CRONACA- Pagina 12

Littizzetto testimonial della campagna di donazione degli organi

Ospite all’Anagrafe Centrale di Torino

 

“Un atto di generosità gratuito”: così Luciana Littizzetto ha definito la scelta di donare gli organi. Un messaggio forte e sentito che l’attrice e comica torinese ieri mattina ha voluto portare in prima persona all’Anagrafe Centrale di Torino, dove – accompagnata dall’assessore Francesco Tresso – ha incontrato le persone in attesa del rilascio della carta d’identità. Un momento importante, in cui ogni cittadino maggiorenne può esprimere la propria volontà in merito alla donazione di organi e tessuti dopo la morte.

L’impegno della Littizzetto su questo tema nasce anche da un’esperienza personale, come ha raccontato lei stessa: “Tutto è cominciato con una cara amica, in attesa di un trapianto di fegato. Ho vissuto con lei gli anni difficili, e quando finalmente è avvenuto il trapianto e lei è stata meglio abbiamo subito deciso di impegnarci per sensibilizzare le persone sull’importanza di questo gesto. Da lì è nato lo spot che ha iniziato a circolare on line e sui social e che oggi viene trasmesso anche nelle anagrafi”. Dall’11 aprile, Giornata Nazionale per la Donazione degli organi, il video della campagna promossa da AITF (Associazione Italiana Donatori di Fegato) è infatti in loop sugli schermi degli uffici anagrafici torinesi. Con il suo consueto humour e con un linguaggio diretto, Littizzetto invita i cittadini a “Dichiararsi Donatore di Organi”, sottolineando l’importanza di compiere una scelta consapevole e di grande valore.

“Ringrazio la Città di Torino per questa collaborazione – ha aggiunto l’attrice torinese – oggi è un’ulteriore conferma del valore di questo progetto. Sono felice di essere qui, nel luogo in cui ciascuno di noi può decidere se esprimere il proprio consenso alla donazione degli organi. Capisco che il pensiero della morte faccia paura, spesso non ci si esprime e semplicemente si rimanda la scelta, perché non è una priorità in quel momento. Ma per chi ha vissuto certe esperienze, posso dire con forza che invece si tratta di una scelta importantissima. Prendersi questa responsabilità in vita, inoltre, significa anche non lasciare questo peso a chi resta”.

L’assessore Tresso ha aggiunto: “Donare è un atto di responsabilità, parte di un processo culturale che dobbiamo contribuire ad attivare. Con un semplice gesto possiamo salvare una vita. Per questo stiamo formando il personale dell’Anagrafe, affinché ponga la domanda nella maniera più adeguata nel momento del rilascio del documento di identità. Stiamo anche predisponendo nuovo materiale informativo, collaborando con tutte le associazioni impegnate sul tema. Inoltre, stiamo lavorando a un protocollo di intesa con la Città della Salute, che coinvolgerà tutte le realtà attive nella promozione della cultura della donazione”.

Un 25 Aprile non imbalsamato

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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Pier Franco Quaglieni

In occasione dell’80 esimo della Liberazione ho deciso di pubblicare una lettera inedita di Nuto Revelli comandante partigiano cuneese, reduce di Russia, che Revelli mi scrisse il 25 aprile 1988. Credo che emergano elementi di riflessione validi  anche per il presente. A farmela tornare alla mente sono gli articoli del figlio Marco Revelli almeno apparentemente così distanti dalle cose scritte dal padre. Ecco il testo:

“Gentilissimo Pier Franco Quaglieni, Le scrivo subito perché se rimando… Le scrivo il più vivo compiacimento per l’articolo “Troppa polvere sul 25 aprile” su “La stampa” di oggi. E’ un articolo bello, serio, onesto e mi auguro che siano molti a leggerlo. Da trent’anni chiedo un 25 aprile non di celebrazioni burocratiche. Un 25 aprile come momento di confronto sui problemi d’oggi, guardando oltre. Un 25 aprile vivo, non imbalsamato, non prigioniero della solita retorica. Ma avverto di essere un bastian contrario, per non dire un guastafeste. Con molta cordialità.” 25 aprile 1988  NUTO REVELLI
L’idea di un 25 aprile “non imbalsamato e non prigioniero della solita retorica” era fondamentale allora e resta fondamentale più che mai anche oggi. Riproporlo oggi con richiami ideologici faziosi appare un grave errore perché la Liberazione va storicizzata, evitando ogni mitizzazione. I miti hanno nociuto alla Resistenza come la negazione di una sua storica pluralità ha finito di allontanare tanti italiani da essa. Tra il resto tutta l’Italia meridionale non visse quella tremenda pagina di storia e quindi al Sud essa è apparsa sempre come qualcosa di non coinvolgente.  Sono riflessioni che meriterebbero un briciolo di attenzione da parte di chi ha lucrato politicamente sul 25 aprile in un modo che si è rivelato miope e controproducente, oltre che sbagliato.

