo la sospensione di questa mattina tra Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa per un problema alla linea elettrica.

Grazie all’intervento dei tecnici di RFI, che hanno lavorato per più di due ore, la circolazione sta progressivamente riprendendo.