Gli alpini della Taurinense ambasciatori di Aisla
Prende il via la collaborazione tra l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA) e il Comando delle Truppe Alpine
Gli Alpini sono da oggi ambasciatori dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – AISLA per promuovere l’informazione, la conoscenza e la raccolta di fondi a favore dell’assistenza delle persone con SLA. Questa nuova alleanza è stata oggi celebrata con un concerto della Fanfara della Brigata Alpina “Taurinense” dell’Esercito Italiano tenutosi all’Ospedale Niguarda di Milano, per le persone con malattie neuromuscolari del Centro Clinico NeMO e i pazienti del nosocomio, al quale hanno preso parte anche il cantautore Ron, testimonial e consigliere di Aisla, e Fabio Cusinato, musicista con SLA, che è divenuto noto per essere riuscito a dirigere un’orchestra di molti strumenti solo attraverso i movimenti dello sguardo e del capo.
L’iniziativa, organizzata anche per celebrare la prima Giornata della memoria e del sacrificio alpino, tenutasi il 26 gennaio, vedrà come prossimo appuntamento l’Esercitazione “Volpe Bianca” – Campionati Sciistici delle Truppe Alpine (CaSTA) in programma dal 8 al 13 marzo 2020 nel comprensorio sciistico del Sestriere durante il quale saranno riservati spazi ad Aisla per illustrare la sua missione e le sue attività a sostegno delle persone con Sla e della ricerca scientifica.
Dichiara Massimo Mauro, presidente di Aisla: “Ciò che accomuna le persone con SLA e le Truppe Alpine dell’Esercito è sicuramente la determinazione nel far fronte alle difficoltà e il coraggio di non considerarsi mai sconfitti. Il loro motto ‘Di qui non si passa’ rispecchia bene anche la ferrea volontà di chi ogni giorno si misura con la malattia cercando di non esserne sottomesso. Siamo grati del supporto che gli Alpini ci stanno fornendo: anche in queste occasione confermano di essere in prima fila laddove c’è chi ha bisogno di supporto”.
“Per le Truppe Alpine oggi è un momento speciale, perché inizia un percorso che porterà la Fanfara della Brigata Alpina “Taurinense” ad essere ambasciatrice di solidarietà per un anno intero, testimoniando che essere Alpino significa anche essere a fianco di chi soffre” afferma il Generale di Divisione Ignazio Gamba, Vice Comandante per il Territorio delle Truppe Alpine “Essere Soldati vuol dire servire in armi la Patria con lealtà e orgoglio, ma anche onorare e rafforzare quei valori che poniamo in essere per il bene della comunità, e la giornata di oggi ne è testimonianza”.
La collaborazione tra AISLA e il Comando Truppe Alpine è nata dopo l’esibizione della Fanfara della Brigata “Taurinense” nella manifestazione “Risotto al Castello”, organizzata a Milano lo scorso settembre da Aisla, dal Centro Clinico NeMO e dall’Associazione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). Da questo evento e da successivi incontri d’approfondimento è derivata la volontà degli Alpini di supportare in maniera continuativa AISLA. Nel corso dell’anno saranno sviluppate ulteriori iniziative che vedranno fianco a fianco l’Associazione e le Truppe Alpine dell’Esercito nel più stretto rapporto con la comunità militare fino ad arrivare alla XIII Giornata Nazionale SLA (20 settembre) ove il verde degli Alpini e il verde dell’Associazione si uniranno a testimonianza della comune solidarietà.
L’iniziativa si inserisce in quei momenti di solidarietà nei quali l’Esercito è da sempre impegnato a fianco della popolazione e l’impegno con Aisla è l’ultimo di una serie di collaborazioni con le realtà associative avviate gli anni scorsi, alcune addirittura decennali.
Nascondeva la droga nella canna fumaria
Nell’ambito dei controlli straordinari del territorio, personale del Commissariato Barriera Milano, in collaborazione con equipaggi del Reparto prevenzione Crimine e delle Unità Cinofile, ha effettuato un servizio di contrasto all’illegalità nell’area di giurisdizione del commissariato
Complessivamente sono stati controllati 3 esercizi pubblici, situati in c.so Novara, via Gaspare Spontini e via Lauro Rossi. Trentasei sono invece le persone identificate, alcune delle quali con precedenti di Polizia.
