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In 820 gli iscritti alla 37° edizione del Progetto di Storia contemporanea, bandito  dal Consiglio regionale 

Entra nel vivo la 37° edizione del Progetto di Storia contemporanea, bandito  dal Comitato Resistenza e Costituzione in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Completate le iscrizioni, i gruppi di studenti e i loro insegnanti (sono state coinvolte scuole secondarie ed enti di formazione professionale di tutte le province piemontesi) hanno due mesi per realizzare i loro lavori che dovranno essere consegnati entro il prossimo 8 febbraio. Il progetto, avviatosi nel 1981,  ha visto quest’anno l’adesione di 820 studentidi 52 istituti, suddivisi in 164 gruppi di cinque studenti ciascuno ( 20 provenienti dagli enti di formazione). “Da oltre trent’anni, tra le varie iniziative  promosse dal Comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, istituito nel 1976 – commenta il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, delegato al Comitato –  spicca questo nostro progetto di storia contemporanea. Una straordinaria esperienza che ha consentito a tante ragazze e tanti ragazzi di fare storia  e memoria, con una forte attenzione al nostro presente“. Un lavoro capillare, diffuso che ha coinvolto, in quasi quattro decenni, oltre 42 mila studenti e 1.600 insegnanti, organizzando centinaia di viaggi nei luoghi della memoria. Le ricerche potranno essere condotte con la più ampia libertà dei mezzi di indagine e di espressione (elaborati scritti, fotografie, realizzazioni artistiche, mostre documentarie, prodotti audiovisivi, multimediali, ecc.). Anche in questa edizione sono tre i temi di ricerca: il 70° anniversario della Costituzione Italiana, entrata in vigore il 1 gennaio 1948 dopo 18 mesi di lavoro dai 556 costituenti eletti con il referendum del 2 giugno 1946; la guerra di Spagna che, dal 1936 al 1939, prefigurò il secondo conflitto mondiale, con il suo carattere di “guerra totale”; infine, la lezione culturale e morale di don Lorenzo Milani , maestro della scuola di Barbiana, la piccola frazione di Vicchio, paesino toscano nella valle del Mugello, divenuta famosa dopo la pubblicazione, nel maggio 1967, della rivoluzionaria “Lettera ad una professoressa”. Nella scelta dei tre temi proposti, all’atto dell’iscrizione, gli studenti si sono così suddivisi: il 28,6% ha scelto la prima traccia (Costutuzione), il 43,9 % la seconda (Guerra di spagna) e, infine, il  27,5% la terza e ultima (Don Milani). La consegna degli elaborati dovrà poi avvenire, a pena di esclusione, entro e non oltre l’8 febbraio 2018. La valutazione degli elaborati verrà effettuata da un’apposita commissione, composta da esperte ed esperti di storia contemporanea designati dagli Istituti storici piemontesi che, al termine dei lavori, provvederà a formulare la graduatoria di merito individuando i vincitori nel numero massimo di 25 gruppi. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Torino presso la sede del Consiglio regionale. I gruppi vincitori parteciperanno entro la  fine dell’anno scolastico in corso a uno dei tre viaggi studio che avranno come mete Berlino ( con visita ai campi di Ravensbruck – Sachsenhausen ), l’ Austria  ( ai lager di Mauthausen e Gusen)  e  infine Trieste , con la visita alla Risiera di San Sabba e alla Foiba di Basovizza.

M.Tr.

Piazza San Carlo, il questore ascoltato in procura

Dopo la sindaca Chiara Appendino anche il questore di Torino, Angelo Sanna, è stato ascoltato nel pomeriggio in procura dai magistrati che indagano sulla vicenda di piazza San Carlo. E’ indagato per i fatti drammatici dello scorso 3 giugno, in occasione della finale Champions tra Juventus e Real Madrid. Il colloquio con i pm Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo è avvenuto presso il Palagiustizia, nell’ufficio del procuratore Armando Spataro, coordinatore dell’inchiesta.

