Il caldo ha causato l’innalzamento dei livelli di ozono in tutta la regione. A Torino il bollettino dell’Arpa segnala, su una scala da 0 a 3, il livello 2 di allarme. Il Comune consiglia ai cittadini di ridurre l’attività fisica all’aperto e di mangiare più frutta e verdura. Bambini, anziani, cardiopatici, asmatici o persone affette da malattie dell’apparato respiratorio sono i soggetti più a rischio. Previsto un miglioramento domani e dopodomani, ma non nel Torinese.
Pedina la ex moglie e le ruba il cellulare
Ha pedinato l’ex moglie, dalla quale si era separato da settembre 2015, fino all’uscita di una discoteca di Roletto. Poi ha costretto la donna a a salire in auto e, spostatosi fuori dal centro abitato le ha rubato il cellulare e l’ha spintonata fuori dalla vettura. Lei, un’operaia 40 anni, ha comunque potuto contattare i carabinieri dell’aliquota Radiomobile di Pinerolo che sono riusciti a trovare il 45enne di Airasca e lo hanno arrestato per rapina e atti persecutori.
Per la prima volta è stato asportato in modo non invasivo con un endoscopio 3D attraverso una narice un rarissimo angiofibroma rinofaringeo che colpiva un bimbo di 11 anni dal naso al cervello, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Un intervento innovativo e rivoluzionario.
L’angiofibroma rinofaringeo (AR) è una rara neoplasia vascolare, che colpisce quasi esclusivamente bambini e ragazzini di età compresa tra i 7 ed i 21 anni. L’incidenza varia da 1:5000 a 1:60000. Questa neoplasia è estesamente vascolarizzata con possibili emorragie cataclismatiche sia spontanee, sia durante l’asportazione. Anche se classificata come lesione benigna, l’AR ha un comportamento localmente invasivo che può anche portare a morte il paziente. La sua sede di origine è a livello della fossa nasale; da qui la crescita verso le strutture nobili quali l’orbita ed il cervello. La classificazione della patologia si basa sulle dimensioni.
Il caso che si è presentato all’attenzione dell’Otorinolaringoiatria pediatrica (diretta dal dottor Paolo Tavormina) della Città della Salute di Torino è di un bambino di 11 anni, affetto da un angiofibroma giovanile in uno stadio estremamente avanzato, che dal naso si estendeva all’interno del cervello (stadio IV), comportando una completa erosione dell’osso che separa il naso dalla base del cranio.
Il bambino, previa embolizzazione (procedure necessaria a ridurre il sanguinamento), effettuata dal Neuroradiologo professor Mauro Bergui, veniva operato, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute, da un’equipe combinata Otorinolaringoiatria universitaria (diretta dal professor Roberto Albera) e di Neurochirurgia universitaria (diretta dal professor Alessandro Ducati).
Con l’ausilio di strumentazione all’avanguardia (endoscopia 3D HD e neuronavigazione TC-RMN guidata) l’équipe multidisciplinare formata dal professor Giancarlo Pecorari e dottoressa Claudia Bartoli (otorinolaringoiatri), dai neurochirurghi dottor Francesco Zenga e dottor Paolo Pacca e dall’anestesista dottor Sante Atlante ha con successo portato a termine l’intervento chirurgico.
Le dimensioni di questo AR sono considerate una difficile sfida chirurgica con il solo approccio endoscopico. Per la prima volta una patologia così complessa ed articolata è stata affrontata esclusivamente per via endoscopica con un endoscopio in 3D. La tecnologia tridimensionale ha permesso, infatti, una più elevata accuratezza e precisione del gesto chirurgico.
L’intervento della durata di circa 7 ore è avvenuto esclusivamente per via transnasale con una perdita intraoperatoria di sangue contenuta. L’asportazione è stata completa non solo nella enorme porzione nasale, ma anche nella sua estensione intracranica per un diametro di circa di 7 cm. dal naso fino al cervello. Non sono stati rilevati danni estetici, funzionali o neurologici. Il decorso post-operatorio è stato rapido portando alla dimissione del piccolo paziente dopo circa 20 giorni e consentendogli la completa ripresa di una vita di bambino.
Motociclista muore nello scontro con un’auto
Ieri in serata motociclista è morto sulla strada provinciale Cuneo-Savigliano, all’altezza di Centallo. E’ un uomo di 47 anni, di origine albanese, Gazmend Dervishi. propria moto quando , all’altezza della frazione San Quirico, si è scontrato con una vettura che procedeva in direzione opposta. L’incidente è accaduto verso le 20. E’ prontamente intervenuto il 118, ma il centauro è deceduto per le ferite riportate nello scontro.
Minuti di tensione ieri in tarda serata in piazza santa Giulia a Torino. Durante i controlli per la “malamovida” un gruppo di giovani dei centri sociali ha preso a pugni una commissaria di polizia, impegnata con una cinquantina di colleghi nella verifica del rispetto dell’ordinanza che vieta dalle 20 la vendita di alcolici da asporto. Anche un altro agente è stato ferito da una bottigliata in faccia. Il grosso del contingente delle forze dell’ordine aveva appena lasciato la piazza, quando si sono verificati gli episodi violenti. Gli agenti del reparto mobile sono tornati caricando i manifestanti.
(foto: il Torinese)
Principio di incendio a Palazzo Reale
Oggi nel primo pomeriggio, intorno alle 15.30, si è alzato del fumo dagli scantinati di Palazzo Reale, presso i Musei Reali.
Il personale è prontamente intervenuto e ha avvisato i vigili del fuoco, arrivati sul posto. Non è stato rilevato alcun danno ai visitatori e al personale in servizio in quel momento, tutti tempestivamente allontanati dai soccorsi. Il principio di incendio è stato subito messo sotto controllo. Nessun danno alle opere o alle strutture. Sono in corso gli accertamenti sulle cause del focolaio, quasi certamente causato da un guasto a un generatore. Il percorso di visita potrebbe subire delle modifiche per i controlli e le riparazioni necessarie.
Il controllo del vicinato si estende in Piemonte
Proseguono a Novara gli incontri dell’amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione Controllo del Vicinato per illustrare il progetto, approvato con un’apposita delibera negli scorsi mesi, dedicato al Controllo del vicinato. L’obiettivo è quello di diffondere sul territorio del Comune di Novara il progetto stesso e dopo gli ottimi riscontri della prima serata, a Pernate, il “tour” ha coinvolto la frazione di Vignale, da non confondere con il comune di Vignale Monferrato in Provincia di Alessandria.
Il Controllo del Vicinato è un progetto che ambisce a creare di un sistema di sicurezza residenziale basato sulla solidarietà, ovvero sull’osservazione da parte dei cittadini di possibili anomalie e sull’immediata segnalazione alle forze dell’ordine, senza alcun tipo di intervento attivo. Il progetto era stato illustrato qualche mese fa in municipio nella competente commissione consiliare, poi l’Amministrazione comunale ne ha condiviso le linee guida con una propria delibera per passare ora alla fase operativa. All’incontro sono intervenuti, come era già avvenuto a Pernate, il sindaco Alessandro Canelli, l’assessore alla Sicurezza Mario Paganini e il presidente della Commissione Sicurezza del Consiglio comunale, Maurizio Nieli, oltre a Massimo Iaretti, responsabile per il Piemonte di Acdv, Associazione Controllo del Vicinato. A Vignale è intervenuto anche l’assessore al bilancio Silvana Moscatelli “In questa, come nelle altre serate che organizzeremo nei vari quartieri – spiega Massimo Iaretti – sono state illustrate le modalità del progetto Controllo del Vicinato, per stimolare la partecipazione della popolazione a quella che è sempre stata una pratica della nostra società: il non rimanere indifferenti a quello che è accanto a noi. L’obiettivo è che se un malintenzionato decide di recarsi nella nostra città, in una determinata zona, in un determinato quartiere, dovrà sapere che il suo atteggiamento potrà essere notato, che non passerà inosservato, nel senso che tutta la comunità è coesa e pronta a segnalare alle Forze dell’ordine la sua presenza o i suoi atteggiamenti sospetti. Queste ultime, giusto specificarlo, sono le sole a poter effettuare qualsiasi attività di prevenzione. Il Controllo del Vicinato non è soltanto questo, bensì un modo per fare riavvicinare le persone, per farle conoscere, incontrare, data la sua valenza soprattutto sociale”. E la serata ha avuto un esito positivo sia sotto l’aspetto delle presenze in sala, sia sotto quello dell’interesse, tanto che sono state raccolti i primi interessamenti al progetto.
“Se non la trovano loro andiamo noi a prenderla stanotte”, hanno scritto su facebook i parenti di Oreste Giagnotto, l’uomo morto nell’incidente stradale provocato da Laura Sulejmanovic, 22 anni, arrestata per omicidio stradale e omissione di soccorso per esser fuggita dopo avere causato l’ incidente mortale alla guida di un camper. La donna è evasa dalla sezione Icam – le case per mamme detenute con attenuata sorveglianza – del carcere di Torino, dove ha anche abbandonato la figlia di pochi mesi.
San Giovanni, la festa si fa
La festa di San Giovanni, santo patrono di Torino, si svolgerà come da programma, con i tradizionali fuochi d’artificio in piazza Vittorio. I vertici delle forze dell’ordine, al termine del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza tenutosi questa mattina in Prefettura ne danno conferma. La festa era in dubbio dopo la morte di Erika Pioletti, la donna rimasta ferita nel caos del 3 giugno in piazza San Carlo. Un altro vertice sulla sicurezza dell’evento si terrà domani in Questura.
Nuovo falso allarme per pacco bomba
Dopo gli episodi delle scorse settimane a Porta Nuova e in diverse stazioni della metropolitana, ieri è stata la volta di Porta Susa. La stazione è stata chiusa per un’ora, per la presenza di un bagaglio abbandonato sul marciapiede vicino al binario numero 3. Sono intervenuti gli artificieri che non hanno trovato ordigni o altro e, dopo tutte le verifiche, si suppone che il bagaglio sia stato dimenticato da un passeggero salito su un treno. Disagi per 5 Frecce, 1 intercity e 5 treni regionali, con ritardi fino a 50′ e parziali cancellazioni. La circolazione è ritornata normale alle 19.15.
(foto: il Torinese)