Bilancio positivo per la missione piemontese a Doha

Si conclude la missione istituzionale a Doha, in Qatar, del sindaco Stefano Lo Russo insieme con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati.
In agenda ieri l’incontro con il ministro della Municipalità di Doha Abdullah bin Hamad Al Attiyah. Nel corso del colloquio, incentrato sui temi connessi ai servizi pubblici ambientali, è nata la proposta da parte del Ministro di un patto di cooperazione internazionale tra Città metropolitana, Città di Torino, Politecnico e Municipalità di Doha che si concentri in modo particolare sul ciclo dei rifiuti. Un tema rispetto alla quale la delegazione torinese si è detta disponibile a lavorare già nelle prossime settimane, mettendo in campo collaborazioni accademiche ma anche buone pratiche già avviate grazie al know-how delle aziende municipalizzate e delle società di servizi pubblici locali.
 “Questa missione – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – ha gettato le basi per rafforzare i rapporti tra Torino e il Doha, nel quadro di un più ampio dialogo tra il nostro Paese e il Qatar e di una cooperazione internazionale che favorisca non solo gli scambi culturali, ma anche economici e industriali, promuovendo progetti di sviluppo condiviso, formazione accademica e ricerca, rafforzando la vocazione universitaria della nostra città. Siamo sempre più convinti che il dialogo internazionale e lo scambio di buone pratiche rappresentino una risorsa preziosa: costruire ponti tra città significa investire nel futuro”.
Protagonisti della giornata anche le possibili sinergie per l’alta formazione universitaria, uno degli obiettivi strategici della missione, e lo sport.
La delegazione ha visitato inoltre il complesso sportivo Aspire Zone. Costruito in occasione dei Giochi olimpici asiatici del 2006, il complesso ospita al suo interno il Khalifa International Stadium, l’Aspetar, il primo ospedale della regione specializzato in ortopedia e medicina dello sport, centro medico Fifa di eccellenza, e l’Aspire Academy, il cui obiettivo è scoprire e allenare nuovi atleti. Un incontro strategico per avviare relazioni internazionali con l’obiettivo, per il Politecnico, di sviluppare e consolidare nuovi progetti all’avanguardia sullo sport nel panorama universitario europeo, sulla scia dell’intesa di collaborazione, siglata nei mesi scorsi, con l’Università dell’Uzbekistan. Un lavoro che è parte del progetto di sviluppo di un Centro di Ateneo, a valenza interdipartimentale e internazionale, su “Ingegnerie e Architetture per lo Sport”, in grado di mettere a sistema i saperi già presenti: dalla scienza dei materiali alla bioingegneria ai data analytics per misurare e supportare le performance degli atleti, fino agli interventi nelle grandi infrastrutture dedicate agli sport, come palazzetti e stadi.
“La collaborazione con il nostro sistema universitario è la cifra dei nostri incontri a Doha. La visita all’Aspetar, che da vent’anni è diretto da un piemontese, Cristiano Eirale, e che la scorsa settimana è stato visitato anche dal ministro della Salute del governo italiano Schillaci, è stata infatti l’occasione per stringere relazioni con questa realtà di primissimo piano a livello mondiale – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –  Sia a livello nazionale, sia a livello regionale per noi è strategico potenziare le convergenze con l’Aspetar anche in virtù dei nuovi corsi dedicati allo sport su cui sta investendo il Politecnico di Torino”.
“Lo scambio con realtà così consolidate nel settore, come il centro Aspetar, che abbiamo avuto occasione di visitare – spiega il rettore Stefano Corgnati – permetterà al Politecnico di Torino di creare percorsi formativi focalizzati sulle ingegnerie e sulle architetture per lo sport, includendo il Qatar tra le destinazioni di studio e di ricerca e dando quindi ai suoi studenti e dottorandi l’opportunità di fare un’esperienza formativa multidisciplinare e di grande respiro internazionale”.
E sempre la collaborazione in campo accademico è stata al centro dell’incontro con i rappresentanti della Hamad Bin Khalifa University e della Qatar Foundation. Durante l’incontro si è condiviso un modello di collaborazione congiunta con la costituzione di tre gruppi di lavoro sui seguenti temi di interesse reciproco: la definizione di progetti comuni di ricerca, l’erogazione di percorsi didattici sui temi dell’ambiente e dell’energia e un programma di mobilità di studenti. Avviato anche il confronto su come cooperare all’iniziativa della “Education City”, creato dalla Qatar Foundation, che raggruppa in un’unica area le principali università qatarine e alcune università straniere sia attraverso l’erogazione di specifici corsi di studio sia attraverso veri e proprio istituti di formazione e ricerca insediati al suo interno. Proprio la “Città dell’Educazione” di Doha è stata argomento dell’incontro avvenuto ieri con la Sheikha Mozah Bint Nasser Al Missned, principale ispiratrice del progetto, che riveste un importante ruolo negli investimenti del Paese e ha mostrato particolare attenzione ai temi dell’educazione e dell’alta formazione.
cs

