Tifosi denunciati: 7 daspo dai 4 ai 6 anni
A seguito dell’attività di indagine espletata dalla Polizia di Stato di Novara – D.I.G.O.S. della Questura, in merito ai fatti accorsi la sera del 24 settembre in occasione del DerbyNovara- Pro Vercelli, venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria ulteriori sette persone e, contestualmente, veniva emesso nei loro confronti i relativi provvedimenti di D.A.S.P.O.
Nello specifico gli investigatori riuscivano a ricostruire la dinamica di quella sera, dove un gruppo di circa 10-15 ultras della Pro-Vercelli, travisati in volto, tentava di ingaggiare uno scontro, lanciando bottiglie di vetro e brandendo dei tubi di plastica, con i tifosi del Novara frequentatori del “Bar Novara”.
Essendosi gli ultras datisi alla fuga con macchine diverse, nel corso dell’attività si è risaliti ai responsabili tramite l’identificazione delle targhe delle vetture utilizzate, per poi in un secondo momento, sia prima che dopo l’inizio del matchcalcistico, identificare gli occupanti che avevano ancora indosso i segni distintivi di travisamento nonché i mezzi utilizzati per l’assalto al bar.
Per gli episodi sopra narrati i soggetti in questione venivano denunciati all’A.G. per lancio di materiale pericoloso durante le manifestazioni sportive e venivano emessi dal Questore di Novara 4 provvedimenti di DASPO della durata di 4 anni, nonché 3 DASPO della durata di 6 anni.
Questi provvedimenti si sommano ai 4 DASPO di 4 anni già emessi in precedenza in data 25 settembre nei confronti di altri 4 ultras che venivano arrestati la sera stessa dell’evento per fatti analoghi, arrivando pertanto ad un totale di 11 divieti di accesso alle manifestazioni sportive firmati dal Questore.
Al Politecnico assorbenti gratuiti per le studentesse
Installati i distributori automatici in ogni sede dell’Ateneo
In una risoluzione del 2021, il Parlamento Europeo ha invitato tutti gli Stati membri a eliminare l’imposta su assorbenti, coppette mestruali e altri prodotti mestruali. Un’indagine del 2020 dell’Unione Europea ha evidenziato che la povertà legata al ciclo mestruale è un problema costante nell’UE, dove si stima che una donna su dieci non possa permettersi prodotti sanitari adeguati.
Anche il Politecnico di Torino sceglie di sottolineare che “il ciclo non è un lusso e non è una scelta”, installando nelle sedi torinesi dell’Ateneo 5 distributori che metteranno a disposizione gratuitamente gli assorbenti. La strada per la parità di genere passa anche dall’attenzione e dal supporto alle studentesse durante il periodo mestruale, a tutela del diritto al benessere fisico e psicologico. Gli assorbenti mestruali che verranno distribuiti sono realizzati in Italia e secondo principi di sostenibilità ambientaledell’intero ciclo produttivo.
Nell’ambito dell’iniziativa “Period Equity” sono stati installati distributori automatici di assorbenti “di emergenza” gratuiti, in cotone organico, in tutte le seditorinesi dell’Ateneo: corso Duca degli Abruzzi, via Boggio, Mirafiori, Castello del Valentino e Lingotto.
L’azione è stata prevista dal Gender Equality Plan dell’Ateneo 2021-2024 “Obiettivo diversità”, in sintonia con la richiesta avanzata al Consiglio di Amministrazione da parte di alcune associazioni studentesche. L’iniziativa ha trovato rispondenza in quelle analoghe di altri atenei italiani e nella mobilitazione generale lanciata l’8 marzo da Rete della Conoscenza (network di associazioni studentesche), in concomitanza con lo sciopero globale delle donne – anche a seguito della tassazione di questi prodotti con l’aliquota ordinaria del 22%, che li equipara di fatto a beni ordinari e non di primaria necessità.
La Vice Rettrice per le Pari Opportunità, l’Inclusività e la Qualità della vita Claudia De Giorgi commenta: “Un segnale importante, soprattutto in un’università a prevalenza maschile: a dimostrare che il benessere di una parte della comunità – sebbene numericamente minoritaria – rappresenta un valore per la comunità intera”.
Patrizia Lombardi, Vice Rettrice per Campus sostenibile e Living Lab, aggiunge “Equità e intersezionalità sono elementi cruciali anche per perseguire una piena sostenibilità istituzionale, come ci ricorda l’Agenda 2030,riferimento delle nostre azioni di campus sostenibile”
Arianna Montorsi, Direttrice del Centro Studi di Genere dell’Ateneo, conclude: “Attraverso questi gesti di attenzione al benessere femminile nelle scuole e nelle istituzioni universitarie passa un messaggio educativo forte di empowerment delle donne nella società.”
