Proseguono i lavori per il rinforzo strutturale dei viadotti in strada Traforo del Pino che, dopodomani venerdì 11 agosto, sarà chiusa al traffico dalle ore 9.00 alle 17.00. Dopo il 12 agosto, nel tratto compreso tra Sassi e la prima rotonda di Pino Torinese dopo la galleria, la circolazione continuerà ad essere vietata ai mezzi pesanti superiori ai 35 q, mentre le auto potranno procedere a senso unico alternato, regolato da semaforo.
La polizia penitenziaria ha sorpreso un detenuto durante un rapporto intimo con una giovane visitatrice, la sua compagna, nell’area verde del carcere delle Vallette destinata ai colloqui. Lui è un albanese di 25 anni recluso per furto e rapina fino al 2020. E’ stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico e gli è stata comminata una sanzione di 10 mila euro. L’episodio è stato reso noto dal sindacato Osapp e si è verificato nel perimetro della zona A del carcere , in presenza di altri detenuti con i rispettivi familiari.
Hanno dovuto attendere fin dopo mezzanotte i 180 passeggeri che hanno passato l’intera giornata di ieri all’aeroporto di Caselle in attesa del volo Meridiana per Cagliari. Si sarebbero dovuti imbarcare dallo scalo torinese alle 11.15 ma, arrivati al gate, hanno scoperto che l’aereo non era disponibile. Hanno dovuto aspettare ben dodici ore prima di salire un velivolo giunto da Napoli alle 22.30. Alcuni viaggiatori si sono lamentati perchè non avrebbero ricevuto dalla compagnia neppure una mail o una telefonata a proposito del disguido
Bandito 66enne arrestato con i complici
Tutti pregiudicati i cinque arrestati dalla squadra mobile per la tentata rapina in banca di lunedì nel centro di Cuorgné. Rapina fallita miseramente per la coraggiosa reazione dei cassieri, uno dei quali ha riportato una ferita da taglio all’addome. La polizia li ha arrestati a Favria. Tra loro anche Adriano Pagliero Valgrand, 66 anni, che negli anni Novanta era il capo della banda del ‘pile’, dal nome dell’indumento che era solito indossare.
Mentre lavora sul tetto cade e muore
Stamane alla periferia di Trino Vercellese, in via Hermada, un operaio di cinquant’anni ha perso la vita dopo essere caduto dal tetto su cui stava lavorando per alcune sistemazioni. Si tratta di chiarire se la caduta sia dovuta a un malore o a una disattenzione che lo ha fatto precipitare per diversi metri. A nulla sono valsi i soccorsi. In corso i controlli per appurare se le norme in fatto di sicurezza sui luoghi di lavoro siano state rispettate.
(foto: archivio)
Dal prossimo anno scolastico sarà possibile accogliere i 23 bambini in lista d’attesa
Una buona novità dalla Regione Piemonte. È di qualche giorno fa la notizia che la Giunta Regionale, su proposta dell’assessore all’istruzione Gianna Pentenero, ha concesso alla scuola dell’infanzia “Girotondo” di Pasta a Rivalta l’apertura di una quarta sezione. Sarà così possibile accogliere nella scuola del quartiere i 23 bambini in lista d’attesa. Si tratta di una ri-assegnazione, dopo che nell’anno scolastico 2016-2017 le sezioni si erano ridotte a tre. «Siamo molto soddisfatti. Una notizia che rallegra l’Amministrazione ma soprattutto le famiglie che fino a qualche giorno fa non sapevano quale scuola i loro figli avrebbero dovuto frequentare – dichiara l’assessore all’istruzione del Comune di Rivalta Agnese Orlandini. «Questo risultato – continua ancora l’Assessore Orlandini – è frutto del lavoro e della tenacia con cui gli uffici hanno seguito la vicenda e hanno saputo motivare la necessità di riaprire la quarta sezione a Pasta e della proficua collaborazione che abbiamo avuto con l’assessorato regionale che ringraziamo per aver colto questa nostra necessità».
Disperso in montagna, ricerche in corso
AGGIORNAMENTO Il soccorso alpino ha individuato l’uomo, vivo, in un bosco lontano dal sentiero che scende verso il centro abitato
Attive da stamane le ricerche di un escursionista tedesco di 45 anni disperso oltre Locana, in Valle Orco. Si trovava con una comitiva di connazionali che si è divisa nel corso della discesa dal bivacco Blessent, nel pomeriggio di ieri. Il soccorso alpino, intorno alle 23, è salito a piedi ripercorrendo il sentiero senza però trovare alcuna traccia. Questa mattina le ricerche si avvalgono dell’elicottero.
