CRONACA- Pagina 12

Susa e Bussoleno, i controlli dei carabinieri nel fine settimana

 

Un servizio coordinato tra le stazioni dei carabinieri di Susa, Condove e Cesana Torinese, con il supporto dei militari delle Squadre di Intervento Operativo del 1^ Reggimento “Piemonte”, ha portato a numerosi controlli nel territorio della Compagnia di Susa in questo fine settimana:

– un 35enne sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari non è stato trovato in casa al momento del controllo della pattuglia, e pertanto denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di “evasione”;
– Un 26enne, fermato alla guida della propria auto durante un posto di controllo, é stato denunciato per “porto d’armi od oggetti atti ad offendere” dopo che è stato trovato in possesso un coltello con una lama di 20cm.
– E ancora, due giovani sono 19enni sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori per essere stati trovati in possesso di alcuni grammi di hashish.

Quasi un quarto delle vetture controllate sono state infine contravvenzionate al Codice della Strada.

Rivoli ha celebrato 60 anni di gemellaggio con Montélimar

Si è concluso  a Rivoli un weekend di festeggiamenti in occasione del sessantesimo anniversario del gemellaggio con la città di Montélimar, in Francia, con la partecipazione delle delegazioni delle città gemellate di

Ravensburg (Germania), Mollet del Vallès (Spagna) e Kranj (Slovenia). Le celebrazioni, che hanno attirato cittadini, associazioni e rappresentanti

istituzionali, si sono chiuse in Piazza Martiri della Libertà con una cerimonia ufficiale di rinnovo del patto con Montélimar sottoscritto dal Sindaco di Rivoli, Alessandro Errigo e da Julien Cornillet.

Il Sindaco Errigo ha sottolineato l’importanza del legame tra Rivoli e Montélimar, ricordando come questi sessant’anni di gemellaggio rappresentino “…i valori di cooperazione e amicizia che uniscono le nostre comunità. Dopo aver partecipato ai festeggiamenti in Francia, siamo stati felici di

accogliere i nostri amici francesi e le delegazioni della altre città con cui siamo gemellati, qui a Rivoli. Questi 60 anni di scambio culturale e sociale dimostrano quanto possa essere ricco e significativo il dialogo tra città diverse e quanto sia importante il voler stare insieme in Europa e valorizzare le tradizioni di ciascuna città e Nazione nel rispetto reciproco”.

Il weekend di celebrazioni è iniziato sabato 9 novembre presso la suggestiva Casa del Conte Verde, dove l’incontro “I territori si raccontano” ha permesso a cittadini, associazioni e studenti di conoscere da vicino le storie, le tradizioni, le politiche di coinvolgimento delle comunità e le attrazioni turistiche, nelle città gemellate. Questo momento di condivisione ha offerto una panoramica sulle peculiarità dei territori di Rivoli, Montélimar e delle altre città partecipanti, evidenziando i valori comuni che rafforzano il legame tra le comunità.

La cerimonia di domenica ha segnato il momento culminante delle celebrazioni, con la partecipazione della Filarmonica San Marco di Buttigliera Alta, che ha accompagnato con un’esibizione musicale composta fra le altre dell’Inno alla Gioia, la Marsigliese e Canto degli Italiani di Mameli, il momento ufficiale

dell’anniversario. L’evento è terminato con l’inaugurazione del rinnovato punto di informazione turistica posto tra piazza Martiri e corso Susa (chefa parte del progetto “Residenze Reali. Un territorio da Re” finanziato dal Ministero del Turismo) ed un aperitivo aperto a tutta la cittadinanza, simbolo di un’ospitalità che riflette lo spirito di amicizia e accoglienza di Rivoli.

Tutti gli eventi organizzati durante il weekend (inseriti in Rivoli Città d’Arte e di Cultura, progetto finanziato dal Ministero dell’Interno) ed organizzati con TurismOvest, sono stati a ingresso libero, così che la cittadinanza ha potuto partecipare attivamente alle celebrazioni e condividere i valori di inclusione e solidarietà che caratterizzano i rapporti tra le città gemellate.