Istruzione e formazione tecnica superiore, la Regione stanzia 2,5 milioni

Il vicepresidente della Regione Piemonte Chiorino: “Rispondiamo con questi corsi alle reali esigenze del tessuto economico piemontese, per favorire un sempre più rapido inserimento lavorativo”

La Regione ha approvato i corsi IFTS per l’anno 2025. 2,5 milioni sono le risorse del Fondo Sociale Europeo stanziate per sostenere la formazione tecnica superiore, progettata in collaborazione con le aziende del territorio, per rispondere in modo adeguato ai fabbisogni professionali.

Che cosa sono

I percorsi IFTS sono corsi programmati dalle Regioni, interamente gratuiti, finanziati con il Fondo Sociale Europeo, progettati e realizzati da partenariati costituiti da istituti scolastici autonomi di secondo grado, agenzie di formazione professionale accreditate, università e imprese.

Il contenuto dei percorsi formativi fornisce agli allievi un’elevata specializzazione nei campi del disegno e della progettazione industriale, del marketing di prodotti del territorio, dell’amministrazione aziendale economico-finanziaria, della programmazione della produzione e della logistica, dell’informatica medica, delle tecniche innovative per l’edilizia, delle tecniche di allestimento scenico, delle tecniche per la realizzazione artigianale di prodotti del Made in Italy, delle tecniche di installazione e manutenzione di impianti civili e industriali, della progettazione e gestione di database.

Che cosa offrono

Dopo il superamento di una verifica finale, lo studente di un percorso IFTS consegue un certificato di specializzazione tecnica superiore valido a livello nazionale.
Ogni percorso è strutturato in stretta correlazione con le imprese dei settori produttivi di riferimento. Per almeno la metà del monte ore complessivo, gli studenti sono seguiti da docenti esperti provenienti dal mondo del lavoro.
Gli studenti sono inseriti in alternanza scuola-lavoro con la possibilità di essere assunti dalle aziende con contratto di apprendistato.

Chi può iscriversi

Ai corsi IFTS possono iscriversi i giovani e gli adulti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore o diploma professionale di tecnico. E’ ammessa la partecipazione anche a coloro che sono in possesso dell’ammissione al quinto anno dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado, nonché a coloro che non sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, previo accertamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Il possesso di competenze viene accertato dall’Ente che gestisce il percorso.

Il percorso

Per accedere ai corsi IFTS, è previsto un test di ammissione. I corsi durano 800 ore, distribuite in un anno, articolato di norma su due semestri. Sono distinti in attività teorica, pratica e di laboratorio. Almeno il 30% del monte ore complessivo deve essere svolto in azienda, attraverso stage anche all’estero.

