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Evade imposte su 350 mila euro. Medico in pensione nel mirino della Gdf

L’ex professore di medicina “allargava” la sua pensione con consulenze e affitti in nero

Con una pensione di oltre 5.500 euro mensili, 29 terreni in suo possesso non dichiarati, quattro appartamenti di sua proprietà che a quanto risulta affittava in nero e una quota in una società immobiliare che opera in tutta la provincia di Torino, un medico e docente universitario -ovviamente ormai in pensione- forniva anche consulenze a noti studi medici torinesi senza dichiarare i compensi al fisco. Così le fiamme gialle di Lanzo Torinese hanno puntato il dito contro il noto professionista della Val di Lanzo, iniziando mesi fa a scavare nelle sue dichiarazioni e nei suoi libretti contabili, scoprendo così tutto quello che non è mai stato dichiarato al fisco. Secondo gli esiti delle indagini della gdf, il medico dovrà pagare le imposte su oltre 350 mila euro non dichiarati, ai quali andranno ancora aggiunte multe ed interessi sulla cifra mai versata.

Falsi addetti dei rifiuti tentano di entrare nelle abitazioni

La microcriminalità, in questo caso i truffatori, non difetta certo di fantasia. Sono arrivate nei giorni scorsi al numero verde della Cidiu Servizi, l’azienda che si occupa di raccolta rifiuti di ambiente con sede a Collegno, numerose segnalazioni di sedicenti operatori Cidiu che, con scuse di vario genere tentano di introdursi nelle abitazioni a scopo illecito.

La zona in cui sono state tentate le prime truffe è quella di via Adua a Collegno. La scusa, questa volta, è la consegna di secchielli per la raccolta dell’organico, per la quale i falsi operatori insistono sulla necessità di dover entrare in casa.L’Azienda Cidiu Servizi, con una propria nota, precisa che gli operatori della società o di società e cooperative incaricate sono muniti di tesserino di riconoscimento che i cittadini possono richiedere di esibire. Inoltre, gli operatori Cidiu non possono accedere agli appartamenti.

Nel dubbio telefonare al Numero Verde 800-011651. L’Azienda, diffidando fermamente chiunque dall’utilizzare indebitamente il nome della società, raccomanda ai cittadini di non far entrare in casa queste persone, di non fissare alcun appuntamento con loro e di segnalare il caso al Numero Verde 800-011651 (lun-gio 8.30-16.30 e ven 8.30-15) e alle Forze dell’Ordine competenti sul territorio.

Purtroppo sono molte ogni anno le truffe di questo genere, rivolte soprattutto a persone anziane, in particolar modo quelle che vivono da sole, e che sono dei “bersagli” maggiormente vulnerabili da parte dei malviventi.

Massimo Iaretti

Panificazione, c’è il contratto nazionale. In Piemonte 15 mila addetti

Nella nostra regione interessa 6.200 imprese e 15mila addetti. Roberto Dellavalle (Presidente Confartigianato Piemonte Alimentazione): “Consente un miglior collocamento delle risorse umane e valorizza il settore”

 

Confartigianato Alimentazione, unitamente alle altre Organizzazioni Artigiane, ha sottoscritto con  Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil, il nuovo contratto nazionale di lavoro per le imprese dei settori alimentazione-panificazione. L’intesa si applicherà ai dipendenti delle imprese artigiane, delle imprese non artigiane che occupano fino a 15 dipendenti del settore alimentare, e ai dipendenti delle imprese della panificazione fino a 249 dipendenti. In Piemonte le imprese interessate sono circa 6.200 con oltre 15mila addetti di cui 7.000 dipendenti.

“Il nuovo contratto – commenta Roberto Dellavalle, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Alimentazione – costituisce un passo in avanti nella direzione di consentire alle imprese del settore il migliore collocamento delle risorse umane e di rispondere maggiormente alle nuove esigenze dei consumatori. Inoltre permette di rappresentare meglio la molteplice varietà delle imprese italiane del settore alimentare, da quelle tradizionali fino alle attività più specifiche”.Nel rinnovo viene estesa l’applicabilità del contratto alle imprese che svolgono somministrazione di pasti e bevande in attività di ristorazione, vale a dire i pubblici esercizi quali ristoranti, bar, tavole calde, ecc.

Per quanto riguarda la parte economica, è stato definito un aumento salariale medio pari a 55 euro per i dipendenti delle imprese alimentari artigiane. L’accordo fornisce alle imprese alimentari artigiane, nonchè alle piccole e medie imprese del settore, strumenti contrattuali innovativi,  in primo luogo introducendo una nuova tipologia di contratto di lavoro finalizzata al reinserimento lavorativo di alcune specifiche categorie di persone: disoccupati o lavoratori in sospensione di lavoro, coloro che non abbiano conseguito un titolo di studio di istruzione secondaria superiore, persone prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi potranno accedere ad un contratto che ne potenzia l’occupabilità. L’accordo di rinnovo ribadisce l’importanza per le imprese del settore di aderire agli Enti Bilaterali dell’Artigianato, in Piemonte l’EBAP (Ente Bilaterale dell’Artigianato Piemontese), anche alla luce della più recente normativa che demanda a questi enti l’erogazione degli ammortizzatori sociali in caso di crisi aziendale.

“Quella dell’alimentazione – sottolinea Dellavalle – è un’attività che necessita di creatività e gusto, competenze che non sono assimilabili alla routine dei precotti e che non sono diverse, in quanto a spirito ed a capacità di innovazione, da quelle dei maestri pasticceri. In Piemonte il settore è in crescita e con questo accordo si rinnovano le relazioni industriali, si rilanciano bilateralità e formazione, consolidando nel contempo la parte salariale; in tema di mercato del lavoro si sperimenta poi il contratto di reinserimento a favore di categorie svantaggiate”. 

“In ogni caso – conclude Dellavalle  -il rinnovo costituisce, anche in prospettiva, un importante passo in avanti per le tante imprese piemontesi alimentari e loro dipendenti”.

Seggiovia, momenti di paura, ma gli sciatori sono stati portati in salvo

Tutti salvi gli oltre cento sciatori che una bufera di vento (trasformatasi in tromba d’aria) con raffiche fino a 130 km orari, a Prato Nevoso, nel monregalese, aveva bloccato sulla seggiovia. Il Soccorso Alpino è intervenuto per soccorrere i malcapitati  sull’impianto scarrucolato dalle forti raffiche. Chiusi gli impianti di risalita anche nelle stazioni sciistiche di Artesina e Limone Piemonte.

 

(foto archivio)

Chiude in auto il figlio di 12 anni e va a ballare in discoteca

Ha abbandonato il figlio di 12 anni in auto  per andare a ballare  in discoteca. L’uomo,  un autotrasportatore 35enne residente in provincia di Cuneo è ora ai domiciliari. Aveva detto al figlio  di dormire sul sedile posteriore della Fiat Mondeo, e lo aveva lasciato in un parcheggio isolato di Santena per andare a ballare lì vicino. I carabinieri hanno visto l’auto chiusa a chiave con il motore acceso e il ragazzino all’interno. Verso le 3 di notte hanno rintracciato l’uomo. Il figlio è stato affidato alla zia paterna

“Devi essere solo mia o ti uccido”: stalker condannato

“Devi essere solo mia o ti uccido”, così le diceva  Alessandro C., un torinese di 51 anni, che  ha perseguitato per diversi anni la sua ex fidanzata anche con minacce di morte. I pedinamenti e le  percosse erano pressochè all’ordine del giorno. Ma lei, 40 anni, ha finalmente deciso di denunciarlo ai carabinieri. Così l’uomo è stato condannato a due anni e mezzo in primo grado.  L’appello avrà inizio il prossimo 27 aprile. Lui non accettava la fine della  storia d’amore e della convivenza.  Le aveva bucato le ruote dell’auto e scritto insulti sulla carrozzeria, e colpita con schiaffi e pugni. L’aveva anche obbligata a trascorrere il Capodanno insieme e nel viaggio di ritorno  l’aveva più volte picchiata e minacciata.

“Lo sport può aiutare la ricerca sul cancro”

Oggi, 5 marzo 2017, a Torino, in occasione della corsa in rosa per la ricerca universitaria sul cancro “Just the Woman I am”, il Presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, ha voluto che fosse la pattinatrice artistica diciannovenne Giada Russo dell’Ice Club Torino, Campionessa italiana 2015 e 2016, a tenere il discorso sul palco di una Piazza San Carlo affollata dai partecipanti.

“E’ stata una grande emozione trovarmi qui oggi – ha affermato la Russoun’esperienza unica per la quale desidero ringraziare di cuore il Presidente Laus. Sono abituata ad affrontare le gare, ad esibirmi davanti al pubblico italiano e internazionale, ma non a parlare ad una platea così vasta, in un’occasione di festa che coinvolge tante persone diverse, ma tutte unite per raggiungere un obiettivo comune”.

“Lo sport rappresenta uno strumento importante per trasmettere e comunicare i valori formativi – ha proseguito la pattinatrice torinesee credo che, se praticato nel modo corretto, possa diventare un veicolo di educazione, di solidarietà e di integrazione, rendendoci persone migliori, pronte ad aprirci agli altri, ad aiutare, a comprendere”.

“In tutti questi anni di pratica sportiva – ha concluso la Russoho imparato a cadere e a rialzarmi, ho imparato a considerare vittorie e sconfitte nel modo giusto senza enfatizzare le prime, senza soffrire troppo per le seconde, ma soprattutto ho capito di essere stata molto fortunata perché ho potuto lottare per raggiungere i miei obiettivi, perché ho potuto studiare, allenarmi, circondata dalla serenità e dall’affetto, mentre a molte bambine, a molte ragazze, a molte donne nel mondo tutto questo è ancora negato. Il mio augurio per l’8 marzo è che I valori di questo giorno possano accompagnarci durante tutto l’anno”.

 

 

Marco Travaglini

Baldissero: “Un buon vicino è il miglior antifurto”

Era un punto del nostro programma elettorale e ora abbiamo deciso di attuarlo, dopo esserci confrontati con l’Associazione Controllo del Vicinato ed in particolare il suo referente per la Città Metropolitana, Ferdinando Raffero”. Così il sindaco di Baldissero Torinese, Bruno Todesco ha introdotto una serata molto partecipata che si è svolta giovedì 2 marzo al Centro comunale Paluc. L’argomento era “Controllo del vicinato – Un buon vicino è il miglior antifurto – Sicurezza e sorveglianza a Baldissero”. Al primo cittadino, introdotti da Claudio Capone, assessore comunale alla sicurezza e territorio, si sono susseguiti di vari relatori, a partire proprio da Ferdinando Raffero, avvalendosi di slides è entrato nel merito del sistema e della filosofia che sta alla sua base (l’effetto di deterrenza verso i microcriminali attraverso il recupero del senso civico e della solidarietà sociale tra vicini). Poi sono seguiti i contributi del vice sindaco di Andezeno, Agostino Ambrassa, comune dove in pochi mesi sono nati, ben quattro gruppi di Controllo del Vicinato, del responsabile regionale dell’Associazione, Massimo Iaretti. Iaretti ha tracciato, nel suo intervento, una netta distinzione dalle ronde cui nulla le accomuna e sui gruppi di whatt’s app, spiegando che “questo è un ottimo strumento al servizio del controllo del vicinato, ma non è il controllo del vicinato e se gestito in modo autonomo e senza regole precise rischia di diventare un boomerang”. Molto applauditi, perché sono entrati nel concreto del problema furti e trffe, sono stati gli interventi di Carlo Delfino, vice comandante della Polizia municipale di Settimo Torinese e di Claudio Pettenuzzo, comandante la polizia municipale di Baldissero Torinese. Nelle prossime settimane il progetto prenderà avvio concretamente anche in questo comune.

 

 

 

 

 

Soccorrono ragazza e trovano un feto nella borsa

 Nel soccorrere  una giovane, svenuta in strada a Candelo, nel Biellese, i sanitari hanno  scoperto un feto nella sua borsa mentre cercavano i documenti. La donna, nigeriana,  non parla italiano, ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale  nel reparto di ginecologia.I medici pensano che si sia trattato di un aborto spontaneo. Le sue condizioni sono in miglioramento e non destano preoccupazione. E’ stato un passante a dare l’allarme. La donna, che potrebbe essere vittima della tratta di prostitute,  sarebbe irregolare in Italia.

 

Ripresa la circolazione dopo la caduta dell’albero in corso XI Febbraio

Per la caduta di un albero in corso XI Febbraio a Torino, attorno all’una di notte, un ciclista è  rimasto ferito e una parte della rete tramviaria danneggiata. La pianta,  cadendo, ha strappato e abbattuto una parte della rete aerea Gtt e un ciclista di passaggio è stato colpito dai rami e trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Gradenigo: le sue condizioni non sono gravi. Sono intervenuti gli Agenti della Polizia Municipale  per le deviazioni al traffico, i Vigili del Fuoco, e personale Gtt per  il ripristino della rete aerea. Questa mattina il corso è stato riaperto e i tram  hanno ripreso il loro percorso normale.