L’inaugurazione dell’iniziativa “Period Equity” è avvenuta il 2 ottobre in aula 3S, in occasione del tradizionale appuntamento WeAreHERe Meets di inizio anno, in cui le studentesse del Poli incontrano le nuove immatricolate.
Nasce “Regionale”, in Piemonte fino a 71 nuovi treni
Il brand di Trenitalia presentato alla stazione di Roma Ostiense
- attenzione ai pendolari, lavoratori, studenti e turisti i tratti distintivi del nuovo corso di un trasporto ferroviario sempre più intermodale e green
- presente l’AD di Trenitalia Luigi Corradi
Roma, 2 ottobre 2024 – Nasce “Regionale”, il nuovo brand che i passeggeri troveranno sui treni di Trenitalia muovendosi nella propria città o regione. Non solo un tratto distintivo che propone di rafforzare l’attenzione del Gruppo FS verso pendolari, studenti, lavoratori e turisti, ma un vero e proprio stile improntato su sostenibilità, accessibilità, innovazione e attenzione alle persone che si muovono in treno.
Le novità del nuovo brand sono state presentate oggi presso la stazione di Roma Ostiense dall’Amministratore Delegato di Trenitalia Luigi Corradi.
In 15 anni il trasporto regionale di Trenitalia ha vissuto un periodo di vera e propria rivoluzione, non solo per quanto riguarda i nuovi treni, ma anche per i servizi, sempre più improntati sull’intermodalità, insieme a un comfort che nel tempo ha raccolto il giudizio positivo dei passeggeri e il riconoscimento degli stakeholder. Risultati, questi, frutto di un impegno costante e della stretta collaborazione con le diverse Regioni coinvolte, che hanno portato alla stipula di Contratti di Servizio di lunga durata.
Tale sinergia ha consentito la consegna di 500 treni regionali attraverso un processo di rinnovamento in costante evoluzione. Entro il 2027, il numero di nuovi convogli supererà quota 700 fra treni elettrici a doppio piano, monopiano e ibridi. Un investimento significativo che, dal 2018 al 2027, ammonta a oltre 7 miliardi di euro per il rinnovo della flotta, ai quali si aggiungono altri 3 miliardi destinati all’implementazione di tecnologie e alla manutenzione avanzata.
Il nuovo brand Regionale è caratterizzato dal colore verde e da linee morbide e pulite, per definire un approccio semplice e orientato alla sostenibilità, valori distintivi del servizio.
Il lancio della nuova identità e la completa rivisitazione delle livree dei treni rafforzano la fase di grande cambiamento e trasformazione che il trasporto regionale sta attuando. Testimoniano, inoltre, il lavoro svolto con la capacità di saper guardare avanti, in linea con le esigenze di una generazione in movimento tra cambiamento, sensibilità verso i temi ambientali e trasformazione del modo di viaggiare.
Regionale vuole essere un simbolo fortemente radicato nell’immaginario collettivo di chi viaggia, ma anche una scelta strategica che punta alla valorizzazione di comunità, territori e aree metropolitane, dove fondamentale diventa l’interconnessione con altre modalità di trasporto.
Con oltre 400 milioni di passeggeri all’anno e più di 6.000 corse giornaliere, Regionale si appresta ad accogliere le nuove sfide che guardano alla sostenibilità intesa nella sua triplice accezione: ambientale, economica e sociale.
Per celebrare il nuovo Regionale l’appuntamento è fissato nelle giornate del 4 e 5 ottobre, al Parco Schuster di Roma, con il Rebel Revolution Fest, iniziativa tra musica e spettacolo, in collaborazione con RTL 102.5 e Radio Zeta.
In Piemonte il programma complessivo di rinnovo della flotta prevede a regime 71 nuovi treni elettrici, di cui 38 già in circolazione sulla rete piemontese. Un investimento complessivo di circa 1 miliardo di euro, grazie ai Contratti del Servizio Ferroviario Metropolitano e Regionale stipulati con Agenzia per la Mobilità.
Un impegno importante per Regionale che, oltre a rinnovare la flotta e ridurre drasticamente l’età media dei mezzi, potrà migliorare gli standard qualitativi per una mobilità sempre più confortevole e sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.
