Alcuni sassi sono stati lanciati su tre auto dal campo nomadi di strada dell’Aeroporto, a Torino. Colpite la vettura Fiat Panda di una trentenne di San Mauro, una Peugeot 307 di un uomo di Fossano e un’Alfa Romeo guidata da un torinese. Nessun ferito, sta indagando la polizia stradale. Il lancio di pietre è avvenuto sulla Torino-Caselle nei pressi di Borgaro. Nelle scorse settimane si erano verificati episodi analoghi, come in strada Germagnano, vicino alla sede dell’Amiat, quando una guardia giurata in pattuglia era rimasta ferita.
Sospesa per il Club 84, il locale di corso Massimo D’Azeglio nel Parco del Valentino, l’autorizzazione a ospitare attività di intrattenimento con musica e danze. Il provvedimento è stato assunto a seguito di controlli amministrativi e della revoca dell’agibilità tecnica della struttura da parte della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, alla quale sono state segnalate per alcune parti della costruzione difformità edilizie.L’agibilità tecnica dei locali costituisce infatti presupposto necessario al rilascio dell’autorizzazione allo svolgimento delle attività di intrattenimento.
A partire da sabato 27 gennaio, le auto diesel con classe emissiva fino ad Euro 4 compreso non potranno circolare in città. Il ritorno dei valori di Pm10 sopra la soglia d’attenzione ha fatto scattare di nuovo il livello “arancio”, come è previsto dal protocollo regionale. Pertanto, sabato e nei giorni seguenti (e fino al rientro delle condizioni di inquinamento dell’aria sotto i livelli indicati dall’Unione europea), è in vigore a Torino il blocco dei veicoli privati Diesel Euro 0,1,2,3,4 e benzina, gpl e metano Euro 0, dalle 8:00 alle 19:00 per i mezzi adibiti al trasporto persone; per i veicoli adibiti al trasporto merci (stesse classi emissive di quelli per trasporto persone, cioè diesel Euro 0-4 più benzina/gpl/metano Euro 0) il blocco è dalle 8:30 alle 14:00 e dalle 16.00 alle 19:00 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 15.00 e dalle 17.00 alle 19.00 nei giorni festivi e al sabato.
E’ una malattia geneticamente determinata che predispone allo sviluppo di disturbi del ritmo cardiaco anche gravi, che possono provocare morte improvvisa
Per la prima volta in Italia è stato effettuato un intervento di ablazione su un paziente affetto da sindrome di Brugada mediante l’utilizzo del sistema robotico Stereotaxis, eseguito presso l’ospedale Mauriziano di Torino. Si tratta del primo caso al mondo di questo tipo di ablazione, già raro di per sé, ad essere eseguito con metodica robotica. Presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino, diretto dalla dottoressa Maria Rosa Conte, é stato realizzato dal dottor Stefano Grossi su un paziente di 47 anni di Torino. La sindrome di Brugada é una malattia geneticamente determinata che predispone allo sviluppo di disturbi del ritmo cardiaco anche gravi, che possono provocare morte improvvisa. La prevalenza nella popolazione del pattern Brugada all’elettrocardiogramma é dello 0,4%, di cui 0,9% nei maschi e 0,1 nelle femmine. In Piemonte si può calcolare che ci siano circa 15000 – 20000 persone portatrici dell’anomalia. Le manifestazioni della SB si presentano più frequentemente in giovani maschi (con rapporto maschi/femmine di 8:1) con età compresa tra 30 e 40 anni. In letteratura sono tuttavia descritti casi in un ampio range di età (6-77 anni). Gli eventi aritmici della malattia si presentano solitamente di notte, caratteristica per la quale questa patologia viene chiamata con nome diverso in varie regioni asiatiche: “Lai Tai” (morte nel sonno) in Thailandia, “Bangungut” (urlo seguito da morte improvvisa durante il sonno) nelle Filippine, “Pokkuri” (morte improvvisa ed inaspettata durante la notte) in Giappone. Fortunatamente solo una piccola parte dei soggetti affetti é davvero a rischio di arresto cardiaco. L’insorgenza di febbre elevata così come l’assunzione eccessiva di bevande alcoliche o di cibo possono costituire l’elemento scatenante un evento avverso. Alcuni pazienti vengono giudicati ad alto rischio sulla base sia di sintomi d’allarme, quali svenimenti e batticuore anomalo, sia di test diagnostici specifici come lo studio elettrofisiologico. In questi casi, fino a poco tempo addietro, la terapia era costituita dall’impianto di un defibrillatore in grado di interrompere le aritmie gravi mediante l’erogazione di uno shock elettrico nel cuore, salvando la vita al paziente. Interventi frequenti del dispositivo possono tuttavia essere disagevoli per il paziente, impattando negativamente sulla qualità di vita e sull’equilibio psicologico.
Ora è stata sviluppata in parallelo una terapia differente per i pazienti affetti che si propone di distruggere, mediante ablazione, le cellule del cuore malate, responsabili dei disturbi del ritmo. Queste cellule sono situate sulla superficie esterna della parte alta del ventricolo destro (infundibolo) e possono essere raggiunte da un catetere ablativo mediante una piccola puntura sotto lo sterno. L’eliminazione del tessuto alterato mediante riscaldamento determina la scomparsa dei segni elettrocardiografici della malattia e la soppressione della possibilità di provocare aritmie in questi soggetti. Il sistema robotico a navigazione magnetica Stereotaxis si é dimostrato particolarmente idoneo a questo tipo di procedura, grazie alle sue doti di grande maneggevolezza e atraumaticità.
