CRONACA- Pagina 12

Insediata unità gestione liste d’attesa

Si è insediata al Grattacielo Piemonte l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa della Regione Piemonte, istituita lo scorso dicembre dalla Giunta regionale.

«Come previsto dalla legge che il Governo Meloni ha promulgato per il contenimento dei tempi delle liste di attesa, abbiamo dato vita a questa nuova unità che si aggiungerà alle molte iniziative che abbiamo già messo in campo a livello regionale e che ci permetterà di proseguire spediti su questo fronte», ha commentato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi.

Presieduta e coordinata proprio dall’Assessore alla Sanità, l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa della Regione Piemonte sarà composta anche dal Direttore della Direzione Sanità, dal Dirigente del Settore Programmazione dei Servizi Sanitari e Sociosanitari, dal Dirigente del Settore Rapporti con Erogatori Sanitari e Sociosanitari, dal Dirigente del Settore Sistemi Organizzativi e Risorse Umane del SSR, dal Dirigente del Settore Controllo di gestione. sistemi informativi, logistica sanitaria e coordinamento acquisti, dal Direttore Sanitario di Azienda Zero e dal Dirigente della Struttura – CUP e Liste di attesa di Azienda Zero.

«A breve l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa individuerà il Responsabile Unico dell’Assistenza Sanitaria (RUAS) – ha spiegato l’assessore Riboldi – la figura di raccordo con l’Osservatorio nazionale e che avrà un ruolo principalmente di verifica e controllo degli adempimenti previsti dalla normativa nazionale. Accanto a questo, come detto, come Regione Piemonte proseguiamo con determinazione a mettere in campo azioni concrete per affrontare il problema delle liste di attesa, come quella di dare obiettivi vincolanti ai nuovi direttori generali delle Aziende Sanitarie Regionali o l’avvio del nuovo Cup integrato con l’intelligenza artificiale».

Regione Piemonte al fianco dei malati di Sclerosi Multipla

La Sclerosi Multipla (SM) colpisce oltre un milione di persone nel mondo ed è la più comune causa non traumatica di disabilità neurologica nel giovane adulto. Sono 140.000 le persone con SM in Italia, 10.000 in Piemonte. 3.600 nuovi casi all’anno in Italia, di cui 250 in Piemonte, quasi 1 al giorno.

La diagnosi è tra i 20-40 anni, il rapporto è di 3 donne ogni uomo, l’85% dei casi ha un esordio con ricadute e remissioni, il 10/15% con una forma progressiva, il 10% in età infantile o adolescenziale. In Piemonte sono 23 i centri dedicati alla sclerosi multipla.

I dati sono stati presentati nel corso di un evento organizzato dall’AISM nazionale al Grattacielo della Regione, in occasione della settimana nazionale della sclerosi multipla. Nel corso dell’incontro sono stati illustrati anche il barometro 2024 della malattia, l’agenda 2025 e la carta dei diritti.

La Regione è intervenuta con i saluti istituzionali degli assessori alla Sanità Federico Riboldi e alle Politiche sociali e all’integrazione sociosanitaria Maurizio Marrone.

«L’Assessorato alla Sanità e Azienda Zero sono impegnati nella predisposizione del Piano regionale con l’aggiornamento del documento sulla base delle evidenze scientifiche più recenti. È fondamentale la presa in carico del paziente dalla diagnosi alla riabilitazione, l’aggiornamento rispetto all’approccio terapeutico, il coinvolgimento delle associazioni di pazienti, lo sviluppo di indicatori che permettano di monitorare la corretta presa in carico. Dall’incontro di oggi sono emerse indicazioni utili e spunti interessanti» dichiara l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

« La nuova riforma nazionale ha giustamente alzato grandi aspettative, ora dovremo fare anche noi la nostra parte per utilizzare al meglio le potenzialità regionali, a partire dalle Unità di valutazione sulla disabilità e dalle future Case di comunità. La sfida è infatti trasformarle in luoghi di reale integrazione socio sanitaria per concretizzare il piano di assistenza individuale in maniera partecipata, d’intesa con la persona e la famiglia. Se saremo in grado di cogliere appieno lo spirito nazionale della riforma, faremo un passo avanti sul tema dei diritti, garantendoli finalmente in concreto e non in astratto» dichiara l’assessore regionale alle Politiche sociali e all’integrazione sociosanitaria Maurizio Marrone.

Anpas ha garantito la sicurezza durante i giochi Fisu

Un impegno organizzativo e di risorse significativo è stato messo in campo da ANPAS Comitato Regionale del Piemonte per assicurare l’assistenza sanitaria durante i FISU World University Games Torino 2025, in collaborazione e sotto il coordinamento di Azienda Zero Regione Piemonte.

Fino al 23 gennaio, 710 volontari e volontarie soccorritori si sono alternati in sei diverse località di gara, dove si sono svolte le 13 discipline sportive: Torino, Pinerolo, Pragelato, Torre Pellice, Bardonecchia e Sestriere. Le associazioni ANPAS del Piemonte hanno messo a disposizione del Comitato organizzatore oltre 100 mezzi tra ambulanze, ambulanze fuoristrada 4×4, autovetture e veicoli di servizio.

I Giochi Mondiali Universitari Invernali Torino 2025 hanno ospitato 2.500 atleti e membri dello staff provenienti da 54 Paesi, attirando oltre 10.000 persone in Piemonte nelle due settimane di competizioni. I volontari e le volontarie ANPAS, organizzati in equipaggi di ambulanze, squadre a piedi e squadre di soccorso piste, hanno fornito supporto e assistenza sanitaria ad atleti, arbitri, personale della Federazione Internazionale dello Sport Universitario (FISU), spettatori, membri della stampa e altri volontari. Questo servizio è stato garantito sia durante gli allenamenti e le gare ufficiali, sia durante le cerimonie di apertura e chiusura e gli eventi collaterali.

Inoltre, è stato attivato un presidio sanitario operativo 24 ore su 24 con due ambulanze ANPAS e relativi equipaggi, situato presso le residenze che hanno ospitato le delegazioni sportive nell’area di Pinerolo e Pragelato-Sestriere.

La sicurezza nelle località di gara è stata ulteriormente rafforzata dalla presenza di operatori di primo soccorso sulle piste. ANPAS può contare su squadre specializzate nel soccorso piste, come quelle della Croce Verde Torino e del Corpo Volontari Soccorso Villadossola. Questi operatori ricevono una formazione tecnica e sanitaria specifica, fornita dalla Scuola Soccorso Piste ANPAS Croce Verde Torino “Pino Peirasso”, riconosciuta dalla Regione Piemonte. Tale formazione rispetta lo standard regionale e i requisiti previsti dalla legge regionale 2/2009, che definisce le competenze necessarie per ottenere l’abilitazione come operatore di soccorso piste.

Vincenzo Sciortino, presidente ANPAS Piemonte: «L’esperienza vissuta durante i FISU World University Games Torino 2025 è stata entusiasmante e ha rappresentato un’importante occasione di crescita e confronto per tutto il nostro sistema di volontariato sanitario. Il grande coinvolgimento e la straordinaria partecipazione dei nostri volontari e volontarie sono la dimostrazione concreta del valore umano e professionale che ANPAS Piemonte mette in campo ogni giorno, con dedizione e spirito di servizio. Abbiamo garantito un’assistenza sanitaria di alto livello in sei diverse località di gara, grazie all’impegno di oltre 700 volontari, all’impiego di più di 100 mezzi e alla presenza di squadre specializzate nel soccorso su pista. Questo risultato è frutto di un’attenta preparazione e di una formazione costante, che fanno del volontariato sanitario piemontese un modello di riferimento a livello nazionale. Desidero ringraziare tutte le associazioni ANPAS coinvolte, gli enti istituzionali e il personale sanitario che hanno collaborato per il successo di questa manifestazione internazionale. Il nostro operato ha contribuito a garantire la sicurezza e il benessere di atleti, staff e spettatori, rafforzando la reputazione di ANPAS come pilastro del sistema di emergenza regionale. Guardiamo con orgoglio al lavoro svolto, consapevoli che eventi di questa portata rappresentano un’importante occasione per dimostrare l’efficacia della nostra rete e per consolidare il nostro impegno al servizio della comunità».

 

Elenco delle Associazioni Anpas della provincia di Torino che hanno partecipato all’assistenza sanitaria Universiadi Torino 2025

Croce Verde Bricherasio; Croce Bianca Canavese; Croce Bianca Orbassano; Croce Bianca Rivalta Torino; Croce Bianca Volpiano; Croce Giallo Azzurra Torino; Croce Verde Cumiana; Croce Verde Perosa Argentina; Croce Verde None; Croce Verde Pinerolo; Croce Verde Torino; Ivrea Soccorso; Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx; Vasc Volontari Assistenza e Soccorso Caravino; Volontari del Soccorso Ceresole Reale e Noasca; Vssc Volontari Soccorso Sud Canavese di Caluso; Croce Verde Villastellone; Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi; Croce Giallo Azzurra Volvera; Ansmi Nucleo Volontari Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana

Elenco delle Associazioni Anpas della provincia di Cuneo che hanno partecipato all’assistenza sanitaria Universiadi Torino 2025

Croce Verde Saluzzo; Croce Verde Bagnolo Piemonte; Croce Bianca Fossano; Associazione Volontari del Soccorso Dogliani.

Elenco delle Associazioni Anpas delle province di Asti e Alessandria che hanno partecipato all’assistenza sanitaria Universiadi Torino 2025

Croce Verde Asti; Avis Primo Soccorso Valenza.

Elenco delle Associazioni Anpas delle province di Novara e Verbano Cusio Ossola che hanno partecipato all’assistenza sanitaria Universiadi Torino 2025

Volontari Soccorso Cusio Sud Ovest di San Maurizio d’Opaglio; Corpo Volontari del Soccorso Villadossola.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 81 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate, coinvolgendo 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci e 698 dipendenti (di cui 81 amministrativi). Con 460 ambulanze, 249 veicoli per il trasporto disabili, 266 mezzi per trasporto persone e protezione civile e 2 imbarcazioni, Anpas svolge ogni anno 586.458 servizi, coprendo un totale di 19.532.181 chilometri.

Uomo muore a Torino mentre monta una giostra

Aveva 39 anni l’operaio di origini romene, morto oggi a Torino in un incidente sul lavoro al Parco della Pellerina.

L’uomo stava montando una giostra ed  è caduto nel vuoto da diversi metri di altezza. E’ morto all’ospedale Maria Vittoria.

Pianezza, inaugurata la nuova Caserma dei Carabinieri

Intitolata al Brigadiere Antonio Battuello.

Questa mattina a Pianezza si è tenuta la cerimonia di inaugurazione ed intitolazione della nuova Caserma dei Carabinieri al Brigadiere Antonio Battuello, Medaglia di Bronzo al Valor Militare, una figura che ha incarnato i più alti valori di coraggio, onore e dedizione al senso dello Stato.

Alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri “Piemonte e Valle D’Aosta” Generale di Divisione Andrea Paterna, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino Generale di Brigata Roberto De Cinti, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del Prefetto di Torino Donato Cafagna, del Sindaco di Pianezza Antonio Castello e di molte autorità militari e civili, si è svolta la cerimonia solenne organizzata dall’Arma dei Carabinieri nel cortile della nuova caserma.

«Questa Caserma è il risultato di una straordinaria collaborazione che si è creata tra il Comune di Pianezza, l’Arma dei Carabinieri e l’Agenzia del Demanio – ha spiegato il Presidente Alberto Cirio–. Un lavoro congiunto tra le istituzioni che ha permesso di realizzare un presidio moderno e funzionale, che è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini».

Il Sindaco di Pianezza Antonio Castello ha ricordato che la caserma è stata costruita e finanziata dall’Amministrazione Comunale. A seguito del trasferimento dei Carabinieri nell’attuale nuova sede, il Comune ha potuto acquisire Villa Blanchetti, che era la vecchia sede storica dei Carabinieri.

«Il progetto della nuova caserma – ha detto il Sindaco Antonio Castellosi inserisce in una visione più ampia di rigenerazione urbana e di rilancio culturale, che prevede la valorizzazione di Villa Blanchetti. Dopo i necessari interventi di ristrutturazione, che sono stati avviati lo scorso dicembre, questa villa di grande pregio sarà trasformata in un Centro Polifunzionale dedicato ad attività e iniziative di valorizzazione culturale, teatrale e musicale. Diventerà un Polo culturale che arricchirà il centro storico della nostra città».

La nuova caserma è stata intitolata al brigadiere Antonio Battuello, originario di Feletto Canavese, che fu catturato dai nazisti durante la guerra, fu deportato in un campo di concentramento e poi fu fucilato per rappresaglia alla vigilia della Liberazione. Morì con coraggio e onore urlando “Viva l’Italia”.

Questa mattina alla cerimonia erano presenti i tre nipoti del brigadiere Antonio Battuello, i tre fratelli Antonello, Alessio ed Emiliano Battuello, che hanno ricordato con commozione le imprese del nonno. I tre nipoti vivono ancora oggi nei dintorni di Feletto Canavese e tutti hanno prestato il servizio militare presso le Forze Armate, seguendo la tradizione di famiglia. Antonello ha fatto il Paracadutista a Livorno, Emiliano è stato Artigliere per gli Alpini in Trentino mentre Alessio ha prestato servizio in Fanteria.

Guarda il video:

Cade da balcone mentre lavora e muore

Questa mattina alle ore 11.40 circa, via Valdengo 5, Barriera di Milano, si è verificato un infortunio mortale sul lavoro. Un cinquantasettenne, residente a Venaria, mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione di un balcone al 4 piano, cadeva nel vuoto probabilmente a causa del cedimento della ringhiera. Sul posto sono intervenuti Carabinieri e Spresal.

 

FSP Polizia di Stato Torino: “grazie alla Diocesi, ma il Comune è assente sulle vere priorità”

“Esprimiamo un sincero ringraziamento alla Diocesi di Torino per la disponibilità dimostrata nel mettere a disposizione i locali della Curia Arcivescovile per ospitare il nuovo Ufficio Immigrazione della Questura. Questo gesto ci permetterà di lavorare al meglio su un tema così cruciale come quello dell’immigrazione, consentendoci di migliorare i servizi offerti sia ai cittadini stranieri che a quelli italiani.”

 

È quanto dichiara Luca Pantanella, Segretario Generale della FSP Polizia di Stato di Torino, che sottolinea come, nonostante le difficoltà logistiche e l’assenza di spazi adeguati, la Polizia abbia sempre svolto con dedizione il proprio lavoro in questo ambito delicato.

 

“Non possiamo però esimerci dal sottolineare l’assordante silenzio e l’inerzia dell’amministrazione comunale di Torino, che, nonostante le ripetute richieste, ha sempre ignorato le esigenze della Polizia. È paradossale che un’amministrazione che si riempie la bocca di parole come accoglienza e inclusione, nelle azioni concrete abbia dimostrato di avere altre priorità. Il sindaco Lo Russo sembra più interessato a regolarizzare realtà come Askatasuna, anziché occuparsi dei servizi essenziali per la sicurezza e il benessere della città.”

 

“Grazie all’impegno della Diocesi, finalmente avremo a disposizione spazi adeguati per favorire un processo di integrazione reale per chi intende rispettare le regole e, al contempo, rafforzare i controlli contro situazioni di illegalità e insicurezza che minano la tranquillità della nostra comunità.”

 

La FSP Polizia di Stato di Torino auspica che questo importante passo sia solo l’inizio di un cambio di rotta, in cui le istituzioni cittadine si mostrino finalmente pronte a collaborare concretamente con chi, ogni giorno, si impegna per garantire sicurezza e ordine pubblico.

Nuovi business illegali: “La ‘ndrangheta è la forma di criminalità più radicata in Piemonte”

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“La mafia si è evoluta, passando dai reati tradizionali a nuovi business con profitti maggiori e rischi minori, diventando una mafia ‘silente e liquida’. L’infiltrazione nella filiera degli appalti e nel settore produttivo è una strategia sempre più utilizzata, insieme all’uso di competenze tecniche e alla creazione di una ‘economia chiusa’. L’uso della violenza è sempre più residuale, sostituito da strategie di infiltrazione silenziosa e azioni corruttive”.