 

(foto: il Torinese)

Arriva la Pet-TC di ultima generazione all’ospedale Mauriziano

E’ stata inaugurata la nuova Pet-TC di ultima generazione della Medicina Nucleare (diretta dal dottor Riccardo Pellerito) dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretto dal dottor Silvio Falco). Si tratta di una apparecchiatura diagnostica ad alta tecnologia ultra specialistica che unisce le immagini radiologiche (Computed Tomography, TAC) di ultima generazione con quelle medico-nucleari (Positron Emission Tomography, PET). Il nuovo tomografo, appena entrata in funzione, ha caratteristiche innovative soprattutto dal punto di vista della qualità delle immagini PET, ottenute con migliore risoluzione spaziale e possibilità di quantificazioni personalizzate, grazie all’utilizzo della recente tecnica di ricostruzione con tempo di volo e delle immagini TC migliorate da nuovi algoritmi di ricostruzione iterativi. Ne risulta un’ottima immagine diagnostica con una più rapida esecuzione dell’esame ed una minore esposizione radiante del paziente. La conformazione del tomografo, diviso in due porzioni, coassiali ma separate, migliora il confort del paziente che si sentirà meno ‘chiuso’ durante l’acquisizione. Quindi velocità, riduzione della dose, confort, rendono oggi questa PET-CT, la più innovativa attualmente presente in Piemonte. I programmi di elaborazione delle immagini consentono inoltre la fusione con tutte le altre metodiche di imaging presenti in Azienda (quali ad esempio la Risonanza Magnetica e le scintigrafie tradizionali), ottimizzando così l’integrazione diagnostica. La presenza di questa metodica in un ospedale multidisciplinare come l’Azienda Ospedaliera Mauriziano consente inoltre di migliorare la sinergia delle molte specialità esistenti, con particolare riferimento ai malati oncologici, neurologici e reumatologici, in una gestione più efficiente ed ottimizzata anche dal punto di vista medico ed infermieristico.  La nuova PET-TC è stata acquistata grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, che ha stanziato 1 milione e 860 mila euro con l’obiettivo di incrementare il livello qualitativo della diagnostica offerta ai pazienti afferenti all’Ospedale Mauriziano – Hub del quadrante regionale Torino ovest e riferimento, nell’ambito della medicina nucleare, per il territorio non solo torinese.  Hanno inoltre contribuito la Azienda Ospedaliera (€ 500.000) e l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, che hanno reso disponibile questa metodica diagnostica nella gestione di pazienti ad alta complessità di cura diagnostico-terapeutica.

Ragazza 14enne accoltella rivale in amore

La Stampa riporta la notizia di una ragazza di 14 anni di Ivrea denunciata al tribunale dei minori di Torino per lesioni gravi e per porto abusivo di arma da taglio.  La studentessa avrebbe accoltellato a una fermata del pullman di Ivrea una ragazza di un anno più grande di lei. La polizia  avrebbe scoperto una possibile rivalità tra le due per un fidanzato conteso. La 15enne è stata portata al pronto soccorso per le ferite a una gamba e a un braccio, ma non è grave.

Operazione “Bellavita”: arrestati 12 trafficanti legati alla ‘ndrangheta

I Ros dei carabinieri  hanno smantellato un’organizzazione criminale affiliata alla ‘Ndrangheta che si dedicava al traffico internazionale di droga. Sono 12  gli arresti eseguiti su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Torino, tra questi anche due pericolosi latitanti individuati a Malaga, in Spagna. L’operazione  denominata ‘Bellavita’ ha consentito  di individuare le fonti di approvvigionamento di consistenti quantità di cocaina e hashish, le modalità di trasporto e la rete di distribuzione. Gli arresti sono stati effettuati, oltre che in Spagna grazie alla collaborazione della polizia spagnola, nell’area metropolitana di Torino e in altre località italiane.

