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Con la scusa del rilevatore di gas truffano gli anziani

Mercoledì  all’ora di pranzo, un sedicente  “operatore del gas” si introduce a casa di persone anziane in uno stabile di corso Montevecchio.

Millantando la presenza di possibili perdite di gas cerca di vendere ai malcapitati un apparecchio che impedisce il cortocircuito dei fornelli elettrici. Il tentativo di truffa non va in porto per l’arrivo nell’alloggio del custode del palazzo che di fatto fa desistere il “tecnico” dai suoi intenti. Quest’ultimo, di tutta fretta, raccoglie le sue cose e si allontana dall’abitazione dimenticando, però, il blocco delle fatture intestate a una società erogatrice di tali servizi che risulterà poi fittizia. Il custode contatta la polizia e gli agenti della Squadra Volante fermano l’uomo, un trentunenne cittadino albanese, in via Morosini, angolo corso Stati Uniti. Il “tecnico” ha con sé una borsa da lavoro con strumenti elettronici e un Pos. Lo straniero viene arrestato per tentata truffa e per aver fornito false generalità.

Nel corso della perquisizione della stanza dell’hotel cittadino dove il trentunenne risiede con altre due persone, una delle quali estranea ai fatti, e dei successivi accertamenti esperiti, emerge il legame con una truffa portata a termine il giorno precedente in zona San Paolo. Nella circostanza un uomo aveva venduto e installato per 750 euro rilevatori di fumo e gas ad un’anziana signora, strumenti con un valore commerciale inferiore. L’anziana aveva pagato il dovuto, 400 euro con una transazione elettronica e 350 euro in contanti dei quali 100 in monete che la vittima conservava, di fatto dando fondo a tutte le risorse in casa. La truffa era stata condotta da un ventenne italiano che occupava la stessa stanza di albergo del cittadino albanese. La fattura della transazione era stata emessa dalla stessa società che compariva nel blocco dimenticato dal “tecnico” in fuga nell’alloggio di corso Montevecchio. Copia della fattura, inoltre, viene trovata nell’auto nella disponibilità del ventenne, il quale viene denunciato in stato di libertà per truffa aggravata.

I tre occupanti della stanza d’albergo, tutti residenti nel bresciano, sono stati sanzionati amministrativamente per il possesso di hashish rinvenuto nella loro camera.

Nella circostanza, si invitano eventuali altre vittime a segnalare casi simili alla Questura di Torino

Ladri di biciclette

Chieri, carabinieri individuano e fermano tre ladri di biciclette

I carabinieri di Villastellone (TO) hanno arrestato un italiano di 64 anni, residente a Chieri, per furto di una bicicletta. I militari dell’Arma sono intervenuti in piazza Europa, a Chieri, su richiesta di un cittadino al 112 che segnalava il furto.
Il ladro è stato individuato e arrestato e la bici è stata restituita alla proprietaria che poco prima l’aveva lasciata parcheggiata e incustodita.
L’uomo è stato collocato ai domiciliari.
Poco giorni prima, l’uomo era stato denunciato a piede libero dai carabinieri di Pino Torinese per aver rubato due biciclette a Chieri nell’area parcheggio dell’Ospedale Maggiore. L’uomo aveva tranciato con una cesoia i lucchetti.
Altri due ladri di bici sono stati individuati dai carabinieri nei giorni scorsi. Si tratta di un italiano di 52 anni, di Chieri, senza fissa dimora, che ha rubato una bicicletta dal cortile condominiale, e di un italiano di 38 anni, di Torino, che ha rubato la bicicletta di una ragazza in Via Roma a Chieri.
I tre ladri di biciclette potrebbero essere responsabile di altri furti di bici a Torino e nel Chierese

Denunciato ristoratore, sequestrato mezzo quintale di carne in cattivo stato

Nella mattinata di ieri, gli agenti del commissariato Barriera Nizza, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e dell’ASLTO1-S.I.A.N. e VETERINARIA, hanno controllato un esercizio commerciale in via Genova 23/E.

Numerose le carenze in campo igienico-sanitario emerse durante il controllo. Nei locali della cucina, gli operatori hanno trovato due congelatori stipati di alimenti, privi di etichettatura ed in cattivo stato di conservazione. Numerose confezioni di carne di bovino, maiale, pollo, pesce e zampe di gallina erano ricoperte di ghiaccio, alcune contenute in buste non idonee al loro mantenimento, altre prive di involucro e direttamente esposte al contatto con le pareti del macchinario.

Nelle celle frigorifere posizionate nella zona di preparazione del sushi, personale della ASL Veterinaria ha riscontrato la presenza di pesce e prodotti di vario tipo mal conservati, a causa della temperatura impostata nel sistema di refrigerazione, oltre alla scarsa igiene presente al loro interno.

Al termine degli accertamenti, sono stati sequestrati circa 50 kg di alimenti, tra cui circa 29 kg di prodotti congelati e 21 kg tra quelli sistemati nelle celle frigorifere.

Inoltre, dopo aver riscontrato diverse anomalie come la mancata esposizione della licenza di somministrazione, la presenza di due congelatori senza termometro a lettura esterna e la mancata tracciabilità dei prodotti, al titolare dell’esercizio è stata comminata la sanzione amministrativa di 3400 euro.

Oltre 3200 euro di sanzioni sono state elevate da personale dell’ASL-S.I.A.N. dopo aver appurato l’inadeguatezza del manuale di autocontrollo (HACCP) e l’inidoneità dello spogliatoio dei dipendenti, intimando l’immediata chiusura dell’attività fino al completo ripristino degli ambienti.

L’esercente, un cittadino cinese di 44 anni, è stato denunciato per la cattiva conservazione del cibo.

Dopo la rapina cambia maglia per camuffarsi

Sono quasi le 7 del mattino ed un uomo seduto sulle panchine in corso Palermo vede avvicinarsi due individui a lui sconosciuti. Uno dei due, cittadino marocchino di 25 anni, lo accusa di indossare il cappellino del suo amico.

L’uomo smentisce categoricamente ma il marocchino insiste, con fare aggressivo. Durante il reciproco scambio di battute, il venticinquenne si porta lentamente dietro la panchina e, approfittando di un momento di distrazione, ruba il cellulare alla vittima, lo consegna al complice ed entrambi fuggono via. L’uomo si pone al loro inseguimento ma riesce a bloccare solo il marocchino, il quale inizia a strattonarlo, strappandogli la maglietta e sferrando pugni all’indirizzo del volto. Nel frattempo un soggetto che passeggia all’altezza di via Baltea nota un individuo a torso nudo, cambiarsi rapidamente la maglietta e allontanarsi. Poco più avanti si trova improvvisamente spettatore della colluttazione in atto tra lo straniero e la vittima, quindi capisce che l’uomo visto poco prima era un complice che modificava il proprio abbigliamento per non rendersi riconoscibile. Si pone allora al suo inseguimento ma dopo alcuni metri lo perde di vista. Una pattuglia della Squadra Volante in transito interviene e divide i due. Il marocchino è lievemente ferito, un colpo ricevuto all’altezza dell’arcata sopraccigliare richiede l’intervento dei soccorsi mentre i poliziotti raccolgono la denuncia della vittima. L’uomo, scosso per l’accaduto, racconta agli operatori di essere fortemente scosso per l’accaduto in quanto il telefono era il suo unico avere, acquistato grazie ai soldi che gli erano stati consegnati dall’assistente sociale. Il venticinquenne è stato arrestato per rapina aggravata.