Beirut: i 100 anni dell’Orient-Le Jour, incontro a Torino

È decollato dall’aeroporto della capitale libanese senza problemi ma con la paura di un possibile attacco aereo israeliano ed è atterrato alla Malpensa mentre altri cinque caschi blu della missione Unifil dell’Onu venivano feriti a Sidone nel sud del Libano. Elie Fayad, caporedattore de L’Orient -Le Jour di Beirut, uno dei più autorevoli organi di informazione del Medio Oriente, è venuto a Torino per festeggiare i cent’anni del quotidiano libanese in lingua francese in un momento drammatico per il Libano e per l’intero Medio Oriente. In un incontro organizzato dal Centro studi Federico Peirone in collaborazione con la Fondazione internazionale Oasis alla Facoltà Teologica di via xx settembre, Elie Fayad ha ripercorso la lunga, travagliata, ed esaltante storia del giornale francofono a un secolo dalla sua fondazione con uno sguardo alla terribile situazione nel Paese dei Cedri.
“Da un secolo, ha sottolineato Fayad, l’Orient-Le Jour difende gli stessi valori democratici, il pluralismo e il dialogo tra culture e religioni. In una terra di apertura sul mondo vicino e lontano come quella libanese, l’Orient-Le Jour è da sempre una voce moderata, un combattente per la libertà in una regione dominata da potenze regionali, da grandi potenze e da troppi estremismi”. L’Orient-Le Jour è l’unico quotidiano in lingua francese del Libano. È nato a Beirut nel 1971 dalla fusione di due testate francofone, L’Orient, fondato appunto nel 1924 durante il Mandato francese del Libano e Le Jour nato nel 1934. All’inizio della guerra civile libanese (1975-1990) il giornale fu chiuso per un breve periodo dall’esercito siriano di occupazione e nel 1976 fu assassinato Eduard Saab caporedattore del giornale stesso. Al convegno del Centro Peirone sono intervenuti anche Monica Maggioni, inviata della Rai, in collegamento da New York, e Lorenzo Cremonesi, inviato di guerra del Corriere della Sera, in video da Kiev, e Alessandro Banfi, direttore della comunicazione della Fondazione Oasis. “Il Libano deve restare unito anche se ci sono tante forze che vorrebbero dividerlo. Bisogna sconfiggere gli estremismi da qualunque parte vengano, ha puntualizzato Fayad, puntando il dito contro l’Iran e la sua creatura Hezbollah osteggiato da molti libanesi perché ha troppo potere e fa solo gli interessi dell’Iran”. Nel corso degli anni il movimento islamista sciita filo-iraniano ha costruito uno Stato nello Stato libanese, una milizia più potente dell’esercito regolare libanese e un partito, il “Partito di Dio”, che spadroneggia sia nel governo che in Parlamento.
   Filippo Re

Una racchetta gigante in piazza San Carlo

Questa mattina piazza San Carlo si è trasformata in un grande quadro in movimento grazie al flashmob “Finals in Frame”. L’evento, che ha suscitato la curiosità dei cittadini e dei turisti di passaggio in piazza, è stato organizzato dalla Città di Torino nell’ambito del programma di animazione del centro cittadino per celebrare le Nitto ATP Finals.

Accanto alla racchetta, composta dai volontari della Città di Torino e delle scuole di tennis locali, hanno completato la scena una pallina da tennis gigante e sette cartelli animati dai partecipanti per formare le scritte “Ace”, “Game” e “Set”. Un tributo al mondo del tennis che varcherà i confini di piazza San Carlo, grazie al web e ai social, inviando un messaggio da Torino a tutto il mondo.

Chemioterapia e cure dentali. Come aiutare chi ha bisogno?

