CRONACA- Pagina 12

Spaccio (di droga) in bottega e fuga in monopattino

I militari dell’Arma hanno fatto centro durante la notte del 24 ottobre scorso, in una bottega nei pressi di Via San Francesco da Paola, dove hanno sorpreso il titolare, sessantenne torinese, mentre cedeva un involucro contenente due grammi di marijuana ad un giovane cliente. L’immediata perquisizione dell’esercizio commerciale ha permesso ai militari dell’Arma di rinvenire e sottoporre a sequestro altri quattro chilogrammi di marijuana, circa quaranta grammi di cocaina e duecento di hashish, oltre al consueto materiale per il confezionamento delle dosi, e cento euro in contanti. L’arrestato, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per analogo reato, è stato poi tradotto presso la locale casa circondariale “Lorusso e Cutugno”. Nella giornata seguente, attorno alle 16,30, a Torino, in via Monte Rosa – quartiere “Barriera Milano”, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un ventitreenne di origine centroafricana, irregolare e senza fissa dimora, noto alle forze dell’ordine, sorpreso a cedere una dose di sostanza stupefacente di tipo crack ad un sessantenne poi segnalato alla Prefettura quale assuntore. L’arresto del giovane è avvenuto non senza difficoltà: vistosi scoperto dai Carabinieri, il presunto spacciatore si è dato alla fuga a bordo di un monopattino che ha poi lanciato verso i militari, senza peraltro colpirli. Una volta bloccato e sottoposto a perquisizione personale, l’uomo è stato trovato in possesso di sei dosi della medesima sostanza ceduta all’acquirente (circa due grammi e mezzo) e di quattrocento euro in contanti, il tutto sequestrato secondo le procedure previste. Il presunto spacciatore è stato trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo. Qualche ora dopo, poco lontano, in corso Regio Parco, un altro equipaggio del Nucleo Radiomobile ha arrestato, in flagranza di reato, un quarantaseienne torinese, gravemente indiziato del reato di “detenzione di sostanze stupefacenti”. L’uomo, notato dai militari dell’Arma in atteggiamento sospetto e sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di circa venti grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana, suddivisa in tre sacchetti termosaldati, e di centocinquanta euro in contanti. Nella successiva perquisizione presso l’abitazione di residenza, i Carabinieri hanno trovato e sequestrato altri trenta grammi della stessa sostanza stupefacente, una serra completa di sistema di areazione, lampada, concimi e semi vari, con all’interno una pianta di marijuana. L’ uomo, su indicazione dell’Autorità giudiziaria, è stato posto in regime di arresti domiciliari.

Alpini, ambasciatori della tutela ambientale

ALLE 19 SEZIONI PIEMONTESI DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
IL RICONOSCIMENTO

“Il Valore dei nostri Alpini: Impegno e dedizione per l’Ambiente” è l’evento che si è svolto oggi pomeriggio nel Grattacielo Piemonte e voluto dalla Giunta regionale come una celebrazione nei confronti della loro fondamentale attività e segno di profonda riconoscenza perché sono dei veri esempi concreti dei valori più alti quali la libertà, la pace, la solidarietà.
All’evento sono intervenuti i presidenti della Regione Piemonte Alberto Cirio e del Consiglio regionale Davide Nicco, gli assessori regionali all’Ambiente Matteo Marnati, alla Protezione civile Marco Gabusi, alla Montagna Marco Gallo e alle Politiche sociali Maurizio Marrone, il presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale Sergio Bartoli e del vicepresidente nazionale di ANA Alessandro Trovant.
A tutte le 19 sezioni Alpini del Piemonte è stato conferito il riconoscimento di “Ambasciatore per la tutela del patrimonio ambientale”: lo hanno quindi ricevuto le sezioni di Acqui Terme, Alessandria, Asti, Biella, Casale Monferrato, Ceva, Cuneo, Domodossola, Intra, Ivrea, Mondovì, Novara, Omegna, Pinerolo, Saluzzo, Torino, Valsesiana, Valsusa e Vercelli.
Questo significativo riconoscimento è sancito dalla legge regionale n.8/2022, che include all’articolo 2bis la valorizzazione dell’esempio e della dedizione degli Alpini a favore dell’ambiente e della collettività.


