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Una nuova casa per l’Aci Torino, il più antico d’Italia

Inaugurata  la nuova sede dell’Automobile Club Torino, l’ente più antico tra tutte le delegazioni dell’ACI – l’associazione nazionale affiliata al Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

 

Alla base dell’innovativa struttura di 5.000 mq di piazzale San Gabriele di Gorizia, 210 (angolo via Filadelfia), c’è la volontà di trasferire in un unico spazio, il primo centro per la mobilità cittadino, i servizi tecnici, amministrativi e commerciali che ACI offre da sempre ai suoi Soci e a tutti gli automobilisti. Dal Centro Revisioni e Assistenza, agli uffici per il pubblico per servizi come pratiche auto, rinnovo patenti e assicurazioni, passando per la scuola guida dotata di simulatori e agli ampi spazi commerciali come la prima concessionaria digitale FCA, il tutto pensato per offrire una consulenza a 360° sul mondo dell’automobile. All’esterno della nuova sede, gli automobilisti potranno trovare un autolavaggio di ultima generazione, parcheggi e colonnine per ricaricare i veicoli elettrici, mentre all’interno il bar, la sala ristorazione e la moderna e funzionale sala per le conferenze completano le dotazioni dell’edificio.

 

La nuova sede dell’Automobile Club Torino è all’avanguardia anche dal punto di vista architettonico, grazie al progetto realizzato da Benedetto Camerana (Camerana&Partners) e sviluppato con AI Engineering. Dalla facciata caratterizzata da un design fluido e mosso in tema automobilistico, alla carrozzeria in zinco titanio che dialoga con gli edifici circostanti fino agli spazi interni, come l’ampia sala di attesa e la luminosità degli ambienti, pensati per rendere la visita del cliente e il lavoro dei delegati più piacevoli. Un modo anche questo per rendere l’AC Torino sempre più vicino ai cittadini torinesi, capace di offrire loro servizi di qualità, spazi moderni e soluzioni al passo con i tempi.

 

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In questa occasione è stato tagliato anche il nastro della mostra «Una storia per immagini», curata dal giornalista Angelo Mistrangelo e visitabile a ingresso libero fino al 31 maggio negli orari del Centro (lun-ven 8:30-17:30; sab 8:30-12:30), che racconta con fotografie, stampe, disegni e manifesti provenienti dall’Archivio dell’AC Torino, il rapporto tra l’Automobile Club e la Città, la cultura e lo sviluppo industriale e sociale. Lungo un itinerario di oltre ottanta scatti è possibile entrare in diretto contatto con quasi 120 anni di storia, dalla sede al Parco del Valentino del 1900 fino a quella attuale progettata dall’architetto Benedetto Camerana, dalle figure dei piloti Borzacchini e Varzi durante la «Susa Moncenisio», a personaggi illustri come il Senatore Giovanni Agnelli, passando alle immagini più famose della Cesana-Sestriere o a quelle dei posteggi cittadini, con particolare riguardo al dipinto «Parking» eseguito da Giorgio Ramella per l’apertura del parcheggio sotterraneo di via Roma o al quadro «Centenario» realizzato da Giacomo Soffiantino per celebrare i 100 anni dell’Automobile Club Torino.  

 

Il Presidente dell’Automobile Club Torino, Piergiorgio Re, ha commentato: “Questo importante investimento è la testimonianza concreta della fiducia che l’Automobile Club Torino ripone nel futuro. Dobbiamo prepararci alle nuove sfide che ci aspettano legate alla mobilità, con particolare attenzione agli aspetti legati all’ambiente e alla sicurezza stradale e non vi è dubbio che sempre di più mobilità privata e pubblica dovranno integrarsi a vantaggio della libertà degli utilizzatori”.

 

Il Vicepresidente dell’Automobile Club Torino, Adalberto Lucca, ha inoltre aggiunto: “Con la nuova sede abbiamo voluto creare il primo Centro in città dedicato completamente alla Mobilità e alle esigenze degli automobilisti. In questo senso “Casa ACI” è sinonimo di contemporaneità, tecnologia e vicinanza ai torinesi che potranno in questo luogo trovare i consueti servizi tecnici, amministrativi e commerciali offerti dall’ACI per rispondere alle loro esigenze”.