UN LETTORE CI SCRIVE

Caro direttore,

sono un invalido 100% grave con tumore al pancreas passato nei polmoni dal 2021, sto lottando ogni giorno. Le chemioterapie oltre ad avermi rovinato l’intestino hanno compromesso anche i denti e con una colonstomia la mia condizione è peggiorata, non potendo più masticare in quanto mi sono rimasti 7 denti. Sono andato da Dental School a Torino dove mi hanno tolto altri 7 denti con la mutua. Da un mese sono tornato in implantologia, perché senza denti e con una colonstomia ogni settimana finisco con ambulanza al pronto per blocco all’intestino. Ma alla visita mi dicono che devo pagare 800 euro per denti removibili, il pagamento deve essere fatto in anticipo in una unica soluzione. Ho una pensione minima di 700 euro e con questi dobbiamo vivere io e mia moglie in aiuto ho l’assegno d’inclusione. Ho chiesto una rateizzazione di 200 euro al mese. Mi hanno risposto che dovevano chiedere perché erano strutture private a fare il lavoro e non Dental School di città della salute. Dopo due mesi non mi hanno mai dato risposta, regolarmente ogni settimana finisco al pronto a causa della condizione che mi hanno lasciato estraendo il 70% dei denti. Ma come è possibile, che un invalido nelle mie condizioni debba soffrire perché la mutua non permette di rateizzare l’intervento? E perché rivolgendosi alla mutua ti indirizzano da un privato per l’implantologia? A questo punto mi chiedo se c’è qualche studio dentistico che possa fare il lavoro con la rateizzazione considerando le mie condizioni economiche e le mie patologie?

Beni confiscati alle mafie, l’85% non è riutilizzato

Oltre l’85% dei beni confiscati alle mafie, in Piemonte, non è riutilizzato: sono 330 i complessi immobiliari espropriati alla malavita organizzata nella nostra regione, divisi in 1181 unità catastali. Di queste solo il 14,39% (170) viene riutilizzato, “un numero molto basso, considerato che il Piemonte è settima regione in Italia per numero di beni, la seconda del nord dopo la Lombardia. Ma terzultima per riutilizzo” ha detto Maria Josè Fava, coordinatrice regionale di Libera durante l’audizione in commissione Legalità, presieduta da Domenico Rossi.

Il 10,33% (122) è rappresentato da immobili destinati ma non riutilizzati e il 75,28% (889) è ancora in capo all’Agenzia nazionale.
La provincia con più beni è Torino, seguita da Cuneo, Biella, Alessandria, Asti, Novara, Vercelli e Vco.
“È errato pensare che le mafie siano interessate solo ai grandi centri, si concentrano anche sui piccoli comuni perché ci sono meno forze di polizia, c’è meno attenzione della stampa e bastano pochi voti per essere eletti. La situazione deve essere migliorata, spesso ci scontriamo con organizzazioni che utilizzano tutti gli strumenti giuridici per evitare il sequestro”, ha proseguito Fava.
“Occorre dare maggiore sostegno ai piccoli centri, dobbiamo aumentare ulteriormente le risorse messe a disposizione dalla Regione per i bandi di assegnazione. È anche necessario superare lo scoglio del cofinanziamento del 50% che, soprattutto per i comuni minori, è uno sbarramento che spesso preclude alla partecipazione. Si potrebbe distinguere tra grandi e piccoli comuni, come fa la Lombardia. Ugualmente, sempre prendendo spunto dalla regione a noi vicina, serve una linea di finanziamento per i soggetti del terzo settore che direttamente gestiscono i beni confiscati”, ha aggiunto Rossi.
Durante la seduta è stato presentato il “geoblog” progettato da Libera, piattaforma che ha il duplice intento di valorizzare il riutilizzo sociale dei beni confiscati in Piemonte e di fornire uno strumento di analisi e di monitoraggio sull’applicazione della Legge 109/96.
Nato nel 2008, è uno strumento interattivo che permette di scoprire i luoghi nei quali la criminalità organizzata ha cercato di insediarsi, investendo capitali illeciti nell’acquisto di immobili e aziende.
Sono intervenuti per approfondimenti i consiglieri Marina Bordese (Fdi), Gianna Pentenero (Pd), Elena Rocchi (Lista Cirio), Alberto Unia e Pasquale Coluccio (M5s).