Sono state anche consegnate delle pergamene «per l’impegno costante e concreto profuso nelle attività di ripristino ambientale, per l’attenzione alla sicurezza del territorio attraverso interventi di protezione civile, alla promozione di uno sviluppo sostenibile, alla partecipazione ad iniziative di formazione e sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente, con particolare attenzione a quello montano, diffondendo la cultura della sostenibilità tra la popolazione e le nuove generazioni».
«È con grande orgoglio che oggi, in questa sede, si sia celebrato il fondamentale lavoro dei nostri Alpini, riconosciuti dalla Regione Piemonte “Ambasciatori per la tutela del patrimonio ambientale della nostra regione” – hanno dichiarato il presidente Cirio e gli assessori Marnati, Gabusi, Gallo e Marrone -. A loro va il più sentito ringraziamento per il costante e puntuale servizio a favore della collettività, per l’impegno nel risolvere le situazioni più difficili e a volte drammatiche, per la passione che li contraddistingue. Con la loro presenza dimostrano solidarietà e grande rispetto per l’ambiente e per la sicurezza del territorio, custodendolo nelle situazioni di emergenza e nelle calamità naturali».
«L’impegno dei nostri Alpini è fondamentale sempre, ne abbiamo avuto conferma durante tutte le grandi sfide di questi anni, a partire dalla pandemia – hanno affermato i presidenti Nicco e Bartoli – Vogliamo però anche porre l’accento sulla loro attenzione e dedizione all’ambiente, argomento a cui gli Alpini sono particolarmente sensibili e sul quale, come in altre occasioni, sono sempre pronti a rispondere “presente”. Chi, come noi, è stato amministratore di piccoli Comuni, sa quanto sia imprescindibile l’apporto degli Alpini: sempre disponibili, operativi, attenti. La tutela dell’ambiente passa anche dalla loro presenza e dalla conoscenza che da sempre hanno del territorio, delle sue dinamiche e dei suoi ritmi. Dire loro “grazie” è necessario: quello di oggi è un riconoscimento per una presenza costante e determinante, per un’azione tempestiva e consapevole rivolte alla sicurezza dei cittadini e alla cura del paesaggio e di quel territorio, il nostro, a cui gli Alpini sono così profondamente legati».
«È un titolo gli Alpini piemontesi hanno ben meritato e che spero rappresenti uno stimolo per altre Regioni italiane», ha evidenziato il vicepresidente Trovant.

Volontari ai Giardini Reali inferiori: raccolti rifiuti e mozziconi 

Un intervento di cura e sicurezza per uno dei polmoni verdi più belli della città. Nella mattinata di sabato 25 ottobre, i volontari di Retake hanno realizzato un’azione ecologica all’interno dei Giardini Reali inferiori, concentrandosi in particolare sull’area giochi frequentata ogni giorno da famiglie e bambini.

L’attività ha permesso di rimuovere un sacco di rifiuti indifferenziati e uno tra vetro e metallo, con un’alta presenza di piccoli oggetti pericolosi: mozziconi di sigaretta, frammenti di vetro, tappi di bottiglia e scarti di sigarette elettroniche, abbandonati nei pressi dei giochi e delle panchine.

L’iniziativa ha visto un’ottima partecipazione di volontari, che hanno affrontato con entusiasmo la mattinata di lavoro, setacciando il parco palmo a palmo per restituire decoro e sicurezza a uno degli spazi più amati del centro di Torino. Un gesto collettivo di attenzione e responsabilità che ha trasformato un semplice clean up in un momento di condivisione e cittadinanza attiva.

L’iniziativa rientra nelle attività di Retake Torino, il movimento di cittadini volontari impegnato nella cura condivisa dei beni comuni e nella diffusione di comportamenti sostenibili, con l’obiettivo di rendere la città più vivibile, accogliente e consapevole.

