CRONACA- Pagina 1282

Cercano di introdursi nell’ appartamento per bisognosi: arrestati

Una delle scorse sere un cittadino è alla finestra del proprio appartamento, nel quartiere Regio Parco, quando sente dei rumori sospetti.

Proprio nel palazzo di fronte, due individui armeggiano sulla tapparella di un alloggio al piano rialzato. Uno dei due ha in mano una torcia e fa luce al complice, che con un bastone sta forzando l’infisso di una porta finestra. Nonostante l’uomo urli al loro indirizzo, i due non si fermano; pertanto, decide di allertare il 112 NUE. Giunge tempestivamente una pattuglia della Squadra Volante che coglie sul fatto la coppia, due cittadini italiani di 45 e 66 anni, entrambi con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Dagli accertamenti svolti si appurava che i due avevano ormai danneggiato in maniera importante la porta finestra di un alloggio in uso all’ASL destinato alle persone in difficoltà, che per mera casualità in quel momento era vuoto. Gli agenti hanno arrestato i due complici per tentato furto aggravato in concorso.

Controlli straordinari Polfer nelle stazioni

25-26 NOVEMBRE 2020  RAIL ACTION DAY 24BLUE

675 persone controllate, di cui 102 con precedenti di polizia, 98 operatori impiegati in 23 stazioni ferroviarie, 203 i trenicontrollati. Questi i risultati del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta  dell’operazione comune denominata 20th Rail Action Day 24 Blue ,effettuata  il 25 e il 26 Novembre 2020 ed organizzata a livello europeo nell’ambito della collaborazione internazionale di Polizie Ferroviarie e dei trasporti Europee Railpol, per il  contrasto dei comportamenti illeciti in ambito ferroviario, tra questi, gli attraversamenti dei binari e l’indebita presenza in aree ferroviarie di servizio.

Gli Agenti Polfer hanno operato per la sicurezza dell’intera utenza in ambito ferroviario con azioni mirate di prevenzione e repressione, di tutte le condotte a rischio per la tutela dei viaggiatori, non solo nelle stazioni maggiormente interessate da traffico ferroviario nazionale e internazionale con notevole flusso di viaggiatori ma anche in quegli scali non presenziati quotidianamente, con servizi che hanno garantito la vigilanza durante tutto il giorno.

In particolare a Torino presso la stazione ferroviaria di Porta Susa è stato effettuato un servizio straordinario per il controllo dei passeggeri in arrivo dalla Francia con il treno TGV viaggiante sulla tratta Parigi – Torino.

Gli operatori Polfer hanno effettuato il servizio congiuntamente ad unità cinofile messe a disposizione dal Questore di Torino. Il convoglio effettua nella regione Piemonte una sosta anche presso la stazione di Bardonecchia (TO), dove sono stati predisposti specifici controlli a cura del personale in servizio presso il Posto Polfer di Bussoleno (TO),competente per la tratta ferroviaria interessata.

A Domodossola gli agenti della Sottosezione Polfer hanno predisposto specifici servizi di vigilanza e controllo ai convogli provenienti dalla Svizzera, identificando complessivamente 93 persone.

ll Sabato Salvacibo in  23 mercati anche a Collegno e Nichelino

“Il mercato porta bene” è stato il leitmotiv di sabato 28 novembre nei mercati torinesi nel terzo Sabato Salvacibo, l’iniziativa promossa e supportata dalle principali realtà del Terzo Settore che a Torino sono attive per contrastare lo spreco di cibo e l’emergenza alimentare in atto. Per l’occasione il numero dei mercati coinvolti si estende arrivando a 23 coinvolgendo anche i mercati di Collegno e Nichelino. In ogni mercato le “pettorine rosse” raccoglieranno eccedenze e donazioni di ortofrutta e pane, ridistribuendolo principalmente in loco dopo la chiusura dei mercati.

Durante l’ultimo sabato sono stati 19 i mercati dove si è svolta l’azione di recupero del cibo toccando quota 2600 i chilogrammi di cibo ridistribuito. L’iniziativa intanto ha superato i confini regionali e già dallo scorso sabato è sbarcata a Milano.

“Grazie al supporto dei volontari la città riesce sempre ad essere in prima linea per raggiungere chi ne ha bisogno – ha esordito Alberto Unia, assessore all’Ambiente del Comune di Torino-. Sprecate il cibo è sempre spiacevole, e se può essere utile recuperarlo per chi ne ha bisogno in un momento così difficile è nostro dovere farlo”.