Cascina Falchera: inaugurazione dei nuovi Orti Comunitari Urbani

Domenica 10 novembre, alle ore 15.30, durante la tradizionale Festa d’Autunno di Cascina Falchera, alla presenza di Carlotta Salerno, assessora alle Politiche Educative e Giovanili della Città di Torino, saranno inaugurati i nuovi Orti Urbani Comunitari.

Cascina Falchera – affidata in concessione dalla Città al Consorzio Kairòs per 19 anni e gestita in collaborazione con ITER (Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile) – ha riaperto le porte nel maggio 2023 con nuove vocazioni e molteplici iniziative. La Cascina, infatti, oltre a essere un punto di riferimento per il sistema delle scuole torinesi, ospita diverse attività tra cui l’orticultura.

“La costante crescita delle attività all’interno di Cascina Falchera è motivo di orgoglio per la nostra Città. Il rinnovamento degli spazi della cascina effettuato lo scorso anno – afferma Carlotta Salerno, assessora alle Politiche Educative e Giovanili del Comune di Torino – ha contribuito a fornire un piccolo angolo di natura a disposizione di tutta la cittadinanza, per bambine, bambini e famiglie. L’inaugurazione degli orti comunitari urbani è quindi un ulteriore segno tangibile del prezioso lavoro intrapreso insieme al Consorzio Kairos, che ringrazio per l’impegno e la dedizione”.

Gli orti comunitari urbani sono un progetto innovativo che apre le porte dell’orticoltura urbana a cittadini di tutte le età. Gli orti, infatti, sono pensati per chiunque voglia coltivare il proprio spazio verde: dai residenti di Falchera agli abitanti di Torino e delle cittadine vicine, sia singoli che gruppi e associazioni. Grazie a un bando dedicato, gli orti offriranno a ciascuno la possibilità di mettersi in gioco, imparare e condividere esperienze.

Questa iniziativa, oltre a favorire l’autoproduzione agricola, promuove anche l’educazione ecologica e la costruzione di una comunità attenta all’ambiente. Gli Orti Comunitari diventano così un luogo di aggregazione e di crescita dove le persone possono coltivare non solo ortaggi, ma anche relazioni e legami duraturi.

I nuovi orti nascono nell’ambito di due progettazioni principali: CoFarm4cities e Ecosistema Agroforestale Urbano.

CoFarm4cities, finanziato da Interreg e realizzato in collaborazione con il Comune di Torino e il Consorzio Kairos, si pone l’obiettivo di sviluppare un modello replicabile per la gestione sostenibile delle aree agricole periurbane. A tal fine, all’interno della Cascina Falchera, si sta costruendo una rete di ortolani che abiteranno e animeranno gli orti, rendendo la città più autosufficiente e sostenibile.

Ecosistema Agroforestale Urbano, guidato da Orti Generali in collaborazione con Torino Urban Lab e il Consorzio Kairos e realizzato con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, mira, invece, a trasformare le aree urbane in vere e proprie food forest. Con la rigenerazione delle rive fluviali e la creazione di spazi verdi per animali e comunità, il progetto propone un ecosistema urbano che fornisce frutta, noci e ortaggi, rendendo la città più verde e resiliente e crea nuovi modelli di gestione ecologica a servizio della comunità.

A partire dall’11 novembre, in coincidenza con l’inizio dell’anno agrario, i nuovi ‘ortisti’ potranno inoltre partecipare a un percorso formativo gratuito di avviamento all’orticoltura, organizzato dalla cooperativa Limen in collaborazione con il Consorzio Kairos. Un’opportunità imperdibile per scoprire le tecniche di coltivazione e per imparare a curare un orto urbano, valorizzando il proprio impegno e contribuendo al benessere collettivo.