Il 30 settembre mattina, a Collegno (TO), i Carabinieri del locale Comando Stazione, su
richiesta del n.u.e. 112, sono intervenuti presso un supermercato di Viale Piemonte
bloccando un quarantaquattrenne senza fissa dimora, già destinatario della misura della
Sorveglianza Speciale di P.S. che, dopo aver rubato materiale di profumeria, aveva
aggredito il direttore dell’esercizio commerciale, tentando la fuga. I militari dell’Arma
hanno accompagnato il presunto malvivente in caserma, appurando poco dopo che lo
stesso era stato protagonista poco prima anche di un altro furto, questa volta di generi
alimentari, presso un supermercato di Via Fratelli Cervi. L’uomo è stato arrestato in
quanto gravemente indiziato dei reati di “rapina impropria”, “furto” e “inosservanza delle
disposizioni della sorveglianza speciale” e accompagnato in carcere in attesa del rito
direttissimo.
Spacciatore fermato nel parco pubblico
Il 30 settembre sera, a Beinasco (TO), nei pressi del parco pubblico “C.L.N. NORD”, i
Carabinieri del locale Comando Stazione hanno individuato un uomo intento a cedere
dello stupefacente ad un avventore, poi dileguatosi. I militari sono riusciti a fermare il
presunto spacciatore che, poco prima di essere bloccato, ha ingerito un imprecisato
numero di ovuli per impedirne il sequestro. I militari dell’Arma hanno bloccato l’uomo,
identificato in un ventisettenne di origini gabonesi, già destinatario di ordinanza del
Questore di lasciare il territorio nazionale: per questo, il giovane è stato trattenuto presso
il comando stazione e poi accompagnato in carcere in regime di isolamento sanitario da
presumibile ingestione di stupefacenti. Le imputazioni sono “detenzione di sostanze
stupefacenti ai fini di spaccio” e “ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato”.
Nella lotta al cyberbullismo e alla dipendenza da internet serve maggior coordinamento tra i soggetti che si occupano dei progetti e una regia regionale con misure uniformi sul territorio. È quanto emerso in sesta Commissione, presieduta da Paola Antonetto, dove si è svolta l’audizione dei soggetti coinvolti nel progetto ‘patentino per lo smartphone’ per gli studenti delle scuole medie: i rappresentanti dell’associazione Contorno Viola di Verbania, le Asl di Novara e di Cuneo, la Polizia postale, l’Ufficio scolastico regionale, e le scuole capofila di Novara e Torino.
Nel 2023-2024 la patente di smartphone, istituita con legge regionale nel 2018, ha coinvolto 30 mila studenti, 3.500 docenti e 4.000 genitori: il progetto rientra tra quelli di educazione alla cittadinanza digitale previsti dall’offerta formativa in Piemonte, ma ancora in forma sperimentale e non uniforme su tutto il territorio. Dall’audizione è emersa appunto la necessità di avere un patentino uguale per tutti.
Tra gli auditi sono intervenuti anche i rappresentanti degli studenti del Gruppo Noi dell’Istituto tecnico Omar di Novara, che attraverso la peer education (educazione tra pari) offrono supporto e ascolto ad altri studenti sui rischi dell’uso di internet e sulla dipendenza da connessione.
Domenico Rossi (Pd) ha parlato della necessità di potenziare l’intervento della Regione “perché dopo anni di sperimentazione servono progetti più strutturati e più forti e la Regione può avere un ruolo di coordinamento delle misure”.
Emanuela Verzella (Pd) ha sottolineato che, in ambito scolastico, “le risorse del Pnrr destinate alla formazione andrebbero indirizzate in modo da evitare ‘un ingorgo formativo’” e che tra le misure da potenziare c’è la psicologia scolastica.
L’iniziativa Torino City Lab, il laboratorio a cielo aperto della Città di Torino, con la sua “Casa delle Tecnologie Emergenti – CTE NEXT”, ha dimostrato nuovamente il suo ruolo di piattaforma abilitante per sperimentazioni di frontiera: ieri, 1 ottobre 2024, un drone ha compiuto con successo un volo di prova per il trasporto di materiale organico, partendo dal Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) e atterrando alla Palazzina di Genetica delle Molinette. Sorvolando le strade di Torino in modalità di navigazione automatica, il drone ha coperto un tragitto di 500 metri in linea d’aria. Questa sperimentazione rappresenta un passo significativo verso il futuro della mobilità urbana e dei servizi sanitari nazionali.
Il volo fa parte del progetto Indoor, usINg Drones fOr Organ tRansportation, promosso da Fondazione DOT Onlus – Donazione Organi e Trapianti e frutto della collaborazione tra la Città di Torino e diversi partner istituzionali e tecnici, tra cui il Centro Regionale Trapianti di Piemonte e Valle d’Aosta, il Politecnico di Torino, la Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Università degli Studi di Torino, il Centro Nazionale Trapianti, ENAC, Mavtech e ABzero.
