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Spaccata a scuola: due arresti

Fermati dagli agenti della Squadra Volante

Nella notte, poco prima dell’una, gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti presso la scuola media “Vivaldi e Murialdo” per la segnalazione di un’intrusione in atto. Giunti in via Casteldelfino, i poliziotti hanno visto un uomo gesticolare per avvisare altre persone all’interno della struttura scolastica di darsi alla fuga. Poco dopo, dalla scuola si sono allontanati in tre, in direzione di via Breglio, due uomini e una donna. Quest’ultima, una trentanovenne cittadina italiana, viene arrestata per prima, fermata in un cortile della via. Un secondo componente del gruppo, un trentacinquenne cittadino rumeno viene bloccato poco dopo in via Saorgio: entrambi verranno poi tratti in arrestato per tentato furto.

Gli agenti appurano che i rei si erano introdotti nella scuola utilizzando un badile con il quale avevano forzato e danneggiato una finestra. Entrati nella scuola, si sono dapprima diretti verso i distributori di bevande e alimenti siti al primo piano, prelevando le monetine successivamente ritrovate in loro possesso, quando il tempestivo intervento delle volanti ha interrotto la loro azione criminosa.

Dai successivi accertamenti emergeva che entrambi gli arrestati avevano diversi precedenti di polizia a carico, inoltre il trentacinquenne rumeno era destinatario di un allontanamento dal territorio nazionale emesso a fine dello scorso dicembre.

Moncalieri, terminato lo screening Covid alla scuola media Nino Costa

300 tamponi effettuati, nessun positivo.  I tamponi rapidi sono stati donati dal Centro Medico CFR di Moncalieri

Nel giorno del ritorno a scuola per gli oltre 5.000 allievi delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo grado di Moncalieri, gli Studenti, i Docenti ed il Personale ATA della scuola secondaria di primo grado (medie) “Nino Costa” di Moncalieri hanno potuto fare il tampone gratuitamente. 

Ciò nel primo giorno di rientro a scuola dopo le vacanze natalizie (e, soprattutto, dopo circa 2 mesi in cui le classi seconde e terze non erano in aula) al fine di garantire le lezioni in presenza con la massima sicurezza possibile.

Infatti, durante i mesi scorsi, a causa del COVID, in varie scuole di Moncalieri, molti sono risultati positivi e varie classi sono state messe in quarantena.

La “Nino Costa” era stata la più colpita (con 11 classi chiuse per i contagi): la dirigente Prof.ssa Valeria Fantino l’ha scelta per un’importante iniziativa, utilissima per ripartire in sicurezza e serenità. La dirigente era stata infatti contattata dal Dott. Pierpaolo Perrone, AD del Centro Medico  CFR di Moncalieri, che ha prospettato un dono di circa 300 tamponi rapidi per  la scuola.

Il Consiglio di Istituto ha valutato l’opportunità molto utile per avere una visione generale della situazione del plesso, per proteggere la “Costa” da nuove chiusure e  come test sul territorio. Un caso esemplare di sinergia tra sanità e scuola.

La scuola ringrazia il CFR per il generoso gesto e per  l’attenzione  alla comunità.

Tutto si e’ svolto  in sicurezza, previa autorizzazione  delle famiglie, grazie all’AD del CFR Pierpaolo Perrone, a Fabio Cantini di ALEA, all’otorinolaringoiatra dottoressa Ricci, al personale infermieristico del CFR,

alla presenza della dirigente Valeria Fantino, del Sindaco Paolo Montagna, Dell’assessore alla cultura Laura Pompeo, dell’assessore all’istruzione Davide Guida.

Ciò nell’arco di due ore e mezza, risultati compresi: tutti negativi!

Esito non scontato e molto confortante, per gli studenti e per circa 300 famiglie moncalieresi.

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Torino: un brindisi al coprifuoco

Tre le sanzioni elevate, due denunciati

Sono circa le 23 in piazza Risorgimento e tre individui sono seduti sulle panchine, intenti ad assumere bevande alcoliche. Agli agenti del commissariato San Donato giunti sul posto, la compagnia, formata da due cittadini marocchini di 28 e 37 anni ed un ventiquattrenne italiano, non è in grado di fornire una valida motivazione che giustificasse la loro presenza. I tre soggetti sono stati sanzionati per aver violato le misure atte al contenimento della pandemia da Covid19.

Da ulteriori controlli è emerso come a carico di entrambi i cittadini stranieri vi fossero diversi precedenti di Polizia. In seguito il trentasettenne è stato denunciato in quanto inottemperante all’ordine del Questore di lasciare il paese mentre il ventottenne, con obbligo di presentazione alla firma, è stato indagato per aver declinato delle false generalità

Non gli bastava il reddito di cittadinanza e arrotondava facendo il pusher

Oltre 4000 euro nascosti nel comodino del pusher, denunciata una seconda persona

 

Gli agenti del Commissariato San Secondo, in seguito ad attività info-investigativa finalizzata al contrasto dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto un cinquantacinquenne e denunciato all’Autorità Giudiziaria un quarantasettenne, entrambi cittadini italiani con precedenti di Polizia.

Lunedì pomeriggio gli operatori, coadiuvati da pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine e da Unità Cinofile, hanno fermato un uomo, classe ’74, alla guida della sua auto in corso Rosselli. Alla richiesta dei documenti gli agenti intuiscono trattarsi del fratello di un individuo già arrestato lo scorso 19 dicembre per essere stato trovato in possesso di 800 grammi di hashish.

L’autovettura dell’uomo, risultato avere precedenti di Polizia per detenzione di sostanza stupefacente, è stata sottoposta a controllo e la perquisizione estesa alla sua abitazione, a Grugliasco, dove grazie al supporto di NAIK, cane antidroga, sono stati rinvenuti quasi 26 grammi di hashish.

Sempre nell’ambito dello stesso controllo è stata ispezionata l’abitazione di un altro cinquantacinquenne, risultato avere contatti con i due fratelli circa la loro attività delittuosa.

Nella camera da letto, nel primo cassetto di un comodino, all’interno di un borsello, sono stati trovati circa 140 grammi di hashish in panetti, uno e mezzo nello specifico. Sempre nel comodino sono stati trovati 4050 euro in contanti e un bilancino di precisione mentre in cucina è stato rinvenuto un coltello con tracce di sostanza stupefacente.

Da accertamenti è emerso come l’uomo, già condannato per due volte per spaccio, fosse beneficiario del reddito di cittadinanza, in quanto privo di un’occupazione lavorativa.

Torino: ruba tre felpe ma viene fermato

Dopo l’arresto scattano anche denuncia e sanzione

Un cittadino rumeno di 21 anni è stato arrestato per furto dagli agenti della Squadra Volante domenica pomeriggio, dopo essere intervenuti in un supermercato cittadino di via Genova. Lo straniero era stato fermato all’interno dell’esercizio dopo essersi impossessato di tre felpe di marca, del valore complessivo di 150 euro, che aveva occultato sotto il proprio giubbotto.

Per eludere la sorveglianza, il ventunenne si era avvicinato alle casse chiedendo il prezzo di una scatola di bicchieri che poi aveva posato. Il giovane, però, non sapeva che i suoi movimenti erano stati osservati da personale del negozio. Vistosi scoperto, il reo aveva spintonato personale di vigilanza dimenandosi una volta raggiunto, reazione che però non gli era valsa la fuga.

A seguito di accertamenti, è poi emerso che l’arrestato aveva a carico un divieto di dimora nel Comune di Torino datato novembre 2020, motivo per il quale è stato denunciato in stato di libertà. Allo stesso tempo, trovandosi fuori dal comune di residenza, è stato sanzionato per le violazioni relative alle norme di contenimento del Covid 19.

Spaccata nella notte in via Nizza

Arrestato l’autore dagli agenti della Squadra Volante

Domenica notte, poco dopo le tre, gli agenti della Squadra Volante scorgono in via Nizza un uomo che, accortosi della loro presenza, si nasconde tra le auto in sosta. Poco dopo, sale su uno di questi veicoli e dopo aver messo in moto si dirige in direzione di corso Spezia. Gli agenti inseguono l’auto che intercettano in via Genova. L’uomo alla guida, un quarantunenne con diversi precedenti di polizia a carico, viene trovato in possesso di numerosi arnesi atti allo scasso. Nell’auto, i poliziotti trovano anche l’inserto di una cassa per la suddivisione dei soldi contenente monete e banconote per oltre 100 euro.

Gli agenti appurano che il denaro era stato prelevato dal quarantunenne all’interno di un negozio di via Nizza nel quale si era introdotto forzando serranda e porta d’ingresso. Per l’uomo, un sorvegliato speciale, scatta l’arresto per furto aggravato e la denuncia per ricettazione per del materiale telefonico e informatico trovato nell’auto e per la violazione della sorveglianza speciale.

Il denaro recuperato è stato poi riconsegnato a responsabile del negozio oggetto del furto.

Mucche a spasso sulla provinciale

Per nulla intimorite dal traffico numerose mucche hanno attraversato la rotonda sulla nuova strada provinciale nei pressi di Rivalta, all’ingresso della tangenziale per Orbassano. Le insolite foto sono state scattate da Massimo Agro’.

In fiamme la storica azienda della trippa di Moncalieri

Distrutti i macchinari  dello storico stabilimento in via Alba a Moncalieri de 
La Tripa ‘d Muncalé

La ditta alimentare fu fondata nel 1895.

Le fiamme sono divampate ieri sera e sul  posto sono giunte più  squadre dei vigili del fuoco.
Il capannone purtroppo è andato distrutto. Una nube di fumo era visibile a chilometri di distanza.

(foto archivio)

Carceri: “Fondi UE contro il sovraffollamento”

“Se non ora quando? Come non pensare di utilizzare parte dei fondi Ue destinati all’Italia per far compiere un salto di qualità alla sanità e all’edilizia penitenziaria?”. Con questo doppio interrogativo il garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano ha aperto  la videoconferenza stampa di presentazione del Quinto dossier delle criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi.

“La raccomandazione, raramente rispettata, di non giungere mai al 100% di posti occupati per far fronte a necessità di spostamenti o di emergenze – ha spiegato – è diventata particolarmente drammatica nel corso della pandemia. Occorre operare affinché l’affollamento, che in alcuni Istituti piemontesi raggiunge anche il 130%, non superi il 98% della disponibilità”.

Il documento, elaborato dal garante regionale in collaborazione con il Coordinamento piemontese dei garanti, verrà indirizzato al capodipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Bernardo Petralia, al provveditore dell’Amministrazione penitenziaria del Piemonte Pierpaolo D’Andria, al ministro di Giustizia Alfonso Bonafede e ai sottosegretari di Stato Vittorio Ferraresi e Andrea Giorgis.

All’evento sono intervenuti i garanti comunali di Alba Alessandro Prandi, Asti Paola Ferlauto, Biella Sonia Caronni, Cuneo Mario Tretola, Ivrea Paola Perinetto, di Torino Monica Cristina Gallo, di Verbania Silvia Magistrini, che hanno denunciato come gli istituti carcerari siano stati negli anni abbandonati a se stessi e necessitino d’interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria troppo a lungo attesi e non più rimandabili.

“È necessario operare in fretta per adeguare gli ambienti – ha ribadito Mellano – affinché il carcere possa sempre più essere vissuto come un’occasione di recupero, di formazione, di reinserimento nella società per trasformare il tempo della detenzione in un’occasione di riscatto personale e sociale”.

Oltre alle criticità, il Coordinamento piemontese dei garanti ha annunciato una serie di iniziative per il 2021, tra cui l’impegno per la costituzione della Rete nazionale di Case famiglia protette e la realizzazione di una Casa famiglia protetta per mamme detenute con bambini, la terza in Italia.

“Il Dossier presentato e le questioni sollevate – ha concluso il portavoce della Conferenza nazionale dei garanti territoriali Stefano Anastasia – ben rappresentano la ragion d’essere di una rete di garanti attenta, propositiva e aperta al confronto. Il sovraffollamento è questione annosa. Auspichiamo che il Governo risponda ai nostri appelli perché la pandemia e il fatto che i vaccini non verranno somministrati probabilmente prima della primavera rischiano di congestionare e di portare al collasso le strutture e i loro servizi”.

Polfer, in una settimana 2500 controlli

2 arresti, 5 indagati, 2.504 persone controllate di cui 577 positive in Banca Dati. 286 pattuglie impegnate nelle stazioni e 9 in abiti civili per attività antiborseggio per contrastare i furti in danno dei viaggiatori.

27 i servizi di vigilanza a bordo treno, per un totale di 68 treni presenziati. 11 i servizi lungo linea e 55 quelli di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

 

In concomitanza con il Capodanno 2021, sono stati predisposti mirati servizi di vigilanza nelle principali stazioni ferroviarie e negli scali non presidiati in maniera continuativa dalla Polizia Ferroviaria per garantire la sicurezza di coloro che a vario titolo frequentano gli ambiti ferroviari.

Gli operatori Polfer in servizio in entrambe le regioni hanno partecipato alla giornata di controlli straordinari ‘Operazioni Stazioni Sicure’ disposta dal Servizio di Polizia Ferroviaria a livello nazionale finalizzata al controllo dei viaggiatori e bagagli al seguito.

 

A Torino nella stazione di Porta Nuova gli agenti Polfer del Settore Operativo hanno denunciato un ventottenne cittadino marocchino per possesso di sostanza stupefacente, tipo hashish.

Il giovane, privo di documenti d’identità, è stato segnalato dal capotreno perché privo del biglietto e di mascherina. All’atto del controllo è risultato irregolare sul territorio nazionale ed è stato trovato in possesso dell’hashish.

Sempre a Torino personale Polfer è intervenuto per sedare una rissa tra due stranieri. Gli agenti hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un trentaquattrenne malese per inottemperanza all’Ordine del Questore di Torino di abbandonare il territorio nazionale e sanzionato amministrativamente un ventiquattrenne guineano per possesso di sostanza stupefacente.

 

Ad Alessandria, durante un servizio di vigilanza a bordo di un treno regionale sulla tratta Torino -Genova, personale Polfer ha denunciato un trentaseienne marocchino destinatario di un decreto di espulsione emesso dalla Questura di Torino lo scorso mese di novembre.  L’uomo, privo di documenti, controllato tramite sistema “SPAID” che consente accertamenti rapidi sull’identità grazie alla rilevazione delle impronte digitali, è risultato inottemperante al provvedimento e pertanto è stato pertanto messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura.