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Protesi difettose, Guariniello indaga

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TRIBUNALE 1 Sono già venti le persone che un po’ da ogni parte d’Italia hanno chiesto di intervenire

 

Secondo  l’accusa le protesi difettose provocherebbero metallosi, ovvero rilascerebbero ioni di metallo nel corpo.

 

Sono già venti le persone che un po’ da ogni parte d’Italia hanno chiesto di intervenire  alla procura della Repubblica di Torino.

 

Dopo aver subito interventi chirurgici di protesi all’anca sono rimaste vittime di fastidiosi disdturbi. Che cosa non è andto bene nelle operazioni?

 

Da un anno il pm Raffaele Guariniello guida un’inchiesta per commercio di prodotti nocivi per la salute e lesioni colpose, in cui sono coinvolti 5 dirigenti della società Depuy, appartenente al gruppo Johnson & Johnson.

 

(Foto: il Torinese)

Vannoni sì o no? A Torino no: rinviato a giudizio

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vannoni E’ singolare il fatto che altri tribunali impongano, invece, in alcuni casi, il metodo di cura Stamina

 

Rinvio a giudizio per Davide Vannoni e  altre 12 persone per il caso Stamina. E’ stato richiesto dalla procura della Repubblica di Torino e il prossimo 4 novembre si terrà l’udienza preliminare. L’inchiesta è condotta dai carabinieri del Nas con il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello.

 

Tra i soggetti per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di associazione per delinquere, ci sono Marino Andolina, vice di Vannoni in Stamina Foundation, Gianfranco Merizzi, presidente dell’associazione  Medestea, la biologa Erica Molino e Carlo Tomino dell’Agenzia Italiana per il Farmaco.

 

E’ stata invece stralciata la posizione di altri 8 indagati che potrebbero essere archiviati.

 

E’ singolare il fatto che altri tribunali impongano, invece, in alcuni casi, il metodo di cura Stamina. Vannoni sì o no?

 

Scoppia pneumatico del blindato, muore guardia giurata

 I due colleghi a bordo con lui fortunatamente sono rimasti solo lievemente feriti

 

PORTAVALORIAveva  43 anni  la guardia giurata morta in un incidente stradale avvenuto sulla tangenziale di Torino, in direzione nord tra le uscite di corso Regina Margherita e Venaria Reale.

 

 I due colleghi a bordo con lui fortunatamente sono rimasti solo lievemente feriti.

 

La polizia stradale ritiene che a provocare l’incidente sia  stato lo scoppio di uno pneumatico del furgone portavalori. Il veicolo ha urtato lo spartitraffico al centro della carreggiata e si è ribaltato proiettando la guardia sulla strada. 

 

Notevoli  i disagi per il traffico bloccato.

 

(foto d’archivio)

Accoltella ex moglie davanti ai figli e si uccide sotto un treno

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carabinieri autoIl marito, dopo il tentato omicidio ha raggiunto i binari della linea ferroviaria Torino-Modane e si gettato sotto il regionale diretto a Torino

 

Tragedia a Collegno. Si è gettato sotto un treno per trovare la morte l’uomo che ha cercato di uccidere – fortunatamente invano –  l’ex moglie.

 

Il suicida era un carrozziere di 47 anni residente nella cittadina della cintura torinese.

 

Ha colpito la donna di 45 anni con due coltellate, una al collo e l’altra all’addome. Ora la ex moglie si trova in ospedale ma è fuori pericolo.

 

Il marito, dopo il tentato omicidio ha raggiunto i binari della linea ferroviaria Torino-Modane e si gettato sotto un treno regionale diretto a Torino. Un’ambulanza lo ha portato all’ospedale Martini ma i tentativi di soccorso sono stati inutili.

 

La coppia si era separata da poco e lui non riusciva a sopportare  la decisione della moglie di lasciarlo. Per questa ragione l’ha accoltellata davanti ai figli, due ragazzini di 12 e 12 anni.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

 

 

In due violentano e derubano prostituta

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Uno degli aggressori, al termine del rapporto l’aveva pagata ma poi aveva fatto entrare in casa l’amico

 

vilenza dddonne

Era stata violentata il 4 maggio scorso e la Squadra Mobile di Torino ha scovato gli autori delle violenze: sono due marocchini di 25 e 40 anni. Sono stati  arrestati per violenza sessuale e rapina.

 

La donna, una prostituta,  aveva raccontato dell’aggressione avvenuta nel suo appartamento. Aveva detto alla polizia di essere stata minacciata con un coltello, picchiata e violentata. Le avevano anche rubato cellulari, un televisore e denaro contante. 

 

Uno dei due, al termine del rapporto l’aveva pagata ma poi aveva fatto entrare in casa l’amico. In base alla versione della ragazza, i due  l’hanno stuprata e  poi ferita con una forchetta al volto prima di scappare con la refurtiva. Una perquisizione successiva nelle loro abitazioni ha portato alla scoperta di attrezzature elettroniche e cellulari probabile frutto di altre rapine.

 

Dramma della depressione: coppia di anziani si dà fuoco in auto

AUTO BRUCIATALa coppia soffriva di depressione. Poco prima del gesto avevano comprato una tanica di benzina

 

Una crisi depressiva, chissà se dovuta a problemi personali economici o di salute. Si porteranno con sè le motivazioni che li hanno spinti a compiere, insieme, un gesto tanto drammatico.

 

Erano due anziani, un uomo e una donna. Si sono dati fuoco a bordo di un’auto sulla quale i loro corpi sono stati rinvenuti carbonizzati dai vigili del fuoco.

 

Il doppio suicidio è avvenuto  nel centro di Volvera. I carabinieri hanno verificato che la coppia era proprietaria della vettura data alle fiamme, una Skoda Fiaba. Anche per questo motivo gli inquirenti ritengono si sia trattato di un suicidio.

 

La coppia soffriva di depressione. Poco prima del gesto avevano comprato una tanica di benzina.

Uomo di 78 anni muore d’infarto durante rapporto sessuale

prostituzioneIl 78enne, di Chivasso, è morto per un malore nelle campagne di Volpiano

 

 

Si era appartato con una donna romena di 35 anni, con la quale aveva preso accordi per consumare un rapporto sessuale.

 

Il 78enne, residente a Chivasso, è morto per un infarto nelle campagne di Volpiano dove si era appartato con la donna.

 

E’ stata proprio lei  a chiamare il 118. Sono intervenuti per le indagini i carabinieri della Compagnia di Chivasso.

 

Aggredito a calci controllore del Metrò

Questa volta l’episodio si è verificato nella stazione della metropolitana XVIII Dicembre

 

METRO TORNELLINuova aggressione ai danni di un controllore Gtt, dopo quella avvenuta nei mesi scorsi, quando a un dipendente dell’azienda dei trasporti pubblici venne addirittura staccato un orecchio a morsi. La causa è sempre la stessa: l’aggressore non aveva pagato il biglietto e voleva sfuggire alla verifica.

 

Questa volta l’episodio si è verificato nella stazione della metropolitana XVIII Dicembre, intorno alle 18 di ieri.

 

Un ragazzo ventenne, di origini marocchine, per sfuggire al controllo ha assalito con pugni, calci e manate al volto il dipendente che se l’è cavata con qualche graffio.

 

Il giovane sperava di fuggire sul treno che stava per ripartire. Ma i colleghi del dipendente Gtt sono riusciti a bloccarlo e a chiamare la polizia.

 

(Foto: il Torinese)

Commesso ruba 100 telefonini dal suo supermercato

L’uomo, di Caselette torinese,  lavorava da Auchan  ed è agli arresti domiciliari per ricettazione

 

TELEFONINIVoleva fare la bella vita con la fidanzata e per questo ha pensato di trovare una soluzione immediata rubando, nell’arco di qualche mese, 100 smartphone dal supermercato in cui lavorava.  

 

L’uomo, un trentunenne di Caselette torinese,  lavorava da Auchan  ed è agli arresti domiciliari per ricettazione. La  merce rubata al supermercato di Rivoli, dove era assunto come addetto alle vendite, ha un valore di 30mila euro.

 

Sono state identificati 5 acquirenti dei telefonini rubati, tutti denunciati.

Quando a proteggere i negozi sono le “ronde pusher”

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salvarioEvidentemente lo spacciatore, con il suo “servizio d’ordine”, spaventa più delle forze di polizia i delinquentelli di quartiere

 

Il caso del farmacista di via Berthollet, Mauro Guzzinati, è paradossale. essere costretti a difendersi da scippi e furti chiedendo la protezione di chi fa parte di quel mondo criminale. La vicenda della farmacia di San Salvario (nella foto la chiesa di largo Saluzzo, simbolo del quartiere) , sollevata dalla redazione torinese di Repubblica e salita all’onore delle cronache nazionali è ormai nota. Il farmacista, stufo di furti ai danni del suo negozio da parte di giovani furfanti che, anche se cattuarti dalla polizia tornavano in libertà e diventavano recidivi dopo pochi giorni, ha ottenuto la protezione di un pusher.

 

Evidentemente lo spacciatore, con il suo “servizio d’ordine”, spaventa più delle forze di polizia i delinquentelli di quartiere. Il patto tra spacciatore e farmacista è che quest’ultimo, in cambio di protezione, non chiami la polizia a disturbare il pusher. E quando la misura è colma, anche le persone più oneste perdono la fiducia e si arrendono all’evidenza. Ovvio che l’etica e la moralità sono subito state tirate in ballo e il dibattito impazza in città.

 

Il presidente della circoscrizione 8, di cui fa parte San Salvario, Mario Levi, è sconsolato. Si chiede che fine farà il quartiere che, nonostante l’impegno di polizia e carabinieri, vede crescere di giorno in giorno la piccola criminalità. E se un giorno alla vigilanza dei pusher dovesse sostituirsi quella di delinquenti che chiedono il pizzo in cambio di protezione?

 

 Il  quotidiano il Giornale di oggi fa un parallelo con lo scandalo suscitato a suo tempo dalle ronde leghiste nella sinistra benpensante. Si chiede il quotidiano milanese: “meglio le ronde di spacciatori?”. Insomma, la situazione è controversa. Ciò che emerge chiaramente è che la movida di San Salvario, pur avendo in parte riqualificato la zona, non è servita ad allonatanare la criminalità.

 

(Foto: il Torinese)