La ragazza è stata aggredita a calci e pugni ma non si è spaventata, ha pedinato il rapinatore e lo ha fatto arrestare dai carabinieri. La giovane di 29 anni, è stata aggredita mentre camminava in borgo Dora, a Torino e derubata del cellulare. Anche se dolorante e scioccata ha chiesto a un passante di chiamare carabinieri, poi ha seguito l’ aggressore, che si è nascosto sotto un’auto in sosta. La ragazza ha indicato la vettura ai Carabinieri, che hanno catturato l’uomo, un libico di 24 anni, arrestato per rapina e ricettazione.
Torino e il Piemonte perdono il volto che fece storia
Inarrestabile e instancabile nonostante fosse in pensione già da un anno e nonostante convivesse con quel brutto male che da anni lo tormentava, oggi Gian Franco lascia un grande vuoto nel mondo del giornalismo italiano e piemontese
E’ scomparso poco prima della mezzanotte di ieri, Gian Franco Bianco, giornalista Rai, famoso per essere stato per anni il volto e la voce del Tg3 regionale del Piemonte. Classe 1953, originario di Fossano (Cuneo), Bianco aveva mosso i primi passi nel mondo del giornalismo alla “Fedeltà” di Fossano, settimanale diocesano diretto da suo zio don Giorgio Martina. Assunto poco tempo dopo come corrispondente per la redazione della “Gazzetta del Popolo” nel cuneese, nel 1982 approdò alla Rai dove cominciò a costruire la sua carriera. La sua notorietà arrivò qualche tempo dopo quando gli venne affidata la conduzione del Tg3 regionale. Giornalista amato e rispettato, Bianco ha sempre seguito e descritto con attenzione e dedizione le storie riguardanti Torino e il suo Piemonte, dai piccoli fatti ai grandi avvenimenti che hanno trasformato la “sua casa” nel corso degli anni. Inarrestabile e instancabile nonostante fosse in pensione già da un anno e nonostante convivesse con quel brutto male che da anni lo tormentava, oggi Gian Franco lascia un grande vuoto nel mondo del giornalismo italiano e piemontese. Tra i primi ad esprimere cordoglio per la scomparsa c’è stato il Presidente della Regione, Sergio Chiamparino, che ha voluto dare l’ultimo saluto al giornalista con queste parole: “La scomparsa di Gian Franco Bianco lascia un grande vuoto nel mondo dell’informazione piemontese: era un attento cronista, dai modi garbati e a tratti ironici, un profondo conoscitore del nostro territorio, vicino alle persone e alle storie che raccontava dal piccolo schermo. Un giornalista amato, che descrisse con attenzione il Piemonte e Torino, seguendo da vicino i grandi e piccoli fatti che ne tratteggiarono la trasformazione degli ultimi trent’anni, non ultima la straordinaria esperienza delle Olimpiadi Invernali del 2006. Alla famiglia e ai suoi cari vanno la mia vicinanza e il mio cordoglio, assieme a quelli di tutti i piemontesi per i quali il suo volto e la sua voce erano diventati negli anni una familiare presenza.”
Simona Pili Stella
Diversi black out lasciano al buio parte della città
Decine le chiamate ai vigili del fuoco: c’è chi è rimasto senza corrente per 10 minuti, chi invece per più di mezz’ora
Tra l’una e le 3 di questa notte, un guasto di tre cavi elettrici ha lasciato completamente al buoi gran parte della zona Sud di Torino. Si è trattato di una serie di black out intermittenti che nel complesso hanno coinvolto circa settemila utenze, creando disagi non indifferenti. Sono state decine le chiamate effettuate ai vigili del fuoco, che sono dovuti intervenire in maniera repentina per soccorrere chi malauguratamente si trovava in ascensore al momento del black out: c’è chi è rimasto senza corrente per 10 minuti, ma chi invece per più di mezz’ora. Ancora sconosciute le cause del guasto, anche se qualcuno si azzarda a sostenere che l’aumento dei consumi di energia elettrica, dato dal caldo, e i sempre più numerosi cantieri che rischiano di danneggiare le linee dell’elettricità, possano essere tra le cause più probabili.