Chiorino: “Modello virtuoso di formazione mirata”

“Con i corsi IFTS offriamo ai giovani e agli adulti un’opportunità concreta di specializzazione tecnica di alto livello, in stretta sinergia con il mondo produttivo – dichiara Elena Chiorino, vicepresidente e assessore alla Formazione della Regione Piemonte –. È un modello virtuoso di formazione mirata, che risponde alle reali esigenze del tessuto economico piemontese e consente un rapido inserimento lavorativo. Investiamo 2,5 milioni di euro perché crediamo nel valore del saper fare e nella formazione come leva strategica per garantire occupazione di qualità e sviluppo per il nostro territorio”.

I corsi 2025 sono in partenza: per tutte le informazioni relative all’iscrizione è necessario rivolgersi agli enti formativi che li attivano.

L’elenco è pubblicato sul sito web della Regione alla pagina

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/formazione-professionale/opportunita-formative/percorsi-istruzione-formazione-tecnica-superiore-gli-ifts

UniTo al voto per il rinnovo del Rettore

Per l’Università di Torino é arrivato il momento di eleggere il suo nuovo Magnifico Rettore, un  evento significativo che può influenzare i molteplici e variegati aspetti della vita accademica e amministrativa dell’Ateneo ma che rappresenta anche una sfida tra candidati le cui derivazioni – scientifiche e umanistiche – sono portatrici inevitabilmente di sensibilità e orientamenti diversi in un contesto accademico che con i suoi 27 Dipartimenti appare molto complesso e sempre più articolato.
Le elezioni per il nuovo Rettore, indette dal Prorettore vicario Pier Giuseppe Monateri per il sessennio 2025-2031, si svolgeranno nel  2025 e vedono scendere in lizza tre candidati: Raffaele Caterina, già direttore del Dipartimento di Giurisprudenza che ha scelto Paola Sacchi, dal Dipartimento di Veterinaria, come prorettrice; Cristina Prandi, attuale vicerettrice per la ricerca scientifica, che ha individuato come prorettore lo storico Gianluca Cuniberti e Laura Scomparin Docente di giurisprudenza e vicerettrice uscente, che propone quale prorettore Luca Brazzi , direttore della scuola di specializzazione in anestesia, rianimazione e terapia intensiva.
In un momento in cui tutte le Università italiane sono chiamate a rispondere a sfide globali sempre più pressanti, la scelta del nuovo rettore sarà cruciale per il futuro della comunità accademica e studentesca torinese e fondamentale per orientare nei prossimi anni le scelte dell’Ateneo che non possono prescindere da una maggiore efficienza organizzativa e dall’impulso che verrà dato allo sviluppo della didattica e della ricerca.
I temi che riflettono questa crucialità sono al centro dei programmi elettorali, dei confronti e delle assemblee che coinvolgeranno i candidati prima del voto di maggio 2025: Riforma della governance dell’Ateneo con la proposta di riscrittura dello Statuto per snellire le procedure decisionali, ridefinire compiti di Senato e Consiglio di Amministrazione potenziando contestualmente gli strumenti di partecipazione collegiale; apertura e mantenimento di canali di confronto e dialogo regolari e costruttivi con le rappresentanze degli studenti anche alla luce delle recenti difficoltà manifestate nella gestione delle occupazioni di alcune sedi universitarie, nel rispetto del diritto di protesta e delle regole di convivenza della comunità studentesca; promozione di misure di contrasto a molestie e discriminazioni, volte a garantire un ambiente di studio e lavoro più sicuro; sviluppo dei progetti di intervento edilizio e tecnologico – Città delle Scienze e Parco della Salute in primis – intesi a rafforzare l’attrattività dell’Ateneo e le collaborazioni con gli ospedali e i centri di ricerca presenti sul territorio cittadino.
Suggestioni, Prospettive, problemi e, forse anche suggestioni, che riflettono comunque la volontà diffusa di rimodellare l’Università di Torino come spazio inclusivo, trasparente e soprattutto determinato a proseguire nella sua traiettoria di innovazione e modernità. E in tal senso la partecipazione consapevole della comunità accademica sarà fondamentale per scegliere la visione che si riterrà più solida e coerente con i valori e i fondamenti iscritti nel patrimonio genetico di un Ateneo plurisecolare.