 

Il progettista della nuova sede, l’Arch. Benedetto Camerana, ha infine dichiarato: “La nuova sede dell’Automobile Club Torino è un progetto importante di architettura urbana e al tempo stesso un segno dei nostri tempi. L’edificio è in parte il recupero di un capannone produttivo esistente e in parte un volume completamente nuovo. Come le migliori istituzioni, ACI persegue una strategia vincente nell’Italia d’oggi, combinando la prudenza del riuso con la ricerca della trasformazione”.

Il vertice per la formazione dell’Esercito in visita a Torino

Il Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, vertice della Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito si è recato alla Scuola di Applicazione per approfondire la conoscenza dei Comandi dipendenti. Accolto a Palazzo Arsenale dal Comandante dell’Istituto Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, il Generale Serino ha salutato la Bandiera della Scuola decorata di medaglia d’argento al valore militare prima di assistere a un briefing dedicato alla missione del Comando. Nel corso della visita il Vertice per la Formazione dell’Esercito ha salutato il personale militare e civile appartenente al quadro permanente della Scuola e i frequentatori dei diversi corsi in atto. Rivolgendosi ai capitani del 142° corso di Stato Maggiore e agli ufficiali subalterni del 194° “Coraggio”, 195° “Impeto” e 196° “Certezza” il Gen. Serino ha sottolineato l’importanza di mettere a frutto insegnamenti ricevuti e le esperienze maturate in ambito scolastico per affrontare con serenità e competenza i futuri incarichi in seno alla Forza Armata. Prima di lasciare il capoluogo subalpino e dopo aver visitato le diverse infrastrutture gestite dal Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, il Gen. Serino ha espresso il proprio plauso nei confronti delle attività didattiche dell’Istituto soffermandosi sui principali fattori di successo: rispetto per le tradizioni e sguardo rivolto verso un futuro nel quale internazionalizzazione degli studi e osmosi culturale con il mondo accademico, scientifico e imprenditoriale rappresentano saldi punti di riferimento.

 

Parteggia per la madre. Il padre tenta di ammazzare figlio 20enne, ma la pistola si inceppa

Dopo la separazione il figlio 20enne stava dalla parte della mamma. Per questo il padre, un italiano 46enne, con una pistola semiautomatica, si è recato al bar gestito dal ragazzo, a Madonna di Campagna, per ucciderlo. Ama quando stava per sparare l’arma si è inceppata. L’uomo, conosciuto dalle forze dell’ordine, è fuggito, ma gli agenti della Squadra Mobile l’hanno cercato e arrestato. da tempo minacciava e aggrediva l’ex compagna e il  giovane. L’arma che l’uomo ha puntato contro il 20enne non è stata ancora trovata e le ricerche sono in corso. Dopo essersi inceppata, pare che a strappargli di mano la pistola sia stato il figlio minore di 13 anni, che ha assistito alla scena.

Campi nomadi: senza lavoro ma con un patrimonio di quasi due milioni

Una volta dimostrata la pericolosità sociale degli indagati, gli uomini della Gdf hanno analizzato conti bancari, terreni e auto, confrontando il tutto con i redditi dichiarati negli ultimi 15 anni.

Si aggirerebbe intorno ai due milioni di euro, il valore dei beni confiscati dalla Guardia di Finanza di Torino, nei campi nomadi della città. Sulla base delle indagini svolte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, il Tribunale di Torino ha emesso un provvedimento di confisca di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, nei confronti di 26 persone a cui è stata riconosciuta un’enorme incongruenza tra i beni posseduti e l’inesistenza di redditi fiscalmente dichiarati. L’indagine ha preso vita qualche anno fa quando, dopo le prime verifiche sui residenti dei vari campi nomadi sparsi per la città, è emerso che alcuni di loro fossero proprietari di terreni, auto e conti corrente senza mai aver avuto un lavoro e di conseguenza un reddito. Gli investigatori nel corso di questi anni hanno raccolto molte prove che confermerebbero come la maggior parte dei 26 indagati, vivesse grazie al bottino dei furti commessi nel torinese: tutti gli immobili, le autovetture e il denaro in possesso degli indagati, non parrebbero giustificabili da alcuna lecita fonte di ricchezza. In base a tali indagini, il Tribunale di Torino ha disposto la confisca di tutto il patrimonio.

