CRONACA- Pagina 1374

Fiamme gialle, blitz all’Asl TO1

Questa mattina la Guardia di Finanza si è presentata  negli uffici dell’Asl To1, in via San Secondo. Le fiamme gialle avrebbero acquisito documenti relativi al dipartimento di salute mentale riguardanti gli anni 2008-2009. In quel periodo direttore dell’azienda era Ferruccio Massa. Gli accertamenti, in base alle prime notizie riguarderebbero alcuni appalti di psichiatria.

 

(foto: il Torinese)

Auto carica di legna si ribalta: muore l’anziano alla guida

DALLA TOSCANA

Aveva 88 anni l’uomo morto nella sua auto che si  è ribaltata in località Molezzano, nel comune di Vicchio. Il veicolo, guidato dall’anziano, era carico di legna. Sono intervenuti i carabinieri, i sanitari con un’ambulanza e i vigili del fuoco, ma l’uomo era già deceduto.

Rinviato a giudizio Minghella. Il dna riapre un caso del 1998

Sulla sciarpa di lana utilizzata per strangolare Floreta Islami, sono state infatti ritrovate tracce biologiche che la polizia scientifica di Torino è riuscita a identificare come appartenenti al profilo genetico di Minghella

E’ stato soprannominato “Il killer delle prostitute” e oggi a quasi vent’anni dai fatti e dopo una condanna a 131 anni di carcere complessivi, Maurizio Minghella dovrà difendersi da una nuova accusa di omicidio. L’uomo è stato infatti rinviato a giudizio dal tribunale di Torino per la morte di Floreta Islami, la prostituta albanese di 29 anni trovata morta strangolata nelle campagne di Rivoli, il giorno di San Valentino di 19 anni fa. Il gup ha così accolto la richiesta del pm Roberto Sparagna che, lo scorso anno, aveva riaperto le indagini sul caso irrisolto, notificando al Minghella una misura cautelare nel carcere di Pavia dove è detenuto. E’ stato l’esame del dna ad incastrare il killer per l’ennesima volta; tipo di accertamento quello del dna che all’epoca ( era il 1998), stava ancora muovendo i primi passi. Sulla sciarpa di lana utilizzata per strangolare Floreta Islami, sono state infatti ritrovate tracce biologiche che la polizia scientifica di Torino è riuscita a identificare come appartenenti al profilo genetico di Minghella. Dai successivi accertamenti della polizia è risultato anche che in quel periodo l’uomo era solito frequentare Corso Susa, la zona di Rivoli in cui la prostituta venne trovata morta e dove lui si intratteneva e si dilettava a spiare lei e le sue colleghe. Maurizio Minghella è stato condannato in Cassazione per l’omicidio di sette prostitute, quattro nel Genovese e tre nel Torinese. Nonostante fosse stato condannato a più di 131 anni di carcere – fu riconosciuto colpevole anche di molte rapine e stupri a danni di altre prostitute – il killer, ormai cinquantanovenne, avrebbe maturato tra pochi mesi il diritto a poter godere di alcuni permessi di uscita e più avanti, forse, anche di un possibile ritorno alla semilibertà.

 

Simona Pili Stella

Nuovo stop dei taxisti.Tutti fermi ma disabili e anziani viaggiano gratis

In una nota rilasciata da Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ugl taxi e Federtaxi Cisal, si apprende che i sindacati sarebbero ben propensi ad aprire un dialogo

Ha ripreso oggi pomeriggio intorno alle ore 14.00, la nuova protesta dei tassisti contro le misure sui servizi di noleggio contenute nel maxiemendamento del decreto Milleproroghe, protesta che già lo scorso giovedì aveva visto Piazza Castello completamente invasa dalle loro auto bianche. Il nuovo stop dei tassisti riguarda Torino e provincia, aeroporto compreso, e proseguirà fino all’incontro con il ministro Delrio che avverrà nella giornata di domani e al quale sarà presente anche una delegazione torinese. Per stasera invece è prevista, a Torino, una assemblea della categoria. Secondo quanto dichiarato dai tassisti il servizio è stato e sarà garantito gratuitamente solo alle persone anziane e ai disabili. In una nota rilasciata da Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ugl taxi e Federtaxi Cisal, si apprende che i sindacati sarebbero ben propensi ad aprire un dialogo che possa portare ad una regolamentazione seria del settore, a condizione però che lo stesso ministro Delrio si adoperi affinché l’emendamento Lanzillotta venga abrogato. Bisognerà attendere gli sviluppi della giornata di domani per capire se si riuscirà oppure no a trovare una soluzione.