In un palazzo di corso Vercelli gli operatori, nell’ispezionare le zone comuni dello stabile, hanno rinvenuto all’interno dell’intercapedine della canna fumaria un involucro contenente marijuana per un peso totale di circa 22 grammi. Scendendo di un piano, nella medesima posizione, viene ritrovato un calzino, al cui interno vi era un bilancino di precisione occultato in un pacchetto di sigarette e due diversi involucri. Uno degli involucri conteneva cocaina per oltre 100 grammi di peso, mentre il secondo circa 78 grammi di sostanza eroina.
Dopo il caso di Mondovì un nuovo episodio di antisemitismo, questa volta a Torino
La scritta “crepa sporca ebrea” è comparsa ieri sera sui muri di un palazzo di corso Casale, nella precollina torinese, dove vive una donna di origini ebree, figlia di una staffetta partigiana. “Una frase terribile, soprattutto nel Giorno della Memoria. Termini vecchi, passati, che però fanno ancora male”, dice all’Ansa la signora Maria, che ha presentato denuncia in Questura. Sulla vicenda indaga la Digos.
Dopo la serata hanno continuato a festeggiare fuori dal locale
Molti residenti della zona hanno chiamato i carabinieri che sono intervenuti immediatamente. Nove ragazzi, tra i 18 e i 22 anni, sono stati denunciati per disturbo del riposo delle persone e sanzionati amministrativamente per ubriachezza molesta.
E’ accaduto ieri mattina alle cinque a Poirino davanti alla discoteca “Premier”.
Uno dei giovani ha offeso i militari con frasi ingiuriose e per tale motivo è stato denunciato.
La droga? In frigo con l’insalata
Venerdì scorso, agenti del Commissariato di P.S. di Rivoli, a seguito di un’articolata attività investigativa alla quale ha concorso anche personale del Nucleo Cinofilo Antidroga della Questura di Torino, hanno effettuato una perquisizione domiciliare all’interno di un’abitazione privata sita nel Comune di Grugliasco
Qui, gli investigatori avevano notato un importante via vai di persone, per motivi, con ogni probabilità, legati allo smercio di sostanze stupefacenti. All’interno erano presenti un cittadino italiano di 25 anni, con precedenti di polizia specifici, e la madre, di 55.
La perquisizione aveva esito positivo: infatti, i poliziotti rinvenivano e sequestravano, nascosti all’interno di un frigorifero dove erano conservati altri prodotti alimentari, 300 grammi di cocaina in pietra e 140 grammi di marijuana. Il venticinquenne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tetto in fiamme nella notte
Dal Piemonte / Paura nel centro abitato. Intorno alle 1.30 di oggi la squadra dei Vigili del fuoco del distaccamento permanente di Livorno Ferraris – Comando di Vercelli si recava in Borgomasino via san Martino 2 per un incendio di un tetto, in supporto alle squadre di Ivrea. L’incendio interessava circa 50 metri quadrati di superficie a causa della canna fumaria. Le fiamme sono state domate e i vigili del fuoco hanno iniziato la messa in sicurezza.
Ricoverati al Centro Grandi Ustionati di Torino negli ultimi 5 giorni per aver riportato estese lesioni da ustione dovute all’accensione di stufe o camini con materiale infiammabile (alcool). Sono già 102 negli ultimi tre anni
Tre pazienti sono stati ricoverati presso il Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Cto della Città della Salute di Torino (diretto dal dottor Maurizio Stella) negli ultimi 5 giorni per aver riportato estese lesioni da ustione dovute all’accensione di stufe o camini con materiale infiammabile (alcool).
Si tratta di un evento frequente e ripetuto: negli ultimi 3 anni sono stati ricoverati ben 102 pazienti che si sono lesionati a domicilio manipolando imprudentemente liquidi infiammabili, con una mortalità del 12%.
Considerato che i ricoveri complessivi al Centro sono stati 236, si tratta quindi di più del 40%.
Dei tre pazienti in due casi la prognosi é stata riservata e per almeno uno vi è un rischio severo di perdere la vita (dalla zona di Carrù).Un paziente da San Giorgio Canavese sta migliorando. Quello da Bagnolo Piemonte aveva lesioni meno gravi.
Si vuol dunque fare un appello affinché le persone smettano di attizzare il fuoco con l’alcool. Si consiglia di non tenerlo in casa per un utilizzo non consono e pericoloso (pulizie, disinfezioni, frizioni ai malati, bruciare zecche, bruciare ramaglie), utilizzi che si potrebbero fare meglio ed in maggiore sicurezza con altri prodotti.
Impianti per la verniciatura delle autovetture, carrozzeria, officina per le riparazioni, immobili per il ricovero delle auto; una fiorente attività ma completamente abusiva.
È il bilancio di un intervento effettuato, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Torino a Druento, Comune del torinese.
I Finanzieri della Compagnia di Susa, che hanno condotto l’intervento in collaborazione con il personale dell’ARPA Piemonte e della polizia Municipale di Druento, hanno circoscritto l’intera area dove, all’interno di capannoni perfettamente attrezzati, meccanici e carrozzieri effettuavano riparazioni a dispetto di tutte le norme a salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente.
All’interno dell’officina era praticamente impossibile accedere visto che l’intera area era posizionata all’interno di un compendio chiuso e non visibile dall’esterno.
Solo clientela fidelizzata e prenotazioni via internet; queste le “strategie” di marketing del proprietario dell’attività abusiva, un quarantenne torinese, che non si è fatto mancare nulla. Oltre alle gravi responsabilità legate all’esercizio abusivo dell’attività, i finanzieri hanno anche riscontrato gravi anomalie per quanto attiene lo smaltimento dei residui della lavorazione; l’uomo, nel tempo, aveva infatti “alimentato” una vera e propria discarica ambientale di rifiuti pericolosi e potenzialmente nocivi per la salute pubblica.
Ma non solo, gli inquirenti, al loro arrivo, tra le numerose autovetture in attesa di manutenzione, hanno anche riscontrato che praticamente l’interno staff aziendale prestava la sua opera totalmente “in nero”, esposto, in tal modo, ad elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali. Per le gravi irregolarità l’attività è stata chiusa.
Oltre all’aspetto fiscale della vicenda, che sicuramente avrà un suo seguito, l’imprenditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per reati ambientali e sanzionato per oltre 70.000 euro.
Lancia droga dal balcone durante un controllo
I carabinieri di Rivoli a Caselette arrestano un pusher al termine di un servizio antidroga effettuato nei giorni scorsi
I Carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti un 27enne incensurato del luogo.
I militari nei giorni precedenti avevano appreso di una presunta attività di spaccio di marijuana gestita dal giovane, decidendo perciò di predisporre un mirato servizio teso a riscontrare la veridicità della informazione. Sono stati organizzati diversi servizi di osservazione che hanno documentato un incontro tra una coppia a bordo di una macchina e il presunto spacciatore in prossimità della sua abitazione.
Dalla macchina è sceso il conducente che ha incontrato il 27enne che gli ha consegnato un involucro.. Fermato a breve distanza da una pattuglia della Sezione Radiomobile, il 26enne conducente, in compagnia della sua fidanzata, è stato trovato ancora in possesso dell’involucro appena acquistato all’interno del quale c’erano 22 grammi di marijuana.
Accertata quindi l’attività di spaccio da parte dell’odierno arrestato, i Carabinieri hanno deciso di andare a bussare a casa per verificare se fosse in possesso di altra droga. Quando i militari hanno citofonato, il giovane, avvertito il pericolo, ha invano lanciato alcuni sacchi di nylon dal balcone nel tentativo di disfarsene. Recuperati dai Carabinieri, i sacchetti, che contenevano circa 680 grammi di marijuana sono stati sottoposti a sequestro.
Per questo motivo il 27enne è stato arrestato e tradotto in carcere . In un’altra operazione antidroga, i carabinieri della compagnia di Veneria e della Tenenza di Settimo hanno arrestato un marocchino di 36 anni con oltre 200 g di hashish. L’uomo era anche ricercato per un ordine di carcerazione, emesso lo scorso ottobre, per una rapèina commessa il 15 luglio 2017 . Contestualmente è stato arrestato anche un altro marocchino di 33 anni con altri 300 g di hashish, con la scritta Colombia. Nell’ambito della stessa operazione una coppia di conviventi è stata denunciata per aver allacciato il proprio appartamento alla rete pubblica.
(Foto archivio)