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Graffitari alla Perez-Reverte bloccano il Metrò per un'ora

metro gente

metro 2Sono stati fermati dai sorveglianti Gtt che li hanno accompagnati dalla polizia

 

Avranno forse letto l’ultimo romanzo di Arturo Perez- Reverte, “Il cecchino paziente”, ambientato nel mondo dei writers che “decoravano” i tunnel del metrò con le loro bombolette spray, i due spagnoli che hanno fatto scattare l’allarme alla stazione Marche della metropolitana di Torino. I due  hanno forzato le porte che danno sui  binari e hanno cercato di entrare. Sono stati fermati dai sorveglianti Gtt che li hanno accompagnati dalla polizia La metropolitana è così rimasta bloccata per un’ora. Si tratterebbe appunto di due writers che hanno tentato di entrare nella  galleria per realizzare un graffito. Ma nel libro il finale è diverso.

 

(Foto: il Torinese)

Danni al timpano per un controllore preso a pugni sul bus 69

bus

Una volta scesi dal mezzo, i “portoghesi” si sono rifiutati di fornire le generalità

 

Non abbiamo fatto in tempo a scrivere l’articolo nella rubrica OUT, proprio qui sopra, in cui si parla di una nuova aggressione ai danni di personale Gtt, che un altro episodio analogo si è verificato. Una nuovo episodio violento ai danni di  un controllore è avvenuta  in strada Aeroporto. Il dipendente insieme a un collega era in servizio sulla linea bus 69. Stava controllando due italiani che non erano in possesso del biglietto. Una volta scesi dal mezzo, i “portoghesi” si sono rifiutati di fornire le generalità. Uno dei due ha quindi colpito con un pugno in faccia il controllore che si è recato all’ospedale Maria Vittoria. Il pugno gli ha causato  danni a un timpano con una prognosi di 20 giorni. Dopo i recenti episodi e quelli dei mesi scorsi (venne addirittura staccato un orecchio a morsi ad un malcapitato controllore) è ora di prendere provvedimenti.

Che cosa succede a Quagliuzzo ?

QUAGLIUZZO

Erano stati nominati dal sindaco Renzo Zucca, due assessori esterni, uno era Piero Barda, già primo cittadino in passato, con funzioni di vice sindaco, l’altro era Giuseppe Bocca. Adesso c’è stato un giro di valzer perché Bocca si è dimesso e gli è subentrato un consigliere comunale Pierluigi Terzi che ha anche assunto il ruolo di vicesindaco, passando Barda al ruolo di semplice assessore (ovviamente sempre esterno al consiglio)

 

Che cosa succede a Quagliuzzo ? Nel piccolo comune della Pedanea, alle porte di Ivrea, la giunta che lo governa ha subito alcuni importanti cambiamenti: all’inizio erano stati nominati dal sindaco Renzo Zucca, due assessori esterni, uno era Piero Barda, già primo cittadino in passato, con funzioni di vice sindaco, l’altro era Giuseppe Bocca. Adesso c’è stato un giro di valzer perché Bocca si è dimesso e gli è subentrato un consigliere comunale Pierluigi Terzi che ha anche assunto il ruolo di vicesindaco, passando Barda al ruolo di semplice assessore (ovviamente sempre esterno al consiglio). E il sindaco, per motivi personali, ha preso un periodo di congedo, trasferendo momentaneamente i suoi poteri al vice. Sulla vicenda interviene “a gamba tesa” la minoranza di Idea Canavese, con il capogruppo Ernesto Barlese: “In sette mesi questa amministrazione non ha concluso nulla, non ha portato avanti niente del programma che aveva annunciato in campagna elettorale, le realizzazioni di cui si vanta, in realtà sono quelle che erano state impostate dalla precedente amministrazione di Domenico Ferraro.

 

Ma non è tutto, l’assessore esterno Barda su sei riunioni di giunta è stato assente tre volte. A questo punto, a fronte di tale inazione, chiediamo formalmente che l’assessore Barda si dimetta e al suo posto venga designato un esponente della minoranza,  che costituisce pur sempre una parte importante del Paese,  oppure se la maggioranza non si sente di andare avanti in questo modo, piuttosto è meglio che il sindaco si dimetta e di vada a nuove elezioni”. Sull’argomento ad Idea Canavese si affianca il Movimento Progetto Piemonte che in una nota evidenzia “La delicatezza della situazione di Quagliuzzo non può lasciare indifferente anche gli altri centri della Pedanea, soprattutto in un momento importante come quello attuale ove occorre cementare ulteriormente l’Unione delle Terre del Chiusella”.