Quando perdere il pullman costa l’arresto

L’uomo era destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere

Era diretto in Svizzera, ma la destinazione finale è la casa circondariale Lorusso e Cotugno. Sabato pomeriggio gli agenti della Squadra Volante intervengono presso la biglietteria dei terminal bus in corso Vittorio Emanuele II. Un trentenne di origine camerunense ha appena perso un pullman e pretende di essere rimborsato all’istante. Il dipendente gli spiega di essere impossibilitato ad ottemperare alla sua richiesta nell’immediato, illustrando la corretta procedura da seguire. Lo straniero inizia a dare in escandescenze. In fase di accertamenti gli operatori scoprono un provvedimento di custodia cautela in carcere a carico del trentenne, emesso a gennaio dello scorso anno dal Tribunale di Ravenna, per detenzione di sostanza stupefacente. Perquisito personalmente, il camerunense viene trovato in possesso di una patente di guida risultata inesistente per la motorizzazione, quindi falsa. L’uomo riferisce di averla acquistata sei mesi prima al prezzo di circa 180 euro. Inoltre, nelle tasche dei pantaloni, viene rinvenuto un frammento di hashish, per il quale lo straniero è stato sanzionato amministrativamente.

Immobile di lusso venduto, frode al fisco da 28 milioni

Dal Piemonte / Le fiamme gialle hanno scoperto un’evasione fiscale internazionale di una società biellese

Questa aveva acquistato un immobile di lusso nel Nord Italia per ristrutturarlo e  rivenderlo. Per evitare le tasse aveva formalmente sede nel Liechtenstein, così da realizzare plusvalenze non dichiarate per 27.979.144  di euro e un’imposta dovuta di 1.557.517 euro. Denunciate a piede libero 2 persone per il reato di omessa dichiarazione dei redditi. E’ stata smascherata una movimentazione di flussi di denaro per circa 2 milioni di euro provenienti da paradisi fiscali e finiti sui conti correnti delle persone coinvolte.

La polizia chiude bottega di barbiere per violazione norme anti-covid

Durante un controllo straordinario del territorio, gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, notano la numerosa presenza di avventori all’interno di un salone di barberia in corso Regina Margherita.

Una volta all’interno, gli operatori appurano come in un locale dell’ampiezza di circa 25 metri, stazionassero al momento del controllo 15 persone, tra personale dipendente e clienti, prive del dispositivo di protezione individuale, obbligatorio secondo quanto prescritto dal DPCM del 7 agosto, e contravvenendo, inoltre, alle norme inerenti il distanziamento sociale. Il balcone, di pertinenza del locale, era stato adibito a “sala d’attesa” attraverso l’utilizzo di alcune sedie ed una panca dove, al momento della verifica del locale, dormiva un avventore. Inevitabile la chiusura del salone per cinque  giorni per violazione delle normative anti-covid19, in cui il gestore è obbligato a predisporre le condizioni per garantire il rispetto di una distanza di sicurezza interpersonale.

Molestie e minacce alla convivente: arrestato

A Torino un senegalese di 34 anni, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato  dai carabinieri per minacce e molestie nei confronti dell’ex convivente. 

Era stato già responsabile di vessazioni nei confronti della donna.

Questa volta è riuscito ad entrare nell’appartamento della vittima in corso Lecce,  dove i carabinieri sono intervenuti e lo hanno fermato

Con l’auto travolge ciclista. Scappa e si schianta

Dal Piemonte/ Ha investito un ciclista, poi  è fuggito senza prestare i soccorsi

Però dopo pochi istanti l’auto che stava guidando è finita in un fosso dopo avere abbattuto un palo e si è incendiata. Dalle prime ricostruzioni sarebbe questa la dinamica di un incidente stradale avvenuto  ad Alessandria. Il conducente della vettura è stato estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco ed è ora ricoverato in ospedale con il ciclista.

Poste, le pensioni accreditate dal 26

Poste Italiane comunica che in provincia di Torino le pensioni del mese di settembre verranno accreditate a partire da mercoledì 26 agosto per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dagli ATM Postamat disponibili in provincia, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal seguente calendario che potrà variare a seconda del numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento

I cognomi

dalla A alla B      mercoledì 26 agosto

dalla C alla D      giovedì 27 agosto

dalla E alla K      venerdì 28 agosto

dalla L alla O      sabato mattina 29 agosto

dalla P alla R      lunedì 31 agosto

dalla S alla Z       martedì 1° settembre