CRONACA- Pagina 1509

TORINO, DONATI CENTINAIA DI PANETTONI ALLA ‘MENSA DEI POVERI’

Il mecenate e imprenditore Cristiano Bilucaglia prosegue la collaborazione con Don Adriano Gennari, sacerdote di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, sempre in prima linea nella carità a indigenti e malati

 

Natale, tempo di doni, con uno sguardo attento rivolto alle realtà più bisognose e in difficoltà che necessitano di aiuto costante e generoso. Martedì 27 Novembre, alle ore 15.00, la ‘Mensa dei Poveri’ del sacerdote cottolenghino Don Adriano Gennari a Torino in Via Belfiore 12 (che sfama in tutto circa 6.000 indigenti al mese, tra pasti preserali, domenicali e distribuzione settimanale di pacchi-famiglia), ha ricevuto un gradito regalo: “Dopo la pasta donata nel giorno di San Giovanni Bosco, per Natale una fornitura di 1.000 porzioni di panettone artigianale di prima qualità, prodotte con il denaro fatto risparmiare agli italiani con le bollette di luce e gas azzerate“, spiega l’imprenditore e ingegnere biomedico e informatico Cristiano Bilucaglia (fra i padri nobili della moderna sharing economy) il primo al mondo ad aver ideato a Pianezza ‘ZERO’, il ‘social utility network’ che azzera le bollette di luce e gas, accise e Canone Rai inclusi. Un sogno divenuto realtà per oltre 20mila italiani dal 2015 a oggi. Bilucaglia, torinese, non è nuovo ad atti di mecenatismo: nel 2013 finanziò il busto del Monumento Nazionale al Generale dalla Chiesa al Comune di Collegno. Nel giugno del 2018, insieme al giornalista Maurizio Scandurra, ha donato il candelabro artistico liturgico per il presbiterio di Maria Ausiliatrice, la Basilica di Don Bosco nel 150° dalla fondazione. In un contesto sociale in cui le persone sono assillate da stimoli esterni continui e per lo più perdono la giusta rotta, allontanandosi dalla vita vera, Don Adriano Gennari è un faro acceso sul presente contingente che guida le anime al risveglio e al recupero dei valori cristiani”, dichiara soddisfatto Cristiano Bilucaglia, da sempre uomo e professionista sensibile alle esigenze del territorio piemontese.

 

 

Dopo 31 anni confessa di avere ucciso la persona sbagliata

Dopo 31 anni c’è un colpevole per l’omicidio di Roberto Rizzi, che fu  ucciso per uno scambio di persona nel 1987 a Torino, nel bar “I tre moschettieri” in via Pollenzo. Un ex collaboratore di giustizia  ha confessato il delitto alla polizia di Torino. Gli era stato commissionato da persone legate al clan Belfiore, ma la vittima doveva essere Francesco Di Gennaro. Però il sicario sbagliò persona. Di Gennaro fu poi assassinato nello stesso bar, il 24 agosto 1988, da alcuni killer della famiglia Belfiore. Potrebbero esserci altri collegamenti con i numerosi omicidi di quel periodo, la polizia indaga.

Assolti Bettega, Giraudo e Moggi

La Corte di Appello a Torino ha confermato  l’assoluzione dei tre ex dirigenti della Juventus nel processo sulle presunte plusvalenze realizzate sulla compravendita di giocatori. Erano coinvolti Antonio Giraudo, Luciano Moggi e Roberto Bettega, che dovevano rispondere di reati societari e fiscali. La sentenza di assoluzione di primo grado risaliva  2009. Le vicende sono cadute in prescrizione e la Corte ha  ha dichiarato la decadenza dell’appello della procura. Gli episodi all’esame dei giudici riguardavano il periodo  tra il 2001 e il 2006

Muore travolto da un’auto mentre attraversa. Fuggito il pirata della strada

Il corpo senza vita è di Vittorio Barosso, di 89 anni. È stato trovato dai vicini di casa questa mattina in un fosso  in strada Rivalba a Gassino. Potrebbe essere stato investito, mentre stava attraversando la strada, da un’auto pirata il cui conducente sarebbe fuggito. I carabinieri di Chivasso stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che potrebbero aver ripreso la scena dell’incidente.

Ha rischiato grosso il 17enne ferito a bottigliate

Il 17enne italiano  aggredito da un pusher, che lo ha ferito con i cocci di una bottiglia sabato sera a  San Salvario, durante una lite, ha rischiato grosso, per le ferite riportate: bastava che i cocci di bottiglia colpissero più a fondo e toccassero organi vitali. Trasferito all’ospedale, il minorenne ha riportato ferite all’addome e al viso guaribili in trenta giorni. Lo spacciatore, un 28enne di origini marocchine, irregolare sul territorio nazionale e già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio. Era in via Berthollet e si è avvicinato a un gruppo di giovani per vendere della droga. Improvvisamente il pusher ha spinto a terra il giovane, l’ha ferito con la bottiglia di vetro ed è fuggito. Due agenti di polizia liberi dal servizio hanno visto la scena e l’hanno inseguito.

In auto a 81 anni investe pedone. Fugge e poi si costituisce

Ha 81 anni l’automobilista che venerdì sera ha investito un pedone e poi  è fuggito. Si è costituito dai carabinieri e dalla polizia municipale ed è stato denunciato. Aveva investito un cittadino romeno di 34 anni in corso Vigevano, all’altezza di via Piossasco, che non stava attraversando sul passaggio pedonale. Ferito, è ricoverato al San Giovanni Bosco in prognosi riservata.

Il regalo di Al Walid bin Talal a Castagneto Po

Dalle galere saudite, in attesa magari di finire sotto la scure del boia, a Castagneto Po sulle colline nei dintorni di Torino. Ricompare in pubblico il miliardario principe saudita Al Walid bin Talal che un anno fa, nel novembre 2017, fu al centro di una vicenda che suscitò scalpore in tutto il mondo. Accusato di corruzione, fu tenuto prigioniero per quasi tre mesi al Grand Hotel Ritz-Carlton di Riad insieme ad alcuni ex ministri e una decina di principi della famiglia reale, tutti sgraditi a Mohammed Bin Salman, figlio del re saudita, principe ereditario e uomo forte del Regno, ritenuto il mandante dell’assassinio del giornalista Khashoggi a Istanbul. Ebbene, la fondazione di Bin Talal, Alwaleed Philanthropies, ha regalato alla Croce Rossa Italiana il castello di Castagneto Po, nel chivassese, già residenza di Carla Bruni, consorte dell’ex presidente francese Sarkozy. Si tratta di una delle più importanti donazioni benefiche fatte quest’anno in Italia dalla fondazione. Il principe saudita e ricchissimo uomo d’affari Al-Walid bin Ṭalāl ha donato alla Cri un castello del valore di 16 milioni di euro. Si tratta dell’antica Villa Ceriana di Castagneto Po dotata di 40 stanze, con stucchi e dipinti rinascimentali e un parco di 70 ettari. La dimora nobiliare era stata acquistata alcuni anni fa dalla famiglia di Carla Bruni Tedeschi. L’annuncio del passaggio di proprietà è avvenuto con un protocollo firmato tra la Alwaleed Philanthropies e la Croce Rossa che trasformerà questa prestigiosa proprietà di mille anni fa in un centro di training, formazione e meeting. La struttura ospiterà i volontari della Croce Rossa e collaborerà insieme al Movimento della Mezzaluna Rossa. La Alwaleed Philanthropies collabora con organizzazioni benefiche ed educative per fornire assistenza in caso di disastri naturali, terremoti e alluvioni, e ha stanziato finora oltre quattro miliardi di dollari a favore del welfare sociale per combattere la povertà nel mondo. La donazione è stata annunciata dalla Principessa Lamia Bint Majed Al Saud, segretario generale e membro della Fondazione Philanthropies e dai responsabili della Croce rossa italiana.

Filippo Re

 

SALONE DEL LIBRO: “LA GARA E’ APERTA, IL CONTO ALLA ROVESCIA PURE”

Dal comitato “Pazzi per Torino – Salviamo il Salone del Libro” riceviamo e volentieri pubblichiamo

Non siamo noi che abbiamo deciso di mettere all’asta per il 24 dicembre un pezzo della storia di Torino.  Il marchio del salone internazionale del libro sarà venduto a chi presenterà la migliore offerta economica. Più di trent’anni di successi, di importanti ricadute per la città, per la sua immagine e persino per la sua identità sono rimesse all’alea dell’esito di una gara. Non conteranno i progetti di sviluppo, il sogno di una comunità, la competenza dei manager, le risorse di conoscenza accumulate negli anni da chi ha lavorato al salone. Conterà la cifra dell’offerta. C’è il rischio che il valore del marchio si trasferisca a Milano, a Bologna, a Roma o altrove.Noi vogliamo che questo valore resti a Torino, dove e’ stato generato. Perché ci appartiene. Lo statuto della costituenda associazione che sta lanciando la piattaforma di crowdfunding garantirà che, in caso di aggiudicazione all’asta, il marchio rimarrà a Torino. Sarà concesso in licenza per il 2019 al Circolo dei Lettori, che deve assicurare la continuità dell’organizzazione delle prossime edizioni del Salone. Non spetta a noi il ruolo di gestore dei contenuti culturali e dell’impianto organizzativo.Il solo scopo dell’associazione è garantire che il Salone continui ad essere un fattore di crescita culturale, sociale ed economica della città e del sistema Italia. La Città di Torino, la Regione Piemonte, il Ministero per i beni e le attività culturali, il Circolo dei Lettori, le Associazioni degli editori e autori e gli imprenditori del settore fieristico che, in questi 30 anni hanno pensato, realizzato e fatto crescere il Salone del Libro -se ci credono- sapranno, con la dovuta professionalità, indicarne il progetto di sviluppo. E’ questo che ci aspettiamo in cambio dell’uso del marchio che vogliamo acquisire. 

 

Vi aspettiamo Lunedì 26 novembre ore 18 presso la Chiesa di San Filippo Neri in Via Maria Vittoria, 5

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Roberto Tricarico

Franco Maria Botta

 Irma Ciaramella

Pierluigi Balducci

   Massimo Di Braccio 

(foto: il Torinese)

Salvi gli alpinisti sorpresi da una valanga al Sestriere

I due  scialpinisti sorpresi da una valanga al Sestriere si sono salvati e loro stessi hanno dato l’allarme al soccorso alpino. Non sarebbero  coinvolte altre persone. Le loro condizioni di salute sono buone. In queste ore due elicotteri del 118 e una trentina di tecnici e unità cinofile, stanno operando per bonificare la valanga, di grosse dimensioni.

 

(foto archivio)

Completamente ubriaco si addormenta al casello

Un ragazzo di 26 anni di Montalto Dora nella  notte si è addormentato al casello autostradale di Ivrea mentre cercava di pagare il pedaggio in uscita dalla A5 Torino-Aosta. Il giovane era completamente ubriaco e si è fermato con il suo pick up alla barriera con il motore acceso. Sono stati  gli agenti della polizia stradale a svegliarlo. Per lui è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza e il ritiro della patente.