 

Auto travolta sui binari. Nessun ferito ma disagi per la linea Chivasso-Ivrea-Aosta

L’autista del convoglio – probabilmente anche a causa della fitta nebbia di questa mattina – ha visto l’auto all’ultimo momento e non è riuscito a frenare in tempo

Poco dopo le 7 di questa mattina, tra le stazioni di Montanaro e Rodallo, un’ auto ha invaso i binari della linea ferroviaria ed è stata travolta dal treno regionale 20043 Novara-Ivrea. A bordo della macchina, una Lancia Ypsilon, c’erano due ragazze che fortunatamente si erano allontanate dalla vettura dopo aver capito che era rimaste in panne. L’autista del convoglio – probabilmente anche a causa della fitta nebbia di questa mattina – ha visto l’auto all’ultimo momento e non è riuscito a frenare in tempo, schiacciando e distruggendo completamente il lato passeggero della vettura. Nessuno dei passeggeri è rimasto ferito ma il treno è stato bloccato sui binari, impedendo la circolazione sulla linea ferroviaria Chivasso-Ivrea- Aosta. Sull’accaduto sono in corso gli accertamenti dei carabinieri mentre i vigili del fuoco, insieme al personale delle ferrovie, hanno messo in sicurezza la zona. I treni tra Chivasso e Ivrea (che ovviamente non hanno potuto transitare su quella linea, composta da un solo binario) sono stati sostituiti con un servizio bus. 

Muore a 16 anni travolto dal trattore guidato dal padre

Nell’arco di qualche manciata di minuti, il giovane è stato colpito violentemente dal mezzo in movimento, morendo praticamente sul colpo

Intorno alle ore 12e30 di questa mattina, un ragazzo di 16 anni residente a Santhià (Vercelli), è morto nei pressi della cascina Mandria, a pochi chilometri dalla città, travolto da un trattore guidato purtroppo dal padre stesso del giovane. Secondo le prime ricostruzioni, il padre stava lavorando con un aspiratore per la ghiaia e non si sarebbe accorto della vicinanza del figlio al trattore, il quale stava giocando in sicurezza poco prima con il cane. Nell’arco di qualche manciata di minuti, il giovane è stato colpito violentemente dal mezzo in movimento, morendo praticamente sul colpo. A nulla è servito purtroppo l’arrivo tempestivo dei soccorsi del 118 che hanno cercato di salvare il ragazzo. In seguito, sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.

A VENARIA REALE LIBERA E DON CIOTTI CONTRO LE MAFIE

ciottiProsegue l’impegno contro le mafie della Città di Venaria Reale.  Lunedì 20 febbraio  in mattinata al Teatro della Concordia, le classi terze medie degli Istituti Comprensivi I e II, le classi prime del Liceo Juvarra, le scuole Formont e Casa di Carità Arti e Mestieri, parteciperanno all’iniziativa riservata alle scuole  “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. All’evento presenzieranno anche i rappresentanti del Comitato della Memoria e delle Associazioni cittadine. Ospite d’onore sarà Don Luigi Ciotti, che dalle ore 9 alle ore 10.45 incontrerà i ragazzi. Saranno presentati nell’occasione alcuni elaborati multimediali frutto del lavoro svolto dalle scuole sul tema della legalità e, all’ospite Don Ciotti, saranno poste una quindicina di domande dagli studenti. Il saluto della Città di Venaria Reale sarà portato dal sindaco Roberto Falcone, dal presidente del Consiglio comunale Andrea Accorsi e dall’assessore alla Cultura e Sistema Educativo Antonella d’Afflitto. Sarà presente il Presidio di Libera del Liceo Juvarra di Venaria Reale. Celebrata in città con anticipo rispetto al periodo consueto per impegni dell’ospite d’onore Don Luigi Ciotti, ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, perché in quel giorno di risveglio della 800_Logo_Liberanatura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale. Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto un elenco di circa novecento nomi di vittime innocenti. Ci sono vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un’emozione forte. E ci sono i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla. Per questo motivo è un dovere civile ricordarli tutti. Per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell’Italia intera. E Venaria Reale lo fa con questo importante appuntamento rivolto innanzitutto ai giovani. Si ringraziano l’associazione le Aquile, gli Amici della Biblioteca e l’ANC – Associazione Nazionale Carabinieri di Venaria Reale che effettueranno il servizio d’ordine,  Fondazione Via Maestra, l’Azienda Speciale Multiservizi e il Comitato della Memoria.  Uno speciale ringraziamento all’associazione Libera ed in particolare alla referente di Libera in Piemonte,  Maria Josè Fava. L’evento sarà in diretta streaming su VenariaTv www.venaria.tv

Tutto il mondo si incontra in una App!

Al via un nuovo sistema di comunicazione integrato per ampliare app risorgimentol’accessibilità multiculturale e virtuale del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano presenta un nuovo servizio dedicato a tutti i visitatori, in particolare gli stranieri e i non udenti: la App “MuseoRisorgimento” che ognuno potrà scaricare gratuitamente sul proprio dispositivo e trasformarlo così in un supporto alla visita in ben nove lingue straniere e nel linguaggio dei segni.

