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Precipita nel vano ascensore e muore. La causa forse un malore

Questa mattina un uomo è morto in un edificio di  corso Agnelli 106 , a Torino, precipitando nel vano ascensore. Si tratta di un 48enne di Nichelino, che stava effettuando lavori di manutenzione e di sostituzione della cabina dell’ascensore. Sono intervenuti sul posto  la polizia, i vigili del fuoco e il 118, ma  non c’è stato nulla da fare. Lo Spresal sta cercando di fare luce sulle cause dell’incidente. L’uomo potrebbe aver avuto un malore.

Fuksas testimone in tribunale per il grattacielo della Regione

L’architetto Massimiliano Fuksas ha testimoniato al palagiustizia di Torino in qualità di persona informata dei fatti, nel processo contro sei tra imprenditori e dirigenti della Regione per le presunte irregolarità legate all’affidamento di alcuni subappalti per il grattacielo della Regione. L’archistar ha detto che il suo progetto  è stato profondamente modificato. La procura di Torino sostiene che furono apportate diverse  varianti al solo scopo di favorire alcune aziende. Dove l’architetto aveva previsto l’uso dell’acciaio è stato utilizzato in gran parte  il cemento armato.

 

(foto: il Torinese)

La bomba messa in sicurezza. Presto sarà disinnescata e rimossa

Ieri alle  22 un’ordinanza della protezione civile ha disposto la chiusura di via Nizza,  dell’8 Gallery, di Eataly, Pam, delle sale cinematografiche e dello store  Mediaworld, per consentire le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno bellico trovato nel vicino cantiere. Stamane, dopo una notte di lavoro da parte degli artificieri la bomba risalente alla seconda guerra mondiale è stata messa in sicurezza. Nei prossimi giorni dovrà essere disinnescata e  rimossa. Un’altra bomba d’aereo venne trovata nel 2003 durante gli scavi dello stadio comunale : venne evacuato quasi un intero quartiere.

(foto: il Torinese)

Sul caso del minore prelevato dalla comunità

LA LETTERA DEL SINDACATO DI POLIZIA

E’ di qualche giorno fa uno dei tanti interventi delle Volanti di Torino, chiamate per far rispettare un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Due genitori giudicati dal Tribunale per i minori incapaci di esercitare la responsabilità genitoriale hanno prelevato il figlio minore dalla comunità in cui era stato affidato, commettendo di fatto un rapimento. Le persone interessate hanno tenuto nei confronti degli Agenti intervenuti una condotta d’ opposizione all’Autorità di Polizia, rifiutandosi di esibire i documenti per l’identificazione e offendendoli pubblicamente, ma non solo, questi signori hanno voluto riprendere l’operato degli Agenti che poi, la signora Elena Pignatiello, ha deciso di pubblicarne i video su facebook. Proprio dalla visione dei video si possono constatare le condizioni in cui oggi sono costrette a lavorare le forze dell’ordine ed apprezzare la grande professionalità degli operatori delle Volanti, in particolare dell’Assistente Capo che, nonostante le continue provocazioni ha mantenuto sempre la calma e la professionalità, caratteristiche che contraddistinguono le Volanti di Torino e la Polizia di Stato. Con la giusta temperanza e preparazione gli Agenti delle Volanti hanno portato a buon fine l’intervento denunciando entrambi i coniugi. Grazie al buon operato dei poliziotti il P.M. ha potuto richiedere e ottenere dal Giudice la misura della custodia cautelare in carcere, per entrambi. Certo, di questa assurda vicenda resta lo sdegno della chiara testimonianza concernente la criticità dell’autorevolezza delle forze dell’ordine, derivante da leggi inadeguate che elevano la spavalderia, l’arroganza e finanche la disobbedienza all’Autorità dello Stato fino al grottesco. Ci sentiamo vicini e onorati del comportamento dei nostri colleghi e in virtù di questo siamo certi che il Signor Questore di Torino saprà esprimere la giusta stima dell’Amministrazione.

 

Eugenio Bravo 

Segretario Siulp

 

La procura chiede il processo per Berlusconi

La procura della Repubblica di Torino ha rinnovato la richiesta di processo per Silvio Berlusconi e Roberta Bonasia, la giovane ex infermiera di Nichelino, in relazione al filone torinese dell’inchiesta Ruby ter, udienza preliminare aggiornata al primo giugno. La tesi dei legali di Berlusconi è che l’eventuale reato di corruzione in atti giudiziari avvenga nel momento dell’ emissione dell’assegno circolare attraverso il quale l’ex premier fece l’ultimo versamento  alla ragazza. Gli avvocati della Bonasia hanno chiesto il non luogo a procedere perché, anche se lei  avesse reso dichiarazioni non veritiere, lo avrebbe fatto a tutela del proprio onore.