«L’area giochi dei Giardini Reali inferiori dovrebbe essere uno spazio sicuro e curato, ma purtroppo oggi ci siamo trovati di fronte a mozziconi, piccoli vetri e residui di sigarette elettroniche. Tutti rifiuti che possono rappresentare un pericolo concreto per i bambini.

Con la nostra azione abbiamo voluto dare un segnale semplice ma importante: la cura dei luoghi pubblici parte dai gesti quotidiani. Torino ha bisogno di attenzione costante e di cittadini che si sentano parte attiva del cambiamento. Solo così possiamo garantire spazi più puliti, accoglienti e vivibili per tutti», dichiara Sofia Chiara Sarnataro, responsabile di Retake Torino.

CS

Donna arrestata per rapina al supermercato

La Polizia di Stato ha arrestato a Torino una donna italiana di 49 anni per rapina impropria.

Una volante del Commissariato di P.S. “Mirafiori” è intervenuta, nei giorni scorsi, in Corso Corsica a seguito della segnalazione di una rapina avvenuta all’interno di un supermercato della zona.

Gli operatori, giunti sul posto, sono riusciti ad individuare e fermare la donna segnalata che, dopo aver spintonato e minacciato più volte il responsabile del punto vendita che tentava di bloccarla, stava cercando di darsi alla fuga. Sottoposta a perquisizione, addosso le è stata rinvenuta parte della refurtiva che veniva restituita all’avente diritto.

A seguito di ulteriori controlli, i poliziotti hanno recuperato il resto della merce rubata, tra cui prodotti alimentari e cosmetici di vario tipo.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto

Le 1000 imprese “best performer” del Piemonte

Martedì 28 ottobre, a partire dalle ore 17, il Museo dell’Automobile di Torino ospiterà l’incontro dedicato a “Le 1.000 Imprese Best Performer del Piemonte”, la ricerca realizzata dal Gruppo ItalyPost e curata da Post Imprese, che analizza e valorizza le aziende più performanti del territorio per solidità, capacità di crescita e innovazione.

L’appuntamento, in programma nella Sala 150, offrirà una panoramica esclusiva sulle realtà imprenditoriali che stanno trainando l’economia regionale e sulle strategie per affrontare un futuro economico incerto, tra sfide globali e nuove opportunità.

Ad aprire i lavori saranno Antonio Maconi, amministratore delegato di Post Media, e Sofia Treu, amministratore delegato di Post Imprese.

Seguiranno i saluti istituzionali di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e la presentazione della ricerca “Le 1.000 Imprese Best Performer del Piemonte”.

La seconda parte dell’incontro vedrà due tavole rotonde di approfondimento tematico. La prima, “Strategie per un futuro incerto”, riunirà Umberto Barella(membro del CdA T.S.T.), Eleonora Fontaneto (membro del CdA e consigliere Fontaneto), Alberto Marazzato(amministratore delegato Gruppo Marazzato Holding), Deborah Milan (membro del CdA e consigliere La Mole – F.lli Milan) e Marco Zampieri (founder e amministratore delegato Manager a Tempo).

La seconda, “Prospettive e sfide per il 2026”, vedrà la partecipazione di Andrea Boccardo (account relationship leader auxiell), Claudio Bongiovanni (amministratore delegato e fondatore Molini Bongiovanni), Riccardo Palmerini (amministratore delegato Tugnolo A. & C.), Antonio Pola (amministratore delegato Lauretana), Simone Scaravelli(amministratore delegato ReeR) e Renata Tebaldi (amministratore delegato Opacmare).

Entrambe le sessioni saranno moderate da Camilla Consonni, giornalista dei quotidiani del Gruppo ItalyPost.

Seguirà il One to One “Oltre la successione: costruire insieme il prossimo capitolo dell’impresa”, con Alessandro Melini, investment manager di DBAG Italia, intervistato da Maria Gaia Fusilli, giornalista di ItalyPost.

Il momento conclusivo della giornata sarà la tavola rotonda “Competere in un mondo che cambia”, che metterà a confronto alcune delle più importanti realtà imprenditoriali piemontesi.  Interverranno Roberta Chiola (amministratrice delegata Chiola Mario – Ferrero Mangimi), Andrea Ganelli (presidente Equilibra), Michele Giuliano (membro del CdA Giletta), Silla Giusti (amministratore delegato PPG Architectural Coatings Italy) e Marco Vismara (partner CDI Global). A condurre il confronto sarà Maria Gaia Fusilli, giornalista di ItalyPost.

Il dibattito rappresenterà il momento conclusivo della giornata, dedicato alle strategie di competitività e adattamento delle imprese di fronte ai rapidi mutamenti del mercato e dell’economia globale.

Ecco perché Torino dovrebbe studiare Cavour

Torino e il Piemonte, come dicono i dati di Banca d’Italia, da venti anni registrano meno della media nazionale e la tendenza purtroppo non cambia nonostante tante interviste o proclami. Ne’ i programmi sembrano alla altezza. Della TAV la grande opera strategica che rimetterebbe Torino dentro la Rete moderna dei trasporti ne parliamo solo più noi SITAV. Si parla di sicurezza e di casa ma questo non basterà a rilanciare la nostra Città se non si parla di lavoro. Genova che ha subito la nostra stessa crisi industriale tra 2 anni sarà raggiungibile in un’ora sia da Milano che da Torino e tra due anni avrà la prima parte della Nuova Diga che aumenterà i traffici portuali in arrivo e quindi aumenterà la crescita della sua economia e del lavoro . Ma Genova fa studiare nelle Scuole i suoi grandi personaggi. In questi giorni nella Città della Lanterna partirà  nelle Scuole il Concorso di Colombo (foto in basso). E Torino? La nostra Città avrebbe tutto da guadagnare dallo studio del suo uomo più importante  CAVOUR, il più grande statista dell’800 che sapeva bene che il nostro PIL era 1/4 degli inglesi e 1/3 dei francesi volle a tutti i costi il primo Traforo del Frejus che ci apri alla Europa e alla industrializzazione così come spinse alla nascita della Ansaldo che costruì la prima locomotiva ferroviaria italiana, rilanciò l’agricoltura con il canale Cavour. Queste cose Cavour oltre a unire l’Italia fece tutto ciò In soli dieci anni Oggi tante interviste e pochi risultati. Ispirandoci a Cavour oggi dovremmo batterci per rilanciare le nostre infrastrutture ristrette da tanti lavori fatti in ritardo , per accelerare la TAV, per rilanciare l’aeroporto oggi solo tredicesimo tra gli aeroporti italiani , per difendere con forza la nostra grande industria e per rilanciare i nostri Quartieri periferici per  troppo tempo dimenticati. Più sicurezza ma anche più lavoro e’ la ricetta . Ecco perché il Comune dovrebbe  rilanciare con la collaborazione delle Fondazioni Bancarie lo studio di CAVOUR e del rilancio di Torino dopo la seconda Guerra mondiale ad opera di Valletta e dei grandi Sindaci Peyron e Grosso.

Mino GIACHINO
Responsabile economico Dc Piemontese

 

Ascom e Faro alleate per il territorio

Non esiste cura senza relazione. È la relazione umana il primo gesto che guarisce, accompagna, ascolta. Nel commercio come nella sanità, nei servizi come nella vita quotidiana.

Nasce da questa visione comune la partnership tra Ascom Confcommercio Torino e Provincia e Fondazione FARO, una nuova alleanza tra il mondo dell’impresa e quello della cura, per sostenere insieme chi affronta una diagnosi difficile, ricevendo da FARO un’assistenza altamente professionale e profondamente umana, rivolta tanto ai pazienti quanto alle loro famiglie.

La collaborazione prende il via con un primo progetto: in occasione della rassegna DOLCISSIMArte 2025 (6–9 novembre), i proventi delle iniziative a pagamento – come il tour sul tram storico “Pasticcini in Carrozza” – saranno devoluti alla Fondazione FARO, che da oltre quarant’anni accompagna con professionalità e umanità pazienti inguaribili e le loro famiglie.

È nella quotidianità che si manifesta la cura del prossimo: è il barista che conosce i gusti abituali di un cliente anziano ed è l’operatore FARO che parla con lo sguardo prima che con la voce. È la commessa che si accorge di un malessere e chiede come va ed è l’impresa che dedica tempo e attenzione, non solo il servizio. È l’ascolto, il rispetto del tempo dell’altro, il senso del limite e della presenza.

Con una rete di oltre 13.000 imprese associate, Ascom conferma il proprio impegno nel promuovere un modello di commercio che non si limita alla dimensione economica, ma si fa presidio sociale e culturale.

«Il commercio è attività economica e insieme presidio sociale, è relazione e prossimità – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia -. Le nostre imprese sono punti di riferimento per i cittadini e spesso diventano un aiuto concreto per chi soffre. Sostenere la Fondazione FARO significa condividere un’idea di territorio che accompagna, che si prende cura, che costruisce legami. Questa partnership è un atto tangibile di responsabilità e un invito riflettere sul ruolo delle imprese nella vita della comunità».

La Fondazione FARO, realtà no profit radicata nel tessuto torinese, garantisce ogni anno il diritto a cure palliative specialistiche gratuite a domicilio e in hospice a oltre 2000 persone, restando accanto ai malati e alle loro famiglie. Accanto al lavoro di assistenza, la FARO svolge anche attività di ricerca medico-scientifica e di diffusione delle cure palliative.

«Siamo molto felici di questa collaborazione con ASCOM – dichiara Giuseppe Cravetto, presidente Fondazione FARO – . Per noi è un altro passo fondamentale nel percorso che ci vede impegnati nella divulgazione della filosofia delle cure palliative. Quello di cui ci occupiamo è vita: grazie a iniziative come questa possiamo dare sostenibilità al nostro operare che altrimenti rischia di non avere le risorse sufficienti».

Un bisogno reale, una risposta condivisa. In Italia, secondo i dati del Ministero della Salute, circa 550.000 persone hanno bisogno ogni anno di cure palliative, tra cui oltre 30.000 minori e tra 180.000 e 200.000 con bisogni complessi. Tuttavia, solo una persona su tre riesce effettivamente ad accedervi.

«La partnership tra Ascom Confcommercio Torino e Provincia e la Fondazione FARO è un segnale importante di come, in Piemonte, il mondo dell’impresa e quello della cura possano camminare insieme mettendo al centro la persona – evidenzia Claudia Porchietto, sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte – Questa collaborazione dimostra che la responsabilità sociale è un valore concreto, capace di unire sviluppo economico e attenzione alla fragilità, creando una comunità più solidale e consapevole. La Regione Piemonte sostiene con convinzione iniziative come questa, che rafforzano il tessuto umano e sociale del nostro territorio e ci ricordano che la vera crescita passa dal lavoro di squadra».

Grazie a realtà come FARO, molte famiglie trovano un punto di riferimento fondamentale nel momento più delicato della vita. La collaborazione con Ascom rappresenta un modello virtuoso di responsabilità condivisa tra il mondo economico e quello socio-sanitario.

«La partnership tra Ascom Confcommercio e la Fondazione Faro – commenta l’assessore al Commercio della Città di Torino Paolo Chiavarino –che oggi si manifesta anche attraverso un contributo concreto in occasione di Dolcissima Arte 2025, è un segnale forte che dimostra quanto il mondo del commercio e quello della cura possano incontrarsi, seguendo l’idea di un territorio che accompagna, che costruisce legami, che non lascia indietro nessuno. Sono stato testimone fin dai primi passi di questo progetto, che avrebbe lasciato un segno profondo nella nostra comunità. Vederla oggi così radicata nel territorio è un risultato straordinario, che racconta una storia di dedizione e di presenza costante accanto alle persone più fragili. Il lavoro professionale e profondamente umano della Fondazione Faro rappresenta un aiuto complementare al sostegno pubblico, un punto di riferimento per i pazienti e per le famiglie, che nella malattia non si sentono più soli».

Quella che inizia con DOLCISSIMArte è solo la prima tappa di un percorso condiviso: Ascom e FARO stanno già progettando nuove attività per il 2026, con l’obiettivo di diffondere la cultura della cura e della prossimità anche nel mondo dell’impresa.