“Per il primo ‘sabatosalvacibo’ – continua Paolo Hutter, presidente dell’Associazione Eco dalle Città – è già previsto il recupero in 15 mercati. È un record: non risulta che sia mai stato fatto in una città, né in Italia né altrove. Noi faremo lavorare tutti i collaboratori Ecomori e Sentinelle di Eco dalle Città. Con la collaborazione dei volontari abbiamo raggiunto 23 mercati e con l’aiuto degli ambulanti si possono raccogliere quantità apprezzabili. Le persone del quartiere vengano senza problemi a condividere l’ortofrutta recuperata, spargano la voce. Questa è anche una azione ecologica”.

Alla chiamata hanno risposto anche gli ambulanti dei mercati della Città di Torino. “In questa fase di nuova crescita del contagio – dice Alessandro Munari, segretario torinese della Federazione Italiana Venditori Ambulanti – le differenze sociali sono destinate ad aumentare e non fanno eccezione, purtroppo, numerosi cittadini che frequentano solitamente i nostri mercati. Fiva ha quindi deciso di aderire e di supportare il progetto di recupero di generi ortofrutticoli, ancora commestibili ma non più vendibili, che invece di essere buttati saranno distribuiti gratuitamente a chi ne ha bisogno. Lanciamo – conclude Munari – un appello per sensibilizzare gli operatori di ortofrutta che lavorano nei mercati perché possano contribuire mettendo da parte i prodotti non più vendibili, consegnandoli agli attivisti e volontari, che indosseranno pettorine rosse e saranno forniti di DPI e guanti”.

I mercati coinvolti sabato 28 novembre:

– Corso Taranto /ore 13.00; Piazza Barcellona /ore 14.00 (nuovo orario); Piazza Benefica /ore 14.00; Casale-Borromini /ore 14.00; Crocetta /ore 15.00 (nuovo orario); Borgo Campidoglio /ore 15.30; Nuovo Orario Don Grioli /ore 16.00 (nuovo orario); Piazza Madama /ore 16.00; Via Porpora /ore 16.00; Piazza Santa Giulia /ore 16.00 (nuovo orario); Corso Palestro /ore 16.30; Corso Chieti/Belgio /ore 17.00; Corso Cincinnato /ore 17.00; Borgo Vittoria /ore 17.00; Corso Brunelleschi /ore 18.00; Piazza Foroni /ore 18.00; S. Rita-Sebastopoli /ore 18.00; Via Onorato Vigliani /ore 18.00; Corso Racconigi /ore 18.30; Corso Spezia /ore 18.30; Piazza Dante Torello a Collegno; Nichelino e Milano al mercato di via della Rondine.

Il Sabato Salvacibo è una iniziativa di Eco dalle Città, Eufemia, Food Pride, RePoPoPP, Rete Ong, Arci Torino, Food Not Bombs, Ecomori, Maìs Ong, Coordinamento CCT, Circolo Gramsci, FiVA Confcommercio di Torino, Proloco Torino, Fridays For Future, CNGEI Torino, Movimento Rangers GRMP, Circolo 1° Maggio. E in collaborazione con: Città di Torino, Città di Collegno, Tavolo di progettazione civica, Circoscrizione 4, Coldiretti Torino.

Uccide un cinghiale vicino alle abitazioni e fugge

“L’animale è stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco ed il responsabile è fuggito nell’oscurità della notte”

Riceviamo e pubblichiamo / Il “Tavolo Animali & Ambiente”, costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS GAIA, stigmatizza il grave episodio accaduto sulla collina torinese nella notte del 27 novembre scorso, quando un incosciente ha ucciso un cinghiale,  sparandogli con un’arma da fuoco da dentro l’automobile e, lasciato l’animale agonizzante in terra, è scappato, aiutato dal buio delle tenebre.
Ci auguriamo che si apra subito un’indagine per identificare chi ha sparato ad un animale selvatico, peraltro nei pressi delle abitazioni, in aperta violazione delle norme di legge vigenti.
Sollecitiamo, quindi, sia la Città Metropolitana che il Comune di Torino, ognuno per la parte di propria specifica competenza, a considerare le proposte di intervento sul contenimento dei cinghiali presentate dalle associazioni del “Tavolo Animali & Ambiente” con uno specifico documento reperibile al link :

https://www.animaliambiente.it/campagne/PIANO-DI-CONTENIMENTO-DEL-CINGHIALE.pdf

Peraltro, alcune delle misure di contenimento potrebbero essere assunte fin da subito :

– Divieto dell’uso dei cani sia nell’attività di caccia al cinghiale che in quelle di controllo;
– Divieto di abbattimento delle femmine adulte;
– Divieto dell’allevamento, del trasporto e del commercio di animali vivi;
– Tutela delle colture e prevenzione dei danni;
– Controllo della fertilità;
– Sistemazione di dissuasori acustici e di sensori luminosi lungo le strade.

Il “Tavolo Animali & Ambiente” invita, poi, tutti i cacciatori ad appendere i fucili al chiodo ed a cercare di realizzare strategie volte alla pacifica convivenza con gli esseri senzienti e con l’ambiente.

Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Marco Francone
Resp. LAV Torino

Tre arresti per droga, rapina e violenza sessuale

Torino. Controlli disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri

 

Torino, 28 novembre. Nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale, intensificati in questo periodo per vigilare sul rispetto della normativa anti covid, i Carabinieri hanno arrestato tre persone.
In particolare a Rivarolo Canavese, nell’hinterland torinese, i militari dell’Arma hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio un pensionato italiano di 67 anni del luogo, che aveva allestito un piccolo market della droga nel proprio appartamento. I carabinieri della locale Stazione, dopo aver saputo di un continuo via vai dalla casa dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, hanno organizzato una perquisizione domiciliare, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Cinofili di Volpiano (TO). Una volta nell’abitazione, anche grazie al fiuto del cane, i militari dell’Arma hanno rinvenuto nel bagno un sacchetto contenente 50 grammi di cocaina, 5 dosi già confezionate e pronte per lo spaccio, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
A Torino, nel quartiere San Salvario, i carabinieri hanno arrestato per rapina un venezuelano di 34 anni, senza fissa dimora, ma regolare sul territorio nazionale. L’uomo era entrato in un supermercato di via Madama Cristina e aveva rubato alcuni prodotti. Scoperto da un addetto alla vigilanza lo aveva aggredito ed era riuscito a fuggire fuori dall’esercizio commerciale, ma il pronto intervento delle gazzelle dell’Arma ha permesso di bloccarlo poco distante. L’autore del reato ha anche tentato di resistere ai militari intervenuti per fermarlo, colpendoli con calci e pugni.
Sempre a Torino, in pieno centro cittadino, in tarda serata, i carabinieri hanno arrestato un italiano di 27 anni, per violenza sessuale. I militari sono stati richiamati dalle urla di una donna che poco prima, mentre stava camminando, era stata aggredita alle spalle dal giovane che l’aveva ripetutamente palpeggiata prima di darsi alla fuga. Gli uomini dell’Arma in breve tempo sono riusciti a rintracciare l’aggressore nelle strade limitrofe e a trarlo in arresto. Fortunatamente la donna non ha riportato danni fisici.

In arrivo 400 giovani in supporto ai volontari Anpas

È di prossima uscita, entro la fine dell’anno, il nuovo bando per la selezione ad operatore volontario del servizio civile universale. Un’opportunità formativa di alto valore per ragazze e ragazzi di età compresa fra i 18 e i 29 anni non compiuti.

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato regionale del Piemonte, come indicato dalla prima graduatoria, avvierà i propri progetti di servizio civile negli ambiti del soccorso in emergenza 118 e del trasporto infermi per i servizi di tipo socio sanitario, dando la possibilità a circa 400 giovani di diventare volontari soccorritori.

I 400 giovani in servizio civile, dopo un’adeguata formazione, contribuiranno a dare un importante aiuto alle Pubbliche Assistenze Anpas del Piemonte e alla comunità, soprattutto in questa particolare situazione di emergenza.

Tutte le informazioni riguardo i progetti di servizio civile delle associazioni Anpas del Piemonte e i posti disponibili saranno pubblicati, appena uscirà il bando, sul sito www.anpas.piemonte.it e sui canali social di Anpas Piemonte.

Per partecipare alle selezioni occorrerà, una volta pubblicato il bando del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, presentare domanda esclusivamente online sulla piattaforma del Dipartimento. L’accesso alla piattaforma per i cittadini italiani residenti in Italia o all’estero deve avvenire esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Anpas Piemonte invita i giovani interessati a far domanda di servizio civile a dotarsi per tempo dell’identità digitale SPID così da essere già pronti quando sarà pubblicato il bando. L’identità SPID è rilasciata dai Gestori di Identità Digitale (Identity Provider), soggetti privati accreditati da AgID che, nel rispetto delle regole emesse dall’Agenzia, forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti.