ABzero, una delle startup del portfolio della Casa delle Tecnologie Emergenti, ha già avuto la possibilità di testare il suo drone in situazioni reali nel 2022, vincendo uno dei bandi aperti da CTE NEXT per facilitare sperimentazioni innovative nel campo della smart city e dell’urban innovation.
“Le potenzialità di impiego dei droni sono innumerevoli e possono migliorare la qualità della vita dei cittadini, introducendo servizi che diventeranno di uso quotidiano per le generazioni future”, ha commentato l’Assessora all’Innovazione Chiara Foglietta. “Il nostro impegno attraverso CTE NEXT e le diverse call è volto ad accelerare lo sviluppo e il testing di nuove soluzioni urbane”.
Il drone di ABzero è dotato di una smart capsule, cuore dell’innovazione, che garantisce condizioni ottimali per il trasporto dei beni. Questo contenitore brevettato, realizzato in poliuretano e dotato di intelligenza artificiale, è in grado di monitorare attivamente temperatura e umidità degli oggetti trasportati – in particolare sangue, medicinali e organi – oltre a rilevare eventuali emolisi dei globuli rossi. Grazie a un’applicazione mobile dedicata, è possibile attivare un volo completamente autonomo, consentendo al pilota di supervisionare le operazioni da remoto mentre l’intelligenza artificiale gestisce automaticamente le condizioni ambientali e la sicurezza del volo.
Per garantire la sicurezza a terra durante le operazioni, la Città di Torino ha messo a disposizione per tutta la durata della sperimentazione, 24 unità delle forze dell’ordine. Inoltre, ha supportato e facilitato le procedure di autorizzazione.
La sperimentazione apre la strada all’uso di droni in ambito urbano, con potenziali applicazioni utili per il trasporto di beni a servizio della collettività, non solo in ambito medico, in aree densamente popolate. Proprio ad agosto dello scorso anno, la Città di Torino ed ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, hanno firmato un protocollo d’intesa per promuovere sperimentazioni congiunte, rafforzando l’impegno reciproco a incentivare lo sviluppo di nuovi servizi innovativi. Questi servizi, tra cui il delivery sanitario, potranno migliorare l’accessibilità e la mobilità delle aree metropolitane, con ricadute positive sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei cittadini.
L’attività non si ferma qui, ma si innesta nelle iniziative della Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, che continuerà a promuovere servizi urbani innovativi con i droni relativi alla delivery in ambito sanitario e non solo. Questo avverrà sia attraverso la creazione di aree di sperimentazione regolamentate (“sandbox”) in collaborazione con ENAC, appunto, sia attraverso il vero e proprio testing di innovative soluzioni tecnologiche legate mobilità aerea urbana. Con queste iniziative, la Città non solo risponde alle sfide attuali, ma si posiziona come un faro di innovazione per il futuro, aprendo la strada a un ecosistema urbano sempre più intelligente e connesso.
(ilTorinese.it) fonte Torino Click
Nuovo assalto a un bancomat
Questa notte, alle 02.30 circa, a Favria (TO) via servais 1, i Carabinieri sono intervenuti a seguito di una deflagrazione presso la filiale UniCredit; il bancomat è stato fatto esplodere con il metodo cd della “marmotta” ed ha causato danni strutturali all’edificio al momento inagibile.
Il danno non è stato ancora quantificato; nessun ferito.
Procedono i carabinieri della sezione operativa di Ivrea e Rivarolo
Il 28 settembre, prime ore del giorno, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “degli infermi” di Rivoli (TO), i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e del Comando Stazione locale, sono intervenuti su richiesta del n.u.e. 112 in quanto veniva segnalata la presenza di un uomo in stato di alterazione psicofisica: giunti velocemente sul posto, gli equipaggi dell’Arma hanno trovato un ventisettenne, sedicente cittadino ucraino, sprovvisto di documenti, che palesava un atteggiamento estremamente aggressivo nei confronti dei sanitari; peraltro, il giovane non si è calmato neppure di fronte ai militari che ha perfino tentato di aggredire. L’uomo è stato immobilizzato e, all’atto della perquisizione, trovato in possesso di una frusta artigianale in metallo. A causa di ciò e del suo comportamento costantemente non collaborativo, l’uomo è stato arrestato: le accuse sono “resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazione della propria identità personale, porto di armi o oggetti atti ad offendere e violazione delle leggi sul soggiorno dei cittadini stranieri”, sufficienti a farlo accompagnare in carcere presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno”.