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Arbe, una strada e una storia

Martedì 28 marzo, alle 18.00, nella sala “Sala Memoria delle Alpi” dell’Istoreto di Torino ( al 3° piano di via del Carmine,13), gli storici Eric Gobetti, Marco Buttino e Bruno Maida parleranno della richiesta al comune di Torino di rinominare via Arbe, in via “vittime del Campo di Concentramento di Arbe”. Nel gennaio di quest’anno Eric Gobetti – studioso della Jugoslavia e collaboratore dell’Istoreto – lanciò l’iniziativa con una petizione che è stata sottoscritta da decine di storici e studiosi torinesi e da più di duecento cittadini. I principali quotidiani, non solo torinesi, ne hanno parlato diffusamente. Il campo di concentramento sito sull’isola di Arbe (Rab in croato) è stato il peggiore luogo di detenzione creato nella seconda guerra mondiale dall’esercito italiano. In poco più di un anno vi sono morte 1500 persone, quasi tutti civili croati e sloveni, tra cui molti bambini. Perché questo fenomeno storico così  rilevante, questa pagina drammatica della nostra storia non è diventata memoria comune? Come si è potuto dimenticare questa tragedia al punto di nominare inconsapevolmente una via col nome di una località dove si è consumato il martirio di centinaia di innocenti? Da queste domande e dal bisogno di trovare delle risposte adeguate  è scaturita l’iniziativa della richiesta di apporre la targa commemorativa, per ricordare le vittime del campo, in corrispondenza del cartello col nome della via.

Ragazza ferita da carro di carnevale trasferita in eliambulanza al Cto

Ha 19 anni la ragazza  investita, oggi pomeriggio a Giaveno, da un carro allegorico durante la sfilata di carnevale. E’ stata trasferita con l’eliambulanza al Cto di Torino con prognosi  riservata. I carabinieri di Rivoli cercano di ricostruire la dinamica dell’incidente per capire se la giovane era a bordo del carro ed è caduta o se era in strada. I testimoni danno versioni discordanti.

 

(foto: archivio)

Scopre la fidanzata in discoteca con un altro e lo accoltella

Scopre la fidanzata in discoteca insieme a un altro uomo, un amico marocchino, e lo accoltella all’uscita del locale. L’aggressore è un italiano di 37 anni, poi  rintracciato dai carabinieri di San Salvario e arrestato con l’accusa di tentato omicidio. La vittima ha  32 anni, ed è ricoverato alle Molinette, non sarebbe in pericolo. L’aggressione è avvenuta  al ‘Life’ di corso Massimo d’Azeglio, dove il trentasettenne ha aggredito il “rivale” accoltellandolo alle gambe e all’addome, sfiorando appena l’arteria femorale

Minaccia terrorismo, espulso cittadino marocchino

Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha siglato il provvedimento con il quale è stata eseguita l’espulsione di un cittadino marocchino, per motivi di sicurezza dello Stato, su un volo diretto in Marocco. Si tratta del  26/mo  rimpatrio del 2017, e  salgono così a 158 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso, espulsi con accompagnamento alla frontiera a partire dal gennaio 2015. L’uomo è un 44nne, residente a Santhià, sposato con una cittadina italiana convertita all’islam.  Era stato segnalato dopo approfondimenti investigativi nelle indagini condotte dalla Digos di Vercelli per aver seguito un percorso di radicalizzazione: considerava l’Italia un paese di miscredenti, non adatto alla permanenza della sua famiglia. Nel 2012 aveva rifiutato di prestare giuramento per la cittadinanza italiana, dicendo ad alcuni connazionali che l’accettazione dello status avrebbe offeso la sua religione. L’Italia non gli piaceva? E’ stato accontentato.

Cane salta (o viene lanciato?) dal balcone

Secondo nostre fonti, un cane pitbull di 11 mesi sarebbe stato  ricoverato nella clinica veterinaria di  corso Traiano, per le ferite riportate da una caduta da diversi metri. Il cane era tenuto sul balcone di un edificio di via Tripoli, in cattive condizioni igieniche.  E’ stato trovato sulla strada: è caduto dal balcone del 4° piano, finendo – sembra – nell’altra corsia: è saltato o è stato lanciato da qualcuno ?  La coppia di persone alla quale appartiene pare fosse stata già richiamata dalla polizia municipale, informata del fatto che l’animale  veniva spesso abbandonato sul terrazzo per lunghi periodi tra i suoi escrementi.