Avvocato spara a cliente e lo uccide

DALLA PUGLIA

L’ avvocato stava ricevendo un cliente in uno studio legale, quando  c’è stata una violenta discussione e poi si sono sentiti  gli spari  con una pistola calibro 9×21 che il legale ha scaricato contro il suo assistito, uccidendolo. Ha infine chiesto ai colleghi di chiamare i carabinieri. La tragedia, avvenuta  a Oria vede come presunto omicida volontario Fortunato Calò, di 47 anni, avvocato civilista, mentre la vittima è Arnaldo Carluccio, di 45 anni, di Torre Santa Susanna, con piccoli precedenti penali. Il suo corpo è stato trovato  in una pozza di sangue. Calò ha aspettato l’arrivo dei carabinieri e ha  consegnato loro la pistola. poi si è fatto condurre in caserma dove in serata è stato ascoltato e trasferito in carcere.

Prostituta a 14 anni: sei arresti

A Torino dalla Romania per fare la babysitter, ma l’hanno messa in strada, costretta a prostituirsi. L’organizzazione criminale è stata smantellata dalla polizia. C’era  una quattordicenne, partita dal suo paese poco più che bambina, tra le ragazze sfruttate da due gang criminali che si spartivano le strade della periferia torinese. Sei le persone in carcere, tutte di origine romena, due gli obblighi di firma. Una banda, aveva  a capo un 52enne soprannominato ‘Costica’ e aveva il controllo di corso Orbassano. La seconda era capeggiata da un altro romeno 37enne,  che gestiva il mercato sessuale in corso Grosseto.

Chiesti 4 anni al medico che curò con metodi alternativi paziente poi deceduta

A Palazzo di Giustizia a Torino la pm Rossella Salvati ha chiesto una pena di 4 anni  e l’interdizione all’esercizio professionale per Germana Durando, medico di base e omeopata accusata di omicidio colposo. Per l’accusa la colpa dell’imputata è “grave, ostinata e inscusabile. Ha proposto alla sua paziente un percorso senza fondamenti scientifici, portandola alla morte”. Secondo l’accusa, l’imputata, seguace delle  teorie del tedesco Hamer, che sostiene la  medicina alternativa per la lotta contro i tumori, sarebbe la responsabile della morte , nel 2014, di una donna malata di  cancro. La pm ha chiesto al giudice di applicare una sentenza esemplare che dimostri che “chi cura i malati con teorie strampalate e ne causa la morte, risponde di omicidio”.

Uomo uccide la moglie a coltellate e chiama i carabinieri

Un lancio dell’Ansa di poco dopo le 19  dà notizia di un uxoricidio a Pinerolo, dove  un uomo di 64 anni avrebbe accoltellato in casa la moglie di 52 anni uccidendola. Sarebbe stato lo stesso uomo a chiamare i carabinieri e a confessare il delitto: “Venitemi a prendere”. I militari stanno intervenendo nella stradale di Poirino.

Sperona l’auto dell’ex moglie, poi accoltella la donna

Sperona la vettura dell’ex moglie, dopo averla aspettata fuori dal lavoro. La donna ha cercato di scappare a  piedi, lui  l’ha accoltellata ferendola in modo grave. L’aggressione è avvenuta a Borgo Vercelli. I carabinieri hanno fermato l’ex marito. Sembra che la coppia di italiani, separata , litigasse  da tempo. L’ex è stata colpita all’addome, e l’ambulanza l’ha trasportata all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, dove i sanitari la stanno sottoponendo a  intervento chirurgico.

Pedone investito e ucciso

Aveva  72 anni il pedone che è stato investito e ucciso, questa mattina in corso Francia a Collegno. Stava attraversandola strada nei pressi del mercato di Santa Maria, ed è stato travolto da una Peugeot. Carabinieri e  polizia municipale stanno cercando di ricostruire i fatti per  capire se la vittima fosse o meno sulle strisce pedonali.