ALLE 19 SEZIONI PIEMONTESI DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
IL RICONOSCIMENTO 
“Il Valore dei nostri Alpini: Impegno e dedizione per l’Ambiente” è l’evento che si è svolto oggi pomeriggio nel Grattacielo Piemonte e voluto dalla Giunta regionale come una celebrazione nei confronti della loro fondamentale attività e segno di profonda riconoscenza perché sono dei veri esempi concreti dei valori più alti quali la libertà, la pace, la solidarietà.
All’evento sono intervenuti i presidenti della Regione Piemonte Alberto Cirio e del Consiglio regionale Davide Nicco, gli assessori regionali all’Ambiente Matteo Marnati, alla Protezione civile Marco Gabusi, alla Montagna Marco Gallo e alle Politiche sociali Maurizio Marrone, il presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale Sergio Bartoli e del vicepresidente nazionale di ANA Alessandro Trovant.
A tutte le 19 sezioni Alpini del Piemonte è stato conferito il riconoscimento di “Ambasciatore per la tutela del patrimonio ambientale”: lo hanno quindi ricevuto le sezioni di Acqui Terme, Alessandria, Asti, Biella, Casale Monferrato, Ceva, Cuneo, Domodossola, Intra, Ivrea, Mondovì, Novara, Omegna, Pinerolo, Saluzzo, Torino, Valsesiana, Valsusa e Vercelli.
Questo significativo riconoscimento è sancito dalla legge regionale n.8/2022, che include all’articolo 2bis la valorizzazione dell’esempio e della dedizione degli Alpini a favore dell’ambiente e della collettività.

Sono state anche consegnate delle pergamene «per l’impegno costante e concreto profuso nelle attività di ripristino ambientale, per l’attenzione alla sicurezza del territorio attraverso interventi di protezione civile, alla promozione di uno sviluppo sostenibile, alla partecipazione ad iniziative di formazione e sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente, con particolare attenzione a quello montano, diffondendo la cultura della sostenibilità tra la popolazione e le nuove generazioni».
«È con grande orgoglio che oggi, in questa sede, si sia celebrato il fondamentale lavoro dei nostri Alpini, riconosciuti dalla Regione Piemonte “Ambasciatori per la tutela del patrimonio ambientale della nostra regione” – hanno dichiarato il presidente Cirio e gli assessori Marnati, Gabusi, Gallo e Marrone -. A loro va il più sentito ringraziamento per il costante e puntuale servizio a favore della collettività, per l’impegno nel risolvere le situazioni più difficili e a volte drammatiche, per la passione che li contraddistingue. Con la loro presenza dimostrano solidarietà e grande rispetto per l’ambiente e per la sicurezza del territorio, custodendolo nelle situazioni di emergenza e nelle calamità naturali».
«L’impegno dei nostri Alpini è fondamentale sempre, ne abbiamo avuto conferma durante tutte le grandi sfide di questi anni, a partire dalla pandemia – hanno affermato i presidenti Nicco e Bartoli – Vogliamo però anche porre l’accento sulla loro attenzione e dedizione all’ambiente, argomento a cui gli Alpini sono particolarmente sensibili e sul quale, come in altre occasioni, sono sempre pronti a rispondere “presente”. Chi, come noi, è stato amministratore di piccoli Comuni, sa quanto sia imprescindibile l’apporto degli Alpini: sempre disponibili, operativi, attenti. La tutela dell’ambiente passa anche dalla loro presenza e dalla conoscenza che da sempre hanno del territorio, delle sue dinamiche e dei suoi ritmi. Dire loro “grazie” è necessario: quello di oggi è un riconoscimento per una presenza costante e determinante, per un’azione tempestiva e consapevole rivolte alla sicurezza dei cittadini e alla cura del paesaggio e di quel territorio, il nostro, a cui gli Alpini sono così profondamente legati».
«È un titolo gli Alpini piemontesi hanno ben meritato e che spero rappresenti uno stimolo per altre Regioni italiane», ha evidenziato il vicepresidente Trovant.
Torino e il Piemonte, come dicono i dati di Banca d’Italia, da venti anni registrano meno della media nazionale e la tendenza purtroppo non cambia nonostante tante interviste o proclami. Ne’ i programmi sembrano alla altezza. Della TAV la grande opera strategica che rimetterebbe Torino dentro la Rete moderna dei trasporti ne parliamo solo più noi SITAV. Si parla di sicurezza e di casa ma questo non basterà a rilanciare la nostra Città se non si parla di lavoro. Genova che ha subito la nostra stessa crisi industriale tra 2 anni sarà raggiungibile in un’ora sia da Milano che da Torino e tra due anni avrà la prima parte della Nuova Diga che aumenterà i traffici portuali in arrivo e quindi aumenterà la crescita della sua economia e del lavoro . Ma Genova fa studiare nelle Scuole i suoi grandi personaggi. In questi giorni nella Città della Lanterna partirà nelle Scuole il Concorso di Colombo (foto in basso). E Torino? La nostra Città avrebbe tutto da guadagnare dallo studio del suo uomo più importante CAVOUR, il più grande statista dell’800 che sapeva bene che il nostro PIL era 1/4 degli inglesi e 1/3 dei francesi volle a tutti i costi il primo Traforo del Frejus che ci apri alla Europa e alla industrializzazione così come spinse alla nascita della Ansaldo che costruì la prima locomotiva ferroviaria italiana, rilanciò l’agricoltura con il canale Cavour. Queste cose Cavour oltre a unire l’Italia fece tutto ciò In soli dieci anni Oggi tante interviste e pochi risultati. Ispirandoci a Cavour oggi dovremmo batterci per rilanciare le nostre infrastrutture ristrette da tanti lavori fatti in ritardo , per accelerare la TAV, per rilanciare l’aeroporto oggi solo tredicesimo tra gli aeroporti italiani , per difendere con forza la nostra grande industria e per rilanciare i nostri Quartieri periferici per troppo tempo dimenticati. Più sicurezza ma anche più lavoro e’ la ricetta . Ecco perché il Comune dovrebbe rilanciare con la collaborazione delle Fondazioni Bancarie lo studio di CAVOUR e del rilancio di Torino dopo la seconda Guerra mondiale ad opera di Valletta e dei grandi Sindaci Peyron e Grosso.