CRONACA- Pagina 1174

Importuna clienti e negozianti, la polizia lo arresta

Giovedì scorso, poco dopo le 22, personale del Comm.to Nizza in servizio
di controllo del territorio è stato avvicinato da un esercente di via Nizza che
riferiva che poco prima si era presentato nel suo negozio un cittadino
marocchino in stato di alterazione, che aveva importunato i clienti e
spintonato molte persone, anche quelle presenti sul marciapiede davanti al
negozio, per poi allontanarsi in direziona di via Berhollet. Proprio in via
Berthollet un secondo esercente richiamava l’attenzione della pattuglia,
segnalando che un individuo di origini straniere si era appena reso
protagonista di fatti analoghi, per poi allontanarsi verso via Belfiore.
Pertanto, i poliziotti effettuavano alcuni passaggi nel quartiere San
Salvario, e rintracciavano in via Baretti un soggetto corrispondente alle
descrizioni fornite; l’uomo stava importunando le persone a passeggio e
addirittura rovesciava a terra dei cassonetti dell’immondizia. Alla vista
degli agenti, si è dato a precipitosa fuga: una volta raggiunto, non ha esitato
a ingaggiare una violenta resistenza nei confronti dei poliziotti, pur di
sottrarsi al fermo. Nonostante la sua azione, è stato neutralizzato e messo
in condizione di non nuocere ulteriormente alla cittadinanza; l’uomo,
cittadino marocchino, 40 anni, che ha terminato di scontare una condanna
in carcere per delitti inerenti alla persona due mesi fa, è stato arrestato per
violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Incensurato nasconde armi e munizioni in casa, arrestato dai carabinieri

Perquisita la casa di un romeno incensurato sospettato di nascondere armi clandestine o detenute illegalmente. La perquisizione rientra in un’attività più ampia su tutto il territorio della provincia di Torino disposta dal Comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Francesco Rizzo.
A seguito dell’intervento, l’uomo, un romeno di 50 anni, incensurato, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione Torino San Salvario per ricettazione e detenzione illegale d’arma comune da sparo. Nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato una Smith & Wesson” cal.38, con 6 cartucce, risultata rubata nel 2014, una pistola scenica e 48 cartucce cal.9×21 imi marca “fiocchi”. Il revolver sarà inviato al Ris di Parma per verificare se sia stato utilizzato per commettere reati.

Arrestato ragazzo con più di tre chili di droga

UN UOMO LO STAVA INSEGUENDO PENSANDO FOSSE UN LADRO
Quando ha visto una BMW “sgommare” e scendere dall’auto un ragazzo che si stava
allontanando con borsone ha pensato che fosse un ladro, ha chiamato il 112 e lo ha
inseguito. Quello che l’uomo, un cittadino straniero, non sapeva è che il conducente
dell’auto non era un ladro e il borsone conteneva più di tre chili di droga.
Durante un ordinario posto di controllo effettuato dalle equipaggi della Squadra Volante
del Commissariato Mirafiori in via Onorato Vigliani, i poliziotti intmano l’alt ad un
giovane alla guida di una BMW che procede a forte velocità. L’auto, però, non si ferma
e, complice il traffico intenso, cerca di far perdere le sue tracce. I poliziotti annotano la
targa e si mettono alla ricerca dell’auto, diramando la nota di rintraccio alla centrale
operatva.
Pochi minut dopo, un uomo chiama il 112: parla di un ragazzo che sta fuggendo con un
borsone dopo essere sceso dall’auto; forse un incidente, forse un furto, viste le
manovre spericolate del conducente. Lo segue, fornisce element utli agli agent e li
avverte degli spostament del fuggitvo, vede il ragazzo disfarsi del borsone e individua
il luogo preciso dove lo abbandona, fino all’arrivo dei poliziotti che giungono sul posto
in pochi minut.
Gli agent del Commissariato Mirafiori riconoscono nel giovane, un italiano di 21 anni,
già noto alle forze dell’ordine, l’uomo che non si era fermato all’alt poco prima e lo
arrestano. In un giardino, dove il ventunenne lo aveva lanciato, gli agent recuperano
anche il borsone. Al suo interno ci sono più di 3 chili e 200 grami di marijuana. Al
ragazzo vengono anche sequestrat 830 euro in contant.
Gli agent poi scopriranno anche che il fuggitvo era alla guida dell’auto pur non
essendo in possesso di patente di guida mai conseguita, e per questo sarà anche
denunciato.
Torino, 27 settembre 2

Cercasi poligono di tiro per la Polizia di Stato

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del segretario del Siulp

In verità, dichiara il Segretario del SIULP di Torino Eugenio Bravo, il poligono di tiro per le esercitazioni e l’addestramento con la pistola in dotazione e l’arma lunga sarebbe già esistente. Presso il Reparto Mobile di Torino si trova il simulacro di un poligono di tiro costruito verso la fine degli anni ‘90 che, anziché sottoporlo ai necessari adeguamenti e ristrutturazioni a norma di legge e il cui costo si aggirerebbe intorno ai 200.000 euro, si preferisce consolidare la consueta prassi italiana dello sperpero di denaro imperante, evitando di ripristinare l’utilizzo del poligono, abbandonandolo all’inerzia ed al degrado. Eppure, continua Eugenio Bravo, il poligono di tiro predisposto in particolar modo per i settori più operativi della Polizia di Stato, (volanti, RPC, Reparto Mobile, Specialità) dovrebbe essere una priorità nell’agenda del Dipartimento di PS.
Superfluo rammentare continua Eugenio Bravo, l’importanza di poter usufruire di un poligono di tiro in modo frequente e soprattutto continuativo per l’addestramento dei poliziotti torinesi. Purtroppo anziché recuperare in modo celere, funzionale e lungimirante una struttura utile alla formazione dei poliziotti, ragioni più o meno oscure dettate soprattutto da motivi legati alle alte spese di manutenzione idonee al mantenimento funzionale e rispettose della salubrità ambientale del poligono, convincono ad organizzare momenti di addestramento al tiro presso il poligono civile TSN di via Reiss Romoli, con tempi e modi, per ovvie ragioni, più limitati.
Certo l’ideale sarebbe confrontarsi ed ascoltare i consigli del personale tecnico competente che, a rigor di logica, vorrebbe recuperare l’area del poligono, la cui estensione sarebbe in grado di creare 5 campi da tiro a costi decisamente inferiori rispetto al poligono in galleria. In pratica gli esperti ritengono che in luogo dell’attuale poligono si potrebbero realizzare 5 campi di tiro per le armi in dotazione alle forze di polizia e un campo di tiro idoneo a supportare calibri più “impegnativi”. I costi di gestione sarebbero sicuramente più contenuti rispetto a quelli di una struttura chiusa.
Tutto può essere ragionevolmente utile, chiude Eugenio Bravo, tranne restare indifferenti e subire l’implacabile solita burocrazia economica che soffoca le iniziative di sviluppo e ammodernamento di un poligono di tiro già preesistente e che si trova all’interno del Reparto Mobile.

Cambia sede il Centro Malattie Sessualmente Trasmesse

Trasferimento  (MST) dall’ospedale San Lazzaro al Centro per la Salute Sessuale del presidio “Sperino” di via Juvarra 19

Si comunica che, in attuazione della DGR n. 87-8996 del 16 maggio 2019, a partire da lunedì 30 settembre le attività del Centro Malattie Sessualmente Trasmesse (MST) della Città della Salute di Torino verranno trasferite dall’ospedale San Lazzaro al Centro Unificato dell’ASL Città di Torino, che ha sede presso il Presidio “Sperino”, via Juvarra 19, piano seminterrato.

Il Centro Multidisciplinare per la Salute Sessuale della Città di Torino Ce.Mu.S.S. continuerà a garantire ai cittadini le prestazioni di diagnosi e cura delle infezioni trasmesse per via sessuale, con accesso diretto, in gratuità ed anonimato, integrandole con nuove funzioni per la promozione della salute sessuale, con la collaborazione dei medici, chirurghi e dermatologi della Città della Salute di Torino.

Il Centro multidisciplinare opererà in stretto raccordo con i servizi sanitari a vario titolo dedicati (malattie infettive, dermatologia, ginecologia ed ostetricia, rete dei consultori, rete dei servizi vaccinali) e svolgerà attività di prevenzione e promozione della salute, diagnosi e cura delle infezioni, consulenza psicologica, assistenza alle vittime di violenza sessuale, consulenza e supporto alla programmazione regionale, attività di sorveglianza epidemiologica, formazione e ricerca scientifica.

Sanzioni agli ultras di “Giovinezza”

Nei giorni scorsi, grazie alla collaborazione delle Digos di Torino e Brescia, è stato possibile individuare n.5 noti ultras appartenenti all’articolazione di estrema destra “DRUGHI GIOVINEZZA”, che, in occasione dell’incontro di calcio Brescia-Juventus dello scorso 24 settembre, avevano esposto per pochi minuti, all’interno del settore ospiti dello stadio “Rigamonti”, un piccolo striscione non autorizzato con il simbolo dei DRUGHI (gruppo ultrà coinvolto nell’indagine “Last Banner” effettuata dalla Digos di Torino e che ha consentito di disarticolare le frange violente del tifo oltranzista della Juventus).

Nei confronti dei 5 supporter sono state adottate sanzioni amministrative per violazione del regolamento d’uso dell’impianto sportivo e, in caso di recidiva, saranno emessi nei loro confronti provvedimento Daspo.

Alla medesima sezione ultrà dei Drughi Giovinezza è, altresì, riconducibile l’iniziativa pubblicizzata nella mattinata odierna sulla pagina Facebook del gruppo relativa all’affissione di alcuni manifesti di solidarietà ai compagni coinvolti nell’operazione “Last Banner”, e sul quale sono in corso approfondimenti.

La polizia municipale ferma due parcheggiatori abusivi

Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale in piazza Donatore del Sangue, davanti l’Ospedale San Giovanni Bosco, hanno proceduto al fermo e all’accompagnamento presso il Comando di via Bologna 74 di due cittadini di nazionalità marocchina, entrambi 30enni, che stavano esercitando l’attività di parcheggiatori abusivi.

I due fermati, privi di documenti identificativi, sono stati accompagnati presso l’Ufficio Stranieri della Questura e poi sono stati trasferiti al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di corso Brunelleschi. I controlli proseguono nella stessa zona e anche nei pressi degli altri ospedali cittadini.

Val Susa, arrestato il “pusher di cocaina delle borgate”

I carabinieri della Stazione Susa hanno arrestato A.Z, 50enne marocchino domiciliato a Mattie (TO), piccolo comune della Val di Susa, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I servizi dei carabinieri sono scattati grazie alle segnalazioni di diversi cittadini del piccolo comune, dove venivano spesso segnalati giovani recarsi presso il domicilio dell’arrestato, acquistare verosimilmente sostanza stupefacente, e poi consumarla nei pressi delle borgate principali del paese. I militari dopo un prolungato pedinamento, hanno arrestato A.Z il quale è stato trovato in possesso di 40 grammi di cocaina, nascosti nella tasca del suo giubbotto e suddivisa in dosi e pronta per essere smerciata nelle piccole borgate di Mattie e comuni montani limitrofi. L’uomo è stato associato al carcere Lorusso e Cotugno di Torino.

Lotta allo spaccio: 5 arresti

Continua senza sosta l’attività della Polizia di Stato in Torino e provincia
volta alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze
stupefacenti.
Solo nelle ultime 48 ore, ben 5
le persone arrestate da personale della
Squadra Volante e dei commissariati cittadini al riguardo. Si tratta
principalmente (4 casi su 5) di pusher stranieri, provenienti dal continente
africano ed irregolarmente residenti in Italia.
Lunedì mattina, invece, nel contesto di un’operazione condotta dagli agenti
del Commissariato Dora Vanchiglia, è stato arrestato a Carmagnola, per
detenzione di sostanza stupefacente, un cinquantasettenne italiano.
I poliziotti hanno rintracciato l’uomo nei pressi di un bar di via Torino. In
una cantina di uno stabile di via Bussoleno nella disponibilità dell’arrestato
gli agenti hanno rinvenuto, anche grazie all’ausilio dell’unità cinofila,
sostanza stupefacente. In particolare, sono stati trovati quasi un centinaio di
grammi di cocaina e tutto il necessario per il confezionamento delle dosi. A
casa del cinquantasettenne, è stata trovata anche la somma di quasi 700
euro di denaro contante.
Complessivamente, negli ultimi 6 mesi (periodo 1° Aprile/24 Settembre
2019) sono stati sequestrati dalla Polizia di Stato, nel capoluogo e nella
provincia torinese, oltre
200 kg
di cannabinoidi, quasi
5 kg
di cocaina,
2,2
Kg
di eroina mentre ammonta a circa
400
grammi il quantitativo delle
droghe sintetiche.

Scappa all’alt dei Carabinieri e poi li sperona: arrestato

Nella scorsa notte, a Villanova d’Asti (AT), durante un posto di controllo effettuato da
una pattuglia della Radiomobile della locale compagnia Carabinieri, un’autovettura
Dacia Sandero non si è fermata all’alt dei militari, per poi darsi alla fuga a forte
velocità. Ne scaturiva un inseguimento in direzione del centro abitato di Riva presso
Chieri (TO) e successivamente di Chieri, dove con l’ausilio di una ulteriore pattuglia
della Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Chieri giunta in ausilio, si riusciva
finalmente a fermare il fuggitivo. Il conducente, vistosi bloccato e non avendo altre
vie di fuga, tentava disperatamente di sottrarsi al controllo azzardando una brusca
retromarcia, speronando la parte frontale dell’autoradio dei Carabinieri di Villanova.
Dopo essere scesi dalla vettura, i militari operanti riuscivano a bloccare il fuggitivo e
a condurlo in caserma per i successivi accertamenti, al termine dei quali veniva
dichiarato in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale e posto agli arresti
domiciliari in attesa del rito direttissimo. Restano tutt’ora ignote le motivazioni della
fuga.