«Torino è orgogliosa delle sinergie che si creano fra le imprese e il sociale – commenta la vicepresidente del Consiglio comunale Ludovica Cioria -, a maggior ragione se sono volte come in questa preziosa partnership ad occuparsi delle fragilità, della malattia, e di ogni persona anche nei momenti più delicati dell’esistenza».

 

Via Carcano, esposto di FdI contro il “suk”

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“CONTRO LA PROROGA ILLEGITTIMA”

“Questa mattina abbiamo voluto effettuare un sopralluogo con i cittadini in via Carcano dal momento che sono formalmente scadute le giornate permesse per l’apertura del Suk. Lo abbiamo trovato aperto e con molti venditori senza cartellino esposto. Per questo motivo abbiamo pronto l’esposto penale presso la Procura della Repubblica di Torino relativo alla proroga illegittima della concessione di via Carcano – ad annunciarlo sono la vicecapogruppo di Fdi alla Camera Augusta Montaruli e i consiglieri di Fratelli d’Italia della Circoscrizione 7, con la capogruppo Patrizia Alessi, Domenico Giovannini e Francesco Caria.

“Chiediamo alla magistratura di accertare eventuali reati connessi alla proroga del servizio di gestione affidato all’associazione ViviBalon – spiegano – in violazione della legge regionale 28/1999, così come modificata dalla L.r. 9/2025, che limita a 12 giornate annue le aperture dei cosiddetti mercatini dell’usato su area pubblica, salvo specifica deroga approvata dalla Giunta regionale. Dopo il 19 ottobre, dodicesima giornata consentita, ogni apertura ulteriore rappresenta una violazione della legge regionale.”

Nel documento depositato si evidenzia che il Comune di Torino, con una determinazione dirigenziale del 14 agosto 2025, ha prorogato di un anno la concessione del mercato in via Carcano “alle condizioni previste dalla concessione vigente”, cioè per oltre cento giornate annue e fino a 400 stalli per espositori. “Un atto – proseguono i consiglieri – che l’Amministrazione Lo Russo ha adottato sapendo che la nuova normativa regionale, in vigore dal 25 luglio, non consente più di dodici giornate l’anno. È scritto nero su bianco nelle premesse del provvedimento, eppure il Comune ha deciso di procedere ugualmente, senza alcuna deroga approvata dalla Regione Piemonte.”

“Chiediamo che la Procura – continuano Montaruli, Alessi, Giovannini e Caria – accerti se vi siano gli estremi di abuso d’ufficio, omissione o rifiuto di atti d’ufficio, violazioni delle norme sulla concorrenza e sulla corretta gestione delle concessioni pubbliche, nonché eventuali condotte agevolanti attività di commercio non autorizzato o di vendita di merce di provenienza illecita.”

Dall’esposto emerge inoltre che, secondo le stime economiche, la prosecuzione del mercato oltre i limiti di legge potrebbe determinare un illecito arricchimento per l’associazione concessionaria stimabile in oltre 6.000 euro per giornata di apertura, pari a circa 624.000 euro annui derivanti dai pagamenti di espositori e ticket giornalieri.

“Non è accettabile – concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia – che il Comune di Torino proroghi un’attività in piena violazione di legge, favorendo un soggetto privato e ignorando i vincoli regionali. Il Suk di via Carcano deve chiudere: la legge è chiara, e da oggi la parola passa alla magistratura. Ci auguriamo che anche l’associazione ViviBalon voglia prendere atto della situazione e interrompere spontaneamente un’attività che, da metà ottobre, si svolge senza alcun titolo legittimo.”

John Elkann, messa alla prova dai Salesiani tra i giovani fragili

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John Elkann, a fronte dell’esito della vicenda giudiziaria dei 183 milioni di euro di frode fiscale versati, come stabilito svolgerà la messa alla prova dai Salesiani di Torino insegnando ai giovani “fragili”.  Il Corriere della sera anticipa che il manager lavorerà all’ufficio pastorale giovanile ‘Maria Ausiliatrice’ per 30 ore settimanali, occupandosi della progettazione e pianificazione di modelli educativo-formativi per giovani in situazioni di vulnerabilità e a rischio di dispersione scolastica e di progetti di avvicinamento al mondo del lavoro e di orientamento scolastico-professionale in qualità di tutor. La procura ha dato il benestare e ora il piano dovrà essere approvato anche dal gip lunedì.