I progetti di servizio civile in Anpas che riguardano l’ambito del socio sanitario in Piemonte prevedono lo svolgimento di servizi socio-sanitari sia su pulmini sia su autoambulanze per quei cittadini che devono effettuare terapie come dialisi, trasporti interospedalieri, essere dimessi da ospedali o case di cura, frequentare centri diurni di socializzazione o riabilitazione. In molti casi gli utenti possono essere persone disabili che spesso necessitano di essere accompagnate negli spostamenti in quanto non autosufficienti o perché bisognosi di particolari accorgimenti durante la fase del trasporto.

I progetti di servizio civile in Pubblica Assistenza Anpas nel campo del soccorso di emergenza 118 in Piemonte includono, oltre alla possibilità di effettuare i servizi sociali precedentemente descritti, anche l’impiego in servizi di emergenza urgenza 118.

I volontari in servizio civile saranno quindi impegnati nel ruolo di soccorritore in ambulanza e in tutte le mansioni concernenti le attività di emergenza e primo soccorso. I progetti prevedono l’inserimento e il tutoraggio dei volontari a partire da una puntuale formazione certificata dalla Regione Piemonte e da un successivo periodo di affiancamento a personale più esperto.

Un arresto e una denuncia grazie all’applicazione Youpol

Nei giorni scorsi a seguito di una segnalazione giunta sulla App della Polizia di Stato Youpol, gli agenti della Squadra Volante hanno effettuato una perquisizione all’interno  di un alloggio nei pressi di piazza Sofia

All’interno,  una coppia di conviventi, di 22 e 24 anni. La perquisizione consentiva il rinvenimento di 7 involucri contenenti marijuana ed un frammento di hashish, nella camera dal etto dei due, oltre ad un bilancino di precisione e materiale vario utile al confezionamento. Il giovane, che  annovera fra i suoi trascorsi di polizia un arresto nel maggio scorso per la detenzione di un chilogrammo di hashish, questa volta ha cercato di accollare la proprietà dello stupefacente esclusivamente sulla sua ragazza, che si era prestata anche in virtù dello stato interessante in cui versa. Il giovane, resosi però conto che tale escamotage non stava sortendo l’effetto voluto, ha offeso gli operatori con insulti molto gravi e, dopo aver dato un pugno contro una parete negli uffici di Polizia, ha dichiarato al personale del 118 che la responsabilità della lesione  fosse dei poliziotti. Pertanto, oltre ad essere arrestato per la detenzione dello stupefacente, è stato anche denunciato per oltraggio a P.U. e calunnia. La sua fidanzata è stata denunciata per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso.

Cirio: “Zona arancione, ma serve responsabilità”

“Da domenica 29 novembre il Piemonte sarà in zona arancione – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Me lo ha appena confermato il ministro della Salute Speranza.

Una notizia positiva che è il frutto di tanti sacrifici dei piemontesi e del grande lavoro dal nostro sistema sanitario. Questo è un passo importante perché permetterà a molte nostre attività commerciali di riaprire già da questa domenica, ma che dobbiamo vivere con grande senso di responsabilità. Non possiamo sprecare questo grande sforzo, non possiamo permetterci di tornare indietro. La strada è quella giusta, continuiamo a percorrerla insieme con senso di responsabilità e prudenza”.

Il provvedimento entra in vigore da domenica 29 novembre.

Non sarà pertanto più necessaria a Torino e nella regione l’ autocertificazione (ma solo all’interno del proprio comune, fuori permane). Il presidente Cirio   non intende però mandare in classe – mentre l’ordinanza ministeriale lo consentirebbe – gli alunni  della seconda e terza media, che proseguiranno  la Dad come  per le scuole superiori.

Ancora chiusi parzialmente bar e ristoranti che potranno proporre cibo d’asporto fino alle 22 e consegnare anche i pasti a domicilio.

Riaprono i negozi al dettaglio di tutti i settori merceologici e dei servizi alla persona e  i banchi di generi non alimentari nei mercati. Inoltre saranno  aperti  i centri commerciali, ma non nei weekend. Ancora chiuse palestre e piscine.