Per finire la Torre di Fuksas non basteranno tre anni
Dopo ritardi e polemiche il fallimento della cooperativa incaricata della costruzione
Per completare la Torre “Unica” dell’archistar Fuksas ci vorranno ancora tre anni, tre anni e mezzo. I duemila dipendenti della Regione dovranno ancora aspettare di essere trasferiti nella nuova struttura che accorperà tutte le sedi regionali oggi sparse per la città. Una storia sfortunata, quella del grattacielo del Lingotto, dipanatasi tra polemiche sulle parcelle lievitate , contenziosi tra Fuksas e la Regione , oltre alle inchieste giudiziarie. Il vice presidente della Giunta Aldo Reschigna dice che “si sta tentando in tutti i modi di accelerare i tempi” . La doccia fredda di un ritardo così colossale e’ giunta in Consiglio regionale durante la risposta data al Movimento 5 stelle sui ritardi al cantiere, fermo da ottobre dopo la messa in liquidazione coatta di Coopsette, la cooperativa emiliana di costruzioni che si era aggiudicata l’appalto dei lavori per 208 milioni di euro. E pensare che il cantiere è a soli sei mesi e mezzo di lavori stimati in 18 milioni di euro per interventi di finitura e per la posa di 700 finestre. Ma, se sarà necessario fate una nuova gara di appalto i tempi si dilateranno oltre i tre anni. Chi pagherà i costi aggiuntivi?
Banda criminale produceva monete e documenti falsi
Perquisizioni nel Torinese, otto indagati
Una banda criminale dedita alle truffe e alla produzione di documenti e monete false operativa in provincia di Torino e’ stata sgominata dalla polizia. Sono otto le persone indagate a piede libero. L’organizzazione aveva allestito una zecca per coniate monete da 50 centesimi, 1 e 2 euro. Sono state effettuate undici perquisizioni a Cuorgné, Rivarolo, Caluso e Collegno, ma anche a Condofuri, in provincia di Reggio Calabria, dove è stata trovata una parte del materiale sottratto durante le truffe. Venivano infatti contattate ditte di noleggio di impianti acustici o negozi di alimentari ai quali la banda ordinava prodotti che pagava con assegni circolari falsi. Il ricavato dei colpi e’ di circa 80 mila euro.
Agivano sempre con il volto coperto, armati di pistola e raschietto da muratore
Accusati di aver messo a segno tre colpi tra il novembre 2014 e il gennaio 2015, una banda di rapinatori seriali di farmacie e sale da gioco è stata sgominata a Torino nelle ultime ore. Grazie a una formidabile operazione congiunta di carabinieri e polizia, sono finiti in manette tre italiani di 36, 38 e 41 anni. Armati di pistola e raschietto da muratore, sempre con il volto coperto da un passamontagna nero, agivano con particolare violenza cogliendo di sorpresa le loro “vittime” all’ora di chiusura delle malcapitate attività. Durante uno dei loro colpi un farmacista era stato minacciato con una pistola puntata alla testa e costretto ad inginocchiarsi, sotto gli occhi dei clienti a loro volta minacciati e rapinati. La banda è stata individuata dagli investigatori grazie sia alle testimonianza delle vittime sia grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, che per fortuna, hanno immortalato in uno di loro il particolare segno riconoscitivo dell’essere claudicante.
Grandine, pioggia e vento sulla città
Un violento nubifragio si e’ abbattuto ieri pomeriggio sul centro di Torino. Una forte grandinata con chicchi grossi come noci ha spinto molti automobilisti a ripararsi con la propria vettura sotto i portici in via Roma, per cercare di non danneggiare la carrozzeria. Molte cantine sono state allagate dalla pioggia e le chiamate al centralino dei vigili del fuoco sono state numerose. Molti i vetri pericolanti, a causa del forte vento, soprattutto ai piani più alti.
Ragazzo di 18 anni muore nello scontro sulla A 21
Il conducente dell’altra vettura forse superava i limiti dell’alcoltest
Non c’è stato nulla da fare per un diciottenne francese che è morto la scorsa notte in un incidente sulla A21 Torino-Piacenza. L’auto su cui si trovava con i genitori è stata tamponata all’altezza di Pontecurone (Alessandria) da una vettura guidata da un italiano risultato, in base alle prime informazioni, positivo all’alcoltest, già conosciuto alla polizia per guida sotto effetto di alcolici Il ragazzo è stato sbalzato fuori dall’abitacolo ed è morto sul colpo. I genitori sono stati portati in codice giallo all’ospedale di Alessandria.
Scontro tra due 500 in centro, grave una donna
Una delle auto è passata con il rosso
Scontro tra una vettura di Enjoiy e un’altra 500 al semaforo tra via Giolitti e via Accademia Albertina. Sarà la polizia municipale a stabilire quale delle due vetture e’ passata con il rosso. Quattro i feriti: oltre alla donna che guidava una delle auto e che ha riportato un trauma alla colonna vertebrale anche il marito e i due figli, portato al San Giovanni Bosco.
E' morta la bimba trovata nella Stura
La polizia sta indagando
Morta la bambina di 11 anni che era rimasta a lungo nelle acque del torrente stura. La piccola proveniva dal campo nomadi di strada Germagnano. Era stata soccorsa da un gruppo di residenti nel campo e dalla polizia municipale. I soccorsi medici intervenuti hanno cercato di rianimarla e l’hanno trasportata all’ospedale Regina Margherita, ma non c’è stato nulla da fare. Sull’episodio sta indagando la polizia