Lo ha riferito Tommaso Pastore, capo centro della Dia di Torino, durante l’audizione in commissione Legalità a Palazzo Lascaris, presieduta da Domenico Rossi.
“Le mafie preferiscono investire capitali illeciti in attività affaristico-imprenditoriali – ha specificato Pastore – come riciclaggio, appalti, giochi e scommesse, business dei rifiuti. Cambia anche il ruolo degli imprenditori che, da estorti, oggi diventano collusi. Le organizzazioni criminali dimostrano una notevole capacità di adattamento ai mutamenti economici. L’uso della tecnologia, in particolare sistemi di comunicazione crittografata e social media, è diventato fondamentale per le loro attività illecite”.
“La ‘ndrangheta è la forma di criminalità più radicata in Piemonte – ha proseguito – con forti legami nella sfera socio-economica e sinergie con altre organizzazioni criminali sul territorio, come dimostrano numerose sentenze e, tra le altre, l’inchiesta Minotauro. Proprio questa inchiesta ha dimostrato l’unitarietà del fenomeno ‘ndranghetista e la presenza di 9 locali, cioè gruppi mafiosi strutturati, con un’autonomia operativa dalla Calabria con cui permane un legame strutturale. Oggi il numero di locali è notevolmente cresciuto in Piemonte, in tutte le province, come dimostrano anche i numerosi provvedimenti interdettivi dal 2017 a oggi”.
Per quanto riguarda le altre organizzazioni, la mafia siciliana ha interessi nei settori dei trasporti e della ristorazione, ma in una posizione di basso profilo e talvolta ausiliaria o complementare alla ‘ndrangheta.
La criminalità straniera (albanese, romena, africana, cinese) è attiva nello spaccio, nella prostituzione e in altri reati, anche in questi casi talvolta in sinergia con la mafia calabrese.
Durante il dibattito sono intervenuti i consiglieri Roberto Ravello (Fdi), Gianna PenteneroNadia ConticelliDomenico RavettiRossi (Pd), Elena Rocchi (Lista Cirio), Pasquale Coluccio (M5s), che si sono focalizzati sui temi degli appalti, del narcotraffico e dello spaccio, e del ruolo delle istituzioni nel fronteggiare questi fenomeni. “Oggi la ‘ndrangheta è il broker mondiale del narcotraffico, specialmente cocaina, ed è più che mai fondamentale il ruolo delle istituzioni nella sensibilizzazione e nella formazione sugli strumenti di contrasto”, ha spiegato Pastore.
Il presidente Rossi ha concluso ricordando che “la sola repressione non basta. Per sconfiggere la ‘ndrangheta, che si dimostra essere resiliente e capace di diversificare il suo operato sul territorio, occorre mettere in campo azioni dal punto di vista educativo con politiche informative e formative dedicate ai giovani, agli imprenditori e agli amministratori pubblici”.

Smog, misure traffico a livello 0

Fino a venerdì 24 gennaio compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico. Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato infatti confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

TORINO CLICK

Controlli a Vanchiglia e Aurora: sanzioni per 12mila euro

La Polizia di Stato ha effettuato un controllo straordinario del territorio “Alto Impatto” nelle aree di Lungo Dora Napoli, Corso Giulio Cesare, Piazza Santa Giulia e vie limitrofe.

In particolare, un minimarket è stato sanzionato per 2850 euro a causa di carenze igienico sanitarie ed irregolarità amministrative e fiscali, riscontrate dalla Sezione Amministrativa del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia con l’ausilio degli operatori della Polizia Municipale e della Guardia di Finanza.

Sottoposto a chiusura immediata, invece, un ristorante sito in Corso Giulio Cesare, dove il personale ha riscontrato abusi edilizi e gravissime condizioni igienico sanitarie: in questo caso sono state emesse sanzioni pari a 1000€.

Il proprietario di un bar, sito in Corso Principe Oddone, è stato denunciato per la mancanza di autorizzazione relativa alla installazione di impianti di videosorveglianza nei luoghi di lavoro e la mancata nomina del RSPP. L’esercente veniva sanzionato per 6187€.

Altri tre esercizi commerciali sono stati sanzionati per un totale di 2170 euro: due per carenze igienico sanitarie e uno per la vendita di prodotti scaduti.