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Atp Finals, Codacons valuta class action

“OLTRE A RIMBORSO BIGLIETTI, SPESE PER ALBERGHI, TRENI E AEREI VANNO RISARCITE. ESPOSTO AD ANTITRUST, CONI E SOTTOSEGRETARIO ALLO SPORT”

 Riceviamo e pubblichiamo 

Il pasticcio dei biglietti dell’Atp Finals di Torino finisce all’attenzione del Codacons che presenta un esposto ad Antitrust, Coni e al sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali e sta studiando una possibile class action a tutela dei tifosi danneggiati.

Nonostante migliaia di cittadini abbiano regolarmente acquistato i biglietti per assistere al torneo, nelle ultime ore una parte di questi è stata informata che non potrà assistere agli incontri a causa della riduzione della capienza massima del Pala Alpitour – spiega il Codacons – Un danno da milioni e milioni di euro per gli utenti che avevano acquistato i titoli di ingresso mesi fa, provvedendo inoltre a prenotare e pagare anche treni, aerei, alberghi e altri servizi in vista del torneo, spese che ora dovranno essere interamente rimborsate dai responsabili di questo pasticcio.

Se infatti gli utenti che si sono visti annullare il biglietto per l’Atp Finals non otterranno, oltre al rimborso del titolo di ingresso, anche un equo indennizzo per i danni subiti, il Codacons – che sul caso presenta oggi un esposto ad Antitrust, Coni e al Sottosegretario allo Sport – si farà promotore di una class action contro i soggetti che saranno ritenuti responsabili del danno prodotto a migliaia di incolpevoli tifosi.

A Chieri la spesa si fa in bicicletta

“LA SPESA IN BICICLETTA CONVIENE A TUTTI”. SIGLATO UN NUOVO PATTO DI CONDIVISIONE  PER INCENTIVARE l’USO DELLA BICI PER FARE ACQUISTI

Il sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero: “Saranno posizionati archetti nei pressi dei negozi per andare incontro alle esigenze dei clienti a due ruote e del commercio di vicinato.”

 

Il Comune di Chieri ha siglato un nuovo patto di condivisione con l’associazione FIAB Muoviti Chieri finalizzato a promuovere l’uso della bici negli spostamenti brevi, in particolare quelli dedicati agli acquisti nei negozi di vicinato.

Verrà attivato un percorso di sensibilizzazione con il coinvolgimento dei commercianti, al fine di giungere al posizionamento di archetti per la sosta delle bici in prossimità degli esercizi che aderiranno all’iniziativa. D’intesa con i commercianti e le associazioni di categoria, si valuteranno anche possibili incentivi a favore dei clienti che ricorrono alla bici per fare spesa.

Spiega il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO: «Questo patto nasce dall’incontro di diverse sensibilità: quella dell’amministrazione che vuole incentivare l’uso della bicicletta per la mobilità quotidiana, quella dei cittadini chieresi che desiderano andare a fare acquisti in bicicletta ma che devono poter posteggiare la bici in una struttura idonea e sicura, e quella dei commercianti che comprendono le esigenze della ‘clientela a due ruote’ e che sono interessati a vedere posizionato un archetto vicino al loro negozio. Ringrazio FIAB Muoviti Chieri che cercherà di raccordare tutte queste sensibilità ed esigenze mettendo a disposizione i propri volontari. Verrà così stilato un elenco dei commercianti aderenti, gli uffici comunali verificheranno l’idoneità dei luoghi così individuati all’installazione degli archetti alla luce delle caratteristiche della viabilità di ogni singola zona, infine, si procederà ad acquisire e collocare gli archetti. Con quello siglato ad oggi salgono a 26 i patti di condivisione attivi a Chieri, esempi di cittadinanza attiva e di partecipazione dal basso grazie ai quali la nostra città cresce e diventa migliore».

Verrà realizzata una mappa dei percorsi ciclabili utili, contenente suggerimenti per chi desidera utilizzare la bici per brevi spostamenti in città e l’indicazione dei tempi di percorrenza, mappa che sarà anche presentata e distribuita negli istituti scolastici.

Chieri è stato tra i primi Comuni italiani ad adottare, nel 2014, un Regolamento sui Beni Comuni: il «Regolamento comunale per la partecipazione nel governo e nella cura dei beni comuni» disciplina e rende possibili le ‘azioni di cittadinanza attiva’, attraverso un percorso che muove dalle proposte avanzate dai cittadini per arrivare ai ‘patti di condivisione’, che disciplinano i vari aspetti della gestione e cura dei Beni Comuni, definendo gli impegni sia dell’amministrazione sia dei cittadini. I patti di condivisione sono uno strumento che consente di coinvolgere e rendere protagonisti i cittadini nella gestione e cura dei beni comuni, materiali o immateriali, definendo e disciplinando le modalità di collaborazione tra il Comune e il soggetto proponente (associazioni, soggetti del Terzo settore, gruppi informali di cittadini o singoli cittadini) per la realizzazione di attività di interesse generale.

 

Piemonte: non vaccinato l’80 per cento dei pazienti Covid in terapia intensiva

I DATI DELLA REGIONE 


Dai dati aggiornati a fine settimana scorsa in Piemonte circa l’80% dei pazienti Covid che si trovano in questo momento ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato. In particolare, dei 24 ricoveri attuali 19 riguardano pazienti non vaccinati (9 uomini e 10 donne), altri 5 sono invece pazienti vaccinati ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse (2 uomini e 3 donne).

CONFRONTO DATI COVID 11 ottobre- 11 novembre

Nel 2020 nel periodo 11 ottobre-11 novembre si sono registrati 948 decessi, 68.764 contagiati: 144 è il numero medio di posti letto occupati nelle terapie intensive e 2187 il numero medio di posti letto occupati nelle terapie ordinarie.

Nello stesso periodo del 2021, si registrano 64 decessi, 7684 contagiati: 20 è il numero medio di posti letto occupati nelle terapie intensive e 191 il numero medio di posti letto occupati nelle terapie ordinarie.

Confronto settimana 6-11 novembre 2020/2021

I decessi dal 6 all’11 novembre 2020 sono stati 423, mentre quelli dei sette giorni scorsi dal 6 all’11 novembre 2021 sono 18.

MORTALITÀ 13 VOLTE PIÙ ALTA PER CHI NON SI VACCINA TRA I 40 E GLI 80 ANNI

Il rischio di morte per chi invece si vaccina si riduce del 92% Delle 64 persone morte per Covid nell’ultimo mese 19 hanno un’età compresa tra i 41 e i 79 anni, e di queste 14 non erano vaccinate.
Considerando che in Piemonte ci sono in tutto circa 2,4 milioni di persone in questa specifica fascia d’età e che tra loro i vaccinati sono quasi 2 milioni, i 5 decessi che nell’ultimo mese hanno riguardato i vaccinati, rispetto ai 14 morti fra i 430 mila non vaccinati, corrispondono a una riduzione di rischio pari al 92%. In altri termini, la mortalità fra i non vaccinati è 13 volte superiore a quella nei vaccinati.

Morto ustionato nel capanno incendiato

DAL PIEMONTE/ Un uomo di 81 anni è morto per le ustioni riportate a Belvedere Langhe (Cuneo) mentre era al lavoro nel suo allevamento di galline.

L’anziano stava lavorando su due capanni nella sua azienda avicola, quando le coperture hanno preso fuoco. È giunta sul posto l’eliambulanza. Sono in corso accertamenti.

 

Dopo il caos biglietti le code. Lunghe file per assistere alle gare Atp

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Fin dalle prime ore del mattino si sono formate lunghe code davanti al Pala Alpitour, sede degli incontri delle Atp Finals di tennis iniziate oggi. Tanti sono riusciti a entrare solo a gara già avviata. Sono le procedure di controllo dei biglietti d’ingresso e green pass a creare problemi. Sui social sono apparse alcune polemiche nei confronti dell’organizzazione, già presa di mira per il caos legato ai biglietti da rimborsare oltre alla capienza di pubblico consentita dal Cts.

(foto G. Speranza Facebook)

Muore a 109 anni l’uomo più vecchio d’Italia. Era piemontese

Era l’uomo più anziano d’Italia, record conquistato  il 21 settembre, quando era deceduto il detentore del titolo, più anziano di lui. E’ morto questa mattina Gaudenzio Nobili, 109 anni, il 25 gennaio ne avrebbe compiuti 110. E’ nato e vissuto a Fontaneto d’Agogna, nel Novarese. Svolgeva la professione di falegname. Ha guidato l’auto fino a 100 anni e  ha superato due guerre mondiali e tre epidemie: spagnola, sars e Covid.