 

Da lunedì infermieri di nuovo in stato di agitazione

Sanita’ Nursing Up, De Palma:  «Da lunedì 30 novembre ricominciano i flash mob con l’Emilia Romagna, e poi Campania, Lombardia, Provincie di Trento e Bolzano, Liguria, Piemonte e man mano le altre»

Riceviamo e pubblichiamo / «Chi credeva che con l’arrivo della tanto attesa indennità specifica, da parte del Ministero della Salute, la strenua battaglia degli infermieri italiani si sarebbe fermata, si sbagliava davvero di grosso. Siamo pronti a scendere di nuovo nelle piazze e lo faremo da lunedì 30 novembre in tutte le Regioni chiave che stanno vivendo il dramma di questa emergenza, quelle dove i colleghi lottano ogni giorno contro la morte, nel massimo rispetto delle normative anti-covid. Nessuno ha dimenticato i flash mob che hanno anticipato le manifestazioni di Milano e del Circo Massimo, quelle che hanno cambiato la storia recente e ci hanno permesso di ottenere un piccolo traguardo che nessun sindacato prima di noi aveva raggiunto. I nostri striscioni, gli infermieri con i megafoni davanti agli ospedali e alle prefetture: è tutto pronto, siamo certi come sempre, con l’ampio sostegno dei cittadini riprendiamo una lotta che non si è mai interrotta».

Parole e pensieri di Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Sindacato Nursing Up, che annuncia altre due settimane “roventi”, fino alla metà di dicembre una serie di iniziative per portare avanti la battaglia in onore di quelle istanze che gli infermieri italiani intendono perseguire fino al raggiungimento dei loro obiettivi.

«Non è ingratitudine, l’ho ribadito più volte. I 100 al mese in più rappresentano l’ottenimento di qualcosa di straordinario e impensabile. Abbiamo scosso l’opinione pubblica, abbiamo costretto sindacati fermi e inermi da troppo tempo ad uscire allo scoperto, arrivando a spacchettare l’indennità che noi abbiamo ottenuto solo oggi a causa della loro inerzia, fino a sostenere che prenderemo 2 euro al giorno, dimenticando invece che questa indennità, da sola, vale più degli aumenti contrattuali che loro hanno accettato dopo 10 anni di blocco contrattuale, cioè nemmeno 90 euro medi lordi. Cosa hanno ottenuto loro prima di noi? Quali sono i loro traguardi che hanno cambiato la storia della sanità italiana? Nursing Up i suoi infermieri devono essere fieri di aver acceso finalmente un faro sulla categoria. Ora vediamo la luce in fondo al tunnel!

Nessun sindacato prima d’ora, aveva lottato con tanta veemenza per arrivare a ottenere finalmente una indennità specifica, come quella che ricevono i medici. Ciò significa che la strada intrapresa è quella giusta. Da qui si va avanti , ora, tutti  insieme, per arrivare a quel traguardo dei 500 euro in busta paga che nessuno di noi ha messo da parte.

Per questo, senza disconoscere i risultati che abbiamo ottenuto fino ad ora, abbiamo deciso di procrastinare lo stato di agitazione a tutto il mese di dicembre, per parlare chiaro a questo Governo e alle Regioni. 

Spaccio ai giardini della piscina “Parri”

Tre  arrestati, uno di questi era stato arrestato per spaccio già 10 volte

 

L’intersezione Tiziano/Ormea è spesso luogo di scambi di sostanze stupefacenti fra pusher di nazionalità centroafricana e acquirenti vari. Complice la conformazione dei luoghi, infatti, non è raro che i venditori nascondano le dosi all’interno dei giardini interni alla struttura,  mentre dei complici attuano un servizio di  copertura agli angoli delle strade, nell’eventuale arrivo delle Forze dell’Ordine. Quando tutto appare tranquillo avvengono poi le cessioni. Lo scorso venerdì sera, i poliziotti in moto dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno effettuato un accurato servizio volto al contrasto del fenomeno ed hanno notato  diverse persone muoversi dall’interno all’esterno della struttura. In particolare un cittadino senegalese faceva la sponda fra la struttura ed alcune auto parcheggiate nei pressi; lo vedevano nitidamente prendere accordi con un cittadino italiano, al quale passava una dose rivelatasi essere poi cocaina, celata nel cavo orale, a seguito dello scambio di 40 €. Nelle operazioni, il pusher veniva visibilmente coadiuvato da altri 2 soggetti stranieri, situati all’interno del complesso,  che svolgevano funzioni da palo. I poliziotti sono intervenuti rapidamente e, nonostante la forte resistenza agita da tutti e  tre, sono riusciti a fermarli. Uno di essi, un maliano, di fatto maggiorenne nonostante abbia dichiarato di avere appena 16 anni, ha abbandonato durante la fuga 10 ovuli di cocaina, immediatamente recuperati dagli operatori. Per lui e i complici, un senegalese di 40 anni – già arrestato dieci volte per reati di spaccio – e un gabonese di 18, tutti irregolari sul territorio nazionale, sono scattate le manette per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso  e resistenza a pubblico ufficiale.