Polizia sgombera “laboratorio” autogestito

La Digos ha sgomberato, questa mattina, il cosiddetto  Laboratorio Culturale Autogestito Manituana. I locali, in via Cagliari, in uso alla Film Commission, la Fondazione torinese  che promuove la città attraverso il cinema, erano  occupati dallo scorso anno dai collettivi degli studenti, che si erano spostati in via Cagliari, dopo abbandonato lo spazio autogestito di via Sant’Ottavio.

Nuova richiesta di rinvio a giudizio per Vannoni

La Procura di Torino ha chiesto un nuovo rinvio a giudizio per Davide Vannoni, l’ideatore della cura Stamina. Si tratta di un nuovo filone di indagine la cui udienza preliminare si aprirà a luglio. Gli accertamenti riguardano l’impiego della terapia in Georgia. Oltre Vannoni ci sarebbero altri due indagati. Vannoni era stato arrestato lo scorso dai carabinieri del Nas di Torino, accusato di avere ripreso a Tblisi l’attività, per la quale aveva patteggiato  un anno e dieci mesi con la condizionale.

Sequestrato in pieno giorno. Ora il processo

Era il 24 aprile quando venne sequestrato in pieno giorno a Torino, richiesta di riscatto di tre milioni di euro. La vicenda dell’uomo rapito, risolta dalla polizia,  è giunta a Palazzo di Giustizia. Quattro gli imputati, tre dei quali hanno rinunciato all’udienza preliminare e saranno processati in Corte d’Assise. Il quarto  confessò la sua partecipazione e disse di aver subito minacce e intimidazioni perché non parlasse. Lui ha scelto il rito abbreviato.  Il sequestrato  è Ivan Napoli 29 anni, di Reggio Calabria, allora commerciante di auto in nero. Venne sorpreso all’uscita di un hotel a ore da uomini con false pettorine della polizia e fu condotto  in un garage. Poi i rapitori lo rilasciarono dopo averlo ferito accidentalmente e lui presentò denuncia.

“Torna con me”. Sfregia la ex compagna con un taglierino

Con la scusa di un passaggio in auto ha cercato invano di convincere l’ex compagna  a tornare con lui e  l’ha sfregiata al viso con un taglierino. L’uomo, di 59 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Ivrea, accusato  di lesioni personali gravissime. E’ stata la ex a disarmarlo e a convincerlo a portarla all’ospedale di Ivrea. Lei è una trentenne residente nell’eporediese. Le è stata diagnosticata la prognosi di un mese. L’aggressore, conosciuto alle forze dell’ordine, ha  tentato di tagliarsi i polsi con un coltello da cucina.  Sul caso intervengono la parlamentare Augusta Montaruli e Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia: “La notizia  e’ inquietante e merita la nostra attenzione sulla reale incisività del reato di stalking. Temiamo che lo strumento di cui all’art 8 del decreto n11/2009 non sia stato sufficientemente utilizzato. La norma prevede infatti che la donna che teme di querelare il persecutore possa essere comunque tutelata dal questore con un ammonimento indirizzato al presunto persecutore le cui prescrizioni se violate comportano la procedibilita’ d’ufficio del reato. E’ un provvedimento intelligente che perde la propria efficacia se non utilizzato. Quanti di questi ammonimenti sono stati effettuati in questi anni? Questa la nostra richiesta formalizzata al Governo in un’interrogazione parlamentare.L’impressione è che contro la violenza sulle donne si ricorra molto alla retorica e poco a misure incisive: le scarpette rosse servono a poco se poi lo Stato non difende le vittime”.

Poliziotti scrittori al Salone del Libro

La Polizia di Stato ha partecipato con successo anche quest’anno al Salone del Libro. Nei cinque giorni di rassegna lo stand  del Padiglione 2 del Lingotto ha proposto informazioni su attività di servizio, metodologie di lavoro e dotazioni tecniche utilizzate nelle indagini dalle varie specialità della polizia. I poliziotti scrittori hanno presentato i propri libri, incontrando  presso il Caffè Letterario un gruppo di studenti dell’Istituto Alberghiero Colombatto di Torino alla presenza del questore, Francesco Messina. C’erano gli scrittori in servizio presso la Questura di Torino, come il sovrintendente capo Vincenzo Tancredi, autore di ”In bocca al lupo – Storie di Truffe, furti e rapine” e l’assistente Rocco Campochiaro, autore di ”Una notte al centralino”.

 

(foto: il Torinese)