 

Massimo Iaretti

Fuochi d'artificio contro il cantiere Tav

polizia no tav

Le forze dell’ordine hanno lanciato alcuni lacrimogeni per allontanare i dimostranti

 

Fuochi d’artificio sono stati lanciati nella notte contro il cantiere della Torino-Lione, in Valle di Susa. Gli attivisti No Tav  hanno compiuto una marcia nell’area dei lavori per protestare contro le 47 condanne nel maxi processo per gli scontri  2011. in risposta le forze dell’ordine hanno lanciato alcuni lacrimogeni per allontanare i dimostranti. Non si registrano feriti.

'Ndrangheta, oltre 160 arresti anche in Piemonte

carabinieri auto

I carabinieri impiegati sono stati diverse migliaia. L’inchiesta, chiamata ‘Aemilia’, è stata coordinata dalla Procura antimafia di Bologna

 

Una maxi operazione dei carabinieri svoltasi in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia, ha portato ad oltre 160 arresti. Di questi, 117 sono stati disposti dalla magistratura di Bologna, altri 46 da quelle di Catanzaro e Brescia. I carabinieri impiegati sono stati diverse migliaia. L’inchiesta, chiamata ‘Aemilia’, è stata coordinata dalla Procura antimafia di Bologna.Tra gli arrestati, accusati a vario titolo di mafia, estorsione, è da segnalare il consigliere comunale FI di Reggio Emilia, Giuseppe Pagliani.

No Tav, tre denunce per il blocco dell'autostrada

NO TAV BARDONECCHIA

Nello zaino sequestrato ad una delle donne sono stati trovati fumogeni e pietre pronti per l’uso

 

Tre persone sono state denunciate per resistenza aggravata, danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio e accensioni pericolose. Si tratta di attivisti no tav fermati dalla polizia nella zona di Bussoleno dopo un lancio di pietre e di fumogeni contro le forze dell’ordine che presidiavano autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Sono due donne, di 22 e 34 anni, e un uomo di 60. Nello zaino sequestrato ad una delle donne sono stati trovati fumogeni e pietre pronti per l’uso.

A 24 anni si schianta con l'auto: suicidio?

carabinieri auto

Si indaga ma non sono chiare le motivazioni per cui volesse togliersi la vita

 

Un ragazzo 24enne si è schiantato con la propria auto, una Fiat Punto, contro un albero, a Carmagnola, dove abitava. Il giovane è morto sul colpo. Sul sedile della vettura ii carabinieri hanno trovato un biglietto in cui il ragazzo spiega di volersi uccidere. Si indaga sull’ipotesi di suicidio, ma non sono chiare le motivazioni per cui volesse togliersi la vita.

C'è voluta la polizia per placare la guerra tra taxi e Uber

taxi

Al termine di uno spettacolo del comico Claudio Bisio i tassisti hanno impedito agli spettatori che uscivano dal teatro di usufruire del servizio di trasporto privato

 

Un plotone di trenta tassisti inferociti  fuori dal Teatro Colosseo di Torino, ha accerchiato gli autisti del servizio di trasporto alternativo Uber al termine di uno spettacolo del comico Claudio Bisio. I tassisti hanno impedito agli spettatori che uscivano dal teatro di usufruire di Uber.  Polizia e dei vigili urbani sono intervenuti sul posto e hanno aperto un’indagine per risalire al colpevole dei danni denunciati da uno degli autisti di Uber. Alcuni dei manifestanti hanno poi offerto ai clienti passaggi di taxi gratis fino a casa. si sono offerti poi di portare i passeggeri gratuitamente a casa.

Si lascia morire di fame per purificarsi

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I carabinieri indagano per scoprire se è coinvolta una setta religiosa

 

Avevano intrapreso un “percorso di purificazione”,un uomo di 61 anni di Issiglio, nell’Eporediese insieme alla sua compagna. Lui si è lasciato morire di fame in casa propria. I carabinieri stanno indagando per capire se sia coinvolto nella vicenda qualche gruppo o setta religiosa. L’uomo è stato trovato morto in casa sabato. A raccontare dello strano “percorso di purifucazione” pare sia stata la compagna dell’uomo, che è stata ricoverata in ospedale.

Chiesti 7 anni e mezzo per stupro al parco della Colletta

violenza

L’imputato è un cuoco egiziano che dice di essere innocente

 

Il pm Marco Sanini ha chiesto sette anni e mezzo di carcere per un uomo processato con l’accusa di avere aggredito e violentato una ragazza che stava correndo nel parco della Colletta. I fatti risalgono al luglio 2010 e l’imputato è un cuoco egiziano che dice di essere innocente. I suoi avvocati  sostengono di disporre delle prove che lo scagionano, compreso un alibi. Il pubblico ministero ha però dichiarato che il resoconto della parte lesa, proveniente dalla Repubblica Ceca, è attendibile.