Trent’anni da giornalista, licenziato

Dopo trent’anni trascorsi a raccontare le storie degli altri, adesso faccio notizia. Licenziato in tronco dall’editore di TuttoRally+ e Grace senza giusta causa e per di più in cassa integrazione straordinaria a “zero ore”. Primo e unico caso in Italia nella storia del giornalismo. E pensare che per lungo tempo ho accettato di fare il direttore editoriale a gratis…Perché mi hanno licenziato? Per dirla con le parole del sindacato, alla situazione di crisi «si aggiungono i comportamenti scorretti degli editori. È il caso, ad esempio, del gruppo “1 Media” che edita i giornali TuttoRally, La mia auto, Grace e La mia 4 x 4, che ha licenziato, nonostante fosse in corso la cassaintegrazione, uno dei suoi giornalisti. Un provvedimento che consideriamo illegittimo e che sembra avere anche il sapore della ritorsione…». Chi può diffonda e sappia che i colleghi che sono rimasti stanno facendo anche l’impossibile per fare uscire in edicola le riviste!

Paolo Francalanci

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http://www.stampasubalpina.it/news/2639/ogni-settimana-un-giornalista-perde

Truffe agli anziani, un arresto e due fughe

Una banda truffatori è stata sorpresa dai carabinieri l Torinese. Uno dei malviventi è stato arrestato, gli altri  hanno rubato l’auto a una donna dopo averla aggredita con uno spray urticante per fuggire alla vista dei militari. L’episodio a Montalenghe, dove uno dei tre faceva il “palo”, mentre gli altri ,presentandosi l’uno come vigile urbano e l’altro come tecnico dell’acquedotto, stavano raggirando un’anziana di Caselle. I carabinieri lo hanno visto mentre era  su una Seat Leon, con targa falsa, e sono riusciti a fermarlo. E’ accusato di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, truffa in concorso, possesso di segni distintivi contraffatti, possesso di chiavi false e grimaldelli. Nell’automobile c’erano ricetrasmittenti, cacciaviti, parrucche, petardi e 790 euro rubati poco prima a una 78enne di San Francesco al Campo. I due complici sono riusciti a scappare:hanno stordito una donna con uno spray urticante per rubarle la vettura.

La polizia penitenziaria: “No alle divise rattoppate”

Non  sono più accettabili divise rattoppate, in indecente stato di usura e quindi inadeguate per svolgere i compiti della polizia penitenziaria. La denuncia è dell’Osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria. Il sindacato chiede all’amministrazione penitenziaria di  provvedere “alle urgenti iniziative di competenza entro e non oltre trenta giorni”. In caso contrario verranno assunte “iniziative nelle sedi competenti”.La diffida è stata inviata anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e ai gruppi parlamentari. Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, sostiene che sono anni che non si provvede a un adeguato rinnovo del vestiario.

Marrone: “Prove che esiste business milionario sui nomadi. Inchiesta in procura”

<<Tutto parte dal nostro esposto in Procura di Torino sull'”Affare Rom”: ora che triplicano gli indagati, allargandosi ai vertici di altre coop sociali e di partecipate comunali, siamo orgogliosi di essere riusciti a dimostrare l’esistenza di un sistema di business milionario, nato per mettere le mani sui fondi statali per l’assistenza agli zingari. Tutto ciò mentre migliaia di famiglie italiane in estrema povertà sono abbandonate dalle istituzioni in graduatorie infinite per mancanza di risorse>>E’ l’ accusa Maurizio Marrone, Consigliere FDI-AN in Regione Piemonte, che precisa <<Partendo dall’ housing sociale abusivo di proprietà del “ras delle soffitte” Molino dove le cooperative rosse e bianche “parcheggiavano” gli zingari a spese del contribuente, abbiamo scoperchiato un intreccio tra il centrosinistra in Comune di Torino e le sue appendici nel sistema cooperativo-associazionistico, che, evidentemente anche per la Procura, erano disposte a tutto per arrivare ad ogni costo ai milioni di euro pubblici in ballo>> Prosegue Marrone: <<Nonostante sia passato oltre un anno dai primi avvisi di garanzia il sistema “Affare Rom” rimane indisturbato ai suoi posti, anche dopo l’elezione di Appendino a Sindaco>>.

Valencia, trovato senza vita studente del Politecnico

Aveva 24 anni lo studente, originario di Fermo, nelle Marche,  che frequentava l’Erasmus a Valencia, in Spagna, ed è stato trovato privo di vita nella sua stanza. La polizia lascia aperte tutte le ipotesi, compresi un malore o un gesto volontario. Il ragazzo è figlio di due professionisti, che sono già partiti dalle Marche per la Spagna. Frequentava la facoltà di Ingegneria al Politecnico di Torino, e sarebbe stato trovato morto dai compagni con cui condivideva l’appartamento. Un anno fa, il 20 marzo 2016, nell’incidente sull’autostrada Valencia-Barcellona perirono 13 studentesse italiane che frequentavano l’Erasmus.