Francesca Berutti 

Motociclista muore nello schianto contro un muro. Ferito il nipote

Un uomo di 79 anni è morto ieri dopo un incidente stradale presso frazione Boschetto di Chivasso, nel Torinese.

L’anziano viaggiava in sella a una moto da enduro, con il  nipote di 17 anni, quando ha sbandato schiantandosi contro il muro di un’abitazione. L’uomo è morto sul colpo e il ragazzo ha riportato una frattura al polso.

Piemonte: Plastic Free per la Giornata Mondiale della Terra

Anche il Piemonte sarà protagonista delle iniziative promosse da Plastic Free Onlus per la 55ª edizione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra istituita dalle Nazioni Unite. Il 26 e 27 aprile, l’onda blu dei volontari Plastic Free si attiverà in nove località piemontesi con eventi di raccolta dei rifiuti e sensibilizzazione ambientale, contribuendo così alla più grande mobilitazione civica nazionale contro l’inquinamento da plastica.

Questi i 9 appuntamenti in Piemonte: sabato 26 aprile ad Alessandria, Castelletto d’Orba (AL), Biella (BI), Caraglio (CN), Borgaro Torinese, Moncalieri, Torino (TO) e domenica 27 aprile a Cuneo (CN) e Alpignano (TO).

“Questa grande iniziativa coinvolgerà centinaia di volontari, coadiuvati dai nostri referenti, nella raccolta di rifiuti e nella sensibilizzazione ambientale, permettendo così di rimuovere tonnellate di plastica e altri materiali inquinanti da parchi, fiumi e aree urbane, contribuendo a restituire dignità e bellezza al territorio – dichiara Flavia Facciareferente regionale di Plastic Free per il Piemonte – Il contributo dei volontari è da sempre fondamentale per il successo di questi interventi: la loro partecipazione attiva dimostra come l’impegno collettivo possa generare un cambiamento significativo, promuovendo una cultura della sostenibilità e della responsabilità condivisa”.

In tutta Italia si svolgeranno 222 appuntamenti nel fine settimana del 26-27 aprile, con l’obiettivo di rimuovere oltre 100mila chili di rifiuti. La mobilitazione è parte della missione dell’associazione, attiva dal 2019, per contrastare l’inquinamento da plastica e promuovere comportamenti virtuosi.

“Come ogni anno, coinvolgeremo attivamente oltre 10mila volontari in una due giorni di pura energia, condivisione e azioni concrete per lasciare un’impronta positiva sul Pianeta – spiega Luca De Gaetanofondatore e presidente di Plastic Free Onlus – Chiunque potrà iscriversi gratuitamente scegliendo l’appuntamento più vicino nella pagina Eventi del nostro sito www.plasticfreeonlus.it”.

Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 41 appuntamenti coinvolgendo circa 400 persone e rimuovendo 7.830 chili di plastica e rifiuti. Quasi 1.200, inoltre, gli studenti sensibilizzati.

Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it

25 Aprile, maratona oratoria a Torino

Dai promotori riceviamo e pubblichiamo
“LIBERTÀ E DEMOCRAZIA PER I POPOLI OPPRESSI”
25 aprile, giorno della Liberazione. A Torino Manifestazione Maratona oratoria per ricordare e ringraziare coloro che ci hanno liberato dal nazi-fascismo: i partigiani insieme agli alleati anglo-americani, i polacchi, la Brigata Ebraica. Durante la manifestazione daremo voce alle nuove Resistenze, coloro che si battono per la Liberazione dai loro oppressori: gli ucraini vittime di una guerra d’invasione, i Russi Liberi, le donne iraniane, gli studenti turchi e i cittadini venezuelani che chiedono Libertà e Democrazia e che lottano contro regimi fondamentalisti e autoritari.
Parteciperanno
– Associazione Marco Pannella
– Movimento Federalista Europeo;
– Partito Radicale con i fazzoletti verdi per ricordare i partigiani antifascisti, anticomunisti, antitotalitari,  democratici, federalisti, laici;
– Fondazione Gaetano Salvemini;
– Europa Radicale
– Centro Mario Pannunzio;
– Associazione Adelaide Aglietta;
– Console di Polonia a Torino Ulrico Leiss;
– Movimento studenti iraniani;
– Sergio Velluto – Presidente del Concistoro della Chiesa Valdese di Torino;
– Console onorario dell’Ucraina  a Torino, Dario Arrigotti
– Associazione Camis De Fonseca;
– Pier Franco Quaglieni, Direttore Centro Pannunzio;
– Davide Romano, Direttore Museo Brigata Ebraica di Milano;
– Movimento Russi Liberi;
– Hamza Howidy, attivista di Gaza per i Diritti Umani, dissidente anti-Hamas in esilio, tra i promotori delle recenti manifestazioni per la libertà e democrazia a Gaza;
– Marco Zanetti sulla Brigata Ebraica –  Presidente Associazione Italia Israele;
– studenti turchi;
– Marco Brunazzi, Presidente Fondazione Gaetano Salvemini;
– Lorenzo Cabulliese, Fondazione Salvemini;
– Edoardo Fiammotto, Scuola di Liberalismo
– Enzo Cucco, Associazione Radicale Certi Diritti;
– Svitlana Bubenchykova, Presidente dell’Associazione Culturale Ucraina Libera;
– Maryam Moeinvaziri è indipendente, attivista iraniana;
– Blanca Bicerno, Airesven;
– Beatrice Pizzini, Associazione Soomaaliya e attivista per il Sì al Referendum Cittadinanza;• Violet Kimiaee, studentessa iraniana;
– Fabio Nani, +Europa Torino;
–  Silvio Viale, consigliere comunale Torino Lista Civica-Radicali-+Europa
Appuntamento venerdì 25 aprile ore 10.30 presso la Passeggiata Marco Pannella (Corso Siccardi/Piazza Arbarello), Torino.

Lutto per Papa Francesco, la laicità dello Stato non è a rischio

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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Il prof. Quaglieni

Di fronte alla morte le polemiche sono sempre fuori posto perché il rispetto e il silenzio si impongono. Il Governo ha deciso 5 giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco che, morto lunedì, avrà i funerali sabato, una scelta a cui il governo italiano ha ritenuto di uniformarsi. Non ricordo precedenti di questo tipo, ma  il problema non è questo.

Il problema  è invece rappresentato dall’usare la polemica strumentale come   stanno facendo i radicali torinesi  che parlano di una svolta “sudamericana” per il lutto nazionale e chiedono addirittura  una disobbedienza da parte dei sindaci nella applicazione del lutto, teorizzando finti problemi di laicità  dello Stato che non esistono. Papa Francesco è  stato il pontefice del superamento del clericalismo. Basterebbe citare Eugenio Scalfari sulla laicità del Papa che è piaciuto a tanti atei e ha suscitato invece  riserve da parte di non pochi credenti.
Le cose scritte sul Papa  dal professor Odifreddi non meritano confutazioni perché anche nel linguaggio rivelano un ridicolo  malanimo e un pregiudizio che superano  la faziosità dell’avvocato Bruno Segre il quale vedeva in ogni religione l’oscurantismo dell’Inquisizione. Sollevare da parte dei radicali torinesi  il problema dei giorni di lutto, chiedendo la disobbedienza dei sindaci appare, oltre che di cattivo gusto, un pretesto per fare della polemica preconcetta ad ogni costo e in ogni occasione anche la più inopportuna. Il lutto nazionale coincide  anche con la festa del 25 aprile, l’ ottantesimo della Liberazione. E’ difficile pensare che il lutto possa incidere negativamente sul 25 aprile, al di la’ di frasi infelici di qualcuno. In ogni caso contestare un lutto per un personaggio del calibro di Papa Francesco appare una forma di infantilismo politico  o di preoccupante  senescenz.   Marco Pannella dissentirebbe da questi radicali insieme ad Emma Bonino che ha rilasciato dichiarazioni sul Papa che almeno  i radicali dovrebbero aver letto.

Tjf, marching band annullata per lutto nazionale

Torino, 23 aprile 2025 È annullato per motivi di lutto nazionale proclamato dal Governo in occasione della morte di Papa Francesco, il tour itinerante della JST Jazz Parade, la marching band in porgramma nell’ambito del Torino Jazz Festival 2025, in calendario oggi per tutta la giornata di mercoledì 23 aprile, a partire dalle 11:30 dal Mercato di Porta Palazzo