Il progetto – che si concretizza grazie ad un bando finanziato dalla Regione Piemonte e ai contributi della Fondazione CRT finalizzati alla digitalizzazione della Collezione Marianetti – prevede la realizzazione di un sistema di comunicazione integrato per il miglioramento dell’accessibilità multiculturale e virtuale del Museo stesso. Oltre alla App dedicata ai visitatori, comprende pure una nuova sezione del sito che consente l’esplorazione delle mostre organizzate in passato. Attualmente sono state create le pagine relative alle mostre “Belle époque. Lo garibaldi risorgimentosguardo ironico di Dalsani”, “Immaginare la nazione” e “Torino e la Grande guerra 1915-1918”.

Come funziona la App? Alla base di tutto c’è la tecnologia beacon, un sistema assolutamente innovativo sperimentato di recente anche in ambito museale. Entrando in una sala, grazie alla rete wi-fi installata lungo tutto il percorso, i beacon attiveranno sullo smartphone o sul tablet del visitatore, tutte le informazioni relative alla sala stessa: una sorta di guida hi-tech personalizzata.

Prima di cominciare la visita bisognerà aver scaricato sul proprio dispositivo Android o Ios l’applicazione che in lingua italiana, francese, inglese, tedesca, spagnola, russa, portoghese, cinese e giapponese e anche nel linguaggio dei segni svelerà i contenuti del Museo e delle opere esposte.

La realizzazione tecnica è stata effettuata dalla ditta 2+ Consulting s.r.l. di Torino.

Legambiente:”Allarme Smog, Torino si sveglia fuori legge”

 

Mal’aria in tutto il Piemonte: da inizio anno superati i limiti 31 volte ad Asti e Carmagnola, 28 ad Alessandra, 25 a Vercelli e Collegno. Appello alla sindaca Appendino: “Promova azioni anche su scala metropolitana”

trafficoQuesta mattina Torino si è svegliata fuorilegge. A neanche due mesi dall’inizio dell’anno è stato infatti consumato il “bonus annuale” di 35 giorni di sforamento previsto per le PM10. E’ un’aria mefitica quella che nel capoluogo e nel resto della regione si respira ormai da settimane, la peggiore degli ultimi 4 anni. Basti pensare che al capoluogo nel giro di qualche giorno faranno con tutta probabilità compagnia anche Asti, che ad oggi ha già raggiunto 31 sforamenti, Alessandria attualmente a quota 28 e Vercelli a 25. Ma la mal’aria ammorba anche i principali centri dell’area metropolitana torinese: Carmagnola dall’inizio dell’anno ha già fatto registrare 31 giorni oltre i limiti, Collegno 25, Borgaro 24, Ivrea 20. “Le soluzioni per ridurre lo smog esistono, metterle in pratica deve diventare una priorità a tutti i livelli istituzionali, dal governo nazionale alla Regione, fino ad arrivare ai singoli Comuni. L’inasprimento delle misure emergenziali a Torino da parte della Giunta Appendino è un primo incoraggiante segnale nella giusta direzione a cui però devono far seguito interventi strutturali efficaci che releghino la mobilità motorizzata privata all’ultimo posto delle opzioni per gli spostamenti quotidiani –dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Nell’attesa che la Regione Piemonte arrivi finalmente ad un aggiornamento ambizioso del Piano regionale antismog chiediamo alla sindaca di Torino, nella sua veste di sindaco della Città Metropolitana, di farsi promotrice di azioni diffuse anche su scala metropolitana”. traffico22Legambiente ricorda che nei giorni scorsi è scattata per l’Italia la seconda fase nella procedura di infrazione sul biossido di azoto. La Commissione Europea contesta al nostro Paese il superamento dei limiti di biossido di azoto nell’aria in violazione della direttiva del 2008. “È arrivato il momento di fare in fretta, per evitare di dover pagare una multa salatissima -circa un miliardo di euro per intenderci- e per tutelare la salute dei cittadini, perché di smog si muore. La Ue –dichiara la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni– ci contesta di non aver adottato le misure sufficienti per contenere gli sforamenti di biossido di azoto. Più aspettiamo, più aumentano i rischi per le persone, più cresce la sanzione, senza considerare che nel giro di un mese circa dovrebbe arrivare anche il parere motivato della procedura d’infrazione relativa al PM10. Da tempo sosteniamo la necessità di istituire un coordinamento permanente tra i diversi livelli di governo del territorio, per uscire dalla logica dell’emergenza e riuscire ad essere efficaci nell’azione, pianificando in maniera diversa gli investimenti per la riqualificazione e l’innovazione edilizia, per la mobilità pubblica, il riscaldamento, il verde e gli spazi urbani”.

 

Morti i tre giovani scialpinisti torinesi dispersi sullo Chaberton: precipitati in un canalone

soccoros alpino elicotteroNiente da fare per salvare i tre scialpinisti torinesi – una coppia di 25 e 28 anni e la loro guida di 38 dispersi sulle alpi francesi. Sono morti precipitando in un canalone. Avevano lasciato l’auto venerdì a Montgenevre, in Francia. La Gendarmeria, che ha condotto  le ricerche con il soccorso alpino italiano, non ha riscontrato distacchi di valanghe nella zona. Si stanno esaminando le cause dell’incidente. I tre erano esperti scalatori.