Eccezionale attività di trapianto renale all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino nell’ultimo mese estivo. Nelle ultime 4 settimane sono stati effettuati una serie concentrata di trapianti renali ad alta complessità come mai si è visto: 4 trapianti di doppio rene, di cui l’ultimo dopo perfusione dei reni con una speciale apparecchiatura, un trapianto renale in paziente definita “iperimmune” per l’alto rischio di rigetto e che per tale ragione ha effettuato particolare studio immunogenetico e una specifica terapia nefrologica di desensibilizzazione prima del trapianto, due terzi trapianti renale, un trapianto renale in urgenza per carenza di accessi vascolari per effettuare la dialisi ove il rene è stato trapiantato in sede completamente diversa dal convenzionale. Questo oltre a un trapianto da donatore vivente da fratello a fratello e a 5 trapianti “ordinari” da donatori deceduti. Una girandola di trapianti renali caratterizzata da difficoltà cliniche e chirurgiche le più elevate nel campo, tutte concentrate in un tempo ristretto. Difficile ricordare una serie così impegnativa affrontata con successo in un periodo oltretutto in cui in molti ospedali ci sono riduzioni di attività per le ferie. Questa caleidoscopica attività di trapianto renale è possibile grazie al consolidato approccio multidisciplinare sul trapianto renale che permette di fare trapianti altrove difficilmente possibili e di farne anche tanti come in questo ultimo mese: la parte assistenziale clinica verte sui nefrologi diretti dal professor Luigi Biancone e per la parte chirurgica sui chirurghi vascolari diretti dal dottor Maurizio Merlo, sugli urologi del professor Paolo Gontero e sugli anestesisti del dottor Pierpaolo Donadio; la parte laboratoristica specifica è sostenuta dagli immunogenetisti del professor Antonio Amoroso e dagli anatomo-patologi del professor Mauro Papotti. Utile sempre ricordare che la componente infermieristica è essenziale per la gestione dei pazienti, ancor più in situazioni così complicate di base. “Rimarchevoli sono i risultati sul trapianto di doppio rene – dice il professor Biancone, responsabile del programma di trapianto renale delle Molinette – che consente minor tempo in lista ed una funzionalità nel lungo termine identica ed a volte superiore al trapianto di rene singolo per la stessa categoria di donatore. Nella pratica clinica in determinate situazioni si preferisce trapiantare due reni contemporaneamente nello stesso paziente invece di uno per dare maggiori garanzie di funzionalità col risultato alla fine di dare al paziente una massa funzionale superiore “ad abundantiam”. Oltretutto, nell’ultimo trapianto di doppio rene, i reni sono stati sottoposti a perfusione continua con delle particolari macchine che sono in grado di ricondizionare e meglio preservare la microcircolazione renale e riossigenare i tessuti renali quando il rene è ancora in ghiaccio ed il trapianto ha avuto subito un ottima partenza. La casistica dell’uso delle macchine da perfusione in questi organi è ancora piccola in Italia su questi reni ma i risultati sono molto interessanti ”
(foto: il Torinese)
Nonno con arsenale in casa minaccia tre automobilisti
Tre automobilisti sono stati minacciati con una pistola, dopo un litigio vicino alla Palazzina di caccia di Stupinigi. Il “pistolero” è un pensionato di 68 anni, vestito da donna al momento dei fatti, denunciato per minaccia aggravata e porto illegale di armi da fuoco. I carabinieri hanno trovato la pistola, una Beretta 7,65 col colpo in canna, e un coltello a scatto con una lama di nove centimetri all’interno della sua auto. Nell’abitazione dell’uomo anche un fucile Beretta, una doppietta Bernardelli, un fucile automatico Beretta calibro 12, una canna Beretta cal. 12, una pistola semiautomatica Beretta, cal. 6,35, un fucile sovrapposto Beretta, cal. 12, una rivoltella Smith & Wesson, 1 proiettile cal. 6,35, 5 proiettili cal. 38 sp e 20 proiettili cal. 12. Tutte le armi sono state sequestrate.
E’ morta la mamma di Bea, la bimba malata
E’ morta Stefania Fiorentino, la mamma di Bea, la ‘bambina di pietra’, colpita da una malattia rarissima che sta trasformando il suo corpo in una struttura rigida. A 35 anni, è deceduta per un tumore. Aveva creato la seguitissima pagina Facebook ‘Il Mondo di Bea’ e una onlus per sostenere la bimba e sensibilizzare sui temi della ricerca. I funerali si svolgeranno martedì a Torino, nella chiesa del Santo Volto. Tra i messaggi di cordoglio anche quello di Emma Marrone, di cui Bea è una grande ammiratrice.