Un nuovo spazio per leggere, incontrarsi e crescere in via Negarville

 

Apre a Mirafiori Sud, negli spazi rinnovati e rifunzionalizzati di un ex edificio scolastico, il nuovo Punto di servizio bibliotecario di via Negarville, che offrirà al quartiere uno spazio dedicato alla lettura, allo studio e alla partecipazione culturale. All’inaugurazione, questo pomeriggio, hanno partecipato il sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo, l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia e il presidente della Circoscrizione 2 Luca Rolandi.

“Sulla cultura, sul libro e sulle biblioteche – ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo – abbiamo deciso di investire molte delle risorse del Pnrr e, come in questo caso, anche della Città. Questo nuovo spazio sarà un luogo di diffusione di cultura ma anche un centro di aggregazione e di socialità positiva per le persone del quartiere. Nella nostra visione di città, le biblioteche sanno essere luoghi inclusivi, intergenerazionali e interculturali, dove ragazze e ragazzi, adulti e anziani possono entrare e trovare servizi e spazi accoglienti per loro”.

Nel corso della cerimonia inaugurale, accompagnata dagli interventi musicali a cura della Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale della Città di Torino, la scrittrice e traduttrice torinese Marta Barone, madrina del nuovo punto bibliotecario, ha offerto una riflessione sul valore della lettura come esperienza di comunità. La giornata si è conclusa con il laboratorio per famiglie “Leggere per giocare”, curato dalle Biblioteche civiche con la collaborazione di volontarie e volontari del Servizio civile.

“Con questa apertura – ha dichiarato l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia – la Città rinnova il suo impegno per rendere la cultura accessibile e vicina a tutte e a tutti. A Mirafiori Sud, accanto alla Biblioteca Cesare Pavese e al Mausoleo della Bela Rosin, nasce così un nuovo spazio di comunità, in linea con un’idea di biblioteca quale luogo vivo, in cui si coltiva la curiosità e si intrecciano relazioni. È un segno concreto di quanto crediamo nella diffusione della cultura e nella rete delle Biblioteche civiche come presidio di prossimità al servizio dei cittadini”.

GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE

Avviati nel dicembre 2024, i lavori hanno permesso di rinnovare gli spazi interni e rendere più accogliente e funzionale la struttura, con interventi su ingresso, servizi igienici e impianti di sicurezza, oltre che sull’area verde esterna, per un costo complessivo di circa 40 mila euro. A queste risorse si aggiunge un investimento di 15 mila euro per l’acquisto di libri e periodici destinati alla fase di avvio.

I nuovi spazi comprenderanno una sala da 20 posti a sedere per attività rivolte ai giovani; una seconda, dotata di proiettore, potrà accogliere fino a 50 persone per incontri e conferenze; una terza sarà destinata invece alla lettura e allo studio, con una capienza fino a 30 persone. La nuova sistemazione degli ambienti ha previsto inoltre un’area di circa 100 metri quadrati per incontri ed eventi informali.

La nuova biblioteca metterà a disposizione della cittadinanza circa cinquemila volumi, riviste e periodici. Come in tutte le biblioteche della rete BI.TO (Biblioteche integrate del Torinese), sarà inoltre possibile accedere alla piattaforma digitale MediaLibraryOnline per il prestito e la consultazione di migliaia di ebook, periodici e risorse multimediali quali musica, film e audiolibri.

Il Punto di servizio bibliotecario sarà aperto anche sabato 25 ottobre dalle ore 9 alle 15. Dalla prossima settimana gli orari di apertura saranno lunedì 14–19, martedì 9–15, mercoledì 13–19, giovedì 13–19 e venerdì 9–15, con apertura a settimane alterne il sabato e chiusura la domenica. Per tenersi informati su tutte le attività della nuova biblioteca è possibile consultare il sito della Biblioteche civiche torinesi bct.comune.torino.it.

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