TORINO CLICK

Infohttps://cascinafalchera.it/gli-orti-di-cascina-falchera/

comunicazione@consorziokairos.org

Un Consiglio aperto sulla Polizia Penitenziaria

Martedì 12 novembre il presidente Davide Nicco ha convocato, dalle 9.30 alle 19, a Palazzo Lascaris il Consiglio regionale aperto sulle “Condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria sul territorio della Regione Piemonte”. Alle 14 e alle 14.30 si terranno le interrogazioni e il question time.

Rivoli rinnova il Manifesto per una Cultura Accessibile

Un impegno comune per una cultura e un turismo inclusivi,  a partire dai territori
Venerdì 8 novembre, rappresentanti del settore culturale e turistico, sindaci e istituzioni si sono riuniti presso il Teatro del Castello di Rivoli per discutere e promuovere nuove strategie di inclusione. L’evento è stato organizzato dal Consorzio TurismOvest, dal Comune di Rivoli e dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere operatori del settore e cittadinanza.
L’appuntamento centrale della giornata è stata la firma del Manifesto della Cultura Accessibile a Tutti, un documento programmatico firmato dal sindaco di Rivoli Alessandro Errigo e da altri sindaci del territorio, che punta a garantire l’accesso alla cultura e al turismo a tutte le persone, senza barriere.
“L’accessibilità culturale non è solo un diritto, ma un valore che arricchisce le nostre comunità,” ha dichiarato il sindaco Errigo.
“Attraverso questo Manifesto, Rivoli e i suoi partner si impegnano a rendere la città e il suo patrimonio accessibili, promuovendo inclusione e partecipazione.”
“Il meeting è stata l’occasione per potenziare la rete sul territorio e per pensare a una promozione sinergica, culturale e turistica, di tutta l’Area Ovest affinché i centri storici diventino uno spazio culturale aperto davvero per tutti” ha spiegato Simona Pravato Direttrice di TurismOvest.


Per l’occasione sono stati presentati i nuovi prodotti inclusivi realizzati appositamente per il centro storico di Rivoli grazie ad un proficuo lavoro insieme agli esperti e alle istituzioni che quotidianamente operano con sensibilità e attenzione in questo settore.
Durante il convegno sono state quindi svelate in anteprima le targhe che, nei prossimi giorni, verranno installate a fianco dei principali monumenti e beni di interesse storico e artistico del centro storico di Rivoli, e che permetteranno tramite Qr-Code di attivare sia video che audio guida con testi semplificati in italiano, inglese, francese e Lingua dei segni. Le targhe sono dotate anche di codice Braille per migliorare l’accessibilità delle persone con disabilità visiva.
La giornata ha visto interventi di esperti, giornalisti e testimoni diretti nel campo dell’accessibilità.

A rafforzare ulteriormente l’impegno per l’accessibilità, il Comune di Rivoli ha annunciato anche l’avvio, a partire dal prossimo dicembre, di un nuovo servizio di navetta che collegherà ogni sabato e festivi la stazione ferroviaria di Alpignano al Castello di Rivoli, in coincidenza con i treni da Torino. Questo progetto, frutto di un accordo stipulato dal sindaco Errigo con la Città Metropolitana, renderà il patrimonio culturale di Rivoli ancora più accessibile e promuoverà l’uso di mezzi di trasporto sostenibili. Il vicesindaco di Città Metropolitana Jacopo Suppo ha sottolineato che questa iniziativa migliorerà la mobilità nella zona ovest e offrirà a cittadini e turisti un collegamento integrato e conveniente con il Castello di Rivoli.

Questa prima giornata segna un passo significativo verso una Rivoli aperta e accogliente per tutti e apre il weekend di celebrazioni per il rinnovo del gemellaggio con la città di Montélimar.