Fugge da casa dopo l’ennesima aggressione del compagno

Autore di maltrattamenti in famiglia arrestato dalla Polizia di Stato

 

Ha colpito violentemente al volto la compagna dopo essere rientrato a casa per l’ennesima volta ubriaco. L’uomo, cittadino italiano, si era reso protagonista di altre aggressioni sia verbali che fisiche nei confronti della convivente, sempre più gravi negli ultimi tempi: qualsiasi piccolo litigio degenerava con estrema facilità, complice il suo stato di alterazione psicofisica dovuta alla eccessiva assunzione di alcool.  Così la donna, per evitare di riportare lesioni più gravi, l’altra sera è uscita dall’alloggio chiedendo aiuto. I poliziotti del Comm.to Centro intervenuti celermente hanno raccolto la sua testimonianza, dalla quale si è evinto un quadro di maltrattamenti in famiglia in atto da almeno un anno e mezzo, percepito anche dai vicini, sentiti in merito. Per l’uomo, che ha numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona ed inerenti agli stupefacenti, sono scattate le manette per maltrattamenti in famiglia.

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Torino: controlli ad esercizio pubblico All’interno, due dipendenti privi del green pass

Lo scorso giovedì sera, personale dell’ufficio controllo del territorio del Commissariato San Secondo ha sottoposto a controllo una pizzeria/kebab sita in via XX Settembre, nell’area limitrofa alla stazione Porta Nuova, ove in passato è stata rilevata la presenza di soggetti di etnia nord africana dediti allo spaccio di stupefacenti e persone gravate da precedenti di polizia.

All’atto del controllo era presente il titolare, un cittadino turco di 34 anni, e due dipendenti, suoi connazionali, di 21 e 23 anni.  Gli operatori accertavano che il titolare aveva permesso ai due dipendenti di svolgere attività di somministrazione di alimenti e bevande privi del previsto green pass. Sia il titolare che i dipendenti sono stati sanzionati per la cifra di 600 € ciascuno, per  una sanzione complessiva di 1800 €.

Inoltre, fra i 21 clienti intenti a consumare, erano presenti un cittadino nigeriano colpito dall’obbligo di presentazione alla P.G. quotidiano e un trentaquattrenne senegalese colpito da ben 3 misure cautelari del divieto di dimora nel Comune di Torino. L’uomo, con precedenti specifici per spaccio e privo di attività lavorativa, è stato trovato in possesso della somma in contanti di 535 € in banconote di piccolo taglio. Per lui, palesemente incurante dei provvedimenti a suo carico, è stato richiesto un aggravamento della misura cautelare all’Autorità Giudiziaria.

 

 

No green pass in piazza

Erano 3 mila le persone che hanno protestato  contro il Green pass in piazza Castello, il solo luogo del centro di Torino non vietato alle manifestazioni dopo la decisione del Viminale. I manifestanti si sono poi mossi verso i Giardini Reali, per uscire dal centro, rispettando l’interdizione della Ztl centrale.

(Foto archivio)

Ladro seriale patito dei social arrestato: postava in rete i suoi spostamenti

Incubo di negozianti e passanti, arrestato dai carabinieri. Senza fissa dimora, ma pubblicava i suoi spostamenti sui social

Torino, 13 novembre Un ladro seriale, senza fissa dimora, ma molto attivo sui social è stato arrestato dai carabinieri.
I militari dell’Arma gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo piemontese su richiesta della locale Procura della Repubblica – Gruppo criminalità organizzata, comune e sicurezza urbana, poiché ritenuto responsabile di almeno sette furti, avvenuti tra gennaio e giugno di quest’anno, nei quartieri Santa Rita e Crocetta. L’uomo viveva per strada, non aveva una casa, ma era molto attivo sui social. Questa sua passione lo ha tradito e ha permesso ai carabinieri di monitorare i suoi spostamenti e di arrestarlo, dopo aver pubblicato un video in diretta su un social, in cui diceva di trovarsi in centro.
In particolare le pattuglie lo hanno individuato e bloccato in via Po. L’indagine nasce dalla denuncia di furto di un telefonino presentata da una negoziante ai carabinieri. La descrizione dell’uomo fatta dalla vittima e la visione delle immagini di videosorvegianza hanno permesso ai carabinieri di identificare il ladro seriale in un italiano di 51 anni, senza fissa dimora. In particolare, la vittima aveva riferiva che mentre si trovava all’interno di un negozio l’uomo le aveva rubato il telefono cellulare che era appoggiato sul bancone. Sono seguite altre simili denunce di furto che analizzate dai carabinieri che comparate hanno consentito di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo.