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Rapimento burla, ora rischiano più di 25 anni di carcere

carabinieri carIl tutto potrebbe costare fino a  40 anni di reclusione  ai ragazzi rintracciati dai carabinieri

 

Proprio uno scherzo idiota. E le conseguenze potrebbero essere davvero tristi per chi l’ha commesso.

 

Sono scesi all’impazzata  da un furgone, con il volto coperto, hanno “rapito” un uomo e sono fuggiti di corsa. Il fatto è avvenuto a Caluso, ma si trattava di uno scherzo organizzato per festeggiare in modo originale l’addio al celibato di un loro amico. 

 

Il tutto potrebbe costare dai 25 ai  40 anni di carcere  ai ragazzi rintracciati dai carabinieri dopo la denuncia di una persona che aveva assistito alla scena.

 

Uno di loro è  stato anche denunciato per il possesso di un coltellino sardo. I carabinieri stanno esaminando le posizioni degli altri burloni.

 

(Foto: il Torinese)

Picchia la ex e fugge in Porsche inseguito per 50 km dai carabinieri

vilenza dddonne Il “fuggitivo”, di 44 anni, dopo aver tamponato una gazzella è stato fermato dai militari  e arrestato

 

Ha picchiato l’ ex moglie ed è scappato a bordo di una Porsche Cayenne.

 

All’inseguimento, per 50 km, i carabinieri,  attraverso le vie di Rondissone, Verolengo, Torrazza Piemonte e  sull’autostrada A4 Torino-Milano.

 

 Il “fuggitivo”, di 44 anni, dopo aver tamponato una gazzella è stato fermato dai militari  e arrestato.  

 

L’accusa è di maltrattamenti in famiglia, lesioni, resistenza,  danneggiamento e guida in stato di ebbrezza.

 

L’ex moglie ha riportato ferite che guariranno in pochi giorni.

Appena scarcerato dopo le percosse alla convivente la violenta

vilenza dddonneEra stato denuciato dalla sua ex poche settimane fa quando l’aveva aspettata sotto casa a Moncalieri, dove l’aveva minacciata, insultata e presa a schiaffi

 

ll tribunale di Torino gli aveva proibito anche solo di avvicinarsi all’abitazione dell’ex convivente.

 

Invece, qualche giorno fa, incurante del divieto, lui ha costretto la donna, di 43 anni, a salire a bordo della sua auto e l’ha violentata.

 

L’uomo, un quarantottenne,  è stato arrestato dai carabinieri di Moncalieri. Era già stato  denuciato dalla sua ex poche settimane fa quando l’aveva aspettata sotto casa a Moncalieri, dove l’aveva minacciata, insultata e presa a schiaffi.

 

Lei era riuscita a fuggire chiudendosi in casa ma lui non si muoveva dal  nel giardino. Alla fine sono arrivati i carabinieri che lo hanno arrestato per stalking

Strage di Caselle, accusati l’ex colf e il marito

caselle strageI magistrati contestano il reato di “concorso in omicidio volontario premeditato con l’aggravante dei futili motivi”


Dopo 6 mesi la procura ha chiuso le indagini sulla strage di Caselle avvenuta lo scorso 3 gennaio.

 

Accusati dell’efferato triplice omicidio l’ex colf che prestava servizio nella cvasa della famiglia massacrata, Dorotea De Pippo, e il marito, Giorgio Palmieri.

 

Persero la vita Claudio Allione, la moglie Mariangela Greggio e la suocera Emilia Dall’Orto. I magistrati contestano il reato di “concorso in omicidio volontario premeditato con l’aggravante dei futili motivi”.

 

Per l’accusa i due, pur con ruoli diversi,(l’autore materiale dei delitti è stato l’uomo) avrebbero agito per soldi e vendetta dopo che la De Pippo era stata licenziata dalla famiglia Allione.

 

La donna ha sempre negato il proprio coinvolgimento nella mattanza.

Pirati della strada uccidono donna e fuggono

polizia municipale1Le persone a bordo dell’auto sono fuggite e hanno abbandonato una Lancia K


La polizia municipale sta cercando testimoni che possano avere visto i colpevoli. E’ morta nella notte, dopo essere stata investita, una donna di 56 anni.

 

L’incidente stradale è avvenuto alla periferia sud di Torino.

 

Le persone alla guida dell’auto  che probabilmente ha provocato l’urto sono fuggite e hanno abbandonato la vettura, una Lancia K, che  non risulta rubata.

 

La vittima era a bordo della sua auto con il marito, che non ha riportato ferite, e con il padre, trasportato in ospedale per lievi ferite.

 

(Foto: il Torinese)

Sequestrati 110 milioni: “pensionato” evade il fisco per 70 anni

finanzaLa Guardia di finanza  ha ricostruito le azioni  dell’uomo addirittura ad incominciare dagli Anni ’50

 

110 milioni di euro sequestrati a un imprenditore torinese che oggi è in pensione, da parte delle fiamme gialle.  

 

La Guardia di finanza a conclusione di una difficile e lunga indagine ha ricostruito le azioni  dell’uomo addirittura ad incominciare dagli Anni ’50.

 

 E’ stato così scoperto un sofisticato sistema di operazioni che ha permesso all’imprenditore di costruire un notevole capitale all’estero e, infine,  di ricondurlo in Italia grazie agli scudi fiscali del 2003 e del 2009.

 

(Foto: il Torinese)

Incendio alla centrale Iren di Moncalieri

Intervenuti anche il 118 e gli specialisti di Asl e Arpa. Non ci sono danni a persone e sono fortunatamente esclusi rischi ambientali

 

iren moncaUna perdita di olio lubrificante da una tubazione, ha provocato nel pomeriggio un principio di incendio alla centrale Iren di cogenerazione di Moncalieri (nella foto di Iren).

 

Scattato l’allarme, I tecnici di Iren Energia sono intervenuti e i vigili del fuoco sono accorsi sul posto per  lo spegnimento delle fiamme.

 

Intervenuti anche il 118 e gli specialisti di Asl e Arpa. Non ci sono danni a persone e sono fortunatamente esclusi rischi ambientali.

Protesi difettose, Guariniello indaga

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TRIBUNALE 1 Sono già venti le persone che un po’ da ogni parte d’Italia hanno chiesto di intervenire

 

Secondo  l’accusa le protesi difettose provocherebbero metallosi, ovvero rilascerebbero ioni di metallo nel corpo.

 

Sono già venti le persone che un po’ da ogni parte d’Italia hanno chiesto di intervenire  alla procura della Repubblica di Torino.

 

Dopo aver subito interventi chirurgici di protesi all’anca sono rimaste vittime di fastidiosi disdturbi. Che cosa non è andto bene nelle operazioni?

 

Da un anno il pm Raffaele Guariniello guida un’inchiesta per commercio di prodotti nocivi per la salute e lesioni colpose, in cui sono coinvolti 5 dirigenti della società Depuy, appartenente al gruppo Johnson & Johnson.

 

(Foto: il Torinese)

Vannoni sì o no? A Torino no: rinviato a giudizio

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vannoni E’ singolare il fatto che altri tribunali impongano, invece, in alcuni casi, il metodo di cura Stamina

 

Rinvio a giudizio per Davide Vannoni e  altre 12 persone per il caso Stamina. E’ stato richiesto dalla procura della Repubblica di Torino e il prossimo 4 novembre si terrà l’udienza preliminare. L’inchiesta è condotta dai carabinieri del Nas con il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello.

 

Tra i soggetti per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di associazione per delinquere, ci sono Marino Andolina, vice di Vannoni in Stamina Foundation, Gianfranco Merizzi, presidente dell’associazione  Medestea, la biologa Erica Molino e Carlo Tomino dell’Agenzia Italiana per il Farmaco.

 

E’ stata invece stralciata la posizione di altri 8 indagati che potrebbero essere archiviati.

 

E’ singolare il fatto che altri tribunali impongano, invece, in alcuni casi, il metodo di cura Stamina. Vannoni sì o no?