DELEGAZIONE MILITARE CINESE A TORINO

Una delegazione delle Forze Armate della Repubblica Popolare Cinese è stata ricevuta oggi al Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Accolti a Palazzo Arsenale dai vertici dell’Istituto, gli undici ufficiali cinesi hanno assistito ad un briefing sui compiti attuali e le prospettive future di uno degli enti di formazione più antichi d’Europa. L’iter di istruzione degli ufficiali presso la Scuola di Applicazione, basato su una efficace sinergia fra Esercito, Università degli Studi e Politecnico di Torino, ha suscitato grande interesse nei visitatori stranieri favorevoli a consolidare progetti di reciproca collaborazione sul campo addestrativo. Dopo la visita agli storici locali del settecentesco Palazzo Arsenale la giornata si è conclusa con un cordiale incontro fra i militari cinesi e una rappresentanza di tutte le categorie del personale in servizio al Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Nel lasciare Torino il vertice della delegazione, Colonnello Superiore Shi Jingzhong, ha espresso il proprio apprezzamento per i proficui risultati conseguiti dalla Scuola di Applicazione nell’assolvimento dei compiti istituzionali ed ha auspicato il rafforzamento della cooperazione fra Italia e Cina in una comune ottica di consolidamento della sicurezza internazionale.

Addestratore morto per malore: non è stato ucciso dal cane

Le ferite sono state inferte sì dal cane, ma dopo la morte del giovane addestratore 26enne. Non è stato quindi il cane Sid ad uccidere Davide Lobue, l’addestratore cinofilo trovato morto sabato scorso in un giardino di Monteu da Po. I  riscontri dell’autopsia eseguita dal medico legale Roberto Testi hanno attribuito il decesso del giovane a un malore fulminante. L’animale, un bull Terrier, era stato affidato da un amico al ragazzo. Le lesioni provocate dal cane sono avvenute dopo la morte dell’addestratore.

 

(foto archivio)

La bolletta da 1 cent è vera. L’azienda si scusa per l’inconveniente

L’ avviso per morosità inviato al marito scomparso da poco di una anziana residente di Prata (Pordenone) è autentico, anche se l’importo da saldare è  di solo un centesimo.  Il Gazzettino ha raccontato la storia della donna che si è vista recapitare una raccomandata con ricevuta di ritorno con cui il fornitore di energia – Audax Energia di Vinovo – ha messo in mora il servizio di cui  lei usufruisce. L’agenzia ANSA ha contattato la società, che ha confermato l’autenticità della bolletta e si è scusata per gli inconvenienti creati: valuterà il da farsi. Il fratello del defunto ha dichiarato che certe cose non dovrebbero capitare, soprattutto per rispetto ad una anziana vedova.

Comital, sospensione dei licenziamenti e cassa integrazione


Cassa integrazione per 12 mesi e sospensione della procedura di licenziamento per tutti i lavoratori: è il risultato dell’incontro di oggi tra azienda e organizzazioni sindacali sulla vertenza Comital, svoltosi negli uffici dell’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, alla presenza dell’assessora Gianna Pentenero e del sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne. Comital chiede 12 mesi di cassa integrazione straordinaria, a partire dal 22 novembre, con la finalità di trovare un acquirente; fino all’accettazione della domanda i licenziamenti vengono sospesi, successivamente all’accoglimento verranno definitivamente revocati. Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nella possibilità di ottenere questo importante risultato e si sono impegnati strenuamente per raggiungerlo. Sono state fondamentali sia la determinazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, sia la disponibilità delle parti a dialogare per trovare una soluzione positiva alla vertenza, insieme alla mediazione della Regione Piemonte; è stato molto positivo il cambio di posizione da parte dell’azienda. Esprimo la soddisfazione dell’amministrazione comunale di Volpiano per il risultato raggiunto. È un primo fondamentale risultato e bisogna continuare a lavorare per una soluzione definitiva».

Montezemolo, l’ironia e la fermezza di un cardinale che onorò l’Italia e la Chiesa

di Pier Franco Quaglieni

Papa Francesco, in una delle sue uscite a sorpresa dal Vaticano, era andato a trovarlo in ospedale; è accaduto circa un anno fa quando il cardinale era ricoverato in una casa di cura a Roma

 

Si svolgono stamane a Roma nella basilica di San Pietro le esequie  del cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo. Aveva 92 anni ed era malato. Era stato Nunzio apostolico in diversi Paesi del mondo, tra i quali l’Italia, e Arciprete della basilica papale di San Paolo fuori le mura. Era nato a Torino il 27 agosto del 1925. Papa Francesco, in una delle sue uscite a sorpresa dal Vaticano, era andato a trovarlo in ospedale; è accaduto circa un anno fa quando il cardinale era ricoverato in una casa di cura a Roma. Era figlio del col. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo,  fucilato alle Fosse Ardeatine nel marzo 1944, che era stato capo del fronte clandestino romano dopo l’8 settembre 1943. Una figura di spicco della Guerra di Liberazione, un autentico patriota  di cui il Cardinale serbava un grande e forte ricordo e di cui era giustamente orgoglioso. Fu un grande diplomatico vaticano, molto amico del Papa  Benedetto XVI di cui creo’ lo stemma araldico .Montezemolo era uno studioso appassionato di araldica su cui scrisse anche un libro considerato come il più autorevole in materia. Forse la Segreteria di Stato vaticana avrebbe avuto al suo vertice ben altro uomo, se lui fosse stato scelto al posto del discusso cardinal Bertone. Sono stato in rapporti con lui per molti anni e mi fu grato per aver ricordato suo padre in più occasioni. Sarebbe voluto intervenire di persona, ma gli acciacchi dell’età gli consentirono solo di inviare messaggi di altissimo livello morale e storico. Ci fu una Resistenza politica e una Resistenza militare, patriottica, con le stellette di cui il gen. Giuseppe Perotti e il col. Montezemolo, ambedue medaglie d’oro al valor militare, sono i più fulgidi esempi. Furono fucilati ambedue, uno al Martinetto di Torino e l’altro alle Fosse Ardeatine di Roma perché vennero traditi. Ma il Cardinale aveva solo parole di perdono cristiano verso i carnefici del padre, anche  se teneva molto che fosse ricordato il suo sacrificio. Quando mia madre compì cento anni e venne festeggiata al Circolo della Stampa nel luglio 2016,mandò un messaggio di auguri, accompagnando la speciale benedizione di Papa Francesco, scrivendo di mia madre che era “una donna del Risorgimento”. In quell’occasione  tacque a Torino chi invece avrebbe dovuto farsi sentire e ,con un  giorno di ritardo, fece avere un augurio stampato a mia madre. Il Cardinale di Montezemolo è stato un grande torinese che appartenne ad una nobile e importante famiglia piemontese. Il fatto che ci sia anche un discendente di nome Luca è secondario e casuale. A Luca, con cui intrattenni qualche rapporto, inviai un articolo sull’eroico Colonnello, ma capii che forse non conosceva neppure la sua storia. Una volta accennai l’episodio al Cardinale che si limitò a sorridere. Era un uomo mite, ironico, fermissimo nella sua esemplare fede cristiana fatta anche di tolleranza e di compassione per gli errori e le debolezze umane .

 

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 A volte la vita è davvero imprevedibile. Ieri sera  a Roma, al ristorante di piazza del Pantheon dove ero solito vedermi con Marco Pannella, ho visto un gruppo di  turisti americani che mangiava pesce, sorseggiando un barolo Cordero di Montezemolo. La combriccola felice forse non sapeva neppure di bere un grande vino inadatto col pesce e ,meno che mai ,sapeva dei Cordero di Montezemolo, un nome che ha onorato il Piemonte, l’Italia, la Chiesa. Anche tantissimi italiani non sanno nulla di quella famiglia che appartiene alla migliore storia del nostro Paese. L’ignoranza  e l’oblio prevalgono  e la barbarie può facilmente prevalere sull’Italia civile. Il Cardinale di Montezemolo ci ricorda  invece che esiste un’altra Italia a cui guardare per uscire dal pantano.

 

quaglieni@gmail.com