La procedura ha avuto successo ed il paziente é stato dimesso il giorno seguente in buona forma fisica.
Il senzatetto morto per assideramento alla Pellerina era in grave stato di malnutrizione. Lo ha stabilito l’autopsia effettuata dal medico legale Roberto Testi. La vittima si chiamava Hamed Mohamed, 43 anni, originario del Ciad, ed era stato trovato da altri senzatetto che avevano dato l’allarme. La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Il responsabile del centro di emergenza freddo della Croce Rossa del parco della Pellerina, che la notte del 22 gennaio, quando il clochard è morto era in servizio, è stato iscritto come atto dovuto nel registro degli indagati .
Proseguono le indagini al Regio
Oggi gli ufficiali di polizia giudiziaria di Spresal – ASL Città di Torino, hanno consegnato al Teatro Regio un verbale di sequestro giudiziario emesso dal Pubblico Ministero dott. Vincenzo Pacileo in relazione all’incidente occorso lo scorso 18 gennaio allo scopo di consentire una ricostruzione tecnica di quanto accaduto. La Direzione del Teatro Regio, appena dopo l’accaduto e ancor prima di questo provvedimento, aveva già disposto di non utilizzare i tiri di scena tanto che le recite di Turandot sono proseguite senza alcuna movimentazione e Salome non verrà presentata nell’allestimento originale, bensì in forma semi-scenica. Nel vocabolario teatrale questo significa che l’orchestra suona in buca, i cantanti possono indossare costumi e muoversi su un palcoscenico adorno di pochissimi elementi e, nel nostro caso, non c’è alcuna movimentazione di tiri e ponti di scena. Confidando nel lavoro della Magistratura, ci auguriamo che le indagini terminino il più presto possibile, in modo che possa regolarmente proseguire la Stagione d’Opera.
La chiamava oltre 500 volte al giorno e aveva scaricato un’applicazione per poter telefonare continuamente. Una donna di 45 anni è ora sotto processo per stalking nei confronti dell’ex fidanzata, di 20 anni più giovane di lei. Le due avevano iniziato una relazione nel 2012 , quando la ragazza ha deciso di troncarla per lei è stato un inferno: la ex minacciava di raccontare tutto alla mamma della giovane , si presentava sotto casa e ha anche minacciato di suicidarsi. poi la denuncia da parte della ragazza.
I VOLONTARI OSPEDALIERI INCONTRANO PAPA FRANCESCO
L’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) ha incontrato oggi Papa Francesco: l’udienza, molto attesa dai 25.000 volontari delle 242 sezioni Avo diffuse in Italia, è stata sostenuta dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, che ha contribuito alla sua realizzazione dopo 27 anni dall’ultimo incontro, il 17 novembre del 1990, quando i volontari dell’Avo furono ricevuti da Papa Giovanni Paolo II.
Circa settemila volontari ospedalieri provenienti da tutto il Paese hanno partecipato all’udienza di Papa Francesco in piazza San Pietro: una delegazione ha consegnato al Santo Padre la tessera n.1 di Volontario Avo. Era presente il Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
Nell’occasione, sono state riportate a Papa Francesco le preghiere, le preoccupazioni e le speranze dei tanti pazienti che i volontari Avo avvicinano ogni giorno, per ascoltarli, confortarli, sostenerli, aiutarli. Un servizio delicato e dedicato alle persone, malate, sole, sofferenti, che si trovano negli ospedali, negli hospice e nelle case di riposo.
Per esprimere concretamente la riconoscenza verso Papa Francesco, per il suo grande impegno a sostegno dei malati, degli emarginati e per la sua costante attenzione al mondo della salute, i volontari dell’Avo hanno offerto un contributo destinato alle opere del Pontefice.
A loro volta, i volontari dell’Avo hanno ricevuto dall’incontro con Papa Francesco nuove energie e incoraggiamenti a proseguire la loro missione e il loro servizio di solidarietà e sussidiarietà, praticato sempre con discrezione e grande umanità.
L’Avo è stata fondata nel 1975, a Milano, dal professor Erminio Longhini, eminente medico (mancato nel 2016), decorato nel 2004 con medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. I suoi volontari operano, in modo totalmente gratuito, in oltre 700 strutture, tra ospedali e altre strutture di ricovero.
L’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, nata nel 1995, riunisce le Fondazioni Cassa di Risparmio di Alessandria, Asti, Biella, Bra, Cuneo, Fossano, Saluzzo, Savigliano, Torino, Tortona, Vercelli e la Compagnia di San Paolo. Ha l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte, studiare e armonizzare l’attività svolta dalle singole Fondazioni e favorirne il confronto su tematiche di interesse comune. Rappresenta un sistema essenziale per lo sviluppo sociale, culturale ed economico della Regione. Dal 2017 l’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte è presieduta dal Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
Inchiesta sul crollo al Regio
Aperto un fascicolo d’inchiesta sull’incidente di giovedì sera al Teatro Regio durante la Turandot, quando una parte della scenografia è crollato sul palco ferendo due coristi. Il reato ipotizzato dalla procura è lesioni. Al momento non ci sono indagati. A causare l’incidente forse il disallineamento di alcuni tiranti.
(foto mm – il Torinese)
Sparato un proiettile sul bus della linea 29
Paura, ma nessun danno, per i passeggeri del bus della linea 29 che ieri sera in via Val della Torre, zona Lucento, è stato colpito da un proiettile sparato da un’arma ad aria compressa. La pallottola, distruggendo un vetro del mezzo pubblico, ha sfiorato un passeggero. La polizia municipale sta indagando: tra le